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studentiper · 8 years
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Nuovo sito di Studenti Per - Udu Padova!
Potete continuare a seguire la nostra attività su http://udupadova.it/ 
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studentiper · 8 years
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Regolamento delle candidature di Udu - Studenti Per alle elezioni universitarie del 18 e 19 maggio 2016
Art.1 - Sindaco e candidato sindaco
La candidatura o il ruolo di sindaco di qualsiasi Comune è incompatibile con la candidatura nelle liste di Udu - Studenti Per alle elezioni universitarie, comprese quelle del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
Art. 2 - Assessore
Il ruolo di assessore di qualsiasi comune è incompatibile con la candidatura nelle liste di Udu - Studenti Per alle elezioni universitarie, comprese quelle del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
Art. 3 - Consigliere comunale
Il ruolo o la candidatura a consigliere comunale di un Comune oltre i 15mila abitanti o che comunque ospiti una sede dell’Università di Padova è incompatibile con la candidatura nelle liste di Udu - Studenti Per alle elezioni studentesche, comprese quelle del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
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studentiper · 8 years
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Tasse alle stelle: ecco la nostra proposta di tassazione studentesca
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A partire da martedì 19 gennaio sono stati resi disponibili, sui portali Uniweb personali, i MAV per il pagamento della seconda e terza rata di tasse per tutti gli studenti iscritti regolarmente all’Università degli Studi di Padova. 
Molti di loro si sono però trovati di fronte un’amara sorpresa, stiamo infatti riscontrando aumenti consistenti degli importi della contribuzione per numerosissimi studenti, frutto principalmente della nuova modalità di calcolo dell’ISEE. La stessa modalità che all’inizio dell’anno accademico ha portato numerosi idonei alla perdita della borsa di studio con una riduzione di oltre il 21% di borsisti.Come denunciamo da mesi e come evidenziano numerose segnalazioni, si stanno verificando aumenti delle tasse universitarie dovuti principalmente al nuovo modello ISEE. 
Per poter avere un quadro più chiaro della situazione abbiamo predisposto un breve questionario con cui è possibile comunicarci eventuali aumenti subiti. Compilandolo ci aiuterete a raccogliere dati utili a portare avanti le nostre istanze in sede di Ateneo: http://bit.do/form_tasse_unipd. Guardando i dati dello scorso anno, la contribuzione studentesca nel nostro ateneo è già aumentata del 19,46% in dieci anni, facendo rientrare l’Università di Padova nella top ten delle Università italiane più costose. Alla luce dei fatti e per contrastare l’emergenza ISEE che, come abbiamo visto, non si ripercuote solo sugli studenti più “deboli” che fanno richiesta di borsa di studio, riteniamo necessaria una riflessione sul tema della tassazione: abbiamo quindi proposto all’Ateneo patavino una riforma strutturale della tassazione che riteniamo non possa più essere rimandata.   
Gli effetti del nuovo ISEE sulla contribuzione totale e media per studente potrebbero aggirarsi intorno un aumento del 15-20%, causando un incremento sostanziale del gettito complessivo ben oltre il limite fissato dalla legge, corrispondente al 20% del Fondo di Finanziamento Ordinario.
È indispensabile evitare discriminazioni tra gli studenti in base alla propria condizione economica, strutturando un sistema che sia equo e rispondente alla reale situazione degli stessi e che non vada a gravare principalmente sulle fasce di reddito medio. La contribuzione studentesca, come da noi proposto, deve essere ispirata al principio della progressività, attuando un modello di tassazione continua che eviti forti discrepanze al margine delle fasce di tassazione.
È necessario rivedere la formula di calcolo della contribuzione, utilizzando un sistema che sposti il carico sui redditi alti a vantaggio di quelli medio bassi. Riteniamo altresì fondamentale innalzare la soglia massima richiesta per la presentazione dell'ISEE, di modo da lavorare su una popolazione di studenti più ampia per quanto riguarda la distribuzione della tassazione universitaria.
Sempre dalla stessa parte, quella degli studenti
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studentiper · 8 years
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Resoconto del Senato Accademico e del CDA 21.12.2015
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Oggi, 21 dicembre, si sono riuniti sia il Senato Accademico che il Consiglio di Amministrazione per deliberare il Bilancio unico di Ateneo di previsione annuale autorizzatorio 2016 e triennale 2016-2018. 
I nostri rappresentanti sono intervenuti evidenziando alcuni aspetti di merito che condividiamo pubblicamente: nel bilancio presentato è possibile rilevare una lieve riduzione preventiva della contribuzione studentesca totale, che passa da circa 72 milioni a 71 milioni per poi scendere nei prossimi anni; qui la parte considerata per i vincoli di legge è quella degli studenti in corso, per circa 58 milioni. Discutibile è osservare come l'eccessiva prudenza dell'Ateneo non abbia tenuto conto dell’aumento di entrate nelle che si verificherà necessariamente a seguito dell'introduzione del nuovo modello di calcolo dell'ISEE. 
Si ripresenta il rischio, anche quest'anno, di sforamento del limite dell'FFO del 20% attualmente stimato al 20,3%. I dati che ci arrivano dagli altri atenei italiani e che abbiamo potuto già consultare, sono preoccupanti. Un’ipotesi ottimistica prevede già da sé un aumento minimo di 1,5 mln circa (1300 esodati, -21% di borsisti, che si troveranno a pagare le tasse). In questo l’ateneo, complice il cambio di gestione e l’insediamento del nuovo rettore, ha responsabilità chiare. Siamo consapevoli dell’impegno, più volte ribadito dal Magnifico Rettore, dal Prorettore Vicario e dal Prorettore Guolo, ad intervenire sul tema del diritto allo studio e della tassazione studentesca. A
d oggi però, a nove mesi dalle nostre prime denunce in merito ai potenziali rischi del nuovo ISEE, nessuna risposta si è ancora concretizzata: per questo abbiamo ribadito la nostra esplicita richiesta di avviare il tavolo di monitoraggio che nella seduta del 12 ottobre era stato da noi proposto ed accolto favorevolmente (qui tutte le info: https://goo.gl/Cdyt0m). 
In più occasioni, ed anche oggi, abbiamo ribadito come il nostro Paese sia stabilmente al terzo posto in Europa per l'entità dei contributi studenteschi, come certificato dall'Ocse, ma anche come questi contributi invece di diminuire siano in costante aumento. La contribuzione studentesca nel nostro ateneo è aumentata del 19,46% in dieci anni. La tassazione media per studente registrata nell'anno accademico 2013/2014 è pari a 1.535,36 euro e pone l'Ateneo all'interno della top ten delle Università italiane più costose. 
Come Studenti Per Udu Padova riteniamo che non sia più possibile rimandare oltre questo tema, a fronte di migliaia di studenti sempre più in difficoltà davanti ad un mondo della formazione che si sta trasformando sempre più in un mondo per pochi. Per questo abbiamo ribadito che è fondamentale insistere e stanziare ulteriori finanziamenti per porre rimedio alle emergenze, ma è necessario soprattutto mettere a punto un piano di investimenti e una riforma strutturale del sistema della tassazione universitaria con l’obiettivo di ampliare sempre di più la platea di studenti che accederà ai servizi e proseguire gli studi. 
