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#liceo durante
aitan · 2 years
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"Alle sue spalle – Grandi personaggi raccontati dalle loro donne" è un libro collettivo che nasce da un’idea della professoressa Teresa Maiello , instancabile animatrice dell’Associazione ex Alunni del Liceo “Francesco Durante” di Frattamaggiore.
Il libro è composto da 31 racconti scritti da soci e amici dell’associazione con l’intento di presentare il punto di vista femminile sulla vita, le imprese e le malefatte di una serie di personaggi – storici e immaginari – che vanno dall’antichità ai nostri giorni.
La raccolta di racconti è stata presentata ieri nella Villa Cirillo di Frattamaggiore da Margherita Damiano dal prof. Pasquale Vergara da MonnaPina Vergara.
Nel link sottostante, la sinossi dei 31 racconti con una piccola antologia di citazioni memorabili tratte dal libro.
Alle-sue-spalle-Grandi-personaggi-raccontati-dalle-loro-donne
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deathshallbenomore · 1 year
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oh no una terribile tentazione mi ha sorpresa: andare in libreria a comprare frankenstein e, perché no, passare a prendere un gelato
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arturo1951stuff · 2 years
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#F R A N C A L A N C I#D i s e g n o S c u l t u r a F o t o g r a f i a D e s i g n M e t a b o l i s t i V i s i o n a r i#PENSIERO#L'arte non si fonda sulla chiarezza della costruzione razionale#non è assimilabile per sua natura ad un autosufficiente sistema intellettuale. Il suo intendimento#farne esperienza nasce dalla potenza del suggerimento dell'evento e del simbolo. L'arte è rivolta alla facies exterior dell'uomo in modo ta#allo spirito#al volto dell'uomo teso verso il suo stesso mistero.#Dell'arte perciò#non si può fare scienza#poichè è un evento#una fascinazione#capace di unificare evento sensibile e storia.#L'esperienza estetica è una emozione intellettuale#cioè una potenza che pur attraversando la ragione e la sua dialettica ti conduce a una visione emozionante diretta verso il cosmo inteso co#BIO#Massimo Francalanci Nasce a Firenze nel 1973. Il percorso accademico passa attraverso il Liceo Artistico di Firenze#Facoltà di Architettura di Firenze#ISIA#Politecnico di Milano. Durante gli anni di studio inizia il percorso lavorativo presso IACSA (International Advanced Centre for Space Appli#qui progetta strumenti e componenti per uso aeronautico ed aerospaziale. Prosegue la sua carriera con la specializzazione in calcolo e prog#Francalanci#svolge ricerca relativa allo studio dell'architettura Brutalista di scuola fiorentina e delle sue correlazioni con il Metabolismo Giappones#estetici e concettuali della ricerca di cui sopra vengono trasposti dal Francalanci in opere scultoree e disegni che porteranno allo svilup#fra il 2019 ed il 2020#produce oltre 150 opere scultoree in terra cruda. Ad oggi la linea di pensiero Metabolista Visionaria accompagna la sua produzione artistic#fotografie#sculture#elementi di design.#WEB OFFICIAL
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ilpianistasultetto · 5 months
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Le prime esperienze iniziai a farle alle scuole medie. C'era sempre qualche compagno di classe che mi chiedeva di scrivere per lui qualche verso, qualche pensiero da dedicare a qualche ragazzetta che gli aveva fatto girar la testa. Dopo un po' di tempo la mia fama travalico' le quattro pareti della classe e si diffuse in qualche altra classe della scuola. Non era qualcosa che mi rendeva fiero ma le remunerazioni mi portavano ad accettare. Sempre qualcosa di utile o di ghiotto, che so, una matita, una di quelle penne a 5 colori, una scatolina di liquirizie, una bella ciambella fritta. Qualcosa seguitai a scrivere anche durante gli anni di liceo. Cambio' solo il compenso, chi dava 500lire, chi 1000lire. Invece, ricordo bene l'ultima richiesta, quella di un certo Vicarelli, classe IV B, un bel ragazzo di famiglia benestante che voleva riconquistare la ragazza con cui aveva avuto una lite di poco conto. Fu l'unico a cui chiesi chiaramente il compenso: 10.000lire. Fu una di quelle cose particolari. Presi un mio vecchio 45 giri, una bella canzone d'amore e sul dorso della copertina scrissi:
Ti porterei sulle isole più belle, sui promontori dove si vedono le stelle, in luoghi magici dove potersi amare, comunque, sempre, insieme, dove si vede il mare. E invece sto male in questa mia stanza, adesso, dove ti amo senza il mare, senza le stelle addosso, senza la magia dei luoghi, dove ti amo senza averti accanto. Dove ti amo da solo...aspettando che mi perdoni.
