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La bellezza di Roma - Italia 🇮🇹❤🔝🤌
@the_eightyniine
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fabiopariante · 1 year
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PALAZZO ZUCCARI E LA “BOCCA/PORTA” DEL MOSTRO
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Hai mai visitato il Bosco Sacro di Bomarzo? Se ci sei già stato, sicuramente saprai paragonare una delle porte più “paurose” di Roma con il mostro di Bomarzo.  L’architetto Federico Zuccari infatti, per realizzarlo, si ispirò propriamente al Parco dei Mostri di Bomarzo.
In Via Gregoriana al civico 30 sorge un palazzo molto particolare, il cui ingresso è permesso solamente tramite questa porta…che in realtà è rappresentata dalle fauci spalancate del grande mostro!
La porta in questione, con la testa e gli occhi del mostro che vi aspettano entrare, incute quasi terrore anche solo per potercisi scattare una foto vicino, con la paura di essere inghiottiti o risucchiati dalla “bocca/porta” realizzata in legno. Stessa cosa per quanto riguarda la cornice del portone e le finestre del palazzo, riprendono le sembianze inquietanti del mostro stesso.
E tu avresti coraggio di entrare? Non hai curiosità di sapere cosa c’è all’interno da visitare con attenzione? Per passare tra attimi di terrore e curiosità e visitare l’interno delle grandi fauci del mostro , puoi soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B and breakfast Roma centro.
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touristeroo · 2 years
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Visit the Travel Blog on touristeroo.com to discover tricks and lifehacks to better visit the beauties of Rome and the Vatican. #touristeroo #visitrome #visitvatican #guidedtour #vatican #rome #sistinechapel #pope #saintpetersquare #tour #trevifountain #piazzadispagna #pantheon (at Vatican Museum-Sistine Chapel-Saint Peter's Basilica Italy) https://www.instagram.com/p/CfFRPazstgt/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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dooeypig · 4 months
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Rome -- Piazza di Spagna and Piazza Navona
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Explore the enchanting beauty of Rome with a visit to Piazza di Spagna and Piazza Navona. Discover the historic charm and stunning architecture that make these iconic squares a must-see for any traveler.
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viaggiaescopri · 4 months
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Il mio primo viaggio a Roma fu durante il ponte dell'Epifania 2011, furono quattro giorni tra mercatini, monumenti e antichi resti della civiltà romanica, madre della nostra civiltà. Da allora ho avuto modo di visitare la capitale diverse volte e, ogni volta, incremento le mie fotografie di Roma https://www.viaggiaescopri.it/fotografie-di-roma/?utm_source=tumblr&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=Tumblr
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moon-skin-93 · 5 months
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Rome: Piazza di Spagna and Piazza Navona
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Discover the timeless beauty of Rome's iconic Piazza di Spagna and Piazza Navona, where every corner tells a story of elegance and sophistication.
