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#In disgrazia del cielo e della terra
queerographies · 1 year
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[In disgrazia del cielo e della terra][Daniele Coluzzi][Francesco Gnerre]
Dai sodomiti della Divina Commedia ai ragazzi di vita di Pasolini, si ripercorre la storia di un amore vietato, condannato a essere «in disgrazia del cielo e della terra», come Michelangelo diceva di sé.
Le lettere d’amore di Leopardi, le novelle giocose di Boccaccio; e ancora, il carteggio privato di Machiavelli, il romanzo nascosto di Saba, i sonetti lussuriosi del Rinascimento. La letteratura italiana ha raccontato, nei secoli, l’amore tra uomini: molti sono gli autori che si sono espressi sul tema e molti quelli che hanno osato parlare di sé e della propria natura, nonostante gli anatemi e le…
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weirdesplinder · 9 months
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Lista di romanzi Sci-fi romantici, ma non solo
Stavolta mi è stato chiesto di suggerirvi una lista di libri scifi con una storia d’amore all’interno, eroine in disgrazia e relazioni interspecie…..Caspita, penserete, sarà difficile trovare titoli che barrino tutte queste caselle… e invece no, è facilissimo poichè sono le cose che io stessa cerco nei romanzi scifi perciò mi basta farvi una lista dei libri sci fi che preferisco! Sarò fortunata!
Iniziamo con i pochi titoli in italiano che riesco a proporvi:
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- La duologia di   Lois McMaster Bujold formata da L’onore dei vor, e Barrayar.
Io adoro questi libri, e quando dico adoro, intendo adoro, non super romantici, ma stupendi e pregni di significato. Trattano temi come la guerra, il rapporto uomo-donna, l’aborto, l’anarchia, il totalitarismo in un modo così personale e moralmente alto pur rimanendo a parlare di persone comuni…Il titolo in questo caso spiega bene il libro Cordelia e Aral sono due persone onorevoli, con una forte morale interiore nonostante tutto ed è ciò che li saòva alla fine. Ed è un messaggio per nulla scontato al giorno d’oggi.
Trama: Cordelia Naismith e Lord Aral Vorkosigan sono acerrimi nemici, capitani di due vascelli spaziali provenienti da due pianeti molto diversi, uno pacifico e uno militarista, si incontrano e scontrano su un oianeta appena scoperto. Cordelia considera Vorkosigan alla stregua di un barbaro, mentre Aral guarda con sospetto quel capitano-donna, incapace di considerarla un soldato vero. Ma i due, che si fronteggeranno nella guerra scoppiata tra Beta e Barrayar, scoprono ben presto di avere in comune, oltre a una spiccata ironia, la stessa amarezza nei confronti di un mondo che sembra aver perduto ogni senso dell'onore.
- Trilogia Ly-San-Ter, dell'autrice Johanna Lindsey, formata dai libri L'amante del guerriero, Il custode del cuore e Cuore di guerriero.
Questi sono tipici romance con ambientazione leggermente scifi il primo libro è il migliore dei tre.
Trama: Tedra è una guardia di sicurezza di un pianeta altamente psicologico, forte e molto alta, non ha mai trovato uomini che sapessero batterla in una lotta e perciò non si è mai innamorata veramente. Quando il suo pianeta viene conquistato da un tiranno riesce a sfuggire insieme al suo computer super intelligente, che con voce di donna le da consigli non richiesti e crede sempre di sapere ciò che è meglio per lei. Il supercomputer trova il pianeta di origine dei soldati mercenari che hanno aiutato il tiranno. Su questo pianeta madre, gli uomini sono enormi, altissimi e muscolosissimi, molto più forti dei loro discendenti che unendosi ad altre razze si sono indeboliti. Tedra scende sul pianeta decisa ad ingaggiare dei guerrieri per salvare il suo pianeta ma viene….sconfitta in combattimento e deve perciò assoggetarsi per un mese alla volontà di un guerriero…..
- Nemesis, Asimov.
Non potevo non includere Asimov nella lista, i suoi libri non sono esattamente romantici ma comunque l’amore in qualche modo è presente ed è il padre della fantascienza non potevo non nominarlo. Ho letto tutto il ciclo della fondazione  ma il mio libro preferito tra i suoi resta Nemesis.
Trama: In una parte remota del cielo c'è una stella gemella del Sole: Nemesis. E’ la stella che splende su Rotor, il satellite artificiale su cui vive, con altri transfughi terrestri, la giovanissima Marlene. Grazie ai suoi straordinari poteri Marlene sa che Nemesis porterà morte e distruzione alla Terra. Sulla Terra, invece, c'è solo il sospetto della futura catastrofe. Ma sufficiente per giustificare un'azzardata missione fino a Rotor…
E qui finiscono i titoli disponibili in italiano, iniziamo ora la lista di libri sci fi che amo disponibili solo in lingua inglese:
- Terminal alliance, di Jim C. Hines (sarebbe una serie ma il primo libro si può leggere anche da solo ed è il più bello)
Trama: Il mondo degli uomini è finito a causa di un misterioso virus che li ha trasformati in esseri primitivi pronti ad uccidersi e divorarsi a vicenda, ma una razza di alieni buoni e gentili che li teneva d’occhio ha deciso di guarire dal virus alcuni esemplari umani per salvaguardarne la specie. Questi umani non hanno più ricordi del mondo umano e sono stati educati dai Krakau che purtroppo non avevano molta conoscienza degli usi e costumi umani, perciò quasi tutto della cultura umana è andato perduto o salvaguardato con significato sbagliato (cosa che risulta molto divertente a volte). Inoltre gli umani non vengono educati con conoscenze scientifiche oltre un certo livello, poichè la galassia li reputa troppo selvaggi visto ciò che hanno causato sul loro pianeta e finiscono quindi per essere sempre malgiudicati o utilizzati per mansioni fisiche e di bassa lega e quasi mai su astronavi. Solo i Krakau i loro salvatori si fidano ad imbarcarli come equipaggio, ma sempre con mansioni basse tipo come uomini delle pulizie.Quetsa è la storia di una squadra umana delle pulizie di una nave Krakau che per una serie di fortunate coincidenze si ritroverà a salvare il popolo Krakau e a scoprire la verità sul virus che decimò gli umani, armati solo del loro cervello non educato e delle loro conoscenze delle pulizie spaziali. La squadra è guidata però da una donna umana che fin dal suo risveglio dopo essere stata salvata dai Krakau, nonostante la totale amnesia è sempre stata più curiosa di molti altri umani e ha sempre ambito a molto di più di ciò che le veniva permesso di fare…lei non lo sa ma forse nell’altra sua vita era stata qualcuno che comandava…e ora deve tornare a farlo per salvare i suoi amici, i Krakau e forse il suo stesso pianeta.
- Darkship thieves, di Sarah A. Hoyt (primo libro di una duologia insieme al libro Darkiship renegades, che poi è stata seguita da altri libri ambientati nello stesso universo ma con protagonisti diversi)
Trama: Ambientato in un futuro poi non molto lontano, dopo una guerra sull'ingegneria genetica. Sulla terra sono rimasti gli umani non geneticamente modificati, mentre i modificati che non furono massacrati assieme agli umani creati, i Mule (al contrario degli umani modificati questi non sono mai stati umani ma sono stti creati in vitro più intelligenti, più forti e più ossessivi), sono fuggiti nello spazio. Leggende sussurrano che quei fuggitivi ancora oggi, secoli dopo vivono e su navi spaziali oscure rubano i globi energetici che orbitano vicino al sole, ma sono solo leggende….finchè Athena, fuggendo da ciò che sembra un complotto politico non incappa in una di queste navi e scopre che sì, i geneticamente modificati vivono e lo fanno su un asteroide. Colui che l'ha salvata è uno di loro, Kit, un uomo dagli occhi di gatto. Più veloce di un umano, e con la vista più acuta, ma in fondo anche Athena è sempre stata più forte e veloce del normale, e lei e kit possono comunicare telepaticamente…
- Fortune’s pawn, di Rachel Bach (primo libro della trilogia Paradox)
Trama: La mercenaria professionista  Deviana Morris  ha fatto in modo di accettare un lavoro a bordo della nave spaziale Glorious Fool, perchè vuole fare carriera fino ad arrivare ad ottenere la richiesta di unirsi al corpo militare più esclusivo di tutto il suo pianeta, Paradox, le guardie speciali del re chiamate DEVASTATORI. Nonostante lei abbia già alle spalle una brillante carriera e la Glorious Fools sia apparentemente una vecchia nave carico, in realtà ha scoperto che è la nave dove avvengono più problemi, e intendo gravi problemi, di sicurezza di tutto il quadrante. Le guardie che vi salgono a bordo, o muoiono in circostante misteriose o arrivano ai livelli più alti della carriera militare e lei vuole essere fra questi. Fin da subito è chiaro a Deviana, che è sì una maniaca dell’adrenalina e un maschiaccio, ma non è affatto stupida, che il capitano e la nave stessa nascondono qualcosa e che nessuno a bordo è chi sembra essere. I pianeti in cui scendono per misteriosi scambi commerciali non fanno scambi commerciali con nessuno e gli attacchi che subiscono da parte di alieni cannibali non si spiegano visto che non trasportano nulla di prezioso. Se a questo si uniscono alieni invisibili e un cuoco di bordo sexy che forse non è del tutto umano ma continua a salvarle la vita…è chiaro che Deviana si trova in una situazione difficile, peccato che lei adori le sfide impossibili.
- Empress game, di Rhonda Mason (primo di una trilogia)
Trama: Abbiamo da un lato un Impero intergalattico, THE SAKIEN EMPIRE retto da una Monarchia, che però governa con l’aiuto o il controllo…. di vari consigli in cui siedono i rappresentanti dei pianeti che ne fanno parte. I pianeti che fanno parte fin dall’inizio dell?Impero sono quelli con più voce in capitolo e più poteri, i pianeti che sono stati conquisati dopo e sono più lontani dal centro di potere hanno anche meno peso in consiglio. L’Impero è piuttosto giovane e anni fa è entrato in contatto con un’altra Coalizione di pianeti molto più antica e molto più avanzata tecnologicamente i Weyrde (eh eh gran bel nome) che dopo secoli di lotte ora sono in pace e vogliono rimanerci e non vogliono avere niente a che fare con una forza espansionistica come l’Impero. Da cui perciò tengono le distanaze anche se in modo amichevole. I Weyrde hanno poteri psichici e strane tradizioni che affscinano l’Impero sakien….è dalle donne guerriere weyrde che per esempio hanno preso ispirazione per Il TORNEO DELL’IMPERATRICE, non capendo il vero significato delle pratiche weyrde, dove le donne soprattutto di casta nobiliare proteggono i maschi loro fratelli gemelli perchè sono più deboli fisicamente ma più potenti psichicamente e le coppie di gemelli hanno un legame speciale tra di loro psichico e empatico. Il torneo dell’imperatrice è invece semplicemente un torneo in cui si sfidano tutte le donne che aspirano la ruolo di Imperatrice consorte che sarà dato solo a colei che vincerà il torneo. Ora i Weyrde e i Sakien sarebbero magari stati in pace tra di loro se non fosse stato per una terribile malattia a base nanitica di cui cade vittima L’impero. Visto che i Weyrde sono più avanzati, l’impero chiede loro aiuto, ma i Weyrde mantengono la loro posizione neutrale e rifiutano. Così l’Impero decide di invaderli e di massacrare la famiglia reale della coalizione Weyrde. Solo due reali si salvano Kayla e Corinth, sorella e fratello, entrambi sotto shock perchè i loro rispettivi fratelli gemelli sono morti. Corinth poi è ancora piccolo e Kayla deve trovare il modo di prendersi cura di lui, in fuga, senza amici e alleati, così fiscono su un pianeta ….terra di nessuno dove nessuno chiede spiegazioni o identità e ognuno si arrangia come può. Così Kayle finisce per combattere nell’arena di un malvivente locale per denaro e per un pubblico assetato di sangue e diventa ben presto la loro beniamina col nome di Shadow Panthe. Ed è qui che inizia il libro. Infatti le cose non vanno bene per l’Impero la malattia continua a mietere migliaia vittime, e mantenere il controllo sulla coalizione Weyrde è troppo dispendioso e difficile….. inoltre sanno che il massacro che hanno perpetrato era sbagliato e una fazione dell’Impero vuole ritirare le truppe da Ordoch (pianeta principale della coalizione Weyrde). Questa fazione è guidata dal figlio dell’Imperatore…ma lui non ha abbastanza peso politico gli servono alleati e glieli può portare la donna di cui è innamorato Isonde, ma solo se diverrà futura Imperatrice vincendo il torneo. Perciò chiedono a un loro amico d’infanzia, ora miilitare delle forze speciali dell’Impero do iutarli con un piano super audace trovare una sostituta che possa impersonare Isonde e vincere per lei il torneo. e il militare per caso decide di chiedere aiuto proprio a Shadow Panthe ignorando la sua vera identità…..
La mia opinione: non voglio svelravi altro della trama, se non per dirvi che dietro le quinte del virus e dell’uccisione della famiglia reale c’è molto di più di quello che si immagina e che i tradimenti sono dietro a ogni angolo così come i colpi di scena. questo è un libro che vi lascerà col fiato corto fino alla fine…e non manca anche una storia d’amore perchè tra Kayla e il militare scocca la scintilla….Insomma è un libro pieno di azione, intrigo, emozione, non manca nulla….solo un finale…perchè in realtà finito questo si deveno leggere subito i seguiti perchè tutto rimane molto in sospeso.
Lo consiglio comunque perchè è molto bello e io certamente leggerò i seguiti. Spero di riuscirci prima di agosto. incrociamo le dita
- Gabriel’s ghost, di Linnea Sinclair
Trama: Chasidah “Chaz” Bergren stava facendo carriera all’interno della Federazione. Era capitano di nave spaziale e ben rispettata sia dai suoi superiori che dai suoi sottoposti. O almeno così credeva. Quando viene accusata di un crimine che non ha commesso, non riesce a crederci. Ci sono prove a suo carico e tutti i suoi amici l’hanno abbandonata, senza aiuto si ritrova così condannata alla prigione a vita. Ma all’improvviso appare Gabriel “Sully” Sullivan che intende salvarla, Chaz è più che sorpresa. Infatti Gabriel era stato dato per morto due anni prima.
La mia opinione: Fantastico, stupendo. Credo non leggerò il suo seguito perchè temo potrebbe rovinarmi un bel finale come questo. Linnea Sinclair aveva fallito nell'emulare Lois McMaster Bujold col romanzo Finders keepers, ma qui fa quasi centro. Certo il suo stile è inferiore e meno profondo di quello della Bujold, ma in questo libro, i personaggi vengono ben approfonditi e alcuni temi importanti come razzismo, religione, elite di potere, ongiustizia, diversità, pregiudizi ecc.. vengono trattati. In più c'è amore, avventura e suspace. Consigliato a tutti. - In her name, di  Micheal R. Hicks
Trama: Un bambino assiste impotente all'arrivo di enormi astronavi sulla sua fattoria e al massacro di parenti, genitori e amici per mano degli alieni, delle donne alte e muscolose dalla pelle blu cobalto, lunghi capelli neri e occhi completamente neri. Senza pieta e con armi primitive queste sgozzano e fanno a pezzi ogni umano, tranne lui, che in un impeto di rabbia osa ferire una loro sacerdotessa. Essa in lui vede un imporante tassello del proprio futuro e lo rilascia. Quel bambino, Reza, cresce perciò orfano in un campo di lavoro mascherato da orfanotrofio, ma le privazioni e le torture, non riescono a spegnere il suo fuoco interiore. Lui stuidia di nascosto per un giorno diventare un soldato e potersi vendicare. Ma gli alieni, chiamati Kreelans, stanno conquistando pianeta dopo pianeta tutto il sistema e arrivano anche dove Reva sta vivendo. Stavolta viene catturato e rso schiavo. Anni di tortura e prove fisiche al limite del'umano lo cambiano, pur contro il suo stesso volere, cresce sul pianeta nemico e assimila la loro brutalità per sopravvivere. Il suo odio per loro si attenua e abbraccia la loro cultura, perchè sopravvivere conta più di ogni altra cosa. arriva adiventare un membro ripettato dagli alieni stessi, l'unico umano sopravvissuto alla loro educazione. Reza si innamora ricambiato di un'aliena e per la prima volta è felice, almeno finchè, come guerriero non gli viene chiesto di guidare un attacco contro i soldati umani. Lui nonostante abbia accettato la cultura aliena, non può tradire i suoi fratelli umani, o sì? Il conflitto interiore lo attanagila e solo….
La mia opinione: questo libro enorme, più di 600 pagine, non è un vero e proprio sci fi romance, è più un romanzo di fantascenza che contiene anche una storia d'amore. Potrebbe essere visto come simile ad Avatar per alcuni versi, solo che qui le aliene blu belle snelle muscolose e dahli occhi allungati sono molto ma molto crudeli, come gli antichi Spartani. Bello il conflitto interiore del protagonista diviso tra la sua umanità, le sue origini, e la cultura liena che ha abbracciato.
- Close encounters, di  Katherine Allred
Trama: Kiera non è propriamente umana, lo sembra, ma in realtà è stata creata da un genetista fuorilegge, che ha unito i geni di diversi tipi di alieni al dna umano, creando una donna con una forza sovrumana, un intelligenza superiore ed in grado di autorigenersi e curarsi. Inutile dire che Kiera cerca di passare per umana e nessuno sa il suo segreto. Lavora per il Dipertimento degli Affari alieni, che si occupa di garantire i diritti degli abitanti di vari pianeti, dalle multinazionali che vorrebbero occuparli e sfruttarli.  La sua ultima missione: provare che il popolo dei Buri non si sta estinguendo naturalmente ed impedire ad una multinazione di acquisire il diritto tra pochi anni di acquistare il loro pianeta.  Kiera atterra perciò sul pianeta e nonostante problemi di lingua e cultura, prova subito una strana attrazione per il leader di quel popolo….
La mia opinione: Più profondo e leggero di quello che pensavo. Lo consiglio per passare ore piacevoli. Non ha contenuti molto importanti ma è una piacevole lettura, non troppo vacua, ma profonda al punto giusto.
1. Perdition
Serie: Dred Chronicles , primo libro (è ambientata nello stesso universo della serie Syrantha Jax, ma anche se non la si è letta fa lo stesso, sono ben staccate anche se hanno un personaggio in comune)
Autore: Ann Aguirre
Inedita in italiano  
Estratto:
Pain was a flower. It began with crimson petals, threaded white, and ended with a black, black heart. Like mine.
TRAMA: Un lontano futuro tecnologico, ma ben lontano dall’essere pacifico. Una prigione speciale, per detenuti speciali. Massima sicurezza, massima disperazione. Una enorme nave spaziale, in orbita e isolata, è stata trasformata in prigione per accogliere i detenuti peggiori, quelli che nessuno vorrebbe mai su nessun pianeta. un piccolo. Lasciate ogni sperava o voi che entrate…e il nome della nave è Perdition, appunto. Qui i detenuti sono lasciati a loro stessi, nessuna possibilità di fuga esiste nello spazio profondo, perciò nessuna guardia vi staziona, periodicamente si limitano a fornire loro il minimo dei vivere per una barbara sopravvivenza e per scaricare nuovi detenuti…carne fresca per l’inferno.
La nave è un piccolo mondo a sè, che I detenuti hanno diviso in sei regni, governati da sei tra I detenuti più forti e astuti. I regni sono sempre i guerra tra loro, naturalmente e sono uno peggio dell’altro. Uno è il regno degli alieni non umani, che stanno tra di loro e non cercano guai, uno il regno di un pazzo cannibale che non ha problemi a sfamare i suoi sudditi…uno quello governato da un pazzo santone che si crede Dio, un altro, il più grande, è il regno governato da un energumeno assetato di potere e guerra che cerca sempre di allargare i suoi confini, e poi abbiamo due regni governati da due donne. Il regno di Morte, i cui abitanti sembrano morti e venerano la morte e il sangue impersonati da una donna che non sembra neppure più umana, e il regno di Dred,che suona come disperazione, una donna guerriera, che ha conquistato il regno con un colpo di stato a sorpresa aiutata da un altro prigioniero, una spia di professione dalla mente machiavellica che in realtà persegue solo i suoi propri fini
Dred è una donna che possiede ancora un’anima nonostante tutto e mantiene il suo regno non solo grazie alla sua forza e all’abilità con cui sa lottare con le catene, ma perchè cerca di fare sì che i suoi sudditi stiano bene e relativamente in pace. E’ finita lì in quella prigione non perché pazza  furiosa come molti dei suoi compagni detenuti, ma perché è una dei tanti umani mutati, dotati di poteri psichici o fisici sovraumani, che gli umani temono e la sua abilità di poter leggere nella mente le emozioni più oscure le ha fatto presto conoscere i malvagi e i sanguinari ed è diventata una specie di giustiziera che li uccideva senza aspettare che se ne occupasse la giustizia….la giustizia non ha apprezzato il suo gesto.
