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#circolo di scrittura creativa
ilmondodishioren · 2 years
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AAA.SCRITTORI CERCASI!
Non fatevi spaventare dal titolo del post, quelli che cerco sono persone a cui piace scrivere, che sia per diletto, professione o semplice passione e che hanno voglia di mettersi in gioco in challenge assolutamente non competitive che hanno il semplice obiettivo di stimolare la creatività attraverso piccoli esercizi e spunti. Se vi piace scrivere ma a volte vi manca un tema su cui farlo, le…
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londranotizie24 · 2 months
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lamilanomagazine · 9 months
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Al via il Porto Cesareo Film Festival, 2.700 lavoratori provenienti da 115 paesi
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Al via il Porto Cesareo Film Festival, 2.700 lavoratori provenienti da 115 paesi. Il “Porto Cesareo Film Festival” per il terzo anno consecutivo, rinnova il suo appuntamento con una rassegna cinematografica tra le più suggestive d’Europa. Sono 2700 i lavori, tra corti, mini corti e documentari pervenuti da 115 diversi paesi pervenuti ( TRA CUI Iraq, Iran, Perù, Ucraina, Malaysia, Paesi Bassi, India, Cile, Francia, Brasile, Regno Unito, Italia) e valutati da una giuria di esperti. L’evento, ricco di appuntamenti collaterali tra visite guidate per terra e mare, reading, concerti, showcooking, panel di discussione, incontri e proiezioni, è realizzato dal “Coordinamento Ambientalisti Pro Porto Cesareo ODV” nell’ambito del progetto A-Mare i Giovani (Progetto co-finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale nell’ambito del Piano Azione e Coesione - Avviso Giovani per il Sociale ed. 2018), coordinato dall’avv.to Marco Greco e Mino Buccolieri, con la direzione artistica di Anna Seviroli e con il sostegno del Comune di Porto Cesareo e di Apulia Film Commission. “L’evento nasce per promuovere e far conoscere il territorio e il suo patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e archeologico sommerso. Sensibilizzare al rispetto della natura, denunciare i danni ambientali e le catastrofi causate dall’uomo. Indagare i confini tra mare e terra sono i temi portanti del festival”, spiegano gli organizzatori” L'edizione 2023, che racconta di un cinema nuovo, come strumento ideale per narrare e raccontare storie sempre diverse, troverà luogo presso due delle torri costiere cinquecentesche che caratterizzano la costa ionica salentina: Torre Santo Stefano (o Torre Chianca), un patrimonio architettonico, storico e culturale unico, per le serate del 1 e 2 e la Torre Lapillo per la serata conclusiva. Presentano, Fabiana Pacella e Gianni Seviroli. 1 SETTEMBRE LUOGO DELL’EVENTO: TORRE CHIANCA – Ore 18 Inaugurazione mostra fotografica Impatto di Tatiana Cardellicchio, scatti realizzati all’interno della Riserva Naturale Regionale Palude del Conte e Duna Costiera di Porto Cesareo. A seguire: – Inaugurazione dell’installazione Madre Terra di Hermes Mangialardo: un omaggio al nostro pianeta, una sfera del diametro di 4 metri creata per ricordare la maestosità della terra, ma anche la sua delicata essenza e fragilità. – Reading poetico con Emanuele Spedicato e Clio Evans sul libro “Destini: la nostra storia, vera e piena di speranza”; – Proiezione del documentario “Mare Nostrum“, realizzato dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Porto Cesareo e l’Istituto “Don Tonino Bello” di Copertino, nell’ambito del progetto didattico “Cinema e Scuola – Laboratorio di linguaggio cinematografico e audiovisivo”. Direzione scientifica a cura del regista Carlos Solito; 1. Performance musicale di Napolinaria con la voce di Tania Lamparelli, il mandolino di Gianni Seviroli e la chitarra di Albina Seviroli; – Proiezione speciale di Addhumare di Hermes Mangialardo, cartone animato ambientato a Gallipoli; – Ore 20.45 Proiezione delle opere finaliste in concorso SABATO 2 SETTEMBRE 2023 – MATTINA E SERA Luogo dell’evento: Torre Chianca – Attività parallele*; – Al mattino, corso base di vela (riservato ai ragazzi dai 6 ai 16 anni) in collaborazione con il Circolo Nautico L’Approdo; – Presentazione del laboratorio di scrittura creativa curato dalla direttrice artistica Anna Seviroli (in un luogo inedito di Porto Cesareo); – Tavola rotonda: “Il cinema in Puglia come mezzo di denuncia: l’inquinamento atmosferico nel Salento, gli effetti sulla salute dei gas tossici e le polveri killer e l’inquinamento marino; – Reading poetico a cura del poeta Gianni Seviroli; – Evento speciale: proiezione del film documentario “Senza Paura” di Luciano Toriello. Una produzione MAD con il patrocinio di Apulia Film Commission; – Due