Tumgik
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Parole utilizzate come SLOGAN
"Il mio posto felice"
Questa frase si sente spesso nei film, nei libri oppure la leggiamo ridendo sotto il post di una coppia che vuole mostrarsi “felice”, non vedendo l’ipocrisia nascosta dietro queste parole utilizzate solo come slogan.
Usiamo spesso questa frase quando amiamo, perché oggi come oggi non è facile sentirsi nel posto giusto al momento giusto. Dovremmo imparare che diventa il nostro posto la persona che pur non parlando sempre d'amore ce lo dimostra continuamente.
Le persone che mi circondano ne parlano con molta facilità come se la situazione fosse scontata ma non ho mai avuto la sensazione che fosse tutto così ovvio anzi, ringrazio ogni giorno sconosciuti, familiari ed amici perché quando parlo di posto felice, non intendo solo l’Amore, ma faccio riferimento a tutti coloro che ti rendono la giornata migliore.
ps. dovremmo imparare a dire grazie senza aspettarci qualcosa in cambio sarebbe tutto più semplice.
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E' quando smetti di farci caso che le cose accadono
me
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Come (non) sprecare tempo
Odio non essere all’altezza, essere giudicata ma essere data per scontata è la peggiore. Odio talmente tante cose che potrei fare la lista della spesa ma ne vale davvero la pena, perdere momenti della mia vita dietro al giudizio altrui? Passiamo talmente tanto tempo ad essere succubi di cosa gli altri pensano, che ci scordiamo del nostro stesso giudizio, con la fantasia di diventare influencer magari?
Persino la correzione automatica mi da come errore una visione del genere eppure noi sprechiamo istanti a scegliere il filtro giusto, ad apparire…
A vent’anni vorrei semplicemente innamorarmi di uno sconosciuto sulla metro, ballare fino alle due di notte, ubriacarmi e piangere urlando una canzone di BLANCO a squarciagola sotto la pioggia.
So perfettamente cosa dovrei fare, ma non lo faccio mai e me ne rendo conto a volte, ma poi evito di pensarci. Cosa potrei fare altrimenti? Un mucchio di cose in realtà, non eviti l'inevitabile ma non abbiamo quasi mai le carte che vorremmo, possiamo solo giocare con quelle che abbiamo e smettere di perdere tempo inutilmente.
Potrei fare un mucchio di cose. Vivere per esempio.
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Rapporto madre-figlia (senza madre)
Con le lacrime agli occhi, le mani che stringono forte il volante dalla rabbia e il labbro gonfio da un tic che tu conosci forse meglio di me, volevo solo averti vicina e sentirti accarezzare la mia guancia. Uscendo dall’università mi è venuto spontaneo scrivere sulla tastiera del telefono il tuo numero, volevo sentirti ma soprattutto raccontarti di me come facevamo quando ti venivo a svegliare tutte le mattine. Sai, a volte mi chiedo come sarebbe stato se tu mi fossi stata accanto. Non fraintendermi, papà è il mio migliore amico e la mia salvezza, ma con te sarebbe stato diverso? Con te al mio fianco avrei avuto il coraggio di essere me stessa?
Avrei voluto raccontarti di tutti i drammi adolescenziali che mi circondano. L’amore è un totale disastro e non lo capisco. Troppe incomprensioni e debolezze che forse mi rendono vulnerabile, facendomi attaccare a quelle poche certezze dette dal classico cattivo ragazzo che non ti sarebbe mai piaciuto forse,
ma se fossi stata qua ti avrei chiesto, perché si soffre così tanto per amore?
Vorrei scrivere alle mie “amiche”, alcune le ho appena conosciute e altre ormai da mesi o quasi anni, tutte fantastiche, ma ho troppa paura di dare fastidio,  penserai che sto esagerando ma è così che mi sento. Mi sento un estranea quando le vedo ridere tra loro, parlare senza avere paura e io in disparte che mi trattengo facendo l’unica cosa che mi riesce bene, rimanere in silenzio.
Ma se fossi stata qua ti avrei chiesto, perché ho paura ad essere me stessa? 
Ogni giorno mi guardo allo specchio partendo dal basso verso l’alto, scrutando ogni centimetro del mio corpo cercando un miglioramento.
Distolgo lo sguardo prima che raggiunga i miei occhi increduli dal non trovare mai soddisfazione in ciò che vedono, chiedendomi come possa essere così tanto difficile apparire come si vuole, sentendomi quasi in colpa.
Ma se fossi stata qua ti avrei chiesto, perché mi sento in difetto per ciò che non sono, quando forse non c’è nulla che non va?
Io in realtà sto bene, o almeno mi godo quei piccoli momenti in cui credo di esserlo. 
Domani starò meglio, ma faccio ancora fatica ad abituarmi alla tua assenza.
Semplicemente, in un momento per me in solitudine, mi chiedevo e se tu fossi stata qua?
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