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#ma che freddo fa
kseenefrega · 1 month
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🥶🥶🥶🥶🥶🥶
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Clima impazzito... 🥶
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deathshallbenomore · 2 years
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il modo in cui ogni anno il mio corpo decide che verso la fine di agosto, indipendentemente dal tempo atmosferico, c’è da avere Freddo, almeno per qualche giorno, come preview dell’autunno che sta arrivando. non ho idea del perché ma ben fatto @ squadra ogni tanto non mi deludete
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mccek · 2 years
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I love this performance Ep:13 (3)
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sara-smind · 2 months
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La mia risposta più onesta non sarebbe "Sì", devo ammetterlo
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mchiti · 6 months
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che ridere nel video dell'arrivo dei nostri prodi l'unico senza giubbino l'étoile du nord e c'è chi si chiede "ma non ha freddo?" khouya io ho zii in quel buco polare chiamato pas de calais una volta ci siamo stati d'inverno per il funerale di un mio zio ho rischiato la morte per assideramento........ questo non sentirà mai freddo in italia beato lui
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sauolasa · 1 year
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Ma che freddo fa negli USA. Neve, inondazioni e anche morti: è il Natale più freddo da decenni
Il freddo polare alimenta il dibattito sul cambiamento climatico, ritenuto da molti il principale responsabile degli eventi estremi. L'artico si sta scaldando più velocemente di ogni altra zona della terra
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yomersapiens · 4 months
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La pizzeria è gremita e i tavoli sono occupati da precoci coppiette giunte ben prima dell'ora più consona alla cena, forse per finire velocemente e correre in casa ad accoppiarsi. O forse perché vivo a Vienna e qua cenano quando i comuni mortali normalmente fanno merenda. Inutile che sfotto, se sono entrato in pizzeria a quest'ora è perché pure io sto morendo di fame. Conosco la capo sala, ha letto il mio libro e dato che mi saluta ancora devo dedurre che non le ha fatto schifo. Le chiedo se posso mettermi al bancone, sono da solo, fuori fa freddo e ho fame, che mi basta una margherita e me ne vado. Annuisce e i suoi occhi si fanno compassionevoli. Non faccio in tempo a sedermi che il ragazzo al bancone, notando la mia condizone solitaria, mi porge una birra che non avevo ordinato. Mi sorprendo e dico che ci deve essere stato un errore, che ancora non ho chiesto nulla. Mi risponde che fa lui, posso stare tranquillo. Io desideravo una coca-cola e ora mi tocca bere una birra offerta accidenti. C'è una seggiola di fianco a me con una giacca poggiata, la proprietaria mi chiede se desidero che la sposti, le dico che non serve, tanto non arriva nessuno. Mi sorride e torna a limonare con un barbuto uomo di quasi due metri. Più passa il tempo più gli alti mi stanno sul cazzo e vorrei segargli le gambe mentre dormono. Poi mi ricordo di essere sopra la media in Italia (e anche in Sud America) e torno a concentrarmi sulla sala. Ci sono davvero solo coppie, uscite per festeggiare la ricorrenza amorosa. Noto con piacere un cospicuo numero di tavoli occupati da persone dello stesso sesso che si tengono per mano. Sorrido per loro. Che belli che siete, godetevi questo momento, vi lascerete anche voi, non temete. Il volume della musica è troppo alto, decido di mettere le cuffiette e ascoltare qualcosa di diverso, un concerto per orchestra a tema videogiochi giapponesi, tanto sono da solo, non devo interloquire con nessuno. Mentre divoro la mia margherita penso a San Valentino. Al fatto che come festa non serva a molto, a meno che tu non abbia 16 anni e bisogno di un pretesto per scopare. Ma è utile per chi come me la vede come un post-it, messo per ricordardati di essere grato a chi ti vuole bene. Anche se non te lo meriti perché fai schifo come essere umano. Anche se dovresti ricordartelo ogni giorno ma tra una cosa e l'altra ti passa per la testa e allora eccoti una data. Una volta all'anno, fai sto sforzo e scrivi a chi ti vuole bene, scrivi quanto ti ritieni fortunato ad avere qualcuno che ti sopporta. Servono a questo le feste. Natale per ricordarti di ringraziare la famiglia. Il compleanno per ricordarti dell'esistenza di qualcuno. L'onomastico per ricordarti pure come si chiama. Ferragosto per ricordarti che l'estate sta finendo. Pasqua boh, non lo so, per ricordarti che è possibile uccidere una divinità forse. Finisco la pizza e mi arriva un'altra birra che ancora non ho ordinato. Mi giro in sala per capire a chi ho fatto pena stavolta. Nessuno mi guarda. La finisco contro la mia volontà e mi dirigo a pagare il conto. Mi viene detto dalla capo sala che oramai faccio parte della famiglia, che posso considerarmi un cugino acquisito e che quindi mi basta darle la metà della metà di quello che avrei dovuto dare. Quanto adoro fare pena. È il mio superpotere. Birra gratis, pizza scontata e posso andare a letto con la pancia piena. Una coppia mi avrà notato e ora sarà nata una discussione, prima di fare l'amore. "Tesoro, voglio adottare un triste italiano solitario, hai visto quanto era carino mentre mangiava la sua pizza, starebbe così bene con il nostro arredamento". Qualcun altro avrà girato un video che diventerà virale su tiktok e dove magari vengo insultato. Poco mi interessa. Torno a casa dal mio gatto, gli dico che lo amo e che sono grato ci sia lui a volermi bene. Lui, per tutta risposta, vomita sul tappeto. L'amore è un linguaggio variopinto e maleodorante talvolta.
