Tumgik
#quante calorie bruciare a settimana
skysunfiower · 2 years
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Ho paura? Si. Ho paura di caderci di nuovo.
Incredibile come, la nostra testa, possa permetterci e convincerci a fare cose che non avremmo mai pensato o immaginato, soprattutto se è una paura che non riconosci nella realtà e che si potrae nel tempo.
Spiegare cosa passi per la testa in determinati momenti e attimi, è difficile, perché è come se un’altra persona, si impossessi della tua mente e ti dica cosa è giusto e cosa no.
Accade, talvolta, che il cibo perda di gusto. Inizialmente può essere riconosciuta e chiamata “dieta”, ma una dieta non è: sudare, mentire, rifiutare, vomitare, calcolare, drenare e poi verificare, allo specchio, che il corpo e il desiderio ammutoliscano al cospetto della nostra minuziosa ispezione.
Si comincia con il classificare i cibi, categorizzarli in buoni e cattivi: aumentare i primi e diminuire o eliminare i secondi.
Quella che può essere definita una buona alimentazione è costituita da serenità e quando questa viene a mancare c’è qualcosa che non va.
Sanzionare prima, vietandosi di mangiare, o a posteriori, eliminando ogni traccia della perdita di controllo, sono comportamenti che indicano che qualcosa si è infiltrato nella nostra mente.
I social media sono stracolmi di immagini di corpi idilliaci, perfetti, solo come Michelangelo saprebbe fare. E qui, arriva quel desiderio di raggiungere un “corpo perfetto” senza alcun tipo di inestetisma della pelle o forme diverse da quelle proposte da modelli irraggiungibili.
I disturbi del comportamento alimentare si stanno diffondendo tra i giovani anche a causa della pandemia da Covid 19: i lockdown e le restrizioni hanno agito da detonatori di un malessere che ora ha fatto boom.
Ecco che ti ritrovi davanti allo specchio, con l’immagine di una modella vicino, a verificare, guardare e capire come poter assomigliare sempre di più a lei: trovi i tuoi difetti.
Di solito ci si focalizza principalmente su una determinata parte del corpo, che siano le gambe, la pancia, le braccia o la faccia non ha importanza: devi cambiare.
“Come dimagrire”, una piccola ricerca su Google, con un’immensità di contenuti: “come perdere 10kg in una settimana”, “come smettere di mangiare”, e tanti altri post su metodi veloci e detox miracolosi per arrivare alla forma fisica perfetta; ne scegli uno e inizi a seguirlo magari non subito alla lettera, ma poi sempre più dettagliato, con magari altri contenuti che ti sembrano possano velocizzare il risultato.
Diminuire diventa la parola chiave.
Diminuire i grammi della porzione giornaliera di carboidrati, quelli tanto temuti, fino quasi ad eliminarla.
Diminuire i centimetri del tuo corpo, fino ad avere meno spazio tra la pelle e le ossa.
Diminuire le kcal giornaliere, perché si, ad un certo punto arriverai a guardare il piatto davanti a te e a sapere esattamente quante kcal starai per ingerire.
Di conseguenza si aggiunge un’altra parola: aumentare. Ma cosa? L’attività fisica. Quella che fa bruciare ciò che ingerisci.
Aumenta, aumenta, aumenta, fino allo sfinimento, fino ad essere soddisfatti che, alla fine non lo sarai mai veramente.
Ecco che arriva il giorno in cui verifichi se il tuo peso è diminuito: sali sulla bilancia e pesi di meno. “C’è l’ho fatta” pensi, sei “felice” e capisci che devi continuare per questa strada: diminuisci i grammi e le calorie, aumenta l’attività fisica.
“Vieni a bere qualcosa con noi? Ci facciamo un bell’aperitivo”
Si. No, non puoi, sai quante kcal ci sono in un cocktail? E tutti gli stuzzichini, tutto quel cibo che non puoi controllare o pesare? Si trasforma tutto in grasso ed ecco che perdi tutti i tuoi sforzi.
“No, grazie, passo per questa volta”
E ad ogni invito trovi una scusa diversa e plausibile per non andare, perché non puoi assumere quelle kcal in più.
