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#nefertiti regina del nilo
gatutor · 1 year
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Amedeo Nazzari-Jeanne Crain "Nefertiti, reina del Nilo" (Nefertiti, regina del Nilo) 1961, de Fernando Cerchio.
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kittykripton-ted · 3 years
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Nefertiti, regina del Nilo - Reine du nil (Nefertiti, Queen of the Nile) (1961)Jeanne Crain Nefertiti
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watercolorlu · 6 years
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In questo articolo, che possiamo identificare come il seguito della mia visita al Medelhavsmuseet, vi illustrerò la mostra sull���antico Egitto esposta momentaneamente al museo, arricchendola con foto ed informazioni per tutti gli appassionati di storia e archeologia.
L’antico Egitto è una delle più famose culture della storia. Faraoni, piramidi, tombe segrete e mummie hanno da sempre affascinato autori di libri, produttori e registi.Ma in realtà chi erano questi Egizi? La storia dell’Egitto è molto antica, dai primi insediamenti nella Valle del Nilo, circa 7000 anni fa, fino ai giorni nostri. L’Egitto è stato per lungo tempo governato dai faraoni e in seguito ha preso parte negli imperi come quelli persiano, romano e ottomano.
La cultura faraonica era caratterizzata da un alto conservatorismo, antiche tradizioni e modi di pensare erano presenti nelle usanze e lo furono anche nel Medioevo fino ad arrivare ad oggi.
Circa 10.000 anni fa, il Nord Africa ra una savana lussureggiante dove alcuni gruppi di persone vivevano come cacciatori e raccoglitori. Tuttavia, i cambiamenti del clima hanno condotto alla desertificazione. Intorno al 5000 a.C., vaste zone della savana erano diventate un deserto e le persone si sono spostate verso la Valle del Nilo, introducendo l’agricolturain quanto le condizioni per questa attività erano molto favorevoli; ogni estate le acque del Nilo si ritiravano e lasciavano sulle rive liquami fertili. L’agricoltura richiede una vigilanza costante,così le persone iniziarono a stabilirsi li nei paraggi. Alcuni villaggi crebbero e diventarono grandi centri politici, controllate da leader locali. Intorno al 3100 a.C.l’intera regione fu riunita sotto il governo di un unico re. Questo segna l’avvento della prima dinastia e l’inizio di una lunga generazione di faraoni. Quindi il periodo prediniastico si conclude.
La scrittura geroglifica si sviluppò rapidamente durante il periodo predinastico, le tavolette sono reperti comuni nelle tombe predinastiche. Il design delle tavolette si evolse, dalla semplice forma romboidale a forme più complesse. Il termine per i geroglifici utilizzato dagli antichi egizi era “medu netjer” (segni divini). I geroglifici rappresentavano suoni e parole ma erano anche interpretati come poteri magici. Essi venivano scritti su muri, su papiri,su ceramiche e pietre ma anche su statue e sarcofagi.
I vasi, invece, sono stati prodotti con le differenti pietre del deserto. Quelli di piccole dimensioni contenevano trucchi, olii e profumi e alcuni avevano geroglifici incisi sulle pareti. La scrittura faceva sempre più parte della sfera reale.
Figurine che rappresentano donne sono state messe in tombe o donate come offerte votive nei templi. Queste figurine avevano lo scopo di facilitare la rinascita ad una vita dopo la morte. Alcune teste delle figurine assomigliano ad animali (spesso uccelli); appartengono a un contesto divino. Mentre le donne con le armi si trovano sui vasi di ceramica predinastica. Anche le uova di struzzo erano simbolo di rinascita, alcune perline erano fatte di guscio di uovo o uova intere, a volte riccamente decorate, ed anche esse venivano poste nelle tombe.
Il re egiziano era un tramite tra il popolo e gli dei. Era sua responsabilità mantenere un equilibrio e scacciare i nemici. Il culto nei templi era anche una prerogativa del re, solo lui poteva incontrare gli dei faccia a faccia.
THUTHMOSI I (18th dinastia, nuovo regno, 1525-1516 a.C.) Egli contribuì alla restaurazione del regno d’Egitto dopo la decadenza provocata da Hyksos. Egli incorporò la Nubia nel regno d’Egitto. Moltitempli furono costruiti nel periodo di Tuthmosi ad esempio il tempio di Karnak dedicato ad Amon-Ra. Egli fu il primo ad essere sepolto nella Valle dei Re, avendo una tomba progettata dal suo architetto Ineni, scavata nella roccia così in profondita cosi che nessuno poteva sentire e ne vedere.
HATSHEPUT (18th dinastia, nuovo regno, 1502-1482 a.C.) I ruoli femminili erano molto rari in Egitto e uno di questi pochi ruoli fu ricoperto appunto dalla regina Hatsheput. Era la figlia di Thuthmosi I e sposò il suo fratellastro, Thuthmosi II, che morì pochissimo tempo dopo essere asceso al trono. Thuthmosi III era solo un bambino all’epoca per cui Hatsheput prese il suo posto. La regina guidò la maggior parte dei progetti di costruzione e commissionò edifici bellissimi come il tempio a Thebe. Ella veniva qui venerata come figlia del dio Amon. Le relazioni con i paesi confinanti erano molto pacifiche e floridi erano anche gli scambi commerciali.
