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#attrici italiane
giallofever2 · 1 year
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QUEENS 👑
Suzy Kendal - Anita Strindberg - Rosalba Neri
The Scream Queens of the Italian GIALLO/HORROR MOVIES
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di-biancoenero · 6 months
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Virna Lisi a Taormina, in occasione della Rassegna Cinematografica Internazionale di Messina e Taormina. 1964
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achillecutalo · 1 year
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Gli incontri che si fanno nel posto dove da 15 anni vivo da latitante
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dolorygloria · 2 years
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Maria Grazia Cucinotta at the 7th Annual Enviromental Media Awards, 1997
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fashionbooksmilano · 1 year
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Soggetto nomade
Agosti Battaglia Carmi Catalano Russo
Identità femminile attraverso gli scatti di cinque fotografe italiane 1965 1985
Postfazione di Rosi Braidotti. Introduzione di Cristiana Perrela e Elena Magini.
Produzioni Nero, Roma 2020, 176 pagine, brossura, 22 x 26,3 cm, ISBN  9788880560760
euro 25,00
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"Soggetto nomade" raccoglie in un unico volume gli scatti di cinque fotografe italiane realizzati tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Ottanta, che restituiscono da angolazioni diverse il modo in cui la soggettività femminile è vissuta, rappresentata, interpretata in un periodo di grande cambiamento sociale per l'Italia. Anni di transizione dalla radicalità politica all'edonismo, anni di piombo ma anche anni di grande partecipazione e conquiste civili, dovute principalmente proprio alle donne, e alle battaglie femministe. Una riflessione sull'identità e sulla sua rappresentazione che prende le mosse dai ritratti dei travestiti di Genova di Lisetta Carmi (Genova, 1924), dove la femminilità è un'aspirazione, e si declina attraverso le immagini di attrici, scrittrici e artiste di Elisabetta Catalano (Roma, 1941-2015), gli scatti sul movimento femminista di Paola Agosti (Torino, 1947), le donne e le bambine di una Sicilia sfigurata dalla mafia di Letizia Battaglia (Palermo, 1935) e infine gli uomini che per un giorno assumono l'identità femminile nel carnevale di piccoli centri della Campania esplorati da Marialba Russo (Napoli, 1947). 
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11/02/23
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sounds-right · 2 years
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HC Milano: code ed extension capaci di far sognare!
Capelli, che passione! E che divertimento seguire la hair evolution di artiste, attrici e popstar che fanno sognare e regalano a chiunque, ogni giorno, sui social e sulle testate, idee per il proprio look.
Ecco perché HC Milano, brand leader nel settore capelli, ed in particolare nel settore Extension e Code, sul proprio sito - https://www.hc-milano.it/ dà spazio a foto e articoli che raccontano i diversi tagli delle star italiane ed internazionali. Molte di loro non fanno segreto di usare extension, perché lo show business ha le sue regole e cambiare spesso per chi lavora con la propria immagine è assolutamente necessario.
Ecco perché il successo di HC Milano continua a crescere, sia in tv sia nella vita reale, utilizzano le code HC per un cambio di look.Tra le tante star possiamo citare  Manuela Arcuri, Nina Soldano, Francesca Cipriani, Nancy Coppola e tante altre. Sarebbero comunque splendide, ma grazie alle code HC Milano il loro look è ancora più curato ed efficace.
Ma quali sono i prodotti del momento in ambito capelli? Sono proprio le code che, per la loro facilità di utilizzo, sono veloci e pratiche da applicare. A guidare il brand HC Milano c'è Maximilian Zanotti imprenditore mantovano che ha creduto fin da subito in un prodotto in grado di cambiare la vita a chi vuole avere sempre il look giusto per ogni occasione. HC ha dato vita ad una tecnologia davvero utile e innovativa, che tra l'altro è anche ecologicamente sostenibile. L'impatto sul pianeta dei prodotti HC Milano infatti è davvero limitato. 
Tra le persone chiave che stanno portando al successo il brand ci sono senz'altro anche Domenico Visone e Ciro Frenna, hair stylist che seguono il brand. Il loro lavoro è quello di mettere i prodotti al servizio dello stile e dell'acconciatura di tante celebrity: le opzioni sono tante e con il consiglio giusto i risultati sono davvero stupefacenti. Infatti la filosofia di HC Milano è quella di fare esattamente lo stesso con ogni donna. Grazie a un'attenzione costante alla qualità delle sue proposte, HC Milano, leader in Italia nel settore capelli, è in crescita continua e costante. L'azienda ha infatti in programma di espandersi anche all'estero entro la fine del 2022. Va poi sottolineato l'apporto strategico della GMidea, che cura la comunicazione di HC Milano: l'immagine online, le campagne pubblicitarie ed i social sono curati in ogni dettaglio e raccontano l'anima e i prodotti del brand.
