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editorialstaff2020 · 1 year
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Agrifood Forum 2023, terza edizione dell’evento digitale dedicato alla sostenibilità del sistema agroalimentare 28 marzo 2023, ore 9.30
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Organizzato da Rinnovabili.it con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la collaborazione di Santa Chiara Lab - Università di Siena, Earth Day Italia, Fondazione Symbola, Consorzio Italiano Biogas, ANIGhp e Utilitalia.
“Sostenibilità in agricoltura, costo o valore?” è il tema su cui quest’anno si confronteranno istituzioni, associazioni, aziende e innovatori per individuare progetti e strategie che rispondano alle due grandi sfide del nostro tempo: il cambiamento climatico e la necessità di fornire cibo sano a una popolazione che cresce senza esaurire le risorse del Pianeta
ROMA, MARZO 2023 – Agrifood Forum, l’evento digitale dedicato all’agricoltura e all’alimentazione sostenibili, torna per il terzo anno dopo il successo delle edizioni precedenti.
L’evento, che si svolgerà il 28 marzo, è organizzato da Rinnovabili.it, il quotidiano sulla sostenibilità ambientale diretto da Mauro Spagnolo, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la collaborazione di Santa Chiara Lab - Università di Siena, Earth Day Italia, Fondazione Symbola, Consorzio Italiano Biogas, ANIGhp e Utilitalia.
Apriranno i lavori gli interventi di Maurizio Martina (vicedirettore generale FAO), Francesco Lollobrigida (ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Massimiliano Giansanti (presidente Confagricoltura), Ettore Prandini (presidente Coldiretti).
Il tema di Agrifood Forum 2023 è “Sostenibilità in agricoltura, costo o valore?”. I panel previsti – acqua, energia, profitto, innovazione – sono dedicati a quattro settori strategici per l’agricoltura.
La sostenibilità è un concetto dinamico che si sviluppa lungo tre direttrici: ambientale, economica e sociale. Gli obiettivi della sostenibilità coinvolgono ormai tutti i settori della produzione e in particolare quello dell’agricoltura, con le sue implicazioni sulla qualità del cibo e le sue ricadute sulla salute delle persone.
La filiera agroalimentare è un settore chiave dell’economia italiana che rappresenta circa il 15% del Pil nazionale: occupa 1 milione 408mila addetti, genera un valore aggiunto di circa 65 miliardi, l’export ha superato i 60 miliardi nel 2022.
Tuttavia, il susseguirsi esponenziale di eventi estremi, come alluvioni, siccità, nuove fitopatologie e insetti alieni, sta mettendo a dura prova il settore agricolo, quello zootecnico e la filiera del cibo. È più che mai urgente adottare soluzioni rapide ed efficaci per rispondere alle grandi sfide a cui è chiamato il mondo dell’agrifood: la trasformazione dei cicli produttivi, lo sviluppo di tecnologie innovative, l’autoproduzione e l’efficienza energetica, il risparmio idrico, la garanzia del profitto equo e il sostegno al suo valore sociale.  
L’agricoltura e la zootecnia sono messe sotto accusa perché ritenute responsabili di una parte rilevante delle emissioni climalteranti. Nel corso dell’evento vedremo che invece l’agricoltura può essere un’alleata preziosa della sostenibilità ambientale, e proprio da questo comparto produttivo possono venire soluzioni interessanti.
L’Europa pone limiti sempre più stringenti per raggiungere gli obiettivi climatici fissati per i prossimi decenni. È realistico pensare di vincere questa sfida ambientale e produttiva? Posto che dobbiamo vincerla, bisogna uscire dalla logica del conflitto per adottare una visione comune improntata alla concretezza: saranno necessari il gioco di squadra, la capacità di agire con lungimiranza, l’adozione di strategie realizzabili, la spinta all’innovazione e l’attenzione alle persone. Abitiamo tutti lo stesso Pianeta e abbiamo un obiettivo comune: garantire la sopravvivenza della Terra, che è anche la nostra.
Anche in questa edizione, l’obiettivo di Agrifood Forum è stimolare un dibattito sui temi chiave che sfidano il settore agroalimentare: «Abbiamo scomposto Agrifood Forum 2023 nei principali asset che supportano la profonda e straordinaria transizione che sta vivendo l’intera filiera del cibo: l’energia, l’acqua, il profitto, l’innovazione tecnologica. L’evento rappresenta ormai una scadenza irrinunciabile per la politica, gli stakeholder e per tutti gli operatori della filiera agrifood. Un’occasione unica in cui confrontarsi, condividere gli obiettivi, capire gli indirizzi dei decisori. Mentre da una parte crescono sempre di più le emergenze ambientali – come la drammatica siccità di quest’anno – registriamo un importante sviluppo delle tecnologie dei sistemi di lavorazione agricola e un sempre maggiore interesse da parte di operatori e finanziatori stranieri ad affacciarsi al nostro mercato. Sono sicuro che, come nelle scorse edizioni, parteciperanno all’evento migliaia di persone», dichiara Mauro Spagnolo, direttore responsabile di Rinnovabili.it
 L’evento è gratuito e aperto a tutti. Per consultare il programma completo e iscriversi all’evento cliccare qui
  Rinnovabili.it è la testata on-line sulla sostenibilità, l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili, diretta da Mauro Spagnolo. Nata nel 2007, da oltre 15 anni fornisce ogni giorno un servizio informativo completo e puntuale nell’ambito di undici sezioni tematiche (Ambiente, Energia, Green Building, Economia circolare, Mobilità, Agrifood, Formazione, Innovazione, Cultura, Green Economy, Turismo sostenibile), oltre a 16 Blog monografici, una newsletter settimanale e un periodico mensile. Attraverso la sua rete tecnica si occupa da anni di formazione, progettazione e innovazione tecnologica.
