Mario Gabinio (1871-1938)
Rocca di Verrès
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2023, Untitled, The engraving rocks from Plessis river (between Baillif and Vieux-Habitants, Guadeloupe): Arawak Petroglyphs from the I-VII century
Chinese ink and river water on banana(cavendish) and cassava fiber paper engineering by LVDEV @projetvdb (Nicolas Verrès)
120x70cm (frame)
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Comune di Verrès accolto anche dal Sindaco Alessandro Giovenzi. Tappa del 25/04 ricevuta oggi
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Frana a Donnas, chiusa la strada statale 26
Una grossa frana è caduta nella
notte nel territorio comunale di Donnas raggiungendo la strada
statale 26, che è stata chiusa al traffico ad eccezione dei
mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. La viabilità
alternativa è lungo l’autostrada A5 Torino-Aosta, tra i caselli
di Pont-Saint-Martin e Verrès.
“Il distacco è avvenuto ieri verso le 23,30 all’altezza del
chilometro 53 della strada…
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file: Castello di Verrès in rosa 01.jpg
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Château de Verrès (drone 4K), Château, Verrès, Aosta Valley, Italy, Europe
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Castello di Verrès
Foto del giorno: http://dlvr.it/T2h7kc
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Castello di Verrès 🇮🇹💟
La storia
Costruito su un picco roccioso che domina il sottostante borgo, il castello è citato per la prima volta nel 1287 come proprietà dei signori De Verretio. Un’iscrizione scolpita in caratteri gotici attesta che fu Ibleto di Challant nel 1390 a porre mano ai lavori che fecero assumere all’edificio l’aspetto attuale. Nel 1536 Renato di Challant rinnovò l’apparato difensivo del maniero, adattandolo all’uso delle moderne armi da fuoco. In questa occasione venne costruita una cinta muraria munita di cannoniere, di speroni a contrafforte e di torrette poligonali da offesa, idonei all’impiego delle spingarde e dei cannoni fusi nel feudo che il conte di Challant possedeva a Valangin, in Svizzera; l’ingresso fu reso più sicuro mediante la realizzazione dell’antiporta con il ponte levatoio e l’apertura di feritoie. Si provvide inoltre ad aprire nuove finestre a crociera, in aggiunta a quelle a tipo gotico a monofora e a bifora già esistenti, e nuove porte ad arco moresco, di evidente influsso spagnolo; gli interni furono arricchiti con nuovi arredi. Alla morte di Renato di Challant (1565) senza eredi di sesso maschile, il castello venne incamerato dai Savoia. Nel 1661 il duca Carlo Emanuele II ordinò di smantellare gli armamenti e di trasferirli al forte di Bard, punto strategico dove si concentrava la difesa della Valle d’Aosta.
Gli Challant riottennero il possesso della rocca nel 1696 e lo mantennero fino all’estinzione della casata, ai primi del XIX secolo. A quell’epoca il castello era abbandonato da quasi due secoli: il tetto, già in parte crollato, era stato demolito del tutto per evitare il pagamento del canone erariale, così che i piani superiori erano esposti alle intemperie e invasi dalle erbacce. Il salvataggio di questo castello, come per quelli di Issogne e di Fénis, si deve all’interesse di un gruppo di intellettuali piemontesi accomunati dalla passione per il Medioevo.
La visita
Superata l’antiporta che si apre nella cinta fortificata, accessibile anche a cavallo dal ponte levatoio, si incontra l’edificio destinato a corpo di guardia situato di fronte all’entrata del castello. Il portale di ingresso immette in un androne difeso da una caditoia dissimulata nella volta; una seconda porta, anticamente protetta da una saracinesca, dà accesso al cortile del castello. Attorno a questo ambiente quadrato il corpo dell’edificio è disposto ad anello su tre piani, collegati da un monumentale scalone in pietra impostato su archi rampanti. La regolarità geometrica della struttura e l’essenzialità della decorazione, affidata unicamente ai particolari in pietra verde e bianca lavorata, si intonano al carattere militare dell’edificio e denotano altresì l’eccellenza delle maestranze che operarono a Verrès.
Al piano terreno si aprono due grandi saloni simmetrici che occupano per intero i lati est e ovest del castello, mentre a sud è situata la cucina. Il salone orientale probabilmente in origine adibito a magazzino per l’artiglieria, è coperto da una volta a botte. Di maggior interesse è la sala d’armi sita a occidente, voltata a sesto acuto: essa presenta due camini monumentali dagli stipiti sagomati; il raddoppio delle murature e altri indizi emersi nel corso di un restauro attestano la sovrapposizione di più campagne costruttive.
I locali del primo piano, riservati ai signori del castello, sono illuminati da eleganti bifore di gusto trecentesco, più ampie di quelle degli altri piani. La grande sala da pranzo è collegata da un passavivande alla cucina padronale. Questo ultimo ambiente, dotato di tre grandi camini, presenta una volta in pietra a vele multiple rifatta ai tempi di Renato di Challant, l’unica copertura originale ancora esistente nel castello; degno di nota è anche il camino situato sul lato nord, di dimensioni eccezionali e riccamente decorato da modanature e pilastrini.
Al secondo piano (non visitabile) sono situati gi appartamenti di servizio, collegati da una scala in legno al piano delle caditoie.
Il castello ogni anno è il prestigioso palcoscenico del Carnevale Storico verreziese in cui si rievoca, tra storia e leggenda, l’epopea della contessa Caterina di Challant.
Guarda il video Alfredo d’Andrade e i castelli di Fénis e di Verrès
CONTATTI
Castello di Verrès
11029 VERRES (AO)
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Comuni di Verrès e Challand-Saint-Victor realizzazione delle opere di allargamento della Strada regionale n. 45 della Val d’Ayas
Comuni di Verrès e Challand-Saint-Victor realizzazione delle opere di allargamento della Strada regionale n. 45 della Val d’Ayas
Sottoscritta la proposta di intesa con i Comuni di Verrès e Challand-Saint-Victor per la realizzazione delle opere di allargamento e ammodernamento della Strada regionale n. 45 della Val d’Ayas
L’Assessorato delle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio comunica che in data odierna è stata sottoscritta l’intesa tra la Regione e i Comuni di Verrès e Challand-Saint-Victor per la…
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Mario Gabinio (1871-1938)
Rocca di Verrès
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Tappa n• 45 Verrès - Fénis sotto i 30 km senza pioggia ma con fortissimo vento gelato
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Schiacciato mentre rimuove le luminarie, grave un operaio
Un operaio di 59 anni è rimasto
gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto ieri a
Châtillon (Aosta). L’uomo, di origine nordafricana e residente
in Valle d’Aosta, era impegnato a smontare le luminarie
natalizie nel centro del paese per conto di un’impresa di
Verrès.
In base a una prima ricostruzione, quando sono stati
sollevati i piantoni impiegati per rendere stabile il camion…
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[ sed cum rosam viderat, tum incipere ver arbitrabatur ]
< mais c'était quand il avait vu fleurir la rose qu'à ses yeux arrivait le printemps ><CIC>
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