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#salute degli occhi
thiagoarantesousa · 5 months
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👁️ VITAVISIN CAPS RECENSIONI 2023 (⚠️AVVISO IMPORTANTE!!!⚠️) LA VERITÀ COMPLETA | OPINIONE ONESTA
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serial-traveler · 1 year
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#Avere gli occhi rossi può essere preoccupante?
Avere gli occhi arrossati, irritati o iniettati di sangue è relativamente comune, spesso è motivo di preoccupazione ma raramente è grave, e la cura è semplice. #NoNewsMagazine #NNMag #NNMagazine #salute #benessere #curadegliocchi
Avere gli occhi arrossati, irritati o iniettati di sangue è relativamente comune, spesso è motivo di preoccupazione ma raramente è grave, e la cura è semplice. (more…)
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belladecasa · 7 months
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Rientro, mi guardo, sono brutta come la morte, non riesco a calmarmi perché mi sento fisicamente e psicologicamente al limite a causa dello stile di vita malsano che ho adottato ormai da settimane, se non mesi (escludendo la parentesi di pseudo serenità che ho avuto in Calabria). Dormo in media dalle tre alle sei ore (frammentate) a notte, mi sveglio devastata con gli occhi che mi bruciano e mi fiondo sugli psicofarmaci, spesso devo mettermi a dormire di mattina perché non mi reggo in piedi, cosa che non fa che acuire la mia ansia per le cose che devo fare. In media consumo un solo pasto al giorno e passo il pomeriggio in biblioteca. Vedere la folla di studenti in Piazza Verdi e via Zamboni mi fa sentire soffocata, mi sento guardata e giudicata da tutti. Quando torno a casa penso solo che non ho fatto abbastanza, che se non riesco a consegnare la tesi sarà l’ennesima dimostrazione della mia incapacità. Allo stesso tempo l’idea di laurearmi non mi genera la minima soddisfazione, tanto meno felicità, mi sembra solo di aver faticato immensamente e aver compromesso irreparabilmente io mio sistema nervoso e il mio corpo per nulla. Come se non bastasse non solo mi sento vulnerabile a causa della mia salute mentale e fisica ridotta al limite, ma anche socialmente minacciata; oggi un mio amico mi ha raccontato che una conoscente di sua sorella ha scoperto che quello che doveva essere il suo migliore amico ha diffuso sue immagini prese da Instagram sui gruppi Telegram di depravati io sono satura di questa società sono piena di sentirmi insicura da dentro a fuori, mi sembra che i miei sforzi sovrumani per vivere non siano mai ripagati dalla vita e sono inconsolabile, se non avessi la fortuna di avere degli amici e una famiglia meravigliosi a cui rendere conto e per cui non voglio essere causa di sofferenza mi sarei suicidata da un pezzo
#s
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annaeisuoipensieri · 4 months
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LA DONNA COR CANE
Le donne cor cane so' peggio delle donne cor gatto perché er gatto, per sua intima natura, non s'accolla. Er cane sì.
Quando prendi un cane firmi un contratto de accollo de almeno 10 anni e rinunci consapevolmente anche a pisciare da sola. Ti riduci a farlo cor cane che guarda il water cercando di capire dove va a finire la pipì.
Er cane respira l'aria che respiri tu, mangia quello che mangi tu, dorme dove dormi tu. La donna e er cane so una monade, un'unità indivisibile.
L'uomo che corteggia la donna cor cane se deve fidanza' prima cor cane e poi con la donna. L'uomo che corteggia la donna cor cane se non si sottomette all'amore che la donna ha per il cane non ha alcuna possibilità con la donna che terrà er cane sur divano e lui fuori dalla porta di casa.
L'uomo che corteggia la donna cor cane deve arrivare all'appuntamento con alcune nozioni base di cinofilia tipo il meccanismo del rinforzo positivo.
Se la donna cor cane becca l'uomo nell'atto di dare un premio al cane senza che il cane lo meriti, so' cazzi; se la donna cor cane becca l'uomo nell'atto di punire il cane, so' doppi cazzi.
L'uomo nella relazione con la donna cor cane sta in un limbo de nebbia, come fa sbaglia.
L'uomo nella relazione con la donna cor cane deve possedere anche requisiti linguistici, avere un corredo ampio di aggettivi per descrivere la cacca der cane. Se la donna cor cane lascia er cane all'uomo per andare a fare qualcosa di urgente, l'uomo deve mettere in conto di ricevere messaggi tipo:
- teso' tutto bene? Igor ha mangiato? Ha fatto la cacca?
Se rispondi sì ha mangiato e ha fatto la cacca senza rassicurarla sulla forma, consistenza e colore, appena torna te accanna.
