Tumgik
#porto di Brindisi
libero-de-mente · 6 months
Text
Tumblr media
Ho sempre avuto un rapporto particolare con i miei capelli.
Quando ero giovane mi obbligavano a tagli in stile gioventù hitleriana con tanto di riga.
Una forzatura per chi ha i capelli mossi e ricci come me.
Nell'età post adolescenza volevo i capelli lisci.
Assolutamente lisci. Così a forza di phon, spazzola e lacche con cui potevi verniciare le carrozzerie delle auto, andavo in discoteca.
Arrivò il servizio di leva, destinazione i paracadutisti della Folgore.
In pratica ero una palla da biliardo.
Per circa un anno non rividi più manco l'ombra dei miei capelli.
Quando ripresero a crescere li lascia andare, crebbero. Fino a metà della mia schiena in lunghezza.
Nell'anno 2000 iniziò un nuovo millennio, così decisi di dare un taglio non solo al passato. Da quel momento non me ne curo più.
Vado dal parrucchiere e quando sono troppo lunghi vado a farmeli ritagliare. Come si posizionano io me li porto sulla testa, non impartisco più direzioni o pieghe.
Facciano come caspita vogliono.
Così come la barba da qualche anno a questa parte.
Ma si, libera di crescere anche lei.
Credo che in questi giorni barba e capelli siano diventati lunghi.
Me ne sono accorto da alcune "osservazioni" evangeliche dei miei figli.
Ieri stavo preparando la cena, avevo il pane sul tagliere e il coltello in mano. Passa figlio 2 e recita:
"Prese il pane, lo affettò lo diede a suoi figli e disse: prendete e mangiatene tutti, questo è pane cafone per fare la scarpetta".
A tavola, durante la cena, ho proposto un brindisi a Rebecca, ospite da noi, appena alzato il bicchiere, sempre figlio 2 per fare il brillante davanti a lei, recita: "Prese il calice e disse prendete e brindate tutti".
Questa mattina con figlio 1 sono andato presto a fare la spesa, oggi ho voglia anche di un buon vino. Mentre osservavo le etichette lui comincia a predicare: "Egli tramutò i soldi in vino. Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesùrino".
Ora. Sono davanti al lavandino in bagno. Mi guardo allo specchio, guardo i capelli e la barba. Sono indeciso se tagliarli o no.
Ripenso alla storia di Sansone, che magari perdo la mia forza.
Ho un dubbio. Vorrei aprire il rubinetto e vedere se riesco a separare le acque.
Ma non vorrei illudermi, forse e meglio aspettare che piova, per vedere come me la cavo a camminare sulle pozzanghere.
Chissà.
13 notes · View notes
ideeperscrittori · 1 year
Text
Stanotte Life Support di Emergency ha salvato 105 persone di fronte alla Libia.
Carità cristiana del governo: il porto assegnato è Brindisi, per aumentare la sofferenza delle persone a bordo, impedire altri soccorsi e far aumentare a dismisura il costo dei carburanti.
Però a Natale il presepe sarà difeso a ogni costo. Il mondo è salvo.
E poi niente paura: per fortuna da quelle parti c'è lo stato italiano pronto a soccorrere, giusto? Sbagliato, come dimostrano i fatti recenti.
