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#il duomo di Cefalù
goofygoldengirl · 12 days
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Cefalù cathedral| Il duomo di Cefalù
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diceriadelluntore · 1 year
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Paljaimmitanu
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Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? Brillano tra le foglie cupe le arance d’oro, Una brezza lieve dal cielo azzurro spira, Il mirto è immobile, alto è l’alloro! Lo conosci tu? Laggiù! Laggiù! O amato mio, con te vorrei andare!
Questo breve canto contenuto nel romanzo di formazione Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister viene fatto pronunciare da Goethe a Mignon, la ragazzina che Wilhelm incontra in un gruppo di danzatori di strada e decide di prendere sotto la sua protezione. Mignon, di origini italiane, ricorda con nostalgia il suo Paese e diventa personificazione del desiderio del Sud.
Io voglio partire per raccontare la mia breve visita palermitana dalla foto sopra: il treno che da Cefalù mi ha riportato a Palermo era pienissimo di turisti, pulitissimo, dove un bengalese ha richiamato un maghrebino che guardava i video di Tik Tok troppo alti (te le vendo io le cuffiette) ma la cosa sorprendente è che è arrivato alla Stazione Centrale con 10 minuti di anticipo, alle 13.22. 
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In 100 metri o poco più c’è tutto questo, mi permetto di dire uno degli angoli più suggestivi del mondo. E chiedo ai palermitani che mi leggeranno perchè la chiesa dei Teatini, che ha l’entrata principale dal Corso e quella laterale da Via Maqueda è chiusa.
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la Chiesta di Santa Caterina di Alessandria, con annesso convento, ospitava le figlie non primigenie delle famiglie nobili, anche per questo il suo barocco fiorito siciliano è qualcosa di abbagliante. 
Una cooperativa di ragazzi ha ripristinato la leggendaria dolceria
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Che riprende le ricette originali delle Monache, riproponendo anche dolci che quasi nessuno faceva più, come il leggendario Trionfo di Gola, descritto anche ne Il Gattopardo, che è così bello che quasi commuove
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Ne avevo parlato in un Vero O Falso, ecco la Chiesa del Santissimo Salvatore, altro gioiello barocco
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Questa foto l’ho fatta dalle Torri del Duomo di Cefalù, in un lunedi piovosissimo
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Ma è sempre una meraviglia
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«Tra dieci giorni, se non hai niente in contrario, potremmo andare a Palermo» le disse. «Preferisco Ginevra» rispose lei. Stava in piedi davanti al cavalletto ed esaminava una tela iniziata. «Come puoi vivere senza conoscere Palermo?»
Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere.
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Per € 2.50 non credo esistano tante cose più buone
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Andateci, ne vale la pena
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personal-reporter · 9 months
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Un viaggio nel passato: Itinerari turistici nella Regione Sicilia
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La Sicilia è un luogo magico e misterioso, che attrae turisti provenienti da tutto il mondo dall'inizio dei tempi. Il mare cristallino, il clima mediterraneo, la cucina deliziosa e la storia millenaria della regione sono solo alcune delle ragioni per cui tantissimi visitatori scelgono di trascorrere le proprie vacanze in questa parte d'Italia. In questo articolo, parleremo di alcuni degli itinerari turistici più affascinanti per scoprire il passato della Sicilia e il suo patrimonio culturale unico. Iniziamo il nostro viaggio nel passato nella città di Palermo, capitale della Sicilia. Qui, si possono ammirare una moltitudine di monumenti storici, come la Cattedrale di Palermo, il Palazzo dei Normanni e la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti. Un'altra tappa imperdibile è la famosa Cappella Palatina, un esempio stupefacente di architettura arabo-normanna, con mosaici bizantini e arabi che si mescolano in modo sorprendente. Non dimentichiamo poi il Teatro Massimo, il più grande teatro lirico d'Italia che venne edificato alla fine dell'800 ma fu inaugurato solamente nel 1997. Non molto lontano da Palermo si trova Monreale, una città famosa per la sua Cattedrale dedicata a Santa Maria Nuova. La Cattedrale è un capolavoro di arte romanico-gotica, con mosaici bizantini di eccezionale bellezza che rappresentano scene della Bibbia. La Cattedrale di Monreale è uno dei luoghi più importanti della Sicilia e sicuramente vale la pena visitarla. Continuiamo il nostro viaggio nel passato a Cefalù, una delle città costiere più belle della Sicilia. Qui, si trova una magnifica Cattedrale in stile normanno, edificata nel periodo compreso tra il 1131 e il 1240. Il Duomo di Cefalù è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2016 ed è diventato uno dei luoghi più visitati della Sicilia. Spostandoci verso l'est di Sicilia, incontriamo la città di Siracusa, famosa per il suo imponente Parco Archeologico della Neapolis, che contiene il famoso Teatro Greco, l'Anfiteatro Romano e l'Orecchio di Dionisio. La città era un importante centro culturale e politico dell'antica Grecia e ha conservato molti dei suoi tesori. Il quartiere di Ortigia è invece il centro storico di Siracusa che ospita il Duomo di Siracusa e la Fontana edificata nel secolo XVII, intorno la quale si erge un bellissimo palazzo che ospita il collegio dei notai. Tra le altre attrazioni della Sicilia spiccano la Valle dei Templi di Agrigento, un'area archeologica con alcuni dei templi greci più antichi e meglio conservati al mondo, e l'Etna, il più alto vulcano attivo d'Europa, famoso per le sue maestose eruzioni. La costa dell'isola è un'altra meta imperdibile per chi vuole scoprire il passato della Sicilia, con le sue spiagge e i suoi paesaggi mozzafiato. Il golfo di Castellammare, con le sue acque cristalline e la sua natura incontaminata, è uno dei luoghi più suggestivi della costa siciliana. Con i suoi monumenti storici, le sue incantevoli cittadine e la sua splendida costa, la Sicilia è la destinazione perfetta per chi vuole vivere un'esperienza autentica e unica. Fonti: - https://www.italia.it/it/idee-di-viaggio/viaggio-nel-patrimonio-unesco/il-parco-archeologico-della-neapolis-di-siracusa.html - https://www.lescienze.it/news/2016/07/15/news/i_tesori_di_monreale_patrimonio_unesco-3100945/ - https://www.italia.it/it/idee-di-viaggio/cultura-e-storia/sicilia-da-visistare-in-10-giorni-come-programmare-itinerari-e-percorsi-turistic.html - https://www.turismo.it/viaggi/articolo/art/sicilia-10-luoghi-imperdibili-115712/ - https://www.finedininglovers.it/articolo/viaggio-nella-sicilia-delle-meraviglie - https://guidasicilia.it/it/guida-siracusa/ortigia#sthash.g4gHlmzg.dpbs - https://www.ilpost.it/2021/04/17/teatro-massimo-palermo/ Fonte immagine: Di Wolfram Schubert from Germany - Liparic Islands, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22316629 Read the full article
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italiatoday · 1 year
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Italia Today Sette Giorni: Le Meraviglie della Sicilia
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Stai programmando di visitare la Sicilia durante il tuo prossimo viaggio o vacanza e stai cercando i posti migliori da visitare?
