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fouquesartcorner · 2 years
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Kept seeing the Nier Automata B2 outfit around so I drew it on Noelle and Caela
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sciatu · 3 months
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Affreschi di Olivio Sozzi (Catania 1690-Ispica 1765). Poco prima del grande terremoto che distrusse tutta la Sicilia orientale, nasce Olivio Sozzi, uno dei pittori siciliani più grandi del suo tempo (1690-1765). Siamo in un periodo che non possiamo definire felice per l’isola che tra peste, terremoti e guerre vede le città spopolarsi o ridursi a cumuli di macerie. Eppure è un momento di grande fermento, di innovazione con l’introduzione del barocco e di rinnovamento con città ricostruite secondo dettami illuministici. Tra gli autori di questo disperato (perché nasce dalla distruzione) rinnovamento (perché ricrea e svecchia) c’è Olivio Sozzi. Come molti grandi siciliani l’artista cresce innestando sul talento e l’abilità artistica siciliani il respiro europeo formandosi a Roma. Dalla grande e classica città che stava anch’essa risorgendo nel Barocco, Sozzi acquisisce le forme, il gusto, il respiro universale. Tornato in Sicilia e uno dei motori della primavera artistica che nell’isola ripara i danni del triste inverno che aveva cancellato secoli di arte e di vicende storiche. La sua attività si svolge nelle città più ricche di allora, Palermo, Catania, Messina e nelle loro province spaziando dagli affreschi presso le iconiche chiese ortodosse della provincia Palermitana, fino alle rinascenti grandi chiese e cattedrali del siracusano e del catanese. Sozzi non ha l’aerea gioiosa bellezza del Borremans, con le sue leggiadre sante di bell’aspetto e i suoi cieli infiniti, è più formale, più iconico e tradizionale. Ma le sue madonne hanno l’eleganza e la perfezione dei classici, esaltano la luminosa concezione che il bello sovrasta ogni imperfezione ed orrore che la vita o la natura potrebbero darci.
Frescoes by Olivio Sozzi (Catania 1690-Ispica 1765). Shortly before the great earthquake that destroyed all of eastern Sicily, Olivio Sozzi was born, one of the greatest Sicilian painters of his time (1690-1765). We are in a period that we cannot define as happy for the island which, between plague, earthquakes and wars, sees the cities depopulated or reduced to piles of rubble. Yet it is a time of great turmoil, of innovation with the introduction of the Baroque and of renewal with cities rebuilt according to the dictates of the Enlightenment. Among the authors of this desperate (because it arises from destruction) renewal (because it recreates and rejuvenates) is Olivio Sozzi. Like many great Sicilians, the artist grew up by grafting the European flavor onto Sicilian talent and artistic ability, training in Rome. From the great and classical city which was also resurrecting in the Baroque, Sozzi acquired the forms, the taste, the universal breath. Having returned to Sicily, he is one of the driving forces of the artistic spring that repairs the damage of the sad winter on the island which had erased centuries of art and historical events. His activity took place in the richest cities of the time, Palermo, Catania, Messina and in their provinces, ranging from frescoes in the iconic Orthodox churches of the Palermo province, to the resurgent large churches and cathedrals of Syracuse and Catania. Sozzi does not have the airy joyful beauty of Borremans, with his graceful good-looking saints and his infinite skies, he is more formal, more iconic and traditional. But his madonnas have the elegance and perfection of the classics, they enhance the luminous concept that beauty surpasses every imperfection and horror that life or nature could give us.
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theoneandonlythorn · 2 months
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Well, as those of you who are in the tiny sphere of the Amulet fandom, the last book came out about a month ago.
It was...Well. I think because I was waiting literal YEARS, starved for any content, then I accepted it and moved on.
I mean, yes, the series is technically wrapped up, but where's the satisfaction?? Where's Trellis kicking the Elf King's ass and healing from years of trauma?? Where's Emily accepting the consequences of her actions (Like blowing up half a prison, for example??) and taking responsibility?? Yes, I know she's the main character with plot armor and all that, but come on. Even I, inexperienced as I am with writing full series, make sure everything is tied up at the end; all plot holes resolved, characters getting a goodbye, the villain defeated in a satisfying way???
Speaking of unsatisfying, what's with killing off Vigo???? Like, come on!! I know he needed to die to write that book to fill in some plot holes, but really??? There could have been a better/easier/more efficient way to do it other than his death!
And don't get me started on Gablin and that whole mess!! Trellis has very clearly been working toward reclaiming the throne from his piece of shit father and returning Gulfen to its previous state of stability and prosperity. The Trellis I've been reading about for years wouldn't just roll over and give up the throne like that!!! Yes, I know Gablin saved his life, yes, I know it means he gets to rule over Cielis as Stonekeeper Supreme, or whatever, but come on???? I've heard that Kazu based him off of Zuko, but even in ATLA Zuko was able to reclaim his throne!!!
This series got me through hells and back when I was really struggling (Thank you, 2020 for royally fucking my mental health) and as much as I hate to say it...this isn't the send off I was hoping for.
This series got me back into writing, for the gods' sake!! I read it and decided to give fanfiction another shot; that turned into another fic, then another, then an original story....I literally have this series to thank for making me the writer I am.
I still have that unfinished fic sitting on my laptop, waiting for me to transcribe the final book into my own words...but I can't bring myself to do it. I mean, I'm already retconing Vigo's death (He has an adopted son in my fic and there's no way that kid is growing up parent-less again), that weird bit with Riva suddenly believing in prophecy when it's clearly established she doesn't really believe in that stuff, The Voice being an AI somehow, ect.
All in all, I'm just really....angry that this series failed in such a spectacular way. To be perfectly honest, the only thing keeping me from throwing my laptop against the wall is Motherstone's art (Go check them out; they're doing an Amulet rewrite and I love them /p eternally for that)
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dilebe06 · 27 days
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The Lost Tomb 2: Explore With The Note
"Voleva che venisse scoperto tutto e allo stesso tempo che rimanesse un segreto per sempre." [CIT]
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Il sottotitolo non è casuale. non lo è mai
Ancor più se si parla di Lost Tomb, patria dei giri a vuoto, di cose inspiegabili e di informazioni inutili, abitata da gente perlopiù bipolare e con gravissimi problemi di comunicazione.
Ok, lo ammetto. Non avrei dovuto vedere questa stagione subito dopo l'altra: di solito lascio mantecare per un annetto prima di ributtarmi su una storia. La saga di High and Low l'ho finita in più di 5 anni, per dire.
Tuttavia, un po' gli spoiler, un po' i libri che sto leggendo e soprattutto la consapevolezza che con le serie siamo all'inizio e ancora manca un bel po', ho deciso di andare avanti un pelino.