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lamannafranco · 1 year
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Inquinamento Idrico Lombardia
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Tonnellate di sostanze chimiche nell'acqua di Milano (ricerca dell'Istituto Mario Negri)
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I depuratori non trattengono numerose sostanze chimiche che dagli scarichi industriali, zootecnici o umani finiscono nell'acqua del capoluogo lombardo. I depuratori d’acqua non trattengono decine di sostanze Un cocktail di farmaci e sostanze chimiche, droghe, nicotina e caffeina viaggia nella corrente dei fiumi di Milano. Lo ha scoperto uno studio condotto dall'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri in collaborazione con il Servizio Idrico di MM (ex Metropolitana Milanese). La ricerca, condotta con il finanziamento della Fondazione Cariplo, si è concentrata sui cosiddetti “nuovi inquinanti” che finora non vengono compresi nelle statistiche ufficiali sulla qualità dell’acqua, ma che invece sono sempre più interessanti per un corretto monitoraggio scientifico.
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Farmaci Droghe Disinfettanti e Prodotti Chimici I nuovi inquinanti vanno dai farmaci alle droghe, dai disinfettanti ai prodotti chimici per la cura della persona, da sostanze perfluorurate e plastificanti fino a caffeina e nicotina. La ricerca sul sistema acquifero milanese ha preso in esame gli ultimi 5 anni, per arrivare a conclusioni preoccupanti: Ogni giorno la popolazione del capoluogo lombardo immette nei corsi d’acqua 6,5 kg di farmaci, 1,3 kg di disinfettanti e di sostanze chimiche utilizzate per la cura della persona, 200 g di sostanze perfluorurate, 600 g di plastificanti, 400 g di droghe di abuso, 13 kg di nicotina e caffeina. (Rinnovabili.it) L’analisi si è svolta sulle acque fognarie e quelle di falda, da cui deriva l’acqua potabile 26 sostanze Pericolose nell'acqua potabile
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In tutto, hanno cercato la presenza di 80 sostanze che, come ha spiegato Sara Castiglioni, che dirige l’Unità di biomarkers ambientali dell’Istituto Mario Negri. «Tutte queste sostanze vengono utilizzate quotidianamente in quantità elevate e possono essere immesse nell'ambiente tramite gli scarichi urbani. Parte del carico di inquinanti deriva dai depuratori che ricevono le acque fognarie prodotte dalla città di Milano contenenti inquinanti in notevoli quantitativi. I depuratori contribuiscono a ripulirli prima del loro scarico nell'ambiente ma solo parzialmente e molti inquinanti, in particolare i farmaci, le droghe e i prodotti chimici utilizzati per la cura della persona permangono nelle acque trattate e sono riversati in canali e fiumi con ripercussioni sugli ecosistemi. A ciò si aggiungono anche altre fonti di inquinamento, tra cui gli scarichi diretti delle attività zootecniche ed industriali».
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Vista attraverso le mappe dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sulla presenza di pesticidi nelle acque, la Lombardia è tappezzata di pallini rossi. Sembra che si sia presa il morbillo e in effetti, stando all'analisi di fiumi e falde, la regione non sta molto bene. Quei pallini, secondo la legenda dei laboratori Ispra, rappresentano i punti in cui la concentrazione di pesticidi è superiore ai limiti europei: 0,1 microgrammi litro per singola sostanza e 0,5 per la somma. La Lombardia è piena. I nostri fiumi sono fiumi di veleni. Spesso già alla fonte. Secondo i dati di Regione e dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) acquisiti dall'Ispra, in Lombardia sono state trovate 26 sostanze pericolose (9.539 le misure effettuate). PERCENTUALI ALL'ARMANTI Dei 168 punti di monitoraggio delle acque superficiali, l'82,7% ha restituito residui. Una media più bassa per le falde: sono state riscontrante sostanze nel 56,4% dei casi (195 punti di prelievo). Erbicidi, insetticidi, fungicidi, anti-infestanti.