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smokingago · 3 months
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Vi è mai successo di aiutare una persona in difficoltà senza chiedere nulla in cambio? non nell'ambito familiare o delle amicizie strette, una persona che avete incontrato per caso nel vostro cammino e avete capito subito che era in difficoltà e aveva dei problemi?
Senza un motivo logico, avete deciso di aiutarla ...
" posso fare qualcosa per te?"
" se hai bisogno chiamami"
" per qualsiasi cosa puoi contare su di me"
... all'inizio un supporto morale, poi mano a mano un aiuto concreto, a volte anche economico.
All'inizio questa persona avrà dei dubbi, perché siamo talmente disabituati all’altruismo e alla gentilezza che subito si pensa che ci sia un secondo fine o qualche tornaconto.
Poi con il tempo questa persona si fiderà di noi, la sua vita migliorerà, avrà la consapevolezza che non tutto è perduto, che ci sono ancora persone che hanno a cuore la vita degli altri.
Beh a me è successo, di aiutare alcune persone, senza pretendere nulla, ma non è vero che non ho ottenuto niente in cambio,
anche la mia vita è cambiata, perché anche solo un sorriso di riconoscenza, la fiducia, la stima, il rispetto che ci viene trasmesso è un dono immenso, ci fa credere di più in noi stessi, e ci fa sentire meno sbagliati per tutte quelle volte che pensiamo di esserci comportati male.
Pensate se ognuno di noi potesse aiutare anche soltanto un'altra persona, pensate quanti sorrisi potrebbero spuntare da quei volti che prima erano cupi e tristi, pensate a quanto possa essere contagioso l'altruismo, in poco tempo potremmo migliorare la qualità della vita di questo freddo mondo in cui stiamo vivendo.
#smokingago
#pensierimiei
#pensierinotturni
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mynameis-gloria · 8 months
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Settembre è un mese che non amo, di quelli che metterei in fondo alla lista dei mesi, se ce ne fosse una. Che un po fa caldo ed un pò fa freddo, che mi sento bene e poi male, che non si sa come vestirsi, che sono troppo metereopatica per questo tempo instabile, che tutti corrono per raggiungere obiettivi, rimettersi, ricominciare. Ma che poi ricominciare cosa? Il tempo non si è mica mai fermato...E se non stai al passo sembra quasi che non vada bene. Ed io ho i miei tempi, i miei ritmi, mille cose per la testa ed è okay anche non sentirsi okay, provare tanto, perdersi e godersi le cose piccole, rallentare.
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falcemartello · 1 month
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Sono le sette ma la legge dice che sono le otto.
Fa freddo ma la legge dice che fa caldo e non puoi accendere il riscaldamento.
Cerchi di non farti fregare i tuoi soldi ma la legge dice che sei un ladro.
nonexpedit
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kon-igi · 3 months
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Ciao! Ma perché con questo tempo uggioso i miei dolori alle articolazioni peggiorano? 🥺
Il freddo e l'umidità NON FANNO NULLA DI NULLA alle articolazioni, alle vecchie fratture, alle artrosi, alle artriti e all'artrite reulatoide.
