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#esistono posti che non esistono
ispirazionezero · 7 months
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due calcari e un'arenaria canaloni carnici, a caso, per vedere cosa c'è
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libero-de-mente · 7 months
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4 ottobre 2023
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Scrivo sempre post leggeri, quasi sempre, a volte con pensieri cupi quando non sto bene, mi sono ripromesso di non entrare mai più nel bailamme dei commenti che riguardano politica, fatti di cronaca o altre questioni. Lo feci con il mio primo account, risultato? Bannato con ignominia.
Però...
Però a un certo punto qualcosa non riesci più a trattenerlo, come la goccia che un po' alla volta riempe un vaso e poi lo fa traboccare.
I social sono stati accolti come un mezzo di comunicazione tra la gente. Ci hanno sicuramente cambiato la vita e la stanno condizionando come nessuno si poteva immaginare.
Un piccolo potere tra le mani di chiunque di dire, fare e poi pubblicare qualsiasi cosa. Con device sempre più potenti e di conseguenza immagini e video più nitidi.
I social aiutano a denunciare fatti brutti o pericolosi per la gente, o mostrare posti e meraviglie del mondo.
Il difetto più evidente di questa connessione di massa resta, a mio avviso, il cervello delle persone. In particolare le opinioni che si partoriscono per ogni vicenda.
Un esempio, ieri sera poco dopo le 21:00 un autobus è precipitato da un tratto sopraelevato a Mestre. Subito il tam-tam delle notizie con persone che si sono precipitate sul posto filmando, anche dall'alto le scene strazianti di un autobus distrutto e delle urla della gente.
Non sono riuscito a guardarle, in tutta franchezza, ho sempre una sorta di riguardo e rispetto per queste cose. Non mi piace curiosare sulla sofferenza altrui. O sono lì sul posto che aiuto, oppure fare da umarell delle disgrazie altrui anche no.
Il difetto delle opinioni della gente dicevo, questa mattina dando una rapida occhiata sui social, in merito alla tragedia di Mestre leggo che
- Onore ai Vigili del Fuoco ITALIANI che hanno salvato vite umane
- Ringraziare i grande cuore degli EXTRACOMUNITARI intervenuti a soccorrere e salvare vite
- Le strutture, i guardrail, erano arrugginiti e vecchi. Indovinate chi amministra?
- Però i soldi per il ponte sullo stretto ci sono vero?
- Ah ah ah, poi dicono che da noi al Sud le strade fanno pena
- Malore per l'autista, era v4ccinat0?
- C'erano degli ucraini a bordo, c'è lo zampino di Putin
- Malore... dico solo questo non c'è correlazione. Pagliacci!
- Guardate i mio video fatto dopo pochi minuti, sentite la gente urlare? Mettete "Mi piace" e condividete!!!
- Dov'è il Governo?
- Bisogna tornare alla Lira, così si che abbiamo potere economico per sistemare le infrastrutture
Evito di andare oltre, ho già il mal di stomaco.
Capite che si strumentalizza tutto ai fini politici, ideologici? Di eterna guerra contro i nemici che esistono dall'altra parte delle barricate. quelle non fisiche a ideologiche e di opinioni che l'uomo in massa si è creato.
Per le vittime? Nessun pensiero?
Certo che ci sono, la stragrande maggioranza sono di politici e capi di stato italiani o europei, persino Ursula von der Leyen.
Poi ci sono utenti che postano il segno di lutto, o di una candela accesa ne buio, con scritto "Una preghiera per le vittime di Mestre". E fino a qui nulla di male, se non per il fatto che poi spesso aggiungono "scrivi Amen e fai girare".
Perché oggi uno degli sport preferiti è fare girare:
- Girare la testa dall'altra parte per non vedere
- Far girare le palle alla gente
- Far girare i propri post per aumentare a visibilità perché in molti di noi, nel profondo dell'anima, esiste un piccolo influencer che vuole farcela.
Ora mi fermo, non vi preoccupate tornerò quanto prima a scrivere scemenze come sempre e con leggerezza. Che la vita è pesante di per sé, almeno sui social sentiamoci leggeri.
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ross-nekochan · 5 months
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Questa era la situazione sul mio Linkedin fino a Martedì. In settimana si sono aggiunti altri 2 messaggi.
A me, senza nessuna esperienza concreta né competenza particolare.