Proprio sulla riforma strutturale della tassazione universitaria i nostri rappresentanti in Senato e Consiglio di Amministrazione hanno chiesto risposta e garanzia immediata da parte del Magnifico che questo ragionamento venga davvero avviato, chiedendo che tale proposta fosse messa nero su bianco sul verbale delle sedute odierne. 
L'ateneo ha garantito che il tavolo verrà costituito nelle prossime settimane, festività permettendo, e che sarà impegno certo della nuova governace riformare la tassazione universitaria accogliendo, dunque, la nostra proposta. Viste le garanzie manifestate, nonostante le forti criticità espresse sul bilancio stesso dai nostri rappresentanti, abbiamo deciso di astenerci nella votazione impegnandoci con serietà e responsabilità, nel bene di tutti gli studenti, a controllare che le proposte avanzate siano rispettate e seriamente concretizzate.
 Sempre dalla stessa parte, quella degli studenti.
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studentiper · 8 years
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Resoconto del Senato Accademico 14.12.2015
Ieri si è tenuta l’adunanza del Senato Accademico dell’Università di Padova.Tra i punti fondamentali dell’ordine del giorno quelli riguardante il parere obbligatorio sul  Bilancio di Previsione e il piano annuale e triennale dell’edilizia. 
Per l’ennesimo anno ci siamo trovati nell’impossibilità di dare una valutazione puntuale del Bilancio di Ateneo, fortunatamente rimandato visto il grandissimo ritardo con cui era stato reso disponibile ai membri del Senato. Verrà infatti discusso in una apposita seduta straordinaria lunedì prossimo.
Ulteriore punto sensibile affrontato durante la seduta è stato quello riguardante il nuovo ordinamento didattico relativo al corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, sulla scia dell’approvazione del Manifesto degli Studi. Numerose le criticità riscontrate, prima fra tutte quella relativa al metodo vista la scelta di ignorare totalmente il parere degli studenti in fase di stesura del documento e nelle sedi deputate alla discussione.Si tratta di un forte passo indietro rispetto alle necessità di un corso complesso come quello di Medicina e Chirurgia, allontanando fortemente una ridistrubuzione equilibrata del carico didattico, cancellando per svista o ancora peggio per scelta l’insegnamento obbligatorio di ortopedia e non garantendo i 60 Cfu per permettere l’accesso al Diritto allo Studio.
Il Senato ha quindi confermato la necessità di una revisione approfondita del Manifesto degli Studi, apertura che ci ha portato ad astenerci dopo il voto contrario manifestato in tutti gli organi minori. 
Monitoreremo che gli impegni presi dall’Ateneo vengano rispettati nei prossimi mesi.
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studentiper · 8 years
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FAQ: Borse di Studio
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D: Sono uscite le graduatorie. Ho una borsa di studio?
R: Se c’è il tuo nome sulla graduatoria (http://goo.gl/1EZBYD), sei idoneo alla borsa (ovvero ne hai diritto). Se affianco al tuo nome c’è già la cifra, sei beneficiario, ovvero stai per riceverla. Se c’è segnato un (1) vuol dire che devi inserire il tuo IBAN su Uniweb per poterla ricevere.
D: Aiuto! Sono idoneo non beneficiario, perché? Ho speranze? R: Detta brevemente: lo Stato e la Regione non hanno stanziato abbastanza soldi per coprire tutti alla prima assegnazione. Studenti Per - Udu Padova, insieme alle altre Udu del Veneto, sta lavorando in Consiglio Regionale per ottenere la piena copertura delle borse, leggi di più qua: (https://goo.gl/NerpBM)
Non disperare, però! Ci saranno altre assegnazioni nei prossimi mesi, anche se i tempi potrebbero allungarsi: alcuni studenti stanno ancora aspettando la borsa dell’anno scorso!
D: Da idoneo non beneficiario ho comunque diritto a qualcosa? R: Sì. Ti verrà rimborsata gran parte della prima rata delle tasse universitarie, non devi fare nulla, ti arriverà su Uniweb, e sei esentato da pagare le rate successive.
Se sei al primo anno, avrai la mensa a prezzo ridotto (fascia A). Se sei ad un anno successivo, avrai un pasto gratuito al giorno (vedi domanda successiva).
Se sei in residenza, e sei fuorisede, pagherai la tariffa agevolata ridotta: il 50% di quella intera.
D: Sono al primo anno e sono idoneo non beneficiario, se otterrò la borsa in un’assegnazione successiva alla prima, mi restituiranno i soldi spesi in mensa? R: Sì, ma solo quelli spesi dal 1/1/2016. Per ricevere il rimborso ti basterà chiederlo a [email protected].
D: Cosa sono le trattenute? R: Se sei in una residenza ESU, ti verranno trattenuti 1500 euro come pagamento dell’intero periodo in residenza. In caso l’affitto totale sia inferiore a 1500 euro, riceverete un rimborso della differenza. Se sei fuorisede o pendolare, ti verranno trattenuti rispettivamente 600 e 400 euro per il servizio mensa.
D: Quindi ho la mensa gratis? R: Se sei idoneo beneficiario, oppure idoneo non beneficiario oltre il primo anno, hai un pasto in mensa gratuito a mezzogiorno dal 1/1/2016 al 31/12/2016. Gli idonei non beneficiari al primo anno pagano invece la tariffa A, ovvero:
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D: E se non vado in mensa? R: Citando testualmente quanto dice l’Esu: “Il volontario, mancato utilizzo del servizio ristorazione da parte di studenti beneficiari di borsa di studio regionale non dà diritto ad alcun rimborso della trattenuta vitto operata sulla borsa stessa”.
D: Per quanto tempo avrò il pasto gratis o la fascia A?
R: Per l’intero anno solare 2016 (dal 1/1/2016 al 31/12/2016).
D: E per le tasse? R: Se sei idoneo, beneficiario o meno, ti verrà restituita gran parte della prima rata e sarai esentato da pagare le rate successive.
D: Perché abbiamo tutti borse di importi differenti? R: L’importo della borsa è calcolato sulla base dell’ISEE, all’interno di un massimo e minimo che dipende dal tuo status di in sede, fuorisede o pendolare, determinato con le regole del bando borse.
D: Devo presentare il contratto di affitto per dimostrare di essere fuori sede?
R: No, ma è possibile che l’Università te lo chieda nei controlli a campione che vengono svolti regolarmente.
D: E se vado in Erasmus o altro programma di mobilità internazionale? R: Mantieni la tua borsa, con lo stesso importo che ti spettava originariamente. Se eri fuorisede potrebbe esserti richiesto di dimostrare di star pagando un alloggio anche nel periodo all’estero.
D: Come viene erogata la borsa? R: Se sei al primo anno, in due rate: una al 5 dicembre (o quando diventerai beneficiario se non lo sei in prima assegnazione) e una dopo il 10 agosto, se avrai maturato i crediti minimi.