Ottima scelta, ci sono molte cose da vedere in questa bellissima isola italiana!
Ha importanti siti storici come la Valle dei Templi di Agrigento, il teatro romano di Taormina o le città barocche di Noto, Ragusa e Modica.
Ricchezza naturalistica, con i suoi vulcani (Etna, Stromboli e Vulcano), le sue isole, le sue spiagge e le sue magnifiche riserve naturali come lo Zingaro.
E, naturalmente, apprezzerai sicuramente il tuo soggiorno.
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Palermo
Non posso che iniziare questa lista delle cose più importanti da fare in Sicilia partendo dal capoluogo, Palermo. È una città molto ricca di edifici storici e monumenti e il luogo ideale da visitare se ti piacciono chiese e palazzi.
•        A Palermo, non perderti:
•        Il Palazzo dei Normanni
•        Cattedrale di Palermo
•        Il Teatro Massimo
•        Il Mercato di Ballarò
Poco distante da Palermo, si trova uno dei luoghi più visitati della Sicilia: il Duomo di Monreale e i suoi migliaia di metri quadri di mosaici dorati. Per darvi un'idea, per realizzarli sono stati utilizzati 2.200 kg di oro zecchino!
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Cefalù
Questo è un posto molto pittoresco e probabilmente la prima foto che abbia mai scattato in Sicilia!
Questo piccolo villaggio di pescatori con le sue barche colorate ormeggiate al molo sembra calmo e tranquillo.
Ok, ti ​​dico una cosa, così non rimarrai deluso quando visiterai la Sicilia: la realtà oggi è un po' diversa perché Cefalù è diventata una rinomata località balneare. Con la sua spiaggia sabbiosa e i vicoli medievali, il posto è sicuramente carino, ma piuttosto affollato, soprattutto in alta stagione.
Non vi consiglio di andarci se volete solo godervi la spiaggia, troverete molto meglio e più tranquillo altrove!
Cefalù merita comunque una sosta per ammirare il panorama dal porto vecchio e dal molo e passeggiare per le sue stradine fiancheggiate da negozi e ristoranti.
Se hai tempo, ti consigliamo di visitare anche il Duomo Normanno di Cefalù, l'edificio più importante della città.
Infine, bisogna salire in cima alla Rocca di Cefalù, la rupe che domina la città e offre viste spettacolari.
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Taormina
Continuiamo questo elenco di cose da fare in Sicilia con Taormina, soprannominata “la Perla di Sicilia”. Questa città è famosa nel mondo per i magnifici panorami che offre sulla piana di Catania, l'Etna e l'Isola Bella. È una delle città più turistiche della Sicilia, quindi è meglio andare fuori stagione per sfruttare al meglio il soggiorno.
Se hai deciso di visitare la costa orientale della Sicilia, è una meta di visita imprescindibile. Queste sono le cose da non perdere a Taormina:
Scendere all'Isola Bella, l'isolotto e la sua spiaggia che contribuiscono molto alla fama della città.
Visita al Teatro Greco di Taormina
La bellissima vista sull'Etna e sul mare da Piazza IX Aprile
Sali i 300 gradini che portano alla Chiesa della Madonna de la Rocca per godere di una veduta aerea dei dintorni.
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Etna
Il vulcano Etna è impossibile da perdere se sei in Sicilia. È una delle principali attrazioni turistiche dell'isola, e dovrebbe assolutamente essere inclusa nel tuo viaggio in Sicilia.
Da Taormina e Catania, molti punti panoramici permettono di ammirarla da lontano. Ma visto che è così vicino, sarebbe triste perdere l'opportunità di salire e vedere il suo cratere, giusto?
È meglio scegliere un tour di un giorno o di mezza giornata. Da Catania o da Taormina molti tour operator offrono un pacchetto completo a circa 55€ con trasporto, attrezzatura, guida e mezzo 4×4 per salire al cratere.
Ovviamente puoi anche guidare lì, ma non sarai sorvegliato, quindi assicurati di avere le scarpe e l'attrezzatura giuste. Controlla anche le condizioni meteorologiche in anticipo, in quanto l'accesso non è sempre consentito.