chiacchiere con il regista Luciano Toriello e Serena Helena Van Put, giornalista per Alia, Il manifesto e Il Nuovo Quotidiano di Puglia; Ore 20.45 Proiezione delle opere finaliste in concorso; DOMENICA 3 SETTEMBRE 2023 – MATTINA E SERA Luogo dell’evento: Torre Lapillo- – Attività parallele*; – Archeo-snorkeling in collaborazione con l’Università del Salento e Riviera di Ponente – Natura dal Vivo; – Tavola rotonda: “Sapori di Puglia, sapori di cinema: il viaggio delle pellicole tra i percorsi enogastronomici della nostra terra” in collaborazione con il Dams di Lecce, Università del Salento con Luca Bandirali, la Città del Gusto Lecce – Gambero Rosso con Fiorella Perrone, Massimiliano Apollonio, presidente Movimento Turismo del Vino Puglia; – Serata di premiazione finale a Torre Lapillo, accesso su invito. Fabiana Pacella reciterà un monologo dedicato a Renata Fonte – Laboratorio del gusto con il pesce povero di Porto Cesareo nell’ambito del programma Mare in Mostra del progetto GOSPEL dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo; – Esibizione del Butterfly Trio con Giorgia Santoro (flauti), Vanessa Sotgiu (pianoforte), Simona Gubello (soprano). ATTIVITÀ PARALLELE Attività a cura del Coordinamento Ambientalisti pro Porto Cesareo e del CEA (Centro Educazione Ambientale) di Porto Cesareo, nell’ambito del progetto “A-Mare i Giovani”: – Visite guidate – Escursioni naturalistiche nella Riserva Regionale Palude del Conte e Duna Costiera di Porto Cesareo; – Utilizzo di visori e tecnologie avanzate presso la torre di Torre Chianca (alla scoperta dell’archeologia subacquea del mare di Porto Cesareo) a cura del Dipartimento Beni Culturali Università del Salento e dell’Area Marina Protetta “Porto Cesareo”. GIURIA Luca Bandirali, (PhD) è Ricercatore Senior RTDb in Cinema Fotografia Televisione (L-ART/06) presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento. Collabora con il Centro Sperimentale di Cinematografia (corso triennale di Conservazione e Management del Patrimonio Audiovisivo). È abilitato per la prima fascia nel settore concorsuale 10/C1 (teatro, musica, cinema, televisione e media audiovisivi). Virginia Panzera, Docente di audiovisivo, Autrice, redattrice e assistente alla regia per alcune delle più importanti produzioni in Italia come Rai, Endemol, Sky. Piergiorgio Martena, Attore, regista e acting coach salentino, fondatore di Tujunga – acting house (Lecce), si forma presso l’Accademia Internazionale di Arte Drammatica Teatro Quirino – Vittorio Gassman di Roma, che annovera fra i docenti di Gigi Proietti, e presso la Taylor School of acting di Los Angeles. Dario Di Mella, direttore della fotografia, operatore di macchina, collabora alla realizzazione di più di 100 opere filmiche tra lungometraggi, cortometraggi, documentari, videoclip musicali, spot commerciali riscuotendo numerosi riconoscimenti personali. Dal 2014 è insegnante stabile di Direzione della Fotografia per l’Accademia del Cinema Ragazzi di Enziteto e per l’Università romana Luiss Writing School for Cinema. FabianaPacella (giornalista d'inchiesta, scrive per AGI, La Repubblica, La Gazzetta del Mezzogiorno. Referente di Assostampa Puglia e responsabile del presidio Puglia di Articolo21) Gianni Seviroli (creativo poliedrico e fondatore del quartetto musicale "Napolinaria");  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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untitled42566 · 4 years
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A Jesi la musica non si ferma, domani si riparte
La Scuola Musicale G.B.Pergolesi, convenzionata con il Conservatorio Rossini, riapre i battenti da martedì 1 settembre per l’anno scolastico 2020/2021
JESI – La Scuola Musicale “G. B. Pergolesi” di Jesi, istituto musicale convenzionato con il Conservatorio di musica “G. Rossini” di Pesaro, riapre i battenti dal 1 settembre per il nuovo anno scolastico 2020/2021. Sono già aperte le iscrizioni ai corsi di musica (sia ai corsi ordinari, che straordinari e di gruppo) nei tre indirizzi di classica, moderna e jazz; al corso di recitazione/teatro e al corso di scrittura creativa. L’Istituto, da sempre attento alle dinamiche anche sociali del territorio, offre la possibilità alle famiglie di effettuare una lezione di prova gratuita prenotandosi alla segreteria (0731-205856 dalle ore 15 alle 19) senza alcun impegno. Il modo più giusto per sperimentare i diversi strumenti e per trovare quello più adatto alle proprie inclinazioni e passioni. Anche per questo obiettivo, si rinnova l’appuntamento con “Scuola aperta” il prossimo 19 settembre dalle ore 16 alle 20, per visitare la scuola, conoscere gli insegnanti dando la possibilità di iscriversi o prenotare la lezione prova facendo attenzione agli ingressi contingentati negli spazi comuni.