La cacca è un'ossessione per la donna cor cane. La cacca è il termometro della salute der cane.
Se te la sei cavata con la cacca il passo successivo è fingere che cominciare a essere ricoperto de peli de cane non te crea nessun disagio.
Se la donna cor cane vede che c'hai una rollina adesiva e non vuoi bene ai peli der cane, te ammolla. Se vuoi avere una rollina adesiva nascondila sotto al sedile di guida dell'auto e non nel cassetto porta oggetti, quello è il primo posto dove noi donne cor cane guardiamo se hai una rollina adesiva. Non avere una rollina adesiva o nasconderla bene in modo che la donna cor cane non la trovi è la pistola fumante dell'amore. Lo stesso vale per i vestiti sbavicchiati o le cipicchie caccolose degli occhi.
Se vai a casa de una donna cor cane che te piace, e vedi che er cane c'ha le cipicchie caccolose agli occhi prendi un fazzoletto e puliscilo. Lei ti amerà.
Ti amerà ma mai quanto ama er cane. Te devi rassegna', sei te er terzo incomodo nella relazione e ce rimani....
( dal Web)
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yomersapiens · 7 months
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I dolori del giovane (ahahah) YOMER
Esco dalla pizzeria con un cartone contenente una pizza bucata. A casa lo apro e guardo. In realtà è metà pizza, neanche una intera, ci sta me l'abbiano regalata. Un po' per pena un po' perché ho portato un mio libro dicendo "facciamo che mi paghi la prossima volta dai, che adesso c'è troppa gente". Ho ottenuto metà cena grazie a un libro. Ora devo calcolare tutta la mia vita così, finché non esaurirò le copie. Vorrei tu fossi a casa mia per togliere la mozzarella di bufala (ho fatto bingo cazzo è una margherita con bufala questa sta almeno a 17€ qua a Vienna quasi 2€ in più del mio libro! che guadagno!) (ah no, non tantissimo siccome è metà pizza, vabbè) dicevo, toglierei la mozzarella perché tu non la mangi e ti direi che questo è come verrà pagato il mio lavoro d'ora in avanti. Secondo me il baratto deve tornare a comandare ogni trattativa sul pianeta. Mi sono stancato dei soldi, così come sono stanco del sesso (non è ironico il fatto che ci stanchiamo più facilmente proprio di quello che non abbiamo?) (bugia).
Sto girando porta a porta, persona a persona, a cercare di vendere le copie del mio libro. Per cosa poi? Per raggiungere una ristampa? O forse solo perché non ho nulla da fare e quando le persone scoprono che hai scritto un libro ti guardano con quello sguardo un po' di ammirazione e un altro po' (un altro bel po') di domande tipo "Tu? Tu, hai scritto un libro? Tu, con quella faccia e quegli occhi, hai qualcosa da dire?". Non hai idea di quante cose ho da dire. La mia testa è un via vai continuo di storie e idee e desiderio di silenzio. Ora come non mai odio dover parlare, spiegare la storia, spiegare perché devi acquistare il mio libro oppure darmi una mezza margherita di bufala in cambio. Ho bisogno di silenzio per riprendermi dalle fatiche del sorridere e parlare davanti a un pubblico. Adoro parlare di quello che ho scritto ma vorrei che i personaggi che ho inventato parlassero da soli. È brutto quando chiedo di abbassare la voce, o di lasciarmi stare per un po', ma per me è tutto troppo.
Quando sali in alto e raggiungi quello che sognavi di raggiungere c'è chi si adagia sugli allori e si gira e rigira tra le fronde degli arbusti da laurea mentre io so, che se mi viene dato quello che voglio, è perché mi aspetta dietro l'angolo il conto. Che sarà salatissimo. Hai ottenuto quello che desideravi? Beccati sta fattura, paghi contanti o pezzi della tua salute?
Gli occhi sono tornati a peggiorare. Lo stanno facendo da un po' ma io ho volutamente ignorato tutti i segnali e sono tornato a calare chili di farmaci che comprometteranno la mia situazione. Neanche questa terapia funziona. Eppure ci avevo creduto tanto. Come ogni volta, ma questo giro un po' di più. Con che coraggio, in queste condizioni, potrei permettere a qualcuno di amarmi? Mi sento come una mela in esposizione da un fruttivendolo che ha deciso appositamente che lato del frutto mostrare ai possibili acquirenti e non concede di fare un giro attorno o di toccarla, perché altrimenti ci si accorgerebbe della quantità di vermi che la stanno divorando, delle muffe, parti molli, chiazze marroni e crateri necrotizzati. Non sto bene e so di meritarmelo, perché sono felice.
