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#Ricette regionali
trattoriadamartina · 1 year
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Passatelli in brodo, ricetta passatelli romagnoli
Preparazione dei passatelli in brodo preparare degli ottimi passatelli in brodo è molto semplice a patto di usare gli ingredienti giusti. Fondamentale per la riuscita è utilizzare del pangrattato ottenuto da pane comune fatto solo con acqua farina, lievito e sale, quindi senza strutto, olio o latte. Sbagliare tipologia di pane compromette il risultato e la riuscita di questa ricetta. Altro…
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drtraverso · 17 days
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Note Oscure  çímma
Note Oscure Note Oscure è un romanzo giallo scritto da Antonio G. Traverso   çímma  çímma è una canzone scritta e cantata da Fabrizio De Andre e Ivano Fossati.         https://www.antoniotraverso.it/wp-content/uploads/2024/04/Fabizio-de-Andre-e-Ivano-Fossati-A-Cimma-con-testo-in-italiano-e-genovese-online-audio-converter.com_-1.mp3
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Arancini.
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ifattinews · 2 years
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Le ricette di Silvy: " Trippa alla Birra e Cialde di Parmigiano "
Rubrica di cucina a cura di Silvana Salvatori ” Trippa alla Birra e Cialde di Parmigiano “ Antipasto che richiama al massimo la tradizione della cucina Romana. Un’idea simpatica da presentare come antipasto anche se la ricetta fa parte dei primi piatti. In più potrebbe coinvolgere i meno disponibili verso questa pietanza, magari solo perché gli ingredienti fanno parte dell’interiora del…
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amamiofacciouncasinoo · 9 months
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Fastidi.
finire la cartaigienica - l'audio di instagram - le persone che guardano il telefono mentre gli parlo - lo spritz annacquato - le rose - i dossi alti - le strisce colorate per capire dove cazzo devo andare in ospedale - gli inviti - i matrimoni - l'acqua fredda quando fa freddo - l'acqua della doccia che non tiene la temperatura - la muffa - le spine nel pesce - la pescheria nel supermercato - le code in autostrada - i coglioni che viaggiano nella corsia centrale in autostrada - le mamme pancine - i tuttologi - i ricchi - la spia dell'olio - i sughi pronti - le penne lisce - l'immondizia - le stampanti che non stampano - la gente che chiede la pizza con abbondante pomodoro - i barattoli che non si aprono nemmeno bestemmiando - lavare la doccia - pisciare - pisciare fuori - pisciare in piedi - pisciare seduti in inverno - il vino del cazzo - il vino costoso - il freezer - i nomi degli alcolici - le spugne - radersi - trovare i calzini uguali - gli zaini scomodi - le chiamate - le casse del supermercato - le cassiere lente del supermercato - le cassiere troppo veloci del supermercato - la tovaglia con le briciole - i fari al led delle macchine nel senso opposto - la musica da discoteca - il cagotto - il cagotto in viaggio - la digestione - le ricette - il tempo di cottura - i fagioli cannellini - i compleanni - gli amici che si fidanzano - gli amici che si mollano - io che non mi fidanzo così non posso mollarmi - la convivenza - i tavoli tondi - la birra belga - la gente che ordina birra belga - i musei - le audioguide - scegliere l'avocado migliore - il reparto ortofrutta - la verdura per terra dopo il mercato - il mercato - l'erba - gli insetti che stanno nell'erba - le cimici - i frutti che cadono dagli alberi - i frutti spiaccicati per terra dopo esser caduti dagli alberi - i bigliettini da visita - le richieste di amicizia - le notifiche - non ricevere notifiche - i soldi di carta - le monete - il pin del bancomat - i manifesti con un sacco di testo - la musica rock che però non è proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo - le cose che non vedo - le cose che non vedrò - gli appuntamenti - gli eventi in calendar - le mail lunghe - gli imprevisti - le visite - i medici incompetenti - i medici che non si capisce un cazzo di quello che scrivono - i nomi delle medicine - il menù delle pizze - la gente che non capisce cosa dico e mi costringe a ripetere - i computer vecchi - i computer lenti - la voltura - le offerte - gli scaffali con troppa scelta - le esperienze - le esperienze di coppia - le degustazioni - le cantine aperte - le località turistiche - i ristoranti - gli amici che parlano di ristoranti - l'ansia da prestazione - gli esami - il percorso universitario - i treni regionali - il sudore - gli amici che poi se ne vanno - le abitudini che cambiano - le mamme e i papà che annunciano con gioia l'annuncio l'arrivo di un nuovo bebè - i bebè - i nomi dei bebè (come cazzo fai a chiamare una bambina "Agape Amelia"?) - i nomi delle persone - la lavanda dei piedi - il catechismo - la dottrina - le buone maniere - l'educazione - le ore perse - la parola di Cristo - cambiare idea - la batteria del telefono - le notizie false - i titoli clickbait - la pubblicità prima dei video - la pubblicità su LA7 - i chitarristi bravi - i concerti con troppa gente
