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#gerola alta
alberto--c · 2 months
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Pasquetta...
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superbnature · 5 years
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The Magic Village by LorenzoManni
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fensterguck · 4 years
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Gerola Alta, Lombardy
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ritagiani · 4 years
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Lago Zancone
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Location: Gerola Alta, Lombardy
Source: Luca (Flickr)
https://flic.kr/p/2guioua
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sangha-scaramuccia · 3 years
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TRA SCIALPINISMO E ZENDO
Giovedì sera una sollecitazione di Francesco durante la meditazione on line del centro di Brescia, una telefonata il giorno dopo e sabato mattina ore 7:30 ci si trova a Gerola Alta (SO). Gruppo valtellinese/bergamasco: Francesco, Silvio, io e tre amici. Destinazione Pizzo dei Tre Signori (2554 mt). 
Presi da “facili entusiasmi giovanili”, la salita è tra l’epico e il tragicomico. Subito ci si inerpica per un bosco ghiacciato disdegnando la facile mulattiera; un paio la prendono larga e finiscono nella valle attigua; Silvio raggiungerà sì la vetta, ma del magnifico pizzo Mellac’; uno di noi armato di ramponi dovrà recuperare uno sci fuggito sul versante lecchese.
Alla fine, quattro raggiungono la vetta dopo una pala finale che da qualche grattacapo. Foto di rito e discesona non banale di 1600 metri. Per non farci mancare nulla, ripellatina dal lago di Inferno fino alla diga, di quelle che ti costringono ad andare oltre il fondo del barile già raschiato.
Dopo qualche ruzzolone, raggiunte le auto si conclude con un giro birra super.
Che dire d’altro? Tanta fatica, tante risate, tante condivisioni.  Sentire che sedersi insieme nello zendo e andare in montagna insieme hanno un qualcosa di identico, se vissuto con la presenza giusta.
Sergio G
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inhasa · 6 years
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Gerola Alta, Italy
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freedomtripitaly · 4 years
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Nella Valgerola la natura è la stessa di sempre, così come l’ambiente è ancora incontaminato, i ritmi sono rilassati e il “distanziamento sociale” è naturale. Chi frequenta da sempre questa valle lombarda lo sa benissimo. Ma quest’anno potrebbe essere quello giusto perché ce ne accorgiamo un po’ tutti, abituati a come siamo ad affollare le spiagge. La montagna, specie quella nota e meno presa d’assalto dalle folle, potrebbe essere la migliore idea di vacanza estiva quest’anno. Gerola e la sua valle occupano una delle porzioni più occidentali del versante valtellinese delle Alpi Orobie. Percorsa da uno dei due rami del torrente Bitto, si è formata per l’azione erosiva delle acque ed è stata modellata dal ghiaccio. I paesaggi qui sono incredibili fatti di creste, morene, laghetti alpini – tra i quali due splendidi gioielli, lo Zancone e il Rotondo, a 2.556 metri – e alpeggi. In uno spazio relativamente ristretto si possono incontrare tantissimi ambienti diversi. Il motivo è da ricercare nel forte dislivello che da poco più di 200 metri di altitudine arriva fino agli oltre 2000, influenzando così le condizioni climatiche e, di conseguenza anche, il paesaggio. Qui, durante le escursioni, è facile incontrare caprioli, cervi, camosci, stambecchi e persino qualche ermellino, mentre l’aquila reale volteggia in alto nel cielo. Le escursioni che si possono fare sono diverse, su sentieri facili e adatte a escursionisti di ogni livello. In più punti è ancora ben conservato e visibile il Sentiero Cadorna, un camminamento che, assieme ad alcune strutture fortificate, costituiva la linea arretrata della Prima Guerra Mondiale, nel caso malaugurato di sfondamento da parte del nemico. Interessanti sono anche i resti delle miniere di ferro e dei forni di fusione del materiale ferroso che in passato erano presenti su questi monti e, soprattutto, le strutture degli alpeggi (barech, calècc, baite e casére) dove si continua