Tumgik
#io io e il martello!
ilpianistasultetto · 1 year
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FACCE DI BRONZO
Avessi sentito un solo presidente di regione, un sindaco, un consigliere municipale, un politico qualsiasi che, davanti alla tragedia dell'Emilia Romagna, si sia dichiarato contrario alla spesa per le armi e consigliare di spendere quei soldi per curare il territorio italiano. Macche'! Siamo sempre tra l'incudine dell'ipocrisia e il martello del servilismo atlantista. Una merda che invade giornali e televisioni e nessuno tira lo scarico. Un dibattito sempre uguale, repliche di repliche, morti su morti, acqua su acqua, fuoco su fuoco, immagini viste e riviste migliaia di volte, e poi funerali, e ancora dichiarazioni, e lacrime, e gli italiani sapranno rialzarsi, ed ecco i numeri per la solidarietà, mandate soldi, basta un sms, o anche da numero fisso...
Fatemi capire, voi decidete di spendere miliardi per le armi e io devo mandare i soldi ad ogni tragedia?
Magari mi devo sentire in colpa perche non partecipo alla colletta della RAI, di Mediaset, di LA7, con Mentana e Bruno Vespa che mi guardano come un traditore pidocchioso?
Ma fino a che punto riuscite a spingere le vostre facce di bronzo davanti alle telecamere senza vergognarvi?
Gli italiani hanno sempre dimostrato un grande cuore, ma di tutti i soldi che abbiamo mandato per ogni tragedia non abbiamo mai avuto la soddisfazione di sapere che cazzo ne avete fatto!
Se conto solo dal 2000 mi vengono i brividi! Almeno 20 grandi tragedie tra terremoti, alluvioni e dissesti geologici.
E tutto questo con una politica che non si taglia gli stipendi, che crea carrozzoni ogni giorno per piazzare amici di amici, sodali, figli e parenti per cose che non approdano mai a niente e se ne fotte di come va questo Paese?
Io vi prenderei a calci in culo senza soluzione di continuità!
Ci chiedete soldi mentre le banche, le assicurazioni, le aziende energetiche e quelle farmaceutiche, si leccano i baffi per tanti miliardi guadagnati? Chiedeteli a questi speculatori i soldi e non rompete i coglioni!
@ilpianistasultetto
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fatalquiiete · 1 year
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- Netflix? - Sì, dimmi. - Com’è che non riesco più a entrare nel mio account? - Mah, magari è solo un problema tecnico, oppure… - Oppure? - Oppure sei una zecca dimmerda. - Prego? - Non pigliarmi per il culo, sudicio squatter! È finita la pacchia, basta con l’estate dell’amore, tu e i tuoi promiscui amici hippie non potete più passarmi fra voi come se fossi una canna! - A parte che abbiamo trentanni e le canne non ce le fumiamo più perché siamo tutti sotto psicofarmaci. E poi come cazzo ti permetti? - Io come cazzo mi permetto? Voi siete degli schifosi parassiti! - Non eri tu quello del “love is sharing a password”. - Sì, prima. Poi mi son fatto due conti e ho scoperto che mi stavate fregando. E quindi adesso c'è il nucleo domestico, così non fate più i furbetti. - Noi siamo un nucleo domestico. - Ma stai zitto che uno sta a Viterbo e l’altra sta a Bolzano. Quanto è grande sta casa? - Ma scusa, c’hai i miliardi, che ti frega se condividiamo l’account? - Mi frega perché voglio i triliardi, voglio i bizzilioni, forse persino i paperdollari. - Ah, è così? E allora sai che ti dico avido bastardo? Lì fuori è pieno così di servizi di streaming migliori di te. Ti mollo e me ne trovo un altro! - Non oseresti! - Addio! … - Ciao sono Disney+! - Ciao Disney+, io è da un po’ che non esco con un altro servizio streaming quindi non so bene come… - Lascia fare a me. Ti piace Star Wars? - Io adoro Star Wars. - A posto. Ce l’ho. - Ma che figata! E cos'hai? - Tutto. - Come tutto? - Tutto. Ho fatto una serie su tutto. - Ma Star Wars è un gigantesco universo di… - TUTTO! Ti ricordi il droide protocollare che compare brevemente in episodio IV? - No. - Mo c’ha una serie sua. Tre stagioni. Nella seconda mi diventa ludopatico. Indovina chi gli dà la voce? - Non lo so. - Dai, indovina. - Non lo so. - Servillo. - Un droide protocollare con la voce di Toni Servillo? - Che fuma! Fuma a tutto spiano! Però sigarette elettroniche perché è pur sempre Disney… - Io non so se… - Marvel! Ti piace la Marvel? - Magari ha un po’ stuccato… - TUTTA LA MARVEL. - Tutta? - Una serie ogni due settimane, pém pém. La prossima è sul commercialista di Thor. Il multiverso delle fatture, lui che fa delle gabole assurde in CGI per detrargli il martello. Una roba pazzesca. - Forse è un po’ troppo… - Live action! - Ti prego… - Un bel live action! Un grande classico