IL PERIODO DI AMARNA (1372-1343 a.C.) Il dio sole aveva molta importanza nel pensiero egiziano, dall’avvento della 18esima dinastia il dio sole ebbe un ruolo prominente. Il suo culto crebbe durante il regno di Amenhotep IV, conosciuto meglio come Akhenaton, che chiamò con lo stesso nome anche la capitale. Essa fu costruita in diversi anni e con moltissimi mattoni che ne costituivano le mura.
AKHENATON, NEFERTITI E TUTANKHAMON (18th dinastia, 1372-1346 a.C.) Di Akhenaton abbiamo già parlato, ma dobbiamo ricordare che egli ebbe al suo fianco la bellissima Nefertiti, che regnò degnamente al suo fianco. La coppia però ebbe solo figlie femmine per cui il re Akhenaton sposò Kiya, da cui ebbe il famoso Tutankhamon. Egli diventò faraone quando era ancora un bambino.
SETI I (19th dinastia, nuovo regno, 1314-1304 a.C.) Seti veniva da una discendente dall’est del Delta del Nilo. Egli continuò la restaurazione dei templi cominciata nel periodo di Amarna. Anche lui commissionò la costruzione di diversi monumenti come il grande ipostilo nel tempio di Karnak. Le mura raccontano i successi miltari del re nelle campagne in Siria e in Palestina.
RAMESSES II (19th dinastia, nuovo regno, 1304-1237 a.C) Durante il suo regno, durato più di 66 anni, Ramesses condusse e capeggiò diverse campagne militari. La battaglia di Kadesh, tra Egizi e Ittiti, è una delle più importanti dell’antichità. L’esercito del faraone ebbe un eroica vittoria e fu trattata la pace tra i due popoli. Ramesses fece erigere tantissimi monumenti, egli commissionò il tempio di Abu Simbel ad esempio.
Dopo la dinastia di Ramesses l’Egitto perse numerose battaglie e venne diviso in due governi.
LA MUMMIFICAZIONE
Gli Egizi svilupparono differenti metodi di disidratare un corpo prima che esso si decomponesse. Alcuni metodi erano più semplici di altri ma nonostante ciò questa pratica si riferiva alle classi più alte della società. Inizialmente, nella parte sinistra dell’addome, veniva praticata un’incisione per rimuovere l’intestino. Le varie parti di esso venivano separate e collocate in diversi vasi, chiamati vasi canopi. Il cuore veniva estratto per poter essere poi pesato al cospetto di Osiride. Il cervello considerato parte inutile del corpo, veniva rimosso dal naso. Il corpo poi veniva fasciato con bende di lino immerse nell’olio. Tra queste bende veniva posto un amuleto che benediva il defunto e augurava una vita serena nell’oltretomba. Come accennato in precedenza, alcuni organi venivano messi nei vasi canopi, vasi che avevano il coperchio a forma di testa di animale. Il vaso con la testa di sciacallo, protetto da Duamutef, conteneva lo stomaco; quello con il babbuino, Hapi, conteneva i polmoni; la testa umana, Imsety, conteneva il fegato; infine, la testa di falco, Qebehsenuef, conteneva l’intestino.
Gli Egizi avevano un gran numro di dei, alcuni famosi e altri che esistevano solo in alcuni villaggi. Gli dei avevano forme di animali, gatto, sciacallo, coccodrillo, babbuino, falco ecc.
Per gli Egizi la morte era il passaggio dalla vita sulla terra a una nuova esistenza nei sacri campi di canneti o reame della morte. Comunque, la strada non era facile. Il testi scritti sui muri delle tombe, sui sarcofagi e sui papiri mostravano spesso il nome del defunto, la sua vita e le sue imprese. Il corpo, per cui, veniva preparato per l’occasione, per essere portato alla Corte di Osiride, la quale peserà il cuore su una bilancia che deciderà se egli potrà godere della vita eterna.
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Archeologia a Stoccolma Parte 2 (Egitto) In questo articolo, che possiamo identificare come il seguito della mia visita al Medelhavsmuseet, vi illustrerò la mostra sull'antico Egitto esposta momentaneamente al museo, arricchendola con foto ed informazioni per tutti gli appassionati di storia e archeologia.
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italreport · 7 years
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Il maestro Nicolosi dona una sua opera alla Polizia di Stato di Ragusa
Il maestro Nicolosi dona una sua opera alla Polizia di Stato di Ragusa was originally published on ITALREPORT
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gatutor · 4 years
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Jeanne Crain “Nefertiti, reina del Nilo” (Nefertiti, regina del Nilo) 1961, de Fernando Cerchio.
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