L’istituto musicale dal 1976 è un punto di riferimento per l’insegnamento della musica e del canto su tutto il territorio. Rinnovata la convenzione con il conservatorio “G.Rossini” di Pesaro per il conseguimento in sede degli attestati riconosciuti dallo stesso, la Scuola vuol essere un trampolino di lancio per tanti giovani che vedono nella musica la loro vita e il loro lavoro.Le iscrizioni sono aperte tutto l’anno per bambini e adulti senza limiti di età, per un ampio ventaglio di proposte che spaziano dai corsi ordinari per l’insegnamento degli strumenti musicali, quelli straordinari (musicoterapia per portatori di handicap, animazione musicale per bambini, laboratorio di percussioni, la professione del pianobar…) e quelli di gruppo (orchestra, big band, musica d’insieme, musica da camera, coro e voci bianche), poi il corso di recitazione/teatro e quello di scrittura creativa.
«Il Covid è stato un momento durissimo per tutti – dice il Direttore della Scuola Musicale Pergolesi Mauro Mazzuferi – date le vigenti disposizioni sanitarie abbiamo ritenuto rimandare tutti gli eventi e concerti in programma (pomeriggi musicali, concerti degli allievi al Circolo cittadino, lezioni concerto, saggio finale in piazza della Repubblica, festa della musica, rappresentazioni teatrali …). I nostri allievi hanno dimostrato che, nonostante le difficoltà, la musica non si ferma: hanno messo in rete video delle loro esibizioni musicali e canore, tra le mura domestiche, grazie alle lezioni online portate avanti da alcuni nostri insegnanti. Ma è stato comunque un segnale importante. Siamo pronti a riprendere da dove abbiamo interrotto e a riprogrammare le nostre attività, accogliendo gli allievi nel rispetto di tutti i presidi sanitari previsti per il contenimento della pandemia Covid-19 (mascherine, distanziamenti, gel sanificante etc…). Una ripartenza con la stessa attenzione alla città e alle realtà benefiche cui ci rivolgiamo con i concerti solidali (Ospedale Salesi e Oikos).
Continua la nostra collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini per il “Festival Pergolesi Spontini” – che vedrà impegnati allievi e insegnanti – e siamo pronti a far tornare a risuonare la musica in città con la nostra musica. Rinnovata la sinergia con artisti del panorama musicale nazionale per i grandi eventi in programma durante l’anno scolastico. La scuola ha già ospitato con successo artisti del calibro di Irene Grandi, Gaetano Curreri, la Pfm, i Nomadi, Matia Bazar, Fabrizio Moro, Dodi Battaglia, Lucio Dalla, Daniele Silvestri e molti altri…».
Info/iscrizioni: scuola Musicale Pergolesi, palazzo San Martino in corso Matteotti 50, tel. 0731 205856 oppure: http://www.scuolapergolesi.it – [email protected]
  A Jesi la musica non si ferma, domani si riparte A Jesi la musica non si ferma, domani si riparte La Scuola Musicale G.B.Pergolesi, convenzionata con il Conservatorio Rossini, riapre i battenti da martedì 1 settembre per l’anno scolastico 2020/2021…
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pangeanews · 5 years
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Dal “manoscrittore” al sommerso, dall’esordiente all’editor, dallo scrittore al mestierante: tu chi sei? Ecco a voi il Bestiario Editoriale. Informato, serio, un poco grottesco
Anni fa mi accaparrai un invito per la MiniFest. Il party di chiusura della Fiera del Libro, organizzato allora da un editore in rampa di lancio, destinato ad una ascesa che pareva inarrestabile, luogo di scoperta e incontro con i maestri americani che hanno cambiato il volto alla narrativa di oggi.
Adesso mostra la corda, non c’è più Nicola Lagioia, è nata Sur, si è esaurita la bolla d’amore per quella letteratura, qualche editore medio piccolo ha scoperto format di maggiore successo, insomma i loro libri faticano a superare le duemila copie vendute, come un piccolo qualsiasi. Sono rimasti schiacciati nel mezzo, non ancora grande editore e o grande gruppo che riempie lo scaffale per l’acquisto da impulso (oppure colonizza i premi di maggior seguito), neppure più agguerrito debuttante che va a scovare i gruppi di lettura ad uno ad uno. Eppure continuiamo ad amarli, con gratitudine immutata.
Quella notte, in un prestigioso circolo sul Po, ebbi una rivelazione. Vidi una umanità, che credevo abituata alla solitudine e al silenzio, scatenarsi al ritmo di ottoni sulle sonorità di Goran Bregović e alle pulsazioni da dj-set intellettuale. Pensai che anche a noi nerd misantropi affetti da eccesso di sensibilità erano concesse serate di sballo. Ovviamente mi sbagliavo. La gran parte di quel popolo era ben abituato ai festini.
Oggi ripenso al party e mi accorgo che era rappresentazione perfetta del bestiario editoriale. Ne ebbi solo una vaga intuizione, un represso senso di fastidio. Il rituale rivelatore era il flusso degli ammiratori. Chi si agganciava al codazzo di chi, chi accerchiava chi sperando in un più o meno significativo cenno, o un salvifico ammiccamento. Perché ognuno era insieme scia adorante e stella cometa, rivelando sfacciatamente una gerarchia nascosta.