Non so come ando' a finire quella storia ma li fini' la mia carriera di " onesto ruffiano"..con le 10mila lire comprai The Wall dei Pink Floyd 😉
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kon-igi · 11 days
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Il candidato sviluppi il tema 'Perché al liceo sarebbe stato meglio non preparare le avventure di Dungeons&Dragons durante l'ora di fisica in cui si spiegavano i principi della termodinamica'.
(a mia discolpa posso dire che era un uovo sodo mezzo sgusciato e aperto in cima di cui volevo indurire il tuorlo troppo molle per tagliarlo a fette nell'insalata di riso)
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catsloverword · 2 months
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- Come sta?
- Insomma.
- Così male?
- Ho detto insomma.
- Lei quando dice che sta bene significa che sta male e quando dice che sta molto bene poi scopriamo che è il minimo accettabile per un essere umano. Con insomma mi fa un po’ preoccupare.
- Sempre insomma rimane.
- Vuole parlarne un po’?
- Non c’è niente da parlare, son sempre le solite cose.
- Se sono sempre le solite cose perché si sente così?
- Perché sono stanco. Sono esausto. E lo so che tutti sono stanchi e tutti sono esausti, e lo so che nel Sierra Leone ci sono i bambini soldato che immagino siano parecchio esausti pure loro, ma io questa settimana di più. Scusi.
- Non si scusi per essere stanco.
- Scusi.
- Sa cos’è lei?
- No, ma inizio a sospettarlo.
- Lei è un Atlante.
- Geografico?
- Mitologico. Conosce la leggenda di Atlante?
- Ho fatto il liceo artistico, conosco pochissime cose.
- Atlante era un titano che durante la guerra si era alleato con Crono, il padre di Zeus. Dopo la vittoria Zeus lo punì piazzandogli sulle spalle il peso del mondo.
- Ah sì, adesso mi ricordo, avevo una cosa DeAgostini con il disegno.
- Lei tiene sulle spalle il peso del mondo, del suo mondo, che poi è lo stesso. Non so quando o come, ma a un certo punto, qualcuno o qualcosa le ha fatto credere che quel peso fosse suo. Solo suo.
- Dice?
- Ci sono tante tribù in giro per il mondo, tribù affettive, tribù emotive, tribù nascoste, società segrete legate fra loro da vizi, paure, paranoie, traumi. E poi ci sono i figli di Atlante, come lei, piegati sotto il peso di tutto quello che si portano sulle spalle.
La vita un giorno vi ha detto “reggi qui un attimo” e voi, un po' perché siete stati colti alla sprovvista, un po' perché non volevate disturbare nessuno, avete risposto “va bene” e vi siete caricati qualcosa sulle spalle. E poi l'avete rifatto e poi l'avete rifatto ancora. Sa cos’è successo dopo ad Atlante?
- Si è reso conto che pagava uno psicologo per farsi raccontare puntate di Pollon?
- Un bel giorno arriva Ercole, che è impegnato nelle dodici fatiche e ha bisogno di una mano per recuperare le mele sacre nel giardino delle Esperidi. Così chiede aiuto ad Atlante, e in cambio si offre di reggere il peso del mondo per un po’. Atlante accetta di aiutarlo, si scarica il mondo dalle spalle e per la prima volta da chissà quanto tempo raddrizza la schiena e scopre com’è la vita senza quel peso costante a piegarlo.
- E poi?
- E poi niente, torna con le mele, Ercole lo frega con un trucco idiota alla “c’hai la scarpa slacciata” e gli piazza di nuovo il globo sulle spalle per il resto dell’eternità.
- Bella. Grazie. Adesso sto molto meglio. È sicuro che debba venire in studio e non possiamo semplicemente mandarci delle mail?