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myleszply195 · 2 months
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11 Ways to Completely Ruin Your scambisti
FILM PORNO ITALIANO VIDEO PORNO
Qui puoi trovare i migliori video delle Pornostar Italiane più famose in quale modo Moana Pozzi, Jessica Rizzo, il famoso e super dotato Rocco Siffredi o le più recenti Pornostar come Valentina Nappi e Malena la Pugliese. Attori e attrici super sexy in tutte le posizioni più eccitanti che puoi immaginare. Lasciati sedurre dai nostri contenuti, è il meglio che puoi trovare su Internet, te lo garantiamo. Cerchiamo regolarmente nei portali erotici nuovi tesi per selezionare solo quelli che riteniamo più adatto alle tue esigenze ed li condividiamo qui per il tuo più capiente piacere. Sono tutti video pornogratis, quindi non devi spendere neanche un http://traviscvap369.lucialpiazzale.com/porno-italiano-10-things-i-wish-i-d-known-earlier centesimo per guardarli. È normale fantasticare di scoparti la tua vicina di casa o la mamma successo uno studente universitario, ma qui troverai lo medesimo tipo di video che soddisferanno la tua curiosità sessuale e ti ecciteranno anche oltre i limiti che avevi immaginato probabili.
Ebbene, qui l'unica preoccupazione che avrai è ingenuamente scegliere quali video come vedere, uno dopo l'altro fino a che finalmente riuscirai per calmare tutto quel fuoco che ti brucia dentro. Possiamo garantire che questo sarà il compito più difficile che avrai mentre sei in nostra compagnia, e delle nostre ragazze. Abbiamo sempre avuto produzioni di video porno vittoria alta qualità, che risalgono a qualche decennio fa, ovvero quando le pornostar italiane erano già famose in tutto il mondo. Oggi, con la comparsa dei video porno amatoriali, gli italiani si sono ispirati al loro passato ed attualmente filmano i piu importanti video xxx fatti in casa che si sono in grado di guardare. Ecco perché vengono effettuate nati siti web gratuiti ben noti come Lupoporno o Amaporn, che attualmente forniscono quotidianamente tantissimi film porno amatoriali direttamente sul tuo schermo. Dal cielo alla terra, la nostra pagina raccoglie in un unico luogo un’esposizione successo donne italiane per il godimento dei nostri desideri più perversi.
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La mafia siciliana e le sue troie danno spettacolo in codesto porno spettacolare che farà parlare il mondo intero. Non perdetevi questo film completo per nulla al mondo. Le Pornostar vengono effettuate molto popolari e se dovessi mai vedere una singola tale pornostar bionda con grandi tette nella vita reale, allora vedrai la differenza.
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lamilanomagazine · 4 months
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Emilia-Romagna, Il nuovo spettacolo di Valter Malosti con Anna Della Rosa dall’opera di William Shakespeare Antonio e Cleopatra
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Emilia-Romagna, Il nuovo spettacolo di Valter Malosti con Anna Della Rosa dall’opera di William Shakespeare Antonio e Cleopatra Antonio e Cleopatra di William Shakespeare è un’opera raramente rappresentata in Italia, ma è tra le vette poetiche del corpus drammatico dell’autore, un’occasione per il pubblico e gli appassionati di confrontarsi con un capolavoro sconosciuto ai più, anche grazie alla nuova traduzione italiana in versi di Nadia Fusini e Valter Malosti. È questo il testo che Malosti, il direttore di ERT / Teatro Nazionale, sceglie per la sua nuova regia, in prima assoluta al Teatro Storchi di Modena dal 10 al 14 gennaio, e subito dopo a Bologna al Teatro Arena del Sole dal 17 al 21 gennaio. La tournée proseguirà nelle principali città italiane fino a giugno, chiudendosi al Piccolo Teatro di Milano. Lo spettacolo è una produzione di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale con Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura. In occasione della replica di sabato 13 gennaio alle ore 16.30 al Teatro Storchi è in programma un incontro con Valter Malosti, Anna Della Rosa e Nadia Fusini, moderato dal docente e coordinatore del corso di Laurea in Discipline della musica e del teatro dell’Università di Bologna Enrico Pitozzi, nell’ambito del ciclo Conversando di Teatro. Nei panni dei due protagonisti, lo stesso Malosti e Anna Della Rosa, già finalista ai Premi Ubu 2021 come miglior attrice per la sua interpretazione della regina d’Egitto in Cleopatràs, il primo dei Tre lai di Giovanni Testori, con la regia di Valter Malosti. Con loro, un ampio cast che vede