Jael è un nuovo detenuto, appena arrivato in questa stupenda prigione, ma non è certo un novellino, e nemmeno umano se è per questo. Lo sembra ma in realtà è frutto di un esperimento scientifico che aveva il fine di creare l’arma perfetta il soldato perfetto. Peccato che sia così perfetto che gli umani lo temono, soprattutto perché in grado di pensare autonomamente. Così quando gli è servito un capro espiatorio lo hanno usato e ora è lì, in una nuova prigione, di gran lunga non la peggiore in cui è mai stato in fondo.
Violento e calcolatore Jaeil non è certo uno stupido e si rende conto di essere stato fortunato quando finisce nel regno di Dred. Con le sue doti diventa quasi subito un arma utile per la regina, ma Dred non si limita ad usarlo. Lo tratta come un essere umano come qualcuno di cui ha fiducia e continua a farlo anche dopo aver scoperto le sue origini. Jael è piacevolmente sorpreso da tutto questo, mai prima d’ora qualcuno l’aveva difeso o tenuto così in considerazione.  L’ammirazione tra i due cresce e ben presto la loro lealtà reciproca verrà messa a dura prova da una lotta intestina tra i regni e nuovi tradimenti.
La mia opinione: mi è piaciuto molto. L’atmosfera, la trama, è tutto molto affascinante e l’azione scorre veloce. Non c’è mai un momento morto, i personaggi sono sempre in ballo e quasi sempre intenti a menar le mai. L’autrice è riuscita andare a un semplice urban fantasy ambientato in una prigione quasi un tono epico. Se l’ambientazione mi ha ricordato il film Pandorum, la trama è quasi più vicina al terzo film del Signore degli anelli, o a una puntata del Trono di Spade. Ok, forse esagero, ma è giusto per darvi l’idea. C’è il tema della guerra, dell’onore, del bene contro il male, di cosa significhi essere umano….è veramente un libro pregno di contenuti se lo si legge attentamente, mentre a una lettura più superficiale risulta comunque un’avventura avvincente e senza fiato dal ritmo serrato e claustrofobico.
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unareginatriste · 2 years
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Quella notte le costellazioni spiccavano di brillantezza distese nel cielo nero ma la luna, vera padrona della nostra esistenza troneggiava pallida tra le nuvole, sembrava volesse indicare a qualcuno la strada giusta da percorrere. Quei pensieri scossero brividi sulla mia pelle, l’istinto primordiale che possedevo fece divampare in me un senso di allerta, ero consapevole che qualcosa di inevitabile sarebbe accaduto da lì a poche ore. Una nave maestosa apparse dinanzi ai miei occhi, non ne vedevo da secoli, l’isola selvaggia dove avevo scelto di stare quell’estate era segreta ed irraggiungibile agli esseri umani, eppure il fato mi trasse in inganno senza pietà. La luna illuminò la figura di un uomo, mi apparse potente, sfrontato e senza timori, nonostante i venti sfavorevoli diede ordini ai suoi marinai di continuare a remare verso la riva. I suoi occhi mi rapirono, erano zaffiri in un oceano di oscurità, mi scrutava cercando di indovinare se fossi una sirena, o forse una ninfa, non essendo consapevole che in verità io sono una dea. Non mi mossi nonostante il terrore abbracciasse il mio corpo intero, il desiderio di conoscere quell’uomo così ribelle prevalse su ogni mia parte razionale. L’uomo scese in terra accompagnato dalla sua ciurma, sempre più incredulo ad ogni suo passo, il mio sguardo si incatenò al suo e pietra divenne il suo corpo ma luce i suoi occhi, eravamo fuoco nel fuoco, l’amore di cui i poeti cantano da secoli, ciò che Venere stessa incarna, lui era metà della mia anima.Fu una grazia o una disgrazia; entrambe forse, questo ricordo è ciò che di più caro conservo in metri di speranze e pezzi di cuore. Nessuno può rubarlo, nessuno può vederlo. E quell’uomo ancora lo conserva, nè io dea, nè la sua “donna” possono rubarlo. Ora condannatelo! Giudicatelo! Tanto non gli importa. E giudicate me quale essere divino appartenete alla bellezza dei cieli eterni che ha permesso ad un uomo qualcuno di strapparle il cuore dal petto per possederlo senza nè pudore nè astuzia, nonostante il trascorrere del tempo il mio sogno è ancora questo…un evento del misero passato che ha disfatto la mia esistenza portando a cambiamenti mai controllati dalla mia volontà. Mai mi sarei aspettata un simile incendio nel mio viaggio. Oggi accolgo il paradiso, sono ancora una dea. Quell’uomo è un misero pescatore, e degli antichi sfarzi non vi è più nulla in lui. Una terribile maledizione affligge il suo animo come il mio. Osa attribuire a me la colpa, dimenticando che insieme abbiamo navigato il cielo, nessuno poteva raggiungerci…tranne la realtà malefica e cinica. Ci spezzarono le ali e ci divisero. Ci diedero dei destini ed ora siamo esseri umani. Lui lotta con la speranza di rivedere quella luna, di ritrovare da qualche parte la luce che possedevano i miei occhi, ora è invecchiato, è stanco. Tenta ripetutamente e fallendo sempre di rendere dea la sua “donna”, dimenticando di aver lasciato scivolare come sabbia l’unica vera dea del creato. Oggi scelgo me stessa, vado avanti, lui proverà sempre a raggiungermi costruendo giorno dopo giorno una nuova nave ma quell’isola è stata inghiottita dalle onde crudeli, quella luna è oscurata dalle nubi nere, e quella dea che lui sogna è adesso una donna nuova. Ogniqualvolta arrivano suoi messaggi, vuol sapere che lotto, vuol vedermi lottare, come se lui fosse l’unica ragione per cui vale la pena farlo.Così ti rispondo: lotto ogni cazzo di giorno, finché non avrò ciò che voglio e merito. Oggi la luna non c’è, e non importa. Forse i nostri viaggi si incroceranno ancora, creando un nuovo giorno ed una nuova occasione per entrambi, cambiando quel finale che è stato imposto ai nostri cuori.
operazione: rivoglio la mia vita
inizio: 2019
fine: (data da definire)
oggi 16.08.22
@l-angelodallealiargentate
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giovedì, la settimana è in discesa. 9-7-9/8-8-9: cielo sotto, monte sopra. il potere degli apoftegmi.
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26 大 畜 Ta Cciu / La Forza Domatrice Grande
L'Immagine
Il cielo dentro il monte: L'immagine della forza domatrice grande. Così il nobile impara a conoscere molti detti della remota antichità E molti fatti del passato, Per rinsaldare con essi il suo carattere.
Il cielo dentro il monte accenna a tesori nascosti. Così nelle parole e nelle gesta del passato sta nascosto un tesoro che può essere usato per rinsaldare ed accrescere il proprio carattere. Questo è retto genere di studio: non limitarsi a nozioni storiche, ma rendere sempre presente lo storico applicandolo continuamente di nuovo.
linee mobili, in abbondanza.
Nove all'inizio significa: Vi è pericolo. Propizio è astenersi
Si desidererebbe indubbiamente un progresso più energico delle cose. Però vi è un ostacolo insito nella situazione. Si vede che la via è sbarrata. Volere ottenere il progresso per forza condurrebbe in disgrazia. Perciò è meglio raccogliersi ed aspettare finchè si apra una via di sfogo per le forze accumulate.
Nove al terzo posto significa: Un buon cavallo che segue gli altri. Propizia è consapevolezza del pericolo e perseveranza. Ogni giorno esercitati nel guidare la carrozza e nel proteggerti con le armi. Propizio è avere ove recarsi.
La via si apre. L'impedimento è cessato. Si sta in rapporto con una forte volontà che agisce nel medesimo senso. Si progredisce come un buon cavallo che segua un altro. Ma vi è ancora minaccia di pericolo; e per non lasciarsi sottrarre la forza d'animo bisogna restarne consapevoli. Così bisogna da un lato esercitarsi nelle cose che ci fanno avanzare, dall'altro in quelle che proteggono da un assalto imprevisto. Inoltre è bene avere una meta alla quale aspirare.
Nove sopra significa: Si ottiene la via celeste. Riuscita.
Il tempo dell'inibizione è passato. La forza lungamente accumulata dell'inibizione erompe ed ha grande successo. Si tratta di un saggio che il sovrano onora e i cui principi ora penetrano dappertutto e plasmano il mondo.
esagramma finale.
07 師 Sci / L'Esercito
L'Immagine
Entro alla terra è l'acqua: L'immagine dell'esercito. Così il nobile accresce, magnanimo verso il popolo, le sue masse.
L'acqua sotterranea sta invisibile nel grembo della terra. Così anche la potenza guerriera di un popolo sta invisibile in seno alle sue masse. Ogni contadino diventa soldato quando c'è pericolo, e ritorna al suo aratro finita la guerra. Chi verso il popolo è magnanimo guadagna l'amore del popolo; e il popolo che vive sotto un regime clemente diventerà forte e vigoroso. Solo un popolo economicamente forte può avere importanza guerresca. Bisogna dunque curarne la potenza favorendo i suoi rapporti economici e governando umanamente. Dove sussiste questo legame invisibile tra governo e popolo, così che il popolo si senta da esso tutelato, come l'acqua sotterranea nel sottosuolo, là soltanto è possibile condurre vittoriosamente a termine una guerra.
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l'Italia ripudia la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali. Ricordo a me stesso.
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Oroscopo dal 16 al 22 Maggio 2022
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Diamo uno sguardo all'oroscopo della settimana da Lunedì 16 a Domenica 22 Maggio. Giove è già nei primi 4 gradi dell’Ariete, invece, l’aspetto più eccezionale di questa settimana avviene il Lunedi 16 alle 04,30 del mattino in cielo potremo ammirare una eclissi totale di Luna. Questo evento comporta in astrologia un momento di verifiche, un cambiamento delle cose, un nuovo equilibrio che si forma. L’eclissi di Luna è un evento che spaventa da sempre l’uomo, secondo solo all’eclisse di Sole, ancora più rara. L’Italia non potrà vederla bene. Il cono dell’ombra si esaurirà quando l’alba sarà già sorta. Per cui il chiarore impedirà una netta visione, e questo per gli astrologi è un bene. Il segno coinvolto è lo scorpione, segno dinamico, che già normalmente si nasconde, non si offre mai con chiarezza. Sinonimo di magia, segreto e tradimento da a questa eclisse un che di magico, e di forze occulte che sott’acqua creano alleanze e volontà che ai più non è dato sapere. Oroscopo, aspetti importanti della settimana Il 19 il Sole è in trigono a Plutone, molte delle cose tenute nascoste verranno rese note, con piacere o per disgrazia. il 16 Luna Marte in trigono donano forza di volontà, ma attenzione a essere troppo polemiciLuna in trigono a Nettuno dona ai segni d’acqua sogni premonitoriIl 21 il Sole passa in Gemelli, si congiunge a Mercurio, rendendo possibile la comunicazione e finalmente osaiamo dire condurrà i potenti a sedere per attuare trattati. Oroscopo dal 16 al 22 Maggio 2022 Ariete Abbiamo tanti buoni motivi per festeggiare, anzi ottimi. Giove nel vostro segno raggiunge Venere, regalandovi quel saper essere accattivanti e tentatori. Sempre amichevole Saturno il saggio, l’unico in grado di frenare i vostri colpi di testa e le crisi di collera, mentre Mercurio frizzante e chiacchierone in Gemelli fino al 23, quando dopo aver incontrato il Sole il giorno 21 torna sui propri passi retrocedendo in Toro. L’unico ostile Plutone in quadratura bacchetta i nati negli ultimi giorni del segno Sarà lui a guidare i vostri passi, anche a costo di scatenare crisi di insofferenza. Fanno eccezione gli studi dove, volenti o nolenti, siete costretti a darvi una mossa. Anche gli affari girano piuttosto bene, non tanto per la vostra dialettica, piuttosto per quella ventata di fortuna che vi accende il sorriso. Creatività sopra le righe: pittura e poesia esprimo la vostra beatitudine. Relativamente tranquillo anche l’assetto finanziario, qualche spesa pazza di tanto in tanto ci sta, tutte per l’immagine e la casa, con qualche golosa escursione nella ristorazione gourmet. Toro Oroscopo, Il vostro astro guida Venere, sempre dolce e sensuale, anima del vostro segno, però, arriverà a trovarvi più tardi, ma già il 22 avrete la bella sorpresa di ritrovarvi faccia a faccia con l’amico Mercurio, che a fine aprile vi aveva abbandonati per correre in Gemelli. Sempre dalla vostra parte Plutone magnetico in Capricorno, segno di Terra in sintonia col vostro; Saturno acquariano in quadratura, che rallenterà il vostro passo appesantendovi di tanto in tanto con una nota di tristezza. La mente è elastica e la parola pronta, nello studio vi sentite gravati da un peso sulle spalle. Al ribasso anche il lato creativo soppiantato dalle funzioni logico matematiche e soprattutto dal gusto per la tecnologia: guardate all’utile, al futuro, alle promesse dell’economia che si spera non saranno disattese. Nei pomeriggi liberi indiscusso lo shopping, non tanto modaiolo però, piuttosto oggettistica, utensili, libri e naturalmente tutte le novità tecnologiche offerte dal mercato. In questa assurda corsa all’avvenire tendete a scartare roba ancora bella e buona, ma attenti sta per iniziare l’epoca del riciclo, perciò stop alla produzione per consumare al consumo per produrre di nuovo, per voi si torna allo stile campagnolo dei bisnonni. Gemelli Oroscopo, Un Compleanno frizzante per voi, con il Sole nel segno dal 21. Peccato che il vostro astro guida Mercurio, con voi fin dall’inizio del mese, rimarrà sotto il suo raggio illuminante per due giorni soltanto, cominciando a retrocedere in Toro. In compenso vi godrete l’amicizia di Venere appassionata in Ariete, raggiunta da Giove e poi da Marte. Dalla vostra parte anche Saturno filosofico in Acquario, segno d’Aria affine al vostro, che vi infonderà saggezza e quel pizzico di costanza che vi manca per concludere ciò che avete iniziato. mente vivace e sveglia. Poi in zona compleanno subite qualche colpo, non molti però: magari bisticcerete con la tecnologia che vi dà qualche problemino, o faticherete a memorizzare testi universitari impegnativi, con una certa ostilità verso le materie scientifiche. Battaglieri sul lavoro, specie chi ha un ruolo importante, ma le idee non sono chiarissime: fate confusione e poi ve la pigliate con chi non c’entra. Meno male che siete comunque in buoni rapporti con tutti: i colleghi vi stimano e vi vogliono bene, perciò su qualche alzata di testa chiuderanno facilmente gli occhi, basta una storiella ironica e divertente a farvi perdonare.  Cancro Questo maggio per voi è un periodo caotico, Giove e anche Marte vi faranno lo sgambetto passando in Ariete, dove già transita Venere, insieme a Mercurio riflessivo, e dopo tre settimane di permanenza a braccetto con Urano geniale lo lascerà il giorno 21. Plutone è, sempre contrario, inamovibile all’opposizione, che non perderà occasione per criticarvi, scatenando tensioni e sensi di colpa. Un mese impegnativo si, ma anche di grandi soddisfazioni, se in azienda si vocifera di avanzamenti il candidato più gettonato siete senz’altro voi. Attenti a non rovinarvi tutto perciò con una gaffe dell’ultimo secondo, il capo stravede per voi e i colleghi vi cedono volentieri il posto. Qualche ostacolo anche in affari dove l’attuale scompiglio nel mondo crea complicazioni, aumenti dei costi, inimicizie: per uscirne vincenti mordetevi la lingua e misurate le parole. Nel tempo libero mostre, cucina, giardinaggio, quanto ai viaggi la voglia c’è, ma anche un certo timore, col virus che circola voi preferite non girare o almeno farlo solo al sicuro sul tappeto volante del sogno. In ogni caso con questa scelta farete un favore al vostro salvadanaio già piuttosto malinconico e affamato.  Leone Oroscopo, Saturno in Acquario all’opposizione è sempre ostile, e Urano in Toro è in quadratura. Non da solo per giunta, perché a tenergli compagnia oltre al Sole fino al 21, a partire dal 22 ci sarà anche Mercurio ostinato. Un vero peccato, dal momento che fino ad allora, transitando in Gemelli, segno d’Aria in sestile al vostro, vi ha fatto viaggiare, chiacchierare, divertire, unendo le sue forze a quelle del Sole, simpatico in Gemelli dal 21, quando a sorpresa vi dichiara amicizia, dimenticandosi che le offese che nei vostri confronti nelle precedenti settimane di permanenza in Toro. Fate pure spallucce, perché questo mese vi godrete l’appoggio dei due astri più fortunati del sistema solare, Venere arrapante in Ariete e Giove entusiasta sempre in Ariete, impegnati entrambi in un rock scatenatissimo. Lo studio e il lavoro sono, sempre, dei punti di forza per voi ambiziosi che non temete l’impegno. Malumori tra colleghi, tensioni con i soci, rispetto al capo poi siete e sarete sempre cane e gatto, sotto sotto pensate che il suo posto toccherebbe a voi, molto più preparati e dotati per la leadership. Ma il bello è che gli altri vi danno ragione. Il periodo è super  per gli studi e i contatti con l’estero, la vostra dimensione ideale: se sognate di fare fortuna preparate una valigia e puntate un dito sul mappamondo, è lì che la troverete!  Vergine Incomprensioni anche con il vostro astro guida Mercurio, ostile in Gemelli fino al 22, quando cede passo al Sole in quadratura dal 21, Plutone ancora amico: ricco e magnetico in Capricorno, segno di Terra in trigono al vostro e di lui sapete di potervi sempre fidare. Probabilmente in amore avete avuto momenti migliori, ma per la settimana le cose continueranno a girare così, un po' bene un po' no. Poi però le cose cambieranno all’improvviso: in coppia diventerete più litigiosi, da single meno intraprendenti, intimiditi dal mondo esterno che vi appare sempre più ostile. Anche con i familiari sarete più nervosi, con loro si fanno discussioni infinite senza mai venirne a capo. Vi sentite appesantiti e ostacolati nelle vostre mansioni e anche il successo, che prima pareva a portata di mano, sembra allontanarsi a passo lesto. Sarà colpa della concorrenza, oppure della situazione socio-politica così confusa e allarmante, le vostre certezze perdono forza e anche sul piano professionale vi sentite più insicuri. Ecco la ragione delle discussioni spiacevoli con i soci o perfino con i clienti, dovrete calmarvi però, le cose non vanno così male come credete. All’università imbroccate gli esami con ottimi voti, quanto alle finanze, in controtendenza col resto del mondo. Nel tempo libero lettura, cinema e passeggiate sempre, ma senza affaticarvi troppo.  Bilancia Oroscopo, Potete sempre contare sulla saggezza. di Saturno in Acquario, segno d’Aria amico del vostro e del Sole che raggiunge Mercurio scherzoso in Gemelli il 21. Per la. settimana una fortuna sfacciata continua ad assistervi: se il posto non c’era lo trovate, se speravate in un avanzamento o in una trasferta arriverà. Magari dovrete impegnarvi di più oppure competere con concorrenti agguerriti, ma la scelta cadrà lo stesso su di voi. Tutto alla grande: affari, esami e trattative. Anche le finanze non destano preoccupazioni, tanto che, a differenza di quanto accade ad altri, non vi toccherà rinunciare ai vostri bei progetti. Intrigato dal vostro charme e dalle vostre idee qualcuno si dichiarerà persino disposto a darvi una mano o a investire sulle vostre idee tempo e denaro come socio. Weekend movimentati, tra arte e cultura c’è sempre qualcosa da scoprire e imparare, mai nello stesso posto però, al mondo ci sono troppe cose belle per incaponirsi sempre sulle stesse! Bene le finanze a patto di tenervi lontani dal tavolo da gioco o da speculazioni delle quali sapete poco o nulla.  