E se ti capita di mangiare fuori? Passi la giornata a calcolare: colazione leggera, pranzo solo verdure e vai a correre, almeno fino a quando il conta passi sul telefono non dice che hai bruciato tutte le kcal della pizza che andrai a mangiare con gli amici.
Sfinimento.
Arriva la sera e sei sul letto, calcoli.
Devo essere in deficit calorico, ovvero le calorie assunte devono essere minori di quelle bruciate. Ce l’hai fatta? Brava, domani devi rifarlo. Non ce l’hai? Punizione, o le elimini o domani non mangi.
Ed ecco che rientri nel tuo deficit calorico.
Questo circolo si introduce nella tua testa senza accorgertene e ti porta in una via che potrebbe avere un’uscita difficile, quasi impossibile, perché pensi che sia tutto sano e regolare quello che stai facendo, ma non è così. Si arriva al punto di permettere a quella “voce nella testa” di governarci fino al soffocamento di ogni forma di ribellione interiore. Fino allo spegnimento. 
Non è sano abbandonarsi a questi pensieri, come non è sano rinunciare alle occasioni per la paura di ingrassare.
Non è sano passare ore e ore a fare conti di kcal ingerite e bruciarne lo stesso quantitativo per “potersi permettere” un biscotto.
Non è sano piangere per non aver camminato abbastanza o per aver mangiato 4 grammi di pasta in più.
Non è sano svegliarsi nel cuore della notte e controllare le calorie dello yogurt e pianificare ogni pasto del giorno successivo.
Non è sano aver paura di ciò che dirà la bilancia e decidere cosa mangiare in base al numero che comparirà sul display.
Non è sano avere freddo con 30 gradi fuori.
Non è sano litigare con la tua famiglia perché non vuoi mangiare.
I sensi di colpa che subentrano nel cervello, che ti fanno sentire una nullità. Ma sensi di colpa per cosa? Per aver nutrito il proprio corpo che ci sostiene e ci fa affrontare la vita? Che ci da la forza di ridere e di giocare?
I disturbi alimentari bloccano il corpo, ma anche la testa e le relazioni con gli altri che ti portano a pensare che tutti ti stiano criticando e che ti parlino solo per farti star male o per giudicarti.
Tu non mangi e il tuo corpo ti mangia da dentro, perché deve sopravvivere. Sopravvivenza, si. Perché non è normale entrare in amenorrea per la mancanza di nutrienti, non è normale essere costantemente stanchi.
Si può passare da un disturbo alimentare ad un altro senza accorgersene, pensando di esserne guariti da uno e fiondandosi in un altro.
Guarire del tutto si può? Si, non lo so.
Spero un giorno, di abbandonare l’idea delle calorie, dell’ossessione per il cibo.
E forse la paura di ricaderci, è già un segno di guarigione.
(Post mio, se prendete, taggate❤️)
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sono-veramente-io · 3 years
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Riassuntone dell'ultima settimana:
Lunedì piazzata con i miei compagni e ho mangiato un quarto di pizza + un gelato.
Martedì ho studiato
Mercoledì ho avuto l'esame e è andato bene tutto sommato
Giovedì sono andata tutto il giorno con delle mie amiche di ginnastica artistica al lago e c'era anche il ragazzo di una di loro e stavo morendo d'imbarazzo e vergogna a stare davanti a loro in costume
Venerdì mi sono abbuffata
Sabato sono andata con mia mamma a fare un po' di compere
Domenica siamo partiti e siamo arrivati in Emilia Romagna, grigliata con i futuri sposi
Lunedì il matrimonio, è andato abbastanza male, ho mangiato tanti gnocchi fritto e non ho il coraggio di guardare quante calorie hanno. A fine matrimonio siamo tornati a casa
Martedì siamo partiti per fare qualche giorno di vacanza in Friuli
Mercoledì (oggi) il pomeriggio sono andata con mio fratello in un fiume a nuotando con la corrente. Imbarazzo per il mio corpo pt2
Ora abbiamo appena mangiato e ho preso della bresaola e dell'insalata. Ma nel pomeriggio abbiamo preso un gelato.
Il mio peso è salito considerevolmente
Domani mattina però è prevista una lunga camminata con fermata ad un museo. Spero di bruciare qualcosa.
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