a produrre il vanto dell’arte casearia valtellinese, il formaggio “Bitto”. Ci sono trekking impegnativi fino ai laghi di montagna – oltre allo Zancone e al Rotondo ci sono i laghi Trona, Inferno e i laghetti di Ponteranica. Per dominare con uno sguardo panoramico tutta la Valgerola, c’è un’escursione che parte da Gerola Alta, il centro principale della celebre “Valle del Bitto”, e che ha come meta il Monte Motta (in dialetto “Piàa del Mot”) con i suoi 1.971 metri. La fatica delle camminate, qui, viene ben ripagata, con un ottimo formaggio energetico che viene proposto sia nelle baite d’alta montagna sia nei ristoranti giù a valle. Inoltre, per conoscere veramente la valle e la sua storia, oltre a esplorare il paesaggio, vale la pena visitare l’Ecomuseo della Valgerola, la Casa del Tempo (un museo che racconta la storia dell’uomo dal punto di vista naturalistico e geologico), il Museo del Bitto, le chiese e gli alpeggi in quota per la produzione del formaggio, che raccontano le tradizioni e la cultura locali ai visitatori e agli escursionisti che visitano la valle. Uno dei laghi della Valgerola @Ufficio stampa https://ift.tt/3hvjGZK La Valgerola, dove il distanziamento sociale è naturale Nella Valgerola la natura è la stessa di sempre, così come l’ambiente è ancora incontaminato, i ritmi sono rilassati e il “distanziamento sociale” è naturale. Chi frequenta da sempre questa valle lombarda lo sa benissimo. Ma quest’anno potrebbe essere quello giusto perché ce ne accorgiamo un po’ tutti, abituati a come siamo ad affollare le spiagge. La montagna, specie quella nota e meno presa d’assalto dalle folle, potrebbe essere la migliore idea di vacanza estiva quest’anno. Gerola e la sua valle occupano una delle porzioni più occidentali del versante valtellinese delle Alpi Orobie. Percorsa da uno dei due rami del torrente Bitto, si è formata per l’azione erosiva delle acque ed è stata modellata dal ghiaccio. I paesaggi qui sono incredibili fatti di creste, morene, laghetti alpini – tra i quali due splendidi gioielli, lo Zancone e il Rotondo, a 2.556 metri – e alpeggi. In uno spazio relativamente ristretto si possono incontrare tantissimi ambienti diversi. Il motivo è da ricercare nel forte dislivello che da poco più di 200 metri di altitudine arriva fino agli oltre 2000, influenzando così le condizioni climatiche e, di conseguenza anche, il paesaggio. Qui, durante le escursioni, è facile incontrare caprioli, cervi, camosci, stambecchi e persino qualche ermellino, mentre l’aquila reale volteggia in alto nel cielo. Le escursioni che si possono fare sono diverse, su sentieri facili e adatte a escursionisti di ogni livello. In più punti è ancora ben conservato e visibile il Sentiero Cadorna, un camminamento che, assieme ad alcune strutture fortificate, costituiva la linea arretrata della Prima Guerra Mondiale, nel caso malaugurato di sfondamento da parte del nemico. Interessanti sono anche i resti delle miniere di ferro e dei forni di fusione del materiale ferroso che in passato erano presenti su questi monti e, soprattutto, le strutture degli alpeggi (barech, calècc, baite e casére) dove si continua a produrre il vanto dell’arte casearia valtellinese, il formaggio “Bitto”. Ci sono trekking impegnativi fino ai laghi di montagna – oltre allo Zancone e al Rotondo ci sono i laghi Trona, Inferno e i laghetti di Ponteranica. Per dominare con uno sguardo panoramico tutta la Valgerola, c’è un’escursione che parte da Gerola Alta, il centro principale della celebre “Valle del Bitto”, e che ha come meta il Monte Motta (in dialetto “Piàa del Mot”) con i suoi 1.971 metri. La fatica delle camminate, qui, viene ben ripagata, con un ottimo formaggio energetico che viene proposto sia nelle baite d’alta montagna sia nei ristoranti giù a valle. Inoltre, per conoscere veramente la valle e la sua storia, oltre a esplorare il paesaggio, vale la pena visitare l’Ecomuseo della Valgerola, la Casa del Tempo (un museo che racconta la storia dell’uomo dal punto di vista naturalistico e geologico), il Museo del Bitto, le chiese e gli alpeggi in quota per la produzione del formaggio, che raccontano le tradizioni e la cultura locali ai visitatori e agli escursionisti che visitano la valle. Uno dei laghi della Valgerola @Ufficio stampa In Lombardia c’è una valle poco conosciuta che potrebbe essere la migliore vacanza quest’estate.