Il motivo principale è che in questo paese mancano lavoratori a livelli estremi. In più, qui esistono (non) lavori che non esistono in nessuna parte del mondo.
Ditemi voi che lavoro è prenotare gli ascensori per i clienti di un centro commerciale oppure che lavoro è regolare il (non) traffico di un parcheggio di massimo 15/25 posti auto.
Invece il motivo del perché sono così richiesti posizioni IT ancora non me lo so spiegare bene, ma ho una teoria.
Partiamo da un presupposto: IT non significa "ingegnere" nel senso puro del termine, ma, banalmente, significa solo avere a che fare in qualche modo con i computer o con vari device. Non fai nè sai niente di più (al massimo poco più) dell'utente medio.
Per quanto riguarda la mia piccola esperienza in questo campo (sia in Italia che qui), IT ha significato solamente avere accessi da amministratore a qualche funzione (dato che sti sistemi aziendali sono tutti complicati) per aiutare i dipendenti a risolvere qualche problema all'account o alla stampante o altre cagate. Ora, in più, gestisco tipo il "magazzino" dei PC aziendali da fornire ai dipendenti quindi vanno resettati all'occorrenza.
Un lavoro stupido, letteralmente.
Eppure, io mi rendo sempre più conto che la grandissima parte dei lavori sono stupidi. Forse quello che lo rende leggermente meno stupido è solo il carico di "responsabilità", ma per il resto sono tutti lavori stupidi. Talmente stupidi che potrebbero farli chiunque. Ed è qui la chiave, perché se possono farli tutti vuol dire che siamo letteralmente pura manodopera. Ecco perché ne cercano a manetta. Non a caso, considero questo campo come la più bassa forma di manodopera del settore terziario: così come servono le persone che selezionano e impacchettano le mele negli scatoli, così servono persone che resettano i PC e li spediscono ai vari dipendenti. Non c'è ragionamento, non c'è cervello, ci sei solo tu che sposti e fai cose.
L'essere umano sprecato. Io che sento il mio essere senziente sprecato.
Eppure a tutti va bene così, va talmente bene che se la macchina minaccia il proprio lavoro automatizzato le persone pensano alla paura di perdere lo stipendio, piuttosto che alla possibilità di essere di nuovo essere umani. Ma non si può chiedere troppo a chi il cervello non lo vuole usare perché non gli è stato insegnato come si fa.
Nessun dubbio se in tutto il mondo stanno aumentando le partite IVA. I Tlon hanno scritto nel loro libro che il lavoro odierno è sperzonalizzante anche perché facciamo parte solo di un pezzo del processo produttivo e non vedendo il prodotto finito, non sentiamo il senso di soddisfazione in quello che stiamo facendo. Mettersi in proprio, almeno, ci rende partecipi del processo dall'inizio alla fine, così come accade con i lavori manuali, che, al contrario della società odierna, considero il lavoro tra i più belli in assoluto - se solo si riuscisse a guadagnarci adeguatamente.
I vegani si battono contro i diritti degli animali che vivono in condizioni terribili in stalla eppure io penso che i veri maiali siamo noi: chiusi nei vagoni dei treni tutte le mattine, stretti come fossimo carne pronta ad andare al macello. Anzi, in realtà lo siamo, carne pronta ad andare al macello. Siamo persino più stupidi dei maiali: perché se loro sono stati ingabbiati da noi esseri umani, noi siamo stati capaci di crearci la gabbia da soli e non riusciamo più ad uscirne.
Che razza di merda.
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poesiablog60 · 7 months
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Non avrei mai immaginato che esistesse un posto del genere
Probabilmente
esistono tutti i posti
che si riescono a immaginare.
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mermaidemilystuff · 7 months
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Io all'elettricista che mi ha fatto la lista dei materiali da prendere: senti ma sta roba quanto mi costerà secondo te? Almeno mi faccio un'idea
Lui: bah sui 150€
Negozio: bene, il preventivo qui è di 395€
Raga boh io devo fare un piccolo impianto, so che i materiali sono alle stelle, ma se potete avere una qualsiasi informazione per risparmiarci qualcosa, se esistono posti/spacci conosciuti solo alle ditte non lo so qualsiasi cosa :')
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fridagentileschi · 1 year
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“Viviamo in un’epoca in cui si vuole che i preti si sposino e che le persone sposate divorzino.