È una stupida regola che non ho inventato io eh, per carità, sicuramente l'ha fatto qualcun altro. Ma nella mia testa regna questo calcolo: se 1 cosa va bene 7 andranno storto. Le sto contando, secondo me arrivo alla dozzina ma solo perché mi piace piangermi addosso.
Qualcuno ha già finito di leggere il mio libro e stanno arrivando i primi insulti, al momento solo carini. Ora si tratta di superare la soglia delle persone che mi vogliono bene e subentrare nella zona delle persone a cui non frega un cazzo di chi sono e che vogliono solo leggere una storia sperando sia decente.
Invitami a pranzo, ti darò in cambio un libro. Fammi una torta, riceverai un libro. Passiamo un pomeriggio assieme a insultare quelli a cui piacciono le castagne, non solo ricevi un libro ma anche una medaglia al valore.
La libreria durante la presentazione era piena, vorrei fosse sempre così. Esaurire le copie, rispondere a domande sensate. Vorrei iniziare a parlare verso le 17:30 e alle 21 essere già a letto. Vorrei che il letto mi venisse offerto in cambio di un libro. Però, come con la pizza, sicuro sarebbe mezzo letto. O un letto con un buco al centro ma dato che tu sei minuscola spazio ne abbiamo a sufficienza. Vorrei non far stare sempre male chi mi circonda. Vorrei non avere l'arroganza di quegli scrittori che non fanno altro che ricordare a tutti di aver scritto un libro. Vorrei non farti piangere mai e non essere l'idiota egocentrico che sono.
Il mese prossimo faccio quarantanni. Manca pochissimo. Sarò ufficialmente uno di quei vecchi che non ne vuole sapere di accettare l'età che ha. Un po' di tempo fa almeno potevo dire di non dimostrarli ma se mi vedeste sta sera, come sono messo, circondato da coperte, con sempre meno followers tra i capelli, un occhio gonfio, il gatto che mi snobba, la mezza pizza che mi guarda dal cartone, quel buco nella pizza che rappresenta perfettamente il vuoto che sto provando ora che ho raggiunto un traguardo. Non è pessimisimo, è l'aver scalato una vetta e ora cercare un nuovo obbiettivo. Fare meno schifo, ecco quello è un grande obbiettivo che vorrei raggiungere un giorno ma non so, penso sia più facile scrivere altri dodici libri invece di questo. Sto invecchiando e sono tornato a collezionare carte Pokémon, lo faccio senza vergogna. Apro i pacchetti e annuso le carte e poi mi incazzo se non trovo una full art olografica. Tengo le carte vicino al libro così quando uno pensa io sia davvero intelligente poi posso aggiungere "E non solo, guarda come brilla il mio Gyarados!".
Dico sempre che Vienna mi serve per bilanciare l'Italia. Il tanto agognato silenzio dopo il maremoto di parole che subisco quando varco il confine. Questo bisogno sta cambiando, ho imparato che si può stare bene, in silenzio, anche non proprio obbligatoriamente da soli. In questo mi ha aiutato molto Ernesto, il mio gatto, non ci fosse stato lui ad addomesticarmi alla presenza di un altro essere vivente, forse non sarei stato in grado di aprirmi e accettare, ad esempio, l'esistenza di un altro essere umano. Anche se poi devo rovinare tutto, ma quella è la mia natura. Come la natura di Ernesto è ignorarmi, anche se in cambio gli offro un libro. Con lui non funziona, o un pochino sì dai, ha fatto mezze fusa e il solito vomitino serale ha un piccolo buco al centro.
Una copia alla volta, farò leggere il mio libro. Dovesse costarmi la salute fisica e mentale o una cena quotidiana a base di mezzi pasti donati, ci riuscirò.
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scogito · 5 months
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Nel mondo al contrario si distrugge chi dice la verità.
Nuova Zelanda: il ministero della salute affida il database degli inoculati ad un solo dipendente, Barry Young, il quale dopo due anni di osservazione dei dati, con le lacrime agli occhi, dice che non può più tacere.
Rende pubblico il genocidio e viene arrestato.
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veritanascoste · 2 months
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🔴 IL SISTEMA STA CROLLANDO...….😉
Segretario: Mio capo di Stato, non abbiamo più la situazione sotto controllo.
....Che cosa è successo?
Segretario: I nostri cittadini stanno cambiando.
....È impossibile!
Segretario: È proprio così. Stanno cominciando a ridere.
....Forse sono semplicemente impazziti per la disperazione?
Segretario: È improbabile. Credo che stiano tornando ad essere più felici.
...E i media? Ci sono solo cattive notizie, spero.....
Segretario: Sì, non c'è niente di peggio.
....E la gente è ancora di buon umore?
Segretario: Sì, l'umore è in aumento.
....E la guerra?
Segretario: Ne parliamo tutte le volte che possiamo.