Solo che tu non lo sai e stai tutta rigida, rannicchiata e con i muscoli contratti, condizione che invece fa MOLTO alle articolazioni, alle vecchie fratture, alle artrosi, alle artriti e all'artrite reulatoide.
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estaticheparole · 5 months
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Vorrei teletrasportarmi da te per una, due, tre, quattro ore -non lo so- e guardarti negli occhi, vedere che esisti e chiedermi chi sei, che odore hai, come cambia il tuo volto quando sorridi (ridi?), sentirti respirare, ma soprattutto parlare.
Poi mi chiederei anche cosa dicono i tuoi silenzi, come li usi, quanto li dosi. Dal vivo è diverso, sarebbero anche quelli parole.
Vorrei bere un the in un bicchiere di carta, dirti che scotta, scrivere qualcosa sulla superficie, scriverti qualcosa sotto la superficie.
Ma io so so così poco di chi sei, conosco forse un atomo di te.
Quanti atomi hai?
Che clima sei? Fa freddo, fa caldo, mi iberno, mi ustiono, sei brezza leggera con l’odore del mare, sei sole con sotto la malinconia?
Forse hai qualcosa che riconosco, a istinto, a pelle, a inconscio. Forse non esisti e ti ho inventato.
Che colori hai, quanto sono diversi rispetto alla mia fantasia? Che sapore hai? Sei dolce, speziato, sei amaro, cosa si sente al palato?
Mi mancano le parole di un quasi sconosciuto.
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luluemarlene · 3 months
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C'è una persona, dove lavoro io, di una decina d'anni meno di me, con la quale sono entrata in confidenza
Scoperto di essere molto simili in tema di fantasie sessuali , abbiamo iniziato a raccontarci un po' di esperienze. Quello che lo distingue totalmente da me è che lui, le sue avventure, le vive con la bella e giovane moglie o comunque sempre con il suo consenso.
Sono naturisti, scambisti, e mi ha raccontato di giochetti che, devo ammettere mi hanno eccitato sempre molto
Una volta mi disse che avevano partecipato ad un festino dove la bella S. era stata messa in una gogna ed era rimasta a disposizione di uomini e donne per ore. Insomma hanno trovato il modo di dare spazio alle loro perversioni all'interno della coppia, ed io non posso far altro che invidiarli, ovviamente.
Lui aveva 23 anni quando mi confessò che gli facevo molto sangue e da allora non ha mai smesso di scoparmi con gli occhi. Era già fidanzato, ma dopo il matrimonio ha iniziato a provare a tirarmi dentro ai loro giochi con la complicità della neo mogliettina , ma nn mi sono mai sentita di mischiare il lavoro con il piacere, nonostante abbia sempre trovato piuttosto eccitante il suo sorriso con le fossette ai lati.
Insomma, per farla breve (sono quasi le due di notte e io crepo dal sonno) , ieri gli parlo delle fotografie viste su un social a contenuti espliciti che frequento, di gabbiette in plastica lucida o in freddo metallo e dei cazzi rinchiusi e frustrati su cui erano montate.
Conosce il mio passato, sa che ne possedevo una e sa che sto aspettando la consegna della prossima , così ho trovato piuttosto naturale raccontargli di quanto il mio cervello si senta "rapito" da quel tipo di strumento, gli ribadisco la sensazione di onnipotenza, di possesso ma anche di protezione . La verità è che al pensiero mi schizza l'ormone dritto in fica, dopo avermi masturbato il cervello.
Lo stesso effetto che mi fa pensare alla cintura di castità, quando mi impedisce di scopare, ma non di gocciolare come una stalagtite di ghiaccio al sole o... una lurida troia .
So che ha uno strumento simile alla gabbietta che si è autocostruito, con tutta una serie di punte che, ogni volta che sta per diventargli duro, si conficcano nella cappella.
Una gabbietta di metallo alquanto singolare.
Mi racconta che spera sempre che sua moglie lo obblighi a venirci a lavorare con quel coso. Lei, però, è sí una gran porca, ma nn ha smanie di controllo, e poi è nuovamente incinta e ha momentaneamente perso interesse per questi giochi.
Naturalmente non posso esimermi dal fare la stronza e gli dico cosa gli farei fare io con lo strumento costrittivo.