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Il manoscrittore
Segretamente mosso dal malanimo, convinto che sia tutto un magna magna per raccomandati e figli di, starlette, attori e presenzialisti tv, si macera nell’invidia e nella commiserazione. È la carne da cannone dell’editoria e si confonde talora con l’aspirante, dal quale si differenzia essenzialmente per l’età. Rappresenta il fondamento e il sostentamento dell’industria editoriale tutta. Con fede incrollabile, mistica, nel proprio talento, ingrassa le poste con invii a tappeto, e non si capacita dei rifiuti e dei silenzi. Tra i pochi che comprano libri, spera di cogliere nelle pagine il segreto della buona scrittura, poi si iscrive ossessivamente ai corsi e alle botteghe; sperpera lo stipendio in schede di analisi di ciò che ha scritto lui stesso, in editing prezzolati, fino ad arrivare all’umiliazione ingloriosa dell’editore a pagamento. Ha un sogno: diventare scrittore. Meglio: essere riconosciuto come scrittore, accolto nel cerchio magico di una élite solo immaginata. Dialogare con venerati maestri e soliti stronzi in bistrot nelle piazze del centro (sperando che qualcuno lo noti) e comunque andarlo a raccontare in giro. Ecco, ciò che frega il manoscrittore, ma anche la ragione che lo rende così prezioso per tutta la piramide che letteralmente (o letterariamente) gli mangia in testa, è l’errore di prospettiva, la deformazione dello sguardo. Desidera adorante uno status per pura miopia, perché non riesce a metterlo davvero a fuoco. Desidera il successo, e per questo è destinato al fallimento, con progressione ineluttabile.
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L’esordiente
Insopportabile, saccente e pieno di entusiasmo, autore di certissimi capolavori, l’esordiente è l’emblema della giovinezza: entrato nel mondo che sognava, brillante, solitamente belloccio, tutto gli riesce e niente sembra poterlo fermare. Si sente invincibile, alle porte del desiderio realizzato. Infastidisce la propria rete di amici con pubblicità sempre più invadenti dell’opera prima, rompe le scatole a professori universitari, critici e venerati maestri per una parola buona. Segretamente rancoroso pure lui, è pronto a scaricare la delusione del rendiconto sul marketing inesistente, sull’inedia dell’editore, sulla casta dei giornali che pervicacemente promuove i soliti noti. Fa tenerezza. Il suo senso di onnipotenza è destinato a infrangersi contro le ostinate mazzate del destino, che si accaniscono sugli entusiasti, non sopportandone la cialtroneria. L’esordiente però è destinato per sua stessa natura a diventare simpatico, si rincuori l’intera categoria. A meno che un destino malevolo non gli regali il successo al primo colpo, un premio e duecentomila copie. Perché poi, alla prova del nove, con il libro successivo, un fiasco gli regalerebbe il marchio indelebile che destina gli sfortunati all’irrilevanza.
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Il sommerso
Ex esordiente, ormai spento dalla rassegnazione, galleggia tra le cinquecento e le duemila copie vendute per libro. Conoscitore disincantato delle dinamiche editoriali, si acquatta anfibio aspettando il suo turno. Al quarto, quinto libro già s’intravvede una poetica, quantomeno una costanza. Il sommerso è uno scrittore che non demorde: non scrive solo per l’anonima popolarità, che non arriva e mai arriverà, ma per più intime intenzioni, o sotterranei bisogni o desideri. Per sua stessa natura non emerge e tutto considerato s’accontenta delle presentazioni semideserte, dei colloqui da social network con i suoi simili e sodali e dell’adorazione dello sparuto gruppo degli ammiratori. Se rimane sempre a pelo d’acqua e non tenta mai una sortita nel mondo sopra è perché è spaventato dai passi successivi della naturale evoluzione. Come una rana che non si decide al passaggio sulla terraferma.
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Lo scrittore
Supera stabilmente le cinquemila. Produce un’opera ogni tre quattro anni. Ora facciamogli i conti in tasca. Mettiamo che abbia una media di diecimila copie vendute e che in vent’anni pubblichi cinque libri. Un costo medio di 16 euro permette all’editore un ricavo di 800.000 euro. I diritti d’autore tra l’8 e il 12%  gli rendono mal contati una cifra intorno ai 80.000 euro lordi in vent’anni. 4.000 euro all’anno. Se gli va un po’ meglio, 5.000. Lordi. Certo che l’aliquota per i diritti d’autore ha un regime agevolato, ma è facilmente comprensibile che lo scrivere non sia un mestiere redditizio. Se ne deduce che lo scrittore campa con altro. Solitamente ha un lavoro retribuito, la qual cosa è encomiabile: guardia giurata, ufficio stampa, consulente, impiegato in amministrazione, insegnante, ma anche professore universitario, giornalista, uomo o donna di partito, starlette della tv, deejay di radio, attore. Quando il mestiere lo consente, o il coniuge chiede una qualche integrazione al normalmente risicato reddito famigliare, lo scrittore approfitta dei suoi diecimila lettori per scrivere di cultura sui giornali (si spera con articoli pagati) o ancor meglio con corsi di scrittura. Gratificante integrazione, non fosse che per lo più gli allievi sono manoscrittori, dunque il lavoro è doppio: tocca anche fingere di leggersi tonnellate di materiale che rischia seriamente di essere scadente e difendersi da finte ammirazioni e veritiere invidie. Insomma, la vita dello scrittore è una vita stressante e parca di soddisfazione. La delusione nasce dalla profonda differenza tra aspettative dell’aspirante e la grama esistenza dello scrittore reale e genera la ricerca compulsiva di un riconoscimento, di una qualche gratificazione artificiale. Uno Strega, un romanzo trasformato in film, o massima ambizione e moderna chimera, in una serie tv. Questa semplice e incontrovertibile constatazione rende meno misteriosi quei figuri ossessionati dai premi o gli opportunisti che tentano con le parole di imbroccare un bestseller: i mestieranti.
