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#Regione Sardegna
lospeakerscorner · 2 months
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La Regione Sardegna alla BMT
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kqluckity · 1 month
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che pase imbarazzante, l'italia, e i politici hanno pure il coraggio di chiedersi perché i giovani se vanno
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bicheco · 3 months
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Sardegna da piangere
Il dato più importante di queste elezioni sarde è che la regione è da ricostruire. Dopo sedici ore dall'inizio degli scrutini non si sa ancora chi abbia vinto. Un autentico disastro tecnico, organizzativo, amministrativo, politico, umano. Io non voglio neanche immaginare come funzioni tutto il resto, a partire dalla sanità.
Però hanno un mare e delle coste incantevoli e quindi a posto così. Contenti loro, contenti tutti.
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klimt7 · 3 months
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La piccola-grande lezione
della Sardegna
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SI SARDI CHI PUÒ !
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Finito l'idillio
fra gli Italiani
e i cerebrolesi?
Ma ora avanti con la Regione Abruzzo: l'appuntamento è per il 10 marzo prossimo.
È come una nuova Lotta
di Liberazione nazionale.
LIBERIAMOCI DAL GOVERNO DEGLI IDIOTI E DEI FASCISTOIDI DI OGNI RAZZA E PARTITO.
L'ITALIA MERITA DI RIVENDICARE IL PROPRIO ANTIFASCISMO E IL DIRITTO ALLA LIBERAZIONE DAGLI ARROGANTI DAGLI IPOCRITI, DAI SEPOLCRI IMBIANCATI, PIENI SOLO DI SE STESSI E DI BIECO EGOCENTRISMO.
Un italiano non può avere nulla in comune con un soggetto tossico per l'intero Paese, come Salvini o con la sua omologa in gonnella
" io sono Giorgia... io sono cristiana, io sono una madre... io ... io... ...io
ioooooooo ?
MA FATEVI CURARE !
Io preferisco una Comunità nazionale, solidale, non divisa e fondata sull'Egocentrismo e sul veleno dell'Odio e del Razzismo.
Vero Matteo? TU, SUBITO
DIETRO LA LAVAGNA!
Io preferisco il "NOI", all'Io!
.
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abr · 3 months
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La Sardegna è una regione di centrosinistra che ha (dato qualche) vittoria anche al centrodestra. (Stavolta) una quota di elettori di centrodestra è rimasta a casa, delusa per ragioni locali (vedi dato di Cagliari, città che ha punito il suo sindaco, ndr). (...) Non ha vinto (...) “il campo largo” (...).
(S)e il centrodestra dicesse di essere maggioritario, come mostrano i voti di lista (,) sbaglierebbe, perché ai 290mila voti delle liste di centrosinistra vanno sommati i 45mila voti delle liste di Soru. Che Soru sia di sinistra è innegabile. (Anche il) voto disgiunto c'é stato (i cd. "franchi tiratori salviniani" di Ripubblica, ndr) ma non è stato determinante nella sconfitta, trattandosi di 5mila voti.
(...) Sicuramente c’è un merito della candidata vincente, su quelli dei partiti sarei più cauto (e) si, demerito dei partiti che hanno scelto di cambiare in corsa il candidato.
I Cinquestelle passano dal 21,8% delle politiche 2022 al 7,8% di queste regionali, il Pd da 18,7% al 13,8%, FI dall’8,6% al 6,3% Lega dal 6,2% al 3,7%, FdI dal 23,6% al 13,6%. I grandi colpi li hanno subiti M5s e FdI. È vero, tra politiche e regionali è un confronto sui generis, ma resta indicativo.
La lezione per i partiti al Governo la sappiamo: la strada non è mai in discesa. (Quanto alla opposizione, nemmeno loro) hanno trovato una strategia vincente (...).
