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yeschanneltech · 4 years
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Eleonora Faina è il Direttore Generale di Anitec-Assinform
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Eleonora Faina è il Direttore Generale di Anitec-Assinform
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Eleonora Faina è il nuovo Direttore Generale di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria delle imprese di Information & Communication Technology (ICT) e dell’elettronica di consumo operanti in Italia.
38 anni, laureata in scienze politiche, un Master of Science “Antitrust e Regolazione delle Public Utilities”, da oltre 15 anni si occupa di politiche pubbliche e affari istituzionali per associazioni di categoria e imprese di settori regolati.
Nel suo percorso professionale ha maturato una solida esperienza nell’attività di advocacy e lobby, lavorando a stretto contatto con le Istituzioni a ogni livello (Parlamento, Governo, Autorità di regolazione, enti locali). Inoltre, grazie a oltre 9 anni nel sistema confindustriale (2008-2017), ha acquisito competenze specifiche nell’attività di policy making in particolare in materia di infrastrutture, appalti pubblici, politiche industriali e digitalizzazione. Fino a luglio 2019 è stata Senior Manager Institutional Affairs presso Italiana petroli e da agosto 2019 è stata Responsabile delle politiche industriali di FederlegnoArredo.
Con la nomina di Faina, l’associazione intende rafforzare il proprio contributo alla definizione delle politiche e azioni, nazionali ed europee, in materia di digitalizzazione del Paese, sviluppo delle nuove competenze e delle infrastrutture ICT, che oggi più che mai rivestono un ruolo chiave per il rilancio e la crescita della nostra economia.
Francesco Giuffrè è confermato quale Vice Direttore Generale dell’Associazione.
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yeschanneltech · 4 years
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Gestione sicura dei dispositivi di firma, Praim e Wacom siglano l'accordo
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Gestione sicura dei dispositivi di firma, Praim e Wacom siglano l'accordo
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Gestione sicura e centralizzata dei dispositivi di firma tramite infrastrutture virtualizzate. E’ questo il senso dell’accordo tra Praim e Wacom. Le due società hanno rinnovato la loro partnership, facilitando l’integrazione dei dispositivi Wacom con le soluzioni Praim.
Praim è specializzata nello sviluppo continuo di software a supporto dei principali vendor di infrastrutture VDI e Cloud, tra cui Citrix, VMware e Microsoft. Questa attenzione ha consentito all’azienda di sviluppare una soluzione software certificata e hardware-agnostic per la gestione delle workstation.
Wacom offre dispositivi di firma elettronica con scrittura a mano e raccolta dei dati biometrici, compilazione di moduli e annotazioni all’interno dei flussi di lavoro e documenti digitali. I suoi prodotti includono pad e tavolette di firma, oltre a soluzioni su misura per un’ampia gamma di applicazioni di firma digitale.
L’accordo tra Praim e Wacom garantisce una configurazione facile, veloce e sicura di tutti i dispositivi Wacom sulle soluzioni Praim su tutti i tipi di infrastrutture virtualizzate. L’accordo comporterà una stretta collaborazione tra i dipartimenti tecnico, commerciale e marketing di entrambe le aziende, per la creazione di soluzioni sempre più avanzate che verranno distribuite alle aziende utenti attraverso un canale di distribuzione integrato.
L’accordo offre ai clienti Praim esistenti un accesso integrato e immediato ai dispositivi di firma elettronica di Wacom, che consentono di rendere digitali al 100% i flussi di lavoro dei documenti business-critical. Inoltre, i nuovi clienti hanno l’opportunità di generare un vantaggio competitivo adottando una soluzione di digitalizzazione del flusso di lavoro che ottimizza simultaneamente sia la gestione dell’infrastruttura IT sia il processo di digitalizzazione.
Riguardo al valore della partnership, Nicola Manica, CTO di Praim ha commentato: “Nel nostro lavoro frenetico e totalmente digitale, l’unico modo per cambiare è farlo attraverso una cooperazione efficace. Siamo fiduciosi che, insieme a Wacom, possiamo offrire al mercato soluzioni che aiuteranno le aziende a ottimizzare ulteriormente le postazioni di lavoro del futuro”.
Peter Sommer, Europe Managing Director di Wacom, ha aggiunto: “Siamo lieti che i pad e le tavolette di firma Wacom siano completamente certificati per l’uso con le principali soluzioni di gestione delle postazioni di lavoro di Praim. Mi aspetto una partnership lunga e di successo, che ci consentirà di fornire ai nostri clienti una preziosa innovazione del flusso di lavoro digitale”.
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yeschanneltech · 4 years
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Workplace: Ricoh acquisisce DataVision
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Workplace: Ricoh acquisisce DataVision
Ricoh acquisisce DataVision. Grazie a questa acquisizione, i clienti Ricoh di tutta Europa avranno a disposizione una gamma ancora più ampia di soluzioni e servizi per il workplace che migliorano la collaboration e la gestione delle sale riunioni.
Fondata nel 1995 e con sede principale a Düsseldorf, in Germania, DataVision è un system integrator nel settore AV & Workplace con oltre 100 dipendenti dislocati in 10 sedi. La sua offerta include sistemi per la Unified Communication and Collaboration (UCC), Audio Visual (AV) e soluzioni per il Workplace Management.
Con oltre 1.300 clienti, DataVision può contare su partnership con importanti aziende di settore e di recente è stata riconosciuta da Microsoft come Global Partners of the Year nel 2020 e Preferred Partner for Microsoft Teams Rooms Premium, in Germania.
L’acquisizione consentirà ai clienti di Ricoh in tutta Europa di accedere a nuove soluzioni e competenze, mentre i clienti di DataVision potranno contare sulla proposta Ricoh che, oltre ai Communication Services, include Managed Document Services, IT Services, Business Process Services e Commercial and Industrial Printing.
DataVision continuerà ad operare come DataVision Deutschland GmbH e resterà una realtà separata.
Il management delle due società
Edward Hamilton, Vice President, Communication Services, di Ricoh Europe, commenta: “Sono molti i fattori che hanno portato a questa acquisizione, tra cui le competenze e la leadership di DataVision e la sinergia che condividiamo in termini di gestione del cliente, cultura e strategia. Questa acquisizione ci consente di rafforzare la nostra crescita in Europa e rappresenta un tassello importante nella nostra trasformazione per diventare una Digital Services company. Inoltre, e cosa ancora più importante, aumenta la nostra capacità di supportare le imprese nella Digital Transformation”.
David Mills, CEO di Ricoh Europe, aggiunge: “Si tratta di una acquisizione importante a supporto nel nostro approccio al mercato europeo e della nostra offerta Communication Services. I nostri clienti avranno a disposizione nuovi strumenti per un workplace ancora più smart e sicuro”.
Jochen Roggenkämper, Managing Director di DataVision, conclude: “Siamo molto ottimisti verso il futuro. Le competenze globali di Ricoh nella gestione a 360° dei servizi sono complementari alla nostra expertise in ambito AV, UCC and Workplace Management e questo si traduce in un grande vantaggio per i nostri clienti”.
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yeschanneltech · 4 years
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Spazio Lenovo: il 15 settembre va in scena lo show
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Spazio Lenovo: il 15 settembre va in scena lo show
Spazio Lenovo: il 15 settembre va in scena lo show che si presenta alle ore 18:30.
Lo spettacolo sarà trasmesso a chiusura di una giornata che al mattino ha in programma l’Opening Ceremony e dal giorno successivo, mercoledì 16 settembre, il pubblico potrà visitare Spazio Lenovo in Corso Matteotti 8/10 a Milano tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00.
L’evento, intitolato Spazio Lenovo: Opening Show prevede la presenza di numerosi ospiti del mondo dello sport, della musica e dello spettacolo, oltre a momenti di intrattenimento con quiz e giochi.
Spazio Lenovo: Opening Show sarà presentato da Alessandro Cattelan che interagirà con personaggi del calibro di Mara Maionchi e Francesco Mandelli, campioni dello sport come Andrea Dovizioso pilota del Team Ducati di cui Lenovo è Technolgy Partner, Julio Cesar e Samir Handanovič, leggenda e campione di F.C. Internazionale, di cui Lenovo è Global Technology Partner, e il Co-Founder di Machete Production Hell Raton, aka Manuel Zappadu, muovendosi con loro tra le diverse aree e gli ambienti di Spazio Lenovo.