Devi tenere conto che, se non sei accompagnato da una guida, dovrai fermarti al primo livello, (dopo la funivia). Per raggiungere il cratere, la salita al secondo livello deve essere effettuata in un minibus guidato. Andare al vulcano è un'esperienza indimenticabile!
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Catania
Catania, la seconda città più grande della Sicilia dopo Palermo, si trova ai piedi dell'Etna. Come vi dicevo prima, questo è il punto di partenza ideale per arrivare al vulcano.
Soprannominata la città nera per i suoi edifici in pietra lavica, Catania ha molto da offrire. Durante il tuo viaggio in Sicilia, ti consiglio di dedicare tra mezza giornata e una giornata intera alla visita della città.
Ecco alcune delle cose da fare a Catania e dintorni, oltre all'escursione sull'Etna:
•        Fai una passeggiata attraverso Piazza del Duomo per vedere l'emblema di Catania: La Fontana dell'Elefante.
•        Visita al Duomo Di Catania, la Cattedrale dedicata alla patrona della città, Sant'Agata.
•        Visitare gli "Sassi dei Ciclopi" (Faraglioni in italiano) nelle terme di Aci Trezza, a soli 35 minuti da Catania.
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Siracusa
Sulla costa orientale della Sicilia si trova la città di Siracusa e l'incantevole isola di Ortigia, il suo centro storico.
È semplice: tutto in Ortigia è bello! Monumenti, piazze, fontane, palazzi e chiese. C'è anche un gelato molto buono.
Potresti averlo indovinato, a Voyage Tips, abbiamo adorato il nostro soggiorno su quest'isola!
L'isola di Ortigia non può mancare visitando le sue attrazioni:
•        La bellissima Piazza del Duomo
•        Porto
•        Il Castello Maniace
•        Fonte Aretusa al tramonto
Nella moderna città di Siracusa, c'è solo un'attrazione obbligatoria: il parco archeologico della Neapolis con il suo anfiteatro romano, il teatro greco e l'orecchio di Dioniso.
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telodogratis · 1 year
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Al via il restauro del Duomo di Cefalù, la Regione spende due milioni di euro
Al via il restauro del Duomo di Cefalù, la Regione spende due milioni di euro
Read More Pronti a partire gli interventi di restauro al Duomo di Cefalù. Finanziati con due milioni di euro dalla Regione Siciliana restituiranno nuovo splendore alle coperture, agli esterni e agli apparati decorativi di uno dei beni monumentali più preziosi della Sicilia, parte del patrimonio Unesco. The post Al via il restauro del Duomo di Cefalù, la Regione spende due milioni di euro appeared…
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tarditardi · 2 years
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Digital Catharsis: la mostra personale di Carolina Pascari all’Ottagono Santa Caterina - Cefalù (PA)
Dall'1 al 12 giugno 2022 all'Ottagono Santa Caterina di Cefalù (PA) prende vita Digital Catharsis, mostra personale di Carolina Pascari. L'artista, psicologa, mette i suoi quadri astratti al servizio dei tanti che oggi, tra i mille messaggi dei media e dei social, non riescono a vivere la realtà con il dovuto equilibrio. 
La Digital Catharsis che dà il titolo alla sua mostra nel prestigioso spazio della bella cittadina siciliana non vuol far semplicemente dimenticare ai visitatori i problemi del mondo. Grazie all'arte, secondo Carolina Pascari, che essendo moldava si sente molto vicina alla guerra in Ucraina, possiamo immergerci nelle emozioni vere, non ovattate dai media (social e tradizionali). 
"La quantità di informazioni che riceviamo sulla guerra rischia di renderci insensibili, l'arte invece ha sempre l'obiettivo opposto", spiega Carolina Pascari. "Più in generale, ogni mio quadro cerca di dare un sollievo a chi ha subito traumi relazionali, e rispondere a problemi come ad esempio il senso di abbandono. Ognuno di noi ha un vissuto diverso, ma l'occhio umano, quello che oggi viene troppo spesso usato per "spegnere" il cervello sullo smartphone, per migliaia di anni è servito per scrutare i pericoli della savana. I miei quadri cercano di restituire un senso di equilibrio a chi sente il bisogno di una connessione diversa da quella digitale. 
"Non tutti abbiamo, per fortuna, le stesse reazioni nei confronti delle singole opere d'arte. Da psicologa l'emozione che ho potuto riscontrare più spesso nei confronti delle mie opere è un senso di "catarsi", di liberazione dalle ansie che io collego all'iper-digitalizzazione dei nostri tempi".
"Quello dell'arte è un potere curativo davvero forte. Per quel che riguarda me, è uno spazio di pace e creatività. Metto a letto i miei bambini e ed entro in uno spazio in cui ogni pensiero trova spazio e tranquillità". 
Digital Catharsis
Mostra personale di Carolina Pascari
Dall' 1 al 12 giugno presso Ottagono Santa Caterina 
Piazza Duomo, Cefalù (Palermo)
PHOTO HI RES: LOCANDINA, ALCUNE  OPERE IN MOSTRA, CAROLINA PASCARI
https://www.dropbox.com/sh/43odxud6yh0chv4/AADmEov8exZOB-hVPBOYPE4za?dl=0
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Chi è Carolina Pascari
https://www.carolinapascari.com
https://www.instagram.com/carolincik_/
Carolina Pascari nasce a Chisinau, capitale della Moldavia, il 4 maggio 1986. Cresce nel periodo post-comunista, una giungla metropolitana senza regole nella quale si vivono conflitti politici e sociali. Il caos e la mancanza di sicurezza nel paese la spinge verso l'estero. All'età di 15 anni comincia la sua carriera da modella a Londra, poi a Parigi e infine a Milano, dove prosegue i suoi studi: prima la laurea in Psicologia, poi il Master in Psicodiagnosi Clinica. 