....E i prezzi?
Segretario: Li aumentiamo sempre.
...E gli stipendi?
Segretario: Il minimo.
....E loro ridono ancora?
Segretario: Sì, immagina. Incredibile. Non solo, stanno iniziando a fare qualcosa.
...Ad esempio?
Segretario: Si stanno aiutando a vicenda.
....Cosa? Non si odiano più? E l'invidia?
Segretario: Hanno smesso di essere invidiosi.
.....Hanno già messo sul mercato nuovi dispositivi?
Segretario: Sì, ma nessuno li compra. La gente ha smesso di prendere prestiti. La situazione è diventata davvero critica.
....Forse un taglio degli stipendi?
Segretario: Una volta aiutava.
....Oppure mandate tutti in guerra. 
Segretario: Scrivono che sono felici. Signore, stiamo perdendo persone. Cominciano a ridere sotto i nostri occhi. Il loro buon umore contagia gli altri e influisce negativamente sulla salute generale del Paese.
....Quali sono le conseguenze?
Segretario: La produttività aumenta, le persone scoprono capacità nascoste in loro stesse.
....Per esempio?
Segretario: Indipendenza. Non dipendono più dallo Stato.
....Che cosa significa? Non incolpano più lo Stato per tutti i loro problemi?
Segretario: No, non ci pensano più.
....Cos'altro sta succedendo?
Segretario: Sono emersi segni sospetti di una presa di coscienza positiva. Le persone cominciano a riunirsi e a creare qualcosa di nuovo.
.....Qualcosa di nuovo? - Batte i pugni sul tavolo - E il vecchio grigio? È meraviglioso.
Segretario: Non è più popolare. Siamo nei guai, signore, siamo finiti,
La gente conduce uno stile di vita sano,
iniziano a fare attenzione a ciò che mangiano, a mangiare sano. E i bambini non frequentano più le nostre scuole.
...,.Chi insegna loro adesso?
Segretario: Loro stessi. Per qualche motivo si vedono come creatori.
.....Dobbiamo aumentare il numero di sigarette.
Segretario: Nessuno le fuma.
....Perché?
Segretario: Non sembra più una cosa bella.
......Come mai?
Segretario: Tutti sono diventati creativi.
....Senza sigarette e creativi? E l'alcol?
Segretario: Non bevono più. Preferiscono bere acqua.
.....Bene, bene. Come li sistemiamo?
Segretario: Ormai è impossibile, signore. Non c'è più odio, non c'è più invidia, hanno smesso di odiare anche noi.
.....In queste circostanze, siamo impotenti......
(Autore sconosciuto ...da condividere ovunque)
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bucciadiarancia · 4 months
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Voglio avere una casa pulita, libri e pensieri ordinati, voglio avere un lavoro, voglio che la mia famiglia sia appagata e in salute. Voglio prendermi cura di me, un valore sballato della mia pipì alla volta. Voglio essere innamorata, voglio recuperare ciò che ho lasciato di sfilacciato a 19 anni, il che vuol dire essere meno stupida. Voglio avere degli amici, voglio visitare posti nuovi, voglio imparare nuove ricette, voglio fare un bel regalo a mia cugina. Voglio essere gentile e fare soltanto gesti e movimenti pensati, voglio che mi riconoscano gentile anche gli altri.
Ecco la mia lista dei buoni propositi per il nuovo anno, mi sono bastati cinque minuti di sole picchiato mentre aspetto il bus, costretta a chiudere gli occhi perché non ho con me gli occhiali.
#r
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susieporta · 1 month
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La missione che avete in questa vita, non la stabilisce il governo.
Se siete nati guaritori, troverete il modo di farlo anche seduti su una panchina.
Se siete nati artisti, o ingegneri, o estetisti o parrucchieri, o per essere madri o per cucinare, nessun governo potrà impedirvelo, l’esistenza troverà comunque il modo di farvi portare avanti il vostro compito.
Io aiutavo le persone anche mentre vendevo le maglietta in negozio.
Nulla che sia destinato a voi può esservi tolto e cosi pure il contrario.
Se qualcosa ad un certo punto non servirà più alla vostra anima, per evolvere, al primo passaggio di saturno, vi verrà portata via.
Più di una volta nella mia vita sono rimasta a zero. Su vari fronti. E ho ricominciato tutto daccapo.
La paura di perdere cose o persone è legata esclusivamente alla mancanza di fede.
La mia fede nell’esistenza, messa molte volte a dura prova, è sempre tornata più forte di prima quando ho osservato quale tassello dovevo sbloccare per fare un balzo in avanti.
Da diversi mesi, non ho più la salute di prima, anzi diciamo non godo di buona salute, ma in fondo sono convinta che debba comprendere qualcosa che ancora mi sfugge, o che non sono disposta ad accettare.