[L'Ideota]
45 notes · View notes
lamilanomagazine · 2 hours
Text
Food For Gaza a sostegno della popolazione civile nella Striscia: uno scanner mobile per le Dogane di Cipro
Tumblr media
Food For Gaza a sostegno della popolazione civile nella Striscia: uno scanner mobile per le Dogane di Cipro Il 6 giugno al porto di Gioia Tauro l'Autorità Portuale ha consegnato all'Agenzia delle Dogane e Monopoli e alla Protezione Civile uno scanner mobile di ultima generazione destinato a Cipro, nell'ambito dell'iniziativa umanitaria del Governo Italiano "Food for Gaza" a sostegno della popolazione civile palestinese nella Striscia. "Con questa operazione abbiamo dato un ulteriore segnale dell'impegno concreto del Governo italiano per far fronte alla crisi umanitaria e alleviare le sofferenze della popolazione palestinese a Gaza" ha commentato il Vice Presidente e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, evidenziando come "grazie allo scanner mobile agevoleremo le verifiche sui prodotti umanitari che saranno inviati attraverso il "corridoio marittimo" da Cipro a Gaza. Ringrazio inoltre la compagnia di navigazione Grimaldi Lines, un'importante realtà italiana del settore marittimo, che ha offerto il trasporto gratuito dello scanner a Cipro: un'ulteriore testimonianza di come l'iniziativa Food for Gaza sia resa possibile dall'impegno comune di istituzioni, associazioni e privati", ha concluso Tajani. Lo scanner è un sistema mobile di ispezione a raggi X adatto alla verifica di ogni tipo di merci. Di proprietà dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, viene messo a disposizione delle Autorità doganali cipriote grazie al coordinamento con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e con il Dipartimento della Protezione Civile che partecipano attivamente all'Hub umanitario per Gaza a Cipro. Il contributo dell'Agenzia delle Dogane prevede anche l'invio di tre squadre di formatori che assisteranno le Autorità cipriote nella messa in opera e gestione dell'attrezzatura. A Cipro, una volta controllati secondo standard di sicurezza concordati con Israele, gli aiuti umanitari destinati a Gaza potranno essere inviati sia ad Ashdod, sia al molo costruito dagli USA in collaborazione con le Agenzie ONU coinvolte. "L'impegno dell'ADM a sostegno di questa iniziativa umanitaria sarà massimo. Metteremo in rete mezzi e risorse umane per dare risposte concrete a un'emergenza che ci auguriamo possa presto avere termine" ha commentato Roberto Alesse, direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L'operazione si inquadra all'interno delle attività di Food for Gaza, l'iniziativa voluta dal Governo italiano e lanciata dal Ministro Tajani lo scorso 11 marzo, per offrire un aiuto alla popolazione civile di Gaza attraverso la fornitura di beni alimentari e sanitari di emergenza, di mangimi per sostenere l'agricoltura e l'allevamento di sussistenza, oltre a fornire sistemi di controllo, come il citato scanner, o di trasporto attraverso il dono al World Food Program di camion da utilizzare all'interno della Striscia per la distribuzione alimentare. Oltre al World Food Program, sono parte dell'iniziativa Food for Gaza anche la FAO, la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, la Croce Rossa Italiana, e la Protezione Civile, oltre all'Agenzia delle Dogane e a numerose altre realtà italiane. In questo contesto il Ministro Tajani ha visitato lunedì scorso un centro di raccolta di Coldiretti a Nepi (VT), mentre mercoledì ha svolto una videoconferenza con Confagricoltura, per fare il punto e coordinare le successive fasi dell'operazione. Gli aiuti verranno trasportati nella base Onu di Brindisi, trasferiti in aereo in Giordania, per poi giungere alla popolazione palestinese attraverso i valichi aperti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
lucefrivola · 5 hours
Text
Comunque oggi ultimo giorno di scuola, poi maturità.
Penso di sentire un po' quel brivido, quella "notte prima degli esami" - che non ho mai visto.
L'ho preso tardi questo diploma aimé quindi le cose possono variare
Ma mancheranno molto quei spintoni amichevoli, le cene con hamburger o piadina zozza, quei caffe schifosi, quelle verifiche in cui si copiava perché il prof non sa scrivere alla lavagna, ridere per il compagno coglione che non fa un cazzo e piange dal prof durante la verifica, quelle battute di merda di compagno, il prof che si incazza ma poi ci vuole bene e ci chiede quasi scusa, una cosa che non mancherà per nulla, per esempio è il fatto che ce ne andremo ognuno per la propria squadra e le cose non saranno più le stesse, non saremo più insieme, non condivideremo più gioie e tristezze, non saremo più li a interrogarci a vicenda...
Io aimé sono una grandissima nostalgica, al momento non sto piangendo perché so che sarei l'unica, sentimentale come sono... Oggi è l'ultimo giorno (di festa), è l'ultima torta che porto, l'ultimo brindisi... L'ultimo caffè.
Mi mancherete tanto, mai come io mancherò a voi (forse).
1 note · View note
edwin--artifex · 2 days
Text
Tumblr media
VIA APPIA. LA STRADA CHE CI HA INSEGNATO A VIAGGIARE Mostra a cura di Lorenza Campanella e Simone Quilici
Roma, Complesso di Capo di Bove, Parco Archeologico dell’Appia Antica
7 giugno – 1 dicembre 2024
Dal 7 giugno al 1° dicembre 2024 il Complesso di Capo di Bove, al IV miglio dell’Appia antica, ospita una stanza immersiva che accompagna lo spettatore lungo un percorso unico al mondo, tra passato e presente, in un racconto per immagini di grande potenza, costruito con le straordinarie fotografie realizzate da Andrea Frazzetta nel corso del suo viaggio condotto da Roma fino a Brindisi per National Geographic.
