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#marina di ravenna
yama-bato · 1 year
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Luigi Ghirri
Marina di Ravenna
,                                                            1970-1973                                                                    
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acquaconlimone · 10 months
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Oggi ero in autobus, stavo andando verso Marina di Ravenna, avevo comperato la mie copie di Chi e Novella 3000 per leggerle in santa pace godendomi il panorama delle fabbriche in lontananza, ero vestito con la mia polo, cargo con i tasconi e delle imitazioni Clark's.
Stavo scrivendo con la mia penna Bic blu inchiostro fine sulla mia agendina della Bper in finta pelle il numero dell'elettrauto Pilo di via Trieste quando ad una fermata li vicino sono saliti uno sciame di ragazzini in infradito e pinocchietti al ginocchio, parlavano e si facevano gli affari loro ma io mi sentivo infastidito da quelle presenze perché non potevo concentrarmi su di un articolo riguardante l'allontanamento di Barbara D'Urso da Mediaset estremamente interessante.
Finalmente giunto a destinazione sono sceso da quel mezzo pieno di "barbari lanzichenecchi" e dopo una leggera grattatina alle palle, mi sono avviato alla mia meta.
Non so se questo su Repubblica me lo pubblicano...
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vecchiodimerda · 11 months
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31 Gennaio 2025, fa un freddo barbino, il display dice due centigradi, cielo coperto e vento gelido che fa percepire un bel meno due.
La concessionaria milanese suggeritami da @lasciatemistarelamattina apre alle nove ed eccomi lì, puntuale come al cantiere e preciso come uno svizzero, assegno circolare in mano.
Alle dieci zero zero natiche sul sedile del Biemmevè a benza tremila ciccì, immatricolato nel 2002, trecentomila chilometri sulla gobba con un anno di garanzia + una toccata di coglioni.
Per prima ma per ragioni puramente geografiche, tocca a @2delia l'onore di salire sul sedile del passeggero.
Poi via verso ovest a prendere @blackmammaaa e da lì verso sud da @agirlinamber e @finestradifronte .
Dalla bassa Bolognese al mare sono pochi chilometri, giretto dentro Marina di Ravenna per fare arrivare l'ora di pranzo.
Spiedini per tutt*. Gamberi e seppie soprattutto. A balus. Sorbetto al limone e passeggiata digestiva sul molo del porto turistico.
Oh ragassoli, però non prendeteci l'abitudine che mica posso lasciare sguarnito a lungo il cantiere, dioinps !
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gacougnol · 1 year
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Luigi Ghirri
Marina di Ravenna
1972
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paolo-streito-1264 · 2 years
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Luigi Ghirri. Marina di Ravenna, Italy, 1972.
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soldan56 · 2 years
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Jovanotti è talmente “green” che a Marina di Ravenna più di 65 metri lineari di piante di tamerici, alte oltre quattro metri, sono stati rasi al suolo per l’evento di Jovanotti.
Talmente “green" che il partner food è un allevamento intensivo: Fileni spa.
Insomma tutto un falso, come la sua musica di plastica cinese.
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dottssapatrizia · 1 year
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-spiaggia Siginta a Marina di Ravenna
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enibas22 · 1 year
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IG riminifilms - 25th January 2023
In 10 varied episodes we accompany @tomwlaschiha on his search for everything that we all love about Italy. 🇮🇹♥️ @inemiliaromagna
It is a journey in exchange between tradition and modernity. What is the legend of the golden tagliatelle? Which city is the most hospitable city in the world? What influence does Federico Fellini still have on Italian cinema today? …
Here the teaser of the EPISODE „KRONK“ 🐢💦 Tom releases a turtle into the sea!