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carol-agostini · 5 years
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L'apertura di una forma di Storico Ribelle Valvedrano, riporto:
"Storico Ribelle"
Sono l'eletto.
Il mito.
Il carisma.
Sono figlio dell'orobico pascolo.
Della calda mammella.
Dello sguardo mansueto.
Dell'opera di eroi traditi.
Sono il nucleo originale.
Il precursore.
Sono, mio malgrado, un nome perduto...
Esiliato.
Invidiato.
Sono il marchio disconosciuto.
L'identità taroccata.
E in tutto questo essere di salvaguardia e riscatto,
ho combattuto in patria.
Ho conosciuto paladini e disertori.
Ho cambiato passaporto...
Ma ho portato alta la mia bandiera.
Una bandiera ardimentosa.
E alla fine,
come un naufrago sono approdato là...
Non nel sogno, nel desiderio di un dio vacuo.
Sono approdato là...
Nel petto.
Nella mente.
Nelle braccia di una fortuna insperata.
Nel cuore appassionato.
Nella virtù priva di compromessi.
Nel seno accogliente
di chi ha creduto e crede in me.
poesia di Angela Botta, estate 2017
Lo Storico Ribelle è un formaggio d’alpe a latte crudo, prodotto in determinati alpeggi sulle Prealpi Orobie. Maturo si presenta in forme cilindriche regolari con diametro di 40-50 cm, altezza di 9-12 cm e un peso variabile dai 9 ai 20 kg. La pasta, compatta, di colore variabile dal bianco al giallo paglierino a seconda della stagionatura, presenta occhiatura rara ad occhio di pernice.
Le fasi produttive si svolgono secondo gli usi tradizionali, legati alle caratteristiche ambientali, nel periodo compreso fra il primo di giugno ed il 30 settembre.
Il latte di vacca appena munto viene aggiunto a quello caprino (10-20%), ottenuto dalla razza orobica (razza autoctona a rischio di estinzione) e lavorato a crudo, in loco, nel “calècc”.
Il latte crudo ha caratteristiche microbiologiche variabili a seconda del clima, dell’ambiente in cui vivono gli animali e della loro nutrizione: il disciplinare di produzione dello Storico non consente di utilizzare fermenti lattici durante il processo di caseificazione, né di integrare l’alimentazione dei bovini e dei caprini con mangimi e insilati per mantenere intatte le proprietà del latte montano.
Il divieto di utilizzo di fermenti lattici (starter) nella cagliata, imposto dal disciplinare dello Storico Ribelle, arricchisce la variabilità organolettica del formaggio, caseificato esclusivamente grazie alla flora batterica locale che si differenzia secondo gli alpeggi (superfici, attrezzi, zone umide o secche). L’alta variabilità e imprevedibilità aromatica pone il prodotto al rischio di sviluppare difetti.
La produzione di Storico Ribelle per questo motivo viene selezionata nella Casèra di stagionatura di Gerola Alta, per ottenere il riconoscimento di Presidio Slow Food.
Le forme di Storico Ribelle infatti, seppure prodotte con lo stesso metodo tradizionale dai casari, presentano caratteristiche organolettiche sempre diverse, a seconda dell’alpeggio e dell’altitudine in cui sono state prodotte: il divieto di utilizzo dei mangimi in alpeggio è l’altro presupposto fondamentale per salvaguardare le peculiarità di questo prodotto.
Nel Centro di stagionatura e affinatura di Gerola Alta lo Storico Ribelle Presidio Slow Food può essere invecchiato oltre i dieci anni.
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alberto--c · 1 year
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Buonanotte
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colospaola · 5 years
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Per il Natale il weekend del territorio del Consorzio Turistico Valtellina di Morbegno avrà un calendario molto ricco di eventi in attesa della festa più bella dell’anno.
Sabato 22 dicembre si terrà il mercatino di antiquariato nel centro storico di Morbegno, con bancarelle, rigatteria, hobbistica e fai da te lungo via Garibaldi e nei giardini pubblici di via Cortivacci.