Attraverso interviste, come quella con Mara Maionchi sul rapporto tra musica e tecnologia, con ricordi ed esperienze nei luoghi simbolo della Milano di ieri e di oggi in compagnia di Francesco Mandelli, o vere e proprie sfide, come quella con Andrea Dovizioso in collegamento da Borgo Panigale, quella a distanza fra Julio Cesar e Handanovič, o quella con Hell Raton nelle postazioni gaming, Alessandro Cattelan accompagnerà gli spettatori in una serata che riserva divertenti momenti di intrattenimento, discussioni sul rapporto delle persone – giovani e “non giovani”, come il personaggio di Mandelli – con la tecnologia, sfide all’innato spirito di competizione dei campioni dello sport, e scambi sul ruolo che le nuove generazioni avranno nello scrivere i prossimi capitoli dello sviluppo tecnologico.
Appuntamento alle 18:30 di martedì 15 con Spazio Lenovo: Opening Show, primo assaggio della smarter experience che tutti i visitatori potranno vivere in Spazio Lenovo ogni giorno a partire dal prossimo 16 settembre.
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yeschanneltech · 4 years
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Context: Monitor per giochi, vendite a ruba
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Context: Monitor per giochi, vendite a ruba
Nel secondo trimestre 2020 i monitor per giochi sono andati a ruba. Secondo le ultime ricerche Context, i principali distributori europei hanno venduto un numero superiore di monitor per giochi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli aumenti hanno coinciso con il momento in cui la pandemia, e le misure prese per il suo contenimento, hanno iniziato a colpire il continente.
Le vendite europee di monitor da gioco (monitor consumer con una frequenza di aggiornamento di 144 Hz e superiore) sono aumentate del +114% anno su anno nel secondo trimestre del 2020. Si tratta di un progresso significativo rispetto al tasso di crescita del primo trimestre del +52%, e il tasso di crescita è continuato anche a luglio.
Le vendite sono state particolarmente forti in Europa occidentale, dove il numero di unità vendute è aumentato del +125% nel secondo trimestre e del +122% a luglio, rispetto al +48% nel primo trimestre. L’incremento è stato più contenuto nell’Europa centrale e orientale: +79% nel secondo trimestre, che sale al +90% a luglio.
Le minori vendite sono spiegate da una performance più modesta in Russia, dove un mercato dei giochi tradizionalmente forte è stato influenzato dalle attuali sfide economiche del paese. Un aumento del secondo trimestre anno su anno di solo il +12% ha depresso i dati dell’intera regione: ottime le vendite in Repubblica Ceca (+163% in Q2 e +227% in luglio) e in Polonia (+115% nel secondo trimestre, +136% a luglio). In Europa Occidentale, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia, le vendite sono più che raddoppiate durante le prime settimane del terzo trimestre.
“Come previsto, le vendite dei distributori ai canali consumer sono cresciute con un forte aumento di quelle agli etailer dei consumatori, gli acquirenti più significativi per i monitor da gioco“, ha affermato Dominika Koncewicz, Senior Analyst for Display di Context. “Anche i prossimi clienti più grandi, le catene di vendita al dettaglio, hanno aumentato i loro acquisti dai distributori. Più sorprendentemente, la tendenza si è rispecchiata nei canali aziendali, in particolare dai rivenditori di piccole e medie dimensioni “.
Le vendite di prodotti con una frequenza di aggiornamento di 144 Hz, ancora la velocità principale per i monitor da gioco, hanno continuato a crescere. Tuttavia, considerando ogni trimestre nel suo insieme, la loro quota del mercato complessivo è diminuita di cinque punti tra il primo e il secondo trimestre poiché l’interesse è cresciuto nei modelli con frequenze di aggiornamento più elevate. I monitor a 165 Hz hanno aumentato la loro quota sul mercato totale dall’11% nel primo trimestre del 2020 al 15% nel secondo; nel mese di luglio la loro quota si è attestata al 17%. Anche gli schermi curvi sono diventati popolari nel corso dell’anno.
Ci sono state alcune fluttuazioni nelle vendite in base alle dimensioni dello schermo, che potrebbero indicare pressioni sull’offerta piuttosto che spostare le tendenze dei consumatori. La quota di mercato di diversi formati popolari è diminuita durante la prima metà dell’anno; ad esempio, la quota di monitor da 23,6 pollici è passata dal 16% nel primo trimestre al 13% nel secondo. Nel frattempo, la quota di mercato del formato più popolare, 27 pollici, è cresciuta di cinque punti nel corso dell’anno fino al 39% a luglio e la quota di monitor da 23,8 pollici più piccoli è aumentata costantemente dal 6% all’11% nello stesso periodo . I monitor da 34 pollici hanno guadagnato terreno, ma la loro presenza è ancora ridotta (2% a luglio).
Fonte: Context
Le pressioni sull’offerta potrebbero anche spiegare i cambiamenti nel mix di risoluzioni dello schermo. Anche in questo caso, le vendite di monitor con determinate risoluzioni sono diminuite mentre quelle dei modelli WQHD, la risoluzione in più rapida crescita nella categoria dei giochi, sono aumentate del +160% su base annua a luglio. Il prezzo dei monitor WQHD da 27 pollici con frequenze di aggiornamento di 240 Hz e 165 Hz è diminuito nel 2020. Le aziende che hanno ottenuto buoni risultati sono BenQ, Lenovo e MSI. Rispetto allo stesso periodo del 2019, i distributori hanno aumentato notevolmente le vendite di prodotti di queste società nel secondo trimestre.
“Sebbene le sfide economiche abbiano avuto il loro effetto sulla domanda, i blocchi hanno, finora, aiutato questo mercato che è prevalentemente concentrato sui consumatori, anche se la natura delle future misure di contenimento influenzerà le vendite nella seconda metà dell’anno. I distributori potrebbero anche trovarsi in grado di offrire ai giocatori una gamma sempre più diversificata di specifiche man mano che i problemi dal lato dell’offerta vengono risolti “, ha aggiunto Koncewicz.
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yeschanneltech · 4 years
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Il giudizio del cliente sposta gli investimenti nella customer experience
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Il giudizio del cliente sposta gli investimenti nella customer experience
In un mondo sempre più digitale e in una società che non ci immaginavamo, a mobilità e contatto ridotti, è possibile reinventare i prodotti e i servizi per venire incontro alle nuove esigenze del mercato? Che siano relazioni B2B o B2C, i clienti e consumatori hanno reso il tipo di esperienza che ricevono da un’azienda un aspetto basilare del percorso d’acquisto.
Laddove le caratteristiche del prodotto e il suo prezzo rappresentavano in passato criteri di scelta fondamentali, ora l’abbondanza di prodotti tra loro concorrenti, con poca differenziazione, e la diffusione di marketplace digitali in grado di trovare ed eguagliare qualsiasi prezzo, anche al ribasso, hanno moltiplicato le alternative ma modificato il comportamento d’acquisto, soprattutto le fasi di riacquisto e fidelizzazione.
Oggi, e per il prossimo futuro, i marchi competeranno per i clienti e per la fedeltà basata sempre più sull’esperienza che il cliente riceve. Le ultime indagini di IDC evidenziano come sette consumatori su dieci indichino in un’esperienza differenziata, non soltanto un’esperienza accettabile, un fattore chiave per la fidelizzazione. La lealtà è fondamentale per sopravvivere in un mercato competitivo. Non solo per i motivi citati prima, ma perché per un’azienda è meno costoso mantenere un cliente piuttosto che acquisirne uno nuovo.
Secondo IDC, inoltre, i clienti fedeli acquistano in media cinque volte di più. E i clienti che hanno avuto una buona esperienza lo racconteranno a 9 persone e, cosa più importante, quelli che hanno subìto una brutta esperienza lo racconteranno a 16 persone.
Le aziende devono fare i conti con clienti sempre più esigenti, in relazione tra loro e tecnologicamente all’avanguardia, anche sui giudizi. Uno spaccato del quadro di IDC
Il risultato netto è che ogni singola esperienza del cliente è fondamentale. Tenere alto il livello di coinvolgimento tra cliente e azienda, e quindi migliorare l’esperienza del cliente, è una delle ragioni principali per cui le imprese spenderanno 1.400 miliardi di dollari in iniziative di trasformazione digitale nel 2020, evidenzia IDC.