Accompagnati in cuffia dal racconto di Giovanni Carrada (autore RAI per Superquark e Noos, esperto nella divulgazione e comunicazione del patrimonio culturale), guidati dalle voci di Francesco Prando nella versione in italiano ed Edwin Alexander Francis in quella inglese, nella proiezione immersiva su doppio schermo, realizzata con la regia di Raffaella Ottaviani, si viene travolti in un coinvolgente percorso tra archeologia, paesaggio, persone e storie. Il viaggio del fotografo diventa il nostro viaggio nella bellezza e nella storia, attraverso un territorio segnato dall’antico ma anche dalla modernità, in un percorso ricco di stimoli che attraversa quattro regioni, collega il Tirreno all’Adriatico, conduce verso Oriente.
Partendo dal basolato romano, affiancato da sepolcri monumentali e resti delle grandiose ville imperiali, si ha l’impressione di ‘entrare’ nelle fotografie di Andrea Frazzetta e di vivere con lui il viaggio lungo i 540 chilometri che separano Roma da Brindisi, tra i restauratori all’opera nella Villa dei Quintili, gli invitati di un matrimonio nella piazza di Terracina, le vivaci scolaresche che si rincorrono tra le colonne di Minturno. Lungo il tragitto ci si perde tra le gallerie dell’anfiteatro di Capua, nelle immense distese di grano della Campania Felix, tra i campi eolici, gli uliveti, le gravine. Si resta incantati dai colori e dalla luce di Taranto e ci si ritrova a ballare la pizzica a Mesagne, per arrivare infine, carichi di emozione, al porto di Brindisi dominato dall’iconica colonna che oggi segna la fine del nostro viaggio ma che apre lo sguardo alla Grecia e all’Oriente, facendoci d’un tratto comprendere tutta la forza della Regina Viarum.
Andrea Frazzetta nasce a Lecce nel 1977. Vive a Milano, dove ha studiato arte e architettura. National Geographic Photographer e contributor di The New York Times, ha lavorato in più di 80 paesi nel mondo. Le sue fotografie sono state pubblicate su National Geographic Magazine, The New York Times, Newsweek, Newyorker, The Times, The Guardian, Der Spiegel, GEO, El Pais, Internazionale, Corriere Della Sera, D di Repubblica, Vanity Fair. I suoi progetti sono stati presentati in festival internazionali di fotografia, tra i quali Arles, Roma, Cortona On The Move, Visa Pour l’Image di Perpignan. Ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Canon Giovani Fotografi, il premio giornalistico internazionale Luchetta, il PDN Photo Annual, l’American Photography, il PX3 (The Prix de la Photographie, Paris). È stato nominato per il World Press Photo Masterclass, il Foam Award, il Prix Pictet, il Leica Oskar Barnack Award. Il reportage “The Life and Death Shift”, realizzato durante la prima fase della pandemia in Italia, come storia di copertina per il New York Times Magazine, è stato insignito nel 2020 del prestigioso Premio Ischia Internazionale di Giornalismo. Andrea Frazzetta è beneficiario del “National Geographic Society’s Emergency Fund for Journalists”. Il suo lavoro sulla Via Appia, pubblicato da National Geographic, ha vinto il premio Lowell Thomas 2023 della Society of American Travel Writers Foundation come miglior progetto multimediale.
L’esposizione è promossa dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e dal Ministero della Cultura.