della tua infanzia reso più freddo e inquietante dai potenti mezzi del digitale. - Quale classico? - Taron e la pentola magica. - Mai sentito. - Ma come? Il grande Taron e la pentola magica. Tu immagina la meraviglia di avere Taron e la pentola magica in live action. - Io devo proprio andare… - Non andare! È bello! La pentola magica è nera! … - Amazon Prime? - Prego, accomodati. - Perché sei alto due metri, pelato e pieno di gioielli? - Perché io sono il Re dei Re. E, se mi paghi, tu puoi diventare mio suddito. - Cliente no? - No, ci piace suddito. Ho risorse economiche infinite, posso produrre qualunque cosa, posso darti tutto ciò che vuoi. Mi basta guardarti per sapere esattamente quali sono i tuoi desideri più reconditi. - … - Una serie tv su Angelo Pintus. - No. - Un film con Lillo in cui lui fa delle scoregge magiche che viaggiano nel tempo. - No. - Uhm, sei tosto. Vediamo così: una produzione da settecento milioni di dollari basata su un franchise solidissimo, venerato e impossibile da rendere noioso. - Uau. Com’è? - Molto noiosa. … - Sky. - Eccomi qua. - Che mi proponi? - Ho solo una parola per te. Calcio. - Mi piace il calcio. - Certo che ti piace. Guarda qua: Conference League. - Ottimo. - Europa League. - Addirittura. - Champions League. - Meraviglioso. - Scusa, che squadra tifi tu? - Juve. - Oh no. … - DAZN. - €Kkom1 Q#a! - Va tutto bene? - Hò zoLL0 uñª pA@rlllll P*r ttt3. - Uhm. Che parola? - INTERRUZIONE DEL SERVIZIO. Ci scusiamo per il problema tecnico. Stiamo facendo tutto il possibile per ripristinare il servizio. … - Ciao, sono Apple TV! Ho delle serie decenti. - Tutto qua? - No, no, e se ti dicessi che a breve potrai vedere quelle serie con un’esperienza rivoluzionaria a 360° grazie ai nostri futuristici visori? - Be’, è fantastico! - A solo 3500 euro. - Non posso spendere 3500 euro per un visore. - Perché? - Perché devo mangiare. - Mi dispiace, non sei il nostro target. … - Ciao MUBI. - Fammi indovinare, vuoi una serata rilassante? - Magari. - Un bel filmetto scacciapensieri dopo una lunga giornata di lavoro? - Sarebbe l’ideale, sì. - E invece Tarkovkij. - No dai… - Herzog. - Magari una roba un po’ più leggera. - Lee Chang-dong. Coreano. Secret Sunshine. Storia di questa che impazzisce perché le muore il marito e poi le ammazzano il figlio. Se non ti ricordi il titolo basta che vai al tag tragedia. - Hai un tag tragedia? - Per forza. Ho duecentosettanta titoli solo sul suicidio. - Addio MUBI. - Torna qui! Mi sento così solo! C’ho Bergman in offerta! … - Non ci posso credere. - Ciao RAI. - Sei tornato. - Sì - Sei tornato da mamma. Dalla tua mammuzza. - Sì, boh, mo vediamo… - Come vediamo? Ma io lo sapevo! Non aspettavo altro! Il mio bambino! Guarda come sei cresciuto. Ti ho già preparato tutto. Tutte le cosette che ti piacciono tanto. C’è Don Matteo, Un Ciclone in Convento, l’Eredità e tutto il Posto al Sole che vuoi. Adesso ti metti qua col plaid, tranquillo e pacifico per tutta l’eternità. - Dov’è Fazio? - Non cominciamo, manco ti piaceva Fazio. - Mamma, tutti i servizi in streaming mi trattano male. - Non pensarci. Adesso non ti devi più preoccupare di quelle piattaforme cattive. Adesso c’è mamma tua. Vieni, abbracciami. Sai che ti voglio tanto tanto bene? - Anche io te ne voglio. - E mamma non è come quelle brutte avide piattaforme. Mamma ti vuole bene esattamente come sei. - Grazie mamma. - L’hai pagato il canone? - No. Sono due anni che non ti guardo. - Tranquillo. Non fa niente. Tu stai qui, rilassati e io intanto chiamo due amici di mamma che ti vengono a spezzare le rotule.
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raccontiniper18 · 6 months
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Sesto racconto erotico
Abbiamo parlato di masturbazione, e di quanto fosse naturale farla, abbiamo parlato della nostra prima volta,perchè non parlarne dell'ultima? Non so se possa piacere,a noi ecciterebbe sapere quando e come vi siete toccati,con cosa, con che aiuto durata e tutto del vostro momento di intimità.
Allora premessa che conviviamo ma a causa del lavoro abbiamo bisogno di ''coccolarci'' anche da soli.
Partiamo da lui:
Mi sono svegliato come mio solito con il durello mattutino,come accade a tutti, e con un voglia infinita,mi giro e la mia lei dorme,è dolcissima e so che se la svegliassi mi mangerebbe vivo,quindi evito. L'ammiro per alcuni brevi minuti e vado in bagno, mi spoglio tutto pipi', e come sapete con il durello è un po' complicato farla,ma mi impegno anche perchè lei non vuole che pisci in doccia,sennò mi viene più facile li, mi lavo il viso, barba, lavo i denti.