- Ogni tanto nella vita succede qualcosa, spesso son cose abbastanza banali, una buona giornata, un motivo d’orgoglio, un momento felice che riusciamo a non sprecare, cose che per un attimo il peso ce lo tolgono di dosso. E noi in quell’attimo percepiamo com’è vivere con la schiena dritta. Poi però arriva Ercole.
- E chi sarebbe Ercole?
- Questa è la parte deprimente. Il più delle volte siamo noi. Ci inganniamo in tutti i modi per convincerci a rimettere quel peso sulle spalle e finiamo col cascarci sempre.
- Perché non se ne andava?
- Atlante?
- Sì. Perché non mollava tutto, non mollava il mondo?
- Perché non è facile, perché era la sua punizione, e forse come succede spesso pensava di meritarsela. Ma io ho un’altra teoria.
- Sentiamo.
- Perché, a forza di reggerlo, si era convinto che quel peso fosse una sua responsabilità, che fosse lui quel peso. Lei pensa che quel peso che la schiaccia sia una sua responsabilità?
- Certo, è il mio mondo.
- Ecco, lei è un Atlante perché non ha ancora capito una cosa fondamentale.
- Cioè?
- Se è pesante non è il suo mondo.
Ordine Psicologhe e Psicologi del Veneto
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Illustrazione di Amandine Delclos
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notasfilosoficas · 3 months
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"Sólo una mente educada puede comprender un pensamiento diferente al suyo sin necesidad de aceptarlo"
Aristóteles
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Fue un filósofo, polímata y científico, nacido en la ciudad de Estagira al norte de Grecia en el año 384 a.C., considerado junto a Platón el padre de la filosofía occidental.
Fue discípulo de Platón durante 20 años, en los que estuvo en la academia de Atenas. Posteriormente, fue maestro de Alejandro Magno en el Reino de Macedonia durante casi 5 años.
Aristóteles transformó muchas si no todas las áreas del conocimiento que abordó y es reconocido como el padre de la Física, la astronomía y la biología entre muchas otras disciplinas.
Contrario al platonismo, Aristóteles desarrolló una filosofía empírica en donde la experiencia es la fuente del conocimiento. 
Según Aristoteles, toda sustancia tiende hacia un fin en base a su naturaleza, siendo Dios, la causa ultima y motor inmóvil del movimiento en el universo como “pensamiento autocontemplativo”, y continuando con esta idea, el ser humano es un ser racional constituido por un cuerpo y un alma, cuyo fin es la actividad intelectual mediante el ejercicio de la razón y la virtud propia del alma para llegar al bienestar.
Escribió cerca de 200 obras sobre temas variados como lógica, metafísica, ética, filosofía política astronomía y biología.Aunque muchas de estas no se conservan hasta nuestros días.
Según Aristoteles el ser humano es un animal racional constituido por un cuerpo (materia) y alma (forma), que desea saber y ser feliz.
De su vida se sabe que al morir Platón, Aristóteles dejó Atenas, viajando a Atarneo y a Aso, donde vivió bajo la protección de su amigo y antiguo compañero de la Academia, Hemias. Cuando Hermias fue asesinado, Aristóteles viajó a la ciudad de Mitilene en la isla de Lesbos, en donde permaneció dos años.
En el año 343 a.C. el rey Filipo II de Macedonia convocó a Aristóteles para que fuera tutor de su hijo de 13 años, quien mas tarde seria conocido como Alejando Magno, instruyendo por al menos dos años hasta que inició su carrera militar. Durante ese mismo tiempo dio lecciones a otros dos reyes futuros; Ptolomeo, quien llegara a ser gobernante de Egipto, y Casandro, quien llegaría a ser rey de Macedonia.
En el año 335 a.C. Aristóteles regresó a Atenas para fundar su propia escuela denominada “el Liceo”, llamado así por estar dedicado al Dios Apolo Licio.
A diferencia de la Academia, el Liceo no era no era una escuela privada, y muchas de las clases eran públicas y gratuitas. A lo largo de su vida, Aristóteles reunió una vasta biblioteca y una cantidad de seguidores e investigadores conocidos como “los peripatéticos” o itinerantes, llamados así por la costumbre que tenían de discutir caminando.
A Aristóteles se le describe como un hombre calvo de piernas cortas y ojos pequeños, un hombre práctico y de buen corazón, con cierta inclinación a la burla y de gran ingenio.