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Il mestierante
Scrive per campare, né più né meno. Si differenzia dallo scrittore perché non fa mistero né a se stesso né agli altri che la profonda intenzione dei propri atti è la massimizzazione del profitto. Scrivere è un lavoro come un altro, pieno di compromessi e scocciature. Il cinismo lo porta a inseguire le mode e non lesina una retorica ruffiana. Può anche darsi che abbia abbandonato l’ispirazione più sincera o anche abbia curvato il proprio stile, ma a sua difesa ricordiamo la gogna e la fatica dei primi decenni della gimkana di scrittore. Ha sotterrato la sicumera ingenua e arrocca il proprio orgoglio dietro il dignitosissimo argomento del mestiere. Non si interroga più sul midollo della vita, non cerca la verità dietro all’immagine del mondo, non scardina né irride le nostre convinzioni. Il problema che assilla e motiva la ricerca è come si muoverà il mercato, cosa darà probabilità di vendite costanti. Si dedica a tutte le attività marginali tipiche della professione: scrive di cultura sui giornali, insegna scrittura creativa, partecipa attivamente a presentazioni, happening, tavole rotonde, fiere e festival. Gestisce con attenzione il profilo social e negozia la partecipazione a premi e concorsi. Con metodo rigoroso e scientifico ottimizza la possibilità di piazzarsi, o vincere. Se ne infischia delle maldicenze, d’altra parte è questione di sopravvivenza: fanno presto a parlare quelli che un altro lavoro ce l’hanno! Alla fin fine rosicchia qui, trafuga là, si porta a casa la pagnotta senza doversi troppo umiliare. Sa però che non appena abbasserà la guardia i diritti d’autore crolleranno a zero e dunque corre s’affanna s’arrabatta per difendere il proprio orticello, la propria fetta di mercato rionale.
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Editor
L’editor è uno scrittore dotato di umiltà. Ha quel che cerca. Campa di un lavoro che lo tiene dentro al mondo dei libri, che lo ha appassionato fin dal liceo o ancor prima. Infatti, misteriosamente e contro alle leggi della sociologia e del marketing, continua a leggere. Ha la possibilità di conoscere gli autori delle storie che ama e a volte li segue docile in passeggiate in montagna o viaggi lungo la Via Francigena. Spesso, molto spesso, è la vera origine del successo di un’opera (insieme alla personalità e al carisma dell’autore, lo si conceda). A volte, è l’ultima causa di una catena che invece il libro lo affossa. Cinghia di trasmissione tra lo scrittore e il direttore di collana, o il responsabile editoriale, è la figura che più di ogni altra conosce il mestiere. Sa le regole fondamentali per una storia che funziona. Sa l’importanza del linguaggio, conosce e padroneggia la differenza dei registri. Accompagna l’evoluzione dei personaggi mutandone le metafore, i sogni, le abitudini. Insomma la scrittura di fiction è un corpo di competenze altissime e specialistiche e il buon editor le domina tutte. Soprattutto, rispetto allo scrittore, in quanto umile, non è obnubilato dal narcisismo e ha l’intelligenza di incidere, seppur in modo anonimo e oscuro, nel corpo della letteratura. Lascia che lo scrittore o il mestierante presiedano alle presentazioni in librerie deserte, che il loro nome venga citato nelle recensioni o che vengano venerati al festival di Mantova, ma sa in cuor suo che senza il proprio lavoro e la propria competenza resterebbero nudi nella loro inadeguatezza. Poi il mestiere di editor è la rampa di lancio verso quello che dovrebbe essere il vero obiettivo di chi si avvicina al mondo dei libri: il direttore di collana, poi ancora, ancora più in alto, il direttore editoriale.
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Il direttore di collana e il direttore editoriale
Nell’epoca della serialità, il direttore di collana è la mente creativa del processo editoriale. Come lo show runner di una serie tv, definisce i pilastri essenziali, la linea. Sceglie che tipo di storie raccogliere, le individua e le seleziona, quando non proprio le commissiona, con una precisissima idea del mercato. Come il regista con gli attori, gestisce e coordina gli scrittori della scuderia. Ci si può immaginare questa figura come colei che valuta e sceglie. La depositaria dell’idea di qualità della scrittura o delle storie. In realtà è molto di più: il direttore di collana costruisce una continuità di esperienza. Non solo dunque mette insieme bei libri, a suo insindacabile giudizio, ma associa i libri in base ad un senso complessivo. Divinità della letteratura, costruisce il cosmo dal caos delle storie. Ma pure il direttore di collana alza gli occhi verso un Dio più potente: il direttore editoriale. Colui che incarna la casa editrice e riordina le collane nel suo personalissimo e coltissimo Tetris. Egli governa e sguazza nel brodo editoriale come un alligatore. Dispensa la vita e la morte, di ogni singolo libro o di collane intere. C’è da dire che entrambi, i nostri Dioscuri, campano di questo lavoro. Diversamente dagli scrittori, costretti a ritagliarsi il tempo da dedicare ai libri, essi si riservano uno stipendio dignitoso. Niente a che vedere con altri settori più remunerativi, come l’automotive, l’energia e il petrolio, ma insomma i nostri un 70, 80 mila di RAL se li portano a casa.