Vogliono che gli eterosessuali abbiano relazioni senza impegno, ma vogliono che i gay si sposino in chiesa.
Vogliono che le donne si vestano da uomini e assumano ruoli maschili e che gli uomini diventino come le donne.
Un bambino di soli cinque o sei anni ha il diritto di decidere se sarà un uomo o una donna per il resto della sua vita, ma un bambino sotto i diciotto anni non può rispondere dei suoi crimini.
Non ci sono posti per i pazienti negli ospedali, ma ci sono incentivi e sponsorizzazioni per coloro che vogliono cambiare sesso.
C’è un sostegno psicologico gratuito per coloro che vogliono lasciare l’eterosessualità e vivere l’omosessualità, ma non c’è nessun sostegno per coloro che vogliono lasciare l’omosessualità e vivere la loro eterosessualità, e se cercano di farlo, è un crimine.
Oggi un rivoluzionario e' colui che si sposa e va alla messa la domenica, colui che accetta che il suo ruolo di maschio e' proteggere la maternita' e la vita e colei che accetta il suo ruolo di donna e difende la sua femminilita' e dolcezza e' una rivoluzionaria. Mentre gli altri cercano di convincerti che non esistono sessi, che il figlio non appartiene alla madre e che due maschi possono rubare il frutto del ventre altrui visto che non hanno l'utero, e che e' lecito usare un feto per l'industria farmaceutica...il tutto con un silenzio religioso assordante.
Se non è la fine dei tempi, deve essere la prova.”
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precisazioni · 9 months
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ieri ho registrato il secondo set della serie podcast che ho iniziato a curare per una webradio; il concept è di unire ambient, drone, field recordings e quindi diciamo musica meditativa, sperimentale con speeches e talk sul cambiamento climatico. per questo set ho usato scienziati che parlano a dei ted talk più un discorso alla cop23
io non ho non ho alcuna notorietà e gli ascolti sono esigui, ma sono felice del progetto che ho avviato; anzitutto a livello formativo: è stato utile cercare e ascoltare dei discorsi sul cambiamento climatico che, oltre ad avere una buona qualità audio e una buona cadenza verbale la persona che parla, mi stanno dando diversi spunti e nozioni
uno degli scienziati spiega che a continuare così, nel 2300 l'aumento delle temperature su scala globale sarà di dodici gradi; i posti che attualmente si aggirano sui venti gradi raggiungeranno temperature di ottanta gradi. è qualcosa di cui da tempo ho sentore: si parla di aumento delle temperature senza mai precisare gli scenari, in un'ansia che non riporta dei numeri concreti che però esistono
tralasciando chi si impegna ad avere consapevolezza sul tema, quanto è efficace la comunicazione sul cambiamento climatico? cosa arriva 'alle masse'? io penso poco; arriva una paura generica che, in mancanza di dati, è vista come allarmismo e terrorismo psicologico; la comunicazione sul pericolo è limitata all'orso polare dimagrito, senza una effettiva comprensione di cosa accadrà a non agire
forse i fatti di questi giorni daranno una scossa, ma a peggiorare le cose c'è una comunicazione del governo e dei giornali di destra a dir poco imbarazzante, spesso da infami. trovo sconfortante come la destra stia avanzando in tutta europa, e lo faccia con proposte al limite con il negazionismo. mi abbatte e mi mette tristezza
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firewalker · 7 days
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Regole paradossali
Nella Serie A femminile siamo in dirittura d'arrivo, e la Roma, anche quest'anno, si appresta a vincere lo scudetto. Al momento abbiamo 11 punti di distanza dalla seconda squadra e mancano 4 partite, non c'è bisogno di alcuna scaramanzia.
Detto questo, sono colpito dalle regole del campionato che hanno creato una situazione paradossale.
La Serie A femminile vede 10 squadre complessivamente, quindi se funzionasse come la maschile il campionato durerebbe solo 18 partite. Invece, esistono due fasi: la prima prevede uno scontro andata-ritorno contro tutte le altre, come sempre; nella seconda fase invece le squadre vengono divise in due mini-classifiche sulla base del punteggio acquisito alla 18esima giornata: poule scudetto e poule salvezza.
Da quel momento partono come due campionati separati in cui si conservano i punti già conquistati: le prime cinque si giocano lo scudetto tra loro e le ultime cinque si giocano la retrocessione in B tra loro. Ci saranno quindi altre 8 partite (andata-ritorno) per ciascuno dei mini-campionati.
