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Ho spalle ricoperte
di pacche e pugnalate.
Perché ora mirate al cuore?
Non vedete un buco nero?
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Niente è originale. Ruba dappertutto qualsiasi cosa ti dia ispirazione o alimenti la tua immaginazione. Divora vecchi film, nuovi film, musica, libri, quadri, fotografie, poesie, sogni, conversazioni casuali, architettura, ponti, segnali stradali, alberi, nuvole, masse d’acqua luce e ombra. Seleziona tra le cose da rubare solo ciò che parla direttamente alla tua anima. Se farai così, il tuo lavoro (e il tuo furto) saranno autentici. L’autenticità è senza prezzo, l’originalità non esiste. E non stare a preoccuparti di nascondere il tuo ladrocinio – onoralo se ti sembra il caso. E comunque ricorda sempre quello che ha detto Jean-Luc Godard: “Non è da dove prendi le cose, è dove le porti.”
- Jim Jarmusch -
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“E’ così strano che io abbia tutte queste cose dentro mentre per voi sono solo parole.”
— David Foster Wallace
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Voglio morire
mentre suoni le tue canzoni
con la mia chitarra.
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Chi vuol bene solo a se stesso, non saprà mai volere bene agli altri.
Carlo Cassola, Un uomo solo
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Oggi
prendimi
e sbudellami.
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Non faccio parte della scuola de “il fine giustifica i mezzi”.
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Assomiglio sempre più al silenzio.
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Cercate di non essere troppo duri con voi stessi.
Non si può essere sempre presenti.
Mettete giù i telefoni.
Ascoltate gli uccelli.
Accendete un fuoco in un posto tranquillo.
Fate attenzione ai dettagli quando baciate chi amate.
Quando vi sentite invasi dal torpore, cambiate la messa a fuoco.
Che cos’è che vi definisce? Il momento esatto in cui vi trovate.
Lasciatevi andare.
Kae Tempest, Connessioni
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“Davanti a me si aprivano soltanto due alternative: o diventavo un assassino di sogni come gli altri, oppure mi rinchiudevo nella mia mente trasformandola in una fortezza. Optai per la seconda scelta.”
— Alejandro Jodorowsky
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“Mi sdraio. Non riesco a prendere sonno. Sono troppo nervoso. Il gran simpatico freme. Mi sintonizzo su Radio Match Lo speaker sta propagandando una vertiginosa svendita promozionale sugli articoli estivi in un supermercato e poi annuncia “a new cd of Orlando Contreras, famous cuban singer of bolero”. Sfiora l’assurdo. Un bolero di un cubano di Miami in una piccola emittente alla periferia di Stoccolma. Mi precipito sullo stereo e lo registro. “Ovunque io sia il mio desiderio sarà sempre tornare. Un giorno tornerò nel posto dove sono nato, da dove mi hanno fatto andare via. E tornerò nella terra dei miei amori dove ho lasciato fiori appassiti senza il mio calore. Oh, santo Dio, perché mi fai soffrire? Guarda che voglio tornare, qui non ci voglio morire.” Subito dopo mettono So long, Marianne. Oggi a Radio Match dev'esserci qualcuno in preda alla nostalgia. Ho registrato il bolero. Lo riascolto più volte. Si tenta spesso di cambiare vita, riuscire a controllarsi, prevedere gli eventi. Sapere in anticipo le conseguenze di ogni decisione presa. E invece no. Siamo simili alle formiche che corrono come pazze in giardino e si scontrano tra loro e perdono continuamente la direzione. (traduzione di Pino Cacucci)”
— Pedro Juan Gutiérrez - “Animal tropical”
(traduzione di Pino Cacucci)
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“È perché succedono tante cose. Troppe cose. È per questo. L'uomo fa, combina, tanto più di quanto riesca a sopportare o debba sopportare. È così che scopre di poter sopportarequalsiasi cosa. È per questo. È questo che è terribile. Che può sopportare qualsiasi cosa, qualsiasi cosa.”
— William Faulkner - “Luce d'Agosto”
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Più ti fidi, più grande sarà la delusione.
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- letture-
- Elena Mearini
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