A ventiquattro anni intraprende un percorso finalizzato a creare un connubio tra la psicologia e l'arte. All'inizio, è un modo per l'artista di mantenere un equilibrio psicologico, ma successivamente si trasforma in un viaggio all'interno dei pensieri e dei disturbi più intimi, espressi attraverso forme e colori astratti. L'obiettivo è suscitare sensazioni e liberare la mente, per favorire un processo di emersione di associazioni inconsce.
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sciatu · 4 years
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Piazza Armerina - Madonna della Vittoria, Santa Caterina di Michail Damaskinos a Messina,Madonna della Consolazione, icona di Santa Lucia, Santo Demetrio nel duomo di Cefalù, Aghiosotirissa della Martorana, Santo Eleuterio da Messina, Affreschi della grotta di San Marziano a Siracusa
Caduto l’impero romano d’occidente e finite le invasione dei vandali e dei goti, la Sicilia cadde sotto il dominio dell’impero romano d’oriente che nell’isola vedeva solo un granaio a cui attingere senza risparmio. Le tasse ed i soprusi dei soldati di Bisanzio erano tali che il dare del Greco a qualcuno equivaleva a insultarlo. Con l’arrivo degli arabi i bizantini si guardarono bene dal difendere la popolazione o l’isola. Si concentrarono in alcune città sulla costa e nell’entroterra lasciando il resto dell’isola alle incursione degli arabi. La popolazione fu lasciata a se stessa e gli unici che la organizzarono anche militarmente e che ne condivisero i destini spesso tragici furono i monaci Basiliani, monaci provenienti dalla Grecia o dalla Siria. I loro monasteri erano diffusi su tutta l’isola spesso in luoghi inaccessibili dove si concentravano gli eremiti nelle grotte o nelle chiese scavate. Questa presenza invisibile rimane non solo nella lingua siciliana (sono di origine greca, lippu, ghianca, carusu, nicu, putia etc etc) ma anche nella memoria incosciente dei siciliani in quanto molte feste che prevedono pellegrinaggi in grotte o chiese nascoste tra i monti traggono origine dalla presenza dei Basiliani in quei luoghi. Inoltre le madonne o le reliquie più antiche ed amate dai siciliani sono icone e sculture che provengono tutte dal mare o sono state trovate dopo naufragi di navi che le trasportavano. Una delle più famose e venerate è ad esempio la Madonna della vittoria, dono del papa al gran conte Ruggero che prima di ogni battaglia le faceva precedere le sue truppe. Anche la Madonna della Consolazione era un icona donata dal Papa a Re Guglielmo, come un icona greca era la Mamma di Margana di Pantelleria, o la statua della Madonna del Tindari e sempre di fattura greca erano tutti gli affreschi delle chiese rupestre di Siracusa, Modica, Trapani e Mazara, Catania, Chiaromonte Gulfi, di  Brucoli e così via. Migliaia di chiese che restano a testimoniare un periodo turbolento e sanguinoso della Sicilia.
After the fall of the Western Roman Empire and the invasion of the Vandals and the Goths ended, Sicily fell under the domination of the Eastern Roman Empire which saw only a barn on the island to draw on without saving. The taxes and abuses of the soldiers of Byzantium were such that calling Greek someone was equivalent to insulting him. With the arrival of the Arabs, the Byzantines were careful not to defend the population or the island. They concentrated in some cities on the coast and inland leaving the rest of the island to the incursion of the Arabs. The population was left to itself and the only ones who also organized it militarily and who shared its often tragic destinies were the Basilian monks, monks from Greece or Syria. Their monasteries were widespread all over the island often in inaccessible places where hermits concentrated in caves or in excavated churches. This Greek invisible presence remains not only in the Sicilian language (twords of Greek origin are:  lippu, ghianca, carusu, nicu, putia etc etc) but also in the unconscious memory of the Sicilians as many festivals that involve pilgrimages to caves or churches hidden in the mountains draw originated from the presence of the Basilians in those places. Furthermore, the madonnas or the oldest relics loved by Sicilians are icons and sculptures that all come from the sea or were found after shipwrecks of ships that carried them. One of the most famous and revered is, for example, the Madonna della Vittoria, a gift from the pope to the great Count Roger who preceded his troops before each battle. Even the Madonna della Consolazione was an icon donated by the Pope to King William, as a Greek icon was the Mother of Margana di Pantelleria, or the statue of the Madonna del Tindari and always of Greek manufacture were all the frescoes of the cave churches of Syracuse, Modica , Trapani and Mazara, Catania, Chiaromonte Gulfi, di Brucoli and so on. Thousands of churches that remain to witness a turbulent and bloody period in Sicily.
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achillepievorace · 3 years
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27 giugno 2021
Lasciamo Cefalù felici di aver soggiornato in questa bella cittadina siciliana e guidiamo in direzione di Monreale, dove contiamo di trascorrere la giornata prima di raggiungere il porto di Palermo per l'imbarco.
Giunti sul posto, dobbiamo aspettare che il duomo apra alle 14.30, così consumiamo un ottimo pasto nell'ottima Osteria Peper's. Ingresso al duomo in orario (splendido, assolutamente da vedere) e poi partenza per il capoluogo siculo. Dopo oltre 3 ore di attesa, ci imbarchiamo finalmente. Cena frugale a bordo e a letto, dopo aver visto il Belgio eliminare il Portogallo agli ottavi (1 a 0). Incontreranno noi ai quarti, il 2 luglio. Forza Italiaaaa!