Data questa situazione, la situazione che si è venuta attualmente a creare (dopo 22 giornate complessive su 26) è che il Milan femminile ha 33 punti e risulta primo della poule salvezza. Nella poule scudetto invece abbiamo agli ultimi due posti Sassuolo e Inter, rispettivamente con 32 e 30 punti.
Quindi ecco: il Milan ha 33 punti ma non può arrivare più che sesto in classifica, pur potendo avere più punti addirittura della quinta e della quarta, perché semplicemente è in un campionato (la poule salvezza) diverso rispetto a quello delle altre due (poule scudetto).
L'anno scorso finì col Sassuolo primo nella poule salvezza con 38 punti e l'Inter quinta nella poule scudetto con 39, quindi anche unendo le due classifiche l'ordine di arrivo veniva rispettato, invece pare che quest'anno si abbia questa situazione paradossale per cui la sesta ha più punti della quinta e della quarta.
Vedremo come finirà. Ma tanto vince la Roma, e va bene così.
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immensoamore · 9 months
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Sono da sempre chiamata dalla bellezza autentica,dai luoghi in cui c'è una storia, ci sono profumi, c'è cura. I materiali utilizzati hanno tempo: tempo dedicato, tempo che se ci appoggi le mani senti un racconto, tempo con cui sono stati scelti e posati.So da sempre di appartenere a posti così, ai piccoli borghi dove la fretta non è giunta, dove non c'è finzione ma autenticità, dove l'effimero non arriva perché vi sono altre frequenze che proteggono.Io non sono fatta per le grandi città, non ne ho frequentate molte ma abbastanza per sentire che lì mi manca questa dimensione divina e terrene, questa vicinanza di vita e di corpi.
Mi piacciono i posti dove il mezzo di locomozione principale sono le gambe, dove uno scorcio commuove; dove traffico, confusione, musiche che ti accelerano il battito cardiaco, disattenzione ed eccesso: non esistono. Ci sono guardiani del tempo a custodire questi posti.
E questi posti qui io li cerco e desidero anche nelle persone. La stessa integrità mi serve anche nei cuori, nella pelle, negli sguardi, nelle mani.Io che spesso sono un'anima in pena, troppo sensibile per le dinamiche del grande mondo, mi ricordo che in questi posti qui ho casa. Ed è un appartenere di cellule: io in questi luoghi vibro ad un'altra frequenza. Mi si rimescola il sangue nelle vene, rallenta il battito, la pelle si distende e i miei occhi divengono quel che sono chiamati ad essere qui: portali sulla bellezza, sull'autenticità, sulla vita che s'accorge, che ci tiene e ti tiene.Scambio tutti i centri commerciali del mondo, l'aria condizionata, le macchine, le velocità, la performance, i grandi numeri: per degli istanti in questi luoghi di bene e bellezza.E mi immagino ad invecchiare così: accanto all'uomo che amo, mentre mano nella mano ci scomponiamo. E ogni cellula che muore in noi, torna alla vita in questa bellezza eterna. In questa danza eterna io faccio ritorno a casa..
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blacklotus-bloog · 9 months
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Esistono angoli di mondo che vanno tenuti segreti, posti che non vogliono occhi, solo sensazioni, posti in cui un pensiero scivola dalla testa al cuore e da qui come lava scende e diventa un nome che esplode nel calice.
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BLACK LOTUS
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ispirazionezero · 5 months
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under a glass moon #esistonopostichenonesistono #carso #fvg #friuliveneziagiulia #piuveneziagiuliachefriuli #fullmoon #fogliaggio #ispirazioneZERO
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la-scigghiu · 1 year
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Aveva ragione il poeta, è il più crudele dei mesi, Aprile.
Ti scrivo cartoline da posti che non esistono, ti parlo di ricordi che non abbiamo e ti chiamo con un nome che nessuno conosce.
Ho questa sera per vivere, e poi qualche altra manciata di milioni di luminosi istanti. Non ho nient'altro al mondo che questo pugno di tempo nel quale mi succede di pensarti.