A proposito del libro: non è il momento di parlarne qui ma una cosa la voglio dire. Io pensavo che Martin, l'autore di Game Of Thrones fosse un maledetto che gode nel farci soffrire non finendo mai quei benedetti libri. Ma Xu Lei, l'autore di Lost Tomb è addirittura ad un livello superiore. In confronto Martin è un novellino.
Xu Lei infatti, ha scritto libri - come Mystic Nine - ma non ha mai finito (e mai lo finirà se me lo chiedi) facendo lo sceneggiatore per la serie e concludendo la storia su pellicola. La sua libreria è composta dalla storia principale di Lost Tomb e poi ci sono un infinità di storielle, pezzi, on-shot, sparsi ed incompleti che giacciono lì... tu inizi a leggere una storia, una ventina di capitoli e poi stop. Non c'è altro. La narrazione si chiude e non saprai mai cosa accadrà.
Perché d'altronde questo è Lost Tomb e sia mai che chiarezza, ordine e linearità siano presenti!
Ma lo si ama anche per questo.
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Tornando alla stagione in esame, per certi versi è andata meglio delle precedenti. Per altri versi invece, è stata agghiacciante.
Dunque, la prima cose che voglio dire è che la trama ha un senso e le cose vengono spiegate.
E lo so che per molti di voi questa è la base per qualsiasi cosa. Ma chi segue questo capolavoro ed è arrivato come me al 4° prodotto visto ormai, conosce l'architettura fatiscente e approssimativa delle stagioni passate. I buchi di trama, personaggi che compaiono e scompaiono a seconda dell'esigenza, cose e eventi che accadono senza un perché...il solito insomma. Senza contare i tagli delle scene, il montaggio strano, le musiche fuori contesto...
In questa stagione invece, tutto prosegue con una linearità sconcertante. Sono pochissimi gli eventi inspiegabili - per lo più nel finale - e la narrazione è abbastanza fluida e chiara. Si capisce perché si fanno le cose e cosa vogliono certe persone. Sono rimasta basita da tale "ordine e disciplina."
Certo, rimangono i molti misteri (per citare @lisia81: risolvi un enigma e te ne spuntano fuori altri tre) ma nel complesso, sono sbalordita da come io sia riuscita a seguire le vicende di questa avventura senza mai perdermi o alzare bandiera banca scoraggiata.
C'è da dire che la serie non parte benissimo. Già alla prima puntata sorgono i primi problemi quando mi accorgo che c'è qualcosa che non va. Tolto il re-cast di mezzo cast che ti costringe a giocare a "indovina chi".
La stagione sembra iniziare non dalla fine della stagione precedente...ma da prima ancora. Tipo dalla 35° puntata su 40 in tutto. In pratica, stavo vedendo il finale della seconda stagione ma girata in modo diverso. E qui, Signori, mi si sono spalancate le porte dei Cieli:
Hanno cancellato gli ultimi episodi della stagione e li hanno rigirati in un modo completamente diverso, con una storia diversa, eventi diversi e attori diversi.
Ragazzi, questa è avanguardia altissima. Ma dove la trovate un altra serie che se ne sbatte così platealmente di quanto già fatto e modifica la storia dove e come cazzo gli pare?!! Torna indietro, va avanti...fa come cazzo vuole.
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Tralasciando questo momento di arte pura, la serie come ho scritto, trova alla fine una sua linearità e prosegue senza grossi problemi fino alla fine.
Anzi, faccio la caga cazzi e mi lamento di questo fatto: è vero che le stagioni precedenti sembravano fatte da scimmie sbronze e strabiche...ma almeno erano divertenti! Le risate che mi sono fatta per tutte le cose inspiegabili e fatte male non me le porterà via nessuno.
Explore with The Note invece, mi toglie tutto il divertimento scegliendo di farmi vedere 24 puntate di stanze oscure, tombe, passaggi nel terreno, altre stanze, corridoi, bare. Con i nostri che vagano per questi luoghi quasi senza mai incontrare roba eclatante. Pochissime scene d'azione e ancor meno di esplorazione della tomba. Siamo semplicemente andati a dritto!
L'unico guizzo ci viene dalla scoperta della squadra archeologica morta malissimo nella stanza del tesoro ed il cui ritrovamento, apre mille parentesi di cui dopo parlerò.
Ma per il resto, ho trovato questa stagione un po' piatta ed a tratti noiosa. Cosa che Lost Tomb non può essere! Tutto gli si può dire a questa serie, tranne che sia noiosa.
Credo che questo possa esser "colpa" anche del punto centrale della vicenda, ossia l'identità dello Zio di Wu Xie ed i sospetti - che poi diventano certezza nel finale - che si scambi di ruolo con l'altro Zio quando nessuno guarda. Se da una parte sono contenta che si sia risolto il mistero dello Zio, dall'altra parte mi domando se inserire questa dinamica del sospetto e della fiducia del lead per lo zio per TUTTI i 24 episodi, sia stata la scelta migliore.
Explore With The Note infatti, sembra concentrarsi troppo su questo, con millemila scene del povero Wu Xie che guarda con sospetto, poi con fiducia, poi di nuovo con sospetto sto benedetto parente, portando il mistero a livelli oceanici.
Anche perché poi, se ci pensi, lo Zio spiega il motivo di questo switch che dura da quasi vent'anni ed ha portato alla follia mezze famiglie, in due righe: nella vecchia spedizione alla tomba sottomarina c'era qualcosa di strano. C'era una talpa. Hanno tentato di farli secchi ma non sapendo chi fosse il nemico, hanno deciso questa linea d'azione per scoprire chi fosse e perché. Punto.
Interessante come QUESTO MISTERO CHE DURA DA 3 STAGIONI sia stato spiegato in 3 righe di sceneggiatura. Grazie Lost Tomb.
E visto che abbiamo toccato l'argomento "vecchia spedizione" nella tomba sottomarina, poiché conosco gli spoiler non dirò molto, se non che Wu Xie, anima pia, NON HA DETTO NE ALLO ZIO NE A POKER FACE NE A XIA YUCHEN del ritrovamento.
E che li hai scoperti a fare?!!
Cioè, trovi un gruppo di persone che dovevano essere presumibilmente scomparsi in mare, nel mezzo di una montagna a ottomila km da dove dovrebbero essere. Un gruppo che metà dei tuoi conoscenti cerca disperatamente. Un gruppo di cui faceva parte anche tuo zio e... niente. Stanno là. A prendere il sole.
Ma Cristo di D...!!