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diceriadelluntore · 2 years
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Conquiste
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John Julius Norwich, visconte di Norwich, è stato uno storico britannico famoso e mirabile divulgatore per la radio e la TV. Durante un viaggio in Sicilia, a metà degli anni ‘60, affascinato dalla magia dei luoghi, decise di scrivere un libro su una delle epopee più incredibili del Medioevo, che ancora oggi ha preziosi e unici ricordi in quell’isola come in tutta l’Italia meridionale: la dominazione Normanna.
I Normanni furono un popolo di origine scandinava che nel X secolo si stabilì nel nord della Francia, giurando fedeltà a Carlo III detto il Semplice, in quella zona che da loro prende il nome di Normandia. Il loro nome, Normanni, è probabilmente la latinizzazione del norreno Norðmaðr, e appare per la prima volta nel Codice Sangermanense (un codice che prende il nome da un’altra curiosa latinizzazione, dal monastero di Saint-Germain-des-Prés in cui fu trovato) con il significato di uomini del Nord.
Nell’XI secolo furono protagonisti di due imprese epocali: l’invasione e la conquista della Gran Bretagna nel 1066 con Guglielmo il Conquistatore e la creazione nell’Italia meridionale di uno dei regni più ricchi, colti e cosmopoliti che siano mai stati istituzionalizzati in Europa persino nei secoli a venire.
In uno stile meraviglioso che più che il saggio storico ricorda quello di un avventuroso romanzo, con sottigliezze e humor di puro stampo britannico, Norwich racconta come, in poco più di 100 anni, i Normanni arrivati in Italia come guardie del corpo speciali dei pellegrini che si recavano o tornavano dal santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo nel Gargano, passando per mercenari guerrieri temuti per la loro forza nel combattimento e per la terribile forza di cavalleria, diventarono potentissimi baroni, con il fenomenale Roberto Guiscardo (da viscart, la volpe, per la sua sagacia e furbizia) che, nel 1077, riunì sotto il suo dominio i territori di Puglia, Calabria e Campania, i regni che una volta erano longobardi e bizantini con l’incoronazione a Salerno, nuova capitale del Regno. Negli stessi anni, suo fratello Ruggero I avanza in Sicilia e sconfigge gli emiri che la governavano da 200 anni (la parola ammiraglio tra l’altro deriva dall’arabo amīr «comandante» nome con il quale veniva chiamato il signore della città araba, poi diffusosi nelle corti normanne come comandante navale). Ma fece ancora di più suo figlio, e nipote del Guiscardo, Ruggero II, che nel giorno di Natale del 1130, in una Palermo meravigliosa di ricchezze dove persino i servitori erano vestiti di seta, unifica i regni di Sicilia e delle Puglie, facendo dell’isola e del Meridione il regno più ricco, potente e culturalmente avanzato del Mediterraneo, un miscuglio unico di tradizioni greco-bizantine, latine e musulmane che influenzerà l’arte e l’architettura, la scienza, l’arte navale, il diritto. I Normanni furono quelli che stabilirono per primi l’abolizione dall’alto del diritto di feudo, sancendo di fatto la nuova legge feudale che dipendeva dal volere del Sovrano, a cui i vassalli giuravano fedeltà (sancita dallo storico Patto della Pletora di Melfi nel 1129).
Il loro dominio fu breve, per la mancanza di eredi maschi dell’ultimo re normanno Guglielmo II (1166 – 1189) alla cui morte si scatenò una guerra di successione vinta dagli Svevi di Enrico VI, che sposò la figlia di Ruggero II, Costanza, che a loro volta ebbero il grande Federico II.
I Normanni ci hanno lasciato delle meraviglie chiarissime ancora oggi: dai lineamenti nordici di donne e uomini del Sud, alle spettacolari architetture normanne del Meridione come il duomo di Salerno, l’Abbazia di Sant'Angelo in Formis, le meravigliose fortificazioni in Basilicata, come il castello di Melfi, o in Puglia (Canosa, Troia, parti del centro storico di Bari), Squillace e Gerace in Calabria ancora oggi mantengono il centro storico Normanno, per non parlare del favoloso percorso arabo-normanno di Palermo-Monreale-Cefalù, patrimonio Unesco.
Personalmente credo che il più bello di tutti i castelli normanni sia questo sotto
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il Castello di Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza, conosciuto anche come "Petrae Roseti", dato che tradizione vuole sia stata fondato come monastero da San Vitale da Castronuovo. Ricostruito sui ruderi del luogo sacro dai Normanni, il castello segnava il confine tra i possedimenti di Roberto il Guiscardo ed il fratello Ruggero I.