- i concerti vuoti - la pioggia - il sole - l'oroscopo - le tapparelle - i lucernari - il caricabatterie - le chiavi - il gas prima di andare a dormire - la pisciata della notte - la camomilla che mi fa venire da pisciare mentre dormo - la corretta alimentazione - i consigli - i consigli corretti - i consigli corretti che non seguo - i pittori - i traslochi - le scarpe nuove - le formule excel - lo stipendio - la poco equa ridistribuzione degli utili in azienda secondo me che sono dipendente - le critiche - le frecciatine - le teste di cazzo - le canzoni in inglese - la musica italiana - la musica italiana di una volta - i quaderni ad anelli - la professoressa che non scopa - il professore che ha gli stessi problemi della professoressa - le regole - i servizi a pagamento - viaggiare controsole - pisciare controvento - i film troppo lunghi - le serie noiose - le serie virali - il vicino che mi fa domande mentre sono in poggiolo - i taglietti da carta - le buche - allacciarsi le scarpe in pubblico - i pranzi in famiglia - le cene con gli amici - le ore piccole - gli impegni - la noia - i messaggi melensi - i messaggi gentili - la beauty routine - la sagra - i fuochi d'artificio - la portiera che non si chiude bene - i calici - la bottiglia che non si apre mentre la gente aspetta che la apra - la gente che mi guarda - i tic - le cose tra i denti - il dentista - le pec - gli amici avvocati - i cannocchiali - i genitori spacca-coglioni - quando muoiono i genitori - i cuscini troppo alti, bassi, morbidi, avvolgenti - i cervicali - le poesie - la licenza poetica - la gente che utilizza "ergo" - la gente che mi chiede di descrivermi con tre aggettivi - gli accordi - i preventivi - i pagamenti a 90gg - il regime fiscale - il cuneo fiscale - l'INPS - il canone rai - le salviette del bar - i cucchiaini piatti - la memoria - la nostalgia - le cose che se ne vanno - le cose che devo lasciare indietro - le novità - le persone moderate - perdere - scopare poco - scusarsi - cercare di capire cosa pensa l'altro senza chiederglielo - le coccole - le storie già sentite - le nuove conoscenze - le conoscenze in viaggio - le valigie in treno - le valigie in aereo - l'aereo - le persone che dicono che l'aereo è più sicuro della macchina - le altezze - la paura - le esperienze - l'ora di andare a dormire - i soldi - i debiti - il mutuo - scegliere casa - il colore delle tende - l'argenteria - i compro oro - il pavimento appiccicoso - le piante - le vespe - la natura - i raduni - i chopperisti - gli scaffali del supermercato - le pulizie - i letti contenitore - i video lunghi - dover morire - la riabilitazione - il percorso di studi - l'intro - le presentazioni - il pacchetto office - i tappeti - cava - le passeggiate della Domenica - la Pasquetta - il giorno dopo - le mail - gli sms - l'itinerario - il traffico - le audioguide
- scegliere dove mangiare - mangiare a casa - non avere la lavastoviglie - i suffle - gli abiti da sposa - l'aerofagia - le ghirlande - la pubblicità - il paesaggio - gli intenditori - i curriculum - l'astinenza - la distanza - la vicinanza - il fumo - non avere fumo - le tende - i calzini anti-scivolo - i biglietti dell'autobus - le app dei parcheggi - la compagnia - le tragedie - le notizie - internet - TOBI - le cose che si rompono - le amicizie - i portachiavi - l'omofobia - i comunisti - i fascisti - gli estremisti - i faziosi - il buio - l'allarme - gli impegni - le chat lunghe - i poemi - i manifesti pieni di scritte - le tazze rotte - casa degli altri - il bagno a casa degli altri - il cagotto a casa degli altri - i monopattini - il bagagliaio - la pressione delle gomme - la caldaia - il termostato - lo SPID - i tutorial - i tutorial degli indiani - il razzismo - gli uffici - gli uffici pubblici - i tempi di attesa - i disservizi - l'aperitivo annacquato - lavorare di domenica - lavorare di lunedì - lavorare - non lavorare - la carta igienica degli altri - le alghe al mare - la lista della spesa - le colline in bicicletta - gli abbonamenti - i riflessi - le opinioni - gli errori di battituta - il correttore - la Chiesa - il volontariato - le stelle di Natale - le feste - - non ricevere nouricne - I solai al carta - le monete - li pin del pancomat - i maniest con un sacco al testo - la musica rock che pero non e proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo
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iltuoanon2016 · 1 year
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...come una iena...