insieme attrici e attori affermati e giovani talenti (Danilo Nigrelli, Dario Battaglia, Massimo Verdastro, Paolo Giangrasso, Noemi Grasso, Ivan Graziano, Dario Guidi, Flavio Pieralice, Gabriele Rametta, Carla Vukmirovic). Per la messa in scena il regista collabora con alcuni fra i migliori professionisti del teatro italiano, tra cui i premiati agli Ubu 2023 Margherita Palli (scenografa), Cesare Accetta (direttore della fotografia e light designer) e GUP Alcaro, sound designer che affianca i lavori di Malosti da due decenni, vincitore per il progetto sonoro di Lazarus. I costumi sono di Carlo Poggioli, candidato ai Nastri d'Argento, ai David di Donatello e ai BAFTA; e la cura del movimento è del regista e coreografo Marco Angelilli. Antonio e Cleopatra Valter Malosti si confronta con Antonio e Cleopatra dopo un lungo e appassionato percorso shakespeariano. Tra gli spettacoli: Shakespeare/Venere e Adone (Premio ANCT 2009), Lo stupro di Lucrezia (Premio Ubu 2013 a Alice Spisa), Amleto, Shakespeare/Sonetti, Macbeth. Nel 2022 Einaudi pubblica nella collana di Poesia la sua traduzione de I Poemetti. «I due straripanti protagonisti – spiega Valter Malosti – eccedono ogni misura per affermare la loro infinita libertà. Politicamente scorretti e pericolosamente vitali, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano vanno oltre la ragione e ai giochi della politica. Inimitabili e impareggiabili, neanche la morte li può contenere. Di Antonio e Cleopatra – prosegue il regista – la mia generazione ha impresso nella memoria soprattutto l’immagine, ai confini con il kitsch, e vista attraverso la lente d’ingrandimento del grande cinema (grande davvero vista la regia di Joseph L. Mankievicz) di Hollywood, della coppia Richard Burton / Liz Taylor. Ma su quest'opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, su questo meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, aleggia, per più di uno studioso, a dimostrarne la profonda complessità, l’ombra del nostro grande filosofo Giordano Bruno: un teatro della mente». La storia d’amore tra Antonio e Cleopatra permette a Shakespeare di raccontare l’incontro e il conflitto tra Oriente e Occidente, un conflitto politico ma anche scientifico. Nel 1580 infatti Giordano Bruno si trovava in Inghilterra, qui recuperò le scienze astronomiche degli antichi egizi e diffuse nella cultura occidentale le sue teorie rivoluzionarie che gli sarebbero poi costate la vita. Per Antonio conoscere Cleopatra – un “Serpente del vecchio Nilo” che siede in trono rivestita del manto di Iside – è ciò che dà un senso al viaggio della vita, nell’incontro con Cleopatra Antonio nasce pienamente a sé stesso. Quanto a Cleopatra, scrive Nadia Fusini, «oltre che Didone e Iside, è una zingara, è la grande prostituta d’Oriente, un’anticipazione di Isolde, la donna “strana” e straniera dei Proverbi, la “lussuriosa” di Dante, la “fedele” in amore di Chaucer, la puttana di Cesare, e ora l’amante di Antonio. Ma soprattutto, ora, in questo dramma, è la sacerdotessa di un’azione drammatica da cui sgorga ancora e di nuovo l’antica domanda, che già ossessionava Zeus e Era: in amore chi gode di piú? l’uomo o la donna? e chi ama di piú, gode forse di meno? E tra gli amanti, chi riceve di piú? Sono domande che nella logica dell’economia erotica con cui Shakespeare gioca esplodono con fragore dissolvendo pretese macchinazioni puritane volte a legiferare in senso repressivo sulla materia incandescente dell’eros». Antony and Cleopatra, come ci suggerisce il docente, traduttore e poeta Gilberto Sacerdoti, è un prisma ottico: «Se viene osservato solo di fronte un prisma ottico mostra una sola immagine, e se non si fa un passo a sinistra e uno a destra, le altre due restano invisibili – il che, in caso di “verità” e “segreti della natura” che “dovrebbero tacere”, può venir buono per farli tacere e parlare al tempo stesso.” Visto di fronte è dunque la storia di amore e di politica narrata da Plutarco. Visto di sbieco ci spinge a decifrare “l’infinito libro di segreti della natura”. Per trovare un corrispettivo dell’infinito amore di Antonio “bisogna per forza scoprire un nuovo cielo e una nuova terra”, e a chi è disposto a lavarsi il cervello col forte vino d’Egitto, Dioniso rivela “un mondo che gira” proprio come quello che l’umanità si stava preparando a scoprire». Un breve appunto su ordine e disordine / Valter Malosti FILONE La demenza del nostro generale oltrepassa ogni misura: i suoi occhi che mandavano bagliori di fuoco sulle schiere e le adunate di guerra, riflessi sul metallo come un Marte, ora son volti su quella