Tumblr media Tumblr media
sito web Parco Archeologico dell’Appia Antica (purtroppo solo in lingua Italiano) ->
https://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/
Tumblr media
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
0 notes
realnews20 · 21 days
Text
Fermare per un anno la pesca per proteggere la fauna ittica, ma anche la stessa economia locale. “Il maestrale porta a Brindisi”, recita un adagio pugliese sulla pesca. E proprio da Carovigno verso Brindisi, da Punta Penna Grossa fino ad Apani, si estende l’area marina protetta di Torre Guaceto, riserva naturale ed esempio virtuoso di pesca sostenibile, dove le buone pratiche hanno permesso alle specie di crescere e diffondersi. Un progetto ideato dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto con il contributo dell’Università del Salento, in cui “artigiani del mare”, studiosi e volontari collaborano per preservare la natura e l’economia. E che per la prima volta in Italia sta avviando, in accordo con il ministero dell’Ambiente, un fermo pesca annuale che limiti i danni arrecati dalla pesca di frodo e tuteli l’area e il lavoro dei pescatori professionisti, protagonisti del progetto pilota e veri e propri custodi dell’oasi. Il Consorzio di Gestione è stato costituito dai comuni di Brindisi e Carovigno e dall’Associazione Italiana per il WWF for Nature Onlus nel dicembre del 2000 per gestire l’area protetta terrestre e marina. I pescatori abilitati, dotati cioè di licenza specifica e residenti nei due comuni dell’area, possono normalmente calare massimo una volta a settimana le reti, rigorosamente a maglia larga per non intrappolare pesci di piccola taglia, fino a 20 metri di profondità e solo nell’area più esterna. Ma dall’avvio del programma di protezione, i pescatori di frodo periodicamente danneggiano l’importante lavoro condotto dall’ente di gestione, rischiando di vanificarlo. Così, dopo ulteriori studi scientifici e un confronto continuo con il comparto pesca, l’attività verrà fermata in tutta l’area, contrastando le pratiche illegali con un sistema di videosorveglianza e numerosi impianti in cemento dotati di grossi ganci, ideati per lacerare le reti e impedire la pesca a strascico. “L’attività di contrasto alla pesca di frodo non è semplice. Agiscono di notte o all’alba e ovviamente, se ci accorgiamo troppo tardi dell’episodio, è impossibile che le forze dell’ordine intervengano in tempo. E a causa della pesca illegale la quantità di esemplari stava iniziando a diminuire”, racconta Alessandro Ciccolella, direttore del Consorzio. “Attraverso il programma Feamp (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura, ndr) abbiamo quindi ottenuto un finanziamento con il quale abbiamo realizzato una serie di interventi per impedire questa pratica. Oltre al sistema di videosorveglianza, abbiamo installato un pontile in modo che le forze dell’ordine possano partire direttamente dall’area per intervenire in maniera più rapida e tempestiva. L’attività illecita sarà insomma contrastata anche grazie alla collaborazione attiva della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto”. Nel periodo di blocco, per i primi 9 mesi, i pescatori che lavorano nella riserva aiuteranno il Consorzio nel monitoraggio marino all’interno della Zona Speciale di Conservazione Torre Guaceto-Macchia San Giovanni, area che va da Brindisi ad Ostuni e che include l’area protetta. “I lavoratori potranno continuare a pescare fuori dall’area, e verranno inoltre pagati per fare l’attività di monitoraggio”, spiega ancora Ciccolella. “I dati biometrici vengono ottenuti attraverso un’immagine fotografica. Si utilizza una tavola graduata dove vengono messi i pesci in base alla specie, riconosciuta direttamente dai pescatori, e dalla foto alla tavola ricaviamo il peso dell’esemplare. I dati vengono poi trasmessi all’Istituto di ricerca”. Negli ultimi tre mesi i lavoratori saranno invece impegnati nella verifica delle rese di pesca, per soppesare i risultati ottenuti dal fermo e permettere così al Consorzio di valutare le future misure di tutela. Del resto, i benefici di abbandonare reti e palamito per periodi prestabiliti, i pescatori di Torre Guaceto li hanno già verificati in questi anni, non solo con i limiti che normalmente rispettano dal 2005, ma anche grazie a 5 anni di fermo scattati nel 2000.
Un intervallo che aveva permesso alla fauna di riprodursi e crescere liberamente, e ai pescatori di ricominciare, una volta finito il lustro, a lavorare in maniera controllata e fruttuosa. “Ricordano sempre di quando tornarono a pescare, e uno di loro si mise a piangere e disse ‘io non ho mai visto così tanti pesci in tutta la mia vita’, un episodio che ancora adesso descrivono come ‘la pescata biblica’”, racconta Mariateresa Lanzillotti, responsabile comunicazione del Consorzio. “Abbiamo dimostrato che rispettando le regole il vantaggio è anche economico. E così sono per primi i pescatori a illustrare ai propri colleghi i vantaggi ottenuti nel tutelare l’ambiente, anche nell’ottica dei guadagni e della facilità del lavoro. I pescatori sono anche i custodi del mare”. Perché, se come afferma un altro adagio marinaresco, “meglio essere un marinaio povero, che un ricco birbante”, Torre Guaceto dimostra che non è necessario scegliere tra rispetto delle regole e guadagno, e che la protezione dell’ambiente protegge sempre anche il lavoro degli “artigiani”. [ad_2] Source link
0 notes
cuoredolce67 · 2 months
Text
Tumblr media
MOMENTO CURIOSITÀ - LE STRADE CONSOLARI ROMANE
Le strade consolari romane, costruite due millenni fa, hanno tracciato la direttrice tuttora esistente di tutta la rete viaria italiana, dalle Alpi alla Sicilia.