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71% delle acque sotterranee inquinate Pertanto, nel 2017, in Lombardia, è stato attribuito uno Stato Chimico NON BUONO al 71%. delle acque sotterranee. Le principali sostanze responsabili, in rapporto alla totalità dei superamenti a livello idrico, sono: Ione di Ammonio, Triclorometano, Arsenico, Bentazone, Tricloroetilene e Tetracloroetilene, e in misura minore Zinco, Nitrati, Ampa e Cromo VI. (Fonte ARPA) https://www.arpalombardia.it/Pages/RSA/Acque.aspx Erbicidi e pesticidi “Sono biocidi, ovvero composti chimici pensati per uccidere gli esseri viventi – spiega Pietro Paris, responsabile sostanze pericolose dell'Ispra Anche se sono pensati per determinati parassiti, fanno male a tutti gli organismi”, Uomo compreso. Quindi Stiamo parliamo solo delle sostanze semplici, “perché i pericoli delle miscele non li conosciamo ancora”, aggiunge Paris. Ma sappiamo che ci sono, i cocktail di pesticidi. L'Ispra riferisce che in un campione sono state trovate fino a 23 componenti chimiche. Nei fiumi e nei laghi lombardi (a livello quindi di acque superficiali) la sostanza più comune è l'Ampa: compare nel 92% dei punti di monitoraggio. Quindi Spiega Paris: “Si tratta di un metabolita, ovvero una molecola che si forma nell'ambiente per degradazione della sostanza madre, il glifosate. Questo è un erbicida usato nel mais coltura” ed è presente nel 68% dei punti di osservazione. Ampa e glifosate, insomma, infestano tutta la nostra regione. “Si tratta di sostanze contaminanti conclamate – aggiunge l'esperto dell'Ispra – e la Lombardia è l'unica regione in grado di individuarle”. Pesticidi vietati ma ancora in circolo Nel sottosuolo la situazione non è migliore. Dal ventre della terra riemerge l'eredità dei nostri padri. Ovvero i pesticidi banditi dal commercio ma assorbiti dal terreno. Fuori dal mercato, ma che restano in circolo nelle falde. Uno stillicidio prolungato. Le acque sotterranee lombarde contengono, tra le molecole osservate più spesso, atrazina e terbutilazina (quest'ultima la sostanza più diffusa in tutta Italia), disinfestanti utilizzati negli anni Ottanta e Novanta e poi messi al bando. Il rapporto Ispra si basa sui dati di Arpa Lombardia, che nel suo ultimo dossier evidenziava un aumento dei veleni nelle acque dei laghi.
CONCLUSIONE
Quindi nonostante le assicurazioni dell'acquedotto, che l'acqua è buona da bere.( buona perché è potabile) Non perché sia priva di inquinanti. (in percentuali non dannose secondo loro). Le percentuali non sono dannose per la salute, se prese per singolo inquinante, ma qui parliamo di varie decine di inquinanti pericolosi, che messi insieme creano Un cocktail di 26 veleni. Quindi è indispensabile, fornire il vostro rubinetto di acqua potabile di un purificatore ad Ultrafiltrazione, sistema capace di bloccare fino al 99% gli inquinanti nell'acqua. Mantenendo le qualità organo-elettriche e i sali minerali inalterati. Visto che anche l'acqua in bottiglia non è molto salutare. Read the full article
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vorticimagazine · 2 years
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Riscaldamenti più bassi, monumenti spenti
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Riscaldamenti più bassi, monumenti spenti
Le 2 nuove ordinanze sul risparmio energetico, approvate dal governo tedesco, dovrebbero contribuire a ridurre i consumi di gas di circa il due per centoGli impianti di stoccaggio del gas naturale in Germania sono pieni per oltre l’80%. Cinque punti percentuali in più rispetto a livello obbligatorio previsto per il primo settembre. Eppure la situazione energetica rimane estremamente tesa. Con l’ennesimo stop annunciato da Gazprom per il Nord Stream 1 dal 31 agosto al 2 settembre (ma il gasdotto lavora ormai da settimane a solo il 20% delle sue possibilità) e le difficoltà d’approvvigionamento di carbone e petrolio a causa dei bassi livelli fluviali, il Paese si trova costretto a tirare la cinghia.Il gabinetto federale ha approvato ieri due nuovi regolamenti sul risparmio energetico. Entrambe le ordinanze si basano sulla legge sulla sicurezza energetica e mirano ad aiutare gli altri interventi già approvati a livello energetico per mettere al sicuro il Paese da un completo blocco delle forniture di gas russo durante il prossimo inverno. Secondo le prime stime di Berlino, i provvedimenti potrebbero contribuire a ridurre i consumi di gas di circa il due per cento. Garantendo al contempo un risparmio di ben 10,8 miliardi di euro... Leggi l'articolo completo Riscaldamenti più bassi e monumenti spenti, le misure tedesche per tirare la cinghiaFonte della notizia rinnovabili.it Read the full article
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scienza-magia · 2 years
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Pannelli solari con perovskite su silicio ad alta efficienza
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Fotovoltaico perovskite-silicio, superata l’efficienza del 30%. Per la prima volta, in Svizzera, i ricercatori dell’EPFL e del CSEM hanno raggiunto un’efficienza record del 31,25% per le celle solari in tandem di perovskite su silicio. Risultato certificato in maniera indipendente dal National Renewable Energy Laboratory statunitense. Doppio record mondiale per il fotovoltaico perovskite-silicio (Rinnovabili.it) – Il fotovoltaico perovskite-silicio ce l’ha fatta: ha superato il 30% di efficienza nella conversione della luce in elettricità. Il risultato è merito di un gruppo di ricercatori in Svizzera, detentori in realtà di un doppio record in campo solare. Quello ottenuto con l’impiego silicio strutturato e non.