Credo che iniziata la descrizione della mia lingua tra una fessura e l'altra gli fosse già diventato duro, così passo a descrivere bene quanto il succhiare la punta sbavando saliva dentro e fuori lo strumento potesse essere davvero eccitante per entrambi... Ecco che mi manda affanculo e esce dall'ufficio ridendo.
Tutto normale insomma.
Questa mattina, però, entra in ufficio e mi mette sulla scrivania un paio di chiavi.
Il mio sguardo interrogativo dura davvero pochissimo e in un nano secondo so già a cosa servono
"L'hai indossata? "
Dice di no ma mi spiega che ne ha portate 3:
la prima, quella con le punte, già la conosco, la seconda è una vera e propria gabbia di metallo con chiusura personalizzata da lui, la terza è un cazzo di strumento ad impulsi elettrici, quella per i cani, che ha modificato e applicato ad una gabbietta per poterla indossare
Tralasciamo il fatto che avessi già le mutandine zuppe, ma quando mi ha chiesto di scegliere quale dovesse mettere, ho davvero pensato di correre nel cesso a masturbarmi
(in realtà l'ho fatto ma non gliel'ho detto)
Mi ha detto che l'altro mazzo di chiavi ce l'ha sua moglie e che per lei andava bene ne tenessi uno io.
Ho scelto quella con le punte, perché volevo soffrisse un po'
e perché mi ha confessato di non sentirsi sicuro a darmi in mano il telecomando di quello che procura scosse elettriche. Dice che sono PERICOLOSA e che sul lavoro sarebbe difficile nascondere la situazione
Quanta saggezza!
Io lo vedevo già in ginocchio a contorcersi in mezzo al piazzale dell'azienda.
Gli ho promesso che, se si comporterà bene, lo porterò a pranzo fuori e quando "ballerrà" sulla sedia col cazzo torturato a dovere, diremo che soffre di
epilessia 😁
Ovviamente ho cercato, con le giuste parole, di farglielo venire duro ogni volta che potevo e le sue smorfie di dolore mi dicevano quando ci riuscivo. Poi gli ho detto che, tutto divertente, tutto figo, ma comunque, non avremmo scopato .
Mi ha guardato con quel sorriso che da sempre mi spiazza e uscendo ha detto
"Inizia a giocare, poi vediamo"
Durante il pomeriggio sono salita in magazzino per controllare del vestiario e non riuscivo a smettere di pensare a quella gabbietta
I pensieri si accavallavano ai ricordi di quello che era stato , e potevo sentire l'odore del cazzo recluso, sentivo il gusto della plastica mischiata all'urina
Ho pensato che dovevo masturbarmi e voltamdomi per andare via me lo sono trovato di fronte
-"Vuoi vederlo" ?
Si cazzo, volevo!
Volevo vederlo, toccarlo assaporarlo
Vedevo la sua smorfia si dolore mentre aspettavo si slacciasse i pantaloni, guardavo le sue mani tremare ed ero compiaciuta.
Poi eccolo lì, nella gabbia lucente, chiuso da un lucchetto appeso al suo piercing
Ops!! avevo dimenticato di dirvi che ha una cannula che gli entra nell'uretra fermato da un piercing ? Cristo. Avrei potuto sborrare immediatamente .
Lo guardavo come guardo la cioccolata dopo un mese di dieta e credo di aver sentito un rivolo di saliva colarmi dal mento
"Vuoi toccarlo"?
Lo stronzo aveva pieno potere: era lui quello ingabbiato, ma ero io quella sopraffatta, soggiogata
Appena l'ho toccato ho sentito il mio clitoride allungarsi verso quell'oggetto diabolico
La capella era gonfia e bollente, usciva dal cilindro e nascondeva le punte del metallo conficcato alla base di essa
Un cazzo moscio che stava per esplodere!!!
"Vuoi leccarlo"?
L'ha detto tra i denti, mentre cercava di non abbandonarsi al dolore, consapevole fosse proprio quello ad eccitarlo tanto da farlo grugnire come un maiale
L'ho leccato. Ho preso prima in bocca l'anello e poi sono scesa lunga la cannula, fino ad incontrare la carne
Respirava sempre più forte e guardandolo mi sembrava che ormai non fosse più lì. Ero sola con le mie voglie, le mie fantasie, le mie pulsioni.