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freedomtripitaly · 4 years
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La splendida Sicilia è una meta turistica ideale per essere visitata tutto l’anno grazie al suo importante mix di spiagge, natura, storia, cultura e vivace movida. Finalmente, è di nuovo tempo di viaggiare e di volare alla scoperta di tanta meraviglia. Infatti, Air Dolomiti, compagnia aerea del Gruppo Lufthansa, ha annunciato la ripresa dei collegamenti dall’aeroporto di Firenze Amerigo Vespucci con i due principali scali siciliani, Palermo e Catania. Si tratta di un graduale ritorno alla normalità per consentire ai viaggiatori di ripopolare la Sicilia, una delle destinazioni più desiderate dal turismo nazionale e internazionale. Ma le buone notizie non finiscono qui. La stagione balneare riaprirà i battenti il 6 giugno per consentire a tutti di godere del bellissimo mare della Sicilia, pur seguendo le norme indispensabili per la sicurezza come il necessario distanziamento sociale, ingressi a numero chiuso e il divieto di assembramenti. Il rispetto delle regole è però fondamentale per tornare a vivere l’estate e soddisfare il desiderio di tuffi e sole in assoluta tranquillità e il mare di Sicilia val bene qualche precauzione in più. L’isola regala uno dei mari più belli d’Italia e litorali incantevoli che fanno sognare: da Taormina a Cefalù, da San Vito Lo Capo alle Isole Egadi e alle Eolie, sono davvero innumerevoli le località da non perdere per immergersi in acque cristalline e rilassarsi su spiagge sabbiose al suono delle onde. Non mancano poi le occasioni per scoprire una natura rigogliosa come, ad esempio, la Riserva dello Zingaro, immersa tra San Vito Lo Capo e Castellamare del Golfo, circa 1600 ettari dove ammirare innumerevoli specie vegetali e seguire tre percorsi da trekking per osservare dall’alto un paesaggio marino unico. E il mare in Sicilia permette anche di unire una vacanza all’insegna della vita da spiaggia con la scoperta di tesori archeologici. Non lontano da Castellamare del Golfo spicca, infatti, l’Area Archeologica di Segesta con il celebre Tempio dorico, tra i meglio conservati della regione, mentre alle spalle del Duomo di Cefalù è possibile vedere il Tempio di Diana, risalente al V secolo a.C. Come non citare infine Taormina, dal mare blu intenso, l’Isola Bella, le Gole di Alcantara, la Marina di Noto? La Sicilia è una terra meravigliosa tutta da vivere e da scoprire. Ed è tornato il momento di assaporarla ancora e ancora. Cefalù – Foto: iStock https://ift.tt/3c5uutH Perché la Sicilia potrebbe essere la meta ideale di quest’anno La splendida Sicilia è una meta turistica ideale per essere visitata tutto l’anno grazie al suo importante mix di spiagge, natura, storia, cultura e vivace movida. Finalmente, è di nuovo tempo di viaggiare e di volare alla scoperta di tanta meraviglia. Infatti, Air Dolomiti, compagnia aerea del Gruppo Lufthansa, ha annunciato la ripresa dei collegamenti dall’aeroporto di Firenze Amerigo Vespucci con i due principali scali siciliani, Palermo e Catania. Si tratta di un graduale ritorno alla normalità per consentire ai viaggiatori di ripopolare la Sicilia, una delle destinazioni più desiderate dal turismo nazionale e internazionale. Ma le buone notizie non finiscono qui. La stagione balneare riaprirà i battenti il 6 giugno per consentire a tutti di godere del bellissimo mare della Sicilia, pur seguendo le norme indispensabili per la sicurezza come il necessario distanziamento sociale, ingressi a numero chiuso e il divieto di assembramenti. Il rispetto delle regole è però fondamentale per tornare a vivere l���estate e soddisfare il desiderio di tuffi e sole in assoluta tranquillità e il mare di Sicilia val bene qualche precauzione in più. L’isola regala uno dei mari più belli d’Italia e litorali incantevoli che fanno sognare: da Taormina a Cefalù, da San Vito Lo Capo alle Isole Egadi e alle Eolie, sono davvero innumerevoli le località da non perdere per immergersi in acque cristalline e rilassarsi su spiagge sabbiose al suono delle onde. Non mancano poi le occasioni per scoprire una natura rigogliosa come, ad esempio, la Riserva dello Zingaro, immersa tra San Vito Lo Capo e Castellamare del Golfo, circa 1600 ettari dove ammirare innumerevoli specie vegetali e seguire tre percorsi da trekking per osservare dall’alto un paesaggio marino unico. E il mare in Sicilia permette anche di unire una vacanza all’insegna della vita da spiaggia con la scoperta di tesori archeologici. Non lontano da Castellamare del Golfo spicca, infatti, l’Area Archeologica di Segesta con il celebre Tempio dorico, tra i meglio conservati della regione, mentre alle spalle del Duomo di Cefalù è possibile vedere il Tempio di Diana, risalente al V secolo a.C. Come non citare infine Taormina, dal mare blu intenso, l’Isola Bella, le Gole di Alcantara, la Marina di Noto? La Sicilia è una terra meravigliosa tutta da vivere e da scoprire. Ed è tornato il momento di assaporarla ancora e ancora. Cefalù – Foto: iStock La Sicilia, tra le mete più desiderate dal turismo nazionale e internazionale, è di nuovo pronta ad accogliere i visitatori: questo è il momento adatto.
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onlysicily1 · 4 years
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Cefalù
Territorio
Maggiore dei centri balneari di tutta la regione nonostante le sue ridotte dimensioni, ogni anno attrae un rilevante flusso di turisti che d'estate arrivano a triplicare la popolazione.
Il nucleo urbano si è estende a cavallo della piccola area pianeggiante sormontato dal sistema collinare della costa affacciato sul mare
La costa di Cefalù si estende per circa 30 km fra ed alterna lunghi tratti di spiaggia rettilinea a baie e piccole insenature di natura sia sabbiosa che rocciosa con scogli bassi o anche a costoni alti e a strapiombo sul mare.
Storia
Dal greco "testa, capo", Cefalù venne abitata dai greci, siracusiani e urbanizzata dai romani.
Coi bizantini l'abitato si trasferì dalla pianura alla rocca per poi subire un lungo assedio dagli arabi ed essere conquistata dai Normanni che provvidero ad arrichirla artisticamente.
Nell'858, dopo un lungo assedio, venne conquistata dagli Arabi, che le diedero il nome di Gafludi, e fece parte dell'emirato di Palermo. Di questo periodo si hanno tuttavia notizie scarse e frammentarie e mancano anche testimonianze monumentali.
Cultura - Cosa visitare?
Il centro storico
Presenta un impianto medievale caratterizzato da strade strette, pavimentate con i ciottoli della spiaggia sormontata dalla imponente Rocca.