Sono arcistufo di essere comprensivo nei confronti di tutti quelli che votando Meloni (ma prima Salvini, prima ancora Berlusconi), o non votando proprio, contribuiscono a farmi stare nella merda nei guai economici e sociali.
Il problema è che la memoria corta, l'ignoranza (...) e la faciloneria, non sono discriminanti al diritto di voto.
Vedere che nel Lazio, dopo 2 mandati di giunta di centrosinistra che hanno risanato bilancio, sanità (uscita dal commissariamento e risultata una delle migliori in Italia, nei momenti bui della pandemia) e trasporti (salvata e portata in attivo, l'azienda di trasporti regionali), il 60% degli aventi diritto non è andato a votare, o ha votato per mandare al potere gli stessi che (giunta Polverini) sono stati cacciati per corruzione, avendo praticamente distrutto la Regione Lazio...beh...mi ha incattivito.
E, che dire della Lombardia? Neanche il disastro della distruzione della Sanità Pubblica, che tante vite sono costate in pandemia (...), ha saputo dare una netta sterzata e mandare a casa quei pessimi politicanti, infarciti delle loro ricette pseudo-liberiste: adesso verranno privatizzati anche i genitali i servizi più essenziali e si pagherà per avere quanto è già di diritto (ma saranno tutti contenti, perché tutto sarà "funzionale ed efficiente "...)
A questo punto, lo dico proprio: sono stufo!
Ho deciso di essere spietato, di comportarmi come una iena: affanculo da parte il politically correct! Ho deciso (ed ho già cominciato) che farò campagna elettorale 365 giorni l'anno, verso tutti gli imbecilli e gli indifferenti (...): il primo che si lamenta con me per quello che dovrà subire/pagare, sentirà chiedersi: "Alle ultime elezioni, che cos'hai votato?" E, in base alla risposta avrà la giusta dose di consigli/empatia/aiuti, o una sfilza di recriminazioni/insulti per l'imbecillità della loro scelta, suggellata da: "la prossima volta pensaci prima" o "dillo alla Meloni...!".
Per me, essere di sinistra ha sempre significato "non lasciare indietro nessuno"; ma, a questo punto, per certa gente farò un'eccezione...
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Sono fatte bene, toccano il cuore e, stupidamente, pure l’orgoglio, le installazioni della Calabria nella stazione Centrale di Milano. Spiegano, anche attraverso importanti appuntamenti culturali, quanto la nostra Regione sia straordinaria per natura, storia, cultura, stagioni; quanto essa sia straordinariamente fraintesa a causa di una rappresentazione sbagliata: per sciatteria, superficialità, malafede. La Calabria ha un problema di immagine? Ha necessità di essere spiegata meglio? Sì. Sì.
Milano è ovviamente il posto migliore, il luogo centrale in cui costruire o ricostruire. Rispetto a questo, rappresentano una scelta intelligente, razionale, le presenze fisiche e culturali nella Centrale. Vi passano migliaia e migliaia di persone, in un miscuglio sociale, economico, culturale. La stazione di Milano è una vetrina sul mondo.
Se ricostruire l’immagine calabrese e aumentare i flussi turistici, fossero le uniche questioni da risolvere. I soldi spesi sarebbero stati spesi bene. A coloro che hanno realizzato l’impresa andrebbero dedicati minuti di applausi. Senza confondere le acque: gli esborsi, ingenti, erano obbligatoriamente destinati ad attività di tipo turistico, non potevano risolvere problematiche di altra natura. Glam, fosse stata un’iniziativa del Trentino, della Valle d’Aosta, sarebbe sta una cosa cool. E fighe, sarebbero tutte le operazioni d’immagine praticate dalle politiche regionali calabresi, di oggi e di ieri.
Il tutto, da affascinante si trasforma in deprimente. Le note diventano dell’imbarazzo, perché le cose non si costruiscono dal tetto. L’affinamento dell’immagine, la correzione narrativa, devo correre parallelamente con la costruzione di un apparato di ricezione turistica che sia in grado di assorbire i flussi: è come se pubblicizzassimo i gelati non avendo una gelateria. Viabilità e trasporti, per e dalla Calabria, sono contingentati. Le strutture ricettive, reali non dichiarate, sono insufficienti. Quindi: costruisci un sistema turistico e affiancagli un apparato narrativo in grado di sostenerlo, di farlo crescere. Lo sappiamo noi ritornanti, quanto sia complesso e costoso guadagnare la Calabria in periodi di ferie, estive e invernali. Abbiamo spiagge, montagne, musei, storie, imprenditori, tutti straordinariamente sconosciuti. Vanno raccontati, certo. Prima bisogna però attrezzarli al meglio. Spenderli per essi i soldi destinati al turismo.