Sempre con il cazzo all'aria, che cerca di placarsi sennò non vuole saperne di afflosciarsi.
Entro in doccia, il cazzo sbatte a destra e sinistra perchè quando si è duri da moscio o da duro, va per i fatti suoi. Mi shampo,mi insapono tutto e tralascio la zona inguinale appositamente,finita la doccia, mi dedico solo al mio cazzo ,lo insapono per bene e mi sego, penso ,si vado di fantasia e mi sego,si mi sego fortissimo perchè voglio venire. Tempo 3 o 4 minuti sento che già sto per venire, vorrei sbo*rare in doccia ma evito, esco mi asciugo e mi reco in cucina con l'accappatoio e il cazzo sempre sballolzolante.
Mi preparo il caffè, e prendo anche la sua tazzina, mi do gli ultimi due colpi in cucina e sbo*ro,un bel po' che riempio la tazzina del mio piacere per 1/4. Soddisfatto mi asciugo la testa del cazzo con l'asciugamano,mi bevo il caffè e lascio la sua tazzina di sb*rra già nella macchinetta.
Finito di bere il mio caffè mi asciugo,mi vesto e mi reco a lavoro.
Lei:
Mi sveglio, vado in bagno correndo per fare la pipi', ahwwwww la pipi' del mattino è una tappa che amo perchè è soddisfaccente all'infinito. Oggi non lavoro quindi ho tempo che impiegherò per farmi bella,creme cremine, estetista ,parrucchiera cosi' che oggi pomeriggio il mio lui si rinnamori di nuovo di me, perchè lui dice cosi' ogni volta che mi faccio bella.
Finito in bagno mi reco in cucina, sento già il suo odore,la cucina ne è colma. Penso mamma mia che buon odore di sbo*ra, come suo solito è nel bicchierino di caffè, in genere mi faccio uno shot di sb*rra e poi mi bevo il mio caffè,ma oggi voglio cambiare si,voglio un caffè corretto alla sb*rra. Metto la cialda del caffè, e il caffè si mescola con il suo piacere. A livello mentale mi eccita un bel po' sento già lo slip pieno e bagnato. Mamma mia
Assaggio 'sto caffè corretto e cazzo se mi piace, io adoro la sb*rra ma con il caffè è la morte sua.
Ingoio o bevo,non so come dire credo più ingoio ahahaha
TUTTO fino all'ultima goccia.
Mi reco nel nostro lettone apro il cassetto dei miei sex toy e ne scelgo uno, oggi scelgo il ciuccia clitoride e il vibro durex cosi facciamo la giusta combo. Apro il pc e lo collego alla tv cosi da vedere un bel pornazzo, perdo 10 minuti per trovare un bel porno, e ne trovo uno dei bei maschioni che si inchiappettano l'un latro dio mio muoio. Mi metto il cazzo in fica e mi martello e con l'altra mano mi metto l'altro sul clito, Dio lo amo e poco dopo sento già lo stimolo di venire, VENGO. Dio mio di già penso, e sorrido fra me e me. Pulisco i miei due toy con il clean e li rimetto a posto, mi accorgo che sono ancora vogliosa e il porno è ancora alla tv,beh perchè no penso e mi tocco da sola con la mia bella manina per altri minuti mi dedico totalmente al clito e a un capezzolino e dopo poco vengo sfinita sul letto.
Mi riaddormento sfinita e nuda.
Lui torna da lavoro e mi trova sul letto mezza dormiente e con il porno finito sulla tv e mi dice ''Mmmmh oggi niente pranzo,il mio pranzo sei tu!''
Fine
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veritanascoste · 4 months
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Davvero?!?
Vi ho già parlato di questo incantevole Duomo di 120 metri a Milano, Italia, costruito da un'auto nel Medioevo del 1200-1900 e decorato con martelli e scalpelli?!?
Ma quello che non ci dicono è che il Medioevo non esiste, è stato inventato per oscurare e distruggere l'Età d'oro della Tartaria, che esisteva 200 anni fa.
Una cattedrale come questa a Milano, l'Italia era uno spettacolo comune nell'altro mondo, come ora non ce ne sono altri edifici come questo. Gli edifici raffinati del Tartar non avevano gabinetto né cucina, e gli abitanti dell'epoca erano breteriani alti cinque metri, quindi non mangiavano né bevevano nulla, e vivevano solo dell'aria che respiravano!
Le complesse forme architettoniche del Tartar Building sono in realtà progettate per essere non solo una macchina per curare e curare l'energia dall'etere, ma anche per migliorare l'uomo per trascendere un'epoca in cui passato e futuro si fondono con il tempo.
Infatti, le diverse energie vibrazionali delle sostanze chimiche generate all'interno della cattedrale contenevano non solo proprietà medicinali, ma anche macchine del tempo. Le frequenze basse agiscono come energia curativa ponendo il corpo in uno stato molto rilassato sotto forma di tra il cono e il jab, aumentando così le condizioni fisiche e mentali.
Tuttavia, frequenze kimatiche più elevate presenti in specifiche parti della cattedrale sono solitamente visibili sulla superficie della placca, del diaframma o della membrana, le macchine del tempo sono in grado di comunicare sollevando l'uomo da zero al campo, collegando l'individuo alla propria anima.
