Tumgik
#ho l'anima a pezzi
dreams-a · 6 months
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Hai preso tutto da me,
il sorriso,
l'adolescenza,
la voglia di vivere
e in cambio non mi hai dato nulla.
Mi hai tolto tutto
e hai lasciato soltanto un involucro vuoto,
senza vita,
senza emozioni.
Dopo di te,
io non ero più io
Dopo di te,
solo il vuoto.
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mancino · 1 month
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Ho imparato a non nascondermi mai.
Ad affrontare con rabbia, con paura, ma con decisione ogni avversità, anche perdendo.
Ho imparato a rialzarmi anche con l'animo a pezzi e a respirare anche senza respiro, a rinunciare all'occorrenza. Ad ascoltare il cuore a costo di farmi male senza farmi del male.
Ho imparato a camminare zoppicando, a chiudere una porta quando entra il freddo. A nascondere il cuore dalle ferite, a mettere al riparo l'anima dal gelo delle illusioni, a non fidarmi delle parole.
Ho imparato a sognare in quei giorni di tempesta e a togliere le spine alle rose spargendo di petali un sentiero di sassi.
S. Stremiz🌸
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francesca-70 · 10 months
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Volevo dirti che sto bene.
Ci sono stati momenti, te lo devo dire, che ho creduto di non farcela.
Ci sono stati giorni che mi sono passati accanto senza che io li vedessi.
Ci sono state notti che ho avuto paura di attraversare perché il buio che avevo dentro era più nero delle tenebre.
Ma ora sono qua, a tratti corro libera e leggera e a tratti improvvisamente zoppico ancora un po'.
Ma i giorni adesso mi guardano negli occhi e le notti mi accolgono nei sogni.
So che rideresti se mi dovessi sentire dire queste cose.
Scrolleresti la testa e diresti che sono una bambina, che sono infantile.
Ma non fa niente, ora quello che pensi tu non conta più.
Adesso conto solo io e tutti i pezzi sparsi per terra che ho dovuto raccogliere.
Ma Dio se ce l'ho fatta! Li ho raccolti tutti.
Adesso devo solo sistemare i ricordi.
Decidere quali tenere e quali gettare.
È una scelta dolorosa e difficile.
Se decido di tenere quelli belli, mi farebbero bene solo per poco perché se ricordando i momenti di felicità, mi nascesse un sorriso sulle labbra, avrebbe il sapore dell'inganno.
Se tenessi solo quelli brutti, avrei di te un ricordo  malvagio e crudele, ma vero.
E sarebbe davvero un peccato perché  sei la sola persona che io abbia amato così tanto.
Allora decido di tenerli al riparo.
Li nascondo giù, in fondo.
Li sotterro nella parte più vera che io possieda.
Quella che a te ha sempre fatto paura.
Quella che non ti è mai interessato conoscere.
Li soffoco dentro l'anima.
Lei saprà cosa farne, non sbaglia mai, sai?
Lei è la parte di me che tu hai ucciso senza nemmeno averla mai ascoltata.
Quella parte di me che ti voleva così tanto.
E che non ti cancellerà mai.
Ti auguro di trovare tutto ciò che cercavi in me.
Ed una volta trovato, ti auguro di non dovermi mai rimpiangere.
Tumblr media
(Paola Delton)
da Abbracciami come se fosse Dicembre.
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Che poi ho amato tanto. Ho amato con l'anima, il cuore, la pelle. Ho amato con attenzione, con premure non richieste e sguardi amorevoli. Ho amato fino a non averne più amore. Fino a prosciugarmi.
Poi nelle notti fredde, in cui il letto tremava insieme a me, ai miei terrori, ai miei incubi e preoccupazioni, pensavo, piangendo nel cuscino che se l'amore che davo non era abbastanza, l'amore che prendevo sapeva d'amarezza.