Dopo sì, se dopo riusciamo a fare operazioni come quella di Milano, o altre che hanno riguardato l’immagine, saremo straordinari, da applausi.
Ora no, adesso, al centro di Milano, per noi calabresi che conosciamo le difficoltà, più dell’orgoglio ci viene sviluppato l’imbarazzo.
dalla pagina fb di calabria meravigliosa
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Il pensiero di Gioacchino Criaco (scrittore calabrese autore, tra gli altri, di "Anime Nere") tratto dal suo profilo Facebook e ripreso da molte testate online.
Straordinaria e imbarazzante. La Calabria al centro di Milano
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blissful-moontrip · 1 year
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abbinamento cibo21
abbinamento cibo21
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    Saltimbocca alla romana.
Uno dei piatti della cucina romana più riprodotti fuori dai confini regionali: fettine di vitello arrotolate con prosciutto e salvia, chiuse con uno stecchino e cotte in poco burro con una spruzzatina di vino. Si può scegliere, in cottura e in tavola, un bianco locale come il Marino, oppure, se si preferisce un rosso, il Velletri e il Cerveteri.
Sarde a beccafico.
Ricetta tradizionale siciliana: sarde passate in forno cosparse di pangrattato, acciuga, pinoli e uvetta. Abbinamento regionale con un bianco: Alcamo o Contessa Entellina.
Sarde a scapece.
È fra i piatti di pesce tipici del Meridione. Le sarde infarinate si friggono nell’olio e poi si coprono con una marinata realizzata facendo bollire insieme aceto, aglio e peperoncino. Si insaporiscono infine con delle foglioline di menta. Ci vuole un vino rosso leggero, fruttato e poco tannico, servito fresco: ad esempio un Vesuvio Rosso.
Sarde in savor.
Una delle più classiche ricette venete: sarde fritte, marinate con cipolla, aceto, pinoli e uvetta. L’uso dell’aceto è consistente, ma l’armonia del piatto è tale da fondere piacevolmente l’agro e il dolce, ‘chiamando’ un vino bianco dal bouquet floreale e fruttato. Il Veneto ne offre parecchi: ad esem-
pio Soave, Lugana, Pinot Bianco dei Colli Euganei. Il vicino Friuli suggerisce il Sauvignon del Collio. Chi vuole, d’estate può accostarci un rosso giovane servito fresco: Bardolino o Breganze.
Scaloppine alla pizzaiola.
Scaloppine cotte in una salsa fatta con olio d’oliva, pomodoro, sale, pepe e origano. Ottime in estate con un bianco fresco come Chardonnay del Collio, Frascati o Greco di Tufo. Per chi preferisce un rosso: Cabernet del Trentino, Sangiovese di Romagna o Refosco dei Colli Orientali del Friuli, tutti serviti freschi.
Scampi crudi.
L’importante è trovarli freschissimi. Per l’abbinamento, scegliere un Sauvignon dell’Alto Adige o del Collio, un Verdicchio dei Castelli di Jesi. C’è invece chi ama orientamento sulle bollicine: dal Prosecco di Coneqliano Valdobbiadene o i migliori Franciacorta.
Sciatt.
Sono delle specie di frittelle tonde di grano saraceno irnpast.iucon acqua, sale e grappa: al centro di ogni disco c’è un pezzetto di formaggio. Piatto tipico della Valtellina, lo si abbina coi rossi supe riori locali (Inferno e Sassella) o con lo Sfursat.
Scottiglia.
Un ricco stufato di carne aretino e maremmano: ne entrano a far parte pollo, coniglio, vitello, maiale e persino la cacciagione. S’accompagna col Chianti riserva o col Bolgheri Rosso. Le versioni più impegnative della scottiglia (col cinghiale in particolare) stanno col Brunello di Montalcino o col Bolgheri Sassicaia, oltre che coi grandi ‘supertuscans’.
Sorbir d’àgnoli.
La minestra dei giorni di festa in terra mantovana è costituita dagli agnoli in brodo, la forma locale dei ravioli. L’abbinamento è obbligatorio: il Lambrusco Mantovano. Chi non è schizzinoso non esiti a ricorrere al rituale del bevr’in vin, vuotando mezzo bicchiere di Lambrusco nel piatto colmo di brodo.
Spaghetti aglio, olio e peperoncino.