Scorpione Oroscopo, Partita celeste alla pari per voi, sostenuti dal vostro astro guida Plutone, magnetico ed ermetico in sestile e in più da Nettuno creativo in Pesci, segno d’Acqua in trigono al vostro, accompagnato da Giove altruista, e da Marte pieno di zelo; mentre Mercurio, che transita in Gemelli, ci ripensa tornando sui suoi passi dal giorno 22. La sorpresa più bella questo mese riguarda appunto il lavoro dove finalmente vi vanno tutte dritte. Il presente è una meraviglia, vi sorride incoraggiandovi a un cambiamento. Le finanze non deludono. Guadagnate bene e sul lavoro avrete tante soddisfazioni, l’eclisse lunare vi regalerà tante occasioni da prendere al volo, anche quelle che non avevate il coraggio di sognare. Il cielo è dalla vostra parte, approfittatene, anche gli studi vanno bene, e non mettetevi all’opposizione, se il prof vi chiede impegno, ce la potete fare. Sagittario Saturno in sestile, vi protegge, modera gli eccessi tenendo a freno l’esagerata parsimonia. Dalla vostra parte, entusiasti e fiduciosi, anche Venere e Giove passionali in Ariete vi donano dolcezza, savoir- fare. Mercurio è nel segno opposto dei Gemelli, mentre il Sole vi entrerà il 21, dimostrandosi fin da subito simpatico ma inaffidabile. subito da mettere in chiaro: pochi solidi e affari poco promettenti. Contrariamente a quanto si immagina, una volta ogni diecimila la fortuna al gioco esiste davvero e stavolta guarda dalla vostra parte: giocate il vostro sogno. Ipotesi puramente fantastiche naturalmente, ma poiché vi piace sognare… Vita sociale allegra, più voglia di uscire, chiacchierare, ridere che non di leggere come facevate quest’inverno digerendo tomi poderosi vicino al caminetto. Capricorno Oroscopo, Con Giove che presto raggiunge Venere, vi renderete conto di come il vostro passato ha avuto un ruolo nelle scelte odierne. Non sarà sempre tutto rose e fiori, potreste spazientirvi dagli atteggiamenti dei familiari, ma anche in questo caso è tutta una questione di prospettiva; ciò che conta in questo mese è avere un senso di spontaneità. In questa occasione vi renderete conto di quante volte avete cercato di cambiare i interessi o atteggiamenti per sentirvi integrato in un gruppo e sarà il momento per tagliare i rapporti che vi fa sentire inadeguati. Un piccolo avvertimento nei confronti di Mercurio retrogrado che dal 10 maggio rende più difficile stare al passo con gli impegni, soprattutto lavorativi. Controllate bene le prossime consegne e assicuratevi di aver chiarito le procedure con i colleghi.  Acquario Oroscopo, Plutone nel segno vi regala la forza continua a regalarvela magnetico e carismatico, in buona amicizia con Urano geniale in Toro, segno di Terra in trigono al vostro, che ospita anche il Sole, tranquillo è affidabile fino al 21. Sarete seri, preparatissimi e zelanti come sempre, peccato che le finanze non vi ripaghino di tutto il vostro impegno, anzi ultimamente danno piuttosto da pensare. Magari solo perché investito in un anticipo per la casa nuova, oppure per l’acquisto di un’auto. Anche ristrutturare costa parecchio, ma se il risultato è gratificante (e di sicuro lo sarà) Inutile tentare la fortuna al gioco, la dea bendata guarda dall’altra parte. Nel tempo libero sempre scarpinate in montagna, pesca o almeno passeggiate sul fiume e poi cinema, lettura e a sorpresa la cucina.  Pesci Oroscopo, Magnifica la vostra, settimana, rassicurante dal Toro, idealisti anche nel lavoro che affrontate con zelo e passione, conservandovi comunque del tempo libero per darvi al volontariato, un modo come un altro per superare dispiaceri o tamponare errori causa di forti sensi di colpa. Vi piace sentirvi utili e fare qualcosa che reputate bello, buono e giusto nei confronti della società. Rampanti negli studi, fortunati in affari, al punto che se avete in progetto l’acquisto o l’affitto di una casetta di vacanza è arrivato il momento di firmare il contratto o versare la somma richiesta. I guadagni sono sopra le righe, mentre le finanze in tutto il mondo vanno a rotoli, le vostre invece non solo si salvano, ma crescono come la pasta lievitata. Nel tempo libero poco fai da te ma molte passeggiate, tanto shopping, beati voi che potete permettervelo, cenette gourmet al ristorante ma anche qualche esperimento culinario sempre riuscitissimi, con tanti complimenti da amici e famiglia. Acquisti non solo in mattone, anche arredamento, suppellettili e qualcosa di nuovo o modaiolo per apparire ancora più belli: indumenti primaverili, cosmetici, integratori alimentari e cibo rigorosamente bio. Seguiteci, saremo presto con voi per nuove previsioni con un nuovo oroscopo! Read the full article
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patriziacavalleri · 2 years
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Guardare più in là, guardare oltre. Difficile evitare le apparenze, percepire cosa si cela dietro gli sguardi delle persone. Meglio sorvolare al limite della prima impressione e accontentarsi dell’occhiata distratta, del passaggio di un parere che nemmeno scalfisce la superficie. Usciamo dalle nostre case e incontriamo altri noi, esistenze che ci raggiungono e colpiscono di striscio. Altre mani, altri sguardi. Marciapiedi di città e stagioni che cambiano colore al cielo. E quante vite come foglie che stormiscono al vento. Potessimo leggere oltre la pelle di chi ci cammina accanto, scopriremmo universi di pensieri, esistenze e storie inconfondibili. Gente che nasce e che muore, un ricambio continuo di mani e di piedi a calpestare la terra. L’umanità si rinnova in una milonga senza fine e tutti ne facciamo parte, sfrenati danzatori che attendono un domani arreso. Certe esistenze sono tempeste di sfortuna, accadono alle nostre spalle e quando ne veniamo a conoscenza riempiono i pensieri. Sono eventi, disastri, un accanirsi di guai e battaglie senza fine. Persone che combattono a denti stretti, serrando i pugni, pronte a difendere quel poco che gli è stato concesso. Esistenze di seconda mano, vite che marciano su binari arrugginiti e sferragliano malinconie. Poteva andare meglio. Per loro, forse, la gioia è un paese troppo lontano. Oppure la serenità va conquistata senza guardarsi in faccia e non tutti se la meritano. C’è chi s’impegna poco e alla fine guadagna soltanto lacrime e sfortune. Osserviamo queste esistenze ammalate e un po’ ci rincuoriamo. La disgrazia, quando non ci riguarda in prima persona, è pura catarsi. Accade davanti ai nostri occhi, ma è una sciagura che succede ad altri, facile da schivare. Ringraziamo la sorte, alziamo le spalle e tiriamo il fiato. Il nostro giro è stato più fortunato. Meglio deliziarsi al pensiero di possedere una circoscritta serenità. Abbiamo tutto quello che serve e pure qualcosa in più, affondiamo in paludi di oggetti e desideri che non servono realmente, eppure appartengono alle nostre vite e noi apparteniamo a loro. Nati nella metà fortunata del mondo, soddisfatti di quello che abbiamo, infelici di quello che siamo. Eppure basterebbe uno sguardo più aperto, una mano più calda. Basterebbe riconoscersi e pensare che nell’oceano della vita navighiamo tutti sulla medesima barca. E tutti meritiamo un viaggio, accumunati dalla stessa rotta. Nuvole difformi, ognuna della stessa consistenza. Marinai più o meno capaci, più o meno fortunati, in balia di venti generosi e sospinti dal moto delle stelle.
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sciatu · 4 years
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Pasta ai sughi siciliani - Pasta al sugo di bracioline messinesi, spaghetti al ragù di triglia, casarecce al sugo di salsiccia, pasta al ragu di pescespada, maccheroni al sugo di maiale, pasta al sugo di polpette, cinquebuchi al sugo di maiale, spaghetti al sugo di seppia, spaghetti al sugo di frutti di mare, busiate al sugo di coniglio.
LA NONNA E L’INDAGINE DEMUSCUPAI
N - Prontu o Prontu, M - Si signora buongiorno sono Massimo della Technologic Services, posso farle alcune domande per un indagine demoscopica? N - No no io non compro niente, scusassi ma hai fari u zugu chi veni me niputi a manciari e jo sta signura Demuscopai na canusciu M - No signora, non le devo vendere niente signora è un’indagine sulla mobilità territoriale integrata dedicate alle persone della terza età con limitazioni deambulanti N - Scusassi, ci pozzu parrari comi parru a me niputi? Ci pozzu dari u tu? M - Si mi dica signora N - Ma chi minchia dicisti? Non capii un caddu di chiddu chi dicisti! M - Signura ca u comuni voli sapiri se per andare in centro pigghia l’autobuss o u tram! N - Ah, e no putia dire prima? M - Signora al corso di formazione mi hanno detto di parlarle cosi N - Ma lei figghiu beddu deve parrari in Italianu, se no na capisci nuddu, non è che tutti possono essiri saputi. Comunque al comuni chi cinni futti che cosa prendo per andare in centro? Non è che poi aumenta u bigliettu? M - Ma no signura è che se lei prende l’autobus mettono più autobus e meno tram se no fanno viceversa N - Ah u capii ma se jo pigghiu l’autobus e Anciulina prende il tram, se le levono il tram lei come fa? Già ha la disgrazia di avere un maritu che non ci duna na manu in nenti, neanche per fare la spesa, u cielu u ittoi e a terra u paroi (il cielo lo ha buttato e la terra l’ha raccolto, non ha nessuna iniziativa)!! se poi poverazza lei ci leva u tram la rovina? Lo vede che il comune fa sempre cose stotti! M - E allora scrivo che anche lei prende il tram N - Si accussi, scusassi, a pigghiu nto culu jo e mi levanu l’autobusse! Scrivesse invece che i giorni pari prendo l’autobusse e i giorni dispari il tram M - Ma signora non mi sembra logico… N - Ma a lei che ce ne futti scusassi? Scrivesse accussi! Siamu in un paese libbiru? Pozzu fari come vogghiu jo o no? M - Va bene, va bene signora. Le faccio ora delle domande personali N - Si sbrigasse che unnè che arriva mio nipote e staiu già frijennu a cipudda pu zugu M - Va bene : età?  Quanti anni ha signora? N - Abbastanza M - Come Abbastanza signora? Quanti anni ha 40,50, 60 ? N - Eh su abbastanza, lei quante me ne dugna? M - Ma non lo so cinquanta? Cinquantacinque? N - Ecco si, si, bravu scrivesse cinquantacinque tanto tutti dicono che dimostro meno anni di quanti ne ho. M - Va bene. Titolo di studio? N – Comu? chi titulu? e chi sugnu nu libbru? M - Di studio signora, che scuole ha fatto N - Tutte quelle che dovevo fare! In classe sono sempre stata la prima! Entrando sulla sinistra ero nel primo banco dove c’era chiù cauddiceddu (tepore) M - Ma no signora, ha fatto il liceo, l’università… N - No chidda prima del liceo M - Le scuole medie? N - Ecco si quelle poi sono stata autodidattica, mi sono inzegnata da sola M - Sposata ? N - No veduva inconsolabile sugnu!! M - Ha figli N - Ne ho quattro ma sola me figghia Rosa è ca gli altri lavorano dui nto Noddi e unu in Francia. M - Benissimo signora l’ultima domanda lei quanto spende per i trasporti al mese? quanti biglietti compra? N - Vaddassi, se faccio bene i conti almeno uno a settimana massimo ogni quindici giorni. M - Ma come signora se prende un mezzo ogni giorno N - E chi boli dire? Non è che devo pagare ogni volta che prendo l’autobusse, se no che mezzo pubblico saria? M - Ma veramente signora…. N - Ma quali veramenti e veramenti: l’autobus passa quando vuole lui? e io lo pago quando voglio io! M - Va bene va bene signora, la ringrazio per la collaborazione N - Prego prego, chiamasse pure quando vuole che jo sempre ca sugnu (chiude la telefonata) e chi scassaminchia chi sunnu chisti da signora Demoscopai, sempre i cazzi ill’autri si devono fare…..
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amespeciale · 4 years
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Sono tanti gli interrogativi che ciascuno di noi si sta ponendo in questi giorni sospesi. Domande che al momento non trovano risposte, ma solo un’ipotetica interpretazione secondo la quale il coronavirus abbia voluto ammonire duramente l’Umanità. Come l’autore del video da cui ho tratto ispirazione, anch’io ho voluto dare una forma antropica al Covid-19. Una sorta di crudele giustiziere venuto a consegnarci un messaggio, affinché l’uomo inverta la rotta e indirizzi le sue energie al bene.
Tutto fermo. Anche i funerali. Anche le lacrime. Stop ai contatti sociali, alla vita frenetica moderna, alle corse quotidiane, ma anche agli acquisti compulsivi che hanno rubato i vostri soldi, il vostro tempo, la vostra vita, e affogato il mondo in una pozza infinita di immondizia e ipocrisia.
All’improvviso avete smesso di lavorare, di andare a scuola, di prendere il treno, di viaggiare, di uscire a cena fuori, di passeggiare in un parco, di portare a spasso i vostri figli, di trascorrere le domeniche nei centri commerciali, di allenarvi in palestra, di assistere ad uno spettacolo, di vedere un film al cinema, di guidare la vostra auto, di incontrare i vostri amici, di ammirare le vetrine per strada, di fare l’amore con l’amante, di andare a ballare e persino di rubare.
Avete smesso di respirare.
D’un tratto siete finiti intrappolati in un vortice che vi ha sbattuto in faccia tutti i vostri limiti, che ha demolito le vostre certezze, seppellito la vostra tracotanza.
Forse non eravate invincibili come pensavate.
Mi avete chiamato Covid-19: Co come corona, Vi come virus e D come disease, malattia. Mi avete persino abbinato al 19, l’anno in cui mi avete scoperto, ma in realtà io ci sono sempre stato. Ero solo a qualche metro di distanza ad osservarvi, ad assistere alla vostra triste involuzione.
Prima che io arrivassi, mai avreste creduto che l’inferno potesse esistere davvero e che voi, proprio voi, sareste stati i prescelti per attraversare con me ogni girone dantesco.
Eppure vi avevo avvisato.
Mentre voi costruivate muri di cattiveria e ostilità, io vi riempivo di allergie, di intolleranze, di malattie. Vi riempivo di sofferenze.
Ma voi non mi avete ascoltato.
Vi ho mostrato interi patrimoni boschivi devastati dal fuoco della vostra avidità, lo scioglimento di ghiacciai millenari con cui avete condannato gli animali all’estinzione e intaccato irreversibilmente l’ecosistema del pianeta, fumi e veleni che vi hanno privato dell’azzurro del cielo, della brezza primaverile, della neve sulle montagne, del calore d’estate.
Vi ho fatto assistere a violenti terremoti, tsunami, uragani, disastrose esondazioni, funeste valanghe che hanno spazzato via le vostre città, travolto le vostre case, seppellito i vostri corpi.
Ma voi non mi avete capito.
Vi ho fatto vedere l’orrore della guerra, la devastazione dei popoli del mondo, le penose migrazioni dei profughi. Ma eravate troppo lontani per comprendere la tribolazione dell’altro, troppo distanti per sovvertire il male procurato da governanti famelici e incapaci, che hanno condannato alla morte milioni di persone innocenti e distrutto le nazioni della terra. Per quanto sia stata compassionevole la disgrazia altrui, però, non era la vostra.
Ergo, avete continuato ad ignorarmi.
Mentre il pianeta vi urlava tutta la sua sofferenza, voi eravate in balia di un consumismo sfrenato che vi ha imposto stili di vita incompatibili con le vostre reali possibilità, che vi ha costretto a lavorare il triplo, il quadruplo, togliendo tempo prezioso alla vita, agli affetti, a voi stessi. Avete riempito i vostri vuoti esistenziali con oggetti inutili, usati e scartati sistematicamente, senza preoccuparvi lontanamente del danno che stavate infliggendo all’ambiente. Poco vi è importato se i vostri rifiuti siano finiti nelle discariche del pianeta, sporcando mari, fiumi, praterie. Meno ancora vi è interessato se, con la produzione di massa di tali prodotti, creati per soddisfare i vostri bisogni inesistenti, avete cancellato artigiani, piccole botteghe, storiche attività che hanno permesso ai nostri nonni di nascere e crescere, condannando alla miseria i vostri simili, e al lavoro bambini dell’età dei vostri figli, dei vostri nipoti. Quei figli e nipoti che adesso state proteggendo dalla mia furia devastante, gli stessi che non potete abbracciare perché potrebbero trasmettervi il virus ed uccidervi.
Io non sono arrivato da solo. Mi avete chiamato voi, con la legge di attrazione, con la negatività.
E lo ammetto, non mi piacevate affatto.
Vi osservavo da tempo, ed ero stanco di assistere ad una tale regressione umana. Ero sfinito dai vostri conflitti interpersonali, dalla vostra superficialità e dalla vostra ignoranza, dai vostri capricci e dalle vostre insulse lamentele, dall’invidia sociale e dall’acredine che riservate a chi è meritevole e si sforza più di voi, dalla banalità dei vostri pregiudizi e dal vostro becero provincialismo, dalla volgarità che si è impossessata del vostro essere, dalla maleducazione delle nuove generazioni, dall’egoismo di una società malata di arrivismo e individualismo.
Vi siete ingozzati di odio, di rancore e di cibo anche quando non avevate fame, costruendo le vostre illusorie felicità sulle macerie del mondo, sulla vita di altri esseri viventi, sulla devastazione della Natura.
Ho guardato la vostra commozione davanti al corpicino del piccolo Aylan Kurdi, ma subito dopo vi ho visto prendere a schiaffi il vostro bambino perché elemosinava la vostra attenzione; ho osservato il vostro dispiacere davanti ad un orso polare alla deriva, ma vi ho sorpreso ad abbandonare il sacchetto dei rifiuti sulla spiaggia; vi ho trovato a manifestare contro l’inquinamento, ma ho appurato che non avete abbassato di un grado il vostro riscaldamento domestico, rinunciato all’auto per fare 500 metri o resistito all’ultimo ritrovato tecnologico; vi ho trovato impegnati a combattere le guerre nel mondo, e poi a distruggere la reputazione di una vostra amica o a giustificare la violenza di vostro figlio su un compagno disagiato; vi ho avvistato mentre inviavate offerte ai poveri del mondo, ma anche chiudere la porta in faccia al vicino di casa; vi ho sentito adirarvi con chi maltrattava gli animali, e poi vi ho scorto picchiare vostra moglie, abbandonare vostra madre in un letto d’ospizio, offendere l’insegnante dei vostri ragazzi.
Ho letto i vostri link solidali, le preghiere per il prossimo, le prediche sull’amore universale ma nella realtà non eravate in grado di dire ‘grazie’, ‘scusa’, ‘mi dispiace’ e neppure ‘per favore’. Come se tutto vi fosse dovuto.
Siete stati connessi globalmente ma separati da frontiere mentali che io ho abbattuto, rendendovi vulnerabili, rendendo visibili quelle connessioni che non avete visto, che non avete mai voluto vedere.
Presi dall’ostentare le vostre lussuose auto, le vostre belle case, il telefonino di ultima generazione, montagne di abiti griffati, al seguito delle mode e degli influencer di turno e alimentati da una TV insolente e prosaica, avete scordato di accarezzare vostro padre, di giocare con vostro figlio, di prendervi cura dei vostri nonni, di nutrire la vostra anima, arricchire il vostro intelletto.
Da quanto tempo non guardavate le stelle? Da quanto tempo non odoravate il profumo di un fiore?
Affacciatevi alla finestra: siete spariti voi umani e sono tornati gli animali a popolare i parchi, i mari, i laghi, le strade. È tornato l’azzurro nel cielo, si respira.
Avevate tutta la bellezza del mondo a portata di mano, ma non il tempo per apprezzarla. Ora che disponete di tutto il tempo che volete, non vi do la possibilità di godervi tanta meraviglia!
Sono cattivo, lo so. Ma io sono lo specchio in cui ho riflesso tutta l’ingordigia planetaria racchiusa nel vostro involucro umano. Nel vostro apparire del nulla. E questa rottura era inevitabile.
Avrei voluto darvi il colpo di grazia. Annientarvi. Ma vi ho lasciato ancora in vita, agonizzanti e privati di tutto. Per farvi aprire gli occhi. Per farvi ritrovare il desiderio di un contatto umano, di un sorriso, di un abbraccio. Per farvi tornare la voglia di vivere pienamente e con gratitudine.
Perché non avete saputo amarvi. Perché vi siete odiati e detestati. Lo avete dimostrato con l’abuso di veleni, di droghe, di dipendenze, di ideologie che vi hanno divisi da voi stessi e dall’altro.
Perdonatemi se non ho potuto escludere i virtuosi tra voi. Purtroppo avete pagato tutti, e chi da questa tragedia ne ha colto una preziosa lezione, in realtà non ne aveva assolutamente bisogno.
Ma soltanto nel dolore collettivo avreste imparato. E compreso.
C’era bisogno di qualcuno che restituisse un senso all’esistenza umana, che voltasse una brutta pagina.
Io l’ho fatto. Vi ho dato un’altra possibilità. L’ultima.
Adesso sta a voi ricominciare a scrivere la Storia. E sono certo che lo farete in nome dell’amore.