La cosa meravigliosa è che dopo questo ritrovamento, appare anche Xia Yuchen che litiga con Wu Xie proprio per il coinvolgimento dello Zio su questa faccenda. Ed accanto a loro stanno sti cadaveri. Io boh. Senza parole.
Non commenterò poi il fatto che Xia Yuchen abbia convenientemente trovato Wu Xie e suo Zio girando a caso per una tomba millenaria e sapendo benissimo dove, quando e come incontrarli.
Xia Yuchen arriva dove deve arrivare, bello come il sole, vestito come un modello, scortato da persone armate come un esercito d'occupazione, fa le sue cose...e se ne va.
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Amen.
Ed ora, svisceriamo il vero grosso motivo del perché questa stagione sia stata per me agghiacciante: Wu Xie, Poker Face, La Bromance e la Love Story. Più Ning che fa contorno.
Partiamo proprio da lei: Ning. Nella passata serie l'avevo trovata insopportabile. In questa invece, almeno per gran parte della storia, mi sono trovata a doverla rivalutarla. Acquisisce finalmente un suo spessore e personalità, mostrando chiaramente il suo conflitto tra la fedeltà verso il "padre" e la consapevolezza di non star facendo esattamente la cosa giusta.
Peccato che, appena Cox si presenta in scena, torni ad essere un burattino senza anima. Senza idee, atti di ribellione, conflitti...niente. C'è la scena dove suo padre lascia finalmente questa valle di lacrime e lei sta lì che se lo guarda. Non è che so...prova a salvarlo, gli urla dietro, spinge Wu Xie nel portale, caga per terra... qualsiasi cosa! Sta lì, immobile.
Chiariamoci, lo spettatore sa perché lei è così sottomessa al "padre" e pronta anche a morire per lui. Ma arrivata a questo punto, mi aspettavo un minimo d'evoluzione emotiva. Anche perché, i complimenti di cui sopra, che glieli ho fatti a fare allora?!
Ancor peggio della Signorina, sono i due lead. Presi singolarmente ed in coppia.
Molti commentano la caratterizzazione e la recitazione dei due, facendo paragoni e confronti con il libro, cosa che io vorrei invece evitare. Non credo che per comprendere appieno un personaggio ci sia bisogno di aver letto anche il libro. Semmai il raffronto lo puoi fare per come sono resi i personaggi nelle stagioni precedenti.
Certo, questo è Lost Tomb che aumenta la difficoltà cambiando gli attori principali ogni stagione, con il risultato che in tre prodotti tu hai tre interpreti diversi che ovviamente rappresenteranno i loro ruoli, tutti in un modo diverso.
Solo che questa volta, per dirla male, si è pisciato fuori dal vaso.
L'attore di Wu Xie sembra una ragazzetta adolescente incapace di trattenere le sue emozioni con pochissimo autocontrollo e ancor meno sicurezza in se stesso. Litiga con Fatty per via della sua collaborazione nascosta con Cox mentre sottobanco collabora con Ning, portando il bipolarismo dunque a livelli estremi. Ma il bipolarismo è una caratteristica della famiglia Wu in generale.
E' la recitazione che proprio non mi è piaciuta. A tratti esagerata, isterica. Ovviamente c'è da tenere in considerazione tutte le vicende del personaggio e quello che emotivamente sta passando. Ma dopo 4 tombe (5 con questa) e aver visto le peggio cose, considerando anche la caratterizzazione dell'altro Wu Xie nella stagione precedente, ho trovato la sua resa troppo emotiva.
Peggio ancora Poker Face. Lo sapevo che dovevo tener di conto quel raro sorriso delle stagioni precedenti perché mi sarebbe dovuto bastare per un bel po'.
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qui, quando Poker Face aveva ancora espressioni.
Il suo interprete infatti, ha deciso di rendere il suo personaggio il meno espressivo possibile. Con il risultato che ogni volta che lo inquadravano, mi pareva di guadare il Ken della mia vecchia Barbie:
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Ora, i personaggi misteriosi, poco loquaci, inclini a stare nell'ombra, sono difficili da rendere poiché devono mostrare tutte la sfumature di chi sono, facendoli conoscere al pubblico, tramite sguardi, espressioni, movenze.
Maestro in tal senso, è il Lan Zhan di The Untamed, interpretato da un magistrale Yibo che è riuscito a caratterizzare e farsi capire dicendo in tutto 4 battute nell'arco di più di 40 episodi. La sua espressione diceva tutto: rabbia, tristezza, angoscia, serenità, preoccupazione....
Poker Face è un personaggio per certi versi simile, pur avendo " perso l'uso della parola" per motivi e storia diversi.
Per questo, pur comprendendone la difficoltà, trovo piattissima e vuota l'interpretazione di questo personaggio in questa stagione: rega' a me sembrava un robottino. Non aveva espressioni.
Tanto più che non si registra proprio la sua presenza. C'è o non c'è è uguale. Nelle stagioni precedenti, anche se Poker Face non parlava, ne percepivi la presenza accanto ai personaggi. Invece in questa stagione, nonostante se ne sia stato parecchio per i fatti suoi, quando c'era, non ne ho mai percepito la presenza. Mancava proprio di carisma e personalità.
E cosa succede quando questi due sono assieme? niente.
Se c'era una cosa in cui Lost Tomb era davvero bravo, era la bromance e la chimica tra i ragazzi del Triangolo di ferro: i loro battibecchi, le dinamiche interne al trio e al duo WuXie&Pokerface erano fantastiche da vedere e ti divertivano tantissimo. Senza parlare della plateale lovestory tra quest'ultimi, rei di aver avuto una chimica spettacolare che manco i BL thailandesi avrebbero potuto sperare di avere.
d'altronde se 2/3 delle fanficion che girano su internet sono storie porno tra sti due, un motivo ci sarà.
Qui invece, tutto sparito. C'è amicizia tra i tre - soprattutto tra Wu Xie e Fatty - ma manca quell'intesa che li facevano quasi sembrare una cosa sola.
E' quindi stato per me angosciante vedere questa dinamica andare a Signorine e Buonasera, rimpiangendo i giorni in cui Wu Xie e Poker Face si guardavano con gli occhi a cuore circondati dai cadaveri, sembrando pronti ad andare a copulare dietro ad una bara.
Anche perché era una delle poche cose buone della serie. Per dire.
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(riprendiamoci con Sua Maestà Xie Yuchen e la sua figaggine)
E ancor più angosciante è stato il finale: uno dei più insoddisfacenti mai realizzati, sotto tutti i punti di vista.