Ognuno di noi ha qualcosa che non vuole assolutamente mollare: io confidavo sempre nella mia enorme energia fisica ad esempio, viaggiavo continuamente, non stavo mai ferma più di una settimana nello stesso luogo. Ora non posso farlo più.
Più siamo attaccati a qualcosa, più questo crea karma, più l’universo tenderà a riportarci ad uno stato di neutralità verso quella cosa.
I nostri maggiori attaccamenti sono visibili nei temi natali.
Non vogliamo assolutamente mollare la presa e allora, la dovremo mollare per forza.
Funziona così per tutti.
Qualcuno ha un’intera vita di malattia
Qualcuno di lutti
Qualcuno non ha mai soldi
Qualcuno viene continuamente truffato o derubato
La chiesa ci dice che nasciamo tutti peccatori, e sbaglia nella forma ma in un certo senso karmicamente è vero: tutti abbiamo degli irrisolti ( è la parola peccato che confonde) che abbiamo creato coi nostri comportamenti, pensieri, desideri, attaccamenti, non detti, non fatti.
Tutte queste cose ci spingeranno a tornare su questo pianeta e ricominciare tutto daccapo, più e più volte finché non ci saremo completamente risvegliati dal sogno.
Occorre lavorare sui principali attaccamenti e imparare a sganciarsi dalla presa da soli, senza aspettare che sia la vita a staccarci con la forza.
Il lavoro che si fa, se è una missione, quindi cambierà forma, ma non sostanza.
Se è solo uno stipendio per sopravvivere, forse ti verrà tolto per farti comprendere che devi sviluppare altri talenti, una fede più forte, espanderti, aprirti all’abbondanza e cosi via.
Per questo farsi ricattare è sempre una pessima idea: bisogna guardare il diavolo negli occhi e far si che sia lui a tremare!
Quindi al prossimo giro in cui vi ricatteranno per qualche motivo, in amore o nel lavoro, ricordatevi queste parole.
E non tremate.
Lasciate la presa.
E continuate il viaggio.
Quando non servirete più, allora lascerete il corpo, ma questo, come al solito, non lo stabilisce il governo che sta in parlamento, ma un altro governo.
Decidete voi a chi obbedire.
_Claudia Crispolti
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thiagoarantesousa · 6 months
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👁️ VITAVISIN CAPS RECENSIONI (⛔AVVISO DI AVVERTIMENTO 2023!!!⛔) FUNZIONA DAVVERO? OPINIONE ONESTA
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serial-traveler · 2 years
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#Che effetto ha sugli occhi il cloro delle piscine?
Le vacanze sono finalmente arrivate per molti italiani e con esse la stagione delle piscine e delle spiagge. #NoNewsMagazine #NNMag #NNMagazine #salòute #benessere #curadegliocchi
Le vacanze sono finalmente arrivate per molti italiani e con esse la stagione delle piscine e delle spiagge, uno dei periodi più attesi dell’anno ma anche il momento in cui si verifica il maggior numero di problemi agli occhi. (more…)
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belladecasa · 10 months
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Quale antenato parla in me?
Io non posso vivere contemporaneamente nella mia testa e nel mio corpo
Per questo non riesco ad essere una sola persona
Sono capace di sentirmi un infinità di cose contemporaneamente
Il male vero del nostro tempo è che non ci sono più i grandi maestri
La strada del nostro cuore è coperta d’ombra
Bisogna ascoltare le voci che sembrano inutili
Bisogna che nei cervelli occupati dalle lunghe tubature delle fogne
Dai muri delle scuole dall’asfalto e dalle pratiche assistenziali
Entri il ronzio degli insetti
Bisogna riempire gli orecchi e gli occhi di tutti noi di cose che siano all’inizio di un grande sogno
Qualcuno deve gridare che costruiremo le piramidi
Non importa se poi non le costruiremo, bisogna alimentare il desiderio
Bisogna tirare l’anima da tutte le parti come se fosse un lenzuolo dilatabile all’infinito
Se volete che il mondo vada avanti dobbiamo tenerci per mano
Ci dobbiamo mescolare, i cosiddetti sani e i cosiddetti ammalati
Ehi voi Sani! Che cosa significa la vostra salute?
Tutti gli occhi dell’umanità stanno guardando il burrone dove stiamo tutti precipitando
La libertà non ci serve se voi non avete il coraggio di guardarci in faccia
Di mangiare con noi, di bere con noi, di dormire con noi
Sono proprio i cosiddetti sani che hanno portato il mondo sull’orlo della catastrofe
Uomo ascolta in te acqua fuoco e poi la cenere e le ossa dentro la cenere
Le ossa e la cenere
Dove sono quando non sono nella realtà
E neanche nella mia immaginazione?