Ma badate bene: io ci sarò sempre e continuerò ad osservarvi.
Alina Di Mattia
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"La maggiore delle tre è chiamata Mater Lacrimarum, Nostra Signora delle Lacrime. È lei che notte e giorno delira e geme, invocando volti scomparsi. Ella fu a Rama, quando si udì un suono di lamenti: Rachele che piangeva i suoi figli, rifiutando ogni conforto. Ella fu a Betlemme nella notte in cui la spada di Erode spazzò dalle sue case gli Innocenti e si irrigidirono per sempre i piccoli piedi che trotterellando per le stanze svegliavano nel cuore dei familiari palpiti di amore non inosservati in cielo. I suoi occhi sono di volta in volta dolci e astuti, intensi e assonnati; spesso si levano verso le nubi; spesso sfidano il cielo. Porta sul capo un diadema. E dai ricordi dell'infanzia sapevo che ella poteva allontanarsi sui venti quando udiva il singhiozzare delle litanie, o il tuonare degli organi o quando osservava l'adunarsi delle nubi estive. È questa sorella, la maggiore, che porta alla cintura chiavi più che apostoliche che aprono ogni capanna e ogni palazzo. So che ella sedette tutta la scorsa estate al capezzale del mendicante cieco, quello con cui così spesso e volentieri mi fermavo a parlare, e la cui pia figliuola di otto anni, dal volto luminoso, resisteva alle tentazioni dei giochi e dell'allegria del villaggio per camminare tutto il giorno lungo le strade polverose col suo infelice padre. Per questo atto, Dio le inviò una grande ricompensa. Nella primavera dell'anno e quando anche la sua primavera germogliava, Egli la richiamò a sé. Ma il padre cieco la piange in eterno; ancora egli sogna ad alta notte che la piccola mano che lo guidava è stretta nella sua; e ancora si sveglia in una tenebra che è ora avvolta in una seconda tenebra più profonda. La stessa Mater Lacrimarum ha anche trascorso tutto questo inverno 1844-45 nella camera dello Zar a rievocargli l'immagine di una figlia (non meno pia), che salì a Dio non meno improvvisamente e lasciò dietro a sé una tenebra non meno profonda. È grazie al potere di queste chiavi che Nostra Signora delle Lacrime s'insinua, intrusa spettrale, nelle camere degli uomini insonni, delle donne insonni, dei bambini insonni, dal Gange al Nilo, dal Nilo al Mississippi. E lei, perché è la primogenita del suo casato ed ha l'impero più vasto, onoreremo col titolo di «Madonna»."
Con Mater Lacrimarum de Quincey cerca la personificazione della Disperazione.
"La seconda delle sorelle è chiamata Mater Suspiriorum, Nostra Signora dei Sospiri. Non scala mai le nuvole, né si allontana sui venti. Non porta diadema. E i suoi occhi, se pur qualcuno potesse vederli, non sarebbero né dolci né astuti; nessun mortale saprebbe leggere in essi la loro storia; li troverebbe pieni di sogni morenti e relitti di estasi dimenticate. Ma ella non alza gli occhi; il suo capo, su cui è posato un turbante in brandelli, è in eterno reclinato, è in eterno nella polvere. Non piange, non geme. Ma sospira impercettibilmente a intervalli. Sua sorella, Madonna, è spesse volte tempestosa e frenetica, inveisce a gran voce contro il cielo e chiede che le rendano i suoi cari. Ma Nostra Signora dei Sospiri non grida mai, non sfida mai, non sogna aspirazioni ribelli. È umile fino all'abiezione. La sua è la sottomissione di chi non spera. Può mormorare, ma solo in sogno. Può sussurrare, ma solo tra sé nella penombra. Brontola, talvolta, ma solo in luoghi solitari, desolati come lei è desolata, in città diroccate e quando il sole è sceso al suo riposo. Questa sorella è la visitatrice del paria, dell'ebreo, dello schiavo al remo nelle galere mediterranee; del criminale inglese nell'isola di Norfolk, cancellato dal libro dei ricordi nella dolce, lontana Inghilterra; di chi si è pentito ormai invano e sempre ritorna con lo sguardo a una tomba solinga che gli appare come l'altare demolito di un passato e sanguinoso sacrificio, altare su cui ogni offerta è ormai vana, sia per implorare il perdono, sia per tentare una riparazione. Ogni schiavo che a mezzodì guardi il sole tropicale con timido rimprovero, mentre con una mano addita la terra, nostra madre comune ma per lui matrigna, e con l'altra addita la Bibbia, nostra maestra comune, ma sigillata e a lui preclusa; ogni donna che sieda nelle tenebre, senza amore che la protegga, senza speranza che illumini la sua solitudine, perché i divini istinti che accendono nella sua natura i germi di quei santi affetti posti da Dio nel suo seno di donna, sono stati soffocati dalle esigenze sociali e si consumano ora inutilmente ardendo tetri, come le lampade negli antichi sepolcri; ogni monaca defraudata della sua primavera, che più non ritorna, da parenti malvagi che Dio giudicherà; ogni prigioniero in ogni carcere; tutti quelli che sono traditi e tutti quelli che sono respinti; i reietti dalla legge della tradizione e i figli della disgrazia ereditaria: tutti costoro si accompagnano a Nostra Signora dei Sospiri. Anch'ella porta una chiave ma ne ha poco bisogno. Poiché ella regna soprattutto fra le tende di Seni e fra i vagabondi senza casa di ogni paese. Pure ella trova albergo fra gli uomini di più alto rango; e perfino nella gloriosa Inghilterra vi sono alcuni che di fronte al mondo portano la testa alta come la renna superba, eppure in segreto hanno ricevuto il suo marchio sulla fronte."
Mater Suspiriorum, invece è la personificazione dello sconforto più totale, di chi non si ribella al proprio destino.
Ma la Mater più terribile di tutte è la terza: la personificazione dell'omicidio, della pazzia, della Morte. Mater Tenebrarum.
"Ma la terza sorella, che è anche la più giovane ...! Ssst! Abbassiamo la voce quando parliamo di lei. Il suo regno non è grande, altrimenti non vi sarebbe più vita; ma dentro quel regno il suo potere è assoluto. Il suo capo, coronato di torri come quello di Cibele, si erge fin quasi a celarsi allo sguardo. Non si china mai; e i suoi occhi sollevandosi così in alto potrebbero esser nascosti dalla distanza. Ma, quali essi sono, non possono essere nascosti; attraverso il triplice velo di crespo che ella porta, la fiera luce di un'ardente sofferenza, che mai non ha posa al mattutino o ai vespri, al mezzodì o alla mezzanotte, alla marea crescente o alla marea calante, può esser veduta da terra. Ella sfida Iddio. Ella è anche la madre delle follie; l'ispiratrice dei suicidi. Molto si affondano le radici del suo potere; ma ristretto è il numero di coloro su cui domina. Poiché ella può avvicinare solo coloro in cui una natura profonda è stata sconvolta da un'intima convulsione; coloro in cui il cuore trema e il cervello vacilla sotto i colpi combinati di tempeste interne ed esterne. Madonna si muove con passi incerti, rapidi o lenti, ma sempre con tragica grazia. Nostra Signora dei Sospiri si trascina timida e furtiva. Ma questa più giovane sorella si muove con moti imprevedibili, a scatti e con salti da tigre. Non porta chiavi; poiché sebbene venga di rado fra gli uomini apre a forza tutte le porte che le è permesso di varcare. Il suo nome è Mater Tenebrarum, Nostra Signora delle Tenebre. "
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entheosedizioni · 4 years
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IO SONO UN GATTO di Natsume Soseki – trama e recensione
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“ così sono fatti gli esseri umani. C’è solo un modo per definirli: sono creature che si creano inutili ragioni di sofferenza.” A questa conclusione giunge il gatto di Soseki, dopo un’attenta e particolareggiata analisi del campionario umano a sua disposizione. Si tratta, infatti, di un giovane gatto filosofo, che ha anche un particolare interesse per la sociologia. Se all’inizio si presenta un po' timido, quasi spaurito, man mano che acquisisce familiarità col mondo e gli esseri umani, tira fuori gli artigli e si erge a loro giudice. Purtroppo per noi, le sue valutazioni sono poco lusinghiere. Anzi, graffiano forte. Ci tocca fare i conti con il suo punto di vista, felino ed originale, che spesso risulta impietoso. “Non c’è nulla di più difficile da capire della psicologia umana. Non riesco assolutamente a rendermi conto se in questi giorni il mio padrone sia di cattivo umore, se invece sia allegro, o se cerchi parole rassicuranti negli scritti di qualche vecchio filosofo. Non ho la minima idea di cosa gli passi per la mente, se si fa beffe della società umana o desideri avere qualche ragione banale o ancora se si tenga al di sopra di ogni preoccupazione mondana. In queste cose noi gatti siamo molto più semplici. Se abbiamo fame mangiamo, se abbiamo sonno dormiamo, quando ci arrabbiamo andiamo su tutte le furie, quando piangiamo lo facciamo con tutta l’anima. Tanto per cominciare, non teniamo cose inutili come un diario. Perché non ne abbiamo bisogno. È probabile che le persone che hanno due facce, come il padrone, sentano la necessità di esternare gli aspetti del proprio carattere che non vogliono mostrare a nessuno scrivendo un diario nell’intimità della loro stanza, ma per quanto concerne noi gatti, le nostre quattro posture fondamentali – camminare, stare fermi, stare seduti e stare sdraiati, oltre a urinare e defecare – costituiscono già di per sé un autentico diario, quindi  siamo esonerati dalla seccatura  di tenerne uno per conservare la nostra identità. Se uno ha il tempo di scrivere un diario, tanto vale che se ne stia a dormire nella veranda.” Il gatto oscilla tra la filosofia zen, che lo porta a meravigliarsi delle ansie e delle preoccupazioni di cui gli umani sono vittime quotidianamente, e lo scetticismo più puro, che non gli consente di guardare con occhio ottimista al futuro della nostra società.
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La trama di “Io sono un gatto” L’incipit del libro potrebbe trarre in inganno e lasciar desumere che il gatto sia il protagonista della storia, dal momento che esso si premura di fornirci alcuni dettagli della sua venuta al mondo. Apprendiamo che è stato brutalmente separato dal resto della cucciolata e dalla madre. Un umano non meglio identificato lo ha letteralmente gettato via. L’elasticità felina gli ha consentito di salvarsi e di sopravvivere lungo un breve periodo di selvatichezza e randagismo. Successivamente, è riuscito a trovarsi una casa. Non è stato né adottato né accolto, piuttosto è stata “tollerata” la sua presenza presso la dimora del professor Kushami. Ecco perché non gli è mai stato dato un nome. Gatto e basta. Di questo dobbiamo accontentarci. Nessuno gli vuole bene, nessuno lo apprezza o si prende cura di lui. Esso semplicemente esiste, e gli umani si degnano di concedergli del cibo e di interagire, solo sporadicamente, con lui. Ciò lo predispone negativamente verso la razza umana e gli permette di coglierne l’egoismo innato. Al tempo stesso, il disinteresse manifestatogli, gli consente di avere una notevole libertà, che lo porta a gironzolare per il quartiere di Tokio nel quale la storia è ambientata e a intrufolarsi di soppiatto nelle case di coloro che intende spiare. A scopi puramente scientifici, si intende. “È mia opinione che il cielo sia fatto per coprire tutte le creature, e la terra per sostenerle. Nemmeno le persone più polemiche e petulanti possono negare questa verità. Se poi andiamo a vedere quanto abbia contribuito il genere umano alla creazione di cielo e terra, mi pare che non sia stato del minimo aiuto. Che diritto hanno dunque gli uomini di dichiararsi padroni di un luogo che non hanno creato? È vero che nulla impedisce loro di arrogarsi questa facoltà, ma non ne consegue che possano proibirne ad altri l’accesso. Però piantano pali e mettono staccionate sull’immensa superficie terrestre per delineare un terreno e dichiararlo di loro proprietà, e con la stessa impudenza sarebbero capaci di recintare il cielo azzurro e registrarne un pezzo come appartenente a Tizio e un altro spettante a Caio. Ora se è lecita la suddivisione della terra in lotti e la compravendita del diritto di proprietà a un tanto a tsubo (unità di misura del terreno, ndr), dovrebbe essere giusto anche dividere l’aria che respiriamo e venderla a un tanto a metro cubo. Visto però che non è lecito recintare e vendere l’aria, perché allora dovremmo considerare legittima la proprietà della terra? Da queste riflessioni sono arrivato a convincermi che posso entrare dove mi pare e piace. Ovviamente evito i posti che non mi interessano, ma quando voglio andare da qualche parte, a nord, sud, est o ovest che sia, ci vado, serenamente e senza pensarci due volte Tuttavia noi gatti, per nostra disgrazia, non possediamo la forza fisica degli uomini. E poiché viviamo in un mondo dove vige il detto “la forza dà il diritto”, anche se abbiamo ragione le nostre argomentazioni non sono prese in alcun conto. A cercare di imporle a tutti i costi c’è il rischio di assaggiare il bastone del droghiere quando meno ce lo aspettiamo. Quando la ragione sta da una parte e il potere dall’altra, il più debole ha due soluzioni: sottomettersi subito volgendo la ragione in torto, oppure far valere il proprio diritto eludendo la vigilanza del potente.” Per la verità, il gatto prova inizialmente a frequentare altri felini, ma le cose non vanno come previsto. Incontra, infatti, Nero e Micetta. Il primo è aggressivo, volgare e oltremodo ignorante. Di questo il gatto di Soseki si lamenterà spesso, essendo orgoglioso della propria erudizione. La seconda è una femmina delicata ed affascinante, ma perisce in circostanze sfortunate. Non gli resta che ripiegare sulle compagnie umane. E qui si scoprono le carte, perché il gatto si rivela essere il narratore della storia, mentre la vera protagonista è l’umanità. La nostra specie viene raccontata da un punto di vista animale, oltremodo severo, ma sicuramente originale. Ahimè, il nostro rappresentante principale è proprio Kushami, il padrone disinteressato del gatto, e la cosa non ci rende onore. Man mano che impara a conoscerlo, il gatto spulcia a dovere fra i suoi difetti e ce ne presenta l’elenco. Egli è un uomo volubile, viziato, pigro, tirchio, e nemmeno tanto colto quanto la sua professione potrebbe lasciare intendere. “Il padrone non lo incontro spesso. Pare che sia un professore. Quando torna a casa da scuola si chiude nello studio fino a sera e ne esce raramente. I suoi familiari sono convinti che sia un grande studioso. In realtà lo è molto meno di quanto i suoi credano. Ogni volta che vado a passi felpati a sbirciare, per lo più lo vedo dormire. Di tanto in tanto una bava gli cola sul libro che tiene davanti a sé. È debole di stomaco e presenta i sintomi tipici della dispepsia: colorito giallognolo, pelle spenta, poco elastica... Ciononostante mangia enormi quantità di cibo. E dopo aver mangiato enormi quantità di cibo prende il takadiastase (farmaco, ndr) per lo stomaco. Poi apre un libro. Ne legge due o tre pagine e gli viene sonno. Gli colano bave sul volume aperto. Questa è la sua routine quotidiana. Io sono soltanto un gatto, però ogni tanto rifletto. Non c’è niente di più comodo che fare il professore. Se mai rinasco uomo, diventerò professore, è deciso. Un lavoro che permette di dedicare tanto tempo al sonno, chiunque è in grado di svolgerlo, anche un gatto. Eppure a sentire lui pare che non ci sia mestiere più duro al mondo e non fa che lamentarsi con gli amici che vengono a trovarlo.”