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🔸 Cardiopoetica
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francescacammisa1 · 5 months
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Ho amici che non sanno quanto sono miei amici. Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro né quanto siano necessari per me. L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore. Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti, mentre l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità. Potrei sopportare, anche se non senza dolore, la morte di tutti i miei amori, ma impazzirei se morissero tutti i miei amici! Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza... Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono. Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita. Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non posso dir loro quanto io li ami. Loro non mi crederebbero. Molti di loro, leggendo adesso questa "crônica" non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici. Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo, anche se non lo dichiaro e non li cerco. E a volte, quando li cerco, noto che loro non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari, di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale, perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito, e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita. Se uno di loro morisse io diventerei storto. Se tutti morissero io crollerei. È per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro vita. E mi vergogno perché questa mia preghiera è in fondo rivolta al mio proprio benessere. Essa è forse il frutto del mio egoismo. A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di loro. Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi, mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere... Se qualcosa mi consuma e mi invecchia è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere sempre con me, mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici, e soprattutto quelli che solo sospettano o forse non sapranno mai che sono miei amici. Un amico non si fa, si riconosce.
Vinicius de Moraes 
Ph Evandro Teixeira
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filorunsultra · 1 year
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"Ne abbiamo parlato e sono felicissimo si sia creato un dibattito sull’argomento che tratterò qui per esteso, per non trattarlo su FB o altre sedi, perché alla fine, per limite personale, trovo ancora i blog lo strumento migliore per parlare di qualcosa invece che le piazze sovraffollate dei social. La mia idea è questa. Punto primo, basta far finta che tutto sia uguale, condividibile e soprattutto basta appiattire tutto nella mediocrità. Se sei nato a Milano non puoi far finta che la darsena sono i Caraibi o il Montello di spazzatura il Nanga Parbat. Non tutti i posti sono uguali, non tutto lo sport è lo stesso: la Deejay Ten è molto diversa da Big Horn 100, per dire. Gli FKT mi interessano per la cultura, così come l’ultrarunning, parafrasando ciò che ha scritto Filo Caon. Per i risultati ci sono le gare. Per fare le gare virtuali o meno esiste strava. Per i percorsi esistono gli FKT. Un FKT non potrà mai essere una gara. Il che porta qualcuno a fare attività vicine all’alpinismo, ma ovviamente la pecca è la ripetibilità. Perché? Perché mi riferisco alla comunità degli ultrarunner italiani, e sono in pochi a poter scalare il Cervino in libera in velocità. Bravi loro, ma per quanto sono ultrarunner sono prima di ogni altra cosa alpinisti. Ok, le etichette ci stanno a tutti sul cazzo e non devono servire a limitare la creatività delle persone, ma sono anche utili per capire di cosa si parla. Ultrarunning è corsa. Non è alpinismo, non è scalata, non è nordic walking, camminata o tiro a freccette. E la comunità degli ultrarunner è fondata da tantissime persone diverse tra loro, ma la maggioranza di essi corre. Quindi, che senso ha parlare di altri sport con una loro etica separata, modus operandi e cultura separata? nessuna. Quello che è utile tenere presente è la contaminazione, perché quella è sempre utile. Volevo fare un discorso serio, lungo, argomentato, ma in verità non ho voglia. In sto periodo sono un po' troppo svogliato. Così svogliato che mi ascolto gruppi che già ascolto da anni, rileggo libri già letti e cerco la pace nella routine. Mi avevan detto che arrivato su sarebbe stato bello, che ne sarebbe valsa la pena, ma ascolta un cretino: la pena rimane perché non sento più le gambe. Ho come l'impressione che intanto il mondo sia cambiato in peggio. Dimmi se il panorama non è che una strada da fare a ritroso. Ed io non sento più le gambe e ho il cuore in culo se vi accorgete che non torno entro sera venitemi a cercare, oppure è qui che morirò maledicendo il giorno in cui ho capito che non voglio vivere una volta sola. Io voglio vivere una volta al giorno in questo porco mondo. Verme, L’inutilità del panorama" - The Pacus World, luglio 2020 o giù di là.
Mi rendo conto che molte cose non sono cambiate. Così io e Ale Locatelli abbiamo pensato a una cosa per riordinare il discorso e provare a parlare di FKT in Italia in modo un po' più ragionato. Che non significa che sia giusto, ma quantomeno non è fatto a caso. Non solo, l'altro giorno ho aggiunto un percorso sul sito di FKT: il Grande Anello dei Sibillini, che da qualche anno sogno di fare. Penso abbia tutto quello che serve a un percorso per essere a legit FKT. Trovate il link qua: Grande Anello dei Sibillini (Italy) | Fastest Known Time. Mi piacerebbe che qualcuno lo ripetesse. Secondo me valeva la pena renderlo pubblico.