Se sei in un anno successivo al primo, in una rata unica al 5 dicembre (o quando diventerai beneficiario se non lo sei in prima assegnazione).
D: Potrei doverla restituire? R: Se sei studente del primo anno sì, nei seguenti casi:
Se sei studente del primo anno (triennale/magistrale/magistrale a ciclo unico) e non consegui almeno 20 crediti (10 per gli iscritti a tempo parziale) entro il 10 agosto 2016, dovrai restituire la seconda rata eventualmente ricevuta, mantenendo però la prima e l’esonero delle tasse. Nel caso non venissero raggiunti nemmeno entro il 30 novembre 2016 dovrai restituire l’intera borsa e l’importo dei servizi eventualmente goduti;
Indipendentemente dal numero di crediti, se rinunci agli studi o ti trasferisci in un’altra Università entro il 31 luglio 2016 dovrai restituire l’intero importo della borsa di studio e l’importo relativo al valore dei servizi effettivamente goduti.
D: Ho una situazione molto particolare, posso ottenere un’eccezione? R: Contattaci! In alcuni casi di provata e documentata eccezionalità è possibile ottenere una certa flessibilità da parte degli uffiici.
Sempre dalla stessa parte, la tua.
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studentiper · 8 years
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REGIONE VENETO: BASTA SPOT, SERVONO AZIONI CONCRETE!
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Giovedì mattina come Studenti Per Udu Padova siamo stati ricevuti insieme all’Unione degli Universitari - UDU Venezia, Ateneo alla luce del sole - UDU Verona e Rete degli Studenti Medi del Veneto dalla prima commissione del Consiglio Regionale in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza regionale.
Il DEF è un atto di indirizzo, una carta d’intenti, per l'attività di governo della Regione, degli enti, delle aziende e delle agenzie regionali, relativamente all'anno successivo. Un documento pieno di buoni propositi che temiamo possano rimanere per l’ennesima volta false promesse, dichiarazioni da lasciare sulla carta senza alcun riscontro reale.
Siamo intervenuti, ancora una volta, per richiamare la Regione ai suoi impegni. Lo scorso Settembre abbiamo ottenuto un risultato fondamentale per gli studenti veneti: l’approvazione unitaria della nostra mozione sul Diritto allo Studio (leggi qui cos’è successo: https://goo.gl/b7LW73).
La mozione impegnava il Consiglio e la Giunta a garantire la copertura dei fondi relativi alle borse di studio dell'anno accademico 2014-2015, ma soprattutto a garantire la copertura totale delle borse di studio per l'anno accademico entrante, cancellando la vergognosa figura degli idonei non beneficiari, e ad intervenire sugli inaccettabili aumenti delle mense universitarie, verificandone la liceità.
Non ci siamo fermati qui: abbiamo rimarcato l’urgenza di intervenire per tamponare gli effetti disastrosi causati dall’introduzione del nuovo modello ISEE che ha già  tagliato fuori dal Diritto allo Studio migliaia di studenti (quasi il 35% dei borsisti a Verona, il 30% stimato a Padova e in attesa dei dati di Venezia).
Dopo il lavoro portato avanti in Senato Accademico (http://goo.gl/I00X1m) e l’incontro con il Prorettore alla condizione studentesca Prof. Guolo (http://goo.gl/SzFLdw) abbiamo riportato le nostre istanze anche in Consiglio Regionale chiedendo, inoltre, una riapertura immediata dei bandi per le borse per l’anno accademico in corso, visto il drastico calo delle idoneità dovuto all’adozione del nuovo sistema di calcolo, oltre che un innalzamento delle soglie ISEE e ISPE in vista della stesura dei bandi dell’anno accademico prossimo.
La prima commissione regionale ha recepito con attenzione le istanze presentate e ci ha proposto di incontrarci nuovamente per approfondire con maggiori dettagli la questione: ci aspettiamo una presa di posizione seria e concreta da parte della Regione Veneto.
Sempre dalla stessa parte,
quella degli studenti
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studentiper · 8 years
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Ennesima chiusura di Bitonci di fronte alla libertà di pensiero e parola: Udu e Rete non ci stanno!
Oggi la notizia dell'ennesimo atto di propaganda omofoba del sindaco Massimo Bitonci, che ha nuovamente negato l'utilizzo di una sala comunale, questa volta a Michela Marzan, richiesta per la lettura di libri per bambini su temi come l'accettazione del diverso e la parità tra i generi. Un episodio simile si è verificato sempre a Padova un mese fa quando è stato negato, da parte del sindaco Bitonci, l'utilizzo di una sala comunale all'associazione «Pel di carota».
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La Rete degli Studenti Medi Padova e Studenti Per - Udu Padova hanno intenzione di attivarsi per quanto riguarda questo tema partendo dai luoghi del sapere in modo da portare avanti una discussione che possa comportare una vera informazione; vogliamo esprimere solidarietà a Michela Marzano ricordando come la negazione di una sala comunale da parte di un sindaco è un atto incostituzionale. Occorre ricordare all’attuale amministrazione della nostra città che le sale comunali non sono proprietà privata nè del Sindaco nè della giunta comunale. Le sale comunali sono soggette ad un regolamento: in quanto proprietà pubblica esse devono essere messe a disposizione dei cittadini.Le città padovane sono soggette a molti problemi, tra cui la mancanza di spazi di aggregazione e la mobilità studentesca, dato che gli autobus della mattina sono sempre più affollati e mal gestiti, in seguito ai cambiamenti apportati dalla giunta. Il sindaco si dovrebbe cercare di risolvere queste priorità invece di negare diritti costituzionali e democratici utilizzando metodi autoritari e pretestuosi. Anche dall'Università arriva profondo disappunto per quanto combinato dal sindaco di Padova. "La risposta di solidarietà alla scrittrice, simbolo della causa deve partire dai luoghi di formazione e conoscenza" dichiara Alessandro Asmundo, coordinatore di Studenti Per - Udu Padova "Vogliamo diffondere e difendere la libertà culturale contro cui Bitonci si sta ponendo. Quello che doveva essere il sindaco di tutti sta diventando il sindaco di pochi e delle discriminazioni, senza farsi alcuno scrupolo sui modi di agire. Chiediamo tutt'altra mentalità dalla politica e non ci faremo fermare."Nelle Scuole e nelle Università le questioni legate a genere e sessualità devono poter essere affrontate liberamente, anche e soprattutto per prevenire le troppe forme di bullismo omofobico che producono ogni anno moltissime vittime. Il Comune di Padova deve prendere a cuore questa questione e scegliere i veri nemici da sconfiggere: l'ignoranza e l'omofobia. Rete degli Studenti medi Padova Studenti Per UDU - Padova
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studentiper · 9 years
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NUMERO CHIUSO A INGEGNERIA? UDU CONTRARI E PER IL LIBERO ACCESSO!
Oggi si è riunito il Consiglio di Corso di Ingegneria Chimica e dei Materiali, il cui principale punto all’ordine del giorno era la discussione in merito alla possibile introduzione del numero chiuso.