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Le tematiche di “Io sono un gatto” Una serie di conoscenze di Kushami fa la comparsa sulla scena. Il più interessante fra loro è senza dubbio Meitei. Si tratta di un inguaribile burlone, che è anche invadente, sbruffone, logorroico e pericolosamente esplicito in tutte le sue esternazioni. Meitei introduce il mondo esterno in casa di Kushami, dato che il professore è un po' orso e tende ad uscire poco. Il gatto definisce il suo padrone “un’ostrica” perché tende a chiudersi in se stesso. La vitalità di Meitei serve a scuoterlo, a distrarlo dall’ozio, a divertirlo con le sue innumerevoli goliardate. Meitei, inoltre, riporta un sacco di pettegolezzi che sono funzionali allo svolgimento della narrazione. C’è poi il giovane Kangetsu, brillante studente universitario e protegée di Kushami. Lui contribuisce ad elevare il livello generale delle conversazioni, spostandole dalle quisquilie alle diatribe artistiche o scientifiche. Le conversazioni sono l’elemento fondamentale della narrazione, vengono riportate dal cantastorie felino e consentono di farsi un’idea delle personalità sulla scena e delle tematiche affrontate. L’argomento sottaciuto è il grande cambiamento che sta avvenendo in Giappone durante l’era Meiji (va dal 1868, anno della destituzione degli shogun Tokugawa e della restaurazione dell’imperatore, al 1912, ndr). In questo periodo avviene lo svecchiamento del Giappone e l’apertura alla cultura occidentale, con il conseguente e inevitabile processo di contaminazione degli usi e dei costumi locali, tanto cari ai nostalgici. Nel corso della narrazione, emerge il punto di vista dell’autore, piuttosto ambiguo perché lacerato dal contrasto tra conservatorismo e progressismo. Spesso nel romanzo si analizzano le differenze tra la società giapponese arcaica e “incontaminata” e il nuovo contesto nato dall’ibridazione con i valori occidentali. Del resto, “Io sono un gatto” uscì nel 1905 e rappresentò un netto punto di svolta nella letteratura nipponica. Viene unanimamente considerato come il primo romanzo giapponese moderno ed ha, in effetti, tutte le caratteristiche tipiche dei romanzi occidentali. Tuttavia non è facile inquadrarlo in un genere. Si sarebbe tentati a inserirlo nel filone del naturalismo ma la presenza dell’elemento fantastico (un gatto colto) lo riavvicina alla tradizione nipponica. La verità è che Soseki fu sempre caratterizzato da una sorta di ambiguità culturale che permea nelle sue opere e le rende piacevolmente originali. Si può facilmente individuare la struttura circolare dell’intreccio di “Io sono un gatto”: la narrazione si apre e si chiude con due eventi fondamentali nell’esistenza del gatto-narratore. Inoltre, sia all’inizio che alla fine del romanzo si svolge, di fatto, un simposio a casa del professor Kushami. Il secondo è quello più complesso e ricco di contraddittorio. Questi incontri consentono l’esposizione di diversi punti di vista su aspetti della vita quotidiana, della morale pubblica e della cultura generale. Ma soprattutto, consentono al gatto di esternare al lettore i suoi ragionamenti, le sue valutazioni e le sue sentenze. Spesso ci offre punti di vista alternativi ed affascinanti: “ permettetemi di sottoporre al vostro giudizio una mia umile teoria. Nei tempi antichi gli dei venivano considerati onniscienti e onnipotenti, e in quanto tali rispettati. Questo avviene ancora oggi, nel ventesimo secolo, per il Dio cristiano. Tuttavia, quella che viene considerata onniscienza e onnipotenza dall’uomo della strada, da un’angolazione diversa può apparire ignoranza e impotenza. È un paradosso, e se penso che dalla creazione del mondo sono io a enunciarlo per la prima volta, sono tentato di vantarmi di capacità superiori alla media. Quindi ne esporrò qui le motivazioni per ficcare in testa una volta per tutte a quei presuntuosi degli umani che non devono prendere per scemi i gatti. L’universo intero è stato creato da Dio, così è scritto, pare, in un libro che si chiama Bibbia. Come dicevo, gli esseri umani, dopo aver accumulato per millenni ogni sorta di osservazioni su se stessi, per un senso di profonda meraviglia e incredulità tendono ad attribuire a Dio onniscienza e onnipotenza. La ragione di tanto stupore va cercata nel fatto che nonostante ci sia al mondo una moltitudine inimmaginabile di persone, non ne esistono due con la stessa faccia. Gli elementi necessari a formare una faccia sono ovviamente costanti, e anche le dimensioni variano di poco da una all’altra. In altre parole le facce sono tutte fatte degli stessi materiali, eppure non ne sono venute due uguali. Come non ammirare dunque l’estro e l’abilità di Dio, che con mezzi tanto rudimentali è riuscito a creare una varietà incredibile di fisionomie? Impossibile produrre una tale gamma di variazioni se non si ha una straordinaria capacità immaginativa. Il più eccelso degli artisti, anche sforzandosi fino all’esaurimento della propria ispirazione, riuscirebbe a disegnare dodici o tredici facce al massimo, e alla luce di queste riflessioni non si può fare a meno di meravigliarsi dell’abilità di quel Dio che si è dato la pena di creare da solo gli uomini. È una tecnica conosciuta nella società umana, di conseguenza non può stupire che venga giudicata frutto di un’intelligenza onnipotente. Cosa che ispira agli uomini un sacro timore di Dio, più che plausibile dal loro punto di vista. Nell’ottica di noi gatti tuttavia è comprensibile che queste stesse circostanze provino l’impotenza di Dio. O per lo meno che ci inducano a non giudicarlo superiore agli uomini quanto a inventiva. È vero che ha creato quell’infinità di persone ognuna con una faccia diversa, ma erano differenza da lui progettate fin dall’inizio? Non è che per caso voleva fare delle facce tutte uguali come quelle di noi gatti, ma non riuscendoci alla fine di innumerevoli tentativi è giunto a questa situazione confusa? Non è escluso. La creazione dei volti umani viene celebrata come un successo di Dio, ma al tempo stesso non la si può forse giudicare la prova di un clamoroso fiasco? La famosa onnipotenza, nulla impedisce di considerarla impotenza. Nel volto umano gli occhi stanno uno accanto all’altro su una superficie piatta, quindi per loro sfortuna gli uomini non  possono vedere al tempo stesso a destra e a sinistra, nel loro campo visivo entra solo un lato delle cose. Questa semplice verità si manifesta di continuo, in dimensione più vasta, nella loro società, ma gli uomini, incapaci di comprenderla, hanno perso il lume della ragione e finito con il credere ciecamente in Dio. Se è difficile creare due cose differenti, lo è almeno altrettanto crearne due identiche. Se a Raffaello avessero ordinato due quadri uguali della Madonna, per lui sarebbe stato forse più complicato che non dipingere due Madonne una diversa dall’altra. L’apprendimento delle lingue avviene per imitazione: i bambini sentono pronunciare parole d’uso quotidiano dalle madri, dalle balie e da tante altre persone, e le riproducono così come sono senza uno scopo particolare. Cercano con tutte le forze soltanto di imitare gli adulti. Tuttavia in dieci o vent’anni emergeranno alcune differenze di pronuncia, a riprova che gli umani non hanno la capacità di imitare alla perfezione. L’imitazione perfetta è quasi impossibile. Se Dio fosse stato capace di creare gli esseri umani uno identico all’altro, tanto da sembrare fatti con lo stampo, allora sì che avrebbe manifestato la sua onnipotenza! Invece, come possiamo constatare oggi con un senso di vertigine, ha messo sotto la luce del sole tutte le facce che gli sono saltate in mente, provando così senza scampo la propria incapacità. Ora però non ricordo cosa mi abbia indotto a dilungarmi in questa spiegazione. Ma visto che gli uomini sono i primi a scordare le cose, vorrete ben concedere una piccola dimenticanza a un gatto.” Non è poi così malcelato l’ateismo di Soseki, così come un certo pessimismo cosmico che viene fuori anche nel finale, quando si ipotizza che l’individualismo possa condurre l’umanità all’isolamento sentimentale e all’estinzione delle unioni matrimoniali. Si tratta di conclusioni estremizzate, forzate opportunamente allo scopo di provocare il lettore e di indurlo alla riflessione. Del resto, Soseki è uno di quegli autori interattivi, capaci di entrare in simbiosi con il pubblico, di condurlo ora sul terreno dell’intrattenimento puro e dell’ilarità, ora sull’arduo pendio del ragionamento filosofico. Più volte nel romanzo Soseki gioca, si diverte, istiga, stuzzica e ingolosisce il suo lettore. Come i grandi maestri del cinema, si concede un cameo, quando i suoi personaggi lo citano, lo criticano e arrivano a definirlo “cretino”. Nel finale, dà ulteriore prova del suo estro artistico inserendo un racconto nel racconto. Per bocca di Kangetsu assistiamo alla vicenda, volutamente prolissa e inconcludente, che lo ha portato all’acquisto di un violino. È un modo per tenere sulle spine il lettore e beffarlo lungo pagine e pagine che suscitano, al contempo, impazienza e sorriso. Ma oltre al divertimento e alla profonda riflessione, ci sono anche i momenti di puro lirismo, le visioni oniriche di un romanticismo sospirato, e un certo ammiccamento sentimentale: Nell’aroma dell’incenso che brucio per noia, è la tua anima che esala il fumo del nostro amore? Oh io, ah io, in questo mondo amaro, ho solo la dolcezza del tuo bacio ardente. Non si sfugge alle continue imputazioni del gatto, che fanno emergere le meschinità di noi umani. Una delle scene cruciali è quella in cui Kushami si reca presso un bagno pubblico per beneficiare di abluzioni rigeneranti. Lì gli uomini si denudano delle loro vesti, ma non dei loro difetti, non del loro istinto alla sopraffazione del prossimo, della loro spocchia, della loro superbia darwinistica che li porta a ostentare presunta superiorità. “Gli esseri umani si possono denudare quanto vogliono, non raggiungeranno mai l’uguaglianza.” Nella suddetta enunciazione c’è la volontà di considerare fallaci le dottrine socialiste? E utopistiche le aspirazioni all’uguaglianza sociale? Qualunque sia la risposta, il grande merito di Soseki è quello di aver saputo inserire tutte queste tematiche in una narrazione piacevole e leggera. Ne è nato un romanzo allegro e ironico, dunque memorabile. Le innumerevoli citazioni della cultura classica (europea), le dissertazioni letterarie, le speculazioni esistenziali, non risultano mai tediose o ridondanti, prima di tutto perché sono intervallate dal racconto di episodi e situazioni esilaranti, in secondo luogo perché sono esplicitate in maniera arguta e coinvolgente. In tal modo, si passa dal sorridere delle piccinerie del vituperato professor Kushami all’interrogarsi sui più importanti temi del pensiero filosofico. Ma il punto di approdo è sempre, ahimè, la constatazione della miseria umana, a partire proprio dalla vanità: "Lo specchio è uno strumento che esalta la vanità, è vero, ma al tempo stesso sterilizza l'orgoglio. Non c'è oggetto che istighi maggiormente gli stupidi ad abbellire il loro aspetto esteriore. In due casi su tre, è la causa dei danni che un orgoglioso privo di mezzi arreca a se stesso o ad altri fin dai tempi antichi. L'inventore dello specchio avrà la coscienza sporca, così come si macchió di una grave colpa quel medico che al tempo della rivoluzione francese ebbe la fantasia di inventare una macchina per decapitare la gente. Tuttavia, quando si è scontenti di sé, quando si è in preda allo scoraggiamento, non c'è rimedio più efficace che guardarsi allo specchio. Si ha un'immediata e chiara percezione del bello e del brutto. Ci si meraviglia di aver vissuto fino a quel momento mostrando al mondo una tale faccia. E quest'improvvisa consapevolezza è un momento prezioso nella vita di una persona. Nulla è più utile all'essere umano che la percezione della propria stupidità. Davanti a uno stupido che sa di esserlo, tutti coloro che hanno un'alta opinione di sé dovrebbero scusarsi e abbassare la testa per la vergogna." È impossibile non notare come le figure femminili del libro siano tutte relegate in secondo piano e non rendano affatto giustizia al loro genere. C’è la moglie del professore, poco intelligente e tanto ignorante da essere spesso presa in giro dal gatto; c’è la serva O-san, insensibile e ottusa, c’è la signora Kaneda, la vicina di casa benestante e altolocata di Kushami, la quale risulta oltremodo arrogante e presuntuosa. Ella cade vittima del dileggio di Meitei e del padrone di casa e uscirà sconfitta dalla contesa; c’è Tomiko, figlia dei Kaneda, giovane vanesia e insuperbita; c’è la nipote di Kushami, impertinente e opportunista. Insomma, un campionario di difetti. Tuttavia, non direi che si tratti di esecrabile misoginia, quanto piuttosto della necessità di fotografare in maniera realistica la condizione femminile all’alba del “nuovo Giappone” novecentesco. Anche perché, se le donne non fanno bella figura, gli uomini finiscono per essere aspramente criticati o impietosamente sbeffeggiati dal gatto. Colui che ne fa maggiormente le spese è, manco a dirlo, il padrone. Il gatto conclude la sua psicanalisi decretandone la follia. Tale sentenza avviene analizzando i suoi comportamenti, ma sarebbe (a suo dire) comprovata da alcuni fattori fisici: “ ignaro della mia presenza, continua a esaminarsi gli occhi (allo specchio, ndr). “Sono iniettati di sangue, devo avere una congiuntivite cronica” dice poi, e con la punta degli indici prende a strofinarsi le palpebre arrossate. È probabile che gli prudano, ma se ha le palpebre già irritate non deve certo sfregarle con tanta furia. In poco tempo saranno infiammate come quelle di un dentice sotto sale. Risultato: quando alla fine apre gli occhi e si guarda allo specchio, il suo sguardo è velato come il cielo d’inverno nel nord. Bisogna dire che di solito i suoi occhi non sono certo limpidi. Forse esagero, ma quasi non c’è distinzione, se non molto vaga, tra l’iride e il bianco del globo oculare. Come il suo spirito è confuso e incoerente, così gli occhi sono offuscati e vagano in fondo alle orbite, persi per l’eternità. C’è chi dice che sia un difetto dovuto a un avvelenamento quando era ancora nel ventre della madre, chi sostiene che sia una conseguenza del vaiolo, in ogni caso da piccolo è stato tormentato con infusioni di rane e di vermi del salice, ma tutto l’amore della madre non ha potuto impedire che ancor oggi i suoi occhi siano velati come la momento della nascita.  Io però non penso che questa sua condizione sia dovuta a un avvelenamento o al vaiolo. Se gli occhi sono così bui, torbidi e malinconici è perché riflettono le condizioni instabili e annebbiate del suo cervello. Sono i sintomi fisici in cui si manifestano naturalmente l’estrema confusione e l’ambiguità del suo comportamento, quindi tutte le preoccupazioni della sua povera madre erano inutili. Un filo di fumo indica che c’è fuoco, uno sguardo torbido è prova di follia. È possibile che  suoi occhi siano la rappresentazione del suo animo, e poiché il suo animo ha il valore di una moneta bucata , anche i suoi occhi, come una moneta bucata, non valgono granché.” Un’altra tematica fondamentale del romanzo è quella dell’individualismo. Da un lato esso conduce all’indipendenza della propria coscienza e all’anticonformismo, dall’altro si paventano i rischi della disgregazione sociale e dell’isolamento: “La coscienza individualista moderna consiste nell’essere troppo consapevoli della differenza esistente tra i nostri interessi e quelli altrui. E con il progredire della civilizzazione questa coscienza diventa più acuta ogni giorno che passa, al punto che non siamo più capaci di fare spontaneamente i gesti più semplici. Un certo Henley ha criticato Stevenson (Robert Louis Stevenson, autore de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde,ndr) perché quando entrava in una stanza dove c’era uno specchio, ogni volta che ci passava davanti si sentiva obbligato a guardarsi, non era capace di dimenticarsi di sé nemmeno per un istante. Questa storia illustra benissimo la situazione attuale. “Io”, “io”, sempre “io”, che siamo svegli o che dormiamo, ci scontriamo in ogni momento e luogo con quest’io, di conseguenza le nostre parole e le nostre azioni sono diventate artificiali, meschine, limitate. La società è molto più dura di un tempo, passiamo tutte le nostre giornate nello stato d’animo ansioso di due giovani che stiano per fare un “o-miai” (in oriente, incontro organizzato fra due giovani ai fini di un eventuale matrimonio, ndr). Ormai tranquillità e pace sono parole prive di significato. Perché gli uomini della nostra epoca hanno tutti lo spirito di un investigatore. Di un ladro. Scrutare lo sguardo di un uomo credendosi più furbo di lui fa parte del mestiere di un investigatore, ma senza una forte coscienza di sé non ci si riesce. Coscienza di sé che è rafforzata dalla preoccupazione assillante di scoprire chi il ladro, di catturarlo. Oggigiorno, poiché la gente passa il suo tempo a cercare di ottenere vantaggi ed evitare perdite, diventa necessariamente conscia di sé al pari di un investigatore o di un ladro. Siamo oppressi da questa ansia incessante, ventiquattr’ore su ventiquattro, senza conoscere un solo istante di serenità fino al momento di andare nella tomba, questo è lo spirito del nostro tempo. Questa è la “maledizione” della civiltà moderna. Siamo degli stupidi…” A dimostrazione della profonda conoscenza da parte di Soseki della cultura occidentale e delle sue contraddizioni (l’autore soggiornò diversi anni a Londra per poter studiare e approfondire le sue conoscenze), possiamo riscontrare l’emblematica coincidenza tra il seguente passo di “Io sono un gatto” e le parole di Proust, tratte dalla sua “Recherche”: “Ogni studio che gli esseri umani conducono è una ricerca di se stessi. Il cielo e la terra, i monti e i fiumi, la luna e il sole e le costellazioni tutte non sono che modi diversi per designare se stessi. Se si rinuncia all’Io, non si troveranno altre materie di studio. E se l’uomo potesse uscire dalla propria individualità, nello stesso momento il suo Io sparirebbe. L’unico studio possibile è quello di se stessi, non si può studiare un’altra persona Non è concepibile, anche se c’è chi vorrebbe farlo, e chi vorrebbe essere oggetto di studio da parte di altri.” “I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell’affievolirsi, li allenta; e, nonostante l’illusione di cui vorremmo essere vittime, e, con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L’uomo è l’essere che non può uscire da sé, che non conosce gli altri se non in se medesimo, e che, se dice il contrario, mente.”  
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Forse, il lettore più esigente potrebbe storcere il naso di fronte alla lungaggine di alcune scene domestiche, alla malriuscita e inverosimile conversazione telefonica della signora Kaneda con un inserviente teatrale, all’improbabile erudizione di un gattino che ha solo un anno di vita, ma tutto ciò è solo un piccolo prezzo da pagare per godersi la lettura di un piacevolissimo romanzo. Soseki si premura di spiegare l’origine della sapienza del suo narratore quadrupede solo nella seconda parte del romanzo, quando esso dichiara di saper leggere nel pensiero e di captare le informazioni elucubrate dalle menti umane attraverso il contatto fra il suo pelo e la pelle delle persone con cui viene a contatto. Un escamotage poco credibile ma in linea con la fascinazione onirica delle tradizionali opere giapponesi. L’ultima delle sorprese riguarda proprio il gatto e viene presentata nel colpo di scena finale, che vi sconsiglio di perdervi. Orazio C. Curiosità: Haruki Murakami dedica un passo del suo "Kafka sulla spiaggia" al gatto di Soseki. C'è un capitolo in cui i gatti parlano tra loro. Con molta ironia e un linguaggio più fanciullesco che colto, si ricrea l'idea di Soseki. Read the full article
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weirdesplinder · 5 years
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Sci fi
Stavolta mi è stato chiesto di suggerirvi una lista di libri scifi con una storia d’amore all’interno, eroine in disgrazia e relazioni interspecie.....Caspita, penserete, sarà difficile trovare titoli che barrino tutte queste caselle... e invece no, è facilissimo poichè sono le cose che io stessa cerco nei romanzi scifi perciò mi basta farvi una lista dei libri sci fi che preferisco! Sarò fortunata!
Iniziamo con i pochi titoli in italiano che riesco a proporvi:
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- La duologia di  Lois McMaster Bujold  formata da L’onore dei vor, e Barrayar.
Io adoro questi libri, e quando dico adoro, intendo adoro, non super romantici, ma stupendi e pregni di significato. Trattano temi come la guerra, il rapporto uomo-donna, l’aborto, l’anarchia, il totalitarismo in un modo così personale e moralmente alto pur rimanendo a parlare di persone comuni...Il titolo in questo caso spiega bene il libro Cordelia e Aral sono due persone onorevoli, con una forte morale interiore nonostante tutto ed è ciò che li saòva alla fine. Ed è un messaggio per nulla scontato al giorno d’oggi.
Trama: Cordelia Naismith e Lord Aral Vorkosigan sono acerrimi nemici, capitani di due vascelli spaziali provenienti da due pianeti molto diversi, uno pacifico e uno militarista, si incontrano e scontrano su un oianeta appena scoperto. Cordelia considera Vorkosigan alla stregua di un barbaro, mentre Aral guarda con sospetto quel capitano-donna, incapace di considerarla un soldato vero. Ma i due, che si fronteggeranno nella guerra scoppiata tra Beta e Barrayar, scoprono ben presto di avere in comune, oltre a una spiccata ironia, la stessa amarezza nei confronti di un mondo che sembra aver perduto ogni senso dell'onore.
- Trilogia Ly-San-Ter, dell'autrice Johanna Lindsey, formata dai libri L'amante del guerriero, Il custode del cuore e Cuore di guerriero.
Questi sono tipici romance con ambientazione leggermente scifi il primo libro è il migliore dei tre.
Trama: Tedra è una guardia di sicurezza di un pianeta altamente psicologico, forte e molto alta, non ha mai trovato uomini che sapessero batterla in una lotta e perciò non si è mai innamorata veramente. Quando il suo pianeta viene conquistato da un tiranno riesce a sfuggire insieme al suo computer super intelligente, che con voce di donna le da consigli non richiesti e crede sempre di sapere ciò che è meglio per lei. Il supercomputer trova il pianeta di origine dei soldati mercenari che hanno aiutato il tiranno. Su questo pianeta madre, gli uomini sono enormi, altissimi e muscolosissimi, molto più forti dei loro discendenti che unendosi ad altre razze si sono indeboliti. Tedra scende sul pianeta decisa ad ingaggiare dei guerrieri per salvare il suo pianeta ma viene….sconfitta in combattimento e deve perciò assoggetarsi per un mese alla volontà di un guerriero…..
- Nemesis, Asimov.
Non potevo non includere Asimov nella lista, i suoi libri non sono esattamente romantici ma comunque l’amore in qualche modo è presente ed è il padre della fantascienza non potevo non nominarlo. Ho letto tutto il ciclo della fondazione  ma il mio libro preferito tra i suoi resta Nemesis.
Trama: In una parte remota del cielo c'è una stella gemella del Sole: Nemesis. E' la stella che splende su Rotor, il satellite artificiale su cui vive, con altri transfughi terrestri, la giovanissima Marlene. Grazie ai suoi straordinari poteri Marlene sa che Nemesis porterà morte e distruzione alla Terra. Sulla Terra, invece, c'è solo il sospetto della futura catastrofe. Ma sufficiente per giustificare un'azzardata missione fino a Rotor...
- Nomino anche una duologia autopubblicata di un’autrice italiana che non ho letto ma che hanno letto e amato delle mie amiche, la Star heroes chronicles, di Angela C. Ryan, formata dai libri Hunted e Vision.
Trama: Abby Allen si definisce “Un’edizione limitata”, non per esemplare bellezza, ma per una serie di qualità che la rendono un tipo curioso e un po’ fuori dal comune. Diciotto anni, logorroica e con la sorprendente capacità di creare situazioni imbarazzanti, Abby ha una fissa per Superman e spera di incontrare un ragazzo che, pur senza superpoteri, gli assomigli almeno un po’, per integrità ed eroismo. Il destino sembra accontentarla e quando incontra Kevan, la sua vita prende improvvisamente una strana piega, dando inizio a una girandola di eventi che un passo alla volta, riveleranno il segreto che è sepolto nel suo passato. In una realtà dove nessuno è ciò che sembra, si sta compiendo una guerra aliena in cui si muovono personaggi intriganti e complessi. Le loro storie si intrecceranno irrimediabilmente le une alle altre, costringendo Abby a subire agghiaccianti rivelazioni su se stessa. Saranno Kevan e un gruppo di ragazzi dotati di poteri straordinari ad accompagnarla in questa avventura, e mentre scende a compromessi con il suo nuovo io, sarà l’amore che prova per Kevan a tenerla saldamente ancorata alla realtà. E allo stesso tempo, la costringerà a prendere decisioni che la allontaneranno sempre di più dal suo supereroe.