Numerose strade moderne seguono ancora oggi il tracciato di antiche strade consolari romane anche in Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Grecia, Africa settentrionale e Vicino Oriente.
In figura vediamo in particolare le strade consolari che si dipartono da Roma: esse sono tutte ancora oggi attive dopo due millenni (tranne la Via Tuscolana che è medievale) e portano ancora oggi gli antichi nomi romani, i quali vengono utilizzati correntemente nell'italiano moderno dalle persone comuni e dai mass media.
Questi nomi vengono usati, per esempio, nei bollettini del traffico alla radio o alla tv.
I nomi di queste strade derivano per lo più dai nomi dei magistrati romani che ne ordinarono la costruzione due millenni fa.
In alcuni casi però il nome della strada deriva dalla località in cui essa termina, oppure dall'utilizzo che se ne faceva.
Origine dei nomi delle strade in figura, in senso orario:
1) Via Aurelia: strada da Roma a Pisa, la cui costruzione fu ordinata dal Console Gaio Aurelio Cotta nel 241 a. C., cioè 2·255 anni fa!
2) Via Cassia: strada da Roma a Firenze, la cui costruzione fu ordinata probabilmente dal Censore Cassio Longino nel 154 a.C.
3) Via Flaminia: strada da Roma a Rimini, la cui costruzione fu ordinata dal Console Caio Flaminio nel 220 a. C.
4) Via Salaria: strada da Roma a Porto Ascoli sul Mar Adriatico, nelle Marche. Il suo nome deriva dall'uso che se ne faceva: il trasporto del sale. Questa via era presente ancora prima della fondazione di Roma nell'VIII secolo a. C., e quindi ha più di 3·000 anni!
5) Via Nomentana: strada da Roma a Nomentum, città situata nei pressi dell'attuale Mentana.
6) Via Tiburtina Valeria: strada da Roma a Pescara, sul mar Adriatico, fatta costruire nel 286 a. C. dal Console Marco Valerio Massimo Potito. "Tiburtina" deriva da "Tibur" nome latino dell'odierna Tivoli, posta poco dopo l'inizio del percorso della strada.
7) Via Prenestina: strada da Roma a Palestrina, che in latino si chiamava Praeneste.
8 ) Via Casilina: strada da Roma a Casilinum, il porto fluviale dell'antica Capua, in Campania. La strada è romana, ma il suo nome risale al medioevo. In epoca romana si chiamava Via Labicana dal nome di una città situata lungo il percorso e in cui in un primo tempo terminava la strada, Labicum, oggi Monte Compatri.
9) Via Tuscolana: strada medievale, e non romana, che conduce da Roma a Frascati, detta nel medioevo Tuscolo e in epoca romana Tusculum.
10) Via Appia: strada da Roma a Brindisi. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 312 a.C. per ordine del censore Appio Claudio Cieco, e vennero terminati nel 190 a. C.
11) Via Ardeatina: strada da Roma a Ardea. Risale al VII-VI secolo a. C., ed è quindi una delle strade consolari più antiche.
12) Via Severiana: strada da Fiumicino (l'antica Portus) a Terracina, fatta costruire dall'Imperatore Settimio Severo nel 198 d. C.
13) Via Ostiense: strada da Roma a Ostia, sul Mar Tirreno, già esistente nel I secolo.
14) Via Portuense: strada da Roma alla foce del fiume Tevere, in cui si trovava il porto di Roma. Venne fatta costruire dall'Imperatore Claudio nel I secolo d. C.