Hai mai provato un deja vu?
Il deja vu è il risultato della collisione di due diversi flussi di coscienza: l'esperienza di riconoscere l'essere, insieme all'interazione dell'anima. Le cose come un essere molto spirituale perso nel Grande Reset 200 anni fa ci vengono sotto forma di una visione vaga del nostro vero io, insieme a un fenomeno noto come deja vu. Le nostre vite attuali sono un'esperienza di realtà virtuale simulata artificiale, e DejaVision è il nostro vero io.
Così come nella seconda foto non riesco a credere a distanza che la cattedrale sia stata costruita con una carriola che utilizzava martello e scalpello come strumento per tagliare e rompere pietre.
La cattedrale è stata costruita da una civiltà avanzata del Vecchio Mondo. Possiediamo una tecnologia avanzata che va oltre la nostra comprensione!
Riflettiamo.....
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dinonfissatoaffetto · 7 months
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Croci
Ogni anno la sera del Ringraziamento seguivamo come un gregge papà che trascinava il vestito da Babbo Natale in giardino e lo sistemava su una specie di crocefisso che aveva costruito con un palo di metallo. La settimana del Super Bowl la croce portava una maglia da football e il casco di Rod, e Rod doveva chiedere il permesso a papà se voleva riprendersi il casco. Il Quattro Luglio la croce diventava lo Zio Sam, il giorno dei caduti un soldato, ad Halloween un fantasma. La croce era l'unica concessione di papà all'entusiasmo. Potevamo prendere solo un pastello per volta dalla scatola. Una volta la notte di Natale papà sgridò Kimmie perché aveva sprecato uno spicchio di mela. Quando versavamo il ketchup ci ronzava intorno dicendo: Basta, basta, basta. Le feste di compleanno erano a base di merendine, niente gelato. La prima volta che ho portato a casa una ragazza lei mi ha detto: Perché tuo padre ha messo quei due pali in croce?, e io non sapevo dove guardare.
Siamo andati via di casa, ci siamo sposati, siamo diventati genitori, abbiamo scoperto che il seme della grettezza fioriva anche dentro di noi. Papà ha cominciato a decorare la croce con più complessità e con una logica più ermetica. Il Giorno della Marmotta l'ha coperta con una specie di pelliccia e ha trascinato fuori un riflettore per creare un effetto ombra. Quando c'è stato un terremoto in Cile ha abbattuto la croce e dipinto una crepa per terra con lo spray. E' morta mamma e ha mascherato la croce da Morte e sul braccio orizzontale ha appeso le foto di mamma da piccola. Passavamo a salutarlo e trovavamo strani talismani della sua gioventù disposti ai piedi della croce; medaglie dell'esercito, biglietti del teatro, vecchie felpe, cosmetici di mamma. Un autunno ha pitturato la croce di giallo vivo. E in inverno l'ha coperta di ovatta per tenerla al caldo e fornita di prole piantando col martello sei mini croci in giardino. Ha passato pezzi di spago tra la croce e le mini croci e ha attaccato lettere di scusa, ammissioni d'errore, richieste di comprensione, tutto su cartellini scritti con mano affannosa. ha dipinto e appeso alla croce un cartello con la scritta AMORE, poi un altro che diceva PERDONARE? e poi è morto con la radio accesa e abbiamo venduto la casa a una giovane coppia che ha sradicato la croce e l'ha lasciata sul ciglio della strada perché la portasse via il camion dell'immondizia.    
- George Saunders, Dieci dicembre
(Uno dei racconti più belli degli ultimi anni)
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sabinesybill · 8 months
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non penso di aver mai riso così tanto come a leggere "suo figlio non farà come il Trota" 😭😭😭
Ti prego continua con questo AU perchè tutto quello che dici è oro puro
Ahahahahah glad to hear it, questi sono i riferimenti culturali che ci piacciono. Ironicamente non ho più sentito parlare tanto di lui, Trota che fine hai fatto? Come sta andando con la laurea comprata con i punti del conad?
Sicuro continuerò!! Un'idea che avevo da tempo era che cantanti italiani ascoltano e mi sono soffermata sui Green kids però magari questa cosa la estenderò ai Blacks ✨
Allora:
Aemond ascolta de André dall'età di tredici anni e ne ha fatto la sua personalità, anche quando lo prendevano in giro o bullizzavano per questa cosa, lui si faceva grande e dava importanza dicendo "eh sì ma io so anche le canzoni in ligure". Per un periodo sapeva più il dialetto ligure che napoletano, cue altre prese in giro.
A 17 anni si è innamorato de "Il bombarolo" e ha passato una forte fase anarchica. "Valzer per un amore" lo fa diventare nostalgico per un tempo e una relazione mai passata, e anche "Canzone dell'amore perduto". "Inverno" lo fa piangere a singhiozzo così come "Preghiera in Gennaio".
Ha dedicato non ironicamente "Carlo Martello ritorna dalla guerra" ad Aegon (questo perché io costantemente penso a quali canzoni di de André associare ai personaggi e questa è la canzone di Aegon, nessuno può cambiare la mia mente).