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La ricerca è stata condotta dagli scienziati del Laboratorio fotovoltaico dell’EPFL a Neuchâtel in collaborazione con colleghi del centro di innovazione CSEM. Ed è Christophe Ballif, a capo di entrambe le strutture, a spiegarne la portata. “Abbiamo superato una barriera psicologica”, sottolinea Ballif. “Abbiamo convalidato sperimentalmente il potenziale ad alta efficienza dei tandem perovskite su silicio. L’efficienza del 30% era già stata raggiunta con altri tipi di materiali, in particolare i semiconduttori III-V. Tuttavia, questi materiali e i processi utilizzati per realizzarli sono troppo costosi per sostenere la transizione energetica: questi dispositivi sono mille volte più costosi delle celle solari al silicio. I nostri risultati sono i primi a mostrare che la barriera del 30% può essere superata utilizzando materiali e processi a basso costo, il che dovrebbe aprire nuove prospettive per il futuro del fotovoltaico”. La tecnologia in questione è quella “tandem”, che unisce in un solo dispositivo celle e semiconduttori diversi per ampliare lo spettro sfruttabile. Nel caso del fotovoltaico perovskite-silicio, il silicio ha il compito di assorbire i fotoni a bassa energia, mentre la perovskite quelli ad alta energia. Per il loro doppio record, gli scienziati hanno dapprima adattato materiali e tecniche di fabbricazione per depositare strati di perovskite di alta qualità dalla soluzione su una superficie di silicio “liscia”. In questo modo hanno raggiunto un’efficienza di conversione del 30,93% per una cella solare da 1 cm2. Quindi hanno lavorato su una tecnica di elaborazione ibrida vapore/soluzione compatibile con superfici di silicio ruvide o strutturate, design in grado di ridurre i riflessi. Il risultato? La cella è stata in grado di trasformare il 31,25% della luce incidente in elettricità.  “Questi risultati – osserva Quentin Jeangros di CSEM – richiederanno ora ulteriori attività di ricerca e sviluppo per consentire il loro ampliamento su aree di superficie più ampie e per garantire che queste nuove celle possano mantenere una potenza stabile sui nostri tetti e altrove per una durata standard”. Read the full article
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womanbride · 4 years
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[R3] Circle: l’economia circolare alla conquista della moda
[R3] Circle: l’economia circolare alla conquista della moda
23 GENNAIO 2020 – ore 10.30
ex Caserma Guido Reni – Roma
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L’emergenza dei cambiamenti climatici, unita alla maggior consapevolezza ambientale dei cittadini e delle Istituzioni, sta spingendo anche il mondo della moda a confrontarsi, sempre più rapidamente, con standard ambientali più rigorosi, in linea con una visione che non solo rispetti e salvaguardi la natura, ma che contemporaneamente…
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awesomecloudcity · 3 years
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Osservatorio Saie: imprese ottimiste sul futuro del settore - Rinnovabili.it - Rinnovabili
Osservatorio Saie: imprese ottimiste sul futuro del settore – Rinnovabili.it – Rinnovabili
#Cloudcity | #ITNews | @SilvioTorre https://www.rinnovabili.it/greenbuilding/osservatorio-saie-imprese-ottimiste-sul-futuro-del-settore/ Osservatorio Saie: imprese ottimiste sul futuro del settore – Rinnovabili.it  Rinnovabili
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ectenergy · 4 years
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📣 #25febbraio #Roma al via “L’AUTOMOBILE VERSO LA DECARBONIZZAZIONE”, organizzato da @susdefItalia con il supporto di @GroupePSAItalia. Un percorso #green per avviare la #decarbonizzazione delle #automobili e centrare gli obiettivi climatici ➡ https://t.co/RjzwuU9Aqa pic.twitter.com/eqc7CnEvo3
— Rinnovabili.it (@rinnovabiliit) February 25, 2020
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rinnovabiliit · 4 years
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Partnership Eni-CNR: ecco l'iter dell'accordo
Quattro centri di ricerca congiunti nel Sud Italia ed un programma che coinvolge giovani ricercatrici e ricercatori per un investimento complessivo da 22mln di euro: è la partnership Eni-CNR votata all’innovazione
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Ricerca scientifica, trasferimento tecnologico ed innovazione, in sinergia con le risorse del Mezzogiorno: queste le ambizioni del sodalizio tra Eni ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). La partnership che lega il colosso energetico italiano con il più importante ente pubblico di ricerca del Paese, ha permesso la creazione di quattro centri di ricerca congiunti in cui Eni e CNR lavorano fianco a fianco su quattro aree strategiche fondamentali per il futuro del Pianeta: energia, acqua, agricoltura e cambiamenti climatici. Le attività si svolgeranno in strutture operative già esistenti, tutte localizzate nel Sud Italia.