@_cestha_ is a non-profit organization that deals with marine fauna in Marina di Ravenna, on the Romagna coast. Young marine biologists, who do research with a lot of passion in this center, show Tom how "releasing" a sea turtle into the sea and giving it freedom can be a magical moment. 🤩
Big thanks to the whole team and everyone who joined this beautiful project! 🫶
In Memory of NORBERT KNEISSL – Il Direttore Tedesco Danke Alter! 🖤
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Link for the complete video on You Tube: https://www.youtube.com/watch?v=eq6plVKHbB8&t=1s
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aarktoi · 2 years
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Prossima settimana ho programmati dei bei giretti a Marina di Ravenna e a Venezia. Ne sono assai felice perché daranno un bel scossone alla mia sedentarietà padovana, dall'altra li temo perché dovrò spendere dei soldi che non ho...
e data la difficoltà economica, ho deciso di comprarmi un vestito.
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yama-bato · 1 year
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Luigi Ghirri
Marina di Ravenna , 1986, from Il Profilo Delle Nuvole (The Outline of Clouds)
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acquaconlimone · 2 years
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Marina di Ravenna estate anni 70.
Alle 09.59 di mattina noi pischelli eravamo tutti in agitazione perché di lì a poco iniziava l'evento clou della giornata al mare, il bagno.
Scattate le 10 orde di bambini si tuffavano in acqua, pareva la partenza delle 500 Miglia di Indianapolis quando I piloti correvano verso le vetture schierate sulla pista, naturalmente avevamo tre opzioni per fare il bagno ed erano:
1) la versione basic quella che andava da 1 fino a 6/7anno di età, costumino e basta nell'acqua li subito dopo la fine della battigia, dopo la secca mattutina.
2) La versione dai 7/8 anni ai 10, con pinne e maschera e già avvezzi ai vari stili di nuoto che poi erano solo 2,libero e rana (ma solo con le braccia perché avevi le pinne e intralciavano) a dorso ci si provava ma poca roba perché avendo la maschera si respirava con la bocca e alla prima ondina bevevi di tutto.
3) c'era la versione "Lusso", si doveva essere dotati di materassino bicolore rosso e blu oppure il canotto da due persone.
Materassino e canotto erano una libidine quando il mare era mosso e c'erano i "cavalloni" se li prendevi bene di botto sfrecciavi come un missile verso riva invece col canotto ti mettevi in posizione da pilota di bob e partivi a razzo, naturalmente se nella tua direzione ti capitava di incontrare un bagnante o cominciavi a urlare oppure gli passavi sopra. Era divertentissimo.
Divertente per noi ma non per i nostri genitori che all'inizio della stagione dovevano portarli al mare e pareva uno sforzo titanico, mi ricordo mia madre che da casa al mare lo caricava sulla sua Fiat 500 L rosso Ferrari e arrivati al Bagno Martuba coprendo un tragitto di credo ben 500 metri lo scaricava in cabina e li restava fino a settembre.
Naturalmente dovevi gonfiarli e li ci dovevamo pensare noi con la famigerata pompa a piede, un aggeggio da tortura fatto da una semisfera in gomma e da un tubo che collegava questa al materassino o canotto. Ora gonfiare un materassino era già impegnativo perché tu con il piede dovevi pigiare sopra la semisfera producendo aria che poi andava a gonfiare il materassino, il problema era che questa cosa era piccola e per gonfiare un affare lungo 1 metro e mezzo ti ci occorrevano 20 minuti nei quali tu sembravi un putto alla pigiatura del vino nei dipinti settecenteschi.
Il canotto invece conteneva più aria quindi dovevi pompare di più alternando le gambe tipo un danzatore di taranta tanto in voga negli ultimi anni. Finta questa fatica inumana era vietato sgonfiarlo fino alla fine della stagione, ogni tanto una pompata ma poca roba e lo si rimetteva in cabina dove lo avevi sempre nel mezzo. I remi invece li mettevi dietro nella doccia e li restavano degli anni o li ereditata il nuovo affittuario della cabina se questa veniva cambiata.
Alle forature chiamavi il bagnino più anziano che con una toppa di gomma, un po' di mastice e due "vacca boia ac dú marò" perchè lo avevi tolto dal torpore indotto dal vino bevuto già di prima mattna ma comunque te lo aggiustava.