egiziana, e il suo gran cuore di capitano, che in battaglia faceva saltar via le fibbie della corazza sul petto, rinnega sfrenato ogni temperanza, è diventato il mantice e il ventaglio che rinfresca i bollori d’una zingara lussuriosa. Guarda bene la scena Vedrai uno dei tre pilastri del mondo trasformato nel buffone d’una puttana. Fa’ attenzione e guarda. Mi hanno sempre colpito leggendo e rileggendo Antonio e Cleopatra, la prima e l’ultima scena ma non capivo esattamente il perché. Mi sembravano due scene, stavo per dire due inquadrature, non rilevanti. Nella prima scena uno degli ambasciatori arrivati da Roma per avere un colloquio con Antonio parla del grande generale come se fosse un vecchio demente, disordinato, libidinoso, perso dentro l’amore per la “zingara” Cleopatra, e d’altra parte gipsy arriva proprio da egyptian, così come il nostro italiano “gitano”, che è il latino aegyptanus, da Aegyptus «Egitto», e con questo ultimo appellativo Antonio chiamerà Cleopatra all’interno della tragedia shakespeariana. Nella scena che chiude la tragedia osserviamo invece il vincitore Cesare Ottaviano davanti al corpo esanime di Cleopatra che incita al “massimo ordine”. Antonio e Cleopatra inizia dunque col massimo disordine in atto, in cui eros vive insieme a thanatos in un baccanale egiziano e convive con le guerre e la res pubblica e il potere, ma tutto questo sconvolgimento del mondo svanisce con la morte dei due amanti “senza pari”. L’ultima inquadratura appartiene a Cesare Ottaviano che, dopo la beffa politica del suicidio di Cleopatra, concede ai due una imperitura tomba comune ed esige dai suoi il “massimo ordine” relativamente al rito di sepoltura con tutto l’esercito schierato. Massimo ordine che vuole cancellare per sempre il massimo disordine. Ed è, istintivamente, proprio dall’immagine per me ineludibile di questa tomba-monumento che è iniziata la nostra ricerca su Antonio e Cleopatra. Ho chiesto a Margherita Palli di creare una scena-tomba, con gli strati della storia (millenari) visibili, è un mausoleo di oggi che ospita tombe antiche di antichi ospiti, i fantasmi, le ombre come Shakespeare le chiamava, che sono l’essenza del teatro. Sono dei morti che qui ci parlano con una pienezza di vita e una presenza più viva della vita, grazie alla poesia. I. L'invertito gusto e invertibile anche del veleno che hai cercato, distribuito, amato, quell’odiosa, sadica mania di far che la materia dell’arte sia come la gola l’attimo prima che una mano la stringa o nelle vene infetti l’aspide-siringa la funesta bava-droga, l’attimo, l’ora, l’eternità, forse, prima che Cleopatra muoia II. Chi ha quaggiù dipinto e amato che non desiderasse nell’un tempo l’assassinio di sé e dell’amante, una morte comune, fosse pur pitturale, insieme, a due, l’agonie mie, le sue... Giovanni Testori, Francesco Cairo, da Maddalene, Franco Maria Ricci, 1989 Personaggi e interpreti - Anna Della Rosa Cleopatra - Valter Malosti Antonio - Danilo Nigrelli Enobarbo - Dario Battaglia Cesare Ottaviano - Massimo Verdastro Indovino - Paolo Giangrasso Messaggero di Cleopatra - Ivan Graziano Agrippa - Noemi Grasso Incanto - Dario Guidi Eros - Flavio Pieralice Messaggero di Roma - Gabriele Rametta Soldato di Antonio - Carla Vukmirovic Ottavia Valter Malosti, regista, attore e artista visivo, dirige dal maggio 2021 Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Nazionale e in precedenza la Fondazione Teatro Piemonte Europa e la compagnia indipendente Teatro di Dioniso. Gli spettacoli di Malosti hanno ottenuto, tra gli altri, il premio internazionale Flaiano per la regia di Venere in pelliccia di David Ives nel 2017, il Premio Ubu 2009 per la regia di Quattro Atti Profani di A. Tarantino e quello dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro sempre per Quattro Atti Profani e per Shakespeare/Venere e Adone. Nel 2004 Inverno di Jon Fosse ha ricevuto il Premio Ubu per il miglior testo straniero messo in scena in Italia. Del 2004 è il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini. Nel 1992 Malosti ha ricevuto una menzione speciale al Fringe Arts Festival di Melbourne come miglior performer interpretando Ella di H. Achternbusch in lingua inglese. Del 2019 è la nomination ai Premi Ubu per la regia e il progetto sonoro di Se questo è un uomo di Primo Levi. Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Ha al suo attivo diverse regie radiofoniche per Rai Radio3. Tra i suoi progetti più recenti la regia d’opera de Il viaggio di G. Mastorna di Matteo D’Amico da Fellini e Lazarus di David Bowie e Enda Walsh. Come attore Malosti ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron) per la direzione d’orchestra di Noseda. Ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino dal 2010 al 2018. Per la collana di Poesia di Einaudi Editore è uscita a fine novembre 2022 la sua traduzione de I Poemetti di William Shakespeare. Per la direzione di ERT / Teatro Nazionale nel 2023 ha ricevuto il Premio Enriquez e la Targa Volponi. Anna Della Rosa, diplomata alla scuola d’arte drammatica Paolo Grassi, si specializza con Luca Ronconi e Massimo Castri. Debutta con Peter Stein al Teatro Greco di Siracusa e nei più importanti teatri antichi d’Europa. È protagonista diretta da Toni Servillo, Luís Pasqual, Pascal Rambert, Valter Malosti, Martin Kušej, Marco Bellocchio, Andreè Shammah, Marco Baliani, Davide Livermore, Veronica Cruciani, Simone Toni e Jacopo Gassmann, per il quale è Ifigenia nell’Ifigenia in Tauride al Teatro Greco di Siracusa nel 2022. Per il ruolo di Giacinta ne La Trilogia della Villeggiatura diretta da Toni Servillo, vince il Premio ETI Gli Olimpici del Teatro come migliore attrice emergente e il Premio Virginia Reiter, per la sua interpretazione in Blackbird diretta Luís Pasqual, riceve il Premio Marisa Bellisario e il Premio Duse come migliore giovane attrice di teatro e il premio Internazionale “Amici di Milano per i giovani”. È finalista al Premio Ubu come miglior attrice nel 2008 per il ruolo di Giacinta e nel 2021 per le sue interpretazioni di Cleopatràs di Giovanni Testori con la regia di Valter Malosti e di Sorelle, scritto e diretto da Pascal Rambert. È la voce di Via col vento di Margaret Mitchell e di Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi, audiolibri prodotti da Storytel. È la Ragazza Esangue ne La grande bellezza di Paolo Sorrentino, Premio Oscar 2014 come miglior film in lingua straniera. Nella stagione 2023/2024 debutterà̀ in Durante, testo e regia di Pascal Rambert. Ha interpretato di recente al Nuovo Teatro delle Passioni di Modena Erodiàs + Mater strangosciàs, il progetto di Sandro Lombardi, storico interprete dei Tre lai di Testori, nato come un ideale passaggio di consegne da attore ad attrice (prodotto da ERT / Teatro Nazionale). Riprende inoltre Accabadora, dal romanzo di Michela Murgia, drammaturgia di Carlotta Corradi e regia di Veronica Cruciani, una co-produzione ERT con Savà srl. Tournée - 10-14 gennaio 2024, Teatro Storchi, Modena - 17-21 gennaio 2024, Teatro Arena del Sole, Bologna - 23 gennaio 2024, Teatro Asioli, Correggio - 25-28 gennaio 2024, Teatro Alighieri, Ravenna - 31 gennaio - 4 febbraio 2024, Teatro Sociale, Brescia - 8 -11 febbraio 2024, Teatro Comunale Bolzano - 13-18 febbraio 2024, Teatro Carignano, Torino - 22-25 febbraio 2024, Teatro Ivo Chiesa, Genova - 2-10 marzo 2024, Teatro Bellini, Napoli - 14-17 marzo 2024, Teatro Goldoni, Venezia - 20-21 marzo 2024, LAC – Lugano Arte Cultura - 4-9 giugno 2024, Piccolo Teatro Milano – Teatro d’Europa Informazioni - Teatro Storchi - Largo Garibaldi 15 – Modena - dal 10 al 14 gennaio 2024 - mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30 | sabato ore 19.00 | domenica ore 16.00 Conversando di Teatro Sabato 13 gennaio alle ore 16.30 al Teatro Storchi, incontro con Valter Malosti, Anna Della Rosa e Nadia Fusini, moderato da Enrico Pitozzi. Vengo anch’io! Laboratori creativi per bambin* mentre i grandi sono a teatro. Sabato 13 gennaio alle ore 19.00 è in programma il laboratorio di Movimento e Danza a cura di Centro Danza La Fenice: sarà un modo diverso per prendere confidenza con il movimento attraverso il gioco e la fantasia. Due esperte proporranno attività ludico motorie che associano suoni e colori ai movimenti proposti. Creatività, fantasia e ricerca saranno i filoni principali del laboratorio. Il costo di ogni appuntamento è di 7 € per bambin*, (10 € in tutto se i/le bambin* sono 2), oltre al prezzo (ridotto del 20%) del biglietto dello spettacolo per i genitori, ridotto al 20%. Disponibilità limitata e fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria: 059.2136021 – [email protected] Audiodescrizioni La replica di Antonio e Cleopatra di domenica 14 gennaio alle ore 16.00 sarà audiodescritta, grazie alla collaborazione con Centro Diego Fabbri di Forlì nell’ambito del progetto Teatro No Limits. L’audiodescrizione è realizzata con il sostegno del Banco S. Geminiano e S. Prospero. Biglietteria Tel. 059 2136021 | [email protected] Aperta dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00 Vendita online al seguente link  e a questo link Prezzi: da 7€ a 27 €  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Addio a Luca Sabatelli, suoi i mitici costumi di Raffaella Carrà