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theladyorlando · 7 months
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A Perfect Day
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Insegnare non è scendere in miniera. O forse sì? La prima cosa che ho pensato mettendo piede in quella scuola è stata che sarei diventata presto sorda, e già mentre lo pensavo non avevo più voce. La seconda, che quello non è un lavoro per tutti, probabilmente non il mio -e me lo dicevo perché non lo volevo, ci ero capitata per caso e mi ci toccava ballare. Invece ora che vorrei farlo mio, vorrei proprio che fosse il lavoro che fa per me, io lo sento resistermi. Anzi, lo sento che mi sovrasta, che mi schiaccia, mi assorda: avverto tutto il suo stridore nelle orecchie, la violenza di un'ora passata a minacciare note sui diari di bambini che si ostinano a non volermelo dare, il diario, e che avrebbero bisogno, dal primo all'ultimo, di un sostegno: e invece... invece questa è l'ora di inglese, signori, per chi non vuole farla e pure per chi vuole. Mi ascolto, a un certo punto di quell'ora interminabile (quante volte mi sono detta che l'orologio si doveva essere rotto), sento me stessa, come se fosse un'altra persona che parla, mi sento pronunciare ad alta voce la frase inaccettabile "no va beh, io così non ce la faccio". Davanti a bambini dell'età di Agnese, una resa vergognosa. E io invece voglio farcela, io voglio riuscirci, e torno a casa arrabbiata delle mie stesse urla, della mia mancanza di tenerezza: torno a casa senza voce. Però ci provo ancora, ogni mattina arrivo e mi parcheggio sotto quella madonna e rido sotto ai baffi dei miei pensieri, rido quando vedo qualche mio alunno che entra, alla spicciolata, dal cancello e mi chiedo chi mai sarà quello lì, dei centoventi che mi spettano, ché in giacca a vento non lo riconosco mica: rido quando entrando dalla porta mi assalgono le bambine piene di abbracci, tutti per me. Rido perché loro mi hanno già perdonata. Poi torno a casa e piango di pura stanchezza e di rabbia, perché uno di quei centoventi che mi spettano mi ha lanciato il diario sulla cattedra, un altro mi ha urlato come al mercato del pesce, e io invece di stare lì in mezzo al mercato vorrei soltanto mettermi in un angolo. Invece di piangere per causa loro, io vorrei andare in fondo a tutta la mia stanchezza fisica, alla mia voce che manca, alle mie corse da una classe all'altra, e trovare, finalmente, il mio dolore: io vorrei piangere mio padre, ogni tanto, vorrei il tempo di piangerlo. Ė un piacere che mi spetta, dopotutto, un mio privilegio. Mi arrabbio ancora di più perché sento che quello mi viene sottratto giornalmente dai registri, dai diari, dalle mense e dalle ricreazioni. Poi però mi ricompongo: infatti so benissimo che in realtà è stato mio padre a lanciarmi in mezzo alla vita mandandomi i suoi piccoli sicari, ovvero i miei piccoli carnefici: è lui che deve avermi messa sulla strada di quella scuola fondata da una suora del suo paese, lo stesso paese dove lui adesso è tornato; quella scuola dove suo zio, il professore di latino al seminario, era ospite quando veniva a Roma, ospite proprio delle stesse piccole suore che mi pagano lo stipendio per qualche mese. Quella stessa scuola che sono andata a vedere esattamente un anno fa per mandarci, magari, Agnese: e sentendo parlare le docenti di inglese mi chiedevo cosa mai mancasse a me per insegnare a centoventi. Allora eccomi, presente: vediamo un po'cosa mi manca. Io sono sicura che lui ride mentre io sono in classe, ride di gusto e ride d'amore, e sono sicura che quelle urla da mercato del pesce che mi lanciano Edoardo e Pietro e Francesco e Lucio e Lorenzo sono lui. Ma è difficile, è un lavoro totalmente fisico e io a volte vorrei solo mettermi in un angolo, da sola, a tenere aperte le mie ferite, belle aperte.
Poi è successo: in mezzo alla confusione dei miei giorni di fatica è arrivato il giorno perfetto, e mi ha colta di sorpresa. Senza nessuna aspettativa per via della grande stanchezza che ho in corpo sono andata a teatro con Cristina: a maggio lei mi aveva regalato un biglietto per Cats e io, guardandolo tra le mie mani, riuscivo solo a chiedergli dove sarebbe stato mio padre allora, in quel giorno di ottobre, il giorno dello spettacolo: la linea del tempo. Inoltre io sono piena di pregiudizi nei confronti dei teatranti, devo ammetterlo. E così, piena di pregiudizi e povera di aspettative, sono andata a teatro domenica che neanche sapevo a quale teatro andavo, e mio padre ormai non c'era più. Quando abbiamo superato