In relazione alle funzioni aziendali, quasi il 34% delle imprese punta proprio a trasformare l’area customer experience. Subito dopo, nelle priorità di trasformazione digitale delle funzioni aziendali, c’è un’altra area strettamente correlata all’esperienza del cliente: il marketing, con il 32,6%. Quasi ogni funzione aziendale che viene oggi trasformata digitalmente è legata all’esperienza del cliente, sottolinea IDC, perché il cliente è centrale per qualsiasi attività.
La tecnologia gioca un ruolo chiave nell’esperienza del cliente e nella trasformazione digitale di tale esperienza. I clienti sono oggi tecnologicamente sempre più connessi e il modo in cui i clienti utilizzano la tecnologia sta cambiando, con il risultato che le aziende devono rincorrerli.
Per esempio, entro il 2023 IDC prevede che il 65% dei clienti e consumatori utilizzerà la voce, le immagini e la realtà aumentata per interagire con brand e fornitori di servizi dai propri dispositivi mobili, estendendo l’esperienza fisica e digitale.
Dall’altro lato, le aziende si rendono conto che devono anche migliorare i risultati che derivano dalla tecnologia. Per esempio, uno spazio in crescita è l’uso della tecnologia per comprendere le emozioni dei consumatori da parte dei marchi durante il percorso di acquisto del cliente. Entro il 2022, il 75% delle imprese integrerà l’intelligenza artificiale nei processi rivolti a clienti e consumatori per ricavare informazioni esperienziali utili all’innovazione di prodotti e servizi.
L’8 ottobre, in diretta streaming dalle 11:30 alle 12:30, si svolgerà l’IDC Digital Connections: Future of Customers and Consumers 2020, un evento digitale in formato webinar concepito per fornire esempi e risposte concrete alle sfide tecnologiche e organizzative che le aziende devono affrontare per venire incontro alle esigenze di clienti B2B e consumatori B2C. Giancarlo Vercellino, associate research director di IDC Italia, insieme ad esperti di società leader in ambito IT, ci aiuterà a capire come valorizzare i dati che ci circondano, come investire il budget marketing nel prossimo semestre e come creare valore in sinergia con clienti e consumatori.
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yeschanneltech · 4 years
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Exclusive Networks conquista l'Europa centrale e orientale
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Exclusive Networks conquista l'Europa centrale e orientale
Exclusive Networks estende la sua presenza in 10 Paesi dell’Europa centrale e orientale grazie all’acquisizione di Veracomp, distributore polacco a valore aggiunto con uffici in diversi Paesi dell’Europa centrale e orientale (CEE).
Grazie a questa acquisizione, il distributore Exclusive Networks dà il via a una nuova Region in Emea.
Le due aziende sono entrambe specializzate nella sicurezza informatica delle infrastrutture di rete, distribuiscono in parte gli stessi vendor e hanno una cultura aziendale orientata alla costruzione di valore, oltre che un track record di continua crescita.
La nuova Region potrà far affidamento su questi aspetti sinergici per estendere l’attuale curva di crescita e supportare i partner locali, regionali e globali per capitalizzare le nuove opportunità derivanti dalla portata del portafoglio di soluzioni e di servizi a valore aggiunto di Exclusive Networks.
La transazione è soggetta a diverse condizioni, inclusa l’approvazione normativa, e la sua conclusione è prevista nel quarto trimestre del 2020.
“La storia di Exclusive Networks è iniziata in Europa, poi si è estesa a livello globale in EMEA, APAC e Nord America: è giunto il momento per un’espansione ulteriore in Europa centrale e orientale, che è sempre stata nei nostri piani di crescita“, ha affermato Olivier Breittmayer, CEO di Exclusive Networks. “L’acquisizione di una realtà distributiva consolidata è il modo migliore per accelerare la nostra presenza in questa nuova Region: vediamo grandi opportunità per i nostri vendor e i nostri rivenditori ed è nostra intenzione continuare a costruire sulle solide fondamenta di Veracomp. C’è già un forte allineamento culturale e operativo tra le due organizzazioni, ma il nostro piano – come sempre – è quello di continuare a sostenere questo continuo successo senza imporre nuove strutture e i manager di Veracomp stanno supportando pienamente la transazione. Veracomp vanta una lunga esperienza e una reputazione eccezionale maturata in oltre 30 anni di attività: vogliamo inserirci in questa eredità e continuare ad aggiungere la nostra avanzata esperienza a livello globale nella sicurezza informatica delle infrastrutture e nei servizi a valore a vantaggio di vendor, clienti e dipendenti”.
Siglato l’accordo di acquisizione tra Exclusive Networks e Veracomp
Fondata in Polonia nel 1990, Veracomp ha un fatturato annuo di circa 300 milioni di euro e una base clienti di oltre 3.000 rivenditori. Circa il 75% della sua attività riguarda i mercati cyber e cloud, con vendor come Fortinet, F5 Networks e Infoblox, con un portfolio che rispecchia in parte quello di Exclusive Networks.
Il gruppo impiega oltre 400 dipendenti in Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Serbia, Croazia, Slovenia, Bosnia Erzegovina, Ungheria e Bulgaria, con la possibilità di raggiungere altri 10 paesi confinanti. Comprende anche una società di formazione dedicata con sede in Polonia, Compendium, che offre oltre 1.000 corsi di formazione autorizzati dai vendor.
“Questo è un passo avanti molto positivo per Veracomp e per tutti coloro che ruotano attorno alla nostra attività“, ha affermato Adam Rudowski, CEO di Veracomp. “La collaborazione con la società dimostra che il nostro approccio ha funzionato e ora possiamo contribuire con la nostra esperienza a una mission veramente globale, continuando a puntare su crescita e creazione di maggiore valore nel canale. Per vendor e rivenditori attuali e potenziali si aprono grandi opportunità per crescere nella regione CEE e per il nostro personale si prospetta la possibilità di scrivere un nuovo capitolo di una fantastica storia di successo”.
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yeschanneltech · 4 years
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Context: vendite boom di stampanti consumer e monofunzione
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Context: vendite boom di stampanti consumer e monofunzione
Le vendite di stampanti consumer e monofunzione sono aumentate durante la pandemia.
Secondo le ultime rilevazioni Context, i principali distributori dell’Europa occidentale hanno visto un boom delle vendite di stampanti alla fine del primo trimestre del 2020 per poi diminuire nel secondo trimestre. L’improvviso aumento, per soddisfare la domanda creata dai blocchi diffusi, ha provocato un aumento delle vendite di SFP a getto d’inchiostro (stampanti monofunzione). I distributori hanno anche venduto più stampanti consumer rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Sebbene gli SFP a getto d’inchiostro abbiano registrato il più grande miglioramento anno su anno, anche le vendite di MFP a getto d’inchiostro (stampanti multifunzione) sono aumentate nel mese di marzo, così come le MFP laser, anche se su scala più modesta. Gli SFP laser hanno seguito un corso diverso, con vendite in calo e inferiori a quelle del 2019.
L’improvviso aumento e calo delle vendite di SFP a getto d’inchiostro contrasta con le prestazioni piatte di questi dispositivi nella prima metà dello scorso anno: le vendite sono aumentate del +45,6% a marzo ma i distributori hanno venduto più di diecimila unità in meno a maggio 2020 rispetto a Maggio 2019. Ciò suggerisce che l’aumento della domanda ha osservato una carenza di offerta.
Anche le vendite di stampanti multifunzione a getto d’inchiostro, costantemente le stampanti più popolari, sono aumentate a marzo. È possibile che l’aumento della domanda di SFP a getto d’inchiostro sia stato provocato da distributori e fornitori che hanno raggiunto la fine della loro fornitura di MFP a getto d’inchiostro verso l’inizio di luglio.
Il prezzo potrebbe anche essere stato un fattore di scelta in quanto il prezzo medio di vendita (ASP) degli SFP a getto d’inchiostro è sceso tra gennaio e aprile, per poi aumentare a maggio e giugno prima di scendere di nuovo a luglio, riportando le vendite a un livello corrispondente a un +9,4% su base annua aumento di anno. L’aumento delle vendite di marzo per questi prodotti è stato nel mezzo di questo calo ASP, mentre la successiva riduzione delle vendite ha coinciso con il ripristino dei prezzi più alti.