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Una storia che ha dell’incredibile: nemmeno un anno fa, si parla infatti di febbraio 2015, il Senato Accademico bloccava la proposta avanzata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI), volta ad inserire le modalità di accesso programmato a tutti i corsi ad esso afferenti (https://goo.gl/V9Fval). In quell’occasione, ma non solo, avevamo condannato con forza questa proposta dettata unicamente dalla volontà di non-investire nella programmazione didattica, creando ad esempio un'ulteriore canalizzazione, ma dalla paura di essere rimasto uno dei pochi Dipartimenti del nostro Ateneo senza barriere all'entrata (https://goo.gl/mG5BqF).
Fu lo stesso Rettore ad incontrare il Presidente del DEI presentandogli un “pacchetto” di soluzioni alternative relative ad un orientamento specifico in entrata, ad un sostegno al’insegnamento di base e alla possibilità di creare un ulteriore canale.
In questo rimbalzare di adunanze e discussioni, come Studenti Per Udu Padova siamo stati gli unici ad esprimere in maniera compatta la nostra idea votandosempre contrari.
Pensavamo potesse considerarsi un capitolo superato, quello del numero chiuso ad Ingegneria, ma a quanto pare così non è stato: la storia si ripete, questa volta al DII (Dipartimento di Ingegneria Industriale), dipartimento che non ha nemmeno registrato un aumento sostanziale di iscritti considerato che, le 190 matricole di quest’anno, corrispondono al numero degli anni precedenti!
Ci piace ricordare che da oltre vent’anni, come organizzazione nazionale, l’Unione degli Universitari difende con convinzione il libero accesso ai saperi, specialmente quando si parla di Corsi di Laurea di per sè già fortemente caratterizzati da una selezione in itinere molto stringente.
Non abbiamo mai negato, e mai lo faremo, la necessità di rivedere l'organizzazione e l'offerta formativa investendo su un vero orientamento in entrata per garantire una scelta consapevole a tutti.
Difenderemo sempre l’interesse di tutti gli studenti, perchè sia garantita sempre un’Università aperta, pubblica e laica.
Sempre dalla stessa parte,
quella degli studenti
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studentiper · 9 years
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Nuovo ISEE: incontro con il prorettore alla condizione studentesca
Oggi, 14 ottobre, i rappresentanti degli studenti in Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione hanno incontrato il nuovo Prorettore al Diritto allo Studio Prof. Guolo. L’incontro di presentazione è stato anche occasione di confronto e ampio dibattito su temi caldi e vicini alla condizione studentesca, primi fra tutti il nuovo modello ISEE e leborse di studio.
Come Studenti Per - Udu Padova abbiamo condiviso le nostre posizioni richiamando anche le recenti azioni che abbiamo portato avanti nelle sedi istituzionali a partire dal Consiglio regionale e, non da ultimo, il Senato Accademico.
Il 22 settembre infatti veniva approvata all’unanimità in Regione Veneto una nostra mozione sul Diritto allo Studio universitario incentrata sulle borse di studio ed il servizio mensa (https://goo.gl/bdtBtV.) Successivamente, il 12 ottobre, abbiamo rimarcato in Senato Accademico i problemi legati al nuovo modello ISEE, presentando una serie di proposte e richieste chiare all’Ateneo, raccolte in una specifica mozione (https://goo.gl/PLkI0u).
È soprattutto in relazione a quest’ultima che oggi abbiamo chiesto puntuale riscontro.
Nello specifico abbiamo ritenuto imprescindibile l’istituzione nel più breve tempo possibile di un tavolo di monitoraggio, con tutte le componenti universitarie, in grado di verificare ulteriori situazioni anomale nonché l’effettivo impatto del nuovo sistema sulla condizione economica degli studenti; in particolare sarà necessario riuscire ad avere un campione consistente e rappresentativo di dichiarazioni ISEE entro il mese di febbraio 2016, in modo da poter individuare eventuali strumenti correttivi sul sistema di tassazionenell’eventualità in cui il nuovo metodo di calcolo della condizione economica avesse un impatto massivo su specifiche fasce di reddito non in grado di sostenerlo.
Abbiamo poi richiesto fosse possibile rivedere la soglia ISPE, vero problema di questi risultati falsati, che ha fatto improvvisamente risultare ricchi, a parità di condizioni, centinaia di studenti che non potranno più percepire la borsa di studio o ricevere qualsivoglia agevolazione sulla tassazione.
Il Prorettore si è dimostrato sensibile e ben disposto al dialogo e all’ascolto, perciò non possiamo che ritenerci soddisfatti di questo primo incontro preliminare al quale auspicheremo se ne possano susseguire numerosi altri. Nello specifico è stata accolta favorevolmente la proposta di istituire un monitoraggio che potrà essere implementato nelle competenze della Commissione Fasce. Inoltre si è avviata una discussione su come affrontare gli effetti negativi del nuovo ISEE intervenendo a livello locale sulle soglie di ISEE e di ISPE, di concerto con la Regione che ha competenza sulla determinazione del requisito di ISPE per l’accesso alla borsa.
Nel frattempo come sindacato studentesco continuiamo con forza a portare avanti la nostra battaglia in tutti gli organi e, a livello nazionale, il prossimo 15 e 16 ottobre riprenderemo i temi affrontati oggi anche in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari tramite i nostri rappresentanti.
Siamo convinti che la soluzione a questa complicata situazione nazionale che ben rappresenta questo Governo non sia immediata, ma attraverso un lavoro continuo e costante anche e soprattutto a livello locale cercheremo di andare avanti sulla strada intrapresa per aiutare e venire incontro a tutti gli studenti, attraverso azioni concrete.
Nel frattempo prosegue lo sportello nazionale dell’Unione degli Universitariwww.sosisee.it e continuiamo ad affiancarvi nel gruppo Facebook “SOS ISEE - Padova” per qualsiasi problema.
Sempre dalla stessa parte, quella degli studenti
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studentiper · 9 years
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SOS ISEE: Studenti Per interviene in Senato Accademico!
Oggi si è riunito il Senato Accademico. Come Studenti Per Udu Padova abbiamo portato all'attenzione il problema del nuovo modello ISEE. Avevamo chiesto, in particolare, che venisse integrato l'ordine del giorno della seduta odierna con una specifica mozione sul tema.
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Il nuovo modello ISEE previsto con DM 159 del 5 Dicembre 2013 è entrato in vigore dal 1 gennaio 2015. Il disegno generale in cui si inserisce, in riferimento al sistema universitario italiano, è il proseguimento di un progetto portato avanti negli anni dai diversi Governi che si sono susseguiti. L'obiettivo è quello di ridurre e impoverire un sistema di Diritto allo Studio e Accesso già esageratamente provato agendo direttamente sulla conformazione delle platee di riferimento, in questo caso gli studenti universitari. Le problematiche e le incongruenze sono molteplici: in base ai primi dati di monitoraggio provenienti dal Ministero del Lavoro, l’incremento della media nel passaggio da vecchio a nuovo ISEE è di circa il 10%, il numero di famiglie con ISEE più alto dopo la riforma è nettamente maggiore rispetto a quello delle famiglie con ISEE più basso.La popolazione universitaria, infatti, è nettamente diversa rispetto al resto della popolazione ISEE. In presenza di una popolazione più “ricca”, un’ ISEE più selettivo e ingiusto non potrà che avere un impatto maggiore.