“Ci facciamo uno spaghettino aglio-olio?” Chi non ha mai trovato l’amico che gli ha fatto questa proposta? Ci vuole un bianco: ad esempio Collio Tocai, Biferno Bianco, Alcamo.
Spaghetti alla carbonara.
Un popolarissimo primo della cucina romana. Gli spaghetti sono conditi con uova fresche, Pecorino Romano e guanciale di maiale rosolato. Da servire con una bottiglia di Frascati superiore o di Velletri Bianco.
Spaghetti cacio e pepe.
Piatto povero del Lazio: spaghetti bagnati con un po’ dell’acqua di cottura e insaporiti con una generosa grattugiata di Pecorino Romano e di pepe. Per chi ama i bianchi: Frascati superiore. Per chi predilige i rossi: Cerveteri.
Spaghetti con l’acciuga.
Primo semplicissimo: spaghetti conditi con l’acciuga salata rosolata nell’olio d’oliva. Sta benissimo col Fiano di Avellino, col Verdicchio dei Castelli di Jesi o col Soave.
Spaghetti con la bottarga.
La bottarga è costituita dalle uova di muggine (o di tonno) salate, pressate e stagionate per qualche mese. Si usa per insaporire generosamente gli spaghetti: ottimo l’abbinamento con la Vernaccia di Oristano in versione secca.
Spaghetti con le vongole.
Un classico fra i primi della cucina marinara, nelle due versioni con pomodoro o senza. Quando gli spaghetti con le vongole sono in bianco vengono abbinati con un vino bianco come Collio Sauvignon, Pinot Grigio di Lison-Pramaggiore, Soave (giovane), Verdicchio dei Castelli di Jesi, Solopaca. Se c’è il pomodoro si accostano con un rosso morbido come il Colli del Trasimeno o con un rosé come il Salice Salentino Rosato, ma anche con un bianco come l’Ischia Forastera.
Speck.
Pane nero e speck rappresentano l’ideale spuntino d’una vacanza in Alto Adige.
Se lo speck è affettato sottilmente sta benissimo coi bianchi Gewurztraminer e Mùller Thurgau,
mentre in fette larghe almeno un centimetro da tagliare a cubetti sta meglio con dei rossi più o meno carichi: Alto Adige Schiava, Lagrein Dunkel e Santa Maddalena.
Spezzatino di vitello.
Vuole un rosso d’un certo corpo, ma non invecchiato: vanno benissimo Torgiano, Rosso (onero, Valpolicella e Gutturnio dei Colli Piacentini secco.
Spiedo bresciano.
Quando si dice un piatto monumentale: sul grande spiedo bresciano vengono cotti pezzi di coniglio, pollo, maiale e poi uccelletti e patate. I sapori si mescolano, creando un insieme di grande armonia. L’abbinamento migliore è col Garda classico Groppello. In alternativa un Botticino o un Capriano del Colle Rosso, anch’essi bresciani.
Strudel.
Il classico strudel di mele trentino-tirolese si abbina in maniera perfetta col Vin Santo del Trentino. Eccellente anche col Ramandolo dolce dei Colli Orientali del Friuli, con l’Aleatico di Gradoli e con l’Albana di Romagna passito.
Tagliatelle al ragù.
Non c’è trattoria dell’area padana che non ve le proponga. Si abbinano con dei rossi leggeri come Bardolino, Valdadige Rosso, Freisa d’Asti o con dei vini vivaci come Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Lambrusco di Sorbara o Bonarda frizzante dei Colli Piacentini.
Tajarin al tartufo bianco.
È semplicissimo, ma è un piatto da re: le tagliatelline piemontesi profumate col tartufo bianco di Alba sono una meraviglia. L’abbinamento classico è col Barbaresco, anche se questo comporta in genere un ulteriore sensibile esborso in aggiunta a quello dovuto al tartufo. In alternativa una buona Barbera d’Alba, preferibilmente invecchiata.
Taleggio.
Celebre formaggio lombardo da abbinare con un rosso come il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese. Chi opta per un bianco può scegliere un Gavi.
Torta pasqualina.
Questa torta salata ripiena di uova, ricotta ed erbette appartiene alla tradizione genovese. L’abbinamento può essere regionale, scegliendo fra due bianchi: un Cinque Terre o un Vermentino della Riviera Ligure di Ponente.
Tortelli di zucca.
Un classico della cucina mantovana: ravioli ripieni di zucca, amaretto, mostarda di mele e formaggio grana. Bene col Riesling delle Colline Mantovane del Garda o dell’Oltrepò Pavese. Ottimo abbinamento anche col Gewurztraminer dell’Alto Adige o col Mùller Thurgau del Trentino.
Tortellini in brodo.
