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#asburgo lorena di toscana
roehenstart · 1 year
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Leopold II, Grand Duke of Tuscany (1797-1870). By Ferdinand Georg Waldmüller.
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stilouniverse · 2 years
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Dal granducato dei Medici a quello dei Lorena
Dal granducato dei Medici a quello dei Lorena
La modernizzazione della Toscana Carta del Granducato con le principali strade (1843) I tentativi di Cosimo III dei Medici di assicurare la discendenza alla figlia Anna Maria Luisa, elettrice palatina, non ebbero successo e dopo il poco lusinghiero governo di Giangastone (1723-1737), il governo della Toscana passò alla famiglia dei Lorena. Ramo cadetto degli Asburgo d’Austra, secondo quanto…
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acrimperi · 5 years
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📍Vienna, 20 febbraio 1790, Leopoldo II succede a Giuseppe II come Imperatore dei Romani. . 🇦🇹Nacque a Vienna nel 1747, nono figlio di Maria Teresa d’Asburgo e Francesco di Lorena. . ⏳Nel 1762 divenne Granduca di Toscana e sotto il suo governo essa divenne uno stato progredito e efficiente. La Toscana, con Leopoldo Granduca, fu il primo stato europeo a abolire la pena di morte. . 👑Nel 1790, in seguito alla morte del fratello Giuseppe II, Leopoldo si ritrovò a essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero. Il suo regno fu però breve, solo due anni dopo, nel 1792, morì lasciando il trono al giovane figlio Francesco. . 📚Ricordato come una delle massime espressioni del ‘dispotismo illuminato’, Leopoldo era un seguace dell’illuminismo e grande appassionato di arti e scienze. Durante il periodo in cui cinse la corona imperiale, la corte di Vienna raggiunse uno dei suoi apici per raffinatezza e vivacità culturale. . ⚜Vivi la storia con acrimperi! Continua a seguire per altri post! . 💻Www.acrimperi.it #acrimperi #history #accadeoggi #asburgo #vienna #xviiicentury #holyromanempire #austria #comeoggi #tuscany #royalfamily #habsburg (presso Associazione Cultura e Rievocazione Imperi) https://www.instagram.com/p/BuF-6QaHT1G/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=bpmln76r12r5
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floweredalmond · 3 years
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Ritratti di Agnolo e Maddalena Doni, Raffaello Sanzio,1504-1507, olio su tavola di tiglio. I due dipinti ritraggono rispettivamente, Agnolo Doni, ricco mercante di stoffe ed esponente di spicco dell’alta borghesia fiorentina, e la moglie, l’aristocratica Maddalena Strozzi. In base a quanto testimoniato da Giorgio Vasari, le opere vennero commissionate a Raffaello dallo stesso Agnolo. I due ritratti furono dipinti en pendant e formavano originariamente un dittico tenuto insieme da una “incorniciatura a sportello” che permetteva la visione delle scene raffigurate sui rispettivi versi. Raffaello eseguì prima il ritratto di Maddalena: analisi radiografiche hanno rivelato un ripensamento nello sfondo del suo ritratto, inizialmente concepito in un interno affacciato sul paesaggio attraverso un’apertura laterale, mentre il ritratto di Agnolo fu direttamente inserito nel paesaggio, in continuità visiva con quello della sposa. Questi due capolavori sono una tappa fondamentale non solo nel percorso di Raffaello, ma anche nella tradizione del ritratto fiorentino che, sviluppando soluzioni formulate in precedenza da Verrocchio nella Dama col mazzolino e da Leonardo nella Gioconda giungono qui ad una nuova naturalezza nella presentazione a mezzo busto. Il rapporto con la Gioconda è così stretto da far pensare che Raffaello abbia potuto studiarla a Firenze almeno alla fine del 1504. Dal modello leonardesco Raffaello si distaccò prediligendo una solida e chiara impostazione spaziale, abbassando l’orizzonte dietro le figure e facendole balzare in avanti in primo piano, secondo modelli desunti dal suo maestro, Pietro Perugino, e dai fiamminghi di fine Quattrocento. Il fascino dello sfumato presente nella Gioconda viene dunque sostituito da un’assoluta limpidezza di forme e colori, e da un linguaggio descrittivo che sosta sulla resa dettagliata dei volti, delle stoffe e dei gioielli. Particolarmente significativo è il pendente di Maddalena formato da una montatura in oro a forma di unicorno, da tre pietre preziose (rubino, smeraldo e zaffiro) e da una perla, elementi allusivi alla purezza virginale e alla fedeltà coniugale. All’epoca di Vasari, I ritratti, erano ancora conservati nella casa di famiglia di corso Tintori; a partire da questa data le notizie circa le loro vicende si fanno complesse: sicuramente restarono di proprietà della famiglia Doni se nel 1826 il Granduca di Toscana Leopoldo II di Asburgo - Lorena poté comprarli dagli eredi ed arricchire così la quadreria che stava componendo nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Dal 2018 i coniugi Doni sono esposti alla Galleria degli Uffizi (Firenze).
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roehenstart · 1 year
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Ferdinand III, Archduke of Austria-Tuscany (1769-1824). By Joseph I. Geyling.
He was Grand Duke of Tuscany from 1790 to 1801, then as Ferdinand (I) Elector of Salzburg (1803-1806) and Grand Duke of Würzburg (1806-1814), and again Grand Duke of Tuscany from 1814 to 1824.
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roehenstart · 8 months
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Portrait of Peter Leopold of Habsburg-Lorraine. Attributed to Laurent Pécheux.
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stilouniverse · 2 years
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La Leopolda: prima strada ferrata in Toscana
La Leopolda: prima strada ferrata in Toscana
La prima ferrovia toscana che univa Firenze a Livorno di Alessandro Ferrini Locomotiva Rocket di George Stephenson Nell’aprile del 1838 il granduca Leopoldo II di Asburgo-Lorena ricevette la richiesta dei finanzieri Emanuele Fenzi di Firenze e di Pietro Senn di Livorno la concessione a costruire  una via ferrata. Ottenuta la concessione dal sovrano i due banchieri emisero 30.000 azioni di lire…
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