Considerato quanto sta emergendo a seguito dell'applicazione del nuovo ISEE e gli effetti preoccupanti che questo sta generando tra gli studenti universitari, abbiamo chiesto all'Ateneo di individuare strumenti atti a salvaguardare e monitorare la situazione; di inserire all’interno del Regolamento tasse un disposto che escluda l’importo della borsa di studio precedentemente percepita nel calcolo ISEE ai fini dell’assegnazione di fascia per il pagamento delle tasse; di prevedere, in via eccezionale, l’istituzione nel più breve tempo possibile di un tavolo di monitoraggio, con tutte le componenti universitarie, in grado di verificare ulteriori situazioni anomale nonché l’effettivo impatto del nuovo sistema sulla condizione economica degli studenti. In particolare è necessario riuscire ad avere un campione consistente e rappresentativo di dichiarazioni ISEE entro il mese di febbraio 2016, in modo da poter individuare eventuali strumenti correttivi sul sistema di tassazione nell’eventualità in cui il nuovo metodo di calcolo della condizione economica avesse un impatto massivo su specifiche fasce di reddito non in grado di sostenerlo.
Come Studenti Per Udu Padova quindi chiediamo che l’Ateneo prenda ufficialmente posizione e si faccia portavoce, garantendo un impegno rispetto gli effetti iniqui del nuovo modello ISEE. La nostra azione ha voluto focalizzare l'attenzione su un tema di estrema urgenza e importanza per la componente studentesca, considerate soprattutto la situazione nazionale e una serie di scadenze temporali, prima fra tutte quella del 30 settembre relativa alla richiesta per la borsa di studio.
Il nostro intento non era quello di porre l'Ateneo difronte ad un aut-aut, ma anzi abbiamo voluto aprire un dibattito costruttivo per portare avanti una battaglia comune e fronteggiare il problema insieme.
L'urgenza del tema è stata condivisa anche da un altro rappresentante degli studenti e il Rettore, accogliendo con favore le nostre posizioni, ha deciso di rinviare la discussione nel merito all'incontro del 14 ottobre con il nuovo Prorettore al Diritto allo Studio Prof. Guolo, che incontrerà tutti i rappresentanti degli studenti in Senato Accademico e in Consiglio di Amministrazione.
Come Studenti Per Udu Padova continueremo a lottare in tutti gli organi dove siamo stati eletti. A livello nazionale è sempre aperto lo sportello www.sosisee.it e a livello locale continuiamo a monitorare la situazione tramite il gruppo facebook "SOS ISEE - Padova". Invitiamo tutti coloro che stanno riscontrando problemi di qualsiasi natura a contattarci!
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studentiper · 9 years
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Propedeuticità: cosa rischiamo con il libretto online
Nella seduta del Presidio di Ateneo per la Qualità della Didattica (PAQD) del 10-09-2015 si è discusso, tra le altre cose, di “Criticità sulla verbalizzazione degli esami” (così da O.d.G.)
In sede di consiglio ci siamo trovati a discutere una criticità ben precisa: la questione delrispetto delle propedeuticità nel contesto delle nuove procedure di verbalizzazione elettronica degli esami. Si tratta di un tema delicato che purtroppo ci è stato sottoposto direttamente in seduta, senza aver potuto accedere anticipatamente ad alcun documento su cui poter basare un confronto chiaro ed esaustivo.
L’art. 22 comma 2 del Regolamento Carriere Studenti (D.R. 1371 del 27.05.2014) così disciplina:
“I regolamenti didattici di ciascun corso di studio fissano le regole di propedeuticità tra le attività formative.
Gli eventuali vincoli, da soddisfare al momento dell'esame, o altra forma di verifica finale di profitto possono essere espressi per ciascuna attività formativa in termini di:
CFU che lo studente deve aver acquisito;
preventivo superamento dell'esame o della verifica finale di profitto di uno o più attività formative propedeutiche.
Il mancato rispetto delle propedeuticità viene segnalato allo studente dal sistema informativo nel momento di iscrizione alla lista di esame e riportato sulla lista degli iscritti a disposizione dello studenti.”
Attualmente quindi, in osservanza del regolamento, il sistema segnala allo studente la propedeuticità rispettata.
Cosa ha proposto il PAQD?
Ha proposto di conferire alla Segreteria Studenti il mandato di controllare le carriere studenti e di cancellare gli esami registrati per i quali non sia stato rispettato il vincolo della propedeuticità entro la sessione successiva (ossia quell’arco di tempo di 60 giorni durante il quale si può “congelare” il voto), previa segnalazione allo studente (che, a quel punto, dovrebbe provare la legittimità).
Quindi dati due esami di cui 2 sia propedeutico a 1, nei due casi in cui:
sostenete 2 prima di aver sostenuto 1
sostenete 2 dopo aver sostenuto 1, ma non registrate 1 entro la sessione successiva
il voto di 2 verrà cancellato previo avviso al quale potrete rispondere giustificando eventuali casi particolari o segnalando un errore della procedura.
Come abbiamo votato?
CONTRARI.
Perché?
Allo stato attuale la normativa d’Ateneo non prevede in alcun punto una metodologia punitiva rispetto all’inosservanza della propedeuticità, che rimane quindi una pratica del tutto discrezionale.
È necessario peraltro ricordare che esistono diverse situazioni in seno al nostro ateneo in cui la prassi sedimentata è quella di considerare la propedeuticità un mero vincolo formale sulla sequenza di registrazione degli esami, cosa che ha permesso agli studenti di avere più libertà sull’ordine in cui sostenere gli appelli. Si tratta certamente di una situazione problematica in relazione all’effettiva attuazione del regolamento, ma che non pensiamo si possa risolvere con una misura di carattere “amministrativo” e di applicabilità del tutto generale, senza una preventiva analisi approfondita delle situazioni specifiche.
Riteniamo che gli attuali processi di verifica del valore delle propedeuticità esistenti non siano adeguati, così come riteniamo che queste siano talvolta stabilite in modo eccessivamente arbitrario (al punto che si verifica la paradossale situazione per cui uno studente riesce in modo eccelso in esami per cui sarebbero propedeutici altri esami che non supera). Si tratta infatti di problematiche di norma relegate alla discussione negli organi preposti, dove però la possibilità di incidere fattivamente da parte degli studenti è limitata.
Inoltre, prima di generare situazioni in cui voti di esami già sostenuti vengano annullati a posteriori, sarebbe opportuno esplorare tutte le possibilità di prevenire tramite Uniweb e la conseguente organizzazione delle liste d’esame che tali casi possano verificarsi in primo luogo.
Non è ad oggi ben chiaro, inoltre, se sia o meno esclusa la possibilità di annullamenti retroattivi, cosa per la quale siamo attualmente molto preoccupati e su ci siamo attivati da subito affinché sia fatta chiarezza.