La cosa più vicina alla religione che contempla è l'album la Buona Novella, Alicent è contenta così. A win is a win.
Helaena ovviamente è fan di Franco Battiato, suo padre spirituale e penso che lei avrebbe amato conversare con lui perché sarebbe stato uno dei pochi sulla sua lunghezza d'onda. I mean, secondo me sarebbe stato bellissimo parlare con una persona del genere su concetti come anima, universo e tutto il resto.
Helaena ha stampato un santino con la faccia di Battiato e l'ha nascosto in camera di Alicent, lei ancora non l'ha trovato. Urlerà molto quando succederà. Conosce le canzoni back to back, ritornelli inclusi e conosce tutte le reference che sembrano buttate a caso (monaci vestiti da bonzi alla corte degli imperatori a quanto pare è basato su fatti storici, io stupita dalla sua cultura!!)
E anche le cose che non hanno apparentemente spiegazione? Helaena annuisce e ha capito. Lei sa, basta.
Canzone preferita di de André: "Un matto". Non la ascolta spesso però perché la deprime. Ovviamente dopo tutto quel tempo a Bolo, Dalla è d'obbligo e sa di casa. Ama le luminarie con le sue canzoni ♥️
Aegon è un grandissimo eclettico, come anche i fratelli ma lui all'ennesima potenza. Ama Liberato ofc, dedica le canzoni alla povera sfortunata di turno. Però ai concerti la parte preferita è quando Liberato inizia "do re mi fa..." Alicent scandalizzata quando ha visto il video.
Gli piace anche Vasco e Zucchero - gli piace anche de André ma non lo ammetterà davanti ad Aemond. Ascolta anche i trapper del momento per darsi un tono con i suoi amici. Alicent scuote la testa perché non ha ascoltato musica classica di continuo durante la gravidanza per farlo uscire così.
Fannissimo dei Rolling Stones e dei Queen, grande desiderio viaggiare nel tempo e vedere Freddie Mercury dal vivo. (Lo comprendo.) E anche di Lady Gaga, ma non lo ammetterà mai ad Helaena che è stata la prima monster in casa.
Daeron,,, Daeron è complesso. Lui ha avuto un sacco di influenze dai fratelli ma è anche un grandissimo nerd e ama i Beatles, da piccolo lo ascoltava cantando in un falso inglese e saltando sul letto. Fa un'ottima imitazione di Massimo Ranieri. Ovviamente ascolta i Måneskin e ha modellato il suo look su di loro. Ha una crush per Mengoni. I suoi album preferiti di Taylor Swift sono Midnights e Lover.
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autolesionistra · 1 year
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Due foto a caso.
Nella prima, la targa con:
Tatino e Patrizia Guidateci voi sulla strada della giusta rivendicazione dei diritti di tutti Colpiti da mani fratricide in quel mattino del 23 dicembre 1990
Patrizia Della Santina e Rodolfo (Tatino) Bellinati erano due ragazzi sinti uccisi dalla banda dei fratelli Savi (meglio nota come quella della "uno bianca"). La targa ha seguito le vicende della zona dell'ex Fornace Galotti venendo spostata più volte nella recenzione del cantiere che poi è diventato il "polo didattico navile" finendo sul lato dell'edificio che ospita bar e aule studio. Non proprio in vista. Un po' come quell'evento. Per altre info: https://www.wumingfoundation.com/giap/2015/12/23-dicembre-1990-la-strage-di-via-gobetti-25-anni-di-amnesia-razzista-a-bologna/ e https://www.youtube.com/watch?v=2yGpBqh8bb8
La seconda foto è più leggerina, il foglietto plastificato recita:
Perché? Perché sono stati rasi al suolo i canneti e tutti i grandi cespugli proliferanti nella striscia di prato fra i due canali? Non può esservi motivo alcuno per la distruzione di un tale ecosistema. Non certo la prevenzione di alluvioni. Se anche le amministrazioni non dimostrano di possedere una sensibilità ambientale, la vita dell'umanità su questo Pianeta sarà una lenta agonia.
Ora, dalla foto non si evince, ma quel foglietto è appeso al di là di una recinzione e in un muretto posto fra due canali (il Ravone e la Ghisiliera) accessibile solo dal bosco (chiuso) dei Prati di Caprara. E’ visibile più o meno a metà di una pista ciclabile incastrata fra il Ravone e il muro di cinta delle ex Officine Grandi Riparazioni FF.SS., un budello di quasi 2km nel quale ad incamminarcisi difficilmente si incontra più di una persona (che in genere ti guarda con la faccia da “ti prego non mi rapinare”) (ma potrebbe essere la reazione standard alla mia faccia in luoghi poco frequentati).
Insomma ancora adesso mi sto chiedendo chi è che possa incazzarsi per le sorti di canneti e cespugliazzi al punto da scrivere un pamphlet (con una scelta di caratteri e composizione anche di gusto), plastificarlo, armarsi di martello e chiodi, infilarsi nell’area del bosco e piantarlo a metà strada in un posto che avrò visto solo io e altri quattro o cinque disperati. Non so chi tu sia, ma posso garantirti che io quel canneto lì non te l’avrei toccato.