Poi c'erano le famose... Buche ma ne parleremo poi
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giancarlonicoli · 3 days
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16 mag 2024 18:33
“PENSO CHE RAUL GARDINI SIA STATO COSTRETTO AL SUICIDIO” – ANTONIO PADELLARO RIPESCA DAL CASSETTO UN VECCHIO COLLOQUIO DEL 1993 CON VANNI BALESTRAZZI, GIORNALISTA E GRANDE AMICO DEL MANAGER: “SUA MOGLIE POCO TEMPO DOPO LA TRAGEDIA, PARLÒ DI RICATTI E DI MINACCE. POTREBBE ESSERE STATA L’ULTIMA SPINTA VERSO IL BARATRO” – “L’IDINA DISSE CHE RAUL AVEVA AVUTO UN DRAMMATICO COLLOQUIO CON SAMA E CUSANI. COSA GLI DISSERO?” – ESTRATTO DAL LIBRO DELL’EX DIRETTORE DEL “FATTO QUOTIDIANO”, “SOLO LA VERITÀ LO GIURO” -
Estratto da “Solo la verità, lo giuro. Giornalisti artisti pagliacci”, di Antonio Padellaro (ed. Piemme)
«Quando cominciò Mani Pulite, Raul aveva un atteggiamento di grande consenso. Come dire: finalmente!
Ne parlavamo spesso» racconta Vanni Balestrazzi, giornalista del Resto del Carlino per una vita, grande amico di Raul Gardini, un collega galantuomo che ho incrociato spesso facendo l'inviato.
Qualche mese dopo il suicidio di Gardini (23 luglio 1993), andai a trovarlo a Bologna; pensavo a un libro sulla vita del Contadino, e Vanni mi mise a disposizione i suoi ricordi. Non fu possibile, invece, ottenere la collaborazione dei Ferruzzi, e il progetto abortì. Mi è rimasto nel cassetto un nastro registrato e una cruda testimonianza da riportare. […]
«Il sabato della settimana precedente ci trovammo da lui a Ravenna. Mangiammo insieme e restammo tutto il giorno rintanati in casa. La domenica praticamente lo obbligai a uscire: dai Raul chiamo Angelo e andiamo in barca. Negli ultimi tempi erano solo gli spaghetti di Angelo, il suo marinaio, a tentarlo.
Siamo andati a Marina di Ravenna. Ma siamo rimasti con la barca ormeggiata. Discutemmo molto sulla linea difensiva dei suoi avvocati Gian Maria Flick e Marco De Luca. Sicuramente due principi del foro ma osservai che, sinceramente, non riuscivo a capire quale fosse la strategia adottata.
Sembra assurdo, ma lui fino all’ultimo non aveva pensato a una difesa legale. Si era illuso che tutto potesse concludersi positivamente. “Per quanto riguarda l’Enimont”, mi disse, “sono abbastanza sereno. Non vedo cosa possano seriamente addebitarmi.” Non dimentichiamo che avrebbe potuto starsene tranquillamente in Francia.
Parlavamo anche dell’ipotesi di un arresto che lui vedeva come un insopportabile oltraggio della sua dignità, ma non soltanto. Pensava ciò che un fatto così grave avrebbe significato per il suo nuovo gruppo industriale, che aveva creato negli ultimi due anni, già con una forte presenza in Francia e in Italia.»
Che consigli gli desti?
«Gli dissi: “Senti, domattina ti metti a scrivere quello che ricordi”. Rispose: “Che cos’è esattamente che devo ricordare?”»
Poi?
«Il lunedì successivo lui era partito per Milano. C’eravamo sentiti ancora per telefono. Guarda Raul che sono in pensiero. Ma no, non preoccuparti. Poi, l’ultima telefonata. Raul mi chiamò la sera del 22 luglio, poche ore prima della fine. “Come va?” “Mah, così...” Più che dalle parole fui colpito dal tono della voce.
Pensai: che faccio? Quella sera avevo invitato una mia amica al concerto di Pavarotti. Sai, le banalità che si inseriscono in queste grandi tragedie. “Senti Raul, vuoi che venga a Milano? Però non posso essere lì prima delle undici, mezzanotte.” Lui non risponde né sì né no. Ma so che in genere va a letto presto, e magari arrivo lì e lo trovo che dorme.