L’andamento delle vendite di stampanti durante il primo trimestre del 2020 analizzate da Context
I prodotti aziendali e di consumo hanno contribuito allo stesso modo al picco delle vendite di SFP a getto d’inchiostro di marzo. Tuttavia, in Europa occidentale, le vendite complessive ai modelli mirati alle imprese sono diminuite del -11,1% nel primo trimestre e del -20,1% nel secondo.
Nel frattempo, le stampanti destinate ai consumatori sono aumentate del +14,6% nel primo trimestre, ma solo del +4,9% nel secondo, riflettendo l’ammorbidimento del mercato quando la primavera si è trasformata in estate.
La maggior parte delle stampanti a getto d’inchiostro vendute sono MFP e la pandemia ha influenzato le vendite di MFP a getto d’inchiostro aziendali e consumer in modi molto diversi.
La crescita delle vendite di modelli di consumo ha raggiunto un’altezza del +36,3% su base annua, con i dispositivi con serbatoio d’inchiostro che hanno registrato prestazioni particolarmente buone.
Nel frattempo, le vendite delle stampanti aziendali equivalenti sono diminuite costantemente, con il calo su base annua in aumento dal -5,7% a febbraio al -32,9% a maggio, -19,2% a giugno e -43,6% a luglio.
“Data la pandemia, non sorprende che i modelli di consumo abbiano ottenuto buoni risultati e che il mercato complessivo sia stato impegnativo“, ha affermato Antonio Talia, Head of Business Analysts di Context. “Gli sviluppi nei prossimi mesi continueranno a plasmare la crescita specifica del settore e determineranno sia la durata del boom dei consumi sia se il settore delle imprese farà una buona ripresa”.
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yeschanneltech · 4 years
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Risparmio di spazio nei data center con i connettori MDC
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Risparmio di spazio nei data center con i connettori MDC
Risparmio di spazio nei data center. Rosenberger OSI annuncia l’imminente produzione in serie di MDC (Miniature Duplex Connector).
Già nel 2019, Rosenberger OSI aveva partecipato alle fiere di settore con esempi di applicazioni insieme a US Conec, azienda statunitense ideatrice del connettore.
Parallelamente alla collaborazione, soprattutto nel campo dell’assemblaggio, Rosenberger OSI ha iniziato ad integrare l’MDC nei suoi PreCONNECT cabling systems.
L’integrazione del sistema di connettori MDC nei sistemi di cablaggio PreCONNECT è un ulteriore contributo all’ottimizzazione dell’uso dello spazio nei data center e apre una nuova era. Oltre alle soluzioni Standard Density (SD), High Density (HD) e Ultra High Density (UHD), il portafoglio sarà ampliato da Mega High Density (MHD).
“Con l’MDC, la densità delle porte può essere raddoppiata o triplicata rispetto agli LC duplex per unità di altezza 19”, a seconda del sistema di pannelli, e quindi risparmiare decisamente spazio nel rack“, afferma Harald Jungbäck, Product Manager Datacenter della Rosenberger OSI.
La soluzione Mega High Density (MDH) è resa possibile perché gli adattatori MDC con tre o quattro porte possono essere utilizzati al posto di un accoppiatore LC duplex. All’interno di questo campo di applicazione, il connettore Duplex miniaturizzato si distingue per il suo metodo di inserimento ed estrazione push-pull-boot flessibile e robusto, che permette una facile manipolazione nonostante la più alta densità di porte.
Harald Jungbäck, Product Manager Datacenter di Rosenberger OSI
Risparmio di spazio nei data center con i connettori MDC. L’MDC è un vero connettore duplex push-pull basato sulla tecnologia a ferula interamente in ceramica da 1,25 mm e appartiene alla categoria dei connettori Very Small Form Factor (VSFF).
Sviluppato come Media Dependent Interface (MDI) o Optical Interface dei nuovi transceiver SFPDD e QSFP-DD, Jungbäck dà importanza a questo connettore innovativo: “Con il lancio sul mercato dei due nuovi transceiver con l’MDC come interfaccia del connettore, esso ha il potenziale per sostituire il connettore di massa LC duplex. Siamo lieti, come già avvenuto negli anni ’90 con l’MTP, di essere partner pioniere della US Conec”, ha dichiarato il Product Manager.
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yeschanneltech · 4 years
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Riparte Seeds for the Future, Huawei forma i giovani
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Riparte Seeds for the Future, Huawei forma i giovani
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Riparte Seeds for the Future, il programma annuale di formazione organizzato e finanziato da Huawei, giunto alla sua settima edizione, che ha l’obiettivo di promuovere il merito e l’eccellenza tra i giovani del settore ICT, focalizzandosi non solo sugli aspetti formativi ma anche sull’applicazione concreta nel mondo industriale.
Quest’anno il programma si propone con nuove modalità che meglio rispondono alle circostanze attuali venutesi a creare a seguito dell’epidemia di Covid19. Nell’intento di assicurare continuità al programma, Huawei ha progettato una versione online del training aperto a 50 studenti iscritti a una facoltà italiana di Ingegneria delle Telecomunicazioni, Informatica, Elettronica o Matematica.
Il progetto Seeds for the Future 2020 sarà articolato in due parti: La prima, aperta a 50 studenti, si svolgerà dal 2 al 6 novembre su una piattaforma online dedicata alla quale i giovani selezionati potranno accedere previa registrazione. La seconda parte del training sarà invece riservata a 10 dei 50 studenti selezionati e si svolgerà in presenza dal 9 al 13 novembre presso i centri di eccellenza di Huawei a Milano.
Al sito internet dedicato è possibile inviare la propria candidatura a Seeds for the Future 2020 compilando il modulo d’iscrizione online entro il 5 ottobre 2020.
Seeds for the Future è il principale programma CSR a livello globale di Huawei. Lanciato nel 2008, ha l’obiettivo di sviluppare talenti ICT locali, migliorare la condivisione delle conoscenze tecnologiche e promuovere un maggiore interesse per il settore ICT. Fino a oggi, Seeds for the Future ha coinvolto 126 Paesi e ha visto la partecipazione di 5.773 studenti.
Il progetto Seeds for the Future si colloca all’interno dei piani di investimento in innovazione dell’azienda che da anni destina tra il 10% e il 15% del proprio fatturato globale alla Ricerca e Sviluppo. L’investimento complessivo di Huawei in ricerca negli ultimi 10 anni ha superato gli 86 miliardi di dollari.
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yeschanneltech · 4 years
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Sergio Feliziani è Country Manager di Commvault Italia
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Sergio Feliziani è Country Manager di Commvault Italia
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Sergio Feliziani è il nuovo Country Manager di Commvault Italia. Feliziani ha la responsabilità di sviluppare nuove opportunità di business sul mercato italiano, accrescere e consolidare l’ecosistema di clienti e partner esistente.
Feliziani vanta oltre 20 anni di esperienza nel mercato ICT, duranti i quali ha sviluppato solide competenze in ambito manageriale, tecnologico e commerciale. Prima del suo ingresso in Commvault, ha ricoperto ruoli di responsabilità in realtà internazionali come Sun/Oracle, EMC, IBM e ServiceNow.
“Siamo lieti di affidare a Sergio la guida della sede italiana e siamo certi che le sue consolidate competenze permetteranno di accelerare l’espansione del business di Commvault in Italia,” sottolinea Gabriel Martin, Area Vice President Emea Western e Israele dell’azienda. “La sua esperienza e le relazioni nei settori Telco, Public e Enterprise, gli consentiranno di sviluppare nuovi approcci alle vendite per creare importanti nuove opportunità nel mercato italiano.”
La nomina di Sergio Feliziani come Country Manager di Commvault Italia segue una serie di recenti annunci volti a rafforzare la strategia e gli investimenti di Commvault a livello italiano e internazionale, per estendere il posizionamento dell’azienda nel settore della gestione intelligente e sicura dei dati, in un momento come quello attuale in cui l’adozione del cloud sta vivendo un’accelerazione senza precedenti.