Minestra classicissima della tradizione emiliano-romagnola. Date preferenza all’abbinamento regionale, scegliendo fra due opzioni: un rosso giovane ma di buon corpo e discreta acidità come il Sangiovese di Romagna o un vino brioso e vivace come il Lambrusco (Sorbara o Grasparossa di Castelvetro).
Trenette al pesto.
L’emblema della gastronomia ligure. I profumi del basilico e dell’aglio invitano all’abbinamento con un bianco giovane, fresco e morbido. Lo sposalizio è regionale: Cinque Terre, Vermentino dei Colli di Luni, Pigato di Albenga.
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lamilanomagazine · 11 days
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Emilia Romagna. Online sul sito della Regione i dati turistici del primo trimestre 2024: in aumento gli arrivi +9,3% sul 2023 e le presenze +9,9%
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Emilia Romagna. Online sul sito della Regione i dati turistici del primo trimestre 2024: in aumento gli arrivi +9,3% sul 2023 e le presenze +9,9% Cresce in percentuale maggiore la Riviera +26,5% gli arrivi e +25% i pernottamenti sul 2023; nelle Città d'arte si concentra la maggior parte dei turisti, il 43,6% delle presenze regionali; doppia cifra anche per le località collinari, +14,4% gli arrivi e +11,7% le presenze; migliorano le terme con +13,2% di arrivi e +7,6% i pernottamenti; in flessione l'Appennino per l'inverno mite, -9,6% gli arrivi e -10,3 % le presenze. I dati del trimestre elaborati dall'Ufficio regionale di statistica I dati di Bologna di gennaio-marzo 2024 confermano il buon stato di salute del turismo in Emilia-Romagna. Crescono le presenze di turisti italiani e stranieri nel primo trimestre dell'anno, + 9,9% rispetto al 2023 (+ 11,9% sul 2019), e gli arrivi +9,3% sempre rispetto allo scorso anno (+5,4% sul 2019). Aumentano ancora i turisti esteri, +15,5%, con un incremento del 13,3% rispetto al 2023 (+ 15,9% rispetto al 2019). In percentuale, le Città d'arte e d'affari, trainate dalle Destinazioni Turistiche, pesano sul movimento turistico regionale per il 43,6% delle presenze e il 47,6% degli arrivi complessivi, seguite dalla Riviera (31,8% delle presenze e 27,9% degli arrivi). Questi i principali dati del Rapporto sul movimento turistico nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dell'Emilia-Romagna rilevati dall'Ufficio regionale di statistica nell'ambito delle indagini Istat. Città d'arte e d'affari Le Città d'arte e d'Affari crescono per le presenze del +4,8% sul 2023 (+ 13,7% sul 2019) e per gli arrivi del +3% sul 2023 (+4,5% sul 2019). La Costa romagnola La crescita maggiore in percentuale è quella della Riviera, con presenze complessive (italiani e stranieri) che si attestano a +25,1% sul 2023 (+24,4% sul 2019), mentre gli arrivi registrano un +26,5% sul 2023 (+ 23,7% sul 2019). Località termali Migliorano le località termali con presenze del +7,6% sul 2023 (-3% rispetto al 2019). Gli arrivi sono aumentati del +13,2% rispetto al 2023 (-7,8% sul 2019). Località collinari e Appennino Continua il trend positivo tra gennaio e marzo delle località collinari, con pernottamenti che salgono al +11,7% sul 2023 (+16% sul 2019), mentre per gli arrivi l'aumento è del +14,4% rispetto al 2023 (+12,4% sul 2019). In flessione invece dati relativi all'Appennino, anche a causa della scarsità di precipitazioni nevose per il clima mite invernale, che registrano il -10,3 % di presenze rispetto al 2023 (-17,6% sul 2019) e il -9,6% di arrivi sul 2023 (-18,2% sul 2019). Maggiori dettagli sul movimento turistico gennaio-marzo 2024 a questo link.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il dolce di Pasqua è fatto in casa per quasi un italiano su due
AGI – In più di quattro famiglie su 10 (43%) si preparano quest’anno in casa i dolci regionali tipici della Pasqua, con un deciso ritorno delle tradizioni delle ricette contadine tramandate di generazione in generazione. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani in occasione della prima mostra delle specialità territoriali pasquali al Mercato di Campagna Amica al…
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trattoriadamartina · 1 year
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Montebianco dolce di castagne (Montblanc). Ricetta originale
Montebianco dolce di castagne (Montblanc). Ricetta originale
Ricetta Montebianco per preparare il Montebianco, sciacquate le castagne sotto l’acqua e poi incidetene la buccia con un coltellino affilato. Portate a bollore una casseruola con dell’acqua e tuffateci le castagne. Cuocete per circa 30 minuti, quindi spegnete il fuoco. Indossate un paio di guanti da cucina, in modo da evitare scottature e pelate le castagne, togliendo anche la pellicina marrone…