L’iter dell’accordo tra Eni e CNR La collaborazione comincia nel Maggio 2018, quando Eni e CNR firmano un Memorandum of Understandings (MoU) che stabilisce le prime linee guida dell’intesa tra le due parti. Il Joint Research Agreement (JRA) siglato a fine Marzo 2019 alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha poi dettagliato ulteriormente tempi e termini del piano. Le aree di ricerca interessate sono la decarbonizzazione della produzione di energia, lo sviluppo di economia circolare e bioeconomia, la messa a punto di tecniche di agricoltura sostenibile e sistemi idrici innovativi e lo studio dei cambiamenti climatici. All’interno di ciascun centro i ricercatori si occuperanno di un singolo macro-tema, lavorando su diversi progetti definiti e concordati da CNR ed Eni. Le sedi dei centri di ricerca congiunti sono state individuate in Lecce, Portici, Gela e Metaponto.
Lecce: Artico e cambiamenti climatici L’estensione minima del ghiaccio artico è calata mediamente del 12.8% a decennio sul periodo 1980-2020 . La destabilizzazione della criosfera artica, da un lato stravolge gli ecosistemi locali e dall’altro esercita effetti negativi su tutto il globo tramite feedback climatici piuttosto complessi, che accelerano ulteriormente il riscaldamento del Pianeta (i cosiddetti amplifying feedback). La Climatologia considera il ghiaccio Artico uno dei riferimenti principali per stimare gli impatti del climate change: il suo monitoraggio restituisce riscontri continui sullo stato di salute del Pianeta. Eni e Cnr porteranno all’Istituto Nanotec di Lecce lo studio integrato della criosfera e del permafrost artico, attraverso osservazioni satellitari, modelli numerici e misure in campo. Le attività si concentreranno sulla quantificazione degli impatti diretti dello scongelamento della criosfera e sui processi climatici ad esso legati.
Portici: agricoltura a basse emissioni di CO2 Il territorio costituisce un altro efficace termometro per misurare il benessere del Globo. Il 23% delle emissioni di gas serra antropiche origina dal settore dell’agricoltura e sempre l’agricoltura influenza gran parte della sicurezza alimentare del mondo: il 60% della popolazione globale da essa dipende per il suo sostentamento. Lo studio e la messa a punto di tecniche sempre più efficienti e sostenibili potrebbero rivoluzionare gran parte dei processi agricoli, oggi ancora estremamente energivori. Eni e CNR concentreranno l’attività su questi ambiti nel polo di ricerca agrario di Portici. Il lavoro verterà in particolare sulla decarbonizzazione del settore e sull’impiego della biomassa come materia prima nella produzione di energia attraverso la sintesi e l’utilizzo dei biocarburanti. Lo studio interesserà anche le varie strategie di agricoltura sostenibile che vedono in prima linea la diversificazione delle culture e la bioeconomy, allineate con i findings degll’ultimo Special Report “Climate Change and Land” – dell’Intergovermental Panel on Climate Change (IPCC).
Gela: fusione magnetica a confinamento magnetico I consumi di energia primaria sono destinati ad aumentare secondo i più recenti report del settore; l’International Energy Outlook 2019 (IEO19) della Energy Information Administration (EIA)  stima un aumento dei consumi globali di energia primaria del 50% entro il 2050, trainato dalla crescita economica dirompente dell’area asiatica non-OECD (Cina ed India in particolare). Questa enorme domanda di energia dovrà essere soddisfatta nel modo più sostenibile possibile. La fusione magnetica potrebbe in un futuro venturo diventare dirimente per la soluzione del problema dell’approvvigionamento energetico. Il centro Eni-CNR “Ettore Maiorana” a Gela, in sinergia con i centri di competenza nazionale, si occuperà di ricerca d’avanguardia sulle tecnologie necessarie alla fusione magnetica; oggetto degli studi saranno modelli avanzati per il comportamento del plasma ed i magneti superconduttori per il suo confinamento, materiali innovativi per ambiente estremi. Il polo gelese si occuperà anche di trasporto e stoccaggio di potenza elettrica, coordinandosi con altre sedi CNR che già operano nel campo in Sicilia.