“Sono molto orgoglioso di entrare a far parte di Commvault, azienda da sempre riconosciuta sul mercato per il suo spirito innovativo e il portfolio di soluzioni all’avanguardia e in costante evoluzione,” sottolinea Feliziani. “Le mie priorità saranno di rafforzare le relazioni con i nostri clienti e partner, per analizzare e comprenderne le esigenze in questa “nuova normalità” che stiamo affrontando e accompagnarle nel percorso di trasformazione digitale e gestione dei dati.”
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yeschanneltech · 4 years
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Esprinet brinda a un semestre con segno positivo
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Esprinet brinda a un semestre con segno positivo
Se da un lato lo smartworking e l’e-learning hanno trainato le crescite di Pc e smartphone che, rispettivamente, hanno fatto un +11% e un +23% a causa del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19, dall’altra anche i ricavi di Esprinet hanno visto una crescita del 7%. Il Consiglio di Amministrazione di Esprinet ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2020.
Il mercato degli IT Clients ha registrato una crescita del +6%, trainata dal forte aumento della domanda di PC con crescite a doppia cifra a partire da marzo, mentre il Printing segna una performance del -9% nel semestre. Per quanto riguarda il mercato dei Consumer Electronics, i driver della crescita post lockdown sono stati Smartphone (+64% a giugno 2020) ed Elettrodomestici (+61% a maggio 2020, +43% a giugno 2020). Le Advanced Solutions registrano nel semestre una crescita del +5% trainate dalla domanda di Software, Servizi, Cloud, in grado di compensare la minor richiesta dei componenti Hardware (-5%).
I Ricavi sono pari a 1.834,7 milioni di euro, +7% rispetto a 1.717,5 milioni di euro nel primo semestre 2019, con un +15% nel segmento Consumer Electronics trainato dalla crescita del +23% degli Smartphone, e un +5% nel segmento IT Clients per effetto del forte incremento dei PC (+11%). Nel segmento Advanced Solutions i ricavi relativi a Software, Servizi e Cloud crescono del +21% anche per effetto degli investimenti delle imprese e delle istituzioni governative per garantire il funzionamento da remoto delle proprie attività.
La crescita del Q2 2020 (+9%) ha recuperato terreno
Dopo un Q1 2020 con ricavi in crescita del +4% a 913,8 milioni di euro, nel Q2 2020 il Gruppo ha registrato Ricavi pari a 920,9 milioni di euro, +9% rispetto al Q2 2019 (842,0 milioni di euro) grazie alle ottime performance nei mesi di maggio e giugno che hanno più che compensato il calo del -19% registrato ad aprile. Esprinet consolida le proprie quote di mercato e nel Q2 2020 registra il miglior risultato degli ultimi anni in tutti i mercati di riferimento. L’andamento favorevole dei ricavi si conferma ulteriormente nel bimestre luglio-agosto che ha registrato ricavi in crescita di circa 180 milioni di euro pari ad un +32% sull’analogo bimestre del 2019.
Consolidamento sui mercati con esplosione in Spagna e Portogallo
Nel primo semestre 2020 tutti i mercati di riferimento hanno registrato una crescita: secondo i dati Context, il mercato in Italia è pari a 3,9 miliardi di euro (+7,9% rispetto al H1 2019), mentre la Spagna vale 2,6 miliardi di euro (+2,9% rispetto al H1 2019) e il Portogallo circa 652 milioni di euro (+7,9%). Esprinet sovraperforma il mercato in Spagna (+10%) e Portogallo (+68%), premiando gli investimenti effettuati per il magazzino in loco; in Italia la crescita è del +6%. Dopo un primo bimestre in forte crescita, il mercato ha registrato una flessione nel bimestre marzo-aprile per effetto delle misure di contenimento messe in atto dai governi; maggio ha mostrato una crescita del mercato italiano e un rallentamento del calo nel mercato spagnolo, mentre giugno ha confermato la ripresa in tutti i mercati (+35% in Italia, +19% in Spagna e +19% in Portogallo).
Business e Consumer entrambi in crescita
Esprinet brinda a un semestre con segno positivo. Nel dettaglio, nel primo semestre 2020 il mercato ha registrato una crescita del +5% nel Segmento Business, e del +7% nel Segmento Consumer. L’andamento mensile mostra per gli IT Reseller (Segmento Business) una continua crescita e una buona resilienza nel mese di aprile (-6,6%) favorita anche dai molti progetti di smartworking attivati dalle imprese e dagli enti governativi; il Segmento Consumer ha invece mostrato un significativo crollo dei volumi nel bimestre marzo e aprile (-14% e -23% rispettivamente) dovuto al lungo periodo di chiusura dei punti vendita solo in parte compensato dalla migliore performance delle vendite on-line, per poi crescere a doppia cifra post lockdown con performance del +50% nel mese di giugno. I Ricavi del Gruppo mostrano una crescita sia nel Segmento Business (+6%) sia nel Segmento Consumer (+7%); in questo contesto Esprinet ha contribuito a garantire la business continuity degli utilizzatori finali degli IT Reseller, facendo inoltre fronte ai picchi di domanda post lockdown del canale Retailer / E-tailer. Esprinet brinda a un semestre con segno positivo sostenuto dalle dichiarazioni del suo AD.
Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet
“Forte posizionamento competitivo, chiarezza degli obiettivi, coesione e flessibilità del team, ampiezza del portafoglio prodotti, e solidità finanziaria hanno confermato la centralità del ruolo di Esprinet nella supply chain IT. Nonostante le interruzioni della catena di fornitura, le misure di contenimento adottate dai governi e l’incertezza del contesto economico – spiega Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet – abbiamo garantito e garantiamo affidabilità e stabilità a fornitori e clienti soddisfacendo la crescente domanda di digitalizzazione. Abbiamo registrato il miglior risultato di ROCE degli ultimi 18 trimestri grazie alla forte focalizzazione sul miglioramento del circolante. Continuiamo a far evolvere il nostro portafoglio in aree con il maggiore potenziale di crescita sul lungo periodo: l’acquisizione di GTI, il distributore di software e soluzioni “cloud” leader in Spagna, per la quale è già stata ottenuta l’autorizzazione antitrust spagnola, è un passo importante in questa direzione. I risultati del primo semestre e le ottime performance di luglio e agosto, che hanno registrato ricavi in crescita di circa 180 M€ pari a un +32% sull’analogo bimestre del 2019, ci consentono di stimare per l’esercizio 2020, non conteggiando l’effetto del consolidamento di GTI, ricavi superiori a 4,3 miliardi di euro. L’EBITDA Adjusted è atteso nel range tra 56 e 61 milioni di euro in forte crescita rispetto al 2019, preludio della progressiva focalizzazione sulla redditività quale principale driver per la crescita del ROCE.”
I risultati nel concreto
Esprinet brinda a un semestre con segno positivo grazie al Margine Commerciale Lordo è pari a 82,8 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +2% rispetto al primo semestre 2019 (81,4 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la leggera riduzione del margine percentuale (4,51% contro 4,74%) e nonostante l’effetto diluitivo legato alla significativa riduzione di ricavi e conseguente margine di Celly causata dalla parziale interruzione di attività.
L’EBITDA Adjusted, è pari a 24 milioni di euro, +16% rispetto a 20,6 milioni di euro nel primo semestre 2019, calcolato al lordo di costi one-off pari a 1,1 milioni di euro (0,9 milioni di euro legati all’operazione finalizzata all’acquisizione di GTI e 0,2 milioni di euro sostenuti per far fronte alla pandemia da Covid-19).
L’EBIT Adjusted, al lordo di 2,2 milioni di euro di oneri non ricorrenti (1,1 milioni di euro di costi one-off sopra citati e 1,1 milioni di euro di impairment del goodwill relativo alla CGU attribuibile alla distribuzione di accessori per la telefonia mobile di cui si occupa la controllata Celly), è pari a 16,8 milioni di euro, +20% rispetto a 14,0 milioni di euro nel primo semestre 2019. L’EBIT è pari a 14,6 milioni di euro, registrando una crescita del +4% rispetto al primo semestre 2019.
L’Utile ante imposte è pari a 10,7 milioni di euro (+5% rispetto a 10,2 milioni di euro nel primo semestre 2019). L’Utile Netto è pari a 7,7 milioni di euro, +1% (7,6 milioni di euro nel primo semestre 2019).