Addio al costumista Luca Sabatelli, scomparso a Milano a 94 anni. Aveva legato il suo nome ai grandi dello spettacolo italiano, e in particolare a Raffaella Carrà.     Diplomato all’Accademia di belle arti di Firenze (città in cui era nato il 3 giugno del 1936), ha collaborato ad importanti produzioni italiane per il teatro, il cinema e la televisione, realizzando abiti per attrici del calibro di…
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agrpress-blog · 6 months
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Sabato 18 novembre 2023 alle ore 21.00 e domenica 19 alle ore 19.00 si svolgerà, presso il Cantiere Teatrale - Accademia Giovanni Arnone - Circonvallazione Gianocolense, 307 -, il reading teatrale Due di noi, due monologhi di Francesco Olivieri, interpretati da Katia Nani. «... perché tutti noi siamo animali feroci, e dobbiamo conoscerci a fondo per rispettare prima di tutto noi stessi e poi quelli che intorno a noi vivono...» (da Due di noi) In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il 25 novembre 2015, in oltre venti città italiane, fu letto il testo teatrale La Trilogia dell’Amorte, scritto dall’autore Francesco Olivieri. Al progetto, sostenuto da NoiNo.org e dalla Cooperativa BeFree, hanno anche aderito le città di Parigi e Berlino. La lettura è stata realizzata all’interno delle carceri, nei centri antiviolenza, alla Casa Internazionale delle Donne di Roma e Trieste e interpretata da circa ottanta attrici e attori professionisti e dai detenuti delle carceri stesse. «Dopo aver organizzato per due anni consecutivi la contemporanea nazionale contro la violenza sulle donne con il mio testo Finché morte non ci separi, oggi sento l’esigenza di chiudere un percorso sul tema della violenza, cercando di raccontarla in maniera trasversale attraverso due sguardi e due monologhi differenti.  Quello di Ipazia Fiorentini, morta ammazzata dal marito e quello di Maddalena, una moglie che uccide il proprio marito per "legittima indifesa”, Due di Noi. Mi hanno dato la possibilità di ascoltare e tradurre tutti quei respiri spezzati dalla normale follia che circonda tutti noi esseri umani. Perché nessuno può sentirsi chiamato fuori da questo discorso, perché tutti noi siamo animali feroci, e dobbiamo conoscerci a fondo per rispettare prima di tutto noi stessi e poi quelli che intorno a noi vivono.  Da uomo sento il dovere morale e artistico di dare voce a tutte quelle donne che voce non hanno più»(Francesco Olivieri) «C’è un limite sottile tra l’amore sano e l’amore malato. Quando lessi la prima volta il testo di Francesco Olivieri nel 2015 in occasione della Giornata contro la Violenza alle Donne, ho sentito che mi riguardava, che riguardava tutti noi, uomini e donne. Un punto di vista originale, ironico ma spiazzante, perché ti fa capire che il mostro non è là fuori, ma dentro di noi, pronto ad uscir fuori se solo si presentasse l’occasione…siamo esseri fragili, impauriti, bisognosi d’amore e, per quello che crediamo sia amore, ma evidentemente amore non è, a volte si è disposti a fare e a farsi del male. Quell’amore che cerchiamo fuori è l’amore che non diamo a noi stessi e che crediamo, spesso inconsciamente, di non meritare. Sono convinta che andando a fondo in questa visione, il percorso verso la guarigione sia possibile» (Katia Nani) Katia Nani comincia in Rai come attrice e conduttrice di alcuni varietà pomeridiani e serali. In teatro ha l’opportunità di sperimentare vari generi, dal drammatico (è protagonista femminile degli ultimi lavori di Aldo Giuffré, fra cui il monologo Le prostitute vi precederanno nel regno dei cieli, L’uomo, la bestia e la virtù e di due monologhi di Angelo Zito) al comico (con Romolo Siena, Sergio Ammirata, Antonio Casagrande, Aldo Giuffré) al teatro sperimentale (con Alfio Petrini) alla commedia musicale (con A. Giuffré, A. Lauritano, L. De Feo), teatro civile (con F. Maddaloni). Ha partecipato a fictions televisive ed è protagonista di puntata de La Squadra 4 e 8, Rex3, Rocco Schiavone 2, L’amore strappato; film per il cinema fra cui Una lunga notte di Marcello Mione (protagonista), Nerobifamiliare di F. Zampaglione, Otello di F. Zeffirelli, Exit di Max Amato, Gli angeli dalla faccia sporca di J .Ferro e protagonista di vari cortometraggi tra i quali Sotto il mio giardino di A. Lodovichetti vincitore di numerosi premi in tutto il mondo tra cui i Globi d'Oro 2009 e premiato da Spyke Lee al festival di Cannes 2009, e All’ombra del solepremiato da Cinemadamare al Festival di Venezia 2012, Pete Gibson di M.
