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#marcocavallo
robertomastroianni · 1 year
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"Io c’ero, in quel lontano mattino di febbraio del 1973. Io c’ero, quando contro i #muri del #manicomio di #Trieste ululava il vento di bora e dentro si sentivano i lamenti e le urla dei ricoverati. Cazzo, se c’ero io! Io c’ero quando i manicomi erano ancora in piedi. E oggi non ci sono più." #MarcoCavallo #25febbraio1973 #Trieste #exoppSanGiovanni [tratto dal testo teatrale "Il dialogo di Marco Cavallo e il Drago di Montelupo" di Peppe Dell’Acqua, Angela Pianca e Luciano Comida] #outsider #arteirregolare #ousiderart #marcocavallo #leggebasaglia #leggebasaglia1978 #antipsichiatria #psichiatria #manicomio #salutementale #arte @fermatadautobus @fragolecelesti @chiaraborgaro @gliacrobati_artgallery @museodiffuso @georgalderuccio @irenepittatore @teataramino @roberta_tumiatti (presso Museo Diffuso della Resistenza) https://www.instagram.com/p/CpIz32rtb7S/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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jacksontakeda · 2 years
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• #marcocavallo 🐎💙 • Cansa tatuar um grupo de amigos em um mesmo dia? Cansa! Hahaha 🥴 Mas esse cansaço não é nada perto da satisfação que eu tenho em ver as pessoas felizes com os resultados das escolhas que elas fizeram, e implicitamente felizes com o resultado do trabalho que eu as ofereci. 3 tatuagens e tantos significados, individuais e coletivos, que fica difícil explicar a atemporalidade que elas conseguem atravessar. Quem ficar curioso com o tema, pesquisem por Marco Cavallo na Internet. Juro que vocês vão se surpreender com essa símbolo tão sensível e humano, parte importante da luta por uma saúde antimanicomial. Patrícia, Dayanna, e Joelson, muuuito obrigado pelos momentos divertidos que tivemos e pela oportunidade! 🖤🙏🏼 • Quer fazer a minha ou a sua ideia? 😉 • Para orçamentos e agendamentos, entre em contato pelo WhatsApp 31 993378298 (link do WhatsApp na Bio) (em Estúdio 7 Arte) https://www.instagram.com/p/Cb25ax1OHZc/?utm_medium=tumblr
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simmablr · 6 years
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25 febbraio 1973 Era l’ultima domenica di febbraio pulita dalla bora quando Marco Cavallo tentò di uscire dal laboratorio. Era troppo grande, appesantito dal carico di bisogni e desideri che aveva nella pancia. Le porte erano strette, provò la porta del giardino, poi la veranda, pensando di saltare la ringhiera. Cercò di piegarsi, di mettersi di taglio, si abbassò, pancia a terra, si ferì. Niente. Restava chiuso dentro. Tutti erano lì a guardarlo: era quello il suo momento. Cominciò a correre nervoso per il lungo corridoio del vecchio reparto P trasformato in laboratorio, avanti e indietro, proprio come avevano fatto per anni i malati che lo avevano abitato. Giuliano cercò di calmarlo, dicendo che bisognava aspettare, che forse non era quello il momento, che bisognava avere pazienza. I malati cominciarono a pensare di avere solo sognato, secoli di grigio tornarono nelle loro teste, urla disumane assordarono le loro orecchie. Dino Tinta piangeva. Marco Cavallo, fremendo, testa bassa, cominciò una corsa furibonda, come impazzito, verso la porta principale e, senza più esitazione, oramai a gran carriera, aggredì quel pezzo di azzurro e di verde oltre la porta. Saltarono i vetri e gli infissi. Caddero calcinacci e mattoni. Marco Cavallo arrestò la sua corsa nel prato, tra gli alberi, ferito e ansimante, confuso all'azzurro del cielo. Gli applausi, gli evviva, i pianti, la gioia guarirono in un baleno le sue ferite. Il muro, il primo muro era saltato. La prima trionfale uscita in città. Il cavallo e il corteo dei matti, dei poveri cristi assieme ai cittadini attraversa tutta la città, si ferma in piazza Unità d’Italia. Di fronte al municipio si tengono discorsi. Arriva sulla collina di San Giusto e invade festoso il piazzale del Duomo. Si ferma infine nella scuola elementare De Amicis nel rione di San Vito. Nel cortile della scuola si fa festa fino a sera. Poi, così come era destino, in giro per il mondo. (da "Non ho l'arma che uccide il leone" collana 180).