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yeschanneltech · 4 years
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Piano voucher: anche il consumatore deve decidere
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Piano voucher: anche il consumatore deve decidere
Aires ha risposto alla consultazione indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico in riferimento al “Piano voucher per la connettività in banda ultra larga di famiglie con ISEE fino a 50.000 euro e imprese”.
L’obiettivo della misura voluta dal Ministero è quello di promuovere e incentivare la domanda di servizi di connettività a banda ultra larga in tutte le aree del Paese e aiutare le famiglie a basso reddito a superare l’attuale divario digitale. Il Ministero prevede quindi l’introduzione di un sistema di voucher volti a coprire i costi derivanti dall’accesso a Internet ad alta velocità e all’acquisto di dispositivi elettronici aggiuntivi, come tablet o computer, per fruire del servizio.
Pur trattandosi di un intento lodevole e meritevole da parte del Governo, desta forte preoccupazione la scelta del Ministero dello Sviluppo Economico di affidare ai soli operatori di telecomunicazioni sia l’erogazione dei servizi di connettività sia quello dei dispositivi elettronici aggiuntivi, senza lasciare al consumatore possibilità di scelta.
Nel documento inviato da Aires al Ministero si sottolinea che la mancata libertà di scelta e controllo dell’utente sull’apparecchiatura finale rappresenta una significativa e ingiustificata limitazione nella scelta per i consumatori che invece di poter contare sull’articolata pluralità di offerta di modelli – e di produttori – disponibili sul libero mercato, sarebbero costretti a operare una scelta obbligata fra il piccolo numero di apparati rivenduti dal loro fornitore di connettività. Tale scelta, inoltre, rischia di avere un effetto dirompente sulla concorrenza tra produttori e importatori di hardware con effetti pesantissimi ai danni dei rivenditori di elettronica di consumo.
Davide Rossi, Direttore Generale della Aires
Come evidenziato dal Direttore Generale della Aires, Davide Rossi: “Vincolare la fornitura dei dispositivi elettronici unicamente ai fornitori dei servizi di connettività è una scelta pericolosa, fortemente lesiva della libertà di consumo e della concorrenza tra operatori. Non è garantita la libertà di scelta e controllo dell’utente sull’apparecchiatura finale (principio che trova fondamento nell’art. 3, co. 1, del Regolamento (EU) 2015/2120). Il voucher dovrebbe essere invece realizzato in modo da prevenire effetti distorsivi sul mercato, permettendo all’utente di utilizzarlo presso l’operatore economico di propria scelta senza escludere indebitamente la gran parte degli operatori economici attivi sul mercato della produzione, dell’importazione e della distribuzione di prodotti hardware”.
Per maggiori approfondimenti, si riporta di seguito uno stralcio del documento inviato al Ministero dello Sviluppo Economico.
Estratto – AIRES OSSERVAZIONI IN MERITO ALLA CONSULTAZIONE: “Piano voucher per la connettività in banda ultra larga di famiglie con ISEE fino a 50.000 euro e imprese”
[…] Nel testo oggetto di consultazione è stabilito che per le famiglie “standard” (senza limiti ISEE) sia erogato un voucher dall’importo pari a 200 Euro, destinato unicamente all’abbonamento a servizi che offrano una connettività pari almeno a 30Mps; per le famiglie a basso reddito (ISEE< 20.000 Euro), invece, il voucher è di 500 euro e, oltre che per servizi di connettività, è destinato anche ad elementi hardware, ossia i tablet o pc, forniti dal medesimo operatore che ha offerto il servizio.
Su questo specifico aspetto rileviamo le seguenti criticità:
1. Mancata libertà di scelta e controllo dell’utente sull’apparecchiatura finale – gli utenti verrebbero significativamente limitati nella scelta di apparati conformi alle loro specifiche esigenze.
Invece di poter contare sull’articolata pluralità di offerta di modelli – e di produttori – disponibili sul libero mercato, i consumatori sarebbero costretti ad operare una scelta obbligata fra il piccolo numero di apparati rivenduti dal loro fornitore di connettività. Ciò, beninteso, ipotizzando ottimisticamente che il fornitore offra effettivamente una minima scelta, e non proponga invece un unico prodotto standard per tutti i clienti o comunque pochi modelli selezionati comunque da un unico fornitore.
Affidare l’erogazione dei dispositivi aggiuntivi unicamente agli operatori di telecomunicazioni non è il modo più opportuno per garantire una migliore connessione internet per le famiglie. Al contrario, riteniamo che l’estensione dei voucher ad una gamma più ampia e completa di prodotti (come quella offerta dai rivenditori di elettronica di consumo) possa contribuire molto meglio all’interesse del consumatore.
Inoltre, tale limitazione alla libera scelta di Modem, Tablet e Personal Computer è tanto più ingiustificabile considerando che Modem Tablet e PC sono apparati che rientrano nella “rete privata” che deve restare sotto il controllo dell’utente, e non devono essere obbligatoriamente agganciati alla “rete pubblica” del fornitore di connettività.
2. Tutela della concorrenza
Dal momento che i voucher in oggetto sarebbero utilizzabili unicamente presso gli operatori di telecomunicazioni, osserviamo che tutte le altre società specializzate nella fornitura di dispositivi di elettronica di consumo siano di conseguenza escluse dal regime dei voucher. Poiché i rivenditori di elettronica di consumo e gli operatori di telecomunicazioni sono in diretta concorrenza tra loro nella vendita di ulteriori dispositivi elettronici, è evidente che se perseguita, la scelta conferirebbe agli operatori di telecomunicazioni un vantaggio di mercato sostanziale e ingiustificato.
È di tutta evidenza, infatti, che quando milioni di famiglie e imprese potranno avere (anche se solo per un periodo limitato di tempo) gratuitamente connessione e apparecchiature messe a disposizione dagli operatori di telecomunicazione, le vendite di questi apparecchi subiranno un blocco quasi totale in tutti gli altri canali di vendita.
Tutto questo potrebbe avere ricadute enormi, anche dal punto di vista occupazionale, verso un settore già messo a dura prova dalla concorrenza asimmetrica che subisce dalle piattaforme online.
3. Tutela degli Utenti che, una volta cessati i voucher, rischiano di essere messi in una condizione di sudditanza economica verso gli operatori di telecomunicazione
Ad oggi i dati di mercato mostrano come i consumatori prediligano (anche perché più conveniente) rivolgersi ai rivenditori ed acquistare i propri prodotti elettronici, magari anche ricorrendo al credito al consumo.
Altre formule di vendita rateale o simili attuate dagli operatori telefonici ed elettrici hanno dimostrato di avere un decrescente favore da parte della clientela.
Esiste il rischio potenziale che i consumatori siano lasciati in una condizione di dipendenza economica dagli operatori di telecomunicazioni, una volta utilizzato il loro voucher. Occorre considerare che, una volta che i dispositivi saranno assegnati ai consumatori, gli operatori di telecomunicazioni si troveranno in una posizione tale da poter imporre sanzioni in caso di risoluzione del contratto o in caso di passaggio ad altri operatori concorrenti. Inoltre, come ulteriore conseguenza, qualora le famiglie non rinnovino il loro contratto alla fine del periodo di finanziamento, è quasi certo che si troveranno nuovamente prive di dispositivi elettronici adeguati.
[…] Alla luce delle considerazioni esposte, riteniamo che il voucher in oggetto dovrebbe essere realizzato in modo da prevenire effetti distorsivi sul mercato, permettendo all’utente di utilizzarlo presso l’operatore economico di propria scelta.
Riservando il voucher unicamente agli operatori di telecomunicazioni, oltre a limitare ingiustificatamente la libera scelta del consumatore si escludono indebitamente la gran parte degli operatori economici attivi sul mercato della produzione, dell’importazione e della distribuzione di prodotti hardware.
L’esperienza positiva e ben collaudata del Bonus Docenti (utilizzabile in maniera modulare) potrebbe essere adattata alla fattispecie. Si potrebbe infatti – molto facilmente anche da punto di vista della implementazione tecnica – consentire ai beneficiari del Bonus di destinare solo una parte di esso alla stipula di un contratto per la connettività. Con la restante capienza gli stessi potrebbero procedere all’acquisto (per l’intero costo se l’importo lo consentisse o allo sconto per il valore residuo ancora disponibile) di un Modem, di un Tablet o di un Personal Computer di propria scelta.