G. Pagliai, Principessa di M. L .Cattaneo, Non cercare la logica dove non l’hai messa tu di F. Maddaloni, vincitore dell’Hollywood International Indipendent Documentary Award e del Portugal International Film Festival Award. Ha vinto il premio in Platea 2019 con lo spettacolo teatrale Stanza a tre. Nel 2022 esce il film Come in cielo così in terra di Francesco Erba, in cui interpreta la madre della protagonista. Accanto alla professione di attrice, nel corso degli anni ha affinato il talento per la scultura, predilige volti e mani in stile classico. L’intenzione è quella di esprimere emozioni attraverso la freccia.
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giallofever2 · 3 months
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Oggi ci lascia una delle più Grandi Attrici, Icona Mondiale del Cinema Italiano nel Mondo… R.I.P. SANDRA MILO, pseudonimo di Salvatrice Elena Greco (Tunisi, 11 marzo 1933 – Roma, 29 gennaio 2024) è stata un’attrice e conduttrice televisiva italiana.
Con la partecipazione a film come Il generale Della Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, Giulietta degli spiriti e, soprattutto, 8½, premiato con l’Oscar, è stata tra le protagoniste del cinema italiano degli anni sessanta e fu, insieme ad altre attrici come Claudia Cardinale e Giulietta Masina, musa del regista Federico Fellini. #sandramilo #italiancultcomedy #italiancultcomedymovie #italiancultcomedymovies #commediaallitaliana #cinemaitaliano #commediaitaliana #italiancomedy #comedymovie #italianactor #commediaitalia #attoreitaliano #attriciitaliane #italianactress #giallocomedy #italiancinema #italianactors #spaghetticomedy #attoriitaliani #cinema #film #movie #giuliettadeglispiriti #ilgeneraledellarovere #lavisita
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di-biancoenero · 5 months
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Irasema Dilian , attrice
Rio de Janeiro, 1924- Ceprano ( Frosinone), 1996
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cinquecolonnemagazine · 7 months
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Petites, la vita che vorrei… per te
Premio Boccalino d’oro per "la sua vitalità forte e struggente e per la capacità di trattare con delicatezza e arguzia la complessità del microcosmo della struttura sociale che accoglie le ragazze madri" e Menzione Speciale Cinema & Gioventù al Festival di Locarno, presentato con successo ai Rendez-Vous del Cinema Francese a Roma, al Giffoni Film Festival e prossimamente al Festival del Cinema di Napoli. Petites - La vita che vorrei... per te, il film che ha commosso il pubblico e la critica nei festival nazionali e internazionali, arriva finalmente nelle sale italiane il 26 ottobre distribuito da SATINE FILM. https://www.youtube.com/watch?v=gvGIWwH3XBc Petit, la vita che vorrei... per te arriva al cinema Opera prima di Julie Lerat-Gersant, che porta al cinema la sua esperienza d’osservatrice nei centri francesi di accoglienza per madri adolescenti e i loro neonati, il film racconta  il viaggio tormentato di Camille, un’adolescente alle prese con una gravidanza inaspettata che stravolge la sua vita e la porta a riflettere sul senso di responsabilità che comporta l'essere madre.  Nel cast un gruppo di attrici straordinarie, dalla protagonista Phili Groyne (Camille), all'intensa e navigata Romane Bohringer (Nadine), alla sorprendente Victoire Du Bois (Alison). Sinossi Camille, 16 anni, si ritrova inaspettatamente in attesa di un bambino e viene mandata dal giudice minorile in un centro di accoglienza per giovani gestanti. Separata dalla madre, amorevole ma tossica, lì stringe amicizia con Alison, una giovane ragazza immatura e scapestrata che vive con la piccola figlia Diana nella casa famiglia, e subisce a malavoglia l'autorità di Nadine, un'educatrice tanto appassionata quanto disillusa. Questi incontri finiranno per sconvolgere ulteriormente il destino di Camille e la sua giovane vita. Read the full article
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omarfor-orchestra · 1 year
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Che simulazione incredibile questa cosa cioè Nic piano piano si sta passando tutto il dossier di attrici e attori delle fiction italiane
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londranotizie24 · 2 years
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Playground: secondo appuntamento con il workshop sulla drammaturgia italiana