Ero convinto che con lui ci fosse l’Idina; e invece la moglie stava partendo per rientrare a Ravenna. Ma io non lo sapevo e ho pensato che non potendo dormire da lui avrei dovuto prenotare l’albergo. Insomma, alla fine ho deciso di non raggiungerlo. Di fronte a fatti del genere non si può ragionare con i ma e con i se, ma il rimorso di non essere andato, quello sì ce l’ho.»
Pensi che in quel momento lui stesse già meditando il suicidio?
«Non posso escluderlo. Forse l’avrà visto come una via d’uscita anche per i suoi. L’indomani, sant’A- pollinare, era festa a Ravenna. Gli dico: “Che fai vieni giù?” Lui farfuglia qualcosa. Ho parlato quasi sempre io. Magari gli ho interrotto dei discorsi che aveva voglia di fare.
“Be’, Raul sarebbe buon segno se vieni domani.” “Eh sì, sarebbe buon segno sì.” Ma il tono era spento, rassegnato. Negli ultimi tempi era molto dimagrito. Mangiava pochissimo. Soltanto pasta. È niente pesce, di cui prima era molto ghiotto. Una ripulsa probabilmente di origine nervosa. “Dai Raul, ti attendono delle prove severe e tu sei lì denutrito, senza energie.” Fumava ininterrottamente. An- dava avanti a nicotina.»
Anche tu pensi che Gardini si sia suicidato ed escludi le altre ipotesi?
«Io penso che sia stato costretto al suicidio. Raul era come paralizzato dall’impossibilità di dimostrare certe cose e dal rischio di ritorsioni da parte di chi ormai non aveva nulla da perdere.
L’Idina disse che Raul aveva avuto un drammatico colloquio con Sama e Cusani. Cosa gli dissero? Sua moglie poco tempo dopo la tragedia, parlò di ricatti e di minacce. Altri ipotizzarono che la minaccia fosse quella di coinvolgere un familiare di Raul, per quanto innocente. Questo, oltre alla lettura dei giornali con le dichiarazioni di Garofano (a cui era stato impedito, non a caso, di incontrare Raul), potrebbe essere stata l’ultima spinta verso il baratro per un uomo che mai aveva tollerato lesioni alla propria dignità. Fin da quando, bambini, andavamo a scuola insieme.» […]
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Il 22/5 Mitch B. presenta "Do To Me" al Vybe Ibiza con Jango Records
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Per Mitch B., dj italiano ormai spesso all'estero con il suo sound eclettico, gli appuntamenti a maggio 2024 si susseguono senza soluzione di continuità. Il 22 maggio 2024 è tra i protagonisti musicali del secondo showcase dell'estate '24 di Jango Records, a Ibiza, al Vybe per l'esattezza. Mitch B. tra l'altro è A&R di Jango per l'Italia.  Dalle 23.30, al Vybe, ecco il pre party, momento perfetto per chi vuole godersi solo un drink. Poi,   a tarda notte, ecco il party vero e proprio, in uno dei club più esclusivi di Marina Botafoc. 
Durante la serata ibizenca, dopo i suoi dj set durante l'IMS, Mitch B. presenta la sua nuova produzione "Do To Me". La canzone l'ha prodotta assieme a Pansil (produttore greco, già in forza ad una label di riferimento come Toolroom), ed il chitarrista Marcello Mazzoli. Assieme a Mitch B., al Vybe Ibiza, ci sono in console anche Fabioesse, i MaTo Locos, Nicolas Lacaille, Mehdi Maghraoui e Gaty Lopez. In altre parole, sarà una serata imperdibile per chi ama la house in tutte le sue anime e forme. "Tengo molto a 'Do To Me', una canzone a cui abbiamo lavorato non poco", spiega Mitch B. "Ha un sound decisamente internazionale, per questo abbiamo deciso di presentarla ad Ibiza".
Tra i tanti appuntamenti in console dopo quello del 22/5 al Vybe Ibiza, ecco quelli a Marina di Ravenna (25 e 28 maggio al Donna Rosa) e pure quello del 26 maggio 2024, al celeberrimo Papeete Beach di Milano Marittima (RA). Questo perché Mitch B. è uno dei pochi DJ italiani in grado di spaziare attraverso tutti i colori della house. Sa proporla sempre più spesso anche all'estero. Il suo stile eclettico, infatti, piace e funziona ovunque.
