imponderabile

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domani mattina avevo in programma di alzarmi presto, fare colazione, studiare i miei due capitoli dell’esame, prepararmi e andare a lavoro, invece mi trovo sveglia alle 3 del mattino e la mia testa non ne vuole sapere di riposare. domani mattina mi alzerò quando riuscirò ad alzare questo corpo stanco che continuo a disgustare, e alla meglio mi preparerò per andare a fare il lavoro da cui mi vorrei già licenziare. vorrei tanto scappare da questo vuoto che mi soffoca, da tutte queste cose che sono stanca di fare e che non voglio più. l’unica persona che potrebbe capirmi è dall’altra parte del mondo ed è piena anche lei di problemi che le tolgono il respiro la notte, invece accanto alcune volte sento di avere un estraneo che fa finta di capire e di esserci davvero. vorrei urlare che amo questa vita, che va bene così, ma che cliché, così non è e dentro di me vorrei rimettere insieme i pezzi al posto giusto, ma ovunque io vada o qualunque cosa io faccia sembra che sia destinata a provare dolore, come una condizione naturale. non mi è mai dispiaciuta tanto la solitudine, ma sta notte mi sembra di essere l’unico essere umano su questo pianeta. mi sento sola quando provo emozioni, quando provo a comunicare, come se parlassi una lingua che nessuno riesce a comprendere e odio ancora tanto me stessa per questo, forse non conosco altro, forse ne sono dipendente, mi odio così tanto che non riesco a fare altro. è una vita intera che provo ad essere costante ma con scarsi risultati, come un martello pneumatico che non si ferma un attimo ma al momento desidero solo spegnermi completamente e buttare all’aria tutto, è probabilmente questo non farebbe nessuna differenza.

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che bella giornata di pioggia <3

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no vabbè da ieri ho scritto una pagina e mezza dai, meglio di niente

devo iniziare a scrivere la tesi, ma sono davanti al pc da 1 e mezza perche non so che cazzo scrivere :)

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devo iniziare a scrivere la tesi, ma sono davanti al pc da 1 e mezza perche non so che cazzo scrivere :)

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mi sto rendendo conto adesso che non vado in giro vestita come ragazza della mia età ma probabilmente ho rubato l’armadio a thomas shelby

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carolyn

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sto iniziando ad integrarmi nel nuovo posto di lavoro, sembrano andare meglio le cose e la fase di “solitudine di neo assunta” sembra stia passando. purtroppo mi accompagna sempre il senso di inadeguatezza per quello che sono, vorrei strapparmi di dosso questa paura di non piacere agli altri, non deve fregarmene nulla del pensiero altrui e quando lo capirò finalmente so che riuscirò a vivere con molta più leggerezza, ma passo dopo passo, con il tempo, ce la farò.

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mi sento una fallita, sento di aver sbagliato tutto nella vita

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odio questo nuovo lavoro ma per motivarmi quando lo sto facendo penso al perché lo sto facendo, però me lo devo ricordare sovente altrimenti scoppio a piangere

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portrait of a lady on fire, dir, céline sciamma (2019)

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oggi è di nuovo lunedì nero

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oggi la pioggia non riesce a consolarmi. sono preda dell’ansia e della rabbia, vorrei scappare per non farmi piu ritrovare dal mio passato che continua a inseguirmi senza sosta. a volte riesco a nascondermi da me stessa, mi faccio forza con la nuova persona che sto cercando di diventare, ma ciò che ho passato continua a ricordarmi quanto sia grande la mia fragilità, quanto le persone significative della mia vita abbiano ancora potere di farmi del male. sono stanca di correre e scappare e probabilmente tutto questo continuerà a farmi soffrire, ma spero solo che più avanti nella mia vita le cose potranno andare meglio, non chiedo la felicità, chiedo la pace.

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devo riuscire ad andare via da sta casa il più presto possibile

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natalie voglmayr

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bene ora avrò due lavori e dovrò preparare la tesi di laurea, riuscirò a laurearmi a luglio? si ma del 2030

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prima o poi o farò fuori i miei o mi farò fuori io, sto ancora decidendo

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comunque può sembrare una roba scontatissima ma effettivamente avere i soldi ti apre una marea di porte e ti da un sacco di opportunità che io mi sognerei. cado sempre nel paragone, soprattutto con i miei coetanei, e puntualmente cado nello sconforto ma se poi vado ad analizzare la loro situazione più da vicino, mi accorgo che tutto quello che fanno è frutto di occasioni comprate con i soldi, come ad esempio le università prestigiose (nelle quali paghi rette assurde per avere un posto di lavoro sicuro in parole povere). devo smetterla di paragonarmi a queste persone perché l’unico metro di paragone tangibile sono solo quanti soldi abbiamo in tasca