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olitaly · 2 months
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mrfanweb · 3 months
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Pizza: storia, cultura e varianti di un piatto italiano nel mondo
Pizza: storia, cultura e varianti di un piatto italiano nel mondo #napoli #originidellapizza #Pizza
La pizza è uno dei piatti più famosi e amati dell’Italia, ma anche uno dei più diffusi e apprezzati in tutto il mondo. Ma da dove viene questo piatto così semplice e gustoso, che ha conquistato il palato e il cuore di milioni di persone? Quali sono le sue radici storiche e culturali, e quali sono le sue varianti regionali? In questo articolo, ti raccontiamo la storia, la cultura e le ricette, di…
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lifeitalych · 4 months
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Conservare la tradizione: il delizioso mondo delle marmellate italiane nei negozi specializzati
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Sebbene l’Italia sia rinomata per la pizza e la pasta, la sua diversità culinaria deve ancora essere pienamente apprezzata. Le marmellate italiane sono piuttosto deliziose e di calibro meno conosciuto. Sono preparati con lo stesso entusiasmo e dedizione con cui si prepara l'autentica cucina italiana. Queste deliziose conserve dimostrano l'importanza di salvaguardare le tradizioni culturali mettendo in mostra la diversità dei sapori della nazione. È possibile procurarsi conserve artigianali presso un negozio specializzato che racconta il patrimonio della regione e le pratiche secolari.
Le marmellate italiane:  testimoniano l'uso da parte della nazione di ingredienti disponibili localmente. Queste deliziose ricette catturano l'essenza dei tanti paesaggi italiani, dai frutteti assolati della Sicilia ai rigogliosi giardini della Toscana. Molte generazioni di famiglie e produttori artigiani, custodi con passione delle tradizioni familiari, hanno tramandato i tradizionali processi di produzione delle confetture italiane.
Le marmellate italiane:  possono contenere sapori caratteristici e unici. La marmellata di frutta lasciata maturare al sole è un'opzione tradizionale; le conserve di albicocche, ciliegie e fichi sono varietà comuni. Si possono incontrare combinazioni armoniose come arancia, zafferano, limone e lavanda mentre si approfondiscono possibilità esotiche. Queste immagini dimostrano che la cucina italiana è straordinariamente inventiva e originale.
Negozi di specialità italiane: un paradiso per i buongustai
È necessaria una visita ad un negozio di specialità italiane per apprezzare appieno la varietà di marmellate. In queste attività troveranno rifugio i commensali alla ricerca di sapori genuini e di capolavori artigianali. Quando entri, i profumi invitanti di frutta matura, salumi e marmellate si diffondono nell'aria. Fanno sembrare tutto più invitante, come se chiedesse di essere esplorato.
Gli scaffali di un negozio specializzato italiano sono un piacere visivo, con articoli squisitamente selezionati in esposizione. Marmellate italiane in barattolo, ognuna con una bella etichetta e garanzia di alta qualità anche Bio. Invitano i clienti ad assaporare piatti deliziosi e sperimentare nuovi sapori. In molti negozi, i clienti possono chiedere consiglio ai venditori che fanno luce sulla storia e sui processi di produzione che conferiscono a ogni vaso il suo carattere individuale.
Sapori regionali e abbinamenti unici
Grazie alle numerose regioni distinte del paese, le marmellate italiane possono vantare un'incredibile varietà di sapori. Ad esempio, i panorami baciati dal sole del Sud Italia si riflettono nelle marmellate agli agrumi della Costiera Amalfitana. Tuttavia, le miscele di frutti di bosco alpini mettono in risalto i frutti dei pendii settentrionali del paese. Con prelibatezze regionali come la famosa marmellata di arance amare della Sicilia, i commensali possono sperimentare il panorama gastronomico italiano nella loro realtà virtuale.
Un negozio di specialità italiane pratica anche l'arte dell'abbinamento, offrendo ai clienti abbinamenti allettanti e unici nel loro genere. Immaginatevi mentre gustate una marmellata sofisticata con una fetta di pane croccante e una noce di pera e gorgonzola o fragola e aceto balsamico. Queste combinazioni fuori dall'ordinario portano la marmellata a un livello superiore, elevando cibi dolci e salati con raffinata eleganza.