Chi è Mitch B.?
Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.
Porta da anni il suo sound in alcuni dei più importanti club e locali d'Italia e non solo. Solo per quel che riguarda l'estate 2023 si è esibito nel privé del Pacha, ad Ibiza e pure al Djerba Music Land, prestigioso festival in Tunisia; ha diviso la console con top dj come Gregor Salto e Kryder; ha regalato il suo sound a spazi di riferimento a livello nazionale come Papeete Beach Milano Marittima, Terrazza Aperol Milano, Donna Rosa Marina di Ravenna, BBK Punta Marina…
La sua musica la pubblica su label internazionali come la francese Jango e spesso si esibisce anche all'estero. Dove? ad esempio al Warehouse di Nantes (secondo locale francese nella classifica DJ Mag UK), all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia. A Ibiza invece si è esibito, oltre che al Pacha, anche al Pacha Hotel, al Dunes, al Bora Bora, al Destino, al Vybe, al Mechero Camp (...)  A Formentera al Pineta e al Beso Beach, in Olanda durante l'Amsterdam Dance Event. In Svizzera eccolo invece al Vivai di Saint Moritz.
Non è tutto: Mitch B. è spesso dj guest di prestigiosi party legati a marchi d'eccellenza come Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal e Technogym. Miglior Resident DJ ai Dance Music Awards 2018, si tiene sempre aggiornato. Solo nel 2022, ad esempio, ha frequentato la Pete Tong Dj Academy e la Ibiza Talents Academy.
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lamilanomagazine · 27 days
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Marina di Ravenna. Approvati interventi per 150mila euro per il miglioramento della circolazione e il potenziamento della sicurezza nei lidi
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Marina di Ravenna. Approvati interventi per 150mila euro per il miglioramento della circolazione e il potenziamento della sicurezza nei lidi: saranno realizzati entro l'estate. Saranno realizzati prima dell'inizio della stagione estiva una serie di interventi, del valore complessivo di 150mila euro, per il miglioramento della circolazione e il potenziamento della sicurezza nei lidi ravennati, approvati ieri dalla giunta comunale Alcuni riguardano Marina di Ravenna dove, ad esempio, sarà realizzata la segnaletica necessaria a individuare, lungo viale delle Nazioni, nel tratto e nella direzione dalla rotonda della Colonia a via Ciro Menotti, la già annunciata corsia riservata al transito di bus, taxi, ncc (noleggio auto con conducente), mezzi di soccorso, ciclomotori e motocicli, in vigore durante la stagione estiva e solo nei giorni festivi e prefestivi, a partire da sabato 15 giugno. Tutti gli altri veicoli per raggiungere il lungomare di Marina di Ravenna potranno percorrere via Trieste dalla rotonda dei Pinaroli alla rotonda dei Lagunari, poi percorrere via Ciro Menotti nel tratto dalla rotonda dei Lagunari a viale delle Nazioni. Questo intervento è mirato a migliorare i tempi di percorrenza dei veicoli nel lungomare e a diminuire gli accodamenti. Sempre a Marina di Ravenna, nel centro abitato, anche in accoglimento di istanze venute dalla comunità locale, verrà istituito il limite di velocità dei 30 chilometri orari, considerando l'esigenza di salvaguardare il più possibile la sicurezza di pedoni e ciclisti in un abitato nel quale sono presenti diverse scuole, numerosi locali di intrattenimento e ristoranti, aperti in estate e in inverno oltre a mercati e mercatini estivi e invernali. L'obiettivo, in un contesto ad alta densità di traffico, è quello di rendere più sicura la viabilità e mitigare gli impatti del traffico su inquinamento atmosferico e acustico. Ancora a Marina di Ravenna, saranno istituite due piste ciclopedonali promiscue, una sul lato civici pari di viale IV Novembre, nel tratto compreso tra via Trieste e viale delle Nazioni, l'altra in viale Ciro Menotti, sempre nel tratto compreso tra via Trieste e viale delle Nazioni, sul lato nord del viale, in parte su area verde già utilizzata come area di