Bellissimo l'incontro di ieri "A QUARANT'ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI COLLEGNO E DALLA LEGGE BASAGLIA" con Peppe Dell'Acqua, Giuliano Scabia, Renato Sarti e Massimo Cirri. Un'occasione per fare il punto della situazione sull'oggi dopo le lotte per far approvare la legge 180 (Basaglia). Molto è stato fatto, ma numerose sono le cose che spingono verso un nuovo cambiamento. Toccante anche l'intervento di due ragazzi del pubblico che hanno ringraziato i relatori per il loro lavoro. "Probabilmente senza l'eliminazione della legge Basaglia, saremmo in qualche manicomio trattatati chissà come, invece siamo qui ad ascoltare e a parlare con voi".
ieri al @ilPolodel900 https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6381969908380553216 …
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elenabrazzolotto · 9 years
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Marco Cavallo 
Marco Cavallo è una macchina teatrale di legno e cartapesta, dal colore azzurro: un’opera collettiva realizzata nel 1973 dentro il manicomio di Trieste,di cui era direttore Franco Basaglia. Il cavallo in quel pomeriggio di festa rappresenta la volontà di liberare i malati di mente da una psichiatria antiquata, fondata sulla reclusione, contro la quale Basaglia si batté fino alla riforma del 1978, che sancì la chiusura dei manicomi. La pancia del cavallo però non era vuota ma piena di pensieri, emozioni e sentimenti di coloro che per anni furono considerati alienati, pazzi oppure matti. Nonostante la grande fatica per farlo uscire dal manicomio verso le ultime ore della giornata Marco Cavallo usci.
Questo fu il volantino che i degenti in manicomio consegnarono alla folla: 
A PROPOSITO DELLA FESTA DI MARCO CAVALLO La festa di oggi rappresenta per noi un momento di lotta iniziato da oltre un anno contro tutto ciò che il manicomio in Italia è e rappresenta. Marco Cavallo vuole essere simbolo di un processo di liberazione in atto per tutti quelli che soffrono della vita manicomiale. In questo senso, coerentemente, dobbiamo sottolineare che, seppure questo processo di liberazione dell'ospedale psichiatrico provinciale di Trieste è avviato, coloro che vi lavorano sperimentano, giorno per giorno, nella loro attività pratica, sulla loro pelle e su quella dei malati la persistenza di problemi insuperati. La realtà attuale dell'ospedale è: 1) che, malgrado il nostro impegno più intenso, le condizioni materiali di esistenza dei ricoverati sono ancora totalmente dominate dalla miseria e dalla mancanza degli oggetti più elementari (servizi igienici, vestiti, armadi, comodini, cibo decente ecc.); 2) che le condizioni di lavoro degli infermieri sono estremamente disagiate (48 ore settimanali, scarsità di personale, salari irrisori, turni faticosi e impossibili); 3) che manca qualsiasi prospettiva reale (lavoro, case, mezzi di sussistenza ecc.) per la maggior parte dei degenti così condannati a restare per sempre assistiti. Ribadiamo quindi la complessità di problemi la cui soluzione non può essere demandata ai soli operatori, poiché essa investe la responsabilità degli amministratori, dei politici. Individuiamo coerentemente nello sciopero generale nazionale del 27 e nello sciopero generale provinciale del 28 una ulteriore occasione di lotta per sottolineare assieme ai lavoratori ed alle forze sindacali l'esigenza di una trasformazione sociale senza la quale non può esservi trasformazione reale dell'istituzione psichiatrica. Ci impegniamo perciò ad una cosciente partecipazione a queste importanti scadenze di lotta. -Infermieri, medici e artisti dell'ospedale psichiatrico provinciale di Trieste 25 marzo 1973-   
 Fonte: http://www.triestesalutementale.it/storia/marcocavallo.htm ; http://www.corriere.it/cultura/11_agosto_30/magris-manicomio-trieste-dell-acqua_fb9c5c0c-d2e5-11e0-874f-4dd2e67056a6.shtml
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paroladilibro · 9 years
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" Il 31 marzo 2015 è la scadenza fissata dalla legge. Vogliamo essere sicuri che sarà rispettata. E che al loro posto non si apriranno nuove strutture manicomiali. Perciò continua la mobilitazione: - per far chiudere gli OPG al 31 marzo 2015 senza proroghe e senza trucchi - per la nomina di un Commissario per l’attuazione della legge 81/2014 sul superamento degli Opg per fermare i nuovi ingressi e favorire le dimissioni, con buone pratiche per la salute mentale, una buona assistenza socio sanitaria nel territorio, - per evitare che al posto degli Opg crescano nuove strutture manicomiali (le cosiddette Rems: i “mini Opg” il cui numero può e deve essere invece drasticamente ridotto)"