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Il Maestro
Beh, loro, i Venerati Maestri, non partecipano alle feste. Stanno lontani, nei loro eremi o nei salotti della buona borghesia, indifferenti i primi, o tutt’al più angustiati dalla decadenza del mondo delle lettere, divertiti dalle giostre di quell’umanità irrilevante. Saranno cinque o sei in tutto, lasciamoli nel loro empireo.
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Credits. A direi il vero il bestiario è incompleto. Ci sono ad esempio i traduttori, esseri ectoplasmatici che hanno superpoteri come e più degli editor, come loro invisibili e forse ancora peggio pagati. Gli agenti letterari e gli spacciatori di sevizi editoriali. I marketer e i social marketer, i ghost writers, i grafici, i redattori correttori di bozze impaginatori, gli artisti delle copertine, i distributori e infine i librai. Meriterebbero ognuno una citazione, certo.
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E i lettori? Lo so vi state chiedendo proprio questo, e i lettori? Ma siete sicuri che esista una categoria di lettori-lettori, senza alcun manoscritto, senza nemmeno una silloge di poesie? Senza qualche racconto pubblicato on line, un contributo ad una fan fiction, senza alcuna velleità di espressione letteraria? Che invece la letteratura non sia un circolo chiuso, come direbbe il buon Coe, un divertimento di élite che si autoalimenta o che consuma, meglio, i patrimoni di qualche mecenate buontempone?
Eppure, leggere è una delle esperienze più intense che ci sia dato di vivere. Leggere emoziona, ci fa migliori. Leggere è sensuale. E allora grazie a tutto questo mondo sbagliato che cammina sgangherato, a rovescio, perché qualche meraviglia, qualche buon libro, sia pure per sbaglio, arriva, arriva sempre. Sì, siamo parassiti ancorati al passato, succhiamo dai libri il sangue che ci nutre, illusi che sia vero nutrimento. Ne siamo inebriati, assuefatti: come il melange rende blu profondo la pigmentazione dell’iride, ci rende ciechi al mondo, ma dotati di preveggenza. Siamo orgogliosi, esoterici custodi di una religione antichissima e inattuale, nell’epoca della morte della parola scritta.
Simone Cerlini
*In copertina: Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Laura Betti, Fabio Mauri, Elisabetta Catalano; Agenzia Dufoto
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viaggiatricepigra · 7 years
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Consiglio del Giorno: Satyros

Cliccando sulla Cover si va su Amazon
      Titolo: Satyros
Autore: Giorgio Borroni
Editore: È scrivere – auto pubblicazione
Formato: ebook (epub e mobi)
Lunghezza: 89 pagine
Prezzo: gratuito
                    Quarta di copertina:
Giorgio Borroni ci regala un romanzo breve dalle tinte cupe e le atmosfere retrò che piaceranno ai nostalgici degli anni Ottanta. A tratti dissacrante e con delle punte splatter, questo romanzo ricco di suspense vi terrà col fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Dal romanzo:
I ricordi, che erano un veleno in circolo nelle sue vene, gli gonfiarono il cuore fino a farglielo scoppiare.
     In quel preciso istante la campana della chiesa suonò a morto. Bastiano sentì il sangue gelarglisi a poco a poco, rintocco dopo rintocco ebbe persino l’impressione che rallentasse il flusso, coagulandosi nelle vene. Una voce nella sua testa gli urlò di andare via da lì, di infilarsi nel bar e ordinare qualsiasi cosa pur di evitare quei due, ma quando si mosse gli parve di essere stato preso a bastonate alle gambe.
  L’autore:
Giorgio Borroni (1977) ha conseguito il diploma in Fumetto e Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze. Si è laureato in Lettere Moderne a Pisa, dove ha anche insegnato traduzione in un master universitario. Ha curato le edizioni di Dracula (Barbera) e Frankenstein (Feltrinelli), ha tradotto romanzi e fumetti per Giunti, Liberamente, J-pop e BD. Come illustratore ha collaborato con alcune webzine ed è editor, oltre che sceneggiatore, per Cagliostro E-press. Ha scritto racconti horror poi diventati audiolibri distribuiti da www.ilnarratore.com. È autore del saggio Le tre follie di Orlando per Tralerighe.