In questo modo, sarebbe pertanto possibile: rispettare alcuni principi cardine del Diritto della Concorrenza tra imprese, garantire agli utenti una piena libertà di scelta nel quadro della neutralità tecnologica, agevolare l’acquisto del dispositivo e non il suo utilizzo temporaneo legato alla durata del contratto di servizio stipulato.
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yeschanneltech · 4 years
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Continua l'impegno di Canon per il canale
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Continua l'impegno di Canon per il canale
Continua l’impegno di Canon nel sostenere la crescita dell’attività del canale, per affiancare i partner nella continua evoluzione degli ambienti di lavoro dei loro clienti. I più recenti aggiornamenti della offerta hardware e software, che interessano uniFLOW Online, imageRUNNER ADVANCE e il nuovo sub brand i-SENSYS X, sono intesi a offrire ai partner modalità di lavoro efficienti e produttive in qualsiasi ambiente lavorativo. Tutto grazie a un unico fornitore.
Nuove opportunità di business si prospettano per i partner di Canon grazie agli ultimi aggiornamenti di uniFLOW Online, la soluzione di gestione dell’output basata su cloud. Ideale per le aziende che richiedono flussi documentali più efficienti in postazioni multiple, l’automazione integrata consente ai clienti di gestire i documenti con maggiore semplicità grazie al cloud. uniFLOW Online 2020.2 diminuisce il carico di lavoro dei dipendenti e le possibilità di errore, risparmiando tempo e risorse. Consente di ampliare efficacemente l’offerta e di restare competitivi in un panorama in continua evoluzione.
L’ultima versione del software comprende la funzione Filing Assist per tutta la linea imageRUNNER ADVANCE. Sarà quindi possibile offrire ai clienti una soluzione innovativa che identifica e archivia automaticamente i documenti acquisiti. I dettagli della scansione, come il tipo di documento o il nome dell’azienda, vengono estratti al momento della digitalizzazione e utilizzati per rinominare e salvare immediatamente i documenti nella posizione cloud corretta. Grazie al machine learning, il software impara a riconoscere i documenti aziendali comuni così da consentire una veloce archiviazione automatica in futuro.
Canon imageRUNNER ADVANCE 4235i
Oltre a offrire un forte vantaggio competitivo basato su una tecnologia all’avanguardia, Canon annuncia l’evoluzione della linea A4 con l’aggiornamento della gamma imageRUNNER ADVANCE DX, oltre alla creazione di una nuova sotto gamma di i-SENSYS.
Forte del successo ottenuto con l’introduzione della linea di dispositivi A3 che consentono trasformazioni digitali, la gamma imageRUNNER ADVANCE DX includerà ora tre nuove serie di dispositivi A4. Assicurare un’esperienza utente coerente sull’intera gamma fa parte dell’impegno di Canon volto a offrire nuovi dispositivi che facciano evolvere il suo portfolio oltre la mera tecnologia di stampa e scansione, creando hub adattabili per la trasformazione digitale, indipendentemente dal livello di sviluppo raggiunto dei clienti e dalla configurazione dei loro ambienti lavorativi.
Progettata appositamente per il mercato B2B, la nuova gamma i-SENSYS X è stata strutturata in modo da offrire ai clienti soluzioni di valore, che permettano di beneficiare di nuove entrate con margini di profitto più elevati rispetto al passato.
Canon i SENSYS MF8580Cdw
Con la nuova interfaccia utente ottimizzata, che consente a chi lavora da remoto di connettersi al cloud di uniFLOW Online senza la necessità di ricorrere a sofisticate configurazioni, diventa ancora più semplice l’implementazione di opzioni per uffici domestici o hub.
In questo modo è possibile offrire con maggiore convenienza dispositivi A4 e consumabili a un mercato in rapida evoluzione e dove temi come lo smart e home working si fanno sempre più concreti per un crescente numero di aziende.
L’introduzione di tutti questi miglioramenti consente di trarre vantaggio dalla flessibilità e dalle opportunità di crescita di un portfolio di sistemi A4 ancora più ampio e diversificato che soddisfa qualsiasi tipo di esigenza di stampa, copia, fax e scansione b/w e colore.
Ora l’intera gamma imageRUNNER ADVANCE DX potrà beneficiare dell’aggiornamento 3.11 della Unified Firmware Platform di Canon, che soddisfa i più recenti requisiti di connettività, sicurezza e compatibilità con Universal Print di Microsoft. Tutti i dispositivi imageRUNNER ADVANCE DX si basano su Unified Firmware Platform che consente di supportare i clienti con aggiornamenti regolari, assicurando che le flotte siano sempre in linea con le esigenze del mercato.
Taz Nakamasu, Executive Vice President of B2B Document Solutions, Canon Europe ha affermato: “Ci impegniamo affinché i nostri partner abbiano tutte le possibilità di supportare i clienti e realizzare importanti opportunità di vendita non solo in questo periodo di cambiamento ma anche in futuro. Anche prima della crisi globale, sapevamo che i nostri partner si stavano dedicando assiduamente ad aiutare le aziende ad accelerare i loro sforzi in termini di trasformazione digitale per restare competitive. Ecco perché vogliamo garantire che i nostri partner siano dotati degli strumenti più efficienti e interconnessi per clienti di ogni dimensione, in qualsiasi situazione o mercato verticale. Lavorando con un unico fornitore.
Informiamo costantemente i nostri partner sugli aggiornamenti del software uniFLOW Online e della Unified Firmware Platform in modo che possano essere in grado di portare sul mercato le ultime innovazioni per la gestione in sicurezza dell’informazione aziendale. Inoltre lavoriamo a stretto contatto con aziende fidate come McAfee e Microsoft per garantire un’integrazione senza soluzione di continuità con la tecnologia usata più comunemente. I nostri partner possono così offrire proposte di elevato livello ai loro clienti, in ogni fase del loro percorso di trasformazione.
I nostri dispositivi sono alla base della nostra filosofia di partnership e del nostro impegno costante volto a sostenere soluzioni di lavoro digitali. Desideriamo assicurare che i nostri partner dispongano di una varietà di opzioni da offrire ai loro clienti, per farli continuare a crescere e affrontare nuove sfide. Dai dispositivi di dimensioni ridotte per l’ufficio domestico a quelli per l’ufficio, dalla gamma i-SENSYS X a imageRUNNER ADVANCE DX, i nostri partner continueranno a beneficiare della flessibilità e innovazione del nostro portfolio e della nostra capacità di permettere alle aziende di oggi di avere successo domani.”
Le serie imageRUNNER ADVANCE DX C477 e imageRUNNER ADVANCE DX C257/C357 sono già disponibili
La serie imageRUNNER ADVANCE DX 717/617/527 sarà disponibile dal 1° ottobre
Le serie i-SENSYS X C1127i e iF (MFP), C1127P (SFP), 1238i e iF (MFP), 1238P e Pr (SFP) e 1643P (SFP) sono già disponibili.
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yeschanneltech · 4 years
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Computer Gross distribuisce Dropbox Business
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Computer Gross distribuisce Dropbox Business
Computer Gross ha siglato un accordo di distribuzione con Dropbox Business, realtà attiva in ambito di collaborazione intra ed inter aziendale.
Il vantaggio di questo nuovo sodalizio si traduce, per il canale, nella possibilità per gli oltre 13.000 partner di Computer Gross di offrire ai propri clienti una soluzione in cloud che aiuti a sviluppare la cultura aziendale della collaborazione e che risponda all’esigenza sempre maggiore di Digital Transformation del mercato.
La missione di Computer Gross è quella di favorire questo cambiamento strategico e culturale, offrendo soluzioni IT che pongono al centro l’utilizzatore, la sicurezza di archiviazione e la possibilità di architettare un ecosistema di lavoro efficiente.
Computer Gross distribuisce Dropbox Business ma a completamento dell’offerta HelloSign: classificato come leader nel 2020 da Aragon Research Globe per il Digital Transaction Management, è utilizzato da milioni di utenti per la gestione di file firmati elettronicamente.
L’importanza della scelta strategica di acquisire la distribuzione di queste soluzioni è enfatizzata dall’impegno di Computer Gross per lo sviluppo infrastrutturale interno, testimoniato dall’implementazione di un cloud marketplace. Lo scopo è quello di fornire un servizio di valore ai rivenditori al fine di garantire una gestione automatica degli abbonamenti e l’efficienza delle procedure di rinnovo.