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robertomastroianni · 1 year
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"Io c’ero, in quel lontano mattino di febbraio del 1973. Io c’ero, quando contro i #muri del #manicomio di #Trieste ululava il vento di bora e dentro si sentivano i lamenti e le urla dei ricoverati. Cazzo, se c’ero io! Io c’ero quando i manicomi erano ancora in piedi. E oggi non ci sono più." #MarcoCavallo #25febbraio1973 #Trieste #exoppSanGiovanni [tratto dal testo teatrale "Il dialogo di Marco Cavallo e il Drago di Montelupo" di Peppe Dell’Acqua, Angela Pianca e Luciano Comida] #outsider #arteirregolare #ousiderart #marcocavallo #leggebasaglia #leggebasaglia1978 #antipsichiatria #psichiatria #manicomio #salutementale #arte @fermatadautobus @fragolecelesti @chiaraborgaro @gliacrobati_artgallery @museodiffuso @georgalderuccio @irenepittatore @teataramino @roberta_tumiatti (presso Museo Diffuso della Resistenza) https://www.instagram.com/p/CpIzxK9NS3S/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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robertomastroianni · 1 year
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"Io c’ero, in quel lontano mattino di febbraio del 1973. Io c’ero, quando contro i #muri del #manicomio di #Trieste ululava il vento di bora e dentro si sentivano i lamenti e le urla dei ricoverati. Cazzo, se c’ero io! Io c’ero quando i manicomi erano ancora in piedi. E oggi non ci sono più." #MarcoCavallo #25febbraio1973 #Trieste #exoppSanGiovanni [tratto dal testo teatrale "Il dialogo di Marco Cavallo e il Drago di Montelupo" di Peppe Dell’Acqua, Angela Pianca e Luciano Comida] #outsider #arteirregolare #ousiderart #marcocavallo #leggebasaglia #leggebasaglia1978 #antipsichiatria #psichiatria #manicomio #salutementale #arte @fermatadautobus @fragolecelesti @chiaraborgaro @gliacrobati_artgallery @museodiffuso @georgalderuccio @irenepittatore @teataramino @roberta_tumiatti (presso Museo Diffuso della Resistenza) https://www.instagram.com/p/CpIzm-Etjd6/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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robertomastroianni · 1 year
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#outsider #arteirregolare #ousiderart #marcocavallo Marco Cavallo compie 50 Anni, è nato il 25 febbraio 1973. L'opera fu realizzata nel 1973 all'interno del manicomio di Trieste da un'idea di Giuseppe Dell'Acqua, Dino Basaglia, Vittorio Basaglia e Giuliano Scabia. È considerata un'opera collettiva realizzata con il contributo dei laboratori artistici creati all'interno della struttura da Franco Basaglia, allora direttore dell'Ospedale Psichiatrico, e si avvalse del contributo ideale e immaginifico dei pazienti allora reclusi. Alto circa 4 metri e di colore azzurro, come deciso dagli stessi pazienti, lo si volle di così grandi dimensioni, per poter idealmente contenere tutti i desideri e i sogni dei ricoverati, e portare all'esterno un simbolo visibile e rappresentativo dell'umanità allora "nascosta" e "misconosciuta" all'interno dei manicomi. Divenne pertanto "icona" della lotta etica, sociale, medica e politica a favore della legge sulla chiusura dei manicomi, la cosiddetta Legge Basaglia del 1978 , nonché simbolo per gli stessi pazienti delle loro istanze di libertà, liberazione e riconoscimento della loro dignità di persone, fino ad allora negate. Da allora è esibito in tutto il mondo come installazione itinerante per sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo politico sui problemi della salute mentale. In Italia è stato esibito anche all' "EXPO 2015" per puntare l'attenzione sulle condizioni degli Ospedali psichiatrici giudiziari. #leggebasaglia #leggebasaglia1978 #antipsichiatria #psichiatria #manicomio #salutementale #arte @fermatadautobus @fragolecelesti @chiaraborgaro @gliacrobati_artgallery @museodiffuso @georgalderuccio @irenepittatore @teataramino (presso Museo Diffuso della Resistenza) https://www.instagram.com/p/CpIzS7rtUKP/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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