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#Il Duca Bianco
fiammarock · 11 months
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Il Duca Bianco ❤️👏👏👏
Then we could be Heroes,
just for one day...
🎶🔥
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diceriadelluntore · 1 year
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Gita #2 Como
Il treno stavolta l’ho preso in orario, ma un passaggio a livello, a Lugo, danneggiato da qualcuno, mi stava facendo perdere la coincidenza, di incontri con amiche speciali e inimitabili, di formaggi, di fiori e di livelli dell’acqua inusuali e di pasticciere che fanno cornetti al pistacchio sublimi ma non sanno fare i conti.
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Il Duomo di Como è la terza Chiesa più grande della Lombardia, dopo il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia. Iniziato nel 1396, e terminato quasi 350 anni dopo, nel 1740, la cattedrale di Santa Maria Assunta, questa è la sua denominazione corretta, nella sua porta settentrionale, ha delle decorazioni meravigliose, una particolarmente consunta, perchè si dice che il toccarla porti fortuna: si dice infatti che la rana del portale sia il livello eccezionale a cui arrivò l’acqua del vicino lago in una esondazione. Altri che sia il simbolo del rinnovamento, in quanto animale che subisce una metamorfosi. Sia come sia, non si capisce affatto che è una rana, e manca anche della testa, martellata da un anonimo uomo nel 1912, e mai riparata.
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Villa Carlotta a Tremezzo: uno dei tanti esempi di ville aristocratiche che si affacciano sulle rive del lago, costruita dai Clerici, ricca famiglia di imprenditori e banchieri, a cavallo tra 1600 e 1700, poi passò ai Sommariva nel 1801, infine nel1843 alla principessa Marianna di Orange-Nassau, moglie del principe Alberto di Prussia che la donò alla figlia Carlotta di Prussia  in occasione delle nozze con il duca Giorgio II, principe ereditario di Sassonia-Meiningen, celebrate nel 1850, che le diedero il nome che ancora oggi ha. Dalla vista spettacolare, è famosa per i suoi giardini, con oltre 500 specie di piante. 
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Villa Olmo, la più  rilevante tra le ville del comasco, oggi parco cittadino
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Cose buone assaggiate: gli sciatt, cubetti di bitto fritti in pastella di grano saraceno, il taroz, un piatto valtellinese con patate, fagiolini, formaggio e burro, e un vino spettacolare, questo:
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un nebbiolo vinificato in bianco
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Affreschi dell’abside della Chiesa di San Abbondio, patrono di Como (XIII secolo).
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Quel ramo del lago di Como... è il ramo verso Lecco, che fino al 1992 era non provincia autonoma, ma provincia di Como.
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Per una volta metto anche una mia foto
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gianlucacrugnola · 10 months
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David Bowie - Space Oddity
L’undici luglio 69′ Bowie porta la sua carriera tra le stelle qualche giorno prima che l‘Apollo 11 riesca a sbarcare sulla Luna. È bellissimo, iconico, misterioso, un viaggio nello spazio in poco più di cinque minuti.Space Oddity ci offre il primo di tanti personaggi che verranno impersonati dal Duca Bianco durante il suo viaggio terreno, malinconia e alienazione per un capolavoro senza tempo, un…
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lamilanomagazine · 8 days
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Il principe Harry formalizza la rinuncia alla residenza britannica: residenza negli Usa dal 29 giugno 2023
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Il principe Harry formalizza la rinuncia alla residenza britannica: residenza negli Usa dal 29 giugno 2023. Il principe Harry appare sempre più lontano dalla Royal Family dopo che ha formalizzato nero su bianco la sua rinuncia alla residenza britannica in un documento pubblicato dal tabloid Sun. Si allungano così ombre sulle speranze di riavvicinamento con i Windsor, in un momento molto difficile per la dinastia, alle prese con la malattia di re Carlo e quella di Kate. Un dettaglio su tutti ha attirato l'attenzione del giornale: nell'atto depositato questa settimana alla Companies House, il registro delle imprese nel Regno Unito, il duca di Sussex ha indicato come data di cambiamento del suo status il 29 giugno dell'anno scorso, giorno in cui lui e la moglie Meghan avevano dovuto lasciare la residenza di Frogmore Cottage, nella tenuta reale di Windsor, dove soggiornavano nei rari periodi sull'isola, in seguito allo “sfratto” deciso da Buckingham Palace. Un passaggio di fatto inevitabile, dopo lo strappo del 2020 con la Royal Family e il successivo trasferimento in California. Harry è atteso a breve nel Regno Unito, per partecipare l'8 maggio, a Londra, alla cerimonia del decimo anniversario degli Invictus Games.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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jacopocioni · 4 months
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Gonfaloni di Compagnia: Quartiere di San Giovanni
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PARTE SECONDA PARTE PRIMA: Quartiere Santo Spirito PARTE SECONDA: Quartiere di Santa Croce PARTE TERZA: Quartiere di Santa Maria Novella Suddivisione degli antichi Quartieri fiorentini
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Nel Medio Evo, le città erano divise sia per effetti amministrativi sia per quelli militari: in Sestieri, Quartieri, Terzieri e in suddivisioni minori. Queste in Toscana, avevano nomi diversi. A Siena, Montepulciano e in altri luoghi si chiamavano Contrade, nella città di Pisa avevano il nome di Cappelle, a Prato si riconoscevano dal nome delle porte cittadine ad esempio: Porta al Serraglio. In Firenze si chiamavano Gonfaloni. Al tempo della Contessa Matilde di Canossa, nel 1078, essendo la città cresciuta enormemente di popolazione, fu deciso la nuova costruzione di mura al posto delle preesistenti costruite dai Bizantini, per inglobare i nuovi insediamenti. Vennero chiamate “Matildine” o “Antica Cerchia di Cacciaguida”. Si procedette alla divisione in Sestieri assumendo il nome di: Oltrarno, San Piero Scheraggio, Borgo, San Pancrazio, Duomo, San Piero, divisi in seguito in venti Gonfaloni. Quando tra gli anni 1282 e il 1333, venne una nuova cerchia muraria con il nome di “Arnolfiana” dal nome del costruttore Arnolfo di Cambio, la città venne divisa in Quartieri, prendendo il nome delle quattro porte principali: Porta al Vescovo o del Duomo, Porta Santa Maria, Porta San Piero e Porta San Pancrazio o Brancazio. Dopo la cacciata del Duca di Atene, nell’anno 1343 fu deciso di tornare alla vecchia divisione della città; in quattro Quartieri: Santo Spirito, Santa Croce, Santa Maria Novella, San Giovanni dal nome delle quattro chiese principali. Ognuno venne a sua volta diviso in quattro Gonfaloni, ciascuno possedeva un suo territorio, in determinate parti della città, separato dagli altri da un muro, dal fiume Arno e da strade principali. Ogni divisione, aveva carattere amministrativo e militare. Erano tenute ad eleggere un Gonfaloniere o Capitano assumente il titolo di “Compagnia”. Quartiere di San Giovanni
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Gonfalone Chiavi – Dalle mura cittadine presso la Porta alla Croce, il confine era delimitato dalle Vie dell’Agnolo e Via dei Pandolfini. Per Via del Proconsolo entrava in Borgo Albizzi, passava fra le case dietro Santa Maria in Campo, traversava Via dell’Oriuolo, e giungeva allo Spedale di Santa Maria Nuova e per Via della Pergola e Via di Pinti tornava alle mura. Le parrocchie alle quali appartenevano le case di questo territorio erano: Sant’Ambrogio, San Pier Maggiore, San Procolo, e Santa Maria in Campo;
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Gonfalone Drago San Giovanni – Dalla Croce al Trebbio per Via del Giglio fino a Piazza Madonna degli Aldobrandini, Via della Forca, Via Cerretani, Piazza del Duomo, Via dei Martelli e Via Larga (Via Cavour), fino alle mura. Da lì per Via San Sebastiano, Via della Sapienza, Via del Cocomero (Via Ricasoli), di nuovo a Piazza del Duomo, da San Cristofano degli Adimari, il Ghetto Piazza degli Agli, e da lì attraverso le case e per Via del Trebbio fino alla Croce al Trebbio. Comprendeva le parrocchie di: Santa Maria Maggiore, San Lorenzo, San Marco, San Cristofano degli Adimari, San Tommaso, San Leo, San Michele Berteldi;
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Gonfalone Lion d’Oro - Da Piazza del Duomo per via de’ Martelli e Via Larga fino alle mura per arrivare al confine del Gonfalone Lion Bianco. Poi per via de’ Cenni, Via del Giglio, Via della Forca di Campo Corbolini e via de’ Cerretani tornava in Piazza del Duomo. Il territorio apparteneva alle parrocchie del Duomo, San Lorenzo, Santa Maria Novella, Santa Maria Maggiore;
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Gonfalone Vaio – Da Orsanmichele, Piazza di Mercato Vecchio, Piazza di San Cristofano Adimari, Piazza del Duomo, fino a Via de’ Servi, le mura, Via della Pergola, Via Folco Portinari, dietro Santa Maria in Campo, Via del Proconsolo, Via Dante Alighieri fino a Orsanmichele. Parrocchie del territorio: San Michele in Orto, San Tommaso, San Cristofano Adimari, Duomo, San Pier Celorum, Santa Margherita, San Martino, San Michele Visdomini, SS Annunziata, Santa Maria in Campo, San Benedetto e Santa Maria Alberighi: Nel Corteo della Repubblica Fiorentina, sfilano con il Quartiere di San Giovanni dopo il nobile Commissario il Bandieraio con la bandiera con l’insegna del Quartiere: D’azzurro al Battistero d’oro affiancato da due chiavi (una per parte) in palo legate con un cordone dello stesso colore. Sono presenti i quattro Gonfalonieri di Compagnia, con i quattro bandierai che portano l’insegna del Gonfalone.
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Alberto Chiarugi Read the full article
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personal-reporter · 9 months
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Palio di Feltre 2023
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Nel weekend del 4-5 e 6 agosto torna il Palio di Feltre,  un'occasione unica per vivere l'atmosfera di una delle tradizioni più antiche e apprezzate della città veneta. Il Palio di Feltre da sempre è una sfida tra i quattro quartieri della città per conquistare il Palio, un drappo dipinto a mano che rappresenta il simbolo della vittoria. E’ il noto disegnatore Francesco Tullio Altan l’artista che ha ideato il drappo del Palio 2023, l’ambito premio per chi si aggiudicherà la vittoria alla fine delle quattro gare che vedranno la sfida tra Castello, Duomo, Port’Oria e Santo Stefano. La manifestazione inizierà con le cene dei quartieri venerdì 4 agosto e, dalle 15 del 5 agosto, ci saranno  le bancarelle a caratterizzazione medievale , la musica e l'intrattenimento per grandi e piccini e la sfilata per le vie del centro storico. Alla sera è previsto l'avvio delle gare che si concludono domenica con la prefazione del vincitore. La storia del Palio comincia dopo gli estenuanti conflitti legati alla signoria dei Da Carrara, a cui Feltre si era legata nel 1363, che la portarono ad essere conquistata dal duca di Milano Giangaleazzo Visconti. In memoria della data in cui Feltre era entrata a far parte dei domini del duca, il 7 dicembre 1388, la comunità aveva deciso che ogni anno in quel giorno l’intera città avrebbe dovuto festeggiare l’evento con una solenne funzione in cattedrale o nella Chiesa di Ognissanti e con la corsa con i cavalli di un palio, con come premio per il vincitore 15 ducati d’oro. Nel 1402, alla morte improvvisa di Giangaleazzo, si riaprirono i conflitti in Veneto dato che i Da Carrara rivendicavano il possesso di Feltre e di altre città del territorio. La vedova di Giangaleazzo e il figlio risposero offrendo Feltre e altre città a Venezia in cambio di denaro, ma la Serenissima ottenne spontaneamente la dedizione prima di Vicenza e poi di altre città venete , tra cui Feltre, il 15 giugno 1404. L’atto ufficiale di donazione di Feltre a Venezia avvenne, come narra lo storico feltrino Antonio Cambruzzi, in piazza davanti  a tutti gli ordini della città quando Vittore Muffoni, a nome della cittadinanza, la consegnò a Bartolomeo Nani, ribadendo che l’atto avveniva per volontà unanime di tutti i feltrini e che Venezia si sarebbe impegnata a rispettare tutti i cittadini nei loro gradi, onori e prerogative, accettando gli statuti di Feltre. Il Nani promise in nome della Repubblica di rispettare gli accordi e ricevette dalle mani di Muffoni le chiavi della città ed il bastone bianco, come segno del dominio. Sebbene l’atto di donazione riguardasse tutta Feltre, in realtà restava sotto il controllo dei Visconti il castello, che fu però ceduto il 20 giugno. Per perpetrare la memoria della donazione, con un pubblico decreto si fissò che negli anni successivi, il 15 agosto, si svolgesse una processione di tutti gli ordini della città e si corresse un palio con come premio per il vincitore di 15 ducati d’oro. Il Palio che si tiene a Feltre dal 1979 ogni prima domenica di agosto ha lo scopo di ricordare proprio questi avvenimenti. Read the full article
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lospeakerscorner · 10 months
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David Bowie e Ziggy Stardust
Arriva per la prima volta nelle sale italiane l’ultimo leggendario show di David Bowie aka Ziggy Stardust A 50 anni dal 3 luglio del 1973 Ziggy torna a vivere grazie al cinema dal 3 al 5 luglio con Ziggy Stardust & the Spiders from Mars: il film in versione completamente restaurata (elenco sale a breve su nexodigital.it) Quel giorno il Duca Bianco David Bowie saliva sul palco dell’Hammersmith…
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sounds-right · 1 year
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HERA: il nuovo singolo è "Caos", dall'EP "Heart"
Dal 5 maggio 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "CAOS", il nuovo singolo di HERA, estratto dall'EP "HEART".
"Caos" è un brano composto a quattro mani da Hera con Marco Canigiula, prodotto da Korma per Cantieri Sonori e distribuito da Ada Music (Warner). La canzone rappresenta il fuoco e tutto ciò che ne deriva: l'incandescenza, l'ardore, ma anche la cenere. La storia è quella di una chiacchierata introspettiva in cui si prende atto del proprio stato confusionale. Si parla della voglia e del desiderio di stare bene, ma anche della paura di non riuscire a raggiungere questo che, apparentemente, sembra un semplice traguardo. Alcune volte l'istinto rischia di mandare tutto in fumo, anche la nostra serenità. 
"Caos è quella fase di totale confusione che precede ogni forma di bellezza. Pensate alla creazione dell'universo, sappiamo tutti che è preceduta dal disordine e dal vuoto totale, eppure è quanto di più vicina all'idea di armonia e perfezione! Amo danzare con il caos e sentirmi parte di quel vortice di emozioni contrastanti che precedono i grandi cambiamenti, sono i giorni in cui mi sento più creativa. Adrenalina e minimalismo sono nel dna di questo ultimo singolo, contenuto nel mio nuovo Ep Heart", commenta Hera a proposito della nuova release.
"HEART" è il nuovo EP di HERA in uscita il 5 maggio su tutte le piattaforme di streaming digitale e descrive la sintesi di un pensiero in continua evoluzione, nato da un forte desiderio di comunicazione. È un cuore pulsante, aritmico che non ama seguire schemi regolari per cui oggi ha la forma sonora che trovate su tutte le piattaforme digitali, ma domani potrebbe sorprendervi e trasformarsi in altro. 
Una premessa che lo rende libero e dinamico. In quest'ottica ogni singola traccia rappresenta una realtà a sé stante, completamente slegata dalle altre sia per la parte testuale che musicale. È un tributo alla forza prorompente della natura, attraverso la quale si raccontano storie di vita quotidiana scandite da suoni, parole e arrangiamenti che rappresentano a pieno i quattro elementi naturali.
Spiega l'artista a proposito dell'EP: "HEART è un macro concept, un contenitore artistico molto originale, infatti basta giocare con le lettere del nome che ho scelto per scoprire tutti gli ingredienti fondamentali di questo EP: Heart, Earth, Art, Hera. 
Un secondo lavoro musicale in cui condivido riflessioni e pensieri sul mondo che mi circonda, questa volta ponendo l'accento sul tema della natura; una realtà che sento vicina e grazie alla quale mi rigenero quando sono particolarmente fragile e stressata. 
La vera bellezza consiste nella purezza del cuore, diceva Gandhi, io credo nei piccoli grandi gesti quotidiani ed è proprio da questi ultimi che desidero partire attraverso la mia musica".
TRACKLIST:
Caos 
Sisma 
Tiresia 
Eudemonia 
Pneuma 
Bacio di Klimt
Biografia
Nell'anno 2016 nasce il progetto HERA. La sua produzione musicale strizza l'occhio a sonorità internazionali, permettendo all'artista di farsi conoscere e apprezzare sia in Italia che all'estero. Tra le valide collaborazioni musicali Pierpaolo Principato, Emiliano Begni, Donato
Cedrone, Jacopo Carlini e altri. Il 2017 è l'anno dell'EP "Inside Me" un racconto introspettivo introdotto attraverso brani noti rivisitati in una chiave molto personale. Nell'anno 2018 segue "My Christmas Gift" e i singoli "Christmas Eve" ed "Elettromagnetica", produzioni del 2019. L'8 Dicembre 2020 è una data molto importante per il progetto, difatti l'uscita di "Escape Room" simboleggia l'inizio di una nuova autoproduzione firmata Hera Project e composta a quattro mani con Marco Canigiula, fondatore dell'etichetta romana Cantieri Sonori. A distanza di pochi mesi seguiranno i singoli "Il Duca Bianco" (23 febbraio 2021) e "Dorian Gray" (16 luglio 2021), sino a giungere alla tanto attesa pubblicazione del primo EP di brani originali del progetto dal titolo "Mandala". II 25 novembre 2022 si apre un nuovo capitolo musicale con l'uscita del singolo "Eudemonia". 
"Caos" è il nuovo singolo di Hera estratto dall'ep "Heart" disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica da venerdì 5 maggio 2023.
https://www.facebook.com/heraproject
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HERA: il nuovo singolo è "Caos", dall'EP "Heart"
Dal 5 maggio 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "CAOS", il nuovo singolo di HERA, estratto dall'EP "HEART".
"Caos" è un brano composto a quattro mani da Hera con Marco Canigiula, prodotto da Korma per Cantieri Sonori e distribuito da Ada Music (Warner). La canzone rappresenta il fuoco e tutto ciò che ne deriva: l'incandescenza, l'ardore, ma anche la cenere. La storia è quella di una chiacchierata introspettiva in cui si prende atto del proprio stato confusionale. Si parla della voglia e del desiderio di stare bene, ma anche della paura di non riuscire a raggiungere questo che, apparentemente, sembra un semplice traguardo. Alcune volte l'istinto rischia di mandare tutto in fumo, anche la nostra serenità. 
"Caos è quella fase di totale confusione che precede ogni forma di bellezza. Pensate alla creazione dell'universo, sappiamo tutti che è preceduta dal disordine e dal vuoto totale, eppure è quanto di più vicina all'idea di armonia e perfezione! Amo danzare con il caos e sentirmi parte di quel vortice di emozioni contrastanti che precedono i grandi cambiamenti, sono i giorni in cui mi sento più creativa. Adrenalina e minimalismo sono nel dna di questo ultimo singolo, contenuto nel mio nuovo Ep Heart", commenta Hera a proposito della nuova release.
"HEART" è il nuovo EP di HERA in uscita il 5 maggio su tutte le piattaforme di streaming digitale e descrive la sintesi di un pensiero in continua evoluzione, nato da un forte desiderio di comunicazione. È un cuore pulsante, aritmico che non ama seguire schemi regolari per cui oggi ha la forma sonora che trovate su tutte le piattaforme digitali, ma domani potrebbe sorprendervi e trasformarsi in altro. 
Una premessa che lo rende libero e dinamico. In quest'ottica ogni singola traccia rappresenta una realtà a sé stante, completamente slegata dalle altre sia per la parte testuale che musicale. È un tributo alla forza prorompente della natura, attraverso la quale si raccontano storie di vita quotidiana scandite da suoni, parole e arrangiamenti che rappresentano a pieno i quattro elementi naturali.
Spiega l'artista a proposito dell'EP: "HEART è un macro concept, un contenitore artistico molto originale, infatti basta giocare con le lettere del nome che ho scelto per scoprire tutti gli ingredienti fondamentali di questo EP: Heart, Earth, Art, Hera. 
Un secondo lavoro musicale in cui condivido riflessioni e pensieri sul mondo che mi circonda, questa volta ponendo l'accento sul tema della natura; una realtà che sento vicina e grazie alla quale mi rigenero quando sono particolarmente fragile e stressata. 
La vera bellezza consiste nella purezza del cuore, diceva Gandhi, io credo nei piccoli grandi gesti quotidiani ed è proprio da questi ultimi che desidero partire attraverso la mia musica".
TRACKLIST:
Caos 
Sisma 
Tiresia 
Eudemonia 
Pneuma 
Bacio di Klimt
Biografia
Nell'anno 2016 nasce il progetto HERA. La sua produzione musicale strizza l'occhio a sonorità internazionali, permettendo all'artista di farsi conoscere e apprezzare sia in Italia che all'estero. Tra le valide collaborazioni musicali Pierpaolo Principato, Emiliano Begni, Donato
Cedrone, Jacopo Carlini e altri. Il 2017 è l'anno dell'EP "Inside Me" un racconto introspettivo introdotto attraverso brani noti rivisitati in una chiave molto personale. Nell'anno 2018 segue "My Christmas Gift" e i singoli "Christmas Eve" ed "Elettromagnetica", produzioni del 2019. L'8 Dicembre 2020 è una data molto importante per il progetto, difatti l'uscita di "Escape Room" simboleggia l'inizio di una nuova autoproduzione firmata Hera Project e composta a quattro mani con Marco Canigiula, fondatore dell'etichetta romana Cantieri Sonori. A distanza di pochi mesi seguiranno i singoli "Il Duca Bianco" (23 febbraio 2021) e "Dorian Gray" (16 luglio 2021), sino a giungere alla tanto attesa pubblicazione del primo EP di brani originali del progetto dal titolo "Mandala". II 25 novembre 2022 si apre un nuovo capitolo musicale con l'uscita del singolo "Eudemonia". 
"Caos" è il nuovo singolo di Hera estratto dall'ep "Heart" disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica da venerdì 5 maggio 2023.
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tarditardi · 1 year
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HERA: il nuovo singolo è "Caos", dall'EP "Heart"
Dal 5 maggio 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "CAOS", il nuovo singolo di HERA, estratto dall'EP "HEART".
"Caos" è un brano composto a quattro mani da Hera con Marco Canigiula, prodotto da Korma per Cantieri Sonori e distribuito da Ada Music (Warner). La canzone rappresenta il fuoco e tutto ciò che ne deriva: l'incandescenza, l'ardore, ma anche la cenere. La storia è quella di una chiacchierata introspettiva in cui si prende atto del proprio stato confusionale. Si parla della voglia e del desiderio di stare bene, ma anche della paura di non riuscire a raggiungere questo che, apparentemente, sembra un semplice traguardo. Alcune volte l'istinto rischia di mandare tutto in fumo, anche la nostra serenità. 
"Caos è quella fase di totale confusione che precede ogni forma di bellezza. Pensate alla creazione dell'universo, sappiamo tutti che è preceduta dal disordine e dal vuoto totale, eppure è quanto di più vicina all'idea di armonia e perfezione! Amo danzare con il caos e sentirmi parte di quel vortice di emozioni contrastanti che precedono i grandi cambiamenti, sono i giorni in cui mi sento più creativa. Adrenalina e minimalismo sono nel dna di questo ultimo singolo, contenuto nel mio nuovo Ep Heart", commenta Hera a proposito della nuova release.
"HEART" è il nuovo EP di HERA in uscita il 5 maggio su tutte le piattaforme di streaming digitale e descrive la sintesi di un pensiero in continua evoluzione, nato da un forte desiderio di comunicazione. È un cuore pulsante, aritmico che non ama seguire schemi regolari per cui oggi ha la forma sonora che trovate su tutte le piattaforme digitali, ma domani potrebbe sorprendervi e trasformarsi in altro. 
Una premessa che lo rende libero e dinamico. In quest'ottica ogni singola traccia rappresenta una realtà a sé stante, completamente slegata dalle altre sia per la parte testuale che musicale. È un tributo alla forza prorompente della natura, attraverso la quale si raccontano storie di vita quotidiana scandite da suoni, parole e arrangiamenti che rappresentano a pieno i quattro elementi naturali.
Spiega l'artista a proposito dell'EP: "HEART è un macro concept, un contenitore artistico molto originale, infatti basta giocare con le lettere del nome che ho scelto per scoprire tutti gli ingredienti fondamentali di questo EP: Heart, Earth, Art, Hera. 
Un secondo lavoro musicale in cui condivido riflessioni e pensieri sul mondo che mi circonda, questa volta ponendo l'accento sul tema della natura; una realtà che sento vicina e grazie alla quale mi rigenero quando sono particolarmente fragile e stressata. 
La vera bellezza consiste nella purezza del cuore, diceva Gandhi, io credo nei piccoli grandi gesti quotidiani ed è proprio da questi ultimi che desidero partire attraverso la mia musica".
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Caos 
Sisma 
Tiresia 
Eudemonia 
Pneuma 
Bacio di Klimt
Biografia
Nell'anno 2016 nasce il progetto HERA. La sua produzione musicale strizza l'occhio a sonorità internazionali, permettendo all'artista di farsi conoscere e apprezzare sia in Italia che all'estero. Tra le valide collaborazioni musicali Pierpaolo Principato, Emiliano Begni, Donato
Cedrone, Jacopo Carlini e altri. Il 2017 è l'anno dell'EP "Inside Me" un racconto introspettivo introdotto attraverso brani noti rivisitati in una chiave molto personale. Nell'anno 2018 segue "My Christmas Gift" e i singoli "Christmas Eve" ed "Elettromagnetica", produzioni del 2019. L'8 Dicembre 2020 è una data molto importante per il progetto, difatti l'uscita di "Escape Room" simboleggia l'inizio di una nuova autoproduzione firmata Hera Project e composta a quattro mani con Marco Canigiula, fondatore dell'etichetta romana Cantieri Sonori. A distanza di pochi mesi seguiranno i singoli "Il Duca Bianco" (23 febbraio 2021) e "Dorian Gray" (16 luglio 2021), sino a giungere alla tanto attesa pubblicazione del primo EP di brani originali del progetto dal titolo "Mandala". II 25 novembre 2022 si apre un nuovo capitolo musicale con l'uscita del singolo "Eudemonia". 
"Caos" è il nuovo singolo di Hera estratto dall'ep "Heart" disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica da venerdì 5 maggio 2023.
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fiammarock · 11 days
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Il Duca Bianco...
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michelangelob · 1 year
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10 aprile 1560: l'Ammannati mi chiese consiglio per la Fontana del Nettuno
Era il 1558 quando a Carrara fu estratto un bel blocco di marmo bianco di considerevoli dimensioni. Fu fatto arrivare a Firenze prima via mare e poi via Arno e affidato al Bandinelli. Baccio per impossessarsene aveva sborsato un anticipo di cinquanta scudi. Quel blocco nelle sue mani però rimase molto poco e poco dopo passò nelle mani di Cosimo I. Il duca l’anno successivo, nel 1559, bandì un…
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gianlucacrugnola · 3 months
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David Bowie - Low
14 gennaio ’77, il Duca Bianco pubblica il primo visionario album della cosiddetta Trilogia Berlinese, Low, uno spaccato sulla decadenza artistica e allo stesso modo del fermento culturale della Berlino vissuta da David Bowie, una doppia personalità per la città divisa che incarna i fantasmi del genio inglese e riesce a ridare linfa alla sua creatività, sugellata dalla collaborazione con Brian…
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lamilanomagazine · 2 months
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Livorno, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Evento per combattere le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche
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Livorno, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Evento per combattere le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche. In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo del 2024 il Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo organizza un evento di alto profilo e di coinvolgere alcuni tra i più importanti artisti italiani per combattere assieme le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche. Mercoledì 3 aprile (con inizio alle ore 21.5) al teatro Goldoni di Livorno è in programma il concerto "Heroes – Omaggio a David Bowie" con una super band guidata da Paolo Fresu. Il progetto è sostenuto dal Comune di Livorno, dalla Regione Toscana, dal teatro Goldoni di Livorno ed è organizzato da Officine della Cultura. Paolo Fresu che interpreta David Bowie, già questo è una grande notizia e lo fa per una grande causa, per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Assieme a Fresu (tromba) ci sarà un cast stellare con Petra Magoni (voce), Filippo Vignato (trombone), Francesco Diodati (chitarra), Francesco Ponticelli (basso), Christian Meyer (batteria). Un concerto con un valore speciale che unisce la grande musica di Bowie ai temi della giustizia sociale e dell'inclusione, tanto cari allo stesso Duca Bianco. Bowie è un autore immortale che si è sempre battuto per la diversità ed è stato vicino a coloro che soffrono e che vengono emarginati dalla società. Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo Questo evento ha come obiettivo quello di dare voce e palco a chi voce e palco non ha. Grazie alla disponibilità di questi grandi artisti per una notte Livorno sarà teatro di una società accogliente ed inclusiva. Il Coordinamento da tempo si batte per ottenere il rispetto e la dignità delle persone autistiche, ed il loro diritto ad una vita piena, fatta di cura e libertà. Abbiamo scelto di essere nel cuore delle persone di chiamare la comunità a teatro, di chiedere a grandi personalità artistiche di percorrere una parte del viaggio assieme a noi, per questo il concerto del 3 aprile assume un valore speciale ed una dimensione che va oltre la musica. L'Autismo non è una malattia ma uno stato di vita che rende unici i nostri figli, come lo siamo tutti. Unici e spesso emarginati e considerati solo per la loro patologia e non per il contributo straordinario che potrebbero dare alla comunità. Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana " L'arte al servizio di una grande causa di umanità e di civiltà: quello che avverrà al teatro Goldoni di Livorno il prossimo 3 aprile è un evento importantissimo che, come Regione Toscana, a sosteniamo convintamente. Sarà un'occasione preziosa per conoscere l'impegno delle famiglie e delle associazioni per l'autismo, per supportarle, ma anche per condividere concretamente con loro il cammino verso una società più accogliente e più inclusiva. La musica, con l'omaggio a David Bowie, affidato a artisti di straordinario valore, sarà il canale giusto per dare forza e emozione a questo messaggio. Sono sicuro che Livorno e l'intera Toscana risponderanno prontamente a questo invito." Andrea Raspanti Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Livorno "Se vogliamo costruire comunità sempre più accoglienti e inclusive dobbiamo promuovere la conoscenza. Solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza che ne deriva possiamo superare i pregiudizi che purtroppo ancora limitano la partecipazione sociale di tante persone. L'autismo è una neurodiversità e una condizione molto complessa, caratterizzata da una grandissima variabilità. La maggior parte delle persone tende invece a ricondurla a due o tre stereotipi cinematografici. In questi anni, insieme all'associazione Autismo Livorno, abbiamo avviato vari progetti per fare di Livorno sempre più una città Autism Friendly, cioè una città amica delle persone con autismo. Questa iniziativa, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla consapevolezza sull'autismo, è un'altra tappa di questo percorso. Siamo contenti che sia stata scelta Livorno." Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo Autismo Toscana - Autismo Arezzo - Iron Mamme Grosseto - Piccolo Principe Associazione Autismo Siena -Autismo Apuania ONLUS - Agrabah Pistoia - Orizzonte Autismo Prato - Autismo Casa di Ventignano - Autismo in Blu (Valdinievole-Pistoia) - Autismo Pisa - Autismo Livorno - T.A.R.T.A Blu a.p.s Peccioli -Autismo Firenze - AIABA Firenze. per contatti [email protected] 348 8714051... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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jacopocioni · 10 months
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Ugo di Toscana
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Era figlio del marchese Uberto e di Willa, figlia di Bonifacio duca di Spoleto e Marchese di Camerino. Nato tra il 951 e il 953, muore nel 1001. Alla madre era attribuita la fondazione del complesso della Badia Fiorentina e del convento di San Ponziano a Lucca. L’importanza del personaggio deriva anche dalle sue nobili origini che risalgono addirittura a Carlo Magno. Suo nonno era Ugo di Provenza re d’Italia e la madre di questi, Berta di Lotaringia, aveva come trisavolo Ludovico il Pio. Il padre di Ugo, Uberto, era anche lui marchese di Toscana e per un breve periodo duca di Spoleto e marchese di Camerino, titoli che saranno acquisiti anche dal figlio. Suo zio Lotario sposerà Adelaide di Borgogna che rimasta vedova divenne la moglie di Ottone I; sua zia Alda era invece la consorte di Alberico II figlio di Marozia. Dalla loro unione nascerà Ottaviano che sarà papa con il nome di Giovanni XII. Sua sorella Waldrada convolerà a nozze con il doge Pietro IV Candiano; tutti personaggi appartenenti alle classi dominanti nell’Italia del X secolo e che avranno enorme influenza sulla vita di Ugo, che godrà della fiducia dei reggenti, acquisendo sempre più potere e consolidando il governo della Toscana, assumendo quello del ducato di Spoleto e della marca di Camerino.
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Ugo da giovane fu uno scapestrato, alla morte del padre avvenuta intorno al 970, divenne Marchese di Toscana e si trasferì con la madre a Firenze facendola diventare nuovamente la capitale del Marchesato di Toscana, che sotto il dominio Longobardo era stata spostata a Lucca, ritenuta una città più sicura. Essendo distante dal mare, Lucca era al riparo da eventuali attacchi bizantini e facilmente collegata ad altre città grazie alla via Francigena, una strada molto usata all'epoca sia dai Longobardi che per gli scambi commerciali. Ugo divenne un valente uomo d’armi, ma soprattutto un ottimo diplomatico saggio e ponderato. A lui viene attribuita la costruzione di ben sette abbazie, anche se le fonti storiche ritrovate ne attestano al marchese solo tre:  San Michele a Marturi, San Gennaro a Capolona e il santuario della Verruca. Degli altri non ci sono conferme storiche documentate. Ugo è ricordato per il bene fatto alla città di Firenze, amato e stimato dai fiorentini per come aveva gestione cittadina e per averla fatta ritornare la città più importante del marchesato. Firenze allora era ancora un piccolo centro, arrivava più o meno a tremila abitanti racchiusi nella cerchia muraria, ma aveva un popoloso contado sparso nella sua periferia.
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Badia fiorentina stemma Ugo di Toscana Lo stemma araldico di Ugo era composto da strisce rosse e bianche, o di rosso e d’argento (nell’araldica spesso il bianco è associato all’argento e il giallo all’oro), che sono diventati i colori di Firenze: del Comune, del Popolo della Repubblica, anche se con piccole variazioni. Questi colori ricordati anche da Dante nel Paradiso definiti “La bella insegna”. Il poeta cita Ugo con l’appellativo di “Gran Barone”. Giovanni Villani invece parla dei suoi colori “dogati” rossi e bianchi, mentre due secoli dopo Vincenzo Borghini si riferisce allo stemma araldico descrivendolo composto da sette doghe vermiglie e bianche. I colori di Firenze insomma.
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Il ricordo di Ugo e delle sue gesta vennero immolate nel 1345 in una biografia dedicata al marchese  scritta da un certo notaio Andrea Abate, ma che riporta nella sua opera anche avvenimenti fantasiosi della vita dell’uomo.
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Monumento al Marchese Ugo di Toscana, 1481, Badia fiorentina Mino da Fiesole Nel 1481  Mino da Fiesole lo immortala in un suo monumento funebre presente ancora nella Badia Fiorentina, nel 1590 Cristoforo Allori invece lo raffigurò in un dipinto che si trova attualmente nella galleria degli Uffizi. Mentre Raffaele Petrucci nel 1618 eseguì una statua con le sue fattezze collocandola nel chiostro grande della Badia Fiorentina. Padre Placido Puccinelli, un monaco della Badia Fiorentina nel 1643 scriverà la “Historia d’Ugo principe della Toscana” e poi ancora nel 1664 la “Historia dell’Eroiche Attioni di Ugo il Grande”.
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Ancora oggi nella Badia tutti gli anni viene celebrato l’anniversario della sua morte avvenuta il 21 dicembre del 1001, giorno per altro dedicato a San Tommaso. La celebrazione della messa solenne avviene con la partecipazione delle autorità, del Gonfalone della città e di molti fiorentini. Sul sepolcro di Ugo vengono deposti ovviamente fiori bianchi e rossi ed una corazza con un elmo che la tradizione ritiene siano stati da lui indossati. Ovviamente si tratta di una leggenda, perché dalle fattezze delle armi da difesa, si capisce che i pezzi sono posteriori alla sua epoca. Fino a qualche decennio fa venivano aggiunti sul sepolcro un bastone di comando ed un pugnale di cui però oggi se ne sono perse le tracce.
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Francesco Morandini, il Poppi, Visione di Ugo a Buosollazzo, 1568, Palazzo Pitti Nonostante sia passato molto tempo dalla sua morte, la commemorazione è ancora molto sentita dai fiorentini, che ancora oggi gli sono grati, consapevoli che grazie a lui Firenze oggi è il capoluogo della Toscana. Viene raccontato un aneddoto per cui Il Marchese Ugo morì vicino Pistoia, ma per non essere sepolto in quella città, venne rivestito velocemente con la sua armatura messo nuovamente a cavallo e fatto rientrare a Firenze grazie alla complicità di un servitore che sorreggeva la salma mentre cavalcava. Non sappiamo però se si tratta di un fatto storico o di una semplice leggenda. La salma fu deposta in una cassa di ferro con inciso il suo nome e l’anno di morte “Hugo Marchio Mi” ed inserita in un prezioso sarcofago di porfido. Il dominio di Ugo si estenderà su buona parte dell’Italia centrale, dal Tirreno all’Adriatico, che il marchese governerà con ampia autonomia amministrativa, spesso sostituendosi all’autorità imperiale.
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Riccardo Massaro Read the full article
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'Lazarus' di David Bowie in prima assoluta a Cesena
(ANSA) – BOLOGNA, 24 FEB – A otto anni dal suo debutto a New York, ‘Lazarus’, l’opera rock scritta da David Bowie insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh, è pronta a fare la sua comparsa, per la prima volta in Italia. La piece, considerata il regalo d’addio del ‘Duca Bianco’ al mondo, andrà in scena in prima nazionale dal 22 al 26 marzo al Teatro Bonci di Cesena con la regia del direttore di…
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