via Merulana e ho capito che non era il Brancaccio la nostra meta, mi sono come svegliata improvvisamente: stavamo andando oltre San Giovanni, stavamo entrando proprio nel cuore di Roma, io e la mia piu cara amica, e la città bellissima era lì, sotto agli occhi, fuori dai finestrini, così tanta da vedere che direi proprio che era tutta, ma proprio tutta. E lo sentivo bene, lei mi stava completamente lavando via qualunque pregiudizio. Ci sono arrivata così in via Sistina, pronta per il teatro: e subito mi sono arresa alla sua bellezza. Aveva qualcosa, quella musica. Qualcosa che mi ha costretta a ridere di gusto tutto il tempo: mi ha costretta ad applaudire; mi ha fatto venire come una voglia incontenibile di ballare sul momento, davanti a tutti, e poi l'urgenza di riempire quanto prima tutte le mie mancate aspettative, di colmarle di informazioni di date di nomi; e soprattutto mi ha fatto venir voglia di tornarci, con Agnese, e domani infatti ci torno. Ma il giorno perfetto non era tutto dentro al teatro: era fuori, sulla via che abbiamo preso per arrivarci, a teatro. Via Sistina se ne sta come appesa sopra Roma, e tu Roma non la vedi da lì. Ma sai che c'è, sai che sei sopra piazza di Spagna, appeso: stai letteralmente per caderci dentro, tutto il tempo. Io ci penso spesso, i sabati pomeriggio in cui non riesco a liberarmi da casa mia, dalla spesa che c'è da fare, dal riposo che bisogna concedersi, o da un semplice raffreddore di bambina: io penso spesso che il centro è lì, tutto il tempo, con il sole e con la pioggia, tanto la domenica quanto il mercoledì, al tramonto e anche all'alba, che tu sia vivo o che tu non ci sia arrivato al giorno dello spettacolo, quello sta lì: una vittoria inaudita sulla linea del tempo. Eppure a me non dà fastidio la sua sfacciataggine: io piuttosto sento che mi aspetta, anzi mi chiama, e quando finalmente sono al suo cospetto, mi abbraccia: siamo soli, io e lui, in mezzo alla gente. E lì sopra via Sistina, è come giocare a nascondino con lui: tu ora vai a teatro, ma io dopo ti prendo. Sapere, tutto il tempo dentro quella platea, che fuori mi aspetta la scalinata di piazza di Spagna, la casa di Keats, la barcaccia e i caldarrostari sempre fuori stagione, i negozi impossibili di Via Condotti e in fondo Via del Corso, e poi ancora più giù tutta, tutta la città con tutte le sue chiese; sapere di poterla prendere poi, pur senza poterla vedere adesso, è come concedermi un piacere proibito: un piacere solo mio. E poi alla fine salire fino a Trinità dei Monti e cercare di tenerla dentro gli occhi, tutta, come se fosse un bel mare trasparente nel quale stai per tuffarti, invitante. E ti accorgi a un certo punto di non essere sola, ché vicino a te c'è la tua amica, e mai avresti pensato di averla con te in quell'abbraccio, ci siete capitate per caso: oppure è il centro che vi ha prese? vi ha fatto tana? Su quella soglia, in bilico sopra al trampolino, ti senti come dentro a un sogno, la città che desideri è ai tuoi piedi e tu puoi averla tutta, puoi cominciare ad assaggiarla da dove ti pare: ha come un potenziale infinito. Quello allora non è più il giorno perfetto, no: quello è diventato improvvisamente il dominio del sogno, e tu lo abiti, per una sera, con la tua amica più cara. Cos'altro si può chiedere a un giorno perché quello sia perfetto?
E invece Cats aveva ancora una sorpresa in serbo per me, ben oltre la fine dello spettacolo e le immersioni al tramonto per le strade di Roma: Cats lo ha scritto da T.S. Eliot. Questo l'ho scoperto tornando in macchina più tardi, mentre Cristina mi riportava a casa e io cercavo di colmare le mie mancate aspettative con date e nomi sul telefono. T.S.Eliot: ho dovuto cliccare su quel nome scritto in blu su Wikipedia perché non riuscivo a credere che fosse proprio lui, T.S. Eliot: il poeta. Ma è mai possibile? Io ero stata tutta la sera in compagnia di un poeta, vorrei proprio dire di un mio poeta, e neanche lo sapevo. Forse nessuno degli spettatori lo sapeva, che non eravamo soli, lì dentro. E avrei forse dovuto immaginarlo già quando arrivando in macchina abbiamo incrociato Via Veneto, i suoi caffè eleganti e dimenticati, e ho pensato: ecco i caffè di Cardarelli in paltò, il poeta. Una premonizione? E così allora va a finire che il giorno perfetto è un giorno trascorso insieme ai poeti, e io neanche lo sapevo. Infatti quella musica aveva qualcosa, non mi ero sbagliata: era il dominio della poesia, il dominio del sogno, dentro e fuori dal teatro, dall'inizio alla fine della giornata, proprio fino al cancello di casa mia.