Ho sentito le chiavi nella tasca, ma questa volta non avrei ceduto all'impulso di liberazione così ho iniziato a succhiare cazzo e metallo, sentendo gusto di ferro, di sale, di sesso
Ho infilato tutto in bocca, ho sentito il piercing conficcarsi nel retro della gola
Lui aveva la testa rovesciata all'indietro e vacillava sulle gambe. Lì ho iniziato a pisciare, a colarmi addosso urina senza nemmeno accorgermene.
Ho battezzato il momento col liquido paglierino e masturbandomi ho fregato il mio sesso tanto forte da rischiare di incendiarlo.
Mi ha distratto il gusto del sangue, il suo.
Da sotto la capella le punte erano così penetrate e la cappella così gonfia che da alcuni punti uscivano minuscole goccioline rosse
Credo sia stato quello a farmi venire, insieme all'idea che avrei confessato tutto all'uomo che stavo aspettando e che poi mi avrebbe punita.
Gli ho lavato le scarpe e ho goduto come una cagna, leccandomi le dita, e leccando lui.
Si è appoggiato ad una stagiera per non cadere e ammetto, per un momento, di essermi maledetta per non avergli permesso di sborrarmi giù per la gola.
Mi ha guardato con gli occhi fuori dalle orbite e ha detto :
"Ringrazio il cielo di non averti dato in mano quello ad impulsi elettrici... rischiavo la vita, cazzo"
Buonanotte.
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belladecasa · 5 months
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Sono scappata a Bologna perché ero sull’orlo della rimozione coatta della mia persona dalla crosta terrestre e oggi ho approfittato di questa giornata per raffazzonare dei regali di Natale per quelle due mie amiche che si ostinano ancora a farmeli nonostante sappiano che sono una merda allora mi sono recata in questo negozio bellissimo che vende vari tipi di infusi, tisane e tè e accessori relativi. Arrivo e mi accorgo che al bancone c’era un ragazzo molto bello, mulatto, con i capelli lunghi, ricci, legati in una coda e la barba, quindi da persona sociofobica che non sa relazionarsi a nessuno figuriamoci alle persone troppo belle ho subito pensato: Gesù te prego non farmi servire da lui e ovviamente chi mi ha servita? Lui. Mi avvicino sudando freddo e gli chiedo di farmi due set diversi di infusi dicendogli di scegliere lui perché sono una profana. Lui fa risolino e comincia a mostrarmi ste tisane facendomele annusare e mi rendo conto che stava scegliendo tutti infusi con nomi un po’ ambigui tipo: bacio di dama, dolce seduzione ecc. avanti così per sei cazzo di tè sussurrati a un palmo dalla mia faccia. Allora il mio cervello avanza un’ipotesi assurda per le sue percezioni della realtà (nella mia realtà io sono un essere repellente per me assolutamente impossibile che qualcuno possa essere attratto da me quindi in media non capisco mai se uno ci stia provando finché non me lo butta): oddio ma questo ce sta a provà 🤯😱🫣😵‍💫 allora faccio di tutto per terminare quella scena grottesca di effusioni sensoriali pago ste cazzo de tisane (che tra parentesi io odio perché mi fanno pisciare tutta la notte e sanno di prozia) ed esco. All’uscita mi trovo seduto lì davanti uno che sembrava Timothée Chalamet ma più bello e con la macchina fotografica quindi cosa faccio da ragazza basic dell’Alto Lazio se non scrivere alla mia migliore amica: Madonna amo sono stata travolta da boni. Ma mentre stavo scrivendo questo messaggio mi sento chiamare Ehi! Mi giro sobbalzando ed era l’esotico seduttore uscito dal retro del negozio che mi fa: ti ho spaventata? Ahahah io: sì ahahha e lui che rimane a fissarmi e allora mi sono presentata: Piacere Sofia e lui: Piacere Shdjguehsb ERROR 404 non capisco mezza sillaba del suo nome esotico ma da sociopatica non sono in grado di dirgli che non ho capito quindi dico solo: :)) Buon Natale :)) e me ne vado 🏃🏻‍♂️💃🏻🪂🚣🏻‍♀️ Buon Natale raga ma come ho fatto a scopare nella vita boh
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sauolasa · 2 years
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Ma che freddo fa in Danimarca?
Gli edifici pubblici debbono mantenere i termostati a una certa temperatura
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massimoognibene · 1 month
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Quando va male non devi disperarti: ricordati sempre che può andare anche peggio. E ora la buona notizia: è sabato. Fa freddo, piove, non c'è un euro, ma è sabato.
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