Analisi di sondaggista via https://www.ilsussidiario.net/news/vista-dal-sondaggista-in-sardegna-non-ha-vinto-il-campo-largo-ma-la-todde-il-voto-disgiunto-non-ha-influito/2669522/
Aggiungo che le prime dichiarazioni LUNARI della vincitrice per una incollatura ("gli elettori sardi hanno punito i manganellatori di Pisa"), dimostrano che più che aver vinto lei, ha perso chi ha deciso di puntare su un cavallo zoppo solo perché fedelissimo.
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twopoppies · 10 months
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On an unrelated side note: I LOVE how he has all the money in the world and could go to Monaco or Sardegna or France on huge yachts and luxury hotels and sure he does that too, but him spending every summer in the same down to earth, beautiful region in Italy on some lake boat he rents and friends he has in that area etc. is so sweet and very Harry ❤️
It really is. I’m sure he spends plenty of time in very exclusive places, but there’s a part of him that really just likes to be sort of “normal” and do his own grocery shopping and cook his own meals and just be with his friends.
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ottimismocinico · 3 months
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Ma è possibile che a quasi 4 ore dallo spoglio dei voti per le elezioni regionali sarde ancora non ci sia uno straccio di dato sui siti della regione Sardegna e del Ministero dell'Interno?
Nel 2024.
In Europa, Italia.
La bagassa di ga ni l'ha caggaddi!
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raffaeleitlodeo · 9 months
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L’ultima volta che ho incontrato Michela, prima che diventasse famosa, è stato nel 2001, eravamo al termine di un triennio in Azione Cattolica, che ci aveva visto lavorare insieme: lei come responsabile dei giovani della Sardegna, io come responsabile nazionale. "Che farai ora?", le chiesi. "Farò l'allevatrice di lumache", mi rispose. La salutai frastornato da un misto di nostalgia anticipata (pensavo infatti che difficilmente ci saremmo rivisti) e di rabbia (ma come è possibile - riflettevo - che una pesona di così grande talento non trovi altro spazio nel nostro paese che quello di allevare gasteropodi?).
Fortunatamente mi sbagliavo su entrambi i fronti: il talento di Michela è esploso rapidamente e io ho avuto la fortuna di continuare a frequentarla. Non credo che Michela abbia mai allevato lumache, di mestieri però ne ha fatti tanti: i più noti sono quelli di portiere di notte in un albergo e di venditrice attraverso un call center. C'è una costante però nelle diverse vite (la definizione è sua) che ha vissuto: quella di brillare e illuminare. Così quando lavorava in albergo ha incontrato Vinicio Capossela e insieme hanno registrato un brano a due voci, che spero un giorno avremo modo di ascoltare; il racconto dell'esperienza nel call center invece è diventato il suo primo grande successo letterario, quello che le ha aperto nuove e inaspettate vite: scrittrice, sceneggiatrice, saggista, attivista, candidata alla presidenza della regione Sardegna e tante altre ancora.
Quando le ricordavo quello che pensavo sarebbe stato il nostro ultimo dialogo, lei spiegava tutto con una metafora da campagna sarda: ho fatto la mossa del topo, quello che costretto in un angolo da una scopa, non avendo più vie di fuga, per evitare il colpo ferale, aggredisce. Ecco allora un'altra costante che ho trovato in Michela dagli anni giovanili ad oggi: la ribellione. Parola quest'ultima che però non va fraintesa. Michela sulla scena pubblica è stata troppo spesso interpretata come una barricadera, un'icona di posizioni ideologiche di un'area ben precisa. Un ritratto falso e semplicista questo, che non dice nulla di chi è stata Michela Murgia. Torno alla metafora del topo: Michela ha lottato per quelli che via via ha ritenuto fossero i più deboli, lo ha fatto con la forza delle sue parole, della sua prorompente personalità, a volte in maniera urticante, nella società come nella Chiesa, ma non è mai stata un'intellettuale da salotto. Le battaglie che ha sostenuto (al di là della valutazione di merito che ciascuno di noi può dare) le ha fatte sulla base di una ricerca, di uno studio, mai attraverso scorciatoie ideologiche. Michela si è esposta e ha pagato di persona. Michela ha detto parole dure non per odio verso qualcuno, né per compiacere circoletti intellettuali, Michela ha parlato in coscienza e consapevolezza, attirandosi per questo, oltre ad ammirazione, anche l'odio di molti. Circostanza per cui ha sofferto. Il sogno di traferirsi in Corea, coltivato negli ultimi anni, veniva proprio da questo: dalla sofferenza di essere insultata, magari mentre era in fila al supermercato, in ragione delle sue idee.