En el año 323, cuando Alejandro Magno murió, Aristóteles dejó Atenas y se estableció en Calcis, en la isla de Eubea, en donde murió de manera extraña por una enfermedad de los órganos digestivos al año siguiente a la edad de 61 o 62 años.
Algunas de las ideas, que fueron novedosas para la filosofía de su tiempo, hoy forman parte del sentido común de una gran mayoría de la población del planeta. Influyó en el pensamiento islámico, así como en la escolástica cristiana.
Fuente: Wikipedia
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klimt7 · 2 months
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24 febbraio 2024
Un sabato pomeriggio
speso bene
A volte ci sono storie che meritano di essere raccontate. Lo capiamo solo dopo.
Quando comprendiamo che la scintilla iniziale, quella luce da cui ci siamo fatti guidare, seguendo la nostra intuizione, era fondata.
Nel mio caso, tutto è iniziato da un articolo della stampa locale. Un articolo apparso su CesenaToday, un sito web, che si occupa di dare informazioni e portare all'attenzione di tutti, le iniziative, gli eventi e molte delle manifestazioni del territorio, tutto ciò che accade - insomma - nel Cesenate e nei Comuni della vallata del Savio.
Riporto di seguito il testo dell'articolo, che avevo letto alcuni giorni fa :
Di notizie di questo tipo, sulla stampa e in Rete, ne appaiono decine, ogni giorno, eppure, in questo caso, qualcosa deve avermi colpito ad un livello più profondo della semplice curiosità.
Sarà che anche io, durante gli anni del Liceo Classico, mi sono appassionato alla pittura da autentico autodidatta, dopo che ho conosciuto le opere di Van Gogh e di Gustav Klimt! Sarà che il disegno, fin dalle scuole Elementari, era una delle attività preferite...
E così dai disegni a matita e coi pastelli, ero passato ai primi lavori a tempera (colori acrilici) e poi ai primi quadri su legno e alle prime tele ad olio.
Sarà che il mondo dell'Arte, mi ha sempre attratto e incuriosito...
Sarà che dopo l'aggressione russa all'Ucraina del 24 febbraio 2022, ho sempre fatto il tifo per il popolo ucraino e ho partecipato a diverse iniziative di volontariato, per inviare aiuti e soldi, agli ospedali di Leopoli e Kyiv, sia per dare supporto ai bambini e ragazzi universitari e alle madri ucraine fuggite dal proprio paese e arrivate in italia, nei primi mesi di questa assurda guerra, scatenata dal sanguinario dittatore di Vladimir Putin...
Sarà anche che io sono sempre stato affascinato della storia di chi è costretto ad abbandonare la propria Patria a causa di una guerra e a reinventarsi una vita.
Saranno stati tutti questi motivi assieme, ma qualcosa mi ha spinto a voler visitare la Mostra di questa artista ucraina, che grazie all'aiuto concreto del Comune di Mercato Saraceno è riuscita a coronare uno dei suoi sogni e presentare al pubblico parte dei suoi lavori.
Oggi alle 16, quindi, sono andato a Mercato Saraceno, a questo piccolo-grande evento : l'inaugurazione della Mostra di pittura di Kira Kharchenko.
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E così, in un pomeriggio piovoso di metà febbraio, mi son trovato ad essere investito dall'energia dei quadri di questa ragazza che giunta in Italia, per colpa della guerra, ha intrapreso un percorso scolastico nel nostro paese, iscrivendosi al Liceo Artistico di Forlì.
Conversando con Kira, è diventato chiaro come il suo soggiorno in Italia sia stata anche una svolta della sua vita. Nel giro di appena due anni, ha infatti imparato ad esprimersi nella nostra lingua e ha cominciato un percorso artistico importante, adottando la tecnica dei colori ad olio.
Ma la cosa, ancora più importante è che Kira in questi anni è riuscita a portare avanti un progetto personale di grande valore:imparare ad esprimere grazie alla Pittura e al disegno il proprio mondo interiore fatto di idee e sentimenti.
Cosi come ha scoperto l'importanza della Filosofia come strumento per leggere il mondo e comunicare le idee che ci guidano nella vita.