Dal punto di vista emotivo l'ho trovato terribile: Poker Face arriva da Wu Xie, lo guarda - sempre con la stessa espressione vuota - gli dice:-"Addio" ed entra nel portale. Con Wu Xie che trattenuto da Fatty, alza la manina verso il portone, con sul volto un espressione che non saprei bene come definire. Scioccata? Spaventata? Triste?
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Questa scena sarebbe stata magnifica emozionalmente parlando se 1) la recitazione fosse stata migliore 2) avessero approfondito la relazione tra Wu Xie e Poker Face durante l'arco della stagione e 3) ci fosse stata un po' più d'intensità. Se ci fossero stati gli attori dell'altra stagione con la loro chimica, questa scena mi avrebbe strappato l'anima ed il cuore. Avrei pianto per giorni.
Dal punto di vista logico anche, non si è capito cosa sia successo. Perché il portone si è aperto due volte? Perché Poker Face è andato dentro? ok, lo so perché ma darci un indizio? perché il proprietario della Tomba si è svegliato proprio in quel momento? cioè, sto stronzo dorme da secoli. Poi arrivano i nostri e si sveglia?! Così, de botto! e poi, perché sto tizio sembrava uscito da Final Fantasy?
E ancora, perché Cox voleva Wu Xie? nella serie mi è sembrato di capire che Cox volesse il corpo del Lead. Gli fa tutto un discorso su quanto sia giovane, intelligente e con il sangue meglio dell' Autan quindi ho interpretato che volesse fare uno switch tra loro due. Però appunto, è una mia interpretazione.
Che mi auguro che sia sbagliata perché se è questo il motivo di tutto sto giro per la Cina, mi domando perché Cox non abbia preso un giovane random per la via. Voleva Wu Xie per il sangue? Ma per farci cosa? a meno che Cox non pensi di girare per tutta la vita tra le tombe, cosa te ne fai di un sangue che respinge gli insetti?! per passare delle estati sereno senza i pizzichi di zanzara?
La cosa ancor più pazzesca è il modo in cui nel finale, hanno deciso di rivelare le cose:
Come detto sopra, i due Zii spiegano un piano durato vent'anni, un mistero assurdo che ha coinvolto mezza Cina - tra cui il lead - che ha perso 3 stagioni per essere portato in campo, in meno di 3 minuti. Con un mezzo spiegone contornato da qualche flashback.
Idem Cox, che come ogni buon villain, racconta i suoi obiettivi alla fine della sua vita. E siccome sto tizio ha vissuto una luuuuuuunga vita, incrociando anche il cammino dei Mystic Nine, ti aspetteresti almeno dieci minuti di retroscena. E invece sto stronzo, ci fa esposizione - si vede che proviene dalla serie di Mystic Nine, Regina di questa pratica - raccontandoci a grandi linee e rimanendo il più vago possibile su cosa ha fatto e perché. Chiudendo il tutto In meno di 5 minuti.
Dici te: non avranno avuto tempo. Però oh, 3 minuti di puntata di Xie Yunchen che va a parlare con la Nonna Huo del nulla cosmico, quelli sì. Il tempo per quello c'era.
Io vorrei tanto sapere come gli autori di questa serie gestiscono il minutaggio: per alcune cose ci perdono interi episodi. Per altre - le più importanti - le fanno raccontare nel modo più sbrigativo possibile.
Comunque sia, il risultato di questo finale è stato grandemente insufficiente. Aveva tutte le carte in tavola per essere un mezzo capolavoro ma ha preferito afflosciarsi tipo sufflè.
Conclusione: drama che non consiglierei manco al mio peggior nemico, risultando il peggiore della Saga visto fino a mo'. Per una narrazione più lineare paghiamo un prezzo troppo alto che non sono onestamente disposta a spendere. Gli altri erano fatti peggio ma divertivano e mi regalavano anche della bella bromance e love story. Gli do comunque un punto in più per i vari collegamenti con le vecchie stagioni e per aver risolto alcuni dei misteri che ci portavamo appresso da tantissimo.
Voto: 6=
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lunamagicablu · 7 months
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Dio è la nostra vera dimora Quando saremo in sintonia con Dio, sentiremo sussurrare la sua voce: "Ti ho amato attraverso i secoli, ti amo adesso e ti amerò finché non tornerai a Casa. Che tu lo sappia o no, Io ti amerò sempre". Egli ci parla in silenzio e ci invita a tornare a Casa. Alla fine, non potete fare a meno di trovare Dio. È sciocco domandarsi: " Potrò anch'io entrare nel regno dei cieli?". Non esistono altri lunghi dove andare, perché quella è la vostra vera Dimora. Non dovete conquistarla, perché siete già figli di Dio fatti a sua immagine. Dovete soltanto togliervi la maschera di esseri umani e diventare consapevoli del vostro divino diritto di nascita. Paramahansa Yogananda art _by_priestessoflight777 ************************ God is our true home When we are in tune with God, we will hear his voice whisper: "I have loved you through the ages, I love you now and I will love you until you return Home. Whether you know it or not, I will always love you." He speaks to us in silence and invites us to return Home. In the end, you cannot help but find God. It is foolish to ask, "Will I too be able to enter the kingdom of heaven?" There are no other long places to go, because that is your true Home. You do not have to conquer it, because you are already children of God made in his image. You just have to take off your mask as a human being and become aware of your divine birthright. Paramahansa Yogananda art _by_priestessoflight777 
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Philippe Jaroussky sings "Sposa, non mi conosci" from Geminiano Giacomelli's opera "La Merope"
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Philippe Jaroussky and his Ensemble Artaserse live, Versailles, 2009.
The opera "(La) Merope" tells the story of Merope, the widow of King Cresfonte (greek: Kresphontes). Her husband and children were killed by his enemy, with only her son Eptide (greek: Aipytos) escaping this fate. Growing up in exile, Epitide falls in love with Argia. The plot culminates in Act III, when Epitide finds himself completely alone among the two people who he thought knew him best.
In "Sposa, non mi conosci", Epitide addresses his mother Merope and his lover, Argia, alternately which makes for a slightly confusing text. Later, Vivaldi used the achingly beautiful piece for his pasticcio "Bajazet", but with an altered text: "Sposa, son disprezzata".
Italian Sposa non mi conosci? Madre tu non mi ascolti. (Cieli che feci mai!) E pur sono il tuo Cor, Il tuo figlio, il tuo amor La tua speranza.
Parla, ma sei infedel Credi, ma sei crudel Morir mi lascerai? Oh dio! manca il valor E la costanza.
English, literal translation My love, do you not recognize me? Mother, you do not listen to me. (Heavens, what did I do!) And yet I am your heart, Your son, your love Your hope.