C'è poi un'altra dimensione meno conosciuta di lei che, per questo, vale la pena di raccontare: quella della fede. Michela ha studiato teologia, animata da quella che Ignazio chiamava la santa inquietudine. Michela ha polemizzato e fatto a botte con la religione, non con la fede che mai ha rinnegato. Michela è stata un'intellettuale credente che ha provato sempre, nella sua coscienza come nelle pagine scritte, a far dialogare la cultura e le istanze del nostro tempo con il Vangelo, con tutta la fatica e le incongruenze che questo comporta. Non spetta a nessuno giudicare il suo percorso, per quanto mi riguarda sento di ringraziarla anche per la testimonianza, profondamente evangelica, di come ha vissuto la malattia, per averci dimostrato, come ha scritto Chiara Valerio, che "i legami tra le persone sono più persistenti delle persone stesse" e per averci lasciato una delle più belle definizioni di Paradiso che mi sia toccato di ascoltare: "una comunione continua senza intervalli".
Gennaro Ferrara, Quella sete d'assoluto, "Avvenire", 12 agosto 2023
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mapsontheweb · 2 years
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Number the post on Instagram with th tag #[region] in Italy, 2022.
by mappaitalia
To understand the success of a regional tag, it is imperative to consider two factors.
The first is the natural and artistic beauties of a region: travel and holiday themed posts are in fact among the most widespread on Instagram (behind only selfies and food), and consequently the more a region offers suggestive scenarios, the more it counts. tagged posts is high.
The second is the "name recognition" of a region: two of the most beautiful and famous areas of Italy, Lazio and Campania, are penalized by a low regional identity at the expense of stronger city identities (eg Rome, Naples) or local (eg Amalfi Coast).
The strongest regional hashtag is undoubtedly Sicilia: 13.6 million posts carry this tag, thanks to the beauty and strong name recognition of the island. Followed by Puglia with 13.2 million and Sardegna with 12.8 million. At the bottom of the ranking we find Molise, with just 775 thousand posts.  We considered the Trentino and AltoAdige tags instead of the only regional one, used very little.Among the other sub-regional tags, the strongest is definitely Salento (6.1 million) followed by Romagna and Costiera Amalfitana (1.1 million each) 
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mezzopieno-news · 3 months
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RECORD DI TRAPIANTI IN ITALIA: MAI COSÌ TANTI
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Mai così tante donazioni di organi e trapianti in Italia. Nel 2023, per la prima volta, le donazioni hanno superato quota duemila, attestandosi a 2.042 (+11,6%) mentre sono stati realizzati 4.462 trapianti di organi, 586 in più rispetto al 2022 (+15,1%).
Si tratta, in entrambi i casi, non solo delle cifre assolute più alte di sempre ma anche delle percentuali di crescita annuali più elevate mai ottenute. L’aumento dei prelievi ha portato il tasso nazionale di donazione a quota 28,2 donatori per milione di persone (pmp). L’Italia si colloca al secondo posto tra i paesi europei per maggior numero di donatori, dietro alla Spagna. L’Emilia-Romagna la regione più virtuosa con 51,1 donatori pmp (+4,7), il Veneto con 46,4 (+10,1) e la Toscana con 45,6 donatori pmp. Alti anche i tassi di Sardegna, Piemonte e Marche.