Faccio un nuovo patto col mondo
Che ci sia il sole di notte e nevichi d’agosto.
Le cose grandi finiscono sono quelle piccole che durano.
La società deve tornare unita e non così frammentata.
Basterebbe osservare la natura per capire che la vita è semplice
E che bisogna tornare al punto di prima
In quel punto dove voi avete imboccato la strada sbagliata.
Bisogna tornare alle basi principali della vita
Senza sporcare l’acqua.
Che razza di mondo è questo
Se è un pazzo che vi dice
Che dovete vergognarvi!
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palmiz · 1 year
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Parla, muove occhi e braccia. Suda. Sembra un paziente in carne e ossa ma è un robot che funziona con l'intelligenza artificiale. Non siamo in un film di fantascienza ma nel mondo reale. HAL s5301 è il primo simulatore umanoide di questo tipo in Europa ed è stato sperimentato all'Università degli Studi di Trieste. Il Centro di simulazione medica e addestramento avanzato (CSMAA) dell'ateneo, allestito in una palazzina dedicata all'interno dell'Ospedale di Cattinara, ospita infatti questo robottino dotato di intelligenza artificiale, arti robotizzati e reazioni fisiologiche reali. Sarà usato per fare esercitazioni ed interventi.
Il robot, prodotto da Accurate-Gaumand Scientific, viene gestito da una sala regia adiacente alla stanza di questo simulatore particolare. Si comporta come farebbe un malato ed è stato pensato e realizzato per testare interventi e sopratutto le tecniche che i camici bianchi devono essere abituati a fare in Pronto soccorso, Terapia intensiva e Chriurgia. Il simulatore riproduce la fisiologia cardiaca, respiratoria, vascolare e cerebrovascolare che può essere esaminata utilizzando gli strumenti normalmente usati nella pratica clinica, come defibrillatori, sensori, ventilatori e stetoscopi consentendo anche il prelievo venoso e l'applicazione di cateteri.
L’articolo completo su Salute di Repubblica
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lunamagicablu · 3 months
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Ci sono alcuni tratti universali che la maggior parte degli Starseed hanno in comune: Nostalgia. Forte senso di essere diversi o di non ‘appartenere’ alla Terra. Ami gli spettacoli e i programmi extraterrestri. empatico. Forte senso di uno ‘scopo irrealizzato’. Cercatore di libertà. Sei intelligente e ami imparare. La tua intuizione è forte. Hai sperimentato un profondo risveglio spirituale. Sei una persona molto sensibile. Hai capacità psichiche o paranormali. Hai avuto un’esperienza di vita o un evento traumatico che ti ha scatenato. Ti senti come se fossi una vecchia anima, che è già stata qui. La salute olistica e i rimedi naturali ti interessano. Hai un’avversione per il male o la violenza. Neonati, bambini e animali sono attratti da te. Immagini come sarebbe la vita su altri pianeti o galassie, Sei affascinato dall’astronomia, dall’astrologia e dalla spiritualità. Gli altri sono attratti dalla tua capacità di aiutarli e sostenerli Ti piacciono le teorie del complotto e i documentari. Sei vegetariano o vegano. Senti di aver ereditato molto poco dei tratti dei tuoi genitori. Avevi amici immaginari da bambino. Ti senti attratto dai cristalli e dalle loro proprietà curative. Ti piacciono il contatto fisico e gli stimoli. Sogni molto ad occhi aperti. Hai ricordi di vivere su un altro pianeta. Hai letto di Starseeds. Hai visto cose che la scienza non può spiegare. Credi che ci sia vita altrove. Puoi facilmente leggere tra le righe e cogliere le sfumature. Elena Amato art by_aiainsley ************************ There are some universal traits that most Starseeds have in common: Nostalgia. Strong sense of being different or not 'belonging' to Earth. You love extraterrestrial shows and programs. empathetic. Strong sense of 'unfulfilled purpose'. Freedom seeker. You are intelligent and love to learn. Your intuition is strong. You have experienced a profound spiritual awakening. You are a very sensitive person. You have psychic or paranormal abilities. You had a life experience or traumatic event that triggered you. You feel like you're an old soul, who's been here before. Holistic health and natural remedies interest you. You have an aversion to evil or violence. Babies, children and animals are attracted to you. Imagine what life would be like on other planets or galaxies, You are fascinated by astronomy, astrology and spirituality. Others are attracted to your ability to help and support them You like conspiracy theories and documentaries. You are vegetarian or vegan. You feel that you have inherited very little of your parents' traits. You had imaginary friends as a child. You feel drawn to crystals and their healing properties. You like physical contact and stimulation. You daydream a lot. You have memories of living on another planet. You've read about Starseeds. You've seen things that science can't explain. You believe there is life elsewhere. You can easily read between the lines and pick up on the nuances. Elena Amato art by_aiainsley_
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Nota di più di un anno fa. Ha fatto male.