Come rappresentanti di Studenti Per Udu Padova e Breaking Med riteniamo sia necessario creare la minor confusione possibile tra docenti, studenti e rappresentanti stessi: per questo abbiamo chiesto venga convocata un’altra e definitiva riunione entro ottobre, per nome della rappresentante in Senato Accademico di Studenti Per con tutti i rappresentanti in Senato e il Prof. Brunello, affinchè si faccia chiarezza e se ne dia comunicazione unanime a tutto il corpo docente e studentesco. Siamo altresì convinti che, in temi come questi, sia dannosa la divisione tra rappresentanti ma sia anzi opportuno agire insieme per garantire la miglior attuazione delle nuove regole per tutti.
I Rappresentanti degli Studenti di "Studenti Per - Udu Padova" e "Breaking Med".
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studentiper · 9 years
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Torna la lotteria dei test mentre le università si svuotano. Zaia pensi a garantire il diritto allo studio.
Questa mattina in tutta Italia si è svolto il test d’ingresso per i corsi di Medicina e Odontoiatria, a cui si sono iscritti 60 mila studenti nonostante il taglio dei posti disponibili, che ora sono 9.530 per i medici e 792 per gli odontoiatri. Come Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi oggi ci siamo mobilitati per rivendicare il diritto all’accesso libero e difendere l’università pubblica, partendo dal nostro blitz notturno davanti al MIUR. Come ogni anno abbiamo inoltre distribuito all’entrata dei test le nostre Guide al test sicuro, fornendo supporto e assistenza a tutti gli studenti coinvolti e raccogliendo eventuali segnalazioni. Si tratta dell’ennesima lotteria a cui tantissimi aspiranti studenti devono sottoporsi per poter accedere ad un corso a numero chiuso.
Anche quest’anno a livello nazionale abbiamo messo a disposizione l’indirizzo email: [email protected], a cui tutti possono segnalare eventuali irregolarità.
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La nostra indagine a riguardo spiega che i corsi a numero chiuso erano già 1.687 su 4.311 nel 2014, ma quest’anno sono diventati ben 1.846 su 4.234, passando dal 39%, al 43,5% del totale: una crescita di quasi il 5%. Mentre gli immatricolati diminuiscono continuamente, gli atenei sono sempre chiusi, anche per colpa dei criteri ministeriali e della mancanza di docenti. Ormai quasi la metà dei corsi di laurea di tutta Italia sono ad accesso programmato, ma nel frattempo le nostre università perdono migliaia di iscritti ogni anno, come abbiamo denunciato nei mesi scorsi. IUAV rappresenta il caso limite: unico ateneo veneziano ad ospitare un corso triennale di architettura ad accesso programmato dal ministero, già lo scorso anno non è riuscito ad avere un numero di immatricolati sufficiente a raggiungere lo sbarramento di 600 studenti, lasciando scoperti una ventina di posti. Il paradosso è tutto italiano: invece di cercare di recuperare iscritti e laureati allarghiamo il numero chiuso e impediamo il libero accesso ai corsi.  
Il Veneto non è da meno. Anche quest’anno il Governatore Zaia non si è risparmiato, lanciandosi in proclami contro il numero chiuso e di sostegno alle rivendicazioni degli studenti. Come Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi non possiamo che dissociarci da chi in questi anni si è limitato a grandi promesse e uscite mediatiche, agendo in modo diametralmente opposto.
La giunta Zaia ha più e più volte dimostrato quale sia la sua concezione del Diritto allo Studio, calpestato più volte dai tagli ai finanziamenti di tutte le voci di bilancio ad esso relative, dalle borse di studio ai fondi per i trasporti e la mobilità internazionale.
Se veramente Zaia ha a cuore il futuro degli studenti delle Università della nostra Regione è bene che inizi a dimostrarlo ascoltando le nostre rivendicazioni, aprendo un dialogo sulla legge regionale per il Diritto allo Studio attraverso azioni concrete.
"Ripensare il sistema dei test, non è sufficiente: è indispensabile infatti fare un ragionamento strutturato che parta da maggiori investimenti sull’orientamento." dichiara Tommy Ruzzante, coordinatore regionale Rete degli Studenti Medi Veneto. "Scuola e Università non sono due percorsi scissi, per combattere il calo di iscritti all’università e la dispersione dopo il primo anno di studi bisogna partire necessariamente da una riforma del percorso di studi superiore. Fare la riforma dei cicli, insieme ad una seria strutturazione dell’orientamento universitario, da fare nel quarto e quinto anno di scuola superiore, permette una scelta del percorso universitario molto più consapevole e motivata."
Alessandro Asmundo, coordinatore di Studenti Per Udu Padova, dichiara: “A Padova, ad esempio, i pre-iscritti al test di Medicina erano 2.669, circa 700 in meno rispetto al 2014 e un migliaio rispetto al 2013. Questa mattina eravamo davanti a tutte le otto sedi in cui si sarebbe svolto il test, aiutando i futuri studenti anche dando indicazioni su come raggiungere aule e complessi universitari, dato che per l’ennesima volta l’Università non ha provveduto a segnalarli adeguatamente.”
“La realtà del numero programmato - prosegue Cristina Manzone, coordinatrice dell’Udu Venezia - si è innegabilmente diffusa a macchia d’olio nel sistema universitario italiano. L’adozione di questo tipo di sbarramento in entrata è per noi un chiaro segnale di come l’accesso alla cultura stia diventando vittima di manovre che non tengono conto delle reali capacità degli studenti e delle loro ambizioni. Tutto ciò è evidentemente alimentato da un disinteresse lampante da parte delle forze politiche che non sempre risultano coerenti con le dichiarazioni fatte in merito, basti pensare al Governatore Luca Zaia che, nonostante numerose prese di posizione a favore degli studenti e dei loro diritti, in questi anni ha dimostrato come le sue fossero solamente parole al vento. È giunto il momento che in Veneto si cominci a parlare di accesso al sapere, di finanziamenti agli Atenei e di come agire in maniera forte ed incisiva.”
Aggiunge Maria Giovanna Sandri, coordinatrice di Ateneo alla luce del sole - Udu Verona: "Tra le cause principali che concorrono al blocco degli accessi universitari sia nazionali sia locali troviamo proprio la mancata volontà politica da parte delle Regioni di investire in Università e Ricerca; e in questo quadro si pone Zaia, che come sempre predica bene ma razzola male: in maniera ridicola si fa strenuo difensore del libero accesso al sapere, e contemporaneamente non finanzia gli Atenei Veneti privandoli di risorse e portandoli a instaurare in modo indiscriminato numeri programmati locali."