Speak! but you are unfaithful Believe! but you are cruel Will you let me die? Oh gods, I am losing my courage and my constancy. (FR)
English (poetic) translation And am I to my spouse unknown? Will not my mother lend an ear? Say, oh ye gods, what have I done, Deserves a torture thus severe! I once was object of thy love; Thou plac'd thy hopes in me thy son.
Speak; but thou dost faithless prove. Believe; but thou art cruel grown. What will ye both, than, let me die, Ye gods, I find I can't prevail: And now I feel my constancy, And former courage both do fail.
*** Disclaimer *** I believe the publication of this track fulfils the criteria of fair use, discussion and study. If you have any objections against this being online, please get in touch and I will remove it immediately.
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yoursticazzi · 8 months
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Dove mi porti, mia arte?
In che remoto
deserto territorio
a un tratto mi sbalestri?
In che paradiso di salute,
di luce e di libertà,
arte, per incantesimo mi scorti?
Mia? non è mia questa arte,
la pratico, la affino,
le apro le riserve
umane di dolore,
divine me ne appretta
lei di ardore
e di contemplazione
nei cieli in cui m'inoltro...
Oh mia indecifrabile conditio
mia insostenibile incarnazione!
Mario Luzi
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francescacammisa1 · 1 year
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Tutto, però, ha una fine. E ciò che più ci ha resi felici è, al tempo stesso, quel che ha la capacità, proprio con la sua fine, di distruggerci.
Mattia Insolia - Cieli in fiamme
Ph Jacques Henri Lartigue
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Sanzuwu/Yatagarasu (parte 1)
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Mi piace questo sottile paragone tra gli umani/youkai e il corvo/coniglio e quindi Sole/Luna,Yang e Yin (ricordate che il Maten Kyo e il Seiten Kyo sono le Scritture che dominano lo Yin e Yang rispettivamente, tanto che lo stesso Maten Kyo aveva un lignaggio demoniaco prima dell’Anomalia) ma la cosa che ha attratto la mia curiosità è l’ultimo disegno raffigurante lo Yatagarasu o più precisamente il Sanzuwu (三足烏). Sappiamo come nella Minekura molti concetti, storie, miti ecc. spesso siano fusi e con-fusi come in questo caso e dunque vi è la necessità di scindere i vari pezzi pertanto dividerò in due parti (si spera XD) questa analisi.
Origini
Prima di parlare di esso però voglio agganciarmi al mito cinese implicito nell'ultima frase di Ukoku, come si può notare si vede un corvo (o cornacchia più probabilmente considerato l'areale di distribuzione del Corvus macrorhynchos colonorum nell'area del sito neolitico della cultura Yangshao e del Corvus macrorhynchos tibetosinensis se consideriamo la sovrapposizione geografica col C.m.colonorum della dinastia Shang), dalle parvenze più della fenice Fenghuang che di un corvide, inscritto nel disco solare poiché nel mito cinese e in quello giapponese derivato dal primo il corvo/la cornacchia è legato al Sole. In Cina le prime testimonianze del corvo solare (lo chiamo così perché come viene di solito chiamata “corvo/cornacchia a tre zampe” non mi convince molto e ve lo spiegherò più avanti) risalgono già nel 5000 a.C. dove viene rappresentato come uccello totemico e pare che il luogo d’origine di questa figura è Shandong provincia costiera situata lungo la regione più orientale della Cina. 
Già nelle ceramiche neolitiche risalenti dal 5000 al 3000 a.C. troviamo la rappresentazione del corvo solare,detto anche Sanzuwu, nelle culture Yangshao e Longshan. Altre scoperte archeologiche nel villaggio Quanhu-chun (città di Liuzi-zhen, provincia di Shaanxi) rivelano la presenza di ceramiche su cui è rappresentato l’uccello totemico sulle cui ali spicca il Sole. Interessante notare come nella cultura Yangshao oltre al corvo solare gli è affiancato nella rappresentazione un rospo su una Luna crescente.
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Notare il corvo a sinistra e il rospo sulla Luna a destra rappresentati in questo dipinto trovato nel sito archeologico di Mawangdui. L'immagine è lo stendardo del corteo funebre dipinto su seta della dinastia Han occidentale trovato nella tomba Mawangdui Han di Xin Zhui, nota anche come Signora Dai (morta nel 168 a.C.), raffigurante il rospo lunare (in alto a sinistra) e il corvo solare (in alto a destra). Qua vedete lo stendardo nella sua interezza, notare come ancora sia presente quell'antica traccia tripartita del mondo (cieli, mondo umano e mondo di sotto o aldilà di sciamanica memoria).
Questa rappresentazione già antica di 7000 anni,continuò per altri 3000 anni fino a che l’uccello divenne un corvo (o cornacchia) dorato e la rana in un rospo,ritratto di un credo secondo cui il corvo è l’anima del Sole mentre il rospo l’anima della Luna.
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Sanzuwu, dal sito: https://baike.baidu.com/item/%E9%87%91%E4%B9%8C/1513627?fromtitle=%E4%B8%89%E8%B6%B3%E9%B8%9F&fromid=5475459
È molto probabile che il motivo del corvo solare e il mito dei dieci corvi (che spiegherò anch'esso più avanti) si siano originati col popolo Shang il cui mito proliferò dal sud fino alla provincia Fujian,da notare tra l’altro che il loro mito della creazione asserisce che essi siano nati dall'uovo dell’uccello nero.
Nel libro di Sara Allen, Shape of the Turtle: myth, art and cosmos in early China, si dice:
“There appears to be an association between the ten-sun tradition and southern China. It might be argued that this was not a Shang tradition retained in the south during the Zhou, but one which originated in the state of Chu – a number of Shang sites in the Chu region and the connection between Shang and Chu culture has been confirmed by archaeological excavation. The most extensive finds were from Tianhu in Luoshan County, just south of the Huai River in southern Henan Province well connected to the south.  The Zhou ruler claimed this title “wang” or king exclusively for the son of heaven tianzi  history, in the Shang Dynasty, the rulers of many states used this title and were recognized by the Shang ruler who was also called king (wang).”
Col passare del tempo il mito dei dieci corvi solari si trasformò in quello dell’unico corvo solare e questo avvenne quando la dinastia Zhou conquistò e dominò sulla dinastia Shang nel 1045 a.C. da dieci corvi si passò ad uno solo tant'è che lo stesso Mencio cita Confucio dire “Il Cielo non ha due soli,i popoli non hanno due re…” comunque a livello popolare la credenza e il mito dei dieci soli rimase. A livello folkloristico si diceva che i dieci Soli fossero appollaiati sui rami del gelso (genere Morus) chiamato Fusang, situato ad Est ai piedi della Valle del Sole e che quindi questo albero fungesse da luogo d’origine dei dieci Soli.