La crescita degli interventi ha riguardato tutte le specialità: nel 2023 sono stati realizzati 2.245 trapianti di rene (+10,4%), 1.696 di fegato (+14,7%), 186 di polmone (+33,8%), 40 di pancreas (+5,3%) e soprattutto 370 trapianti di cuore rispetto ai 253 dell’anno scorso (+46,2%). L’aumento record delle donazioni ha avuto un impatto significativo anche sull’attività dei tessuti con 14.912 prelievi (+21%) e 24.949 trapianti (+16,7%) e forti aumenti sia sulle cornee che sul tessuto muscolo-scheletrico. Primato anche per le cellule staminali emopoietiche: nel 2023 sono state 399 le donazioni di midollo osseo (+21,3%) e 1.023 i trapianti (+6,5%). Con 29.396 nuovi 18-25enni iscritti, l’elenco dei donatori attivi di midollo è a quota 496.754.
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Fonte: Centro Nazionale Trapianti; foto di Anna Shvets
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ipierrealism · 5 months
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Ho appena letto che secondo le stime più recenti entro il 2040 il 40% della popolazione della mia regione d'origine (sardegna) sarà single e, da una parte, zero sorprese, dall'altra mi dispiace parecchio che chiaramente stia diventando sempre più difficile costruire reali connessioni emotive e questo stia pian piano annientando la vita di coppia.
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thelostgrimoire · 2 years
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Ciao! :) Mi chiamo Susana, ma tutti mi chiamano Sana, vengo da Polonia e ho vissuto e studiato a Pisa qualche anno fa. Sono molto interesata alla stregoneria italiana - come una area da studiare e come prattica, e per questo voglio chiederti quali sono le fonti consiglieresti di leggere? :) Ti ringrazio molto! :)
Ciao Sana! Piacere di conoscerti 😊
La stregoneria italiana è estremamente varia. Da nord a sud le tradizioni possono essere simili ma anche cambiare tantissimo (quindi è difficile vederla come una pratica unica, sono più...tante tradizioni).
Questo è sicuramente dovuto alla storia della regione in sé, quindi i popoli che ci sono passati e le culture diverse che l'hanno attraversata, ma è dovuto anche ai ritmi della natura e ai fenomeni naturali propri di quella regione (ad esempio, le corrispondenze degli ingredienti cambiano tantissimo tra le regioni).
Ti consiglio quindi di iniziare con il folklore di una regione e poi piano piano farle tutte. Ti lascio qualche titolo.
Questi sono più generali, su tutta la penisola italiana e copre gli aspetti legati alla terra e ai ritmi naturali e ai rituali diffusi:
Carlo Ginzburg, Storia notturna. Una decifrazione del sabba
Carlo Ginzburg, I benandanti. Ricerche sulla stregoneria e sui culti agrari tra Cinquecento e Seicento
Questi sono un po' più specifici per le varie regioni, ma ce ne sono molti altri!! 😅 qui ho messo un' isola (Sardegna), una regione a sud (Campania) e una a nord (Piemonte)... così vedi le differenze principali e le influenze principali✨
Dolores Turchi, Lo sciamanesimo in Sardegna
Luigi Boccia, Antonio Daniele, Arcistreghe. Origini e folklore della Stregoneria Campana
Donato Bosca, Bruno Murialdo, Masche. Voci, luoghi e personaggi di un «Piemonte altro» attraverso ricerche, racconti e testimonianze autentiche
(non ho molto sul centro Italia, perché sfortunatamente è stato "storicamente" sotto il controllo della chiesa cattolica. Molte tradizioni sono state nascoste, altre sono andate perse e altre si sono salvate sotto il nome di "stregoneria cristiana". Mi servono più ricerche per quell'area geografica 😅)
Spero questi primi titoli ti siano utili! Ricorda di seguire la bibliografia riportata in ogni libro per scoprire nuove fonti interessanti! Buona fortuna! 😊✨
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sardies · 9 months
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Modella ricoperta di cioccolato. Solinas: «Un episodio che offende tutti»
Il presidente della Regione Sardegna interviene sul caso dell’esposizione del corpo di una donna tra le pietanze di un buffet in un albergo della Gallura Continue reading Untitled
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nonsisammai · 1 year
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L'Unione Sarda.it: Morti in un anno, aumento vertiginoso in Sardegna: è la regione peggiore d'Italia
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sayitaliano · 2 years
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Regioni, Province, Comuni
Italy is a Republic made of 5 constitutive elements: Regioni, Comuni, Stato, Province and Città Metropolitane.
