“Per qual motivo mi ostinavo a ritornare ogni giorno in un luogo dove, lo sapevo, non avrei potuto raccogliere che umiliazioni e amarezza? Non saprei dirlo esattamente. Forse speravo in un miracolo, in un brusco cambiamento della situazione, o forse, magari, andavo proprio in cerca di umiliazioni e di amarezza... […] Eppure non disarmavo, non mi rassegnavo. Diviso fra l'impulso di rompere, di sparire per sempre, e quello opposto di non rinunciare ad esserci, di non cedere a nessun prezzo, finivo in pratica col non mancare mai. A volte, è vero, era sufficiente uno sguardo di Micòl più freddo del solito, un suo gesto d'insopportazione, una sua smorfia di sarcasmo o di noia, perché credessi con piena sincerità di avere deciso, e troncato. Ma quanto resistevo a stare lontano? Tre, quattro giorni al massimo. Al quinto eccomi di nuovo là, ostentando il viso ilare e disinvolto di chi ritorna da un viaggio abbondantemente proficuo […] però col cuore esulcerato, e con gli occhi che già ricominciavano a cercare in quelli di Micòl una risposta impossibile.”
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The English Patient (1996) dir. Anthony Minghella
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