Per capire come mai il corvo/cornacchia è una figura importante devo fare un’introduzione alla religione Shang impermeata di elementi sciamanici, ritualistici e religiosi vari, quindi scusatemi se vi rompo le balle con queste digressioni ma sono utili per meglio capire queste cose (cara Minekura quanto mi fai “dannare” per separare i vari pezzi che sapientemente hai fuso e con-fuso XD, non è vero lo adoro!).
Religione Shang
La religione del popolo Shang è molto vasta e complessa in quanto unisce elementi vari quali cerimonie, teologia, dogmi, rituali, divinazioni, elementi sciamanici ecc. La prima cosa da tenere in mente è l’importanza e il ruolo rilevante che il culto degli Antenati, con relativi sacrifici, aveva nel popolo Shang. La genealogia regale conteneva 35 Antenati storici, che includeva sia i regnanti pre-dinastici che dinastici con le relative consorti. Ad essi sono associati i miaohao ossia i “nomi-templi” a cui sono dati offerte e rituali vari. Oltre a questi troviamo figure storiche che hanno svolto il ruolo di importanti ministri quali Huang Yin, Yi Yin, Xian Wu e Xue Wu e insieme a loro ci sono figure mitologiche i cosiddetti gaozu ossia gli “Alti Antenati” e sono Nao, Er e Wang Hai.
Non è semplice poter schematizzare la religione Shang, tuttavia è possibile farsi un’idea tramite la seguente suddivisione:
Dio (o Dei) supremo: Di
Dei cosmici: Fang, Dongmu, Ximu
Forze naturali: Sole, Luna, Stelle, Fulmine, Pioggia
Spiriti naturali: Tu, Yue, He
Antenati mitici: Nao, Ji, Wang Hai, Wang Heng
Antenati pre-dinastici: Shang Jia,Bao Yi, Bao Bing, Bao Ding, Shi Ren, Shi Gui
Antenati dinastici: Da Yi, Da Ding, Da Jia, Bu Bing poi basta perché non ne ricordo più, sono un bel po'
Consorti degli Antenati dinastici: Bi Jia, Bi Yi ricordo solo queste due
Ministri reali: Huang Yin, Yi Yin, Xian Wu, Xue Wu, Jin Wu, Mie
Come detto i rituali svolgevano un ruolo dominante, ma anche come, quando farli e quali tipi (tutto questo era inciso sulle ossa da oracolo) ad esempio i sacrifici prevedevano molti tipi di cose e i più comuni erano: cibo, vino, buoi, maiali, pecore e cani (curioso poi che fosse praticata anche la castrazione di questi animali, soprattutto dei maiali). Oltre a questi si aggiungevano animali selvatici catturati durante le spedizioni venatorie e i sacrifici umani (guerrieri catturati e il metodo usato per il sacrificio era la decapitazione). Lo ammetto che sono della forte idea che lo Sciamanesimo abbia svolto un ruolo fondamentale in tutto questo in quanto era necessario il contatto tra i vari mondi (Inferiore, di Mezzo e Superiore) e per farlo erano necessari riti e offerte varie ma bisognava anche effettuarli nel modo corretto come la tradizione sciamanica esige, che poi sia divenuta una religione pre-burocratica non lo escludo anzi come tutte le cose c’è sempre evoluzione.
I sacrifici di vino e animali avevano proprio lo scopo di influenzare le forze cosmiche al fine di ottenere vantaggi, il che è più che naturale e logico. Le divinazioni avevano poi come scopo ultimo quelle di poter far diventare il regnante deceduto un Antenato per poi accedere al Dio supremo Di il quale controlla tutte le forze cosmiche e naturali, quindi si arrivava a negoziare ed eventualmente a controllare tali spiriti, Antenati e forze. Ai gaozu erano sacrificati ad esempio i buoi (gli animali grandi erano da preferirsi a quelli piccoli), specie se bianchi perché rari ma anche altri animali di colore bianco e in certi frammenti ossei su cui erano incise le divinazioni anche “uomini bianchi”,ma il carattere cinese bai per alcuni è da intendersi come “cento”.
Lo so che c’è molto, moltissimo da dire ma è per dare un’idea molto generale di quello che era la religione Shang, ora torniamo al nostro corvo.
Perché il corvo/cornacchia?
Il corvo (o cornacchia) è associato ai re Shang e alla dinastia Shang in generale e sappiamo come i regnanti divenissero gaozu una volta morti e come il regno dei vivi e dei morti sia altamente connesso,poiché il morto continua ad esistere come Antenato (tradizione sciamanica). Il mito Shang parla dei dieci Soli, il gruppo che governava aveva una relazione totemica con tali Soli e questo mito è intrinsecamente legato alla cultura Shang. Sappiamo anche che i corvi sono appollaiati sui rami del Fusang, albero di gelso i cui frutti sono rossi o bianchi e nelle iscrizioni oracolari ossee si dice che da esso ci siano molte bocche da cui si appollaiano i Soli, curioso poi notare come il carattere cinese che indica l’albero significhi anche “supporto” a significare come esso funga da supporto per i Soli (non è infrequente nelle mitologie la presenza di un albero che sorregga qualcosa che è vitale per il mondo). Un’altra cosa interessante, leggendo le parole di Ukoku in merito al fatto che i corvi risiedano all'interno delle macchie solari, è un passaggio del Shanhaijing un testo classico cinese che descrive vari luoghi e culture in modo mitologico. In esso si dice: “All'interno dei Soli ci sono giovani corvi; nella Luna rospi.” Anche nelle tombe della dinastia Han (ben postuma alla dinastia Shang) troviamo i Soli con i corvi inscritti e la Luna col rospo, notare poi che i corvi hanno due zampe e non tre, tuttavia in alcune tombe vedremo già tre zampe. Anche nella cultura giapponese né il Kojiki né il Nihon Shoki menzionano che lo Yatagarasu ha tre gambe, e il primo riferimento allo Yatagarasu con tre gambe è Wamyō Ruijushō (un dizionario giapponese di caratteri cinesi.), scritto a metà del periodo Heian (intorno al 930), e si pensa che a quel tempo volta Yatagarasu venne identificato con il corvo solare (a tre zampe), un uccello mitico della Cina e della Corea, e divenne a tre zampe. È possibile che la credenza nell'uccello come messaggero degli dei, originariamente esistente nella mitologia giapponese, si sia fusa con la credenza cinese nell'uccello spirituale del sole.
Per oggi mi fermo continuo la prossima volta con la seconda parte.