“La Digital Transformation è una delle maggiori prove con cui le aziende si stanno misurando al giorno d’oggi. La sfida attuale è quella di organizzare un ambiente di lavoro intelligente nel quale convivono tutti gli strumenti e che può essere strumento di collaborazione tra team, da qualsiasi dispositivo. Lo smart workspace Dropbox consente di limitare la complessità, agevolando lo svolgimento delle attività e ponendo al centro l’utilizzatore e le sue necessità“, sottolinea Rino Mura, Head of Channel, Growth & Emerging Channel Lead – Dropbox.
“Siamo molto soddisfatti dell’accordo appena firmato con Dropbox, un’ottima soluzione per accogliere le esigenze di un mondo del lavoro interconnesso e rispondente a migliaia di input”, dichiara David Baldinotti, Business Unit Manager Software di Computer Gross. “La tecnologia Dropbox si colloca all’interno dell’offerta di Pico, Business Unit di Computer Gross e contribuisce a valorizzare ed arricchire il nostro portafoglio di soluzioni in questo segmento di riferimento. È uno strumento facilmente integrabile in qualsiasi contesto e rappresenta un’opportunità per i nostri rivenditori specializzati e system integrator che si trovano a soddisfare esigenze dovute a modalità lavorative in costante cambiamento, in un panorama aziendale sempre più variegato.”
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yeschanneltech · 4 years
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Dispositivi indossabili in crescita in Nord America. Prezzi in calo
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Dispositivi indossabili in crescita in Nord America. Prezzi in calo
Secondo Canalys il mercato dei dispositivi indossabili in Nord America cresce del 10% poiché i prezzi medi di vendita subiscono un calo.
Nel secondo trimestre 2020, il valore di mercato dei cinturini indossabili in Nord America è rimasto invariato rispetto all’anno precedente a 2 miliardi di dollari, nonostante le vendite siano cresciute del 10% all’anno.
Il prezzo medio di vendita è diminuito dell’11% a 235 dollari a causa del boom dei tracker di attività di fascia bassa e del 30% di crescita su base annua per Apple Watch Series 3. Apple Watch Series 5 è stato lo smartwatch più venduto del Nord America, in linea con quello dell’anno scorso della serie 4.
Il Nord America è stata solo una delle due regioni a crescere di trimestre in trimestre, a dimostrazione della domanda sostenuta dei consumatori di dispositivi da polso. Mentre i consumatori facevano i conti con i budget personali, la loro parsimonia ha alimentato una crescita notevole tra i marchi meno conosciuti di tracker di attività su piattaforme di e-commerce come Amazon.
L’analista di Canalys Vincent Thielke ha commentato: “Gli americani hanno investito molto in tracker inferiori ai 50 dollari durante la pandemia per essere responsabili della maggior quantità di tempo trascorso a casa. L’introduzione di Halo tracker da parte di Amazon nel terzo trimestre è stata tempestiva, dopo due trimestri consecutivi di forti vendite di tracker di attività. Le app complementari basate su abbonamento hanno aiutato Fitbit e i giocatori meno familiari come Whoop a differenziarsi meglio dalla vasta gamma di dispositivi venduti online. Le offerte di servizi chiavi in ​​mano si sono rivelate un sorprendente vincitore della pandemia in quanto l’allontanamento sociale ha scoraggiato i personal trainer e gli esercizi in prossimità degli altri “.
Dispositivi indossabili in crescita in Nord America. L’aumento delle bande basiche ha compensato il terzo trimestre consecutivo del declino degli smartwatch degli Stati Uniti, innescato dalla cancellazione dell’inventario del canale mentre Samsung e Fitbit hanno preparato le versioni di agosto.
I marchi Wear OS hanno anche ridotto notevolmente il sell-in a causa della chiusura dei negozi, ma anche quando hanno iniziato la transizione al chip di nuova generazione di Qualcomm.
Poiché tutti i principali fornitori hanno puntato gli occhi sul 2021, i dispositivi orientati alla medicina sposteranno alcuni prodotti in un livello elevato, creando una differenziazione più forte tra fitness occasionale e monitoraggio avanzato della salute.
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yeschanneltech · 4 years
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Digital Design Days online più creativi e brillanti
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Digital Design Days online più creativi e brillanti
“Scopri le ultime strategie e migliora le tue capacità con le menti più creative e brillanti del Design Digitale mondiale. Accedi all’evento che ti permetterà di affrontare le sfide di oggi e cogliere le migliori opportunità per il tuo futuro“.
Questi i messaggi lanciati alla community globale dei designer dal team organizzatore dei Digital Design Days, previsti dal 22 al 24 ottobre totalmente online. Un’edizione di RESTART che rimette al centro la professione del designer digitale e ne crea un’occasione di formazione, aggiornamento e stimolo per una riprogettazione del proprio futuro.
Digital Design Days online 2020
  Come promesso in occasione del primo annuncio avvenuto lo scorso mese di luglio, i contenuti per i partecipanti saranno garantiti da presenze del calibro di: Cindy Chanstain, SVP, Global Customer Experience & Design di Mastercard; Mara Sandoval, Head of Design and Interaction di World Economic Forum; Eric Snowden, Senior Design Director di Adobe; Michael Wong, Co-Founder Mizko, Raw.Studio; Sanja Ristic, Immersive Digital Experiences Animalize; Joel Krieger, Chief Creative Officer di Second Story; Margot Gabel, Lead Designer presso Build in Amsterdam; Michelle Morrison, Design Operations di Dropbox; Ferdi Alici, Founder & Creative Director di Ouchhh.
Per la prima volta i relatori condividono con i partecipanti i loro progetti più significativi, raccontandone in dettaglio il percorso e i processi, dal concept iniziale ai risultati finali.
Questa condivisione di esperienze professionali è una occasione formativa finalizzata a elevare le abilità e le competenze dei partecipanti.
I tre giorni di conferenze, masterclass e attività di networking permettono di incontrare i leader visionari, i brand più innovativi, entrare a far parte con i migliori professionisti nel mondo di una fervente community globale, in continua crescita.
Filippo Spiezia, fondatore, direttore creativo e curatore dei Digital Design Days
“A ogni edizione dei DDD abbiamo sempre cercato di dare un valore aggiunto alla community”, afferma Filippo Spiezia, fondatore, direttore creativo e curatore dei Digital Design Days. “A questo giro abbiamo pensato all’esigenza di un momento di rilancio, fatto di apprendimento delle strategie avanzate e più innovative, di nuovi strumenti e di tecniche che permettono di amplificare le strategie e le proprie capacità creative, di reinventarsi ed essere protagonisti del cambiamento, come vuole questa professione. Per l’edizione di ottobre stiamo puntando tutto sul Re-Start perché il nostro l’obiettivo è fornire ai partecipanti un modo per ripartire di slancio e creare nuove opportunità di business in un anno che ha segnato tutto il mondo profondamente”.
I DDD per i partecipanti iniziano già ora: sul sito www.ddd.it si può seguire la definizione del programma, scoprire i relatori annunciati, iscriversi alla newsletter, acquistare lo Streaming Pass dell’evento.
Altra novità è il DDDX DIALOGUE, una conversazione live con un ospite speciale in compagnia di Dot Lung; un appuntamento settimanale ogni venerdì aperto a tutti sul canale Instagram dei “Digital Design Days” per un confronto interattivo con ospiti su vari argomenti del design digitale e su progetti innovativi. Ecco i primi appuntamenti:
– Venerdì 4 settembre: Liva Grinberga, Associate Design Director Analog Folk
– Venerdì 11 settembre: Polina Zakh, VP & Creative Lead Sila Sveta
Per allargare il proprio network sarà presto nuovamente disponibile SAY HELLO, la App che permette di entrare in contatto con i partecipanti, i partner e gli speaker dei Digital Design Days, nonché con i professionisti di tutto il mondo.
Lo Streaming Pass acquistabile dal sito o cliccando qui prevede 3 giorni di evento online, accesso a tutti i talk, networking experience app, sconti esclusivi + goodies e le registrazioni dei talk per riguardarli anche successivamente.
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