Alle 14 con Presepi a Dubino si terrà un pomeriggio presso la località Spinidam con truccabimbi, palloncini, tombolata, animatori e clown e alle 21:30 è prevista la Gospel Night a Morbegno, nell’auditorium Sant’Antonio, con Duke Fisher & Heritage Singers.
Domenica 23 dicembre alle 15 c’è il Villaggio di Babbo Natale a Gerola Alta, per splendide avventure all’insegna dello spirito natalizio, tra attività e animazioni per bambini.
Alla 20 è prevista la Fiaccolata di Natale a Dazio che partirà dal campo sportivo e alle 20.45 ci sarà l’arrivo in piazza della Chiesa, con lo scambio degli auguri di Natale con panettone, pandoro e bevande calde.
Una serata con musica, poesia e proiezione di fotografie dei Presepi di Talamona sarà quella dalle 20.30 con Note di poesia tra i presepi, mentre alle 21 Morbegno, presso l’Auditorium Sant’Antonio, proporrà un’esibizione della Filarmonica di Morbegno a ingresso libero.
Domenica 23 e lunedì 24 dicembre è previsto il Presepe Vivente a Dubino in località Spinida, con domenica alle 16 la visita dei personaggi principali presso l’Istituto Don Guanella e dalle 17 rappresentazione del Presepe.
Alle 16 di lunedì 24 si terrà l’apertura del Presepe e alle 22 l’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a premi.
Lunedì 24 dicembre alle 15 si terrà una Novena presso la Chiesa parrocchiale di Delebio, alle 15.30 l’inizio dei giochi all’oratorio, alle 16.30 la partenza della camminata fino a Gera con le lanterne. Alle 17.15 ci sarà l’arrivo di Babbo Natale e dei suoi aiutanti, con lo scambio degli auguri e merenda.
Verso le 17 a Gerola Alta ci saranno giochi, la pizzata e l’arrivo di Babbo Natale.
Alle 20.30 è previsto Camminando per Presepi in Val Masino, con l’arrivo di Babbo Natale e alle 22 Gerola Alta proporrà il presepe vivente.
Dal 23 dicembre al 6 gennaio ci saranno i Presepi delle Contrade di Talamona, nelle varie contrade del paese, collocati in diversi e originali ambienti, tra stalle, lavatoi, torrenti, chiese.
Invece dalle 10 alle 16, il 26 e 29 dicembre e il 4 gennaio dalle 20:30 alle 22 è da vedere il Grande Presepe della Valtartano, con personaggi a grandezza naturale.
Fino al 6 gennaio c’è il Presepio di Mellarolo, realizzato da Renato Introzzi all’interno delle ex scuole, aperto il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 13 alle 19, e quello di Sacco, presso la chiesa, ideato dalla Parrocchia San Lorenzo mentre in Via dell’Orso ne è allestito uno a cura di Insieme per Sacco.
Inoltre sono da vedere anche i Presepi di Morbegno, in un viaggio tra le vie di Morbegno e le frazioni riscoprendo la passione di chi lavorare a splendide opere e fantastiche ambientazioni, per la grande festa del Santo Natale.
Maggiori info sono su [email protected], portedivaltellina.it, facebook.com/valtellinamorbegno, twitter.com/portevaltellina, instagram.com/consorziovaltellinamorbegno e http://telegram.me/valtellinamorbegno
Natale in Val di Morbegno Per il Natale il weekend del territorio del Consorzio Turistico Valtellina di Morbegno avrà un calendario molto ricco di eventi in attesa della festa più bella dell’anno.
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paolo1872 · 6 years
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#mountain #orobietrek #orobietrekking #viaperillagoponteranica #orobie_4_you #orobie4you #mountains (presso Gerola Alta) https://www.instagram.com/p/BqU53cSHVnm/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1s9hl70lnam3b
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bartholt · 6 years
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ferragosto gerola alta august 2018
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webbkamera · 6 years
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Gerola Alta
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Europa, Italien, Gerola Alta
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saralapochi · 7 years
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Clima e tema invernale oggi.... #winteriscoming e tutto si fa bianco. #neve #snow #winter #inlombardia #autumninlombardia #igerslombardia #sondrio #gerolaalta #snowyflower #cold #cloudy (presso Gerola Alta)
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