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londranotizie24 · 7 months
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Match Point, Nero Pesto di FIlippo Rossi vince il concorso letterario
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Di Pietro Nigro @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Ottanta i racconti presentati al concorso letterario Match Point, Filippo Rossi con Nero pesto vince il primo premio.  Il falò di Giovanni Biglino e L'ammutinamento di Simone Sturniolo sono secondo e terzo. Nero pesto di Filippo Rossi vince l'edizione 2023 del concorso letterario Match Point E' Nero pesto di Filippo Rossi il racconto che ha vinto l'edizione 2023 di Match Point, il concorso letterario per racconti inediti scritti da italiani residenti in Regno Unito. Il falò di Giovanni Biglino e L'ammutinamento di Simone Sturniolo vincono invece il secondo e il terzo premio. I tre racconti, che sono stati scelti tra gli ottanta presentati al concorso, sono stati premiati nel corso di una cerimonia che ha aperto la Settimana della cultura italiana dell'Istituto italiano di Cultura di Londra. Ai tre vincitori sono andati i tre premi messi in palio dagli organizzatori, rispettivamente 1.000 sterline al primo e 500 agli altri due, insieme a un trofeo. Altri tre racconti poi, scritti da Angela Catalano, Rosario Morabito e Claudia Di Marco, hanno ricevuto una menzione speciale della giuria. I tre racconti premiati, inoltre, di cui l'attore Alex Marchi ha letto diversi brani durante la premiazione, avranno la possibilità di essere sottoposti a un processo di editing professionale e di essere poi pubblicati sulla rivista letteraria Cattedrale - Osservatorio sul racconto. Il concorso Match Point, giunto alla seconda edizione, è la prima iniziativa del genere in Regno Unito, ed ha avuto il patrocinio del Consolato Generale d'Italia a Londra, che l'ha inserito nel programma "Vivere all'Italiana" del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. Match Point è stato organizzato dalla dinamica Italian Cultural Association Il Circolo, attiva ormai da venticinque anni a Londra, in collaborazione con Londra Scrive, il Laboratorio di scrittura creativa fondato da Marco Mencassola, e con We Restart, una charity culturale londinese che sostiene la comunità attraverso progetti culturali e artistici, tra cui il progetto "Di cosa hai paura?" dell'artista Alice Padovani. E proprio dal progetto di Alice Padovani nasce il tema scelto per il concorso letterario di quest'anno, che ha chiamato i partecipanti a cimentarsi con il tema dei nostri timori, dei terrori piccoli e grandi, delle fobie più comiche e di quelle più drammatiche, quelle con un fondamento razionale e quelle più squisitamente folli. ... Continua a leggere su www.
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londranotizie24 · 8 months
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BUM BUM BUM: presentata alla Estorick Collection of Modern Italian Art l'opera prima di Luisella Mazza
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Di Roberta Leotti @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Tra le foto in bianco e nero della mostra di Lisetta Carmi alla Estorick Collection of Italian Modern Art, di Londra, venerdì scorso la giovane scrittrice italiana Luisella Mazza, in conversazione con Marco Mancassola, ha presentato il suo primo libro, Bum Bum Bum. Un progetto editoriale nato tre anni fa durante il corso di scrittura creativa organizzato dallo stesso Marco Mancassola (Londra scrive) che  per primo ha creduto nelle potenzialità della storia della sua allieva e che ne ha curato l'editing. La giovane scrittrice ha ricordato aneddoti sul percorso creativo fino all'incontro con la Fazi Editore che ha pubblicato Bum Bum Bum nella collana libri comici Le Meraviglie. Come confessa candidamente Luisella Mazza, quello che forse l'ha preoccupata nello scrivere è stato proprio che il libro risultasse divertente, visto e considerando la situazione drammatica in cui versava il protagonista. Lui si chiama Oscar, un insegnante di tango argentino che viene lasciato dalla fidanzata con cui gestisce una scuola di ballo, ritrovandosi così in mezzo a una strada: senza lavoro e senza casa. Se questo già non bastasse, ci si mette pure il cuore a fare le bizze, prima battendogli all'orecchio con un rumore sempre più forte e poi comunicando con musica pop italiana e poesie medievali. Oscar è anche straniero quindi non ha tutta questa dimestichezza con la lingua del Bel Paese, cosa vorrà mai dirgli il suo cuore? Una situazione paradossale e tragicomica che stravolge questo fuori sede anche nella vita, ma sarà proprio questo suo cuore matto (giusto per citare un titolo delle tante canzoni nel libro) il più grande alleato per la sua rinascita. Nel corso della presentazione non sono mancate la lettura di alcuni passaggi del libro, cominciando proprio dalla prima pagina letta dalla presentatrice Ornella Tarantola ad inizio serata. A concludere l’incontro la sessione di Q&A  con domande che hanno spaziato dalla scelta del titolo alla routine di scrittura di Luisella Mazza. in quest'ambito l'autrice confida che le parti più  divertenti del libro sono state quelle scritte di getto, senza seguire uno schema. Altra curiosità, la Mazza legge tutto quello che scrive ad alta voce, con buona pace dei suoi vicini di casa che a suo dire sono ormai avvezzi a questa sua abitudine. Questa settimana le presentazioni si sposteranno in Italia, tra le tappe ricordiamo Torino il 5 ottobre al Circolo dei lettori (ingresso libero fino ad esaurimento posti). ... Continua a leggere su www.