Metaponto: sostenibilità nella gestione del ciclo dell’acqua E’ stato inaugurato lo scorso 26 novembre a Metaponto il centro di ricerca congiunto Eni – CNR dedicato alla promozione di soluzioni e tecnologie innovative per l’efficienza e l’ottimizzazione della gestione delle acque volte ad una corretta valorizzazione delle risorse idriche. In linea con questo obiettivo, i ricercatori Eni e CNR lavoreranno insieme in quello che è destinato a diventare un centro di riferimento per il Mediterraneo per quanto riguarda la ricerca nell’ambito dell’economia circolare, impegnato in particolare nella promozione di soluzioni e tecnologie innovative in grado di aumentare la produttività e l’efficienza dell’uso dell’acqua nel comparto agricolo e di mitigare gli impatti crescenti della siccità nel Mediterraneo. Nel dettaglio, le attività si svilupperanno su tre direttrici progettuali: l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua in agricoltura, tecnologie avanzate di riutilizzo di acque urbane e industriali e gestione ottimale delle acque sotterranee costiere e dei rischi di salinizzazione, per un investimento economico di oltre 7 milioni di euro in 5 anni (2019 -2024). Il centro di ricerca congiunto disporrà di laboratori dotati di strumentazioni tecnologiche d’eccellenza e di 2 serre sperimentali e nella fase iniziale prevede l’impegno di 13 ricercatori e tre assegnatari di borse di dottorato dell’Università della Basilicata.
Rinnovabili.it Redazione www.rinnovabili.it
Fonte: Rinnovabili.it
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editorialstaff2020 · 7 months
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Smart Building Expo 2023: in mostra il futuro dell’edilizia green e delle smart city
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Conto alla rovescia per la manifestazione della home and building automation e dell’integrazione tecnologica. Dal 15 al 17 novembre 2023, torna Smart Building Expo, la kermesse organizzata da Pentastudio e Fiera Milano, con un’offerta espositiva ancora più ricca e numerose occasioni di aggiornamento e formazione. L’appuntamento sarà parte del grande format di MIBA – Milan International Building Alliance, che riunirà in un’unica cornice altre tre manifestazioni: GEE – Global Elevator Exhibition, il nuovo appuntamento dedicato alla mobilità orizzontale e verticale, SICUREZZA, evento fieristico di riferimento in Italia e tra i primi in Europa dedicato a security & fire, e ME-MADE expo, la manifestazione internazionale leader in Italia per le soluzioni innovative e sostenibili per le costruzioni.
Attraversando gli otto padiglioni, gli operatori del settore potranno scoprire le proposte delle aziende più qualificate del mercato, con una sinergia di intenti volta a sviluppare strategie comuni per la creazione dell’edificio efficiente. I visitatori di Smart Building Expo avranno la possibilità, con un solo biglietto, di visitare anche le altre manifestazioni contemporanee.
Con un’offerta in crescita ed il 30% di aziende in più rispetto alla scorsa edizione, Smart Building Expo racconterà prodotti, soluzioni e tecnologie che oggi consentono a edifici e città di evolvere in chiave smart, trasformandosi da semplici spazi in erogatori di servizi offrendo un importantissimo ritorno in termini di efficientamento energetico, sicurezza, comfort, sostenibilità.
Novità dell’edizione 2023 saranno le quattro Piazze dell’Innovazione: l’Arena Rinnovabili, l’Area Home and Building Automation, l’Area System Integration, l’Area AV Playground. Nate con l’obiettivo di fornire contenuti verticali sui mercati che ruotano attorno all’evoluzione del building e delle smart cities, le Piazze saranno coordinate grazie al supporto di importanti partner del mondo associativo ed editoriale, tra i quali anche il quotidiano Rinnovabili.it.
All’interno della Piazza dell’innovazione gestita dal quotidiano Rinnovabili.it, sarà il fondamentale tema della transizione energetica del patrimonio costruito a fare da fil rouge tra gli argomenti trattati. Un ricco calendario di appuntamenti con protagoniste le innovazioni tecnologiche che legano l’efficienza energetica al processo di decarbonizzazione nazionale degli edifici. Dal ruolo dell’intelligenza artificiale a quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili, soffermandosi sulle potenzialità offerte dalla Geotermia a bassa entalpia e dal Fotovoltaico colorato integrato, fino alle facciate attive quale strumento per assicurare comfort e risparmio energetico agli utenti. Molti i protagonisti presenti in Fiera, del calibro di Mitsubishi Electric, FuturaSun, E.GEO, Anig Hp, Focchi Group, Green Building Council Italia e molti altri.
Affidata alla curatela di Smart Buildings Alliance Italia, la Federazione che mira a organizzare la promozione del settore degli edifici intelligenti all’interno della Città Digitale, l’Area Home & Building Automation proporrà uno spaccato dei temi di maggiore attualità del settore: dall’architettura di rete all’infrastruttura digitale d’edificio, con una presentazione del protocollo R2S (ready to service), dall’edge computing al servizio dell’edificio fino al concetto di digital energy.