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Playground: secondo appuntamento con il workshop sulla drammaturgia italiana Di Simone Platania Dal 19 al 23 settembre torna Playground e il secondo appuntamento con il workshop sulla drammaturgia italiana organizzato da Pav e Iic.   Playground e il secondo appuntamento online sulla drammaturgia italiana Torna dal 19 al 23 settembre Playground,  il ciclo di tre workshops di ricerca e sviluppo sulla drammaturgia contemporanea. L’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura a Londra e Pav è alla sua seconda edizione. Come il primo appuntamento di luglio, anche in questo secondo workshop è prevista la partecipazione di drammaturghi italiani e registi di fama internazionale. Con la consulente di traduzione e drammaturgia Margherita Laera, i tre laboratori di ricerca e sviluppo di Playground discuteranno le questioni più ampie della traduzione e dell’adattamento dal contesto italiano a quello britannico. Playground, cosa attendere dal secondo appuntamento Dopo il primo workshop con la regista inglese Ellen McDougall, la consulenza di Margherita Laera e con le autrici italiane Valeria Belardelli e Francesca Caprioli, sul loro testo Tipping Point, sono attesi nuovi ospiti per il secondo appuntamento di settembre. Infatti dal 19 al 23 settembre il workshop prevede l’incontro con il regista italo-palestinese Omar Elerian. Insieme a un cast di attori e attrici inglesi si lavorerà su Grande Spavento della drammaturga e scrittrice italiana Valentina Diana. Tradotto in inglese da Margherita Laera, il testo ritrae un gruppo di persone intente a condividere un percorso per curare la propria infelicità attraverso il legame con le piante. L’ultimo giorno di ciascuno dei tre workshop, il 22 luglio, il 23 settembre e il 14 ottobre, sarà dedicato a un’apertura al pubblico, invitando registi, artisti e professionisti ad assistere alle letture dei testi e a partecipare a una sessione di Q&A condivisa con tutte le persone coinvolte nel processo. Per ulteriori informazioni riguardo i laboratori online e come partecipare, scrivere a [email protected] ... @ItalyinLDN Continua a leggere su Read the full article
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HC Milano: code ed extension capaci di far sognare!
Capelli, che passione! E che divertimento seguire la hair evolution di artiste, attrici e popstar che fanno sognare e regalano a chiunque, ogni giorno, sui social e sulle testate, idee per il proprio look.
Ecco perché HC Milano, brand leader nel settore capelli, ed in particolare nel settore Extension e Code, sul proprio sito - https://www.hc-milano.it/ dà spazio a foto e articoli che raccontano i diversi tagli delle star italiane ed internazionali. Molte di loro non fanno segreto di usare extension, perché lo show business ha le sue regole e cambiare spesso per chi lavora con la propria immagine è assolutamente necessario.
Ecco perché il successo di HC Milano continua a crescere, sia in tv sia nella vita reale, utilizzano le code HC per un cambio di look.Tra le tante star possiamo citare  Manuela Arcuri, Nina Soldano, Francesca Cipriani, Nancy Coppola e tante altre. Sarebbero comunque splendide, ma grazie alle code HC Milano il loro look è ancora più curato ed efficace.
Ma quali sono i prodotti del momento in ambito capelli? Sono proprio le code che, per la loro facilità di utilizzo, sono veloci e pratiche da applicare. A guidare il brand HC Milano c'è Maximilian Zanotti imprenditore mantovano che ha creduto fin da subito in un prodotto in grado di cambiare la vita a chi vuole avere sempre il look giusto per ogni occasione. HC ha dato vita ad una tecnologia davvero utile e innovativa, che tra l'altro è anche ecologicamente sostenibile. L'impatto sul pianeta dei prodotti HC Milano infatti è davvero limitato. 
Tra le persone chiave che stanno portando al successo il brand ci sono senz'altro anche Domenico Visone e Ciro Frenna, hair stylist che seguono il brand. Il loro lavoro è quello di mettere i prodotti al servizio dello stile e dell'acconciatura di tante celebrity: le opzioni sono tante e con il consiglio giusto i risultati sono davvero stupefacenti. Infatti la filosofia di HC Milano è quella di fare esattamente lo stesso con ogni donna. Grazie a un'attenzione costante alla qualità delle sue proposte, HC Milano, leader in Italia nel settore capelli, è in crescita continua e costante. L'azienda ha infatti in programma di espandersi anche all'estero entro la fine del 2022. Va poi sottolineato l'apporto strategico della GMidea, che cura la comunicazione di HC Milano: l'immagine online, le campagne pubblicitarie ed i social sono curati in ogni dettaglio e raccontano l'anima e i prodotti del brand.
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