Ciò che infatti colpisce di questa ragazza è il fatto che una sua opera, qualsiasi sua opera, parte sempre da uno stato d'animo, una riflessione, una emozione profonda. Tutti i suoi quadri, sono un mezzo per fare arrivare un messaggio legato alle emozioni e al mondo dei propri sentimenti.
È sufficiente allora, leggere le didascalie che accompagnano le sue tele per immergersi nel mondo interiore di Kira, continuamente in bilico fra pensieri cupi e paure legate alle minacce che ha portato la guerra nel suo paese, e la sua forza di volontà che la sorregge e la porta a credere alla speranza e a un futuro migliore, più umano e orientato al valore della Libertà.
Un futuro dove ogni sentimento trova la forza di emergere per esprimere la propria umanità.
Ed ecco che visitare la sua esposizione significa leggere molte delle pagine del suo personalissimo "romanzo di formazione".
È un pò come leggere il libro che Kira crescendo e prendendosi responsabilità del tutto nuove, sta scrivendo in questi anni.
Ci sono pagine chiare, luminose, abbaglianti che tuttavia non cancellano i momenti bui e i colori più cupi che esprimono le paure e le preoccupazioni.
Ma Kira ha dalla sua parte, due energie incredibili: è guidata da due stelle polari.
La sua fede religiosa ( kira è ortodossa) e la forza del dialogo ininterotto che lei stessa, ha con la propria anima.
Un confronto fertile con se stessa, con la persona che è e con il mondo dei propri pensieri, oltre che con i pensieri eterni, quelli validi in tutte le epoche, quelli che per comodità, noi indichiamo col termine "FILOSOFIA".
Perchè Kira non è soltanto una pittrice.
È prima di tutto una filosofa, una persona riflessiva che esprime le sue convinzioni profonde, le sue visioni, il modo di percepire la realtà, attraverso il linguaggio potente che è la Pittura.
Prossimamente dedicherò uno o più Post ai suoi quadri.
Per oggi, sono felice di aver partecipato a questa Mostra, di aver conosciuto questa promettente artista ucraina e aver iniziato a comprendere il suo linguaggio pittorico.
Piu di tutto, credo che il suo mondo interiore, la potenza del linguaggio che ha scelto, la profondità del suo modo di esprimere i sentimenti con immagini potenti e insieme, piene di armonia e grazia, ne fa un talento precocissimo, dal grande potenziale .
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susieporta · 3 months
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Simone Weil nasceva oggi, 3 febbraio, centoquindici anni fa. Simone la visionaria, il genio poetico, la digiunante, la mai stata baciata. Nata ebrea ma poi divenuta cristiana senza sacramenti, senza battesimo, senza gerarchia. Simone che "la Croce da sola mi basta".
Eri professoressa di liceo ma sei voluta andare a lavorare in fabbrica, nonostante la tua salute già compromessa, per sentire fin dentro la carne la condizione operaia, e poi sei andata a fare la rivoluzione in Spagna, e infine ti sei lasciata morire, sul quel letto a Londra, rifiutando il cibo, per mettere in atto, davvero e non solo a parole, il nucleo centrale del tuo pensiero, ovvero l'idea di decreazione.
Dio per farci esistere s'è ritratto, cercare Dio è asportarsi dal mondo. Creare quel vuoto che lui, lei, ləi ha voluto affinché il nostro essere avesse lo spazio per apparire. Cercare Dio è disfare la creazione, farci a pezzi ovvero farci mangiare. Un'idea né propriamente cristiana né propriamente ebraica. Un'idea sovrannaturale, radicale e piena di grazia, che ci turba e commuove, come ogni cosa in te.
Simone, che non ha mai conosciuto l'amore dei corpi ma i cui scritti vibrano d'un trasporto erotico teso e perfetto, Simone, che amavi la Grecia, il suo pensiero e i suoi miti, ma che amavi soprattutto le civiltà sconfitte, quelle cancellate dalla faccia della terra, tutte le comunità e le culture annientate dalla Bestia sociale, dall'Impero, dal regno della forza.