E qui finiscono i titoli disponibili in italiano, iniziamo ora la lista di libri sci fi che amo disponibili solo in lingua inglese:
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- Terminal alliance, di Jim C. Hines (sarebbe una serie ma il primo libro si può leggere anche da solo ed è il più bello)
Trama: Il mondo degli uomini è finito a causa di un misterioso virus che li ha trasformati in esseri primitivi pronti ad uccidersi e divorarsi a vicenda, ma una razza di alieni buoni e gentili che li teneva d’occhio ha deciso di guarire dal virus alcuni esemplari umani per salvaguardarne la specie. Questi umani non hanno più ricordi del mondo umano e sono stati educati dai Krakau che purtroppo non avevano molta conoscienza degli usi e costumi umani, perciò quasi tutto della cultura umana è andato perduto o salvaguardato con significato sbagliato (cosa che risulta molto divertente a volte). Inoltre gli umani non vengono educati con conoscenze scientifiche oltre un certo livello, poichè la galassia li reputa troppo selvaggi visto ciò che hanno causato sul loro pianeta e finiscono quindi per essere sempre malgiudicati o utilizzati per mansioni fisiche e di bassa lega e quasi mai su astronavi. Solo i Krakau i loro salvatori si fidano ad imbarcarli come equipaggio, ma sempre con mansioni basse tipo come uomini delle pulizie.Quetsa è la storia di una squadra umana delle pulizie di una nave Krakau che per una serie di fortunate coincidenze si ritroverà a salvare il popolo Krakau e a scoprire la verità sul virus che decimò gli umani, armati solo del loro cervello non educato e delle loro conoscenze delle pulizie spaziali. La squadra è guidata però da una donna umana che fin dal suo risveglio dopo essere stata salvata dai Krakau, nonostante la totale amnesia è sempre stata più curiosa di molti altri umani e ha sempre ambito a molto di più di ciò che le veniva permesso di fare…lei non lo sa ma forse nell’altra sua vita era stata qualcuno che comandava…e ora deve tornare a farlo per salvare i suoi amici, i Krakau e forse il suo stesso pianeta.
- Darkship thieves, di Sarah A. Hoyt (primo libro di una duologia insieme al libro Darkiship renegades, che poi è stata seguita da altri libri ambientati nello stesso universo ma con protagonisti diversi)
Trama: Ambientato in un futuro poi non molto lontano, dopo una guerra sull'ingegneria genetica. Sulla terra sono rimasti gli umani non geneticamente modificati, mentre i modificati che non furono massacrati assieme agli umani creati, i Mule (al contrario degli umani modificati questi non sono mai stati umani ma sono stti creati in vitro più intelligenti, più forti e più ossessivi), sono fuggiti nello spazio. Leggende sussurrano che quei fuggitivi ancora oggi, secoli dopo vivono e su navi spaziali oscure rubano i globi energetici che orbitano vicino al sole, ma sono solo leggende….finchè Athena, fuggendo da ciò che sembra un complotto politico non incappa in una di queste navi e scopre che sì, i geneticamente modificati vivono e lo fanno su un asteroide. Colui che l'ha salvata è uno di loro, Kit, un uomo dagli occhi di gatto. Più veloce di un umano, e con la vista più acuta, ma in fondo anche Athena è sempre stata più forte e veloce del normale, e lei e kit possono comunicare telepaticamente…
- Fortune’s pawn, di Rachel Bach (primo libro della trilogia Paradox)
Trama: La mercenaria professionista  Deviana Morris  ha fatto in modo di accettare un lavoro a bordo della nave spaziale Glorious Fool, perchè vuole fare carriera fino ad arrivare ad ottenere la richiesta di unirsi al corpo militare più esclusivo di tutto il suo pianeta, Paradox, le guardie speciali del re chiamate DEVASTATORI. Nonostante lei abbia già alle spalle una brillante carriera e la Glorious Fools sia apparentemente una vecchia nave carico, in realtà ha scoperto che è la nave dove avvengono più problemi, e intendo gravi problemi, di sicurezza di tutto il quadrante. Le guardie che vi salgono a bordo, o muoiono in circostante misteriose o arrivano ai livelli più alti della carriera militare e lei vuole essere fra questi. Fin da subito è chiaro a Deviana, che è sì una maniaca dell’adrenalina e un maschiaccio, ma non è affatto stupida, che il capitano e la nave stessa nascondono qualcosa e che nessuno a bordo è chi sembra essere. I pianeti in cui scendono per misteriosi scambi commerciali non fanno scambi commerciali con nessuno e gli attacchi che subiscono da parte di alieni cannibali non si spiegano visto che non trasportano nulla di prezioso. Se a questo si uniscono alieni invisibili e un cuoco di bordo sexy che forse non è del tutto umano ma continua a salvarle la vita…è chiaro che Deviana si trova in una situazione difficile, peccato che lei adori le sfide impossibili.
- Empress game, di Rhonda Mason (primo di una trilogia)
Trama: Abbiamo da un lato un Impero intergalattico, THE SAKIEN EMPIRE retto da una Monarchia, che però governa con l’aiuto o il controllo.... di vari consigli in cui siedono i rappresentanti dei pianeti che ne fanno parte. I pianeti che fanno parte fin dall’inizio dell?Impero sono quelli con più voce in capitolo e più poteri, i pianeti che sono stati conquisati dopo e sono più lontani dal centro di potere hanno anche meno peso in consiglio. L’Impero è piuttosto giovane e anni fa è entrato in contatto con un’altra Coalizione di pianeti molto più antica e molto più avanzata tecnologicamente i Weyrde (eh eh gran bel nome) che dopo secoli di lotte ora sono in pace e vogliono rimanerci e non vogliono avere niente a che fare con una forza espansionistica come l’Impero. Da cui perciò tengono le distanaze anche se in modo amichevole. I Weyrde hanno poteri psichici e strane tradizioni che affscinano l’Impero sakien....è dalle donne guerriere weyrde che per esempio hanno preso ispirazione per Il TORNEO DELL’IMPERATRICE, non capendo il vero significato delle pratiche weyrde, dove le donne soprattutto di casta nobiliare proteggono i maschi loro fratelli gemelli perchè sono più deboli fisicamente ma più potenti psichicamente e le coppie di gemelli hanno un legame speciale tra di loro psichico e empatico. Il torneo dell’imperatrice è invece semplicemente un torneo in cui si sfidano tutte le donne che aspirano la ruolo di Imperatrice consorte che sarà dato solo a colei che vincerà il torneo. Ora i Weyrde e i Sakien sarebbero magari stati in pace tra di loro se non fosse stato per una terribile malattia a base nanitica di cui cade vittima L’impero. Visto che i Weyrde sono più avanzati, l’impero chiede loro aiuto, ma i Weyrde mantengono la loro posizione neutrale e rifiutano. Così l’Impero decide di invaderli e di massacrare la famiglia reale della coalizione Weyrde. Solo due reali si salvano Kayla e Corinth, sorella e fratello, entrambi sotto shock perchè i loro rispettivi fratelli gemelli sono morti. Corinth poi è ancora piccolo e Kayla deve trovare il modo di prendersi cura di lui, in fuga, senza amici e alleati, così fiscono su un pianeta ....terra di nessuno dove nessuno chiede spiegazioni o identità e ognuno si arrangia come può. Così Kayle finisce per combattere nell’arena di un malvivente locale per denaro e per un pubblico assetato di sangue e diventa ben presto la loro beniamina col nome di Shadow Panthe. Ed è qui che inizia il libro. Infatti le cose non vanno bene per l’Impero la malattia continua a mietere migliaia vittime, e mantenere il controllo sulla coalizione Weyrde è troppo dispendioso e difficile..... inoltre sanno che il massacro che hanno perpetrato era sbagliato e una fazione dell’Impero vuole ritirare le truppe da Ordoch (pianeta principale della coalizione Weyrde). Questa fazione è guidata dal figlio dell’Imperatore...ma lui non ha abbastanza peso politico gli servono alleati e glieli può portare la donna di cui è innamorato Isonde, ma solo se diverrà futura Imperatrice vincendo il torneo. Perciò chiedono a un loro amico d’infanzia, ora miilitare delle forze speciali dell’Impero do iutarli con un piano super audace trovare una sostituta che possa impersonare Isonde e vincere per lei il torneo. e il militare per caso decide di chiedere aiuto proprio a Shadow Panthe ignorando la sua vera identità.....
- Gabriel’s ghost, di Linnea Sinclair
Trama: Chasidah “Chaz” Bergren stava facendo carriera all’interno della Federazione. Era capitano di nave spaziale e ben rispettata sia dai suoi superiori che dai suoi sottoposti. O almeno così credeva. Quando viene accusata di un crimine che non ha commesso, non riesce a crederci. Ci sono prove a suo carico e tutti i suoi amici l’hanno abbandonata, senza aiuto si ritrova così condannata alla prigione a vita. Ma all’improvviso appare Gabriel “Sully” Sullivan che intende salvarla, Chaz è più che sorpresa. Infatti Gabriel era stato dato per morto due anni prima. - In her name, di  Micheal R. Hicks
Trama: Un bambino assiste impotente all'arrivo di enormi astronavi sulla sua fattoria e al massacro di parenti, genitori e amici per mano degli alieni, delle donne alte e muscolose dalla pelle blu cobalto, lunghi capelli neri e occhi completamente neri. Senza pieta e con armi primitive queste sgozzano e fanno a pezzi ogni umano, tranne lui, che in un impeto di rabbia osa ferire una loro sacerdotessa. Essa in lui vede un imporante tassello del proprio futuro e lo rilascia. Quel bambino, Reza, cresce perciò orfano in un campo di lavoro mascherato da orfanotrofio, ma le privazioni e le torture, non riescono a spegnere il suo fuoco interiore. Lui stuidia di nascosto per un giorno diventare un soldato e potersi vendicare. Ma gli alieni, chiamati Kreelans, stanno conquistando pianeta dopo pianeta tutto il sistema e arrivano anche dove Reva sta vivendo. Stavolta viene catturato e rso schiavo. Anni di tortura e prove fisiche al limite del'umano lo cambiano, pur contro il suo stesso volere, cresce sul pianeta nemico e assimila la loro brutalità per sopravvivere. Il suo odio per loro si attenua e abbraccia la loro cultura, perchè sopravvivere conta più di ogni altra cosa. arriva adiventare un membro ripettato dagli alieni stessi, l'unico umano sopravvissuto alla loro educazione. Reza si innamora ricambiato di un'aliena e per la prima volta è felice, almeno finchè, come guerriero non gli viene chiesto di guidare un attacco contro i soldati umani. Lui nonostante abbia accettato la cultura aliena, non può tradire i suoi fratelli umani, o sì? Il conflitto interiore lo attanagila e solo….
- Close encounters, di  Katherine Allred
Trama: Kiera non è propriamente umana, lo sembra, ma in realtà è stata creata da un genetista fuorilegge, che ha unito i geni di diversi tipi di alieni al dna umano, creando una donna con una forza sovrumana, un intelligenza superiore ed in grado di autorigenersi e curarsi. Inutile dire che Kiera cerca di passare per umana e nessuno sa il suo segreto. Lavora per il Dipertimento degli Affari alieni, che si occupa di garantire i diritti degli abitanti di vari pianeti, dalle multinazionali che vorrebbero occuparli e sfruttarli.  La sua ultima missione: provare che il popolo dei Buri non si sta estinguendo naturalmente ed impedire ad una multinazione di acquisire il diritto tra pochi anni di acquistare il loro pianeta.  Kiera atterra perciò sul pianeta e nonostante problemi di lingua e cultura, prova subito una strana attrazione per il leader di quel popolo….
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egheneto · 4 years
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LUGLIO 2020
Mudbound (link)
The curious case of Benjamin Button
Eroiche (link)
Secret Window
Gioco Suicida
La musica del caso
Tale of tales
1917
Il complotto contro l’America
The Curious Case of Benjamin Button - David Fincher, 2008
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For what it’s worth: it’s never too late or, in my case, too early to be whoever you want to be. There’s no time limit, stop whenever you want. You can change or stay the same, there are no rules to this thing. We can make the best or the worst of it. I hope you make the best of it. And I hope you see things that startle you. I hope you feel things you never felt before. I hope you meet people with a different point of view. I hope you live a life you’re proud of. If you find that you’re not, I hope you have the courage to start all over again.
Quella tra Benjamin e Daisy è una storia che si dimostra più forte delle logiche del tempo, della vita e della morte, è un amore destinato a durare per sempre in un mondo dominato dalla fugacità e dalla transitorietà. Un gran film accompagnato da una colonna sonora altrettanto grande.
Secret Window - David Koepp, 2004
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You know, the only thing that matters, is the ending. It's the most important part of the story, the ending. And this one, is very good. This one's perfect.
La pellicola è tratta da un romanzo di Stephen King, Finestra segreta, giardino segreto: non l’ho letto, e di sicuro questo film non invoglia a farlo. L’unica nota positiva è l’interpretazione di Johnny Depp; per il resto, l’ho trovato piuttosto piatto e noioso, anche un po’ prevedibile.
Gioco Suicida - Paul Benjamin (Paul Auster), 1982
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Se non stai in campana puoi perderti nel labirinto delle vite degli altri e non trovare mai più l’uscita. Ma sono gli incerti del mestiere. Quando ti metti a viaggiare fra gli esseri umani, di vie dritte non ne incontri più.
Dopo aver letto 4 3 2 1, non sono riuscita ad aprire nessun altro libro. Per liberarmi da questo “blocco del lettore”, ho pensato che la soluzione giusta fosse leggere altro di Paul Auster. Così, ho preso in biblioteca Gioco suicida, il primo libro dell’autore. 
È stato strano passare dal suo ultimo romanzo al primo; ho notato una serie di dettagli che accomunano le due opere e che, molto probabilmente, ritroverò anche nelle prossime letture, ma lo stile mi è sembrato molto differente: in 4 3 2 1 la sua scrittura si è addolcita, si è resa meno spigolosa, più fluida, più scorrevole. Certo sono due generi differenti, e questo non significa che Gioco Suicida non sia un buon libro: al contrario, l’ho divorato in una sola giornata, apprezzando la costruzione di un personaggio che in sole 128 pagine riesce a farsi conoscere, e dal mio canto anche un po’ detestare. 
Devo aggiungere che non ho mai letto romanzi polizieschi, per cui non posso apprezzarlo fino in fondo e commentarlo adeguatamente su quel versante. Ho gradito come, poi, la conclusione inaspettata, che spiazza il lettore e lascia il resto alla sua fantasia, rendendo chiaro il titolo dell’opera.
La musica del caso - Paul Auster, 1980
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Quando uscirono fuori scoprirono che stava nevicando. Era la prima neve dell’anno, e cadeva a fiocchi fitti ed umidi, la maggior parte dei quali si scioglievano appena toccavano terra. Nella strada le decorazioni di Natale erano state spente, e il vento non soffiava più. L’aria adesso era calma, tanto calma che sembrava quasi calda.  Nashe trasse un respiro profondo, diede un’occhiata al cielo, e rimase fermo un attimo mentre la neve gli cadeva sul volto.  Era felice, si rese conto, più felice di quanto lo fosse stato da molto tempo.
La musica del caso non è stato esattamente ciò che mi aspettavo, ma mi ha sorpreso positivamente. La narrazione è all’inizio semplice e tranquilla per poi svilupparsi verso una fine tetra, macabra, inaspettata, che si costruisce pagina dopo pagina lasciando, però, il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. Sicuramente si sviluppano qui le tematiche che ho riscontrato nell’opera finale di Auster (dove, a mio parere, trovano piena completezza), in particolar modo la fatica del caso, capace di ribaltare l’esistenza di ognuno di noi in modo inatteso ed improvviso; tale argomento si dispiega intrecciandosi con il gioco d’azzardo, praticato da uno dei personaggi principali del racconto: abbiamo davvero un controllo sulle nostre scelte o tutto si sviluppa casualmente? Auster indaga ampiamente anche la tematica della riscoperta di sè stessi, della possibilità che gli imprevisti possono offrire per liberarsi dalle catene di una vita inadeguata e riappropriarsi della libertà che tanto agognamo ma che non sempre è reale.
Il racconto dei racconti
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Every new life calls for a life to be lost. The equilibrium of the world must be maintained. Are you willing to accept the risk?
Il racconto dei racconti è un film visivamente incredibile, dominato da colori sgargianti che si adattano perfettamente alle differenti situazioni e all’atmosfera surreale; Tale of tales è il risultato dell’opera di un artista le cui pennellate danno vita a dei quadri carichi di emozioni che si susseguono per l’intera durata della pellicola. A dominare è il rosso, colore che unisce i tre racconti che prendono vita sullo schermo e che esprime ciò che Garrone ha voluto rappresentare: la passione. Il film è un dualismo tra la dimensione fiabesca e tematiche ben più crude quali le ossessioni e le perversioni che ci colpiscono in quanto esseri umani e che ci spingono a sacrificare qualsiasi cosa pur di compiacere i nostri impulsi.
1917 - Sam Mendes, 2019
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They went to sea in a Sieve, they did. In a Sieve they went to sea. In spite of all their friends could say. On a winter’s morn, on a stormy day. In a Sieve they went to sea. Far and few, far and few, are the lands where the Jumblies live. Their heads are green, and their hands are blue. And they went to sea in a Sieve.
Per quanti elogi ho letto nei confronti di questo film, mi aspettavo mi sarebbe sicuramente piaciuto. Ne sono rimasta abbastanza delusa, ma ormai ho capito che devo smettere di avere grandi aspettative prima di guardare qualcosa. Dal punto di vista tecnico non c’è niente da dire; anzi, la mia ignoranza in materia mi permette di comprendere meno di quanto dovrei. Per quanto riguarda il resto, però, mi è arrivato ben poco. Penso che si sia puntato appositamente sull’aspetto visivo e sonoro, che di sicuro hanno un grande impatto e di per sè possono veicolare emozioni forti, e così è stato in alcune scene della pellicola. Ma i personaggi e la trama mi sono sembrati a tratti forzati, stereotipati, banali. Non ho trovato un messaggio forte come in altri film di questo genere, ma al contrario una mera strumentalizzazione della guerra, come se fosse solo un soggetto da rendere nella sua grandiosità. Virtuoso ma povero. Credo che in casi come questi valga ancora di più il gusto personale, e 1917 si allontana dal mio.
Il complotto contro l’America - Philip Roth, 2004
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E l’essere ebrei non era né una disgrazia né una sfortuna né una cosa di cui andare fieri. Ciò che erano era ciò di cui non potevano liberarsi: ciò di cui non avrebbero mai neanche potuto pensare di liberarsi. L’essere ebrei derivava dall’essere se stessi, come l’essere americani. Era quello che era, era nella natura delle cose, fondamentale come avere arterie e vene, ed essi non manifestarono mai il minimo desiderio di cambiarlo o di negarlo, indipendentemente dalle conseguenze.
La scittura di Roth è una scrittura dura che faccio fatica a digerire e che mi ha rallentato nella lettura: è ricca di parentesi ed interruzioni all’interno dei periodi che mi hanno spinta a rileggerli spesso più di una volta per riuscire a seguire il filo del discorso. Al di là di questo, è la costruzione della storia a non avermi convinto per niente. La situazione politica è analizzata molto superficialmente, gli avvenimenti storici sono quasi lasciati sullo sfondo nonostante siano il punto centrale del genere fantapolitico; mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più della relazione tra Lindberg e Hitler di cui si accenna davvero poco (tralasciando la spiegazione finale che ho trovato davvero imbarazzante). Ancora più perplessa sono rimasta dopo la lettura della nota finale, dove Roth presenta un breve riassunto dei fatti storici realmente accaduti: l’autore cambia il corso della storia di un paio di anni per poi riallacciarsi ai reali avvenimenti e far andare tutto come sappiamo. Le possibilità da esplorare erano ampie, e tutto mi sarei aspettato fuorchè ciò che ho letto. Probabilmente gli intenti di Roth erano altri, si è voluto focalizzare sulle sensazioni vissute dai personaggi, la tensione nell’aria e la papabile paura che potesse capitare anche in America la stessa sorte degli ebrei tedeschi, ma il risultato mi è sembrato un miscuglio di pensieri senza una reale sostanza, che vanno a sminuire ciò che realmente gli ebrei hanno subito e vissuto in Germania, perchè di fatto, anche nell’America di Roth, nulla accade. A ciò si aggiunge una caratterizzazione dei personaggi estremamente povera (ad eccezione, forse, della zia del protagonista), figure senza spessore che rimangono vaghe e con le quali si fa fatica ad empatizzare. È innegabile che sia presente una forte critica alla società e alla politica americana del suo tempo, ma è come se mancasse qualcosa, come se l’intero romanzo fosse una premessa che, però, non prende mai avvio.
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ichingallamediterranea · 10 months
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giornatona. 7-8-8/7-6-6, ben due linee mobili: 6 al quinto posto e sopra.
esagramma iniziale
51 震 Cenn / L'Eccitante (Lo Scuotimento, Il Tuono)
Il Giudizio
Lo scuotimento reca riuscita. Lo scuotimento viene: uh, uh! Parole ridenti: ah, ah! Lo scuotimento spaventa per cento miglia, Ed egli non lascia cadere spatola sacrificale e calice.