Sono una cattiva persona. Ne sono convinta, è un concetto che porto fisso nella mente, ne sono diventata ormai totalmente consapevole. Essere buoni con chi lo è a sua volta con noi non è sempre facile, ma la vera, più profonda e radicata cattiveria emerge con le persone con cui ci troviamo meno in sintonia.
Non voglio giustificarmi, non dirò che l’uomo ha bisogno di scaricare le proprie frustrazioni e la propria sofferenza per non esplodere, perché nulla può giustificare l’insofferenza, la freddezza, l’egoismo nei confronti di chiunque altro.
Io questa consapevolezza l’ho raggiunta analizzando il rapporto con mia nonna: una donna che ho sempre sentito distante, con un fare altezzoso che mi ha sempre scossa e fatta sentire piccola, piccolissima, quasi colpevole per il mio essere inferiore.
Sentivo le guance diventare bollenti dalla vergogna quando esaltava le doti dei miei cugini, disprezzando la mia insulsa banalità, la mia inettitudine, il mio essere una bambina troppo semplice.
Il desiderio di scomparire si faceva sentire più forte che mai quando insisteva a darmi yogurt scaduti da settimane, e facendomi poi sentire in colpa quando glielo facevo notare, perché ero troppo viziata ed esigente.
La mia autostima si incrinava sempre di più quando mi ripeteva che se volevo essere bella dovevo smetterla di mangiare, dire “no”, anche se avevo ancora fame.
Il mio cuore si stringeva, quando vedevo gli occhi tristi di mia madre, succube dell’ennesima critica o presa in giro per la sua umiltà, per una sua presunta inadeguatezza.
Con il passare del tempo ho iniziato a guardare quasi con odio le sue espressioni cariche di superiorità quando parlava degli altri, i suoi atteggiamenti da signora di città, mentre portava avanti un’immagine fasulla di se stessa, un’immagine di donna raffinata e posata.
Non l’ho mai sentita come vera e propria nonna, come una di quelle nonne, intendo, che portano nel cuore i propri nipoti, che li difendono bonariamente dalle ramanzine dei genitori.
Non ho mai notato in lei quella sensibilità che porta l’anima degli anziani vicinissima a quella dei bambini, la stessa sensibilità di cui parlava Pascoli nel fanciullino. In lei quel fanciullino era nascosto, o forse addormentato, ma non voleva saperne di mettersi in mostra, di comunicare con gli altri.
Forse per un senso di vergogna, forse perché albergava dapprima in lei quello stesso senso di inadeguatezza e inferiorità che trasmetteva agli altri.
Crescendo mi distaccai sempre di più da lei, quasi rinnegandola come nonna, e da un giorno a settimana passai al vederla un giorno al mese, poi solo nelle festività, poi smisi del tutto. L’unico legame che mi rimaneva con lei era attraverso mio padre, tramite quello che mi raccontava.
Le notizie che riportava erano sempre peggiori: le sue condizioni di salute diventavano sempre più brutte, seguendo un percorso in costante discesa, e nonostante questo, mi ero rifiutata di andarla a trovare a Natale.
“È da ipocriti”, dissi a mia madre, ma era solo un modo per mascherare la mia indifferenza e la mia cattiveria, ora lo so.
La vera ipocrita ero io, che mi ergevo a persona empatica, a persona di buon cuore, sempre pronta ad ascoltare gli altri, quando in realtà sono sempre stata solo una persona mediocre, marcia dentro.
Un corpo ricoperto di zucchero e ripieno di scarti.
Ho continuato a coltivare in silenzio questa mia indifferenza, questo mio egoismo, fino alla presa di consapevolezza definitiva. Fino ad oggi.
Mio padre è passato a trovarla per via di un ulteriore e rapido peggioramento delle sue condizioni. Non riesce più neanche a mangiare. Mi ha mostrato una sua foto sullo schermo del telefono, e non l’ho riconosciuta.
In quell’insieme di pixel sono riuscita solo a vedere un insieme di ossa, pelle e capelli mescolati insieme fino a creare la forma, un po’ distorta, di essere umano.
In quell’immagine non ho visto mia nonna, né da un punto di vista emotivo, né da un punto di vista fisico. Ho visto solo una persona fragile, come un castello di carte che sta per essere spazzato via dal vento.
Ho visto un essere vivente, soggetto allo scorrere del tempo, a una forma di deterioramento che la sta divorando lentamente e contemporaneamente dall’esterno e dall’interno.