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idettaglihere · 9 months
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Ci sono stati e ci sono piccoli periodi nella mia vita, nell'ultimo anno diciamo, durante i quali le situazioni intorno a me mi permettono di vagare un po' con la mente e farmi dei programmi, dei sogni. In famiglia le acque sono calme, a volte esco senza troppi problemi, a lavoro tutto bene e insomma che mi faccio trascinare da tutto ciò e penso a quanto mi piacerebbe avere una mia famiglia, diventare madre, a quanto vorrei fare un viaggio da sola, o con un'amica dato che è un'esperienza che non ho mai vissuto. Poi la vera realtà torna. È sempre una mazzata, come quando ti svegliano i muratori del palazzo accanto da un giorno all'altro con trapano e martello e ti chiedi: "Ma perché a me?". Io non lo so perché a me, sicuramente in parte per colpa mia, in parte per l'ambiente che mi circonda. Torna la realtà, in famiglia vengo trattata come una pezza di poco valore, usata solo durante le esigenze, non posso uscire quando voglio come pensavo, ogni singolo euro speso mi viene rinfacciato, il lavoro è la mia unica distrazione e quando torno a casa, durante il tragitto in macchina, piango perché quel luogo è tutt'altro che casa. Torna la realtà e capisco che la possibilità di diventare madre è impossibile per me, non sarei in grado di fornire tutto l'amore necessario, nemmeno ad un eventuale compagno/a, perché in primis io faccio fatica a sostenermi da sola. Tra pochi giorni compirò 25 anni, vissuti in trappola, in agonia, cercando di sopravvivere a tutti i dolori peggiori da sola. Sono molto stanca, davvero tanto stanca e spero finirà tutto il prima possibile, a volte la vita non è per tutti.
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imponderabile · 1 month
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domani mattina avevo in programma di alzarmi presto, fare colazione, studiare i miei due capitoli dell’esame, prepararmi e andare a lavoro, invece mi trovo sveglia alle 3 del mattino e la mia testa non ne vuole sapere di riposare. domani mattina mi alzerò quando riuscirò ad alzare questo corpo stanco che continuo a disgustare, e alla meglio mi preparerò per andare a fare il lavoro da cui mi vorrei già licenziare. vorrei tanto scappare da questo vuoto che mi soffoca, da tutte queste cose che sono stanca di fare e che non voglio più. l’unica persona che potrebbe capirmi è dall’altra parte del mondo ed è piena anche lei di problemi che le tolgono il respiro la notte, invece accanto alcune volte sento di avere un estraneo che fa finta di capire e di esserci davvero. vorrei urlare che amo questa vita, che va bene così, ma che cliché, così non è e dentro di me vorrei rimettere insieme i pezzi al posto giusto, ma ovunque io vada o qualunque cosa io faccia sembra che sia destinata a provare dolore, come una condizione naturale. non mi è mai dispiaciuta tanto la solitudine, ma sta notte mi sembra di essere l’unico essere umano su questo pianeta. mi sento sola quando provo emozioni, quando provo a comunicare, come se parlassi una lingua che nessuno riesce a comprendere e odio ancora tanto me stessa per questo, forse non conosco altro, forse ne sono dipendente, mi odio così tanto che non riesco a fare altro. è una vita intera che provo ad essere costante ma con scarsi risultati, come un martello pneumatico che non si ferma un attimo ma al momento desidero solo spegnermi completamente e buttare all’aria tutto, è probabilmente questo non farebbe nessuna differenza.
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elorenz · 3 months
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Scendendo le scale per andare all'appuntamento inciampo sulla mia voglia di vivere. Sta seduta sopra uno scalino, defilata, ma sono troppo preso dallo scorrere del tempo per notarla, ci rovino sopra. "Ei! Fai attenzione! Guarda dove metti i piedi" impreca sotto la luce ad intermittenza dell'androne. Qualcosa di familiare mi impone di fermarmi. "Ma... io ti conosco?" "Certo che mi conosci, sono la tua voglia di vivere, la tua energia vitale..." come una massa viscosa di petrolio scivola ai miei piedi nel disimpegno. "Non dovresti essere... uhm... in me?" domando confuso. "Sei tu che mi hai cacciato..." e d'improvviso, realizzando, cedono le gambe, cede l'impostata cortesia e quel falso sorriso di facciata. L'ombra di me stesso s'innalza alle spalle ingrandendosi sul muro. Ora capisco, ora vedo. Qualcosa si sfibra, scinde dal mio corpo ed improvvisamente mi sono davanti, fresco, sorridente. "Che diavolo succede??" sento il cuore pompare come un martello ma non riesco a percepirlo nel copro. Ripeto la domanda con un tono più acuto senza pause "Chediavolosuccede????. "Ora sei la parte pessimista, la funebre emozione dell'inutilitá. È il momento di metterti da parte" ed effettivamente mi ritrovo inutile, piegato sullo stesso scalino su cui ero inciampato qualche secondo prima. "Adesso vado all'appuntamento" un largo e sincero sorriso si apre sulle labbra. "Ed io che faccio?" "Stai qui ed aspetti il mio ritorno..." con una mano accarezza la massa quale sono diventato. "Ma sono io il narratore!" Grido cercando di tirarmi su dallo scalino ma nello slancio mi rischiaccio a terra come gomma. "Non oggi" sorride e si avvia al portone "non oggi..."