Saranno invece i temi chiave legati all’utilizzo dei sistemi BMS e BACS per l’integrazione dei principali impianti d’edificio i protagonisti dell’Arena System Integration, affidata alla cura dell’associazione AIBACS (Associazione Italiana Building Automation and Control Systems). Uno spaccato dei principali protocolli in uso e delle professionalità indispensabili a garantire un funzionamento ottimale di un edificio smart.
Mentre nell’Area AV Playground, gestita dalla testata Connessioni, sarà possibile entrare nel mondo dell’audio-video professionale per stabilire un contatto tra i produttori di tecnologie e di applicazioni e i cosiddetti “end users”, ovvero il vasto panorama di ambiti nei quali l’utilizzo di sistemi audio video professionali costituisce una risorsa sempre più importante.
Fiore all’occhiello del programma proposto da SBE, sarà la terza edizione della Milano Smart City Conference, un momento di confronto sul contributo della tecnologia nel processo di trasformazione innovativa delle città italiane. Due gli appuntamenti previsti quest’anno: il 14 novembre, presso la sede milanese di ASSIMPREDIL-ANCE, si svolgerà infatti una prima sessione tecnica, mentre la seconda sessione si terrà il 15 novembre pomeriggio, giorno di apertura di SBE.
Accanto al corposo programma fieristico, Smart Building Expo metterà in campo numerosi eventi per la formazione dei professionisti. Come il Convegno “Innovazione tecnologica, decarbonizzazione e qualità dell’abitare: i Nuovi Driver del Settore Real Estate”, organizzato nell’ambito del Green Building Forum e presentato dal quotidiano Rinnovabili.it nella seconda giornata di manifestazione. L’evento punterà i riflettori sulla profonda rivoluzione culturale che sta vivendo il settore del Real Estate, alimentata da logiche coerenti con i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) che pongono la rigenerazione urbana al centro della concezione stessa dell’edificio. Molti gli ospiti invitati che si susseguiranno sul palco, tra i quali il Sindaco di Milano Giuseppe Sala (in attesa di conferma), Franco Cotana AD di RSE, Francesco Miceli Presidente del CNPPC, Francesco Rossi – Real Estate Manager di Schneider Electric e ancora Fabio Gualandri – B.R. Italia, eQ-3 AG di Homematic IP, Regina De Albertis – Borio Mangiarotti Spa e Presidente di Assimpredil ANCE , Matteo Minardi – Head of Real Estate Italy di ARDIAN e Alberto Pinori Presidente di ANIE Rinnovabili. L’appuntamento è il giorno 16 novembre alle ore 14.30 presso la Sala Leonardo del Padiglione 6. Sarà comunque disponibile una diretta streaming sui Canali di Rinnovabili.it.
Ma il programma di workshop di SBE prosegue. Alle Comunità Energetiche sarà poi riservato un posto speciale, grazie al convegno interamente dedicato al tema e realizzato in collaborazione col Consiglio Nazionale dei Periti Industriali. Mentre Unimpresa Impianti proporrà un approfondimento sul PNRR e le misure di finanza agevolata. Infine, con ALA Assoarchitetti si parlerà del rapporto tra nuove tecnologie e forma architettonica in un’ottica di edilizia 4.0.
Link: https://www.rinnovabili.it/greenbuilding/smart-building-expo-2023-appuntamento-a-milano-con-linnovazione/
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samdelpapa · 3 years
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augusto anselmo Il lato più nascosto delle criptovalute Posted: 04 Jun 2021 10:28 PM PDT Un economista olandese crea uno strumento per monitorare l’andamento dei consumi di energia man mano che la catena dei bitcoin si allunga Miloslav Hamřík da Pixabay Coniare criptovalute oggi consuma circa 100 TWh l’anno: come la Norvegia intera (Rinnovabili.it) – Quanta energia consumano i bitcoin? La moneta virtuale più famosa al mondo non ha un impatto zero, tutt’altro. Come per tutte le criptovalute come ethereum, zcash, litecoin, l’operazione di ‘coniare moneta’ per i bitcoin è dematerializzata ma ha bisogno di energia. E anche tanta, visto che richiede che i computer eseguano dei calcoli crittograficiestremamente complessi. Un economista olandese, Alex de Vriesha creato il Bitcoin Energy Consumption Index, il  primo indice al mondo che tiene traccia dell’impatto delle criptovalute. Impatto che tende a cresce quanti più bitcoin vengono immessi in circolazione, perché a ogni passaggio il calcolo necessario si allunga. Leggi ancheCriptovalute insostenibili: costo energetico troppo elevato Secondo de Vries, a fine 2017 i bitcoin consumavano già 30 TWh l’anno, l’equivalente del consumo dell’intera Irlanda. Adesso, cioè poco più di 3 anni più tardi, il consumo è almeno raddoppiato e forse triplicato: la stima balla tra i 78 e i 101 TWh. E il trend continuerà, visto che può bitcoin vengono coniati e più cala il profitto per chi compie l’operazione.  