Tumgik
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Non affezionarti mai troppo, perché le persone si svegliano ogni giorno con sentimenti diversi.
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Se non ti permetti di essere felice e scappi sempre, non riuscirai mai a essere felice.
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sto cercando di essere una persona migliore per te. ci sto provando per te.
no, dovresti provarci per te stess*
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Hai mangiato? (ti amo). Hai dormito abbastanza stanotte? (ti amo). Come ti senti oggi? (ti amo). Hai passato una bella giornata? (ti amo). Vieni a fare una passeggiata con me? (ti amo). Ecco un po' di frutta che ho tagliato per te. (ti amo) (ti amo) (ti amo).
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guarisci l’anima in silenzio.
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sarebbe bello, un giorno, essere la prima scelta di qualcuno
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È proprio vero che quanto ti innamori non guardi l’aspetto di quella persona, puó non essere la tua persona ideale ma per te lo diventa.
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che spreco, che spreco, che spreco,
mi ripetevo.
come possono due anime tanto affini
perdersi nei meandri della solitudine?
distacco metaforico,
sofferenze concrete.
porgimi il microfono,
è ora che il mio cuore intervenga.
lo senti? si rivolge a te.
ti andrebbe di dar voce anche al tuo?
credo che abbiano molto da discutere,
quei due.
dai piani alti tentano di interrompere,
ah, quegli stupidi e logici pensieri
costantemente presenti,
ma invano.
per quanto possano passar le stagioni,
per quanto possano i miei anni incalzare,
per quanto possa la mia bocca dimenticare il sapore delle tue labbra,
incancellabili restano le sensazioni
che mi regalasti
quella calda notte di fine primavera.
e così come un vecchio vagabondo
si appresta a lasciare la gelida panchina
che lo accolse per la notte,
io mi metto in cammino,
e come solo bagaglio
porto con me
tutte quelle parole
che non ho mai pronunciato
e che gelosamente custodirò
sempre
nel caso in cui,
un giorno,
ci dovessimo ricordare
di noi.
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Tieniti stretto chi ti dice “non voglio andare a dormire fino a quando non abbiamo chiarito tutto”.
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C’è una parte di me che vuole stare per cazzi suoi, che non vuole più legarsi a nessuno. E poi c’è un’altra parte che invece vorrebbe condividere tutto con qualcuno che ne valga la pena
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sono di chi mi fa tornare la voglia di parlare
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il carattere di merda mi serve per far selezione all'ingresso
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Un piccolo pensiero a me, perché me lo merito.
/a·go·nì·a/ L'ultima lotta della vita con la morte, caratterizzata da un progressivo affievolimento delle funzioni vitali.
Certe volte mi sento tremendamente sbagliata, come se un posto per me non vi fosse. Come se non capissi neanche io la mia funzione. So che, se il mondo mi ha voluto ad abitarlo un motivo c’è, magari importante ma ai miei occhi questo sfugge, corre veloce e scappa. Come se non vi fosse davvero il posto. 
Mi sono sempre definita un piccolo mostro, piccolo per la stazza minuta eppure temibile per il mio essere appunto un “mostro”. Comandato da un carattere forte, e dico comandato perché non ne ho il controllo. Posso essere una bestia pronta a sbranare oppure un tenero cucciolo da tenere al guinzaglio, tutto sta alla giornata. 
Questa mattina è stata una di quelle, (lo scrivo qui come piccolo sfogo ma spero possa aiutare anche qualcun’altro) giornata partita malissimo, mi sono svegliata male e avevo mille cose da portare a termine, risultato sono riuscita a farne una in tutte le ore mattutine.
Sconforto.
Ho pianto, mi sono sfogata, ho cercato di buttare fuori tutto quello che di negativo era dentro la mia persona, veloce e rapida per poter stare meglio ma non è servito. Ho pianto perché sono arrivata alla considerazione che non avrei mai potuto farcela ad arrivare a quel obiettivo che mi ero prefissata, anzi che la me sognatrice si era prefissata. Ho pensato di abbandonare tutto, di cambiare strada (e non nascondo che ancora un po’ questo pensiero vi è) ma è servito che il mio ragazzo (il mio meraviglioso ragazzo aggiungerei) mi ricordasse chi sono, quanto sono intelligente e che avrei potuto farcela, magari non come avrei voluto ma ce l’avrei fatta. Con i miei tempi, che non erano sbagliati, erano giusti. Per me.