Rete degli Studenti Medi Veneto
Studenti Per UDU Padova
UDU Venezia
Ateneo alla luce del sole - UDU Verona
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studentiper · 9 years
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Ogni anno una certezza: la mensa sempre più cara
Per il terzo anno di seguito la Giunta Regionale ha deliberato, attraverso il Piano Regionale Annuale degli Interventi di Attuazione del Diritto allo Studio Universitario, un aumento delle tariffe minime dei pasti nelle mense universitarie. Questi aumenti, che non erano richiesti dagli ESU del Veneto, vanno a sommarsi all’incremento di 50 centesimi del 2013 e di ulteriori 10 nel 2014, arrivando a un complessivo di 70 centesimi in 3 anni.
La delibera giustifica l’aumento affermando che “le tariffe dei servizi ristorazione ed abitativo vengono aggiornate in base al tasso di inflazione programmato relativo all'anno solare di inizio dell'Anno Accademico”. Quest’anno l’inflazione è solo dello 0,6% e quindi giustifica un aumento di meno di 3 centesimi, meno di un terzo di quanto applicato dalla Regione!
Se facciamo lo stesso conto su tutti gli aumenti dal 2013 (il primo aumento di 40 centesimi è arrivato dopo anni di mancati adeguamenti) ad oggi, ci accorgiamo che l’inflazione giustifica solamente un terzo degli aumenti imposti dalla Regione.
In media uno studente rischia quindi di dover spendere fino a 112€ in più all’anno, considerando un pasto al giorno. Direttamente colpiti sono gli iscritti alle Università di Padova e Verona, che vedono crescere il prezzo dei pasti serviti di ulteriori 10 centesimi. Gli studenti veneziani non vivranno per adesso conseguenze dirette, visto che le tariffe per la ristorazione erano già le più alte della Regione, ma non possono che guardare con preoccupazione a quanto successo perché potrebbe far decidere all’ESU di Venezia di aumentare conseguentemente i prezzi già alti della ristorazione universitaria.
Alessandro Asmundo, coordinatore di Studenti Per Udu Padova, dichiara: “Anche quest’anno, a partire dai primi di settembre, gli studenti dell’Università di Padova subiranno l’ennesimo innalzamento delle tariffe delle mense universitarie. Il dato allarmante è che il caromensa si ripercuoterà anche sugli studenti di Fascia A, ovvero gli idonei e non beneficiari in attesa della borsa di studio. Oltre il danno della borsa mancata, la beffa della mensa aumentata! La Regione ci ha dimostrato in più di un’occasione come il diritto allo studio sia un tema da sempre ignorato e calpestato, una voce del bilancio da tagliare. Non possiamo ritenere un caso che, contestualmente agli aumenti delle tariffe, i pasti serviti dalle mense universitarie di Padova diminuiscano di anno in anno (-6.62% nel 2014). Che sia questo il fine ultimo di tali interventi?”.
La novità viene accolta con estremo disappunto anche da Ilaria Gervasoni, coordinatrice dell’Unione degli Universitari di Venezia e rappresentante degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’ESU di Venezia, che dichiara: “Già a dicembre ci siamo trovati sulle barricate per evitare l’ennesimo aumento, in quel caso discusso a livello locale. Da membro del CdA ho ben presente quali difficoltà viva l’ESU per garantire i servizi per il diritto allo studio: in attesa di vedere quali conseguenze ci saranno per gli studenti veneziani a seguito dell’aumento, come rappresentante posso solo invitare fortemente la Regione a investire su strutture e servizi. Un ulteriore aumento tariffario, quando abbiamo una diffusione disomogenea delle strutture di erogazione dei servizi e gli ESU sono obbligati a sopravvivere con dei fondi in costante riduzione, è chiaramente lesivo di quel compito affidato costituzionalmente alle Regioni di sostenere il sistema di DSU. Piuttosto che un Piano di Interventi, che ci sottopongano un Piano di Investimenti: quelli che promettono ma non realizzando da decisamente troppo tempo.”
Conclude Maria Giovanna Sandri, coordinatrice di UDU Verona: “Si tratta di aumenti di tariffe inaccettabili e peraltro ingiustificati, soprattutto nella nostra città: non si capisce perché la Regione intenda far cassa sulla pelle degli studenti, considerato che l'ESU di Verona allo stato attuale è tutt'altro che in difficoltà economiche, visto che sul bilancio consuntivo 2014 registra 13.580.000,00€ di avanzo di amministrazione. Sarebbe ora che la Regione Veneto prendesse seriamente in mano il capitolo del diritto allo studio e lo affrontasse con intelligenza e serietà, anziché continuare a pesare su studenti, studentesse e sulle loro famiglie. Da una Regione come la nostra, che non ha mai dimostrato la volontà politica di investire sull'istruzione pubblica, ci aspettiamo un deciso cambio di rotta, che parta dal potenziamento di tutti gli ambiti relativi al diritto allo studio universitario.”
Qui una grafica a riguardo: https://www.facebook.com/studentiper.udupadova/photos/a.316805958512245.1073741828.315460891980085/434757376717102/?type=1
Rete degli Studenti Medi Veneto
Studenti Per - UDU Padova
UDU Venezia
InsiemepergliStudenti UduVerona
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studentiper · 9 years
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I tagli ai trasporti pubblici continuano ad aumentare, UDU e Rete dicono basta!
Padova non è una città in cui possono vivere pendolari e studenti, questo almeno è quello che traspare dall’ultima decisione della giunta Bitonci nel tagliare e ridimensionare drasticamente le corse degli autobus della nostra città.
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Ancora una volta gli studenti sono stati considerati come una voce di Bilancio da tagliare e controllare piuttosto che una risorsa importantissima per la città.
Pendolari, studenti medi e universitari che vivono in periferia da oggi saranno costretti apercorrere gli spostamenti di tutti i giorni in autobus sempre più affollati e inadeguati al flusso di persone che dovrebbero sopportare. Tutto questo a causa delle nuove modifiche apportare alla struttura delle tratte dei trasporti pubblici.
Questa scelta dell’amministrazione è inammissibile, la giunta ha l’obbligo di fare un passo indietro e creare un piano efficiente prima dell’inizio delle scuole, altrimenti daremo battaglia fin dall’inizio. Non è accettabile che le famiglie e gli studenti, ogni anno, siano costretti a pagare abbonamenti sempre più costosi a fronte di un servizio che non solo di per se è inadeguato, ma viene depotenziato di proposito.
Come studenti universitari e medi, costretti ad affrontare spostamenti quotidiani per raggiungere gli istituti universitari, non possiamo che contrastare in ogni modo il nuovo piano trasporti della giunta Bitonci, piano che non farà altro che generare disagi e caos. Un sistema scolastico ed universitario pubblico dovrebbe consentire agli studenti il pieno accesso a tutte le sue strutture e rendere Padova una città vivibile in tutti i suoi aspetti, in primo ordine quello della mobilità.
La Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari chiedono che le esigenze degli studenti vengano ascoltate, la nostra città è una realtà piena di giovani che necessitano tutele adeguate e di supporto. Riteniamo inammissibile che vengano messi in atto provvedimenti del genere senza alcun dialogo con le parti sociali, specialmente alla luce della proposta di miglioramento dei trasporti pubblici da noi presentata al Sindaco Bitonci all’interno della campagna “Io So(g)no Padova”.