E più sale il valore della cripto valuta. C’è un rapporto diretto tra valore del bitcoin e consumo di energia, quindi. De Vries calcola che, assumendo un costo di 5 centesimo di dollaro per kWh pagato dai ‘minatori’ (così in gergo si chiama chi conia) e un guadagno netto fisso del 40% sul valore finale (in media i costi dell’energia necessaria all’operazione battono sul 60%), allora già a gennaio abbiamo toccato una nuova vetta. Il 10 di quel mese infatti i bitcoin hanno toccato il loro massimo storico (per ora): 42mila dollari. A quella cifra corrisponde secondo l’economista un consumo di 184 TWh. In pratica, l’equivalente di quanto consumano in un anno tutti i data center del mondo. Leggi ancheI bitcoin green che inaugurano. https://www.instagram.com/p/CP5vk-vhvZh/?utm_medium=tumblr
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vorticimagazine · 2 years
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L'allarme della FAO: La fame continua a crescere
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L'allarme della FAO: La fame continua a crescere
Nel Rapporto “State of Food and Nutrition in the World 2022” la FAO fa il punto sulla situazione dell’alimentazione globale. Dal 2015 la curva dell’insicurezza alimentare ha continuato a salire: la coincidenza di cambiamenti climatici, pandemia e guerra ha aggravato velocemente il quadro. Oggi 828 milioni di persone nel mondo soffrono la fame. Come uscire da questa spirale negativa? "Trasformando i sistemi agroalimentari in chiave green", é la risposta indicata dal Report..Avete fame? Oggi avete già mangiato? Mentre ci facciamo questa domanda, in Italia 1,2 milioni di persone si trovano in uno stato di grave insicurezza alimentare e probabilmente oggi non avranno niente da mangiare. Dal 2015 la curva dell’insicurezza alimentare ha continuato a salire. Nel 2021, complice anche la pandemia – che ha avuto le ripercussioni più gravi nei Paesi più fragili – altri 150 milioni di persone si sono trovate in condizioni di difficoltà e di fame. Leggi l'articolo completo Rapporto FAO sull’alimentazione: la fame continua a crescere Fonte della notizia Rinnovabili.it Read the full article
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Studio Grafico Sonia Balzan 🤪🐶😁: 5 GIUGNO 47° Giornata mondiale dell’Ambiente - (World Environment Day) Perché celebriamo il World Environment Day Il 5 giugno ricorre la Giornata Mondiale dell’Ambiente, giunta quest’anno alla 47° edizione. La prima si è tenuta nel 1974 con lo slogan “Only One Earth”. Tema che ha dato da sempre il tono a questa ricorrenza, dedicata alla consapevolezza critica verso l’ambiente e la sua tutela. L’urgenza invece è aumentata anno dopo anno. Nel 1974, l’overshoot day, cioè il giorno in cui abbiamo consumato le risorse naturali che il mondo è capace di rigenerare in un anno e iniziamo a “rosicchiare” quelle del futuro, cadeva il 27 novembre. Quest’anno cadrà invece il 29 luglio, due mesi più presto. E per un paese come l’Italia, un paese avanzato con consumi elevati, la soglia l’abbiamo già passata: era il 13 maggio. (fonte sito Rinnovabili.it) Opera Titolo: Gabbiani Misura: 80x60 cm Tecnica: Acrilico su Tela Autore: Milo Archivio: Firmato fronte in basso a destra con archiviazione digitale (presso Artemilo1941 Association) https://www.instagram.com/p/CPvR2TgomAZ/?utm_medium=tumblr
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RinnovArti il festival di Rinnovabili.it
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awesomecloudcity · 3 years
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Digitalizzazione dell'energia, l'UE lancia la tabella di marcia - Rinnovabili.it - Rinnovabili
Digitalizzazione dell’energia, l’UE lancia la tabella di marcia – Rinnovabili.it – Rinnovabili
#Cloudcity | #ITNews | @SilvioTorre https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/digitalizzazione-dell-energia/ Digitalizzazione dell’energia, l’UE lancia la tabella di marcia – Rinnovabili.it  Rinnovabili
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(Rinnovabili.it) -- L'impianto di agro fotovoltaico più grande al mondo? #energierinnovabili #energiarinnovabile cstu.io/fc6d53
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ectenergy · 5 years
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#Deforestazione nel mondo: il 70% delle #aziende nasconde il proprio #impatto. La maggioranza delle grandi imprese non denuncia l’impatto delle proprie attività sulle #foreste, nonostante si siano impegnate alleggerire la propria impronta ambientale ➡ https://t.co/4zmM9Pp4Te pic.twitter.com/4EsJt3xJBW
— Rinnovabili.it (@rinnovabiliit) July 17, 2019
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