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curiositasmundi · 6 months
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Nelle ultime settimane sui social network sono circolati molto alcuni screenshot che mostrano messaggi di testo contenuti in un fumetto bianco, sovrapposti a una mappa della Striscia di Gaza dai colori inusuali: la terra è rosa, il mare lilla. «Non so quanto vivrò, quindi voglio solo condividere questo mio ricordo qui prima di morire. Non lascerò la mia casa, accada quel che accada. Il mio più grande rimpianto è non aver baciato un ragazzo. È morto due giorni fa. Ci eravamo detti quanto ci piacevamo, ma l’ultima volta ero stato troppo timido per baciarlo. È morto nel bombardamento. Penso che sia morta anche una grande parte di me. E presto morirò anch’io. A Younus, ti bacerò in paradiso», dice il messaggio che è circolato di più.
L’immagine proviene da un sito creato nel 2017 dal canadese Lucas LaRochelle per un corso universitario, che negli ultimi sei anni è diventato uno spazio digitale molto amato da decine di migliaia di utenti LGBTQ+: si chiama Queering the Map, “rendere queer la mappa”. “Queer” è la parola che in inglese letteralmente significa “strano”, e che fu a lungo usata in modo dispregiativo per rivolgersi a persone omosessuali, con identità sessuali non conformi o che semplicemente si discostavano dai comportamenti ritenuti appropriati per il loro genere. Nel tempo però la comunità LGBTQ+ l’ha rivendicata, e oggi è usata comunemente come termine ombrello che comprende persone gay, lesbiche, bisessuali, trans, non binarie, intersessuali, asessuali e così via (è la Q della sigla LGBTQ+).
Un altro messaggio pubblicato su Queering the Map e circolato in questi giorni fa riferimento al fatto che da anni sia praticamente impossibile per i palestinesi lasciare liberamente la Striscia di Gaza. «Ho sempre immaginato io e te seduti fuori al sole, mano nella mano, finalmente liberi. Ma ora te ne sei andato. Se avessi saputo che le bombe che piovono su di noi ti avrebbero portato via da me, ti avrei detto che ti adoravo più di ogni altra cosa. Mi dispiace di essere stato un codardo». «Per favore sappiate che nonostante quello che dicono i media, i palestinesi gay esistono. Siamo qui, e siamo queer. Palestina libera», dice un post geolocalizzato vicino alla città palestinese di Khan Younis, verso la quale migliaia di persone sono fuggite dopo l’ordine di evacuazione ricevuto dall’esercito israeliano.
[...]
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precisazioni · 8 months
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da una settimana le temperature massime sono di trentotto gradi e le minime di venticinque; l'appartamento in cui abito ha le finestre tutte rivolte sulla stessa facciata, rendendo dunque inutile ogni possibilità di rinfrescare arieggiando: la conclusione è che il termometro segna trentun gradi anche alle sei del mattino. in camera c'è un pinguino che sto tenendo quasi sempre acceso, unica fonte di sopravvivenza per me e la gattina; inutile precisare che il rinfresco è limitato alla potenza esigua: per usarlo devo tenere abbassata la serranda, con la triste conclusione che non esco da domenica e vivo in penombra
al di là dei discorsi mille volte intrapresi su quanto odi il caldo o sulla crisi climatica, trovo comunque allucinante che le case siano tutte costruite in cemento armato: si tratta di materiali spesso di scarto e nient'affatto longevi, molto inquinanti nella produzione e per nulla impermeabili alle temperature esterne. anni fa lessi della possibilità di costruire edifici con imballi di paglia compressi che, a discapito di quanto si possa pensare, sono resistenti, impermeabili e soprattutto meno sensibili a incendi di quanto lo siano gli edifici in cui viviamo; qualche numero fa su internazionale avevo letto di architetti africani sperimentare con il fango per costruire case impermeabili alle elevate temperature; da centinaia di anni esistono nel nord africa edifici con architetture capaci di arieggiare continuamente, senza alcun bisogno di aria condizionata o di pinguini - io so solo che continuerò a vivere in posti così poco adatti alla vita domestica per chissà quanto tempo
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