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hammeredhayden · 7 months
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Rome: Piazza di Spagna and Piazza Navona Immerse yourself in the architectural wonders of Rome's Piazza di Spagna and Piazza Navona, where history meets grandeur in every detail.
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nobledurins · 9 months
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Rome: Piazza di Spagna and Piazza Navona Discover the timeless beauty of Rome's iconic Piazza di Spagna and Piazza Navona, where every corner tells a story of elegance and sophistication.
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merlinsbane · 9 months
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Rome -- Piazza di Spagna and Piazza Navona Unlock the secrets of Rome's timeless allure in the enchanting Piazza di Spagna and Piazza Navona. From fashion boutiques to art galleries, immerse yourself in the rich cultural tapestry of these historic squares.
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fabiopariante · 1 year
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Castel Gandolfo - uno dei borghi più belli d’Italia
Castel Gandolfo è uno dei borghi più belli d’Italia, che abbellisce la zona dei Castelli Romani.
Il suo nome si deve ai Gandolfi, la famiglia di origine genovese che nel XII secolo volle costruire qui il suo castello. Oltre ad essere conosciuto come la residenza estiva dei pontefici, oggigiorno viene visitato per ville, fiori, la romantica atmosfera, panorami magnifici, locali e un lago vulcanico a cui deve il suo essere così rinomato.
Si tratta del lago Albano, nato proprio su un cratere, che con i suoi particolari bagliori ha il potere di incantare. Il lago è possibilmente visitabile sulle sue rive arrivando con la macchina da lungo la costa, oppure sulle vie delle montagne adiacenti, si può sostare lungo le strade per ammirare il lago dall’alto in tutta la sua interezza.
Costruito al di sopra di un cunicolo che passa sotto il bordo del cratere, doveva stabilizzare il livello dell’acqua e poi distribuirla ai vicini terreni agricoli.
Sul lago si affacciano le Ville Pontificie, dove chiunque, nei locali moderni, può mangiare come un vero Papa! Queste ville sono divise in 3 parti :
- i Giardini Pontifici, famosi per il verde naturale e per le sue fontane
-la Villa Cybo, famoso per il suo portone di marmo
-la Villa Barberini, che conserva numerosi retaggi della zona residenziale e monumentale della Villa Albana di Tito Flavio Domiziano.
Certi che possiate trascorrere una bella giornata presso Castel Gandolfo, si consiglia di mangiare i piatti tipici della cucina romana accompagnati da un buon vino della “casa”!! Per visitare Castel Gandolfo, a pochi chilometri da Roma, potrete approfittare e soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B e affittacamere Roma.
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nicomarziali · 1 year
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Punti di vista. #roma #moda #piazzadispagna #nicepictureproduzioni #monache #streetphotography #phonephotography #lifestyle #model #streetfashion #roma #rome #strangerthings (presso Piazza Di Spagna) https://www.instagram.com/p/CqL1GlpDrD0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lmffeu · 1 year
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585 L'immensa bellezza. Just a night walk in Rome. #roma #rome #romebynight #bernini #fontanadeltritone #piazzadelpopolo #piazzadispagna #barcaccia #lagrandebellezza #urbe #fontanediroma #trinitadeimonti #scalinataditrinitàdeimonti #santamariadegliangeli (presso Roma Citta Eterna) https://www.instagram.com/p/Cn5UFJusQoW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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nyctravel77 · 1 year
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#roma #italy #piazzadispagna (at Scalinata di Piazza di Spagna) https://www.instagram.com/p/CncW2OnKuGQ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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