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chez-mimich · 11 months
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GIAN MARIA TOSATTI_NOw/here
Non c'è nulla che racconti il passare del tempo come la ruggine. Certo, la ruggine non ha il fascino della "madeleine" proustiana e nemmeno quello di tante opere letterarie o artistiche che hanno come oggetto il tempo e il suo trascorrere, ma ha dalla sua parte l'immediata verità dell'evidenza. Parte della bella mostra delle opere di Tosatti, “NOw/here ,esposte a Milano nello Shed del Pirelli Hangar Bicocca fino al prossimo 30 luglio, è costituita da "Ritratti 2022", titolo volutamente fuori luogo visto che i ritratti sono in realtà composizioni astratte basate su due grandi componenti materiche: l'oro e la ruggine, elementi simbolici e reali. Se l'oro è un materiale, che per così dire, non ha bisogno di presentazioni avendo in arte e, in pittura in particolare, una millenaria tradizione, (pensiamo all'arte egizia o a quella bizantina fino a Klimt, a Jeff Koons e oltre), la ruggine ha solo goduto di una certa fama con l'avvento dell'Arte Povera (Kounellis, Fabro, ecc.), ma a parte queste poche, felici esperienze, non sembra essere mai stata considerata come un elemento fondante per una corrente artistica, o per un singolo artista, dopo di allora. "La materia con la quale lavoro è il tempo" afferma Tosatti, nel video intervista in proiezione nell'atrio dello Shed, ed effettivamente la ruggine (e anche l'oro) sono primariamente modificati dal tempo. A questo proposito occorre ricordare "en passant" che Tosatti lavorò già a piene mani sul tema del tempo, proprio a Casa Bossi a Novara nel 2012, in quel "racconto che mai si è potuto scrivere", per usare le stesse parole dell’artista, che fu "Tetralogia della polvere". Per la mostra dell'Hangar, come era facile prevedere, tutto é molto spartano, con l'allestimento, fatto semplicemente di tubi industriali che sorreggono le opere. Per quanto concerne l'oro, il materiale era già stato usato da Tosatti anche per "Histoire et Destin– New Men’s Land" del 2016, quando "foderò" alcune fortificazioni nel nord della Francia, a due passi dal "Pas-de-Calais", dipartimento tristemente noto per essere la porta di ingresso di molti migranti in Francia o per il loro transito verso la Gran Bretagna. Perchè l'oro? Perché loro sono forse l'oro del mondo o perché la fortezza europea deve difendersi? Mi piace pensare invece che l'oro sia un simbolo della redenzione e quindi utilizzato solo per il suo valore fortemente simbolico. Ma la serie "Ritratti" non esaurisce tutta la mostra dello Shed, dove sono presenti anche opere in grafite e carboncino, quelle proprio che danno il titolo all'intera esposizione. Si tratta di "paesaggi astratti", geografie della mente, visioni fuori fuoco fatte di orizzonti rigorosi e di grandi capiture di grafite sfumata, cieli ipotetici dove compaiono (sinistre?) sfere bianche. Tosatti non è nuovo ad esperienze estetiche dove la meditazione sui luoghi si materializza in opere dall'ampio respiro, come è accaduto nel 2020 con "Episodio di Odessa" che faceva parte del progetto "Il mio cuore è vuoto come uno specchio” del 2018, un progetto che prende le mosse dal paesaggio desolato del lago di Kuyalnik, in Ucraina. Come per tutte le mostre allestite nello Shed e nella grande "navata" dell'Hangar Pirelli, artista, ambiente e opere, vivono una specie di simbiosi (se le opere non sono necessariamente site-specific) ed è comunque evidente che il luogo dell’esposizione, in questo caso un luogo molto molto suggestivo, carico di memoria industriale, luogo del tempo per eccellenza il tempo del lavoro, non può essere considerato un ambiente "neutro" o peggio casuale. Lo Shed modella gli artisti almeno quanto gli artisti riescano a modellare lo Shed e la stessa cosa, vale per l'Hangar in generale. Nella fattispecie, L'opera di Gian Maria Tosatti sembra fatta apposta per il luogo che non lascia spazio a divagazioni di sorta. Lo Shed è uno spazio claustrofobico dove aleggia ancora nell'aria quel tempo del lavoro che è spesso coincidente col tempo sottratto. Una mostra senza concessioni allo svago o alla svagatezza...
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atelierdart · 2 years
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I fiori di magnolia sono volati nel vento . Il mio viaggio continua alla ricerca di forme, colori e trame attraverso il mio giardino segreto. È un viaggio, soprattutto verso l'interno, verso la scoperta di me stesso e dei miei ricordi che si manifestano come frammenti di cose: fiori, foglie, arbusti, rami, cieli limpidi o tempestosi, prati e boschi profondi. Un giardino incantato dove si può accedere nei momenti di bisogno quando, stanco del rumore della vita di tutti i giorni, si sente il bisogno di allontanarsi e volare più in alto . .⁣ .⁣ .⁣ #watercolourartist #sketch #botanicaldrawing #instaart #watercolour #artist #watercolourflowers #watercolourist #natural #artwork #artistsoninstagram #artchallenge #traditionalart #botanicalart #lavenderaesthetic #drawing #lavenderlove #botanicalwatercolor #painting #artsupplies #watercolourillustration #draw #sketchbook #scrawlrbox #botanicalartist #art #illustration (presso San Gimignano) https://www.instagram.com/p/Ckh0kPRNPGT/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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fouquesartcorner · 2 years
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A wild Dryad Noelle Appears. Morning glow and under the moonlight.