Simone non convertita ma sempre sulla soglia, luogo di possibilità più che di adesione o appartenenza, il luogo di chi non viene ammesso. Simone, che ci hai insegnato a pensare senza dimenticare la vita, e le sue contraddizioni, dolorose e liberatorie, dal cui attrito, qui e là, sa prodursi la scintilla del senso. Simone, esteta feroce e senza misura, sacerdotessa alla ricerca del tempio perduto, autentica figlia di Urano e Nettuno, tutta né cuore né testa, ma spirito, Simone tutta spirito, facoltà che diffida da ogni identificazione ovvero catena.
Ai genitori poco prima di morire affidasti alcune parole, saluto ed eredità, lascito di tutta una vocazione: “Non siate ingrati verso le cose belle. Godete di esse, sentendo che durante ogni secondo in cui godete di loro, io sono con voi. Dovunque c’è una cosa bella, ditevi che ci sono anch’io“.
Jonathan Bazzi
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aitan · 10 months
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ORA ED ALLORA
Ricordi di ieri, di oggi e di domani tra letteratura e vite reali
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A volte, la voglia
di raccontarla
ti salva la vita
Ora ed allora è una raccolta di racconti scritti dai soci dell'Associazione ex allievi del Liceo ”Francesco Durante” di Frattamaggiore.
Personalmente, oltre ad aver scritto uno dei 28 racconti raccolti, ho curato anche la copertina, di cui parlo qui: aitanblog.wordpress.com/2023/06/24/ora-ed-allora
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arturo1951stuff · 2 years
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ilpianistasultetto · 2 months
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Il suo nome non era Venere ma era il ritratto di quella canzone sputata dalla radio durante una delle tante occupazioni del nostro liceo..
Quella ragazza era come una dea in cima ad un monte e bruciava come una fiamma argentea, era il massimo di bellezza e amore. Le sue armi erano i suoi occhi cristallini che facevano impazzire ogni uomo, scura come una notte buia aveva ciò che nessun altra possedeva.. wow! (Traduzione Venus);
Lei si chiamava Lisa, una della 3° A, una che aveva sempre 2-3 fidanzati e cento pretendenti.. da quel giorno la chiamai Mariska, come la cantante degli Shocking Blue.. @ilpianistasultetto
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meanwhiiile · 22 days
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durante gli anni del liceo sognavo di vivere questi anni
durante questi anni sogno di voler ritornare agli anni del liceo
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kon-igi · 11 months
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La nuova serie di Zerocalcare mi ha rinfrescato il concetto su quanto Facebook sia ottimo per ritrovare le persone che non sentivi da un sacco di anni e subito dopo per ricordarti perché non le sentissi da un sacco di anni.
Di seguito un estratto di una chat FB del 2009 con un mio vecchio compagno di Liceo (bestemmiatore portuale) con cui mi assicuravo che stesse bene dopo l'incidente alla stazione di Viareggio.
Io: Ciao R.! Tutto bene con l'esplosione e l'incendio?!
RG: Grazie a Dio va tutto bene!
Io: Grazie al porcoddio, volevi dire! Diocane che botto!
RG: Gesù perdona! Non nominare il nome di Dio invano!
Io: AHAHAHAHA! Madonna assassina mi fai morire! Ma come va lì dio boia?
RG: Gesù perdona! T'HO DETTO DI NON NOMINARE IL NOME D'IDDIO INVANO!
Io: Ma non l'ho nominato invano... l'ho accompagnato con aggettivi superlativi dispregiativi di grado assoluto e nomi di animali, dio berva!
RG: Guarda che se succedono queste cose è colpa di chi non crede nell'unico e vero Gesù Cristo Salvatore figlio di Dio Onnipotente!
Io: Veramente è stata una cisterna di GPL a cui secondo me hanno fatto l'ultima manutenzione durante il ventennio fascista...
RG: Eh! A quei tempi ci tenevano che le cose funzionassero a dovere! Mica come ora che ci sono dapertutto donne e omosessuali a dettar legge!
Io: R... ti devo dire una cosa.
RG: Dimmi.
Io: Hai presente quella volta che durante l'occupazione della scuola stavi per trombare con F. ma poi sei scivolato ubriaco giù dalle scale antincendio e t'abbiamo portato in pronto soccorso tutto pisciato e vomitato?
RG: Sì...
Io: T'avevo chiuso fuori io.
RG: Cosa?! Ma perché?!
Io: Non so il perché ma dio maiale ora sì e fine dei sensi di colpa!
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