Non si curavano di me. Non importava nulla al mondo che per un briciolo d'amore, e parlo d'amore vero, quello ormai dimenticato, io mettevo da parte il mondo, mettevo da parte me.
Chiedevano. Urlavano. Pretendevano.
Ed io?
Io restavo inerme, ed ascoltavo in silenzio il poco significato che i miei sforzi avevano nelle vite di chi amavo.
Con arroganza mi mettevano davanti i miei errori, le mie mancanze, i miei difetti, il mio essere fatta diversa dagli altri.
Volevano abbracci. Carezze. Baci. Premure.
Volevano un amore differente, ma con parole di cui ordine nemmeno più ricordo, dicevano che andava bene il mio. Che sarei cresciuta. Col tempo cambiata.
Eppure mi chiedevo, in cuor mio che cosa non andasse in me. Quale tassello mancava? Il puzzle sembrava completo.
Poi ricordavo i pezzi lasciati in giro.
I "Ti voglio bene, papà" che diventavano schiaffi.
Gli abbracci che sapevano d'alcol e mani incontrollate poggiate dove non volevo.
Eppure lo sapevo che ero rotta. Rotta di brutto, che pure i pezzettini del puzzle che ancora rimanevano in me, ormai erano ammaccati, spiegazzati.
Non si incastrava niente.
Il mondo andava avanti ed io spingevo a più non posso nel alleggerire il carico degli altri e dimenticandomi del mio. Dimenticandomi di me.
Eppure ora mi vedo.
Mi guardo allo specchio e vedo le rotture, le crepe, i pezzi che da anni si sono sgretolati, la polvere di stelle di cui pensavo fossi stata creata, ora non era che un ammasso di poltiglia infinita in cui giorno dopo giorno continuo a sprofondare.
Mi sono persa in me stessa insomma.
Una tragica fine per chi di se non sa niente.
E mi perdo nel libretto d'istruzioni di questo corpo che non sento mio, di questa testa che pesa più del dovuto e di questo cuore che batte sempre con maggiore irregolarità.
Eppure sono ancora qua. Alla mercé delle battute che feriscono, ma dinanzi alle quali abbozzo un sorriso stropicciato che spero spazzi via l'insicurezza che celano i miei occhi. Dinanzi a parole che non valgono per altri, ma che per me diventano man mano segnali stradali dinanzi ai quali mi fermo per capire la direzione in cui andare.
Ed io? Io dove voglio andare?
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ross-nekochan · 4 months
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È un discorso che ho già fatto milioni di volte eppure ogni volta sto lì ad analizzare me e la situazione.
È incredibile come le fasi siano sempre le stesse: situazione di stasi - qualcuno mi dice qualcosa o mi mette una pulce nell'orecchio - la percezione della relazione tra me e gli altri maschi cambia (e finisco col credermi mezza Miss Italia a volte) - mi inebrio di quell'idea - alla fine quella che ci sta sotto divento io (più dell'idea che della persona in sé, però).
Non solo: è da anni che ormai scherzo sul fatto che sembro e mi comporto da maschiaccio. Lo dico apertamente, ci scherzo continuamente eppure... quando me lo dicono gli altri è sempre un po' una coltellata. "Posso essere solo l'amica simpatica, quella a cui puoi dire e parlare di tutto, ma mai quella che può piacere a qualcuno".
Il fatto è che nelle donne come me convivono sempre 2 anime: quella forte e quella bisognosa. Quella forte non vuole darla vinta a nessuno, che non ha bisogno di nessuno ed è l'anima che è più facile mostrare; quella bisognosa vorrebbe un petto su cui piangere ogni tanto e qualcuno che raccolga i cocchi e li incolli minuziosamente quando vanno in pezzi.
Perché nell'immaginario quella persona debba essere del sesso opposto è prevalentemente una costruzione sociale e culturale, eppure nessuno può scappare (non entro nel dettaglio perché è una questione di cui ho già parlato - creando fin troppo dibattito indesiderato).