sosta, in parte in sottostrade e in parte su marciapiedi esistenti; verrà anche regolarizzata la sosta su tutto il tratto del viale. A Marina Romea sarà istituita un'area pedonale nella sottostrada di viale Italia tra il civico 12 e il civico 42, migliorando la percorribilità di biciclette e pedoni, consentendo il transito dei veicoli autorizzati dei residenti o domiciliati, e la sosta dei veicoli a servizio delle persone con disabilità munite di apposito contrassegno nel nuovo stallo che si andrà a realizzare. Completerà gli interventi la realizzazione di nuova segnaletica orizzontale e verticale per migliorare la sicurezza e la circolazione stradale nei lidi, prevedendo ad esempio la segnaletica per strade a percorrenza promiscua di veicoli e biciclette, lo spostamento di attraversamenti pedonali, la realizzazione di aree di sosta riservate ai veicoli al servizio di persone con disabilità munite dell'apposito contrassegno, dissuasori, percorsi pedonali, la posa di staccionate, la creazione di "nasi" e isole spartitraffico.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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soldan56 · 2 years
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A Marina di Ravenna è stato abbattuto un intero filare di tamerici, in periodo vietato per nidificazione, per fare spazio al palco del #jovabeachparty2022 che si terrà a meno di 100mt dalla Pineta di Ravenna, area protetta. E non è nemmeno la prima volta che fanno queste nefandezze.
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Esselunga taglia il nastro dello storico negozio di viale Monte Rosa a Milano
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Esselunga ha riconsegnato al pubblico il negozio di Viale Monti dopo dieci mesi di ristrutturazione e ampliamento. E’ stato un passaggio significativo perché si tratta del secondo supermercato aperto da Bernardo Caprotti nel 1958, dopo il primo inaugurato in viale Regina Giovanna nel 1957. La riapertura è stata tenuta a battesimo ieri dalla presidente esecutiva Marina Caprotti, dalla madre Giuliana Albera, presidente onorario di Esselunga, da Francesco Moncada, membro del cda con delega allo sviluppo, e dal presidente della regione Attilio Fontana. Creati 13 nuovi posti di lavoro con il negozio a Milano Rispetto al passato è uno spazio molto più ampio – cresciuto da 670 a 1.021 metri quadrati – e si arricchisce di nuovi servizi per il quartiere milanese, tra cui il bar Atlantic (il 121esimo del gruppo), l’enoteca con il sommelier, la pasticceria, la macelleria. L’investimento nella ristrutturazione, pari a 12 milioni, ha creato occupazione, visto che gli addetti sono passati da 38 a 51. Oggi sarà la volta di Mantova con un negozio aperto nel 20221 che anche in questo caso si è ampliato e ha completato l’offerta con un nuovo beauty store a marchio eb. La riqualificazione a Mantova Si completa così l’intervento di riqualificazione di Piazzale Mondadori a Mantova, restituendo alla città un’area di interesse storico. La profumeria occupa un edificio che risale alla seconda metà del 1800 e che un tempo ospitava la stazione della tramvia della città, divenuto poi biglietteria delle corriere. E’ l’ultimo passaggio di un’operazione di riqualificazione di piazzale Mondadori dove sono stati ritrovati un tratto della terza cinta muraria Gonzaghesca del 1400 e un resto dei vecchi basamenti ferrotranviari di epoca ottocentesca. Le antiche mura, inizialmente in stato di grave degrado, sono state traslate di circa trenta metri e recuperate in occasione dell’apertura del negozio Esselunga. Fatturato totale a 9,3 miliardi E’ poi attesa a maggio anche l’apertura di un supermercato a Ravenna e ancora di uno store a Siena in autunno. E’ un altro passo verso la crescita del gruppo Esselunga che nel 2023 ha continuato a investire con un impegno 448,5 milioni a fronte di un fatturato di 9, 3 miliardi, in crescita del 5%. Read the full article
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