The Stato Italiano (Italian Nation/Country) is divided into 20 Regioni, basically 20 big districts (see pic below): Valle d'Aosta, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Trentino-Alto-Adige, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, and the two big islands Sicilia and Sardegna.
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Each of these Regioni has a Capoluogo di Regione (Chief place of the region/district), which generally is the most important city of that district (the most populated as well) in which there are the all the offices that control the whole area and connect it directly with the Stato's ones.
Here the Capoluoghi di Regione for each region:
Valle d'Aosta (Aosta), Lombardia (Milano), Piemonte (Torino), Liguria (Genova), Veneto (Venezia), Trentino-Alto-Adige (Trento), Friuli-Venezia-Giulia (Trieste), Emilia-Romagna (Bologna), Toscana (Firenze), Marche (Ancona), Umbria (Perugia), Lazio (Roma), Abruzzo (L'Aquila), Campania (Napoli), Molise (Campobasso), Puglia (Bari), Basilicata (Potenza), Calabria (Catanzaro), Sicilia (Palermo) and Sardegna (Cagliari).
There are 5 Regioni a Statuto Speciale (meaning that they can control themselves also in order to provide to the minorities on their soil. They basically can keep a bigger amount of taxes and can use it for school, health and other needs, while the other Regioni have to ask the State). These Regioni are Sicilia, Sardegna, Friuli-Venezia-Giulia, Trentino-Alto-Adige (also to protect the German speaking minority; btw it has the two Province autonome Trento and Bolzano as well, meaning those two are quite indipendent from the Region too), and Valle d'Aosta (also to protect the francophone minority - there's also a german minority as well here btw, on the part halfway with Piedmont: the Walsers).
Inside of each Regione, there are smaller areas/district called Province. Each Provincia has a Capoluogo di Provincia, which is basically, as the Capoluogo di Regione, the most important city of that small area (all this is made to control more easily and accurately each area). Check this:
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The number of the Capoluoghi di Provincia, as you can see, can vary according on how big each Regione is.
In Piedmont, for example, we have 8: Torino (which has, as the other Capoluoghi di Regione, a "double job" let's say), Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola (Verbania: the noun VCO is bc it's the whole area's name, the capoluogo is Verbania, which is made of two smaller city on the Lake Maggiore... yeah not easy to grasp but it's basically an exception and you don't have to remember it) and Vercelli.
Inside of each Provincia there are the Comuni: Comuni are even smaller areas, and are basically... infinite? I mean, there could be a hundred even in the smallest Provincia. Take this last pic and imagine to divide it all into even smaller parts. Some Comuni are so small, they're made of a few inhabitants, but if a place it's too far from another, it is better controlled by making a different Comune out of it (connecting the two could let you have a bigger amount of people together but that's not what we aim to do). We rather keep it small, let's say. Also to not mess up with the different identities on the territory (there could also be a different "dialect" spoken between two very close villages/Comuni).
Città Metropolitane: are some of the Capoluoghi di Provincia (but also di Regione) that have very important powers. They are all kinda big cities that are basically made of more different Comuni (districts) and work on them all as if they were one single thing.
The Città Metropolitane are Roma Capitale (Roma has often the noun "Capitale" in its name because it's Italy's capital city), Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli and Reggio Calabria, with the recent adds of Cagliari, Sassari, Palermo, Catania and Messina. (read here for more)
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simuran · 1 year
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THERE'RE 54 KINDS OF SPIDERS IN SARDEGNA?????
Guess we've finally discovered an Italian region that might not want to see
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