0 notes
flyeurope · 2 months
Link
0 notes
Text
Migranti, sequestrata a Brindisi la Ocean Viking
La nave Ocean Viking di Sos Mediterranée, giunta questa mattina a Brindisi con a bordo 261 migranti, è sotto sequestro amministrativo per una presunta “violazione del decreto Piantedosi”. La notizia è confermata all’ANSA dalla Capitaneria di porto di Brindisi. Il sequestro è stato disposto per 20 giorni ed è prevista anche una sanzione amministrativa.  Riproduzione riservata © Copyright…
View On WordPress
0 notes
sounds-right · 6 months
Text
Tumblr media
Capodanno 2024 con vista sul Lago di Como @ Yacht Club Como: musica e intrattenimento a cura di Cenando & Ballando 
La  fatidica domanda "Che cosa fai a Capodanno?" è già nell'aria anche per il Capodanno 2024. Una bella idea è passare l'ultima notte dell'anno, il 31 dicembre 2023, allo Yacht Club Como (Viale Giancarlo Puecher, 8) che ha una splendida vista sul Lago. Alla musica e all'intrattenimento pensa lo staff di Cenando & Ballando, con l'energia di Icio al microfono ed il sound di Cucky in console che da sempre fanno scatenare chiunque. Al cibo, all'accoglienza e a tutto il resta pensa lo staff dello Yacht Club, come sempre con grande professionalità. Il menu, disponibile qui sotto, è all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Vivere il Capodanno 2024 dello Yacht Club di Como sarà un'emozione che abbraccia tutti i sensi. Gusto e divertimento, in una meravigliosa location, un salone d'eccezione che si riempirà di luci e allestimenti perfetti per far passare una spettacolare cena di gala agli ospiti, con una vista unica sul Golfo del Lago di Como. Riassumendo, si canta tra i tavoli gustando ottimi piatti, si balla e la serata decolla... fino all'alba.
Come è giusto che sia, il Capodanno 2024 inizia già all'ora dell'aperitivo: alle 19.30 Welcome Flûte di Prosecco di Valdobbiadene, alle 20:30 inizia il Cenone di San Silvestro. A Mezzanotte il fatidico brindisi di auguri per un 2024 da sogno e subito dopo dj set e balli scatenati. Per info e prenotazioni +39 3938008071 (Tel. WhatsApp). 150,00 euro a persona, all inclusive.
///
Menù Capodanno 2024 con vista sul Lago di Como @ Yacht Club Como / musica e intrattenimento a cura di Cenando & Ballando 
ANTIPASTI
Insalatina di stagione con songino profumato, datteri, mele al porto e arance
Carpaccio di tonno
Insalatina di mare al profumo di arancio
Culaccia di Langhirano
Salamino nostrano al coltello
Crostino al Gorgonzola di Novara con confettura di fichi
Barchetta di radicchio di Treviso con "carne salada"
PRIMI PIATTI
Raviolone stella al ragù di cernia con coulisse di pomodorino datterino e olive di Arma di Taggia
Cannelloni ricotta e spinaci con crumble di bacon e gel di basilico
INTERMEZZO
Sorbetto al mandarino
SECONDO PIATTO
Reale di vitello CBT con fondo bruno con Churros di patate
Cestino di Nugets di baccalà con salsa tartara e verdure croccanti in pastella
DESSERT
Gelato al panettone con crunch di frolla
CANTINA
Vino Bianco e Rosso della nostra Cantina
Acqua naturale e gassata
Caffè
A MEZZANOTTE
Brindisi con Spumante italiano e Panettone Artigianale
Cotechino tradizionale e lenticchie Castelluccio
//
1 note · View note
lamilanomagazine · 22 days
Text
Carovigno, colpisce con 4 coltellate il guardiano di uno stabilimento: 21enne arrestato dai Carabinieri
Tumblr media
Carovigno (Brindisi), colpisce con 4 coltellate il guardiano di uno stabilimento: 21enne arrestato dai Carabinieri. A Carovigno, nella tarda serata del 13 maggio, i Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR) hanno eseguito un'ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica a carico di un 21enne del luogo. L'attività d'indagine è nata a seguito del tentato omicidio, commesso con 4 coltellate, nei confronti di un cittadino gambiano che il 15 agosto 2023 stava svolgendo la mansione di guardiano presso un lido balneare di Carovigno. Le investigazioni condotte, di tipo tradizionale e anche di tipo tecnico, hanno permesso di evidenziare elementi di reità a carico del giovane. L'arrestato è indagato per tentato omicidio aggravato dai futili motivi e per porto abusivo di arma bianca. L'indagine ha consentito di ricostruire le fasi del tentato omicidio e le responsabilità del presunto autore. L'indagato è da ritenere presunto innocente in considerazione dell'attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento della colpevolezza con sentenza irrevocabile.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
unfilodaria · 6 months
Text
“Capurà’, è mmuort’ l’alifante!”