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E sai perché sai sempre rinunciare a tutto? Perché in realtà non t’importa davvero di niente.
Fingersi indipendenti e avere solo una dannata paura di vivere, ecco il problema.
Mi hanno sparato nel cuore certe overdose di tristezza a volte, di ingratitudine, di amarezza, eppure la mia unica droga è ancora la vita.
Ma no, non lo penso davvero, a volte feriamo per non farci ferire.
C’è stato un momento in cui guidavo e mi scattavi delle fotografie.
Era notte, stavo attento alla strada, troppo poco tempo o forse troppa strada, avrei voluto dirti ti voglio, con il pensiero ti ho amata dappertutto, in ogni modo possibile, in ogni posto io fossi, un chiodo fisso, un martello.
Avrei voluto dirti che non c’è vergogna nel toccarsi per una donna quando non puoi averla.
Avrei voluto dirti, io l’ho fatto per te, svegliandomi in posti sempre diversi, e ho preferito stare solo con il mio desiderio piuttosto che con un’altra donna accanto.
Poi frenare d’improvviso e prenderti, così di colpo, scordandomi di tutto, lasciandoti sentire i colpi del mio cuore, non solo della passione.
E se domani ci sconvolgerà ancora i piani, oggi fa niente, oggi sei mia, è un’illusione buona e non ci fa paura.
Ma poi? Poi forse si sta peggio.
Un assaggio di emozione e poi mai più.
No, io volevo di più da te rispetto agli altri.
E tu, a furia di preservare e ancora preservare, ti tieni la tua verginità stretta come un trofeo.
Non l’hai data mai, l’anima.
E io quella volevo.
Il resto può averlo chi scegli.
L’anima no, decide lei.
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Massimo Bisotti
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la-novellista · 1 year
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…avrei voluto dirti "ti voglio", con il pensiero ti ho amata dappertutto, in ogni modo possibile,ovunque io fossi,un chiodo fisso, un martello. Avrei voluto dirti che non c'è vergogna nel toccarsi per una donna quando non puoi averla. Avrei voluto dirti "l'ho fatto per te",svegliandomi in posti sempre diversi, e ho preferito stare solo con il mio desiderio piuttosto che con un'altra donna accanto. (…)E se domani ci sconvolgerà ancora i piani, oggi fa niente, oggi sei mia, è un'illusione buona e non ci fa paura. Massimo Bisotti
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a--piedi--nudi · 2 years
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Se n’è andata per due giorni. I vicini, che l’hanno adottata, erano preoccupati. Hanno ristrutturato pesantemente il bagno con tanto di martello pneumatico ma lei, da me, dormiva tranquilla. Due giorni fa, invece, ha visto arrivare un grande camion con gru ed è scappata alla velocità della luce. Stasera mi veniva da piangere. Micia non si vede. La vicina vaga preoccupata, sbuffando. Io faccio le coccole a un altro gatto e ci rimedio fusa e un graffio. Micia non graffia mai, penso. È sempre stata delicatissima. Un po’ sulle sue, a volte dolce, giocherellona ma attentissima a mordicchiare con delicatezza e senza mai graffiare. Arriva da dietro l’angolo, sembra più piccola, è tranquilla. Mangia una lucertola, si fa accarezzare, entra in casa, mangia voracemente. Non gioca. Mando un messaggio ai vicini. Micia è tornata…poi mi stendo sul tappeto a pancia in sù, lei sale, si distende, fa un po’ di pasta senza usare le unghie, tante fusa, occhi stretti, appoggia il muso sul mio petto e stiamo così per un po’, come quando era piccola. Da molto tempo non lo facevo più. Chissà perché.
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“A volte basiamo le nostre relazioni sentimentali sulla passione o sull’innamoramento iniziale così intenso ed emozionante, però l’amore è più complesso di così. L’amore è amicizia, fiducia, rispetto, è lasciare che l’altro sia se stesso e deve essere facile. Amore è sparire quando uno dei due lo chiede ed esserci quando l’altro ne ha bisogno. Una persona saggia mi ha detto che l’amore è avere qualcuno che ti pulisce il naso se necessario […]. Una relazione è un cammino lungo e pieno di ostacoli, così lungo che le stagioni cambiano durante il percorso, è una tavolozza di colori immensa. Io ero rimasta intrappolata tra il bianco e il nero, ma stare tra incudine e martello non mi permetteva di iniziare niente, mi stavo solo privando delle sfumature della mia tavolozza. L’amore è colore, a volte è pulire il naso dell’altro, perché questo che fa l’amore, guarisce”
Da “Valeria”
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klayzt · 1 year
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Immemore. Accendo un fuoco e lo guardo crescere. Crepitio e lucore fanno il loro ingresso nella realtà e colpiscono i miei sensi. Dopo un po' sulle spalle il freddo umido della notte ancora persiste, ma sul viso, sul petto e sul mio sesso... oh! Dentro la testa gli occhi prendono a bruciarmi. Il calore mi da la nausea.