Noelle and Dryad design, and art (c) me
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La storia nascosta nei cieli del 18 aprile
Torino, con il suo ricco patrimonio storico e culturale, si presenta come una tela vivente in cui arte e storia si intrecciano in un mosaico affascinante. La Giornata mondiale dei monumenti, celebrata il 18 aprile, offre l’opportunità ideale per esplorare la città in modi meno convenzionali e più coinvolgenti. Ecco alcuni suggerimenti su come vivere al meglio questa giornata, immergendosi in…
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philippequeau · 2 months
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Théorie du corps dans le ciel
“Extase critique” ©Philippe Quéau (Art Κέω) 2024 En 1952, pendant une nuit du mois d’avril, vers une heure du matin, Salvador Dalí écrivit une note intitulée « Reconstitution du corps glorieux dans le cieli ». Ce titre faisait référence à son tableau de 1951, « Le Christ de saint Jean de la Croix », lui-même inspiré par un dessin réalisé vers 1575 par Jean de la Croix, et conservé au Monastère…
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lunamagicablu · 9 months
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Dobbiamo individuare dentro di noi il sole che sorge, la luce serena e pura della luna, e lo scintillio delle stelle nei cieli. Non importa quanto bui siano i tempi in cui viviamo, noi siamo soli splendenti. Incarniamo la Legge Meravigliosa che pervade l’intero universo. (Daisaku Ikeda) art _by_somniamea_ ***************** We must locate within ourselves the rising sun, the clear, pure light of the moon, and the twinkle of the stars in the skies. No matter how dark the times we live in, we are the only shining ones. We embody the Wonderful Law that pervades the entire universe. (Daisaku Ikeda) art _by_somniamea_
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lamilanomagazine · 5 months
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Milano, il Teatro alla Scala si accende con "Big Ballerina"
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Milano, il Teatro alla Scala si accende con "Big Ballerina" Dalla storica partnership tra Fondazione Teatro alla Scala e A2A, Fondatore sostenitore del Teatro, nasce l’iniziativa “Big Ballerina al Teatro alla Scala” per celebrare l’arte della danza e il suo profondo significato attraverso una grandiosa installazione di light art, realizzata dall’artista di fama internazionale Angelo Bonello. In occasione dell’inaugurazione della nuova Stagione del Balletto, che si terrà il prossimo 17 dicembre, la facciata principale del Teatro sarà illuminata dalla scenografica presenza di Big Ballerina: alta 10 metri e illuminata da oltre 1.200 luci a led, l’opera rappresenta una ballerina classica, intesa sia come icona di bellezza ed eleganza esteriore sia come emblema della dura disciplina necessaria per avvicinarsi a un ideale di perfezione che costa sacrificio. Artista multidisciplinare e light artist, Angelo Bonello ha realizzato opere, progetti e spettacoli in tutto il mondo: le sue opere di light art sono state esposte nei più importanti contesti internazionali con installazioni permanenti e temporanee a Londra, Toronto, Washington, Riyadh, Singapore, Amsterdam, Chengdu, Sydney. Ha creato oltre centocinquanta progetti, realizzati in quaranta paesi nel mondo ed è direttore artistico di programmi televisivi di successo, fondatore del Kitonb Creative Studio, oltre ad aver curato la direzione artistica di Light is Life – Festa delle luci A2A a Brescia, Bergamo e Monte Isola per la Capitale Italiana della Cultura 2023. Big Ballerina vuole essere un omaggio alla danza, all’arte e alla cultura italiane che trovano massima espressione nel Teatro alla Scala e nella sua ricca e prestigiosa offerta culturale: così è l’opera scelta per l’inaugurazione della nuova Stagione del Balletto, Coppélia. Rappresentata per la prima volta nel 1870 all’Opéra di Parigi sulla musica di Léo Delibes, Coppélia si annovera tra i capolavori del grande repertorio del balletto, riproposta qui per la prima volta con la coreografia firmata da Alexei Ratmansky. L’installazione sarà posizionata sulla Terrazza principale del Teatro e da lì accoglierà il pubblico e illuminerà la piazza antistante da domenica 17 dicembre a domenica 7 gennaio: l’accensione dell’opera è prevista alle ore 19:00 di domenica 17 dicembre, poco prima dell’inizio della Prima. “Tra pochi giorni inaugureremo la Stagione di Balletto con una prima assoluta, la nuova Coppélia firmata da Alexei Ratmansky. Sarà una nuova dimostrazione del livello raggiunto in questi anni dal Corpo di Ballo con la direzione di Manuel Legris. La Scala”, commenta Dominique Meyer, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro alla Scala, “riafferma così una tradizione coreutica che fin dall'800 fa parte della sua storia e che grazie alla collaborazione con A2A vogliamo celebrare insieme alla città, con un'opera fatta di luce nel periodo delle feste. Siamo certi che sarà il miglior augurio per una nuova Stagione di danza con il balletto della Scala”. “Il sostegno al mondo della cultura è uno dei valori che ispirano l’operato di A2A, in linea con il nostro essere una Life Company”, sono le parole di Roberto Tasca, Presidente del Gruppo A2A. “La nostra missione è contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone anche attraverso la valorizzazione dell’arte, della musica e del teatro”, commenta Tasca. “Milano è uno dei territori in cui siamo storicamente presenti. Il Teatro alla Scala, per il suo legame con la Città e la sua apertura verso il mondo, è il luogo ideale per realizzare un’opera che regalerà momenti di luce di alto valore artistico. È la prima volta che un progetto di light art viene realizzato in un luogo così iconico, un’occasione unica resa possibile anche grazie alla collaborazione del Sovrintendente Dominique Meyer”. “La danza unisce il sogno, i territori della fantasia, dei cieli stellati, coniuga l'immaginario universale dietro cui si celano simboli e gesti archetipi” commenta l’artista Angelo Bonello. “La regola, la misura, il movimento delle sfere celesti ispirano i passi e le movenze dei danzatori delle origini. Il desiderio della ballerina è diventare étoile e rimanere un segno luminoso scritto nel firmamento dell'infinito. L’arte, da sempre, è la cosa migliore che può fare l’essere umano. Installare la mia opera Big Ballerina sulla facciata del più importante Teatro del Mondo ha un valore simbolico enorme, crea un dialogo tra interno ed esterno, una vera e propria “rottura della quarta parete”, non più intesa come parete che divide il palcoscenico dal pubblico di sala, ma come parete dell’edificio stesso che si apre verso lo spazio pubblico, verso un pubblico non più solo esclusivo ma trasversale ed eterogeneo”. A2A Life Company Quotato in Borsa, con oltre 13.000 dipendenti, il Gruppo gestisce la generazione, la vendita e la distribuzione di energia e la vendita e la distribuzione di gas, il teleriscaldamento, il ciclo dei rifiuti, la mobilità elettrica e i servizi smart per le città, l’illuminazione pubblica e il servizio idrico integrato. La sostenibilità è al centro della strategia industriale di A2A, fra le prime aziende ad aver definito una politica ispirata ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Il sostegno di A2A al mondo della cultura è espressione del suo essere una Life Company, che contribuisce al miglioramento della vita delle persone e del Pianeta. Recente dimostrazione del suo impegno in operazioni dalla forte valenza culturale è stata l’esperienza di Light is Life – Festa delle luci A2A, festival di light art, organizzato nell’ambito delle iniziative di Capitale della Cultura 2023, che ha visto la partecipazione di oltre 670.000 visitatori tra Brescia, Bergamo e Monte Isola. La Festa ha sostenuto concretamente le attività di Fondazione Banco dell’energia, da anni impegnata a contrastare la povertà energetica in Italia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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