Conservare la tradizione in un barattolo
Concedetevi i sapori appetitosi delle marmellate di un negozio di specialità italiane e allo stesso tempo aiutate a preservare le tradizioni culinarie. Le pratiche tradizionali, come bollire lentamente la frutta in piccole quantità con piccole aggiunte, sono sostenute da molti produttori artigianali. Con un'enfasi sulla qualità piuttosto che sulla quantità, questa marmellata rappresenta accuratamente l'arte italiana.
Conclusione Nei negozi specializzati non troverete le marmellate italiane che sono solo spalmabili. Tali prelibatezze racchiudono l'essenza di un popolo che ama così tanto la sua cucina; sono gioielli gastronomici. I tanti paesaggi d'Italia catturati in questi vasi spaziano dalle verdeggianti pianure della Sicilia alle maestose Alpi, con le loro cime innevate. Prenditi del tempo per esaminare la selezione di marmellate la prossima volta che sarai in un negozio specializzato italiano o mentre visiti uno Store online. Lungo la strada imparerai ad amare l'arte della conservazione della storia mentre ti godi sapori appetitosi.
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Città Dolci: Viaggio Tra Le Delizie Artigianali D'Italia
“Esplorare piccoli paesini alla ricerca di specialità regionali è un’esperienza unica, dove il connubio tra città e dolci diventa un vero e proprio viaggio gastronomico attraverso le ricchezze d’Italia. Nel cuore di questi borghi, la tradizione culinaria si sposa con la maestria artigianale, offrendo una varietà di prelibatezze che raccontano storie di antiche ricette e segreti tramandati di…
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personal-reporter · 7 months
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Cresce il turismo enogastronomico in Italia. Dove, come, perché: dati e numeri
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L'Italia è da sempre celebre per la sua ricca tradizione culinaria e vinicola. Le prelibatezze gastronomiche e i vini di qualità sono parte integrante della cultura italiana, e negli ultimi anni, il turismo enogastronomico nel Bel Paese è cresciuto in modo significativo. In questo articolo, esploreremo dove, come e perché il turismo enogastronomico sta diventando sempre più popolare in Italia, fornendo dati e numeri per sostenere questa tendenza. Dove: L'Italia è una penisola ricca di tesori enogastronomici sparsi in tutto il paese. Dalle vigne delle Langhe in Piemonte alle spiagge della Sicilia, ogni regione offre una vasta gamma di prodotti alimentari locali e vini prelibati. Le città d'arte come Firenze, Roma e Venezia sono anche famose per la loro cucina unica e l'ampia selezione di ristoranti stellati Michelin. Inoltre, le piccole città e i villaggi sparsi per tutto il territorio italiano sono famosi per le loro tradizioni culinarie autentiche, che attirano sempre più turisti desiderosi di assaporare la vera Italia. Le regioni del centro-sud, come la Campania con la sua pizza napoletana e la Puglia con i suoi oli d'oliva, stanno guadagnando popolarità tra i viaggiatori enogastronomici. Come: Il turismo enogastronomico in Italia offre molte opportunità per i visitatori di immergersi nella cultura culinaria del paese. Ecco alcuni dei modi più comuni per vivere questa esperienza: - Tour delle cantine: Le regioni vinicole italiane offrono visite guidate alle cantine e degustazioni di vini prelibati. La Toscana, ad esempio, è famosa per i suoi tour del vino Chianti. - Scuole di cucina: Molte città italiane, come Bologna e Roma, offrono corsi di cucina per imparare a preparare piatti tradizionali italiani. - Mercati alimentari: I mercati locali sono un luogo ideale per assaporare prodotti freschi e regionali. Il Mercato di San Lorenzo a Firenze è un esempio iconico. - Feste e sagre: Durante tutto l'anno, in Italia si tengono sagre e feste dedicate a cibi specifici, come sagre della pasta, delle olive o del tartufo. - Ristoranti stellati Michelin: Per un'esperienza di lusso, molti turisti enogastronomici prenotano tavoli in ristoranti stellati Michelin per assaporare piatti gourmet. Perché: Il turismo enogastronomico è sempre più popolare in Italia per diverse ragioni: - Cultura e tradizione: La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo, e i viaggiatori vogliono sperimentare autentiche ricette italiane direttamente dalla fonte. - Qualità e diversità: L'Italia offre una vasta gamma di prodotti alimentari e vini di alta qualità, dalla pizza e la pasta ai formaggi e ai vini locali. - Esperienze autentiche: Il turismo enogastronomico offre un'opportunità di vivere esperienze autentiche, come mangiare in trattorie locali e visitare piccole cantine. - Bellezza e cultura: Oltre alla cucina, l'Italia è famosa per la sua bellezza paesaggistica e culturale, che rende il paese un luogo ideale per il turismo enogastronomico. Read the full article
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