"Alpa... Alpa..."
La mia voce si fa roca. L'odore acre del fumo e quello del sudore si mischiano tra loro e io ricordo di essere un animale. Un impeto senza nome quasi mi spinge tra le fiamme. Una volta, per cinque minuti sono stato Dio. Ma non ho mosso un muscolo: ero terrorizzato. Adesso ricerco la mia innocenza. Questo è il mio altare. Sono solo. Dietro di me, no, tutto intorno il fogliame scricchiola. Quest'impeto che grida la mia urgenza e che schernisce la mia conservazione... Quest'impeto che cullo come un bimbo in lacrime contro il mio petto... Voglio sacrificare il mio corpo. Voglio usarlo come un pittore usa un pennello. Come un fabbro usa un martello. Brandirmi e schiantarmi. Voglio "servire". Essere usato e speso. Con spietata, spensierata e gentile fermezza.
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b0ringasfuck · 1 year
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Famiglie queer, allargate, vecchi di merda e Murgia
Leggevo un pezzo di Niram Ferretti, che normalmente scrive delle gran cagate, il che non mi sorprende, in cui se la piglia con Murgia per la famiglia allargata, ma è solo una scusa per pigliarsela con il marxismo, e nemmeno questo mi sorprende.
E la chiosa è
(Engels) è del 1884, in cui ipotizzava che in un prossimo futuro di "liberazione" dall'"alienazione" borghese e capitalista i rapporti sessuali sarebbero stati improntati al massimo spontaneismo, e la famiglia sarebbe stata destrutturata in profondità e unicamente vincolata al principio di piacere.
Ma come chiedevo un attimo fa ai balilla cosa ci fosse di sbagliato nel protestare contro il caro affitti, vorrei chiedere cosa ci sia di sbagliato nel liberarsi dall'alienazione borghese e capitalista e improntare i rapporti sessuali al massimo spontaneismo e improntare una struttura sociale al principio del piacere.
Che uno ha la conferma che questi siano veramente alienati e ripropongano i vecchi cliche dei comunisti orgiaiuoli.
Voi vi alzate la mattina con lo scopo di rompervi i coglioni? Non vedo come il piacere non possa essere una delle motivazioni per costruire strutture sociali, salvo non siate la Binetti con il cilicio.
Non vorrei ripetere tutti i discorsi sull'imbecillità del giusnaturalismo e quindi dover trovare in altre specie animali la giustificazione che ci siano "basi naturali" per altre strutture familiari, ma qua si potrebbero ripetere pari pari gli stessi discorsi che si fanno per l'omosessualità.
E ne piglio 2 giusto per confermare la cialtronaggine di chi giudica gli altri senza nemmeno averci pensato. L'impatto dell'omosessualità sulla natalità, additato come problema sociale, in realtà problema totalmente scorrelato con l'omosessualità.
Parallelamente si suggerisce che la destrutturazione della famiglia sia la sua distruzione, facendo mancare quindi uno dei mattoncini di solidarietà della società. Ma questo succede solo nella fantasia di chi con una scusa prima vuole attaccare il nuovo e poi già che c'è pure il marxismo.
Banalmente la famiglia nucleare "eterosessuale" è un passo indietro a livello di solidarietà sociale rispetto alla famiglia "eterosessuale" allargata (che non è una fantasia orgiastica dei tempi moderni, ma ha fatto parte delle nostre tradizioni fino al secolo scorso). Ne moltiplica i consumi (una lavatrice, un trapano, un martello... per ogni famiglia) e ne concentra le responsabilità.
Parlare di maggior spontaneismo nella sessualità non dice niente sulla parte affettiva. E finiamo di nuovo verso una rappresentazione orgiastica caricaturale (se Ferretti avesse magari anche guardato le foto della famiglia di Murgia...).
Non sorprende che l'epilogo si concluda con
L'inclusivismo affettivo-amoroso propagandato dalla Murgia, che prende il nome di "queer family", è solo lo stantio rebranding delle istanze rivoluzionarie engelsiane e marxiste, poi rinvasate negli anni Sessanta e che oggi trova un ulteriore rinvasamento nell'ondata Woke americana. Vino vecchio, in otri nuovi.
E a me sembra esattamente l'opposto. Il vino vecchio è esattamente questa conclusione.
Poi lo capisco che ci sia una certa "ritrosia". Pur io ormai sono un VecchioDiMerda™. Ho una famiglia piuttosto standard per i tempi e non sempre si vuole o si può prendersi sulle spalle tutti i cambiamenti sociali.
Ma non si è nemmeno obbligati a fare gli stessi discorsi di merda di Niram Ferretti, che Murgia c'avrà altre cose da pensare che rispondere a ste cazzate.
Che tante cose sono cambiate e tante ne cambieranno ancora e ce ne saranno alcune che cambiano in maniera brusca e altre che cambiano scivolandoci addosso tra le generazioni, non tutte buone, non tutte cattive.
Ma pigliarsela con gli altri contraddicendo l'evidenza, a cazzo, senza ragioni o forse con la ragione di pigliarsela con il marxismo è un po' da stronzi.
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