E se da una parte potrebbe essere un privilegio poter parlare ai maschi a tu per tu di argomenti di cui parlerebbero solo con altri maschi, lo stesso essere considerata "membro del gruppo" può rendermi a volte triste.
La stessa cosa accade con lo scherzo: le battute a sfondo sessuale le si fanno più spesso con me che con altre ragazze o spesso mi si dicono scherzando cose che non riesco a capire se sono messaggi da (poter) decifrare oppure è uno scherzo fine a sé e io mi sto facendo troppe pippe mentali.
Poi mi guardo allo specchio o guardo come sono quando compaio in un video e... ma a chi posso mai piacere con sta faccia e con sto corpo.
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kill--me-please · 5 months
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Pur consapevole che c'è gente che sta peggio, io mi sento malissimo. Sono psicologicamente a pezzi, mi è difficile mettere in ordine anche i pensieri, sto combattendo da tempo ma è stato sempre peggio negli ultimi mesi. Ho cercato di reagire, ma non sono riuscito a fermare la caduta e sono crollato.....
Ora è dura, non ho energie, sono stanchissimo mentalmente, sto cercando in qualche modo di ristabilirmi, la mia vita è ferma, le persone con me ora interagiscono poco, sto lontano da tutto e tutti per non usare quelle energie che ancora ho. Ho difficoltà a mangiare, e a dormire. Mi ci vorrà del tempo, ci vorrà pazienza. Tornerò forse come prima, ma la fretta in queste cose non è mai una buona cosa. La mente è l'anima hanno i loro tempi e non è detto che sia lo stesso per entrambi. Sono ferito e non è la prima volta, solo che mi sono stancato di nasconderlo e l'ho detto stavolta, non sono stato zitto e sopportato da solo in silenzio, per non far preoccupare nessuno. Ho il diritto di sentirmi debole e ho il diritto di chiedere aiuto se ne ho bisogno.
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belladecasa · 7 months
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Il Joyce che scriveva cose folli e in un modo folle ma che alla fine risultava paradossalmente sensato e geniale.
E comunque allora diciamo di sì, apprezzo te e basta e non mi vergogno a dirlo. Capisco la tua necessità di scrivere, ci sono cose che non ci si può tenere dentro e che bisogna esprimere per sentirsi più liberi. Mi piacerebbe una conversazione più approfondita perché in un certo senso siamo simili, ma non ti scrivo senza che tu mi dica che posso farlo, non preoccuparti. Se mi dici di scriverti senza l’anonimato sono contento, altrimenti nessun problema.
[…] ho l'anima rigata per ragioni mie, sono a pezzi, non ho voglia di veder nessuno e pagherei a peso d'oro un assassino che mi accoltellasse nel sonno. Evidentemente tutto ciò si sente dalla voce. Né cerco conforto. Non ne ho voglia né fiato. Tiro avanti per conto mio, sperando che sia presto tutto finito.
Ti lascio questo estratto dalle Lettere di Pavese perché spiega meglio di come potrei fare io il modo in cui mi sento, infatti non sto cominicando praticamente con nessuno se non le mie coinquiline. Comunque ho trovato molto delicato il fatto che tu mi abbia chiesto se puoi scrivermi. Magari tra un mesetto quando avrò consegnato la tesi così almeno sarò sempre depressa ma meno stressata e magari riesco a interagire meglio del procariote ameboide che sono ora, che ne dici?
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illsadboy · 7 months
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È dal 2011 che mi drogo e oggi dovrebbe essere una giornata speciale, ho fatto mille giorni di disintossicazione dalla droga… ho usato di tutto e oggi sono mille giorni senza alcun tipo di droga… è stato un lungo e duro percorso ma non sono felice come pensavo di esserlo, non mi sento fiero di me stesso. Alla fine la droga mi ha rovinato la vita è vero ma ora vado avanti a vagonate di psicofarmaci e mi chiedo sempre quale sia il senso(?) