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#Davide Cimolai
secondskin007 · 14 days
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"Davide CIMOLAI" by Nathalie05 is licensed under CC BY-NC-ND 2.0.
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pubcapscott · 2 months
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2024 Tirreno - Adriatico: Final Results
A strong breakaway made the 7th and final stage of the 2024 Tirreno – Adriatico the fastest ever in the 58 year-long history of the race, with an average speed of 47.178kph, and it came down to a bunch sprint in San Benedetto del Tronto. Young gun Jonathan Milan won by a small margin over veteran Alexander Kristoff while Davide Cimolai crossed the line in third place. Milan also won the points…
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Vuelta: 19/a tappa a Dainese davanti a Ganna, Kuss sempre leader
Alberto Dainese ha vinto la 19/a tappa della Vuelta. L’italiano ha battuto allo sprint l’azzurro Filippo Ganna mentre lo statunitense Sepp Kuss è sempre più leader della corsa spagnola a due giorni dalla fine. Completa il podio l’olandese Van der Berg giunto terzo mentre un altro italiano, Davide Cimolai, è quarto.     In classifica generale Kuss ha un vantaggio di 17″ sul danese Jonas…
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marcelskittels · 3 years
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Israel Start-Up Nation will ride this year’s Giro d’Italia with a special dark red jersey, showcasing their Italian sponsor Vini Fantini and beautifully designed by Israeli clothing company Jinga.
Usually, the ISN team races in the blue and white colors of Israel, but this Giro will be different. For the Italian Grand Tour, the dark red of the Vini Fantini wines will adorn the ISN kit, blended nicely with the well-known blue from the original jersey. 
[via israelcyclingacademy.com | 📸 by @noa_toledo_arnonphoto]
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biciclista · 7 years
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pcwt · 3 years
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GIRO’21 Stage 10: Success For Super Sagan! Pt.1
Today was a sprinter’s day, but as usual in the Giro d’Italia it wasn’t as simple as that. First there were some climbs to get over then there was the chaotic sprint with the regulation twists and turns (and crash) before the finish line. After a perfect lead-out from his BORA-hansgrohe team, Peter Sagan took the win ahead of Fernando Gaviria of UAE Team Emirates. Egan Bernal (INEOS Grenadiers) held the overall lead going into the first rest day.
Giro d’Italia Stage 10 Result: 1. Peter Sagan (Svk) BORA-hansgrohe in 3:10:56 2. Fernando Gaviria Rendon (Col) UAE Team Emirates 3. Davide Cimolai (Ita) Israel Start-up Nation
Giro d’Italia Overall After Stage 10: 1. Egan Bernal Gomez (Col) INEOS Grenadiers in 38:30:45 2. Aleksandr Vlasov (Rus) Astana-Premier Tech at 0:01 3. Remco Evenepoel (Bel) Deceuninck – Quick-Step at 0:14
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spormeydani · 3 years
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Sagan klasını konuşturdu!
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İtalya Bisiklet Turu’nun 10.etabı Slovak Petar Sagan’ın oldu. Pistlerin en özel isimlerinden biri olan 31 yaşındaki Sagan, ünlü İtalyan yazar Dante’nin İlahi Komedya’yı yazdığı kent olan Foligno’da zirveye çıktı. Haber: Cem Çetin Sagan coşkusu L’Aquilla’da başlayıp, Foligno’da son bulan, 2 sprint kapılı 139 km’lik 10.etap, düz bir parkur olması itibariyle sprinterler için çok uygundu. Bu fırsatı en iyi değerlendiren Bora Hansgrohe’nin Slovak’ı Petar Sagan oldu. Etap boyunca çok iyi çalışan Alman takımının pedalları, bu defa takım arkadaşlarını zirveye taşımasını bildiler. Son 250m’deki virajı önde dönen Petar Sagan, yakaladığı bu avantajı harika bir sprint finaliyle süsleyip, etap ilk sırada tamamladı. Bu birincilikle Sagan, kariyerindeki 117. zaferine ulaştı. Günün ikincisi, Sagan’ı son metrelerde geçmeye çalışan ancak başaramayan  Kolombiyalı Fernando Gaviria (UEA Emirates) olurken, Davide Cimolai de (Israel Start-Up Nation) üçüncülüğü aldı. Bugünkü etap birinciliği Petar Sagan’ı, Puan (Sprinterler) Sıralaması’nda (Siklamen Mayo) da zirveye taşıdı.  Puanını 108 yapan Sagan ilk sıraya yerleşirken, güne zirvede başlayan Belçikalı Tim Merlier 83 puanla 4.sıraya geriledi. Sagan’ı 91 puanla bugünün etap ikincisi Kolombiyalı Fernando Gavria izliyor. Bernal liderliğini korudu Bugünkü etap sonunda Genel Klasman’ın ilk 3 basamağında bir değişiklik yaşanmadı. 9.etap sonunda pembe mayoyu kapan Kolombiyalı Egan Bernal (INEOS) ilk sıradaki yerini koruyor.  Bernal’ı 14 saniye zaman farkıyla Belçikalı Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step)  izliyor. Üçüncü sırada ise 22 saniye zaman farkıyla Rus Aleksandr Vlasov (Astana) bulunuyor. İtalya Turu’nda yarın pedallar günü dinlenerek geçirecekler. Tura 19 Mayıs Çarşamba günü koşulacak 11.etapla devam edilecek. Read the full article
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ffiore21-blog · 5 years
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Prologo
Se i risultati scientifici finanziati con i soldi dei contribuenti sono "beni pubblici", è utile o addirittura etico spendere miliardi per cercare una particella elementare? O per andare a visitare un satellite di Giove o cercare l’acqua su Marte? O per osservare una galassia ai confini dell’Universo? In altre parole, è utile finanziare la ricerca di base? E se sì, con che risorse? E per fare quale ricerca?
Queste sono domande che qualsiasi scienziato che si sia avventurato a fare una presentazione davanti ad un pubblico comune si è sentito fare. O più semplicemente sono le domande che ci fanno i nostri amici non scienziati, magari dopo qualche bicchiere. E sono domande che da qualche anno, e in forma anche molto più aggressiva, circolano normalmente sui social networks.  Qualche anno fa, era il settembre del 2015, la NASA annunciò la scoperta di acqua salata sulla superficie di Marte, o meglio la comparsa stagionale di strisce di terra bagnata su alcuni pendii. Sui social network la notizia venne accolta da raffiche di commenti indignati, del tipo: ”assurdo spendere soldi per cercare l’acqua su Marte quando qui sulla Terra milioni di persone soffrono la sete! Con i soldi spesi per Marte si potevano costruire pozzi in Africa”. Il tutto accompagnato da foto di bambini africani denutriti che cercavano di bere da pozze d’acqua sporca. Non sto certo scoprendo qui l’effetto di amplificazione esponenziale di qualsiasi punto di vista che la rete produce, voglio solo enfatizzare che questa amplificazione oggi è il motore principale di quella che una volta si chiamava “opinione pubblica”. Se venti o quaranta anni fa l’opinione pubblica si formava (qualcuno avrebbe detto condizionava) tramite le televisioni, il famoso “effettoB.”, oggi si forma sui social. E chiunque circoli un poco in rete capisce subito che oggi la scienza non gode certo di buona pubblicità sui social, o di vasto e generalizzato supporto pubblico. Gli scienziati sono visti come manipolatori al servizio delle multinazionali e/o dei poteri forti, o, bene che vada, come gente che sperpera i soldi dei contribuenti, male che vada come. Lo ha sintetizzato molto bene il Deputato della Repubblica Daniele Bellotti che, durante una riunione della Commissione Cultura dove si discuteva del riparto del fondo destinato agli enti di ricerca italiani, ha affermato: “Questa è l’ultima vota che approvo un decreto ministeriale di questo tipo, non possiamo più continuare a finanziare poltronifici dove non si fa una mazza!”.
L’odierna polemica infinita sui vaccini non è che l’ultimo esempio di diffidenza e ostilità verso chi ha perso il suo tempo a studiare, e così facendo si crede superiore, snob si sarebbe direbbe detto qualche decennio fa, a chi il proprio tempo l’ha dedicato ad altri tipi di attività, che siano queste lavoro o gioco non fa differenza. Da qui, a sostenere che gli scienziati non fanno altro che formare una sorta di casta, che si riempie la pancia sfruttando il sudore della gente il passo è breve.  Il concetto è sintetizzato perfettamente da Davide Barillari, consigliere in Regione Lazio: “La politica viene prima della scienza. I politici devono ascoltare la scienza, non farsi ordinare dalla scienza cosa è giusto e cosa è sbagliato, accettando le parole della scienza mainstream come dogmi religiosi. Perché la scienza deve essere democratica, e quindi deve ascoltare tutti... compresi ricercatori e scienziati, che con dati alla mano, contestano il dogma ufficiale”.  Nulla di particolarmente nuovo o originale. Dopo tutto, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 27 novembre 2018 ha respinto uno studio prodotto dalla sua stessa amministrazione, coinvolgendo 13 agenzie federali e oltre 300 scienziati del clima, studio che avvertiva dell'impatto potenzialmente catastrofico dei cambiamenti climatici, semplicemente dichiarando “I do not believe it”, io non ci credo. Con buona pace degli scienziati e del metodo scientifico.
Oggi la politica (quella che viene prima della scienza) esalta il popolo come depositario di valori totalmente positivi (definizione Treccani di populismo), e visto che l’opinione pubblica, l’opinione del popolo, si forma sui social, il cerchio (mortifero per uno scienziato) è chiuso. E il Prologo, e con esso anche questo libro, potrebbe finire qui, meglio chiudersi in ufficio o in casa, staccare il cellulare, possibilmente anche la rete, e, prima di riaccenderli, cercare di capire come mascherarsi al meglio nel mondo connesso, e tirare a campare. E invece no. Il fatto che Aureliano Buendia abbia preso parte a trentuno rivoluzioni armate e le abbia perse tutte non lo fece desistere dal prendere parte, e purtroppo per lui perdere, anche alla trentaduesima. E’ che spesso e volentieri a noi scienziati ha fatto, e fa ancora oggi, un poco comodo non sporcarsi le mani, non replicare alle castronerie propagandate dai social (o dalla stampa o dalla televisione, i produttori di castronerie sono sempre stati e sempre saranno tra noi). Siamo sempre dopo tutto poveri cristi, intenti a sbarcare il lunario come tutti, e solo questo semplice fatto dovrebbe rassicurare quel popolo di internet che ci vede come manipolatori al soldo di multinazionali: anche manipolare costa fatica! In questo momento invece sembra da parte nostra più necessario di sempre riflettere sulle domande all’inizio di questo capitolo, riflettendoci sopra, e magari fare anche un poco di sana autocritica, che non guasta mai.
Le risposte che normalmente diamo a queste domande sono di due tipi. La prima è che la scienza in realtà costa poco. Il budget annuale di un’Università media o di un istituto di ricerca importante e che impiega un migliaio di persone come l’Istituto Nazionale di AstroFisica, INAF, del quale faccio parte, è di circa 100 milioni di Euro all’anno (circa un ventesimo di quel fondo destinato agli enti di ricerca che l’onorevole Belotti contestava), che equivale grossomodo al costo di un singolo caccia multiruolo come l’F35. Gli Stati Uniti hanno pagato una bolletta di circa 1600 miliardi di dollari per le guerre in Iraq e Afghanistan dal settembre 2001 a fine 2014[1], ovvero circa 280 milioni di Euro al giorno per 14 anni. L’intero budget per l’Università e la ricerca in Italia in un anno (sia pubblica che privata) è di circa 25 miliardi di Euro[2], ed equivale quindi al costo di circa 3 mesi di guerra. La seconda risposta è che scienza, o meglio “Big Science”, oggi significa grandi infrastrutture, del costo di miliardi di Euro, o addirittura decine di miliardi di Euro, che a sua volta significano grandi contratti per l’industria. Un esempio evidente è il contratto da circa 400 milioni di Euro che l’European Southern Observatory (ESO) ha fatto al consorzio Astaldi-Cimolai-EIE per la realizzazione della cupola e della struttura del più grande telescopio al mondo, l’E-ELT (European Extremely Large Telescope), in costruzione in Cile. E grandi contratti significano anche tanti posti di lavoro, soldi di cui alla fine anche il popolo può godere.
Le due risposte sopra sono certamente entrambe molto vere e molto giuste. Ma sono anche non del tutto soddisfacenti. Perché sono difensive, non mettono la Scienza in primo piano, non entrano nel merito delle scelte.  E quindi non ci dicono gran che’ su quale scienza è veramente utile e quale magari meno.
Una discussione che invece voglia entrare nel merito non può non prendere in considerazione due delle caratteristiche principali della scienza in questo millennio. La prima è che la scienza oggi è sempre più “big science”, che significa grandi infrastrutture, grandi progetti, grandi finanziamenti, grandi numeri di scienziati. Siamo sicuri che almeno per quanto riguarda la scienza “grande è sempre meglio”? La seconda è che il modello oggi più affermato per fare scienza è quello competition-driven. Cioè il modello per il quale gli scienziati competono per fondi, per posizioni, per progetti, per carriera. Siamo sicuri che questi due modelli siano davvero i più adatti e efficienti per fornire oggi scienza d’avvero utile?
Di più, noi scienziati da almeno 400 anni adottiamo più o meno lo stesso metodo per fare scienza, quello inventato da Galileo all’inizio del diciassettesimo secolo. Il metodo ha resistito nel tempo, con cambiamenti significativi ma non sconvolgenti, a innumerevoli cambiamenti e guerre e anche a ben tre rivoluzioni industriali. Siamo sicuri che questo metodo sia ancora valido e applicabile oggi durante la quarta rivoluzione industriale? Quella in cui tutto è connesso con il resto, non solo noi essere umani ma anche tutte le cose che ci circondano, tutta la nostra ecosfera diventa una enorme rete.
Di seguito cerchero’ di rispondere a tutte queste domande. Cercando soluzioni ai quesiti iniziali, i più facili, vedremo che queste genereranno altrettante domande, ma più profonde e quindi più complicate da affrontare delle precedenti, e così via. La soluzione completa a tutti questi problemi è intrinsecamente complessa e sfuggente. La cosa veramente importante è che gli scienziati prendano piena coscienza delle implicazioni, e quindi delle responsabilità, che oggi ha fare scienza e comunicarla.
Capitolo 1,  Il dibattito classico: L’utilità della scienza inutile, in due settimane.
[1] Congressional Research Service, https://fas.org/sgp/crs/natsec/RL33110.pdf
[2] OECD Science technology and innovation outlook 2016, http://www.oecd.org/sti/oecd-science-technology-and-innovation-outlook-25186167.htm
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dimensionsvelo · 4 years
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Paola Gianotti va rouler 12 heures contre le Covid-19
A l’instar de Geraint Thomas, qui lui pédalera 3 fois 12 h pour soutenir le NHS*, Paola Gianotti tentera le 18 avril de parcourir 350 km en 12 h sur Zwift…
Paola Gianotti est une ultra cycliste italienne qui a un certain nombre de records à son actif, dont le Record Guiness du Tour du Monde après être passée par les sept plus hauts cols du globe.Confinée comme nous tous, Paola Gianotti a eu…
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investmart007 · 6 years
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GLASGOW, Scotland | Italian cyclist Trentin sprints to Euro gold as Sagan quits
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GLASGOW, Scotland | Italian cyclist Trentin sprints to Euro gold as Sagan quits
GLASGOW, Scotland  — Italian cyclist Matteo Trentin sprinted to gold in the men’s road race at the European Championships on Sunday as three-time world champion Peter Sagan quit with 84 kilometers (52 miles) left.
Spearheading a leading group of five, Italian teammate Davide Cimolai set up Trentin perfectly to beat Dutch rider Mathieu van der Poel and Belgium’s Wout van Aert on the final meters. Spain’s Jesus Herrada Lopez finished fourth.
“We decided to heat the race from the start, putting guys in the front, not risking anything and in the end it paid off really good as we had a man everywhere. It’s unbelievable,” said Trentin, whose victory came a week after fellow Italian Marta Bastianelli won the women’s race.
The five leaders were left from a breakaway group which was reduced following one of many crashes amid persistent rain in a grueling race.
Riders completed 16 laps of the 14.4-kilometer course with some tight turns on slippery cobble stones in the shopping streets of Glasgow’s center.
The race got its expected sprint finish — though without pre-race favorite Sagan, as the Slovakian rider stepped off his bike after two-thirds of the race.
“I was not in good shape. If you have no legs on this circuit… you need to be in good shape,” he told reporters outside the Slovakian team bus. “I have still a lot of pain from the crash from the Tour de France.”
Last month, Sagan crashed heavily on a descent of the 17th stage, but he stayed in the event and ultimately crossed the line in Paris to win his sixth green jersey.
Sagan had won the inaugural edition of road cycling’s European Championship two years ago, while Alexander Kristoff of Norway claimed the title last year.
Sagan’s quest for another European title was first in doubt after he lost touch with the peloton, left behind after a slow wheel change forced him to catch up with the pack.
Later, the Slovak rider dropped behind again, and this time he called it a race.
“It was a very technical circuit and it was pretty hard,” Sagan said. “In the end, well, I still had a lot of pain in my back and in my hip and I think I need more time to recover from that crash.”
Sagan said he still planned to compete in the Cyclassics in Hamburg next Sunday and the Vuelta, which starts in two weeks’ time. The Grand Tour event in Spain should set him up for the defense of his world title in Innsbruck, on a course requiring a lot of climbing in the Austrian Alps in September.
However, chasing a record fourth rainbow jersey was not on his mind yet.
“I have still some races, Hamburg, Vuelta, different races,” Sagan said. “I will fight my best for the end of the season.”
The race had already been deprived of an anticipated showdown between Sagan and another sprinting standout, Mark Cavendish.
The Briton pulled out three days ago on medical advice after struggling with illness and injuries throughout the season.
Also, Tour de France champion Geraint Thomas was missing on the course where he won the Commonwealth Games in 2014.
In other events, diver Aleksandr Bondar won the men’s 10-meter platform to help Russia lead the sport’s medal table with five golds, one ahead of Britain.
Also, open water swimmer Kristof Rasovszky of Hungary won the 25-kilometer race for his second gold after also winning the 5K event and finishing runner-up in the 10K. Italy’s Ariana Bridi won the women’s 25K race.
The inaugural European Championships, combining the continental medal competitions from seven sport federations, end Sunday. With few events outstanding, Russia was leading the medal table with 30 golds, seven ahead of Britain.
By ERIC WILLEMSEN ,  Associated Press
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secondskin007 · 3 months
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"Davide Cimolai" by waterboyzoo is licensed under CC BY-NC 2.0.
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pubcapscott · 3 years
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2021 Giro d'Italia: Stage 3 Results
2021 Giro d’Italia: Stage 3 Results
Taco van der Hoorn of the Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux team claimed an unexpected solo victory today in the 3rd stage of the 2021 Giro d’Italia. Hoorn was the only one of the eight breakaway riders to stay away despite the fast chase of the reduced peloton. The Dutchman was very emotional on the finish line in Canale where Filippo Ganna retained the overall lead on the 90th birthday of…
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pcwt · 3 years
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GIRO’21 Stage 3: Van Der Hoorn Solo Surprise! Pt.2
The flying Dutchman holds off the peloton
Who was more surprised today – The peloton or the stage winner himself, Taco van der Hoorn? BORA-hansgrohe chased all day for a Peter Sagan win, but it was Van der Hoorn who dropped the break and solo’d to the finish in Canale for a big win for the Dutchman and his Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux team.
Giro d’Italia Stage 3 Result: 1. Taco van der Hoorn (Ned) Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux in 4:21:29 2. Davide Cimolai (Ita) Israel Start-up Nation at 0:04 3. Peter Sagan (Svk) BORA-hansgrohe
Giro d’Italia Overall After Stage 3: 1. Filippo Ganna (Ita) INEOS Grenadiers in 8:51:26 2. Tobias Foss (Nor) Jumbo-Visma at 0:16 3. Remco Evenepoel (Bel) Deceuninck – Quick-Step at 0:20
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giorgioviola · 3 years
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Cronache rosa 7 tappa con arrivo a Termoli Vince la volata Caleb Ewan, secondo Davide Cimolai, terzo Tim Merlier, Attila Valter Sempre in Maglia Rosa!
Cronache rosa 7 tappa con arrivo a Termoli Vince la volata Caleb Ewan, secondo Davide Cimolai, terzo Tim Merlier, Attila Valter Sempre in Maglia Rosa!
Nella 7 tappa con arrivo a Termoli Fernando Gaviria ha provato ad anticipare il gruppo, ma la rimonta imperiosa di Caleb Ewan non ha lasciato scampo nemmeno a gli altri avversari, la sua volata è stata vincete. Secondo Davide Cimolai davanti a Tim Merlier che chiude il podio della tappa di Termoli.
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derekdickey · 3 years
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VN news ticker: Davide Cimolai opens up about eating disorders, key Wout van Aert ally could be out for classics
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Here's the news making headlines for Tuesday, February 16.
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