Duomo di Cefalù
Secondo la leggenda, il duomo di Cefalù sarebbe sorto in seguito al voto fatto al Santissimo Salvatore da Ruggero II, scampato ad una tempesta e approdato sulle spiagge della cittadina. La vera motivazione sembra piuttosto di natura politico-militare, dato il suo carattere di fortezza.
Le vicende costruttive furono complesse, con notevoli variazioni rispetto al progetto iniziale, e l'edificio non fu mai completato definitivamente. La posa della prima pietra avvenne il giorno di Pentecoste dell'anno 1131 alla presenza di Ugone arcivescovo di Messina a cui la ricostituita Diocesi di Cefalù era suffraganea e nel 1145 furono realizzati, da manodopera bizantina, i mosaici nell'abside e sistemati i sarcofagi in porfido che Ruggero II aveva destinato alla sepoltura sua e della moglie, poi trafugati da Federico II approfittando dell'assenza temporanea dell'allora vescovo di Cefalù Jocelmo e portati a Palermo dove ancora oggi si trovano. Le spoglie di Ruggero II avrebbero dovuto riposare nella navata trasversale della basilica, lo testimoniano le figure in rilievo rappresentanti il leone: simbolo di regalità; la tartaruga: simbolo di eternità; il profeta Elia trasportato in cielo dai capelli dell'angelo; Edipo cieco simboleggiante gli enigmi della vita.
Annesso al duomo è un elegante chiostro con colonne binate sormontate da capitelli figurati, fra i più notevoli esempi di scultura medievale in Sicilia.
Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito dell'"Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale".
Monte di Pietà
Fondato sulla via Mandralisca nel 1703 dal vescovo Matteo Muscella. Presenta un prospetto in pietra grigia, con portale barocco in pietra lumachella. Al secondo piano sono ancora conservati gli arredi settecenteschi e una cassaforte che serviva alla custodia degli oggetti più preziosi depositati.
Lavatoio Comunale
In via Vittorio Emanuele si trova il lavatoio pubblico conosciuto come Lavatoio medioevale, presso il tardo-rinascimentale palazzo Martino. Nel 1514 fu demolito e ricostruito in posizione più arretrata rispetto alle mura cittadine e il fiume che scorreva a cielo aperto venne coperto nel XVII secolo. Nell'estate del 1991 sono stati ultimati i lavori di restauro.
Il lavatoio si presenta con una scalinata in pietra lavica e lumachella che conduce ad una pavimentazione levigata dal tempo e ad una serie di vasche che si colmano con le acque che scorrono da ventidue bocche di ghisa (di cui quindici teste leonine) disposte lungo le pareti sovrastate da basse volte. Attraverso un piccolo antro, l'acqua raggiunge il mare. Nelle vasche sono evidenti gli appoggi che servivano per strofinare i panni.
Teatro comunale
Sito in via Spinuzza, di proprietà dei baroni di Bordonaro, ha avuto una storia travagliata: chiuso e riaperto parecchie volte, fu addirittura adibito a lazzaretto in occasione di un'epidemia di peste. Dagli anni venti fu utilizzato anche come cinema. Fu abbandonato negli anni ottanta e passò in proprietà del Comune che ne ha iniziato i restauri di recente ultimati. È ora intitolato al Maestro Salvatore Cicero, musicista e 1° violino dell'Orchestra Sinfonica Siciliana.
La sala ha tre ordini di palchi. Conserva una decorazione pittorica del 1885 di Rosario Spagnolo (tela del soffitto, fondali e sipario).
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andreabasiliomaria · 4 years
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Cefalù (PA) il Cristo pantocratore del Duomo (presso Duomo di Cefalù) https://www.instagram.com/p/B8QoK9iiJTQSR2j88GwP15TuysIfN2lGgGvySQ0/?igshid=3r5yo3f7gg2q
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ninobartuccio · 4 years
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Cefalù
IL DUOMO E COSA VEDERE A CEFALÙ
La spiaggia Caraibica
IL CENTRO STORICO DI CEFALÙ IL MUSEO COMUNALE MANDRALISCA
Il pezzo di maggior prestigio è il Ritratto d’ignoto, realizzato da Antonello da Messina,  il venditore di tonno, vaso dipinto intorno l IV secolo a.C.
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Cefalù
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madonienotizie-blog · 4 years
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Solidarietà, presepi di cioccolata in latte decorate da Parrucca. Raffigurato anche il Duomo di Cefalù Scatole decorate da Nino Parrucca, raffiguranti la Natività, la Cattedrale di Palermo e anche il Duomo di Cefalù, e con all'interno presepi di cioccolata, per raccogliere fondi per il reparto di Oncoematologia pedriatica dell'Ospedale Civico di Palermo https://is.gd/qfzPVY
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margiehasson · 4 years
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Cefalù: la meta perfetta per un Capodanno 2020 al mare, in Sicilia
Club Med Cefalù
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«Cefalù: così all’improvviso appari, destando stupore. Così rimani, indelebile nel cuore e nella mente, curioso ed amabile capriccio di madre natura» per raccontarla con una frase del poeta siciliano Nino Testa. Andare in Sicilia è sempre una buona idea. A Cefalù poi, il mediterraneo dà il meglio di sé tutto l’anno. Clima mite e una vegetazione da sogno. Perché, chi l’ha detto che al mare si va solo d’estate? Luoghi comuni – in fatto di viaggi – ce ne sono tanti, sopratutto quelli che riguardano le destinazioni estive, dove lo scenario, spesso fatto di spiagge, mare cristallino e ristoranti pied dans l’eau, vengono considerate solo dalla primavera in poi. La Sicilia, invece, racchiude tante destinazioni in una. Mare, vulcani, città d’arte, siti archeologici, isole brulle e isole mondane, location da sogno e riserve naturali. Un fascino talmente unico che vale la pena scoprire in ogni periodo dell’anno. Noi, per esempio, ci siamo innamorate di Cefalù. A 70 km da Palermo, è famosa oltre che per le sue meraviglie marine, anche, o soprattutto, per la spettacolare cattedrale normanna, già patrimonio dell’Unesco. Un luogo magico dove andare almeno una volta. Fate tappa prima a Palermo (almeno un paio di giorni), poi visitate il Duomo di Monreale e infine cenate sul lungomare di Mondello. Adesso siete pronti per godervi Cefalù e le sue meraviglie.