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studentiper · 9 years
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BILANCIO 2014, TASSE SFORANO IL LIMITE DEL 20%: UDU UNICI CONTRARI
Ieri si è riunito il Senato Accademico.
La discussione principale della seduta ha riguardato il parere relativo al Bilancio Consuntivo 2014. Ci siamo trovati costretti, anche quest’anno, a dare parere negativo.
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La Legge italiana prevede un limite ben specifico all’ammontare massimo di tasse che un Ateneo può richiedere ai propri studenti, corrispondente al 20% del Fondo di Finanziamento Ordinario, trasferimento statale che rappresenta la principale voce in entrata del bilancio dell’Università. La Spending Review del Governo Monti (2012) ha però cambiato le carte in tavola, legalizzando l’illegalità. Da allora è previsto che non vengano tenute in considerazione le tasse pagate dai fuoricorso nel computo di questo limite, liberalizzando di fatto la tassazione. Nel conto consuntivo 2014 il reale rapporto tasse/FFO si attesta al 24,6%, oltre quattro punti percentuali sopra il limite, corrispondenti a più di 13 milioni di euro. Il paragone rispetto al bilancio consuntivo 2013 è ancora più impietoso: a fronte di un apparente miglioramento (l’indice si è ridotto dal 26,12% al 24,6%) grazie all'aumento dell'FFO legato alla distribuzione della quota premiale , l’ammontare della contribuzione studentesca è comunque aumentato di 485 mila euro. È per noi inaccettabile che grazie ad un artificio contabile il nostro Ateneo possa ignorare quella che è la reale condizione della contribuzione studentesca, già tra le più gravi di Italia, come abbiamo denunciato qui http://on.fb.me/1eBrx6g. La nostra rappresentante in Senato Accademico è stata l’unica voce che si è sollevata per criticare le scelte dell’Ateneo, l’unica a votare contro un bilancio che rimarca ancora una volta una vergogna tutta italiana. Porteremo la nostra battaglia anche in Consiglio di Amministrazione, pronti a far sentire le nostre ragioni.
Un ulteriore punto all’ordine del giorno ha poi riguardato l'annosa questione in cui versava ilCorso di Infermieristica: siamo stati i primi ed unici a sollevare la situazione di stallo inaccettabile, causata dallo scontro fra docenti universitari e infermieri, facendoci portavoce delle istanze degli studenti. Qui il nostro intervento in CdA http://on.fb.me/1dHPfwL, qui il nostro intervento in Senato Accademico http://on.fb.me/1dHPfwL. Abbiamo finalmente ottenuto una risposta che appare risolutiva: il presidente della Scuola di Medicina, Prof. Ferrara, ha illustrato nel dettaglio la vicenda, affermando come l’elezione del nuovo presidente del Corso di Laurea, Carlo Agostini, abbia ristabilito il normale funzionamento dell’ex facoltà. Come abbiamo dimostrato fin dall'inizio, continueremo a vigilare per il bene degli studenti a partire dal prossimo Consiglio di Corso.
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studentiper · 9 years
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Resoconto del Cda 22 Giugno 2015
Ieri, Lunedì 22 Aprile si è riunito il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Padova e sono state discusse diverse delibere di particolare interesse per gli studenti.
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La notizia principale riguarda l’approvazione di una corposa delibera con i seguenti prospetti pergli A.A. 2015-16:
Prospetto Tasse e contributi studenti,
Bando Borse di studio regionali,
Prospetto Tasse e contributi specializzandi,
Bando di Lavoro part-time per studenti,
Bando esonero tasse,
Bando Collaborazione al Servizio di introduzione allo studio universitario per studenti disabili,
Prospetto Tasse per i corsi speciali per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento,
Prospetto Tasse per i corsi di tirocinio formativo attivo.
Su tale delibera come rappresentanti degli studenti ci siamo astenuti riportando il parere del Consiglio degli studenti che forniva un parere positivo su tutti i prospetti eccetto che per quello del prospetto tasse e contributi degli studenti.
Le criticità sollevate riguardano il mantenimento del sistema bonus/malus, l’aumento delle tasse per il corso di Scienze della Formazione Primaria e in generale l’esigenza di mettere mano ad un sistema di tassazione che deve essere ancora migliorato sia sul fronte dell’equità che del livello di contribuzione richiesta agli studenti.
Per quanto riguarda il corso di Scienze della Formazione Primaria è stato previsto un passaggio della tassazione dalla fascia minima A a quella massima E, per fare fronte alle spese derivanti dai tirocini nelle scuole e dei corsi di inglese che diventano a carico del corso.
Nell’esprimere la contrarietà a questa scelta, in commissione fasce abbiamo comunque richiesto di non aumentare le tasse per gli studenti già iscritti e abbiamo ottenuto che fosse il Dipartimento a farsi carico di questa differenza di spesa, evitando che lo studente già incorso si trovi ad affrontare un aumento delle tasse fino a 400€. Una misura contenitiva che nasconde solo in parte una scelta che non condividiamo e che può addirittura alimentare meccanismi negativi di selezione di accesso al corso su base reddituale.
Sempre sul prospetto tasse, segnaliamo che, per mitigare l’effetto negativo del nuovo sistema ISEE che secondo le proiezioni provocherà un aumento della tassazione, l’ateneo ha positivamente proposto di aumentare la fascia “protetta” dell’ISEE dai 23.000€ attuali a 25.000€. Valuteremo fin da subito la situazione della tassazione con l’inizio del nuovo anno accademico.
Abbiamo inoltre espresso un parere critico anche sul prospetto delle borse di studio, portando avanti una critica non tanto all’ateneo, il quale anticipa ogni anno 2mln perla copertura anticipata delle prime assegnazioni delle borse, ma al sistema del diritto allo studio regionale, che da tempo per scelta politica pone il tema in coda alla lista delle priorità.
Successivamente, dopo un lungo iter di discussione avvenuto in 3 sedute del Consiglio, si è votata la riduzione delle tasse dei dottorandi senza borsa, portandola alla cifra di 70euro, il minimo previsto fino ad ora. Questa delibera, portata avanti da ADI Padova e approvata grazie anche al nostro contributo in commissione e consiglio, ha portato un importante riconoscimento all’operato dei dottorandi, in particolare al compito di affiancamento nella didattica che svolgono durante i corsi.
Inoltre stati finanziati i progetti innovativi per il primo semestre 2015, assegnando i fondi ai relativi dipartimenti di afferenza dei gruppi di docenti e studenti che hanno presentato i progetti.
Infine riportiamo con piacere l’approvazione di un accordo con Trenitalia spa che prevede l’installazione di 3 macchine erogatrici di biglietti e relativi schermi presso le sedi universitarie del Bo, di via Loredan (Ingegneria) e dell’Ex-Fiat.
Accogliamo con particolare favore questa delibera perchè è frutto anche delle nostre richieste, accolte dalla direzione dell’ateneo, di integrare maggiormente i servizi di trasporto e informazione locale con le strutture dall’ateneo, a partire dagli schermi con gli orari dei treni.
Sempre dalla stessa parte, la tua.
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