Ho visto un contenitore in cui rimane solo una briciola, un barlume che la tiene miracolosamente in vita.
Ho visto tutta la mia cattiveria e ho sentito il mio corpo cercare di rigettarla, ma si è fermata allo stomaco. È troppo tardi ormai.
Sono una persona cattiva.
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astra-zioni · 2 years
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Sono stanca. Mi sembra nessuno provi ad ascoltarmi da non so più quanto tempo. In seduta parlano più i terapeuti di me, già fatico a esprimere un concetto, ultimamente, mi sento quindi continuamente interrotta e mi sembra di non essermi spiegata al meglio. Nelle mie relazioni interpersonali m’è sempre capitata questa cosa, non essere presa sul serio, che non so dire se derivi dal mio essere donna o donna con dichiarati problemi mentali. Fatto sta che ogni cazzo di volta, con i miei partner, appena dico qualcosa, non viene presa in considerazione, o viene sminuita, non so spiegarlo. All’inizio credevo fosse la proiezione di un mio disagio infantile (non son stata validata da piccola e mi convinco gli altri non lo facciano neanche adesso), ma poi ho avuto modo di appurare che è vero. Non so voi, ma quando una persona mi dice “questa cosa funziona così”, su un argomento di cui non so effettivamente niente, la prima cosa che faccio è prendere per buono quel che l’altro mi dice e, se si sta parlando di una roba che reca l’altro sofferenza, cerco di empatizzare. Ogni cazzo di volta che io mi sono esposta su una determinata situazione in maniera pessimistica - con tutte le ragioni del caso, che poi si son rivelate esatte - m’è sempre capitata gente che m’ha risposto “ma no, dai…non penso sia così”; e magari mi riferivo alle trafile burocratiche intorno alle questioni di salute mentale. Voglio dire, sono dieci anni che sto di merda e bazzico fra psichiatri, psicologi e ricoveri, vuoi che non conosca i tempi d’attesa di un CSM? Gli estremi per un TSO? Come funziona se chiami un’ambulanza perché ti vuoi ammazzare? Il funzionamento di uno psicofarmaco? E così via. C’è stata gente che m’ha voluto addirittura spiegare, da onnivora, come funzioni la dieta vegetale pur essendo stata vegana e vegetariana. Ho dovuto chiamare e recarmi dagli assistenti sociali per una questione, che ero convinta non potessero risolvere perché conosco come funzionano queste cose. E infatti. Le numerose volte che ne ho parlato al tipo, dicendo appunto che non credevo le cose si sarebbero risolte per tot. motivi, lui mi rispondeva “ma no, ma dai, ma son cose evidenti, ma ti pare che non fanno niente”, e via dicendo. Ora, io capisco tu voglia tentare in qualche modo di rassicurarmi, ma il confine fra il voler essere empatici e il voler insegnarti a campare è sempre molto sottile. Puntualmente a mia sorella dico qualcosa che lei non prende assolutamente in considerazione e due giorni dopo, mi fa:”Ma lo sai che *nome del tizio che si tromba* mi ha detto questa cosa?” Ma perché, io che t’ho detto una settimana fa? Addirittura le azzeccai la sua diagnosi di disturbo mentale prima degli psicologi che gliene diedero una totalmente errata ma comunque rimango, evidentemente, agli occhi degli altri, una cogliona. Ho diagnosticato a distanza un’appendicite prima di un medico ad una mia amica, ma rimango cretina. Ormai di fronte a questi atteggiamenti che sento invalidanti rispondo incazzandomi, anche passando per aggressiva, ma non m’importa. Perché io devo rispettare la tua posizione, le tue competenze, avere rispetto di ciò che dici, non azzardarmi a dare giudizi sul tuo ambiente, o il tuo lavoro, perché non li conosco, ma tu, persona a caso che popola la mia vita, ci metti tre secondi per cagare fuori dal vaso? Perché io non parlo da anni con la mia ex dei miei disturbi alimentari perché ne soffre ed ho paura di triggerarla ma la gente mi dice tranquillamente, conoscendo la mia storia, che tizio x s’è ammazzato, senza risparmiarmi dettagli e retroscena? Ovviamente per anni è stato tutto un processo mentale che ho imputato al mio essere borderline, quindi l’ho rigettato, svalutato; solo adesso che le circostanze mi danno continuamente “ragione” credo sia semplicemente il naturale desiderio umano di sentirsi ascoltati e presi sul serio. E porco dio, fatelo. Perché poi comincio a parlare con mille parentesi tonde quadre e graffe nel discorso per far capire l’altro che la mia condizione, forse forse forse eh, la stessa che vivo da 23 anni, la conosco meglio di lui.
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