Noi siamo stati al nuovo Club Med di Cefalù, un luogo pieno d’atmosfera e denso di storia, di angoli suggestivi, dove sorge il Palazzo Settecentesco che domina il promontorio su cui si erge il Club Med Cefalù, qui, lo chef Andrea Berton omaggia la Sicilia firmando un menu che gioca in equilibrio perfetto tra passato e presente. Una location incredibile, 304 le camere, la maggior parte delle quali con vista mare, in tre tipologie: Villetta Deluxe, Suite (con due camere Club per ospitare famiglie di 4 persone) e Superior. Le 128 Villette Deluxe indipendenti sono immerse nella macchia mediterranea, tra profumi inebrianti e colori da cartolina. Sono l’evoluzione deluxe degli storici bungalow, con esterni in legno naturale e veranda. Le suite sono 10 e ciascuna è dotata di camera, soggiorno e terrazza vista mare. Ci sono poi delle suite molto speciali come la suite Baia, che è una villa indipendente affacciata sul promontorio, pensata per due persone mentre Canonica è la suite adiacente alla Chiesa settecentesca di Santa Lucia.
Grande attenzione alla buona cucina: al Club Med di Cefalù è un fiore all’occhiello, grazie a una proposta unica tra ristoranti e bar.
La Rocca è il ristorante principale del resort, si affaccia su un rigoglioso giardino siciliano e gode di una vista stupenda sul borgo di Cefalù.
Il Riva Beach Restaurant & Il Covo Bar è direttamente sulla spiaggia: una cornice perfetta per i più romantici e per chi vuole vivere il mare in ogni momento.
Il Palazzo Gourmet Lounge è disposto su due piani dedicati all’alta gastronomia. Suggestivo e scenografico si trova all’interno di un antico palazzo del Settecento pregiatamente restaurato. Al piano terra si pranza (anche in terrazza) con menugourmet d’ispirazione siciliana. Nel wine bar al primo piano, si degustano i vini, sigari e specialità italiane. Palazzo Gourmet è il regno dei buongustai, con un banco di specialità nostrane. Qui, i menù, sono firmati dallo chef Andrea Berton.
Il relax è firmato Carita: i trattamenti qui sono un mix perfetto tra lusso, femminilità, tecnologia. Pronte a partire?
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sciatu · 6 years
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LE CENTO CITTA’ D’ITALIA - CALTANISSETTA, CEFALU’ E ACIREALE
Il 25 Aprile del 1892 esce a Milano il supplemento Le Cento Citta’ d’Italia del numero 9360 del Secolo d’Italia, dove vengono illustrate e descritte Caltanissetta, Cefalù e Acireale. Tutte le figure che appaiono sono in pratica incisioni e quindi, anche se sono copie di fotografie, hanno la bellezza dei disegni fatti a china di una volta. Ti invito a clickare su di loro per apprezzare l’abilità degli artisti di allora. Appare strano vedere queste città senza antenne televisive, macchine, motorini e con un taglio un pò romantico con pescatori, passanti con bombetta e bastone e vecchie carrozze. Le riproduzioni non sono fedeli al cento per cento agli originali come il chiostro del convento di Cefalù e il Cristo Panteocratico ma a quel tempo già dare una raffigurazione della lontana e sconosciuta Sicilia era un successo. Caltanissetta viene descritta come un paese pochissimo noto,  misterioso ed assai calunniato, mentre con orgoglio si evidenzia che per arrivare da Palermo a Cefalù bastavano appena un paio di ore grazie alla nuova ferrovia. Di Cefalù viene evidenziato come visto il duomo si è visto già tutto e l’articolista  si lamenta della poca cosa che è la città e della sua sporcizia e si dà colpa alla “inopia morale” dei governi precedenti. Acireale appare invece in un luogo pittoresco “riboccante di poetiche tradizioni consacrate dai capolavori Omerici e Virginiani”. Insomma una sicilia vista dal Nord.
On April 25, 1892, the Le Cento Citta 'd'Italia supplement of the number 9360 of the Secolo d'Italia was published in Milan, where Caltanissetta, Cefalù and Acireale are illustrated and described. All the figures that appear are in fact engravings and therefore, even if they are copies of photographs, they have the beauty of the pasted drawings of a past. I invite you to click on them to appreciate the skill of the artists of the time. It seems strange to see these cities without television antennas, cars, scooters and with a cut a little romantic with fishermen, passers-by with bowler and stick and old carriages. The reproductions are not one hundred percent faithful to the originals as the cloister of the convent of Cefalù and the Christ Panteocratico but at that time already give a representation of the distant and unknown Sicily was a success. Caltanissetta is described as a very little known country, mysterious and very slandered, while proudly shows that to get from Palermo to Cefalù it took only a couple of hours thanks to the new railway. Cefalù is highlighted as seen the cathedral has already seen everything and the writer complains about the little thing that is the city and its dirt and blames the "moral inopia" of previous governments. Acireale, on the other hand, appears in a picturesque place, "teeming with poetic traditions consecrated by the Homeric and Virginian masterpieces". In short, a Sicily seen from the north.
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