Il mio ragazzo lo è da poco, però mi ha aiutata così tanto, anche nella frequentazione, da sentirlo dentro le mie vene da anni, da quando ancora eravamo semplici amici senza malizia negli occhi. Senza sentimento alcuno e voglia di scoprirsi in altri modi, più amicali (anche perché ero fidanzata da sei anni prima di dargli la mia vita in mano). 
Qui per dirvi quindi di fidarvi, so che è difficile, che le batoste arrivano e i pianti anche, le persone di merda ci sono, non ve lo nascondo ma qualche raggio può riuscire a superare la tempesta e illuminarci prima le giornate e poi le vite. 
Fidatevi e scopritevi insieme a qualcun’altro per scoprire che avete mille altre qualità in più rispetto a quelle che già pensate di avere. Ne avete milioni e gli occhi di qualcun’altro ci aiutano a sollevarci e credere ancora di più in quella piccola giornata grigia. 
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Fino ad ora la vita mi ha insegnato che se perdi anche te stesso non ti rimane più nessuno.
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"Non vuoi o hai paura?"
Questa è una domanda che ci si deve porre prima o poi nella vita.
E se non ce la poniamo qualcuno lo farà.
Abbiamo un cuore, tutti, alcuni sono ricolmi d'odio altri d'amore.
Tra questi estremi però ci sono dei passaggi, come quando il cuore viene svuotato di colpo. In questo caso rimane il silenzio per alcuni.
Credo che non sia facile per tutti ammettere i sentimenti che si provano, ci vuole coraggio. Questo è un luogo comune.
Credo che ci voglia molto più coraggio e forza per tacere i propri sentimenti.
Il cuore aiutato dalla mente dovrebbe capire cos'è giusto e cos'è sbagliato, per non incorrere in sentimenti tossici. Eppure, credetemi, ci sono persone circondate da così tanto male da non saper più capire cos'è tossico per loro, tanto da confondere il male come una cosa consueta. Ci si assuefa, inconsciamente.
Si smette di provare amore, a volte, perché incompresi. Ci si lascia morire, poco alla volta per prostrazione.
Capita poi di maledire il giorno che ci si è fidati del cuore, non avendo dato retta alla propria ansia.
Eppure. Non si smette mai di sperare, di far battere il proprio cuore nella speranza che qualcuno senta il suo battito tra i tanti che si odono.
Quanta fatica, poi, dimostrare che si sta bene e che tutto volge al meglio. Ogni giorno. Per non porgere il fianco a colpi a tradimento.
Eppure al cuore basta poco per sentirsi vivo, accendere la fiamma della speranza è facilissimo. Come uno stoppino intriso di benzina.
Quanti cuori anelano quella fiamma per sentire il calore, fa troppo freddo spesso in questo mondo.
Così in molti ci si ricostruiscono poco alla volta come un puzzle, completando i vuoti con i vari pezzi provvisori per riempirsi; quei pezzi momentanei di parole mai dette, di sogni mai realizzati, di discorsi mai fatti e situazioni mai vissute.
Si dovranno sostituire prima o poi quei pezzi temporanei, bisogna farlo altrimenti il vero puzzle non è completo poiché sono pezzi trasparenti e invisibili. Non serve a nulla ingoiare sempre, prima o poi ci si arriva a essere saturi e l'anima vomita tutto. Con dolore. Meglio stare a digiuno quindi.
Ti abitui al dolore, lo assumi regolarmente tutti i giorni assieme alle pastiglie che dovrebbero cancellarlo. Così non va bene, si rischia di  assuefarsi al dolore, non solo ai medicinali.
Per questo bisogna rialzarsi, sempre e comunque, anche se ogni volta che lo fai un pezzo di te viene a mancare, ma credetemi può essere sostituito da qualcosa che un'altra persona può donarti.
Non vuoi o hai paura? Si cerca la felicità, la si vuole, ma si ha paura di non trovarla. Senza conoscere la verità, ovvero che la felicità è dentro di noi. La dobbiamo solo tirar fuori.
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le parole, anche quelle sono scelte.
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La fragilità delle persone spesso si sottovaluta e non ci si accorge il male che può fare, a volte devastante al punto di ferire l'anima lasciandogli dei danni permanenti.
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