1742 -L‘ Alifante a BAIANO
Il 7 settembre del 1742 approdò, nel porto di Brindisi, un’imbarcazione a vela da carico (tartana) partita da Durazzo con a bordo un poderoso elefante indiano destinato a Carlo III di Borbone. Nel racconto popolare la notizia diffusa era che si trattasse di un dono del sultano ottomano Mahmud I al re del Regno di Napoli. E secondo lo storico Michelangelo Schipa: “si voleva con questo presunto successo in politica estera, rafforzare nell’interno il prestigio del nuovo re Carlo di Borbone”. In realtà fu acquistato dal conte Finocchietti su mandato del marchese di Salas, con lo scopo di compiacere il re che lo desiderava all’interno del suo serraglio.
La notizia del passaggio di questo pachiderma si diffuse nei diversi territori del regno, richiamando l’attenzione di tante persone di ogni estrazione sociale e suscitando enorme curiosità e stupore .
Il corteo attraversò l’abitato di Baiano e di questo singolare evento troviamo riscontro in un brano della raccolta di memorie della famiglia Foglia, il cui estratto è stato riportato da Antonio Iamalio nel libro “ LA VALLE MUNIANENSE”.
“ A' di 4 ottobre 1741 il Granvesirre de' Turchi mandò a regalare all’attuale Re di Napoli CARLO TERZO, infante di Spagna c gran Duca della Toscana, uno grossissimo Animale chiamato l’Alefante, il quale passò per mezzo la Piazza di cotesta nostra Terra di Baiano, et tanta soldati del Commissario di Campagna e turchi, che custodivano il med., il quale non è stato mai veduto da nessuno di questi Regni. Il detto Alifante pareva una montagna di carne, che fu uno gran portento; il detto nostro RE se lo tiene in Napoli dentro la tarcena (darsena) con grandissima spesa custodito.”
Chissà quanta meraviglia si manifestò tra i Baianesi nel vedere passare, sulla via Regia delle Puglie, il corteo con l’elefante destinato al re. Per tutti fu un evento insolito e una nuova esperienza di conoscenza, fino allora limitata a quella degli animali domestici che facevano parte del vivere quotidiano dell’epoca.
ll giorno 1 novembre di quell’anno l’elefante, scortato da soldati e gestito da sei turchi, con una lenta marcia, arrivò alla Reggia di Portici e fu accolto nello zoo privato affidandolo alle cure di un caporale del regio esercito.
Diventò subito una straordinaria attrazione con la possibilità di ammirarlo da vicino pagando una lauta mancia al caporale che lo accudiva.
Inoltre, fu fatto sfilare durante le parate ufficiali del re e perfino esibito nel 1743 a teatro San Carlo durante la rappresentazione dell’opera “Alessandro nelle Indie”.
Purtroppo, morì nel 1756, pare per un’impropria alimentazione, e il suo guardiano tornò alle ordinarie mansioni di sottufficiale, perdendo i benefici della notorietà e i vantaggi economici.
Per questa nuova situazione, i Napoletani, ai quali di certo non manca l’estro creativo e lo spirito canzonatorio, coniarono il detto “Capurà’, è mmuort’ l’alifante!” a evidenziare la fine di una situazione favorevole.
Lo scheletro dello sfortunato pachiderma fu trasferito, nel 1819, al Museo Zoologico, dove ancora oggi è esposto.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Angelo Piciullo
0 notes
ilgattoviaggiatore · 8 months
Link
0 notes
isacopraxolu · 9 months
Text
La nave San Marco è partita per la Libia dal porto di Brindisi #tfnews #14settembre
0 notes
confrontodemocratico · 10 months
Text
Meloni in traghetto in Albania da Edi Rama, gli sfottò sui social: «Le vacanze in Italia troppo care pure per lei…»
Viaggio lampo a Valona per la premier durante le vacanze in Puglia La premier Giorgia Meloni si è concessa anche una visita in Albania durante la sua vacanza pugliese in una masseria di Ceglie Messapica, nel Brindisino. La premier avrebbe infatti approfittato della vicinanza con l’Albania per prendere un traghetto di linea e raggiungere da Brindisi il porto di Valona, dove ad attenderla c’è il…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
flyeurope · 2 months
Link
0 notes