Lo scuotimento che sale dall'interno della terra per la comparsa di Dio fa che l'uomo si spaventi, ma questa paura davanti a Dio è una cosa buona, pochè essa fa sì che possano seguire allegria e gioia. Quando si è imparato interiormente che cosa siano terrore e tremore si è corazzati contro il terrore proveniente da influenze esteriori. Anche se il tuono romba talmente da spargere terrore per cento miglia in giro, si rimane interiormente così raccolti e riverenti che non s'interrompe la cerimonia sacrificale. Una tale profonda serietà interiore che fa rimbalzare impotente ogni terrore esterno è l'atteggiamento mentale quale dev'essere posseduto dai duci e dai sovrani degli uomini.
commenti alle linee mobili
Sei al quinto posto significa: Lo scuotimento percuote a dritta e a manca : pericolo. Ma non si perde assolutamente nulla, Soltanto vi è da fare.
Qui non avviene uno scuotimento solo, bensì esso si ripete in modo da non lasciar tempo per respirare. Ma pure questo scuotimento non arreca nessuna perdita, giacchè si ha gran cura di mantenersi nel centro del movimento e di liberarsi così dal destino di essere sbattuti in qua e là senza difesa.
Sei sopra significa: Lo scuotimento reca rovina e spaventati sguardi in giro. Procedere reca sciagura. Quando esso non ha ancora raggiunto il nostro corpo, Ma ha raggiunto soltanto il vicino, Allora non vi è macchia. I compagni hanno da ridire.
Lo scuotimento interiore, quando è salito al culmine, ci annebbia il senno e la chiarezza della visione. Durante un tale scuotimento non è naturalmente possibile agire con senno. Allora il comportamento giusto è quello di star cheti finchè si siano ritrovate la calma e la chiarezza. Ma si è in grado di far ciò solo fintanto che non si sia ancora contagiati dall'agitazione, mentre si possono già osservare presso coloro che ci stanno attorno i suoi sciagurati effetti. Ritirandosi, ora, a tempo dall'agire si rimane liberi da errore e da danno. Però i compagni, che nella loro eccitazione non si possono più mettere in guardia, non saranno certamente contenti di noi. Ma di questo non bisogna tener conto.
esagramma finale
25 無 妄 U Uang / L'Innocenza (L'Inaspettato)
Il Giudizio
L'innocenza. Sublime riuscita. Propizia è perseveranza. Se qualcuno non è retto egli ha disgrazia, E non è propizio imprendere una cosa qualsiasi.
L'uomo ha ricevuto dal cielo la sua natura originariamente buona, onde essa lo guidi in ogni suo movimento. Abbandonandosi a questo influsso divino che è in lui, l'uomo acquista una genuina innocenza, la quale, senza recondite mire di compenso e vantaggio, agisce senz'altro rettamente con istintiva sicurezza. Questa sicurezza istintiva opera sublime riuscita ed è propizia per perseveranza. Ma non tutto è natura istintiva in questo significato superiore della parola, bensì soltanto ciò che è retto, ciò che coincide con la volontà del cielo. Senza questa rettitudine un modo di agire istintivo, senza riflettere, non produce altro che disgrazia. Maestro Kung dice: ″Chi devia dall'innocenza dove va a finire? La volontà e la prosperità del cielo non accompagnano i suoi atti″.
oggi (anche oggi) l'oracolo potrebbe averlo scritto Marco Aurelio: la saggezza sta nell'accordarsi con la fisica del Cosmo, in questo va educato il proprio principio morale.
ad ogni modo, su questi spunti (e rispetto alla propria situazione) un senso si finisce per trovarlo, ma questa operazione è in esclusivo potere di chi si confronta con l'ispirazione oracolare: oggi gli occhiali sono questi, che si adattino o meno agli occhi... può darsi: lo sforzo di sincronicità è soggettivo (è cioè lavoro dell'occhio saper trarre profitto dall'occhiale).
nota pedante: per gli approfondimenti dovuti (vanno considerate descrizioni, sentenze e immagini degli esagrammi e i commenti alle (eventuali) linee mobili nell'esagramma iniziale) è sempre meglio ritornare al testo (il classico R.Wilhelm (a cura di) "I Ching - Il Libro del Mutamenti", 1991 Adelphi Milano).
p.s. per come rapportarsi con un oracolo e i suoi responsi viene sempre utile ricordarsi la prescrizione di Epitteto nel Manuale, n.32, dove - molto stoicamente - si disciplina ogni responso ottenuto alla dicotomia di controllo (ciò che è in mio effettivo potere versus ciò che non lo è) e alla dottrina dei kateconta (ciò che è onorevole (doveroso) fare).
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VENERDÌ
Oggi offriamo il digiuno e ci Consacriamo al Sacro Cuore di Gesù
◆◇ ORA CONCEDERÒ POTERI E GRAZIE SPECIALI A TUTTI VOI CHE ADERITE AL MIO DESIDERIO DI RECITARE LE MIE CROCIATE DI PREGHIERA. Le vostre preghiere saranno sempre ascoltate in Cielo, quindi dovete continuare a pregare con fervore per mitigare le azioni malvagie della bestia, che non potrà mai vincere questa battaglia per le anime, mentre le sue giornate sono brevi.  (Gesù, Libro della Verità, 5 marzo 2013) ◇◆◇
Crociata di Preghiera (96). Benedici e proteggi il nostro gruppo della Crociata di Preghiera.
O Mio carissimo Gesù, benedici e proteggi noi che formiamo il Tuo Gruppo della Crociata di Preghiera, cosi da diventare immuni agli assalti malvagi del demonio e di tutti gli spiriti maligni che possono tormentarci in questa Sacra Missione per salvare le anime. Fa che possiamo rimanere leali e forti, mentre perseveriamo nell’annunciare il Tuo Santo Nome al mondo, e mai rinunciare alla nostra lotta per diffondere la verità della Tua Santa Parola. Amen.
Venerdì Litanie; Crociate di Preghiera giornaliere: https://programmadipreghierages.tumblr.com/post/170115370904/le-crociate-che-dobbiamo-recitare-tutti-i La Preghiera per riuscire a capire che questi Messaggi sono di origine divina* Estratta dal Messaggio di lunedì 15 agosto 2011, ore 12:00. “… Mio Padre invita ora tutti coloro che leggono questi Messaggi per la prima volta. Voi dovete leggere attentamente ciascun Messaggio. In seguito, pregate lo Spirito Santo, per ricevere la grazia di riuscire ad intendere che questi Messaggi sono di Origine Divina. Aprite il vostro cuore, per ricevere la Mia Parola. PercepiteMi nella vostra anima, rivolgendovi a Me nel seguente modo: “Gesù, se questo sei veramente Tu, per favore ricopri la mia anima, con il Segno del Tuo Amore, così che io possa riconoscere Chi Tu sia. Non lasciare che io venga ingannato dalle falsità. Mostrami invece, la Tua Misericordia, aprendo i miei occhi alla Verità e alla via che conduce al Tuo Nuovo Paradiso sulla Terra.” Figli, ricordate che è solo a causa del Mio profondo e tenero Amore, che vengo nel mondo in questo modo, per comunicare con voi. Tutto ciò non accade per turbarvi, impressionarvi, dare adito a controversie o dibattiti. Ma, è per aiutare Me a salvare tutte le anime, specialmente quelle generazioni di giovani, che non dimostrano alcun interesse per la religione, talmente sono affaccendati nelle loro vite, ove Dio occupa un piccolo posto. Spero di avvertirli sugli eventi che stanno per compiersi parlando con loro, tramite un linguaggio che capiscono. Figli, essi sono tra i più vulnerabili nella vostra società. figli. È vitale che Io li raggiunga, il più velocemente possibile … ” 
Preghiere per offrire il digiuno: 34, 42, 58,103. Crociata di Preghiera (34), il mio dono di digiuno a Gesù.O Gesù mio, aiutami nel mio piccolo modo di imitare la tua vita di sacrificio per salvare l’umanità. Permettimi di offrire il dono del digiuno un giorno alla settimana per tutta la Quaresima per salvare tutta l’umanità in modo che possano entrare nei cancelli del Nuovo Paradiso sulla terra. Ti offro mio caro Gesù il sacrificio con amore e gioia nel mio cuore per mostrarti il grado del mio amore. Attraverso questo sacrificio ti prego per la salvezza di ogni anima che potrebbe essere caduta in disgrazia. Amen.
Crociata di Preghiera (42), preghiera di digiuno per fermare una valuta mondiale.O Dio Altissimo, Ti offro il Mio dono del digiuno in modo che Tu fermerai la morsa del male nel mondo, essendo programmato di far morire di fame il mio paese tra cui anche il Pane della Vita. Accetta la mia offerta e ascolta le mie suppliche per le altre nazioni per impedire loro la sofferenza che è pianificata da parte dell’anticristo. Salvaci, caro Signore, da questa malvagità e proteggi la nostra fede così che possiamo onorarTi con la libertà di cui abbiamo bisogno per amare e adorare Te nei secoli dei secoli. Amen. Crociata di Preghiera (58) – Crociata di Preghiera di Conversione. Oh, caro Gesù, Ti prego di voler abbracciare tutti i figli di Dio e ricoprirli col Tuo Preziosissimo Sangue. Lascia che ogni goccia del Tuo Sangue sia versata su tutte le anime per proteggerle dal maligno. Apri i cuori di tutti, specialmente i cuori induriti e quelli che ti conoscono, ma che si sono macchiati del peccato di orgoglio, perché crollino e chiedano che la luce del Tuo amore inondi le loro anime. Apri i loro occhi alla Verità così che il sorgere della Tua Divina Misericordia li sommerga al punto da coprirli con i raggi della Tua Pietà. Converti tutte le anime attraverso le grazie che Ti chiedo adesso, Caro Gesù (esprimere un’intenzione personale). Invoco la Tua Misericordia e Ti offro questo dono di digiuno per un giorno. Ogni settimana per questo mese di Giugno in espiazione di tutti i peccati. Amen. Crociata di Preghiera (103), per condividere il Calice della Sofferenza con Cristo. Recitatela, per tre volte, quando potete, ma preferibilmente durante ogni periodo di digiuno.(22 marzo 2013) Mi prostro davanti a Te, caro Gesù, e ai Tuoi Piedi, per compiere ciò che vuoi da me, per il bene di tutti. Lascia che io condivida il Tuo Calice della Sofferenza. Accetta questo mio dono in modo che Tu possa salvare quelle povere anime che sono perdute e senza speranza. Prendi me, nel corpo, così che possa condividere il Tuo Dolore. Tieni il Mio Cuore nelle Tue Sante Mani e porta la mia anima in unione con Te. Attraverso il mio dono della sofferenza, lascio che la Tua Divina Presenza abbracci la mia anima, affinché Tu possa redimere tutti i peccatori e riunire tutti i figli di Dio nei secoli dei secoli. Amen. Preghiere per offrire la sofferenza: 9,75, 94.
Crociata di Preghiera (9), offerta della sofferenza come un dono.O, Cuore Sacrissimo di Gesù, insegnami ad accettare gli insulti nel Tuo Santo Nome quando io annunzio la Tua Parola con umile ringraziamento. Insegnami a capire come l’umiliazione, il dolore e la sofferenza mi portano più vicino al Tuo Sacro Cuore. Permettimi di accettare tali prove con amore e generosità di spirito in modo che io possa presentarle come doni così preziosi per Te, al fine di salvare le anime. Amen. Crociata di Preghiera (75), unisco il mio dolore al Tuo, caro Gesù.Gesù, unisco la mia pena e la mia sofferenza a quelle che Tu hai sopportato durante la Tua agonia sul Calvario. Ogni insulto che sopporto, lo offro a Te. Ogni violenza e attacco verbale che sopporto, li offro a Te in onore della Tua Incoronazione di spine. Ogni critica ingiusta che mi è fatta, la offro a Te in onore della Tua umiliazione davanti a Pilato. Ogni tormento fisico che sopporto per mano degli altri, lo offro a Te in onore della Tua Flagellazione alla colonna. Ogni insulto che sopporto, lo offro in onore della terribile sofferenza fisica che hai patito durante l’Incoronazione di spine quando hanno straziato il tuo occhio. Ogni volta che Ti imito, trasmetto i Tuoi Insegnamenti e quando sono deriso nel Tuo Nome, lascia che Ti aiuti sulla via del Calvario. Aiutami a liberarmi del mio orgoglio e a non aver paura di ammettere che io Ti amo, caro Gesù. Poi, quando tutto nella mia vita sembrerà senza speranza, caro Gesù, aiutami ad essere coraggioso ricordandomi come Ti sei lasciato volontariamente Crocifiggere in modo così crudele e ignobile. Aiutami ad alzarmi e ad essere considerato come Cristiano veritiero, vero soldato del Tuo Esercito, umile e contrito nel mio cuore, in ricordo del Sacrificio che Tu hai fatto per me. Tienimi la mano, caro Gesù, e mostrami come la mia sofferenza può ispirare gli altri a unirsi al Tuo Esercito di anime affini che Ti amano. Aiutami ad accettare la sofferenza e ad offrirla a Te come un dono per salvare le anime nella battaglia finale contro la tirannia del maligno. Amen. 
Crociata di Preghiera (94), per curare la mente, il corpo e l’anima.O caro Gesù, mi prostro davanti a Te stanco, malato, nel dolore e con il grande desiderio di sentire la Tua Voce. Permettimi di essere toccato dalla Tua Divina Presenza affinché sia inondato dalla Tua Luce Divina nella mia mente, nel mio corpo e nella mia anima. Confido nella Tua Misericordia. Abbandono completamente il mio dolore e la mia sofferenza davanti a Te e Ti chiedo di concedermi la grazia della fiducia in Te, così che Tu mi possa guarire da questo dolore e oscurità. Potrò così rinnovarmi totalmente in modo da poter seguire la via della Verità e lasciare che Tu mi conduca alla vita nel Tuo Nuovo Paradiso. Amen.
La Preghiera per ottenere il Dono del discernimento* Estratta dal Messaggio di giovedì 3 novembre 2011, ore 21:00.“… La preghiera è urgentissima, figlioli, dovunque voi siate, qualunque sia la vostra religione e quali che siano i vostri pareri. Riunitevi insieme e pregate per ottenere l’illuminazione dello Spirito Santo, in questo momento. Satana sta cercando di farvi voltare le spalle a Me, il vostro amato Salvatore. Non date ascolto ai dubbi e alla paura che egli mette nei vostri cuori. Egli userà delle menzogne, per impedirMi di ricoprire le vostre anime con la Mia Luce Divina. Il Mio Amore per voi è così forte, figlioli, che in qualunque modo voi Mi ignoriate o voltiate le spalle, Io continuerò a chiamarvi. Farò questo, grazie al Potere dello Spirito Santo. Voi dovete pregare per questo Dono dicendo:“O Gesù, coprimi con il Tuo Prezioso Sangue e riempimi di Spirito Santo, di modo che io possa discernere se queste Parole provengono da Te.Rendimi umile nello spirito. Accetta le mie richieste con Misericordia e apri il mio cuore alla Verità.”Io risponderò alla più incallita delle anime, quando essi reciteranno questa preghiera. ConcedeteMi la possibilità di condurvi a Me, in modo che Io possa unire quanti più figli Miei sia possibile, prima del Grande Avvertimento. ...” Preghiere per difendere la Parola di Dio e la Verità: 10, 44, 48, 63, 116,  136, 151, 163. Crociata di Preghiera (10), portare la fiamma del Tuo Amore.Aiutaci, caro Gesù, ad alzarci senza paura nel Tuo Nome per portare la fiamma del Tuo Amore in tutte le nazioni. Dona a noi, i tuoi figli, la forza per affrontare l’abuso che ci troveremo ad affrontare tra tutti quelli che non sono veri credenti nella Tua Misericordia. Amen.
Crociata di Preghiera (44), forza per difendere la mia fede contro il falso profeta.Caro Gesù dammi la forza per focalizzarmi sui Tuoi Insegnamenti e proclamare la Tua Santa Parola in ogni momento. Non permettere mai che sia tentato di idolatrare il falso profeta che tenterà di presentarsi come Te. Mantieni forte il mio amore per Te. Dammi la grazia del discernimento così che io non possa mai rinnegare la verità contenuta nella Sacra Bibbia, non importa quante menzogne siano presentate a me per incoraggiarmi a voltare le spalle alla Tua vera Parola. Amen.
Crociata di Preghiera (48), preghiera per la grazia di annunciare la Seconda Venuta di Cristo.O mio Gesù, Dammi la grazia di annunciare la Tua Parola Santa a tutta l’umanità in modo che le anime possano essere salvate. Versa il tuo Spirito Santo su di me, il tuo umile servitore, in modo che la Tua Parola Santa possa essere ascoltata e accettata specialmente da quelle anime che hanno più bisogno della Tua Misericordia. Aiutami a onorare la Tua Santa Volontà in ogni momento e a non insultare né condannare coloro che rifiutano la mano della Tua Misericordia. Amen.
Crociata di Preghiera (63), preservami in questo viaggio.Mia amata Madre di Salvezza ti chiedo di pregare affinché mi sia dato il Cibo della Vita per preservarmi in questo viaggio, per contribuire a salvare tutti i figli di Dio. Ti prego di aiutare tutti coloro che vengono ingannati da falsi idoli e falsi dèi ad aprire gli occhi alla verità della Morte del Tuo Figlio sulla Croce per salvare ognuno dei figli di Dio e condurre tutti alla Vita Eterna. Amen. Crociata di Preghiera (116), salvami dal male della menzogna.Caro Gesù, aiutami. Sto annegando in lacrime di dolore. Il mio cuore è confuso. Io non so di chi mi posso fidare. Ti prego di riempirmi con il Tuo Spirito Santo, in modo che possa scegliere la via giusta per il Tuo Regno. Aiutami, caro Gesù, a rimanere sempre fedele alla Tua Parola, data al mondo da Pietro, e a non deviare da quello che ci hai insegnato o negare la tua Morte in Croce. Gesù, Tu sei la Via. Mostrami la Via. Sorreggimi e portami nel Tuo viaggio della Grande Misericordia. Amen. Crociata di Preghiera (136) Per custodire la Tua Parola. Carissimo Gesù, aiutami ad ascoltare la Tua Parola. Vivere la Tua Parola. Comunicare la Tua Parola. Diffondere la Tua Parola. Dammi la forza di sostenere la Verità, anche quando sarò perseguitato per questo. Aiutami a mantenere viva la Tua Parola, quando è soffocata dai Tuoi nemici. Fammi sentire il Tuo Coraggio quando sono giù. Riempimi con la Tua Forza quando sono debole. Dammi la grazia di rimanere dignitoso, quando le porte dell’inferno prevarranno contro di me, per rimanere fedele alla Tua Santissima Volontà. Amen Crociata di Preghiera (151) Per difendere la Fede. O Madre di Dio, Cuore Immacolato di Maria, Madre della Salvezza, Prega che rimaniamo leali alla Vera Parola di Dio in ogni momento. Preparaci a difendere la Fede, per sostenere la Verità e respingere l’eresia. Proteggi tutti i tuoi figli nei momenti delle avversità e concedi a ciascuno di noi le Grazie per essere coraggiosi quando saremo messi alla prova per rifiutare la Verità ed a rinunciare a tuo Figlio. Prega, Santa Madre di Dio, che ci sia concesso l’Intervento Divino per rimanere Cristiani, secondo la Santa Parola di Dio. Amen. Crociata di Preghiera (163) Salvami dalla persecuzione Oh Gesù preservami dal dolore della persecuzione nel Tuo Nome. Rendimi caro al Tuo Cuore. Liberami dall’orgoglio, dall’avidità, dalla malizia, dall’ego e dall’odio presenti nella mia anima. Aiutami ad arrendermi sinceramente alla Tua Misericordia. Allontana le mie paure. Aiutami ad alleggerire il mio dolore e allontana da me ogni genere di persecuzione, così che io Ti possa seguire come un bimbo, nella consapevolezza che tutte le cose sono sotto il Tuo Controllo. Liberami dall’odio mostratomi da tutti coloro che proclamano di essere Tuoi, ma che in realtà Ti rinnegano.Non consentire alle loro lingue taglienti di flagellarmi o alle loro azioni malvagie di distogliermi dalla Via della Verità. Aiutami a concentrarmi solo sul Tuo Regno prossimo a venire ed a perseverare con dignità contro ogni insulto che potrei dover sopportare in Tuo favore. Donami la pace della mente, la pace del cuore e la pace dell’anima. Amen. La preghiera di quando constatate che essere al centro di maltrattamenti diventa insopportabileEstratta dal Messaggio di sabato 16 marzo 2013, alle ore 12:40. “ … Solo Io, Gesù Cristo, e i Miei seguaci possiamo essere l’obiettivo di tali abusi e quindi, quando vedrete che ciò diventa insopportabile, per favore dite questa breve preghiera:“Condivido questo dolore con Te, caro Gesù, e chiedo che Tu benedica i miei nemici e quelli che Ti flagellano con il Dono dello Spirito Santo. Amen.” … ” Preghiere per aiutare i veggenti: 11, 25. Crociata di Preghiera (11), arrestare l’odio verso i veggenti.O, Sacro Cuore di Gesù, Ti prego di interrompere l’odio e la gelosia che esiste fra i Tuoi seguaci verso i Tuoi veri veggenti in questi tempi. Ti prego di ascoltare la mia preghiera per dare ai Tuoi veggenti la forza necessaria per proclamare la Tua più sacra Parola a un mondo incredulo. Amen. 