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londranotizie24 · 2 years
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Match Point, vince il concorso il racconto Giallo e rosso di Paola Usala
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Match Point, vince il concorso il racconto Giallo e rosso di Paola Usala Di Pietro Nigro Cerimonia di premiazione all'Iic di Londra: Paola Usala con il racconto GIallo e rosso vince Match Point, il  concorso letterario organizzato da Il Circolo. Concorso Match Point, vince Giallo e rosso di Paola Usala È Paola Usala, con il racconto Giallo e rosso, la vincitrice di Match Point, il concorso letteraio organizzato da Il Circolo di Londra. Un ristorante in King Street scritto da Marco Medugno si è invece classificato secondo, seguito da Solo sole di Danilo Tuminello, giunto terzo. Match Point è un concorso unico nel suo genere, organizzato da Il Circolo, una charity italiana che da 25 anni opera in ambito culturale nel Regno Unito. L'iniziativa, a cui hanno collaborato la scuola di scrittura creativa Italia Scrive e The Italian Bookshop, è stata patrocinata dal Consolato generale d'Italia a Londra, ed è stata inserita in Vivere all'Italiana, il programma di promozione integrata del Sistema Paese del Ministero degli Esteri. Il concorso era riservato ad autori italiani o italianofoni residenti in Regno Unito chiamati a scrivere racconti ispirati al tema del match point nello sport e nella vita. Gli autori dei tre racconti, che sono stati selezionati tra gli ottanta pervenuti, sono stati premiati nel corso di una cerimonia all'Istituto Italiano di Cultura di Londra. A sceglierli, una giuria composta da professionisti della scrittura e dell'editoria: Olga Campofreda, Benedetta Cibrario, Isabella d'Amico, Daniele Derossi, Marco Mancassola, Paolo Nelli, e Caterina Soffici. I giurati hanno valutato tutti gli ottanta racconti pervenuti, ne hanno selezionati 22, ed hanno  assegnato tre menzioni speciali alle storie scritte da Paolo Gerli, Francesco Sani, ed Eletra Solignani. Scegliere i vincitori dunque, è stato particolarmnete difficile. Ai tre vincitori va un premio, di mille sterline per il primo e di cinquecento per gli altri due, oltre a una preziosa possibilità, accedere ad un percorso di editing professionale curato da Londra Scrive. Inoltre, nelle prossime settimane, la pubblicazione sulle due riviste partner del concorso Ultimo Uomo e Cattedrale Osservatorio del racconto. La vincitrice, Paola Usala, di origini sarde, si è laureata in Lettere e vive a Edinburgo dal 2009, dove scrive e legge letteratura ed ha per questo deciso di partecipare. Con un altro testo, sempre quest'anno, è stata finalista della call per racconti brevi del Premio Italo Calvino. Ma non per questo si aspettava di vincere il concorso Match Point, A convincere i giurati, come si legge nella motivazione, "la potenza dell'immagine iniziale e delle seguenti; per il ritratto emotivo, il racconto della paura che abita il protagonista da bambino e da adulto; per la narrazione fluida da infanzia a età adulta, da passato a presente; per la forza delle scene sul ring, per l'atmosfera, la cstruzione ben calibrata, l'assenza di tono retorico". ... @ItalyinLDN Continua a leggere su Read the full article
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ilmondodishioren · 6 years
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Il timbro del cuore
Il timbro del cuore
Questa storia partecipa al XXI contest non competitivo Raynor’s Hall. Il tema estratto per questo nuovo contest è “Timbro”.
Piccola postfazione: Era da tanto che non partecipavo al contest non competitivo e questo mi fa capire quanto lontana sia stata da alcune cose che ho dato per scontato per diverso tempo. Per questo ventunesimo contest o meglio challenge, ho provato a scrivere qualcosa in…
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ilmondodishioren · 7 years
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Un bacio per Biancaneve
Un bacio per Biancaneve
Questa storia partecipa al XVI contest non competitivo Raynor’s Hall. Il tema estratto per questo nuovo contest è “Bacio”. «Un bacio per Biancaneve» Erano fermi in quella posizione da pochi secondi ma a Ellie sembrarono secoli, continuava a fissare gli occhi verdi del suo amato Manuel in attesa che lui facesse la prima mossa. Sentiva i loro compagni di classe bisbigliare convulsamente, ma non…
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aven90 · 7 years
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Crisi.
Crisi!
Questo racconto partecipa alla XVII Challenge indetta dal gruppo Facebook ��Circolo di scrittura Creativa – Raynor’s Hall. Il tema uscito era “Crisi”, ed io l’ho riadattato secondo ciò che l’ispirazione mi ha detto di fare. “Aven, Aven, sono un po’ in crisi!” Mi sveglio dal mio sonnellino pomeridiano e guardo Gianborfio. “Che succede?” chiedo, ancora nella fase REM. “Ma se i monti dovessero…
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aven90 · 7 years
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La caduta di un uomo.
Dannazione!
Storia che partecipa al XIV contest non competitivo del gruppo facebook “Circolo di Scrittura Creativa – Raynor’s Hall”. Il tema scelto era “Dannazione” e a me è venuto fuori questo composto. Spero vi piaccia!  “Ehi, ma come stai bene! Ti vedo in ottima forma!” “Grazie, grazie” Tutti quelli che mi conoscono mi fanno i complimenti. In effetti è un bel periodo: i soldi mi arrivano, sto bene…
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