Crociata di Preghiera (25), per la protezione dei veggenti in tutto il mondo.O Dio l’Altissimo Ti prego di offrire protezione a tutti i Tuoi santi messaggeri nel mondo. Prego che siano protetti dall’odio degli altri. Chiedo che la Tua Parola Santissima si diffonda rapidamente in tutto il mondo. Proteggi i Tuoi messaggeri dalla calunnia, l’abuso, le menzogne e ogni tipo di pericolo. Proteggi le loro famiglie e coprili con lo Spirito Santo in ogni momento in modo che i messaggi che danno al mondo verranno esauditi con cuore contrito ed umile. Amen. Preghiere per sconfiggere il male: 78,113,132, 139. Crociata di Preghiera (78), salvami dal male. O Gesù, proteggimi dal potere di Satana. Prendimi nel Tuo Cuore, mentre mi libero dalla mia fedeltà a lui e alle sue vie malvagie. Ti consegno la mia volontà e vengo davanti a Te in ginocchio con cuore umile e contrito. Rimetto la mia vita nelle Tue Sante Mani. Salvami dal male. Liberami e portami nel Tuo sicuro rifugio di protezione ora e per sempre. Amen.
Crociata di preghiera (113) Per sconfiggere il male nella nostra terra. O Madre della Salvezza, vieni in mezzo a noi e copri la nostra terra con la Tua protezione. Schiaccia la testa alla bestia ed elimina la sua influenza malvagia in mezzo a noi. Aiutaci, tuoi poveri figli perduti, ad alzarsi e dire la verità, quando siamo circondati dalle menzogne. Ti prego, o Madre di Dio, di proteggere la nostra terra e di mantenerci forti, così da poter rimanere fedeli a Tuo Figlio, nel nostro tempo di persecuzione. Amen. Crociata di Preghiera (132) Rinunciare a Satana per proteggere questa missione. Per salvaguardare questa Missione contro la malvagità di Satana, vi chiedo di iniziare a recitare questa potente preghiera per rinunciare a satana. Quando recitate questa Crociata d Preghiera, almeno due volte a settimana, contribuite a proteggere questa Missione di Salvezza e portare più anime nel Dominio del Regno di Dio: O Madre della Salvezza, vieni in aiuto di questa Missione. Aiuta noi, il Piccolo Resto dell’Esercito di Dio, a rinunciare a Satana. Ti preghiamo di schiacciare la testa della bestia con il tuo tallone e di rimuovere tutti gli ostacoli nella nostra missione per salvare le anime. Amen. Crociata di Preghiere (139) Per avere la forza di sconfiggere il male. Caro Gesù, proteggimi dalla malvagità del demonio. Ricopri me e tutti coloro che sono deboli e indifesi in sua presenza con il Tuo Prezioso Sangue. Dammi il coraggio di rinunciare a lui e aiutami ad evitare ogni suo tentativo di attirarmi a lui in tutti i modi, ogni giorno. Amen. La Preghiera per risolvere i vostri timori* Estratta dal Messaggio di mercoledì 17 agosto 2011, ore 23:00. “… Moltissimi, dei Miei figli, pregano per delle intenzioni a loro speciali. Io le ascolto tutte, ma voi, quando Mi pregate per qualcosa di molto importante, dovete lasciar andare tutte le vostre paure. La paura non ha origine da Me. Ve la trasmette Satana come un modo per tormentarvi. Non lo capite questo? Se avrete paura di un qualcosa che pensate sovrasti la vostra vita, sappiate che più paura avrete, più il problema s’inasprisce. Sarà solo quando vi fermate e Mi dite: “Gesù, Ti consegno con fiducia tutte le mie preoccupazioni per questa faccenda, così che il problema da risolvere ora sia Tuo, secondo la Tua Santissima Volontà”, che la vostra mente può raggiungere la pace. Figli, questo è ciò che voglio dire con ‘fiducia’. Confidare in Me, significa dimostrare, da parte vostra, una grande fiducia. Fidatevi di Me. Sono morto a causa dei vostri peccati, per tutti voi, che vivete in questo tempo. Perché non dovreste fidarvi di Me? ...” Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù (di S. Margherita Maria Alacoque) Io…..., dono e consacro al Cuore adora­bile di Gesù la mia persona e la mia vita, le mie azioni, pene e sofferenze per non più servirmi di alcuna parte del mio essere, se non per onorarlo, amarlo e glorificarlo. E' questa la mia irrevocabile volontà: essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore, rinunciando a tutto ciò che può dispiacergli. Ti scelgo, Sacro Cuore di Gesù, come unico oggetto del mio amore, custode della mia vita, pegno della mia salvezza, rimedio della mia fragilità e inco­stanza, riparatore di tutte le colpe del­la mia vita e rifugio sicuro nell'ora del­la mia morte. Sii, o Cuore di bontà e di misericordia, la mia giustificazione presso Dio Padre e allontana da me la sua giusta indi­gnazione. Cuore amoroso di Gesù, pon­go in te la mia fiducia, perchè temo tut­to dalla mia malizia e debolezza, ma spero tutto dalla tua bontà. Distruggi in me quanto può dispiacer­ti. Il tuo puro amore s'imprima profon­damente nel mio cuore in modo che non ti possa più dimenticare o essere separato da te. Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te, poichè voglio vivere e morire come tuo vero devoto. Sacro Cuore di Gesù, confido in te!      
Crociata di Preghiera (96). Benedici e proteggi il nostro gruppo della Crociata di Preghiera.
O Mio carissimo Gesù, benedici e proteggi noi che formiamo il Tuo Gruppo della Crociata di Preghiera, cosi da diventare immuni agli assalti malvagi del demonio e di tutti gli spiriti maligni che possono tormentarci in questa Sacra Missione per salvare le anime. Fa che possiamo rimanere leali e forti, mentre perseveriamo nell’annunciare il Tuo Santo Nome al mondo, e mai rinunciare alla nostra lotta per diffondere la verità della Tua Santa Parola. Amen.
PER SAPERNE DI PIÙ
http://messaggidivinamisericordia.blogspot.it/2014/02/crociate-di-preghiera-divise-per-i.html
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yuriiakai · 7 years
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Tra sogno e incanto - Lo Studio Ghibli
Disclaimer: stavolta le foto sono tutte mie tranne il logo dello studio e le foto dei suoi fondatori.
Pochi giorni fa il sommo maestro Hayao Miyazaki ha compiuto settantasei anni; in suo onore e per rimediare al fatto di non aver mai affrontato l'argomento, oggi vorrei parlarvi dello Studio Ghibli. 
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Lo Studio Ghibli è il più famoso studio di animazione giapponese, fondato nel 1985 da Hayao Miyazaki e Isao Takahata; gode di un'enorme popolarità sia in patria che all'estero, dove molti dei film prodotti sono stati accolti positivamente dalla critica ed hanno vinto numerosi premi. 
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Tra i titoli più conosciuti abbiamo Una tomba per le lucciole, di Isao Takahata, e Kiki - Consegne a Domicilio, La città incantata, La principessa Mononoke e Il castello Errante di Howl di Hayao Miyazaki. 
La mascotte dello studio è Totoro, spirito protettore della foresta e protagonista dell'omonimo film, anch'esso molto popolare. Una curiosità: il nome dello studio è universalmente letto "Ghibli" tranne in madrepatria, dove si pronuncia "Gibli"; fu Miyazaki stesso a scegliere il nome, che in libanese significa scirocco e che era un termine usato per indicare il Caproni Ca.309 dell'aeronautica italiana usato verso la fine degli anni trenta. Il mondo dell'aviazione è una delle passioni del maestro Miyazaki, come si può evincere da Porco Rosso e Si alza il Vento... Film dove peraltro traspare anche l'amore del regista verso l'Italia. 
Se anche voi siete fan dello Studio Ghibli, una tappa che non potete perdervi è il Museo d'Arte Ghibli, a Mitaka, fermata della linea gialla Chuo. 
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MA ATTENZIONE! Prendere i biglietti potrebbe non essere così facile! 
Se andate in Giappone tramite un'agenzia di viaggi, vi consiglio di richiedere i biglietti direttamente all'agente, oppure prenotare online: non è possibile comprarli all'ingresso del museo! 
Se invece foste già a Tokyo e voleste andarci comunque.... Beh, buona fortuna! I biglietti sono limitati, con orari di entrata precisi, e vengono resi disponibili il 10 del mese per il mese successivo; basta recarsi in un conbini di LAWSON ed usare la macchinetta apposita. Tutto qui? Beh, OVVIAMENTE NO. Perché la macchinetta non ti dice se i biglietti per quel giorno e quell'ora sono esauriti finché non arrivi al pagamento! Questo significa che se per disgrazia doveste selezionare un giorno già pieno, sarete avvisati solo dopo aver compilato il modulo con tutti i dati! Io ci ho perso quasi un'ora prima di riuscire a trovare un buco... E questo sistema non vale solo per il museo in questione, perché è lo stesso adottato per i concerti! Ah, il Giappone! 
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Dicevamo, il Museo sorge a Mitaka, sobborgo di Tokyo immerso nel verde: il parco Inokashira è uno dei luoghi più gettonati durante la fioritura dei ciliegi.
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Ad accogliervi all'entrata ci sarà un enorme pupazzo di Totoro, che avrei tanto voluto portarmi a casa... 
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Io ci provo, magari non se ne accorgono...
Proseguendo, vi ritroverete all'ingresso vero e proprio, da cui potete scorgere uno dei robot di Laputa - Il castello nel cielo spuntare dalle mura. 
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Il biglietto d’ingresso è in realtà una diapositiva con una scena di un film dello Studio, nel mio caso I racconti di Terramare.
E qui, miei cari, potete anche buttare via la fotocamera: all'interno del museo è vietato fare foto, a seguito delle indicazioni dello stesso Miyazaki; questo perché il museo va vissuto fino in fondo, senza la distrazione che comporta la fotocamera. Nonostante sia io stessa un paparazzo mancato, mi ritrovo a sposare quest'idea per quanto riguarda il museo, che è davvero un'emozione unica! Ci si immerge totalmente nelle sale, sbirciando tra le apparecchiature, perdendosi tra gli schizzi e studi originali del personaggi, rimanendo stupidi per le tecniche usate durante la produzione e l'effetto finale. 
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Suddiviso in tre piani, il piano terra ospita esibizioni temporanee, solitamente cortometraggi inediti dello Studio, ed è dedicato alla parte più pratica della regia dei film. 
Il secondo piano è invece dedicato alle bozze e ai disegni: dalla nascita dell'idea al disegno finito, si percorre quello che ha l'aria di essere uno studio di artisti di un'altra epoca, con tavolozze di colore sparse ovunque e dipinti di paesaggi appesi alle parenti. È forse la parte che mi ha emozionata di più, soprattutto quando mi sono ritrovata davanti alle bozze originali. In questo piano troverete anche un enorme Gattobus di pelouche, dove i bambini possono giocare in libertà. SOLO i bambini, mi dispiace. 
L'ultimo piano è dedicato ai negozi: troverete la libreria con la sala lettura, particolarmente consigliata ai bimbi, e l'immancabile negozio di souvenir "MAMMA AIUTO", che è quello che griderà la vostra carta di credito quando uscirete da lì dopo aver depredato gli scaffali. 
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Potete poi decidere di uscire e raggiungere i piedi della statua del robot di Laputa, oppure mangiare qualcosina al cafè in giardino. 
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Il museo è piccolo, ma se siete amanti dello Studio Ghibli è un'esperienza da non perdere! E considerato il mio amore per i lungometraggi dello Studio, non potevo certo perdermi la mostra temporanea a Roppongi Hills! 
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La Grande Mostra dello Studio Ghibli era incentrata sulla storia dello Studio stesso e della sua filmografia, da Nausicäa della Valle del Vento (lavoro precedente alla fondazione dello Studio) fino alla nuovissima co-produzione La Tartaruga Rossa, con particolare attenzione ai poster promozionali. Anche in questo caso i posti dove si poteva fotografare erano limitati, perciò vi posso mettere soltanto queste. 
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Ed essendo stato il trentesimo anniversario dell'uscita di Laputa, il film ha avuto un posto d'onore alla mostra: al centro della sala è stata ricreata la nave volante meccanica, che si muoveva pure! E tutto intorno erano stati appesi i vari velivoli che sono apparsi nei film dello Studio, complice la passione di Miyazaki per gli aerei. 
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Non dimentichiamoci del Gattobus, stavolta accessibile anche agli adulti! 
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E con questo abbiamo finito il giro turistico! Vi siete divertiti? 
Tra i miei progetti futuri vi sarebbe poi la rubrica dedicata ai film dello Studio Ghibli (un film = un post), ma vorrei prima comprarmi i dvd per poterli guardare in originale. Anche perché l'adattamento italiano avrebbe potuto essere "parecchio stupendo", ma alla fine "non è ganzo nemmeno un pochino". Non lo pensi anche tu, mio caro Cannarsi?
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wetagconsulting · 4 years
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Giornata in Battello e vistita alle isole di Brissago by Pamela Pintus
Era da molto tempo che mi ripromettevo di partecipare a una piccola gita sul Lago Maggiore. Il Ticino, non ha quasi segreti per me, ma la curiosità di ammirare il panorama da un punto di vista differente era davvero grande. Non c’è dubbio, infatti, che questo territorio sia ricco di meravigliose sorprese e un giro in battello mi avrebbe permesso di godere dei suoi colori e dei suoi paesaggi da una prospettiva nuova, dandomi anche la possibilità di scattare delle fotografie da aggiungere alla mia collezione. Insomma, i presupposti c’erano tutti, per cui ho ap-profittato di una magnifica giornata di sole per iniziare questa mia avventura e andare a scoprire le Isole di Brissago che ancora non conoscevo.
Ho preso la corsa delle 10.15 perché avevo tutta l’intenzione di godermi la giornata il più possibile. L’imbarco è stato semplice, senza dover fare file o attendere oltre il necessario. Salendo a bordo del battello, mi è sembrato un po’ di tornare indietro nel tempo, rivivendo le esperienze di quei romanzi ambientati ai primi del Novecento; una sensazione davvero singolare. Con me sono salite altre persone, ma per fortuna il battello non era troppo pieno e ho potuto trascorrere la traversata in tranquillità, scegliendo il posto migliore dal quale fare il mio reportage fotografico. Non appena partiti il panorama è cambiato in modo repentino; man mano che la riva si al-lontanava le case di Locarno diventavano sempre più piccole. Sembrava di essere in una dimensione diversa, sospesi fra cielo e acqua, con davanti le montagne, le macchie verdi della vegetazione e i borghi sul lago che sembravano tante piccole perle che risplendevano sotto i raggi del sole.
Purtroppo, il viaggio è durato troppo poco per i miei gusti e dopo mezz’ora ero arrivata già al porticciolo di destinazione. La storia di queste isole parte da lontano e vale la pena ripercorrerla un po’. Nel 1881 la Baronessa Antoinette de Saint Léger sposò Richard Flaming, un ufficiale benestante che, dopo quattro anni di matrimonio ereditò un’ingente somma di denaro da uno zio. Fu così che la coppia decise di acquistare quelle che allora erano note come Isole dei Conigli in quanto del tutto abbandonate e popolate solo da questi simpatici animali. I due si innamorarono subito di quel posto e ristrutturarono i resti di un vecchio convento con l’intento di trasformare l’isola più grande in un parco botanico, ospitando un gran numero di specie vegetali provenienti da ogni angolo della Terra; la crescita sarebbe stata favorita dal meraviglioso clima locale. Nel 1897, però, il matrimonio fra i due finì e Fleming abbandonò la famiglia.
La Baronessa continuò a dedicarsi alla cura del suo parco circondandosi, però, anche di artisti e letterati dell’epoca. Con la Prima Guerra Mondiale Antoinette cadde in disgrazia e soffocata dai debiti fu costretta a vendere la proprietà a Max Emden, un commerciante tedesco appassionato più della bella vita che della natura. Fu lui che costruì il palazzo che si può ammirare anche oggi, al posto dell’edificio della Baronessa e della chiesa di San Pancrazio. Le isole diventarono uno dei luoghi mondani più noti del periodo, dove si tenevano feste e ricevimenti sfarzosi. Alla morte di Emden le isole vennero acquistate dal Canton Ticino e dai comuni intorno al lago, con l’obiettivo di preservarne la natura. Nel 1950 il Parco Botanico fu aperto al pubblico e da allora ha accolto milioni di visitatori che possono immergersi in un vero e proprio paradiso natura-le.
Compresa me che, appena scesa dal battello, mi sono sentita circondata da pace e tranquillità. Piccoli viottoli attraversavano una vegetazione lussureggiante, composta di varie specie, in prevalenza subtropicali. Il parco botanico si trova sull’Isola Grande mentre l’Isola Piccola è coperta da vegetazione spontanea. Passeggiando in tutta tranquillità mi sembrava di attraversare varie parti del mondo: dall’Estremo Oriente con bambù, azalee, rododendri o camelie, al Centro America fra yucca, agave e varie piante grasse. Sono passata poi in Sudafrica fra agapanthus, watsonia e protee, proseguendo verso l’Australia immersa in mezzo a eucalipti maestosi, acacie e callistemoni. Per inciso: questi nomi li ho letti, non sono così brava da riconoscere al volo ogni pianta. Gettando lo sguardo verso i piccoli lembi di spiaggia, ho notato anche cigni e papere che dormivano placidamente al fresco degli alberi. Nel mio girovagare sono passata anche accanto a un piccolo lago con decine di ninfee che galleggiavano sull’acqua; davvero un magnifico spettacolo.
Camminando per i sentieri del parco, nel frattempo era arrivata l’ora del pranzo. Così mi sono diretta verso l’unico ristorante dell’Isola Grande, immerso in una vegetazione rigogliosa, dove lo chef prepara piatti deliziosi ed esclusivi. Esso fa parte dell’hotel Villa Emden, la perfetta location per matrimoni ed eventi, oltre che per soggiorni in totale tranquillità. Ovviamente la vista del lago che si gode dal ristorante mi ha subito conquistata, per cui ho dedicato al pranzo più tempo del dovuto. Ho scelto il menù del giorno e gustato salmone con asparagi, risotto alla zafferano e tris di dolci; le porzioni sono state adeguate e, nonostante la semplicità, mi è piaciuto tutto. Per il pranzo, del resto, il ristorante si organizza proprio per soddis-fare i turisti che arrivano con il battello per le gite. Tovagliette di carta e allestimento spartano, mentre la sera a cena è tutta un’altra storia.
Prima di lasciare questo paradiso, in attesa del battello, ho fatto un’altra passeggiata tranquilla. Poi alle 17.55 mi sono imbarcata. Questa meravigliosa giornata volgeva al termine, e sono stata felice di aver fatto questa scelta dopo tanto tempo che ci pensavo. Così, al mio arrivo a Locarno, ho deciso di concludere in bellezza con un aperitivo presso la terrazza esterna del Blu Restaurant & Lounge con vista sul Lago Maggiore. Il locale è arredato in modo moderno ed essenziale e per l’apericena mi hanno portano vari finger food deliziosi. La presenza di Termali Salini & SPA nelle immediate vicinanze rende questo locale uno dei più frequentati della zona, quindi sareb-be sempre meglio prenotare prima. Insomma, esperienza positiva che consiglio a tutti, soprattutto alle famiglie con bambini, per trascorrere una giornata all’aria aperta, imparando anche molto.
Informazioni generali
Aperto tutti i giorni
Contatti
Amministrazione Isole di Brissago Parco botanico del Canton Ticino 6614 Isole di Brissago - Switzerland T. + 41 (0)91 791 43 61 Fax + 41 (0)91 791 07 63 [email protected]
ISOLA GRANDE SA Hotel – Restaurant – Events Isole di Brissago CP 563 6614 Brissago - Switzerland T. + 41 (0)91 780 54 25 [email protected]
Prezzi entrata Stagione 2020
Entrate singole Adulti                              CHF 7.– Ragazzi fino a 16 anni       GRATIS
Possessori:
Railaway Ticino Ticket App myAscona-Locarno            CHF 4.90
Tessera annuale “amici delle isole”    CHF 100.– (Comprende attracco natanti gratuito, entrata annuale gratuita)
Orari dei battelli
08.06.2020 - fino a nuovo avviso :  Orario battelli
Informazioni - Visite guidate
Stagione 2020: Gli eventi e le visite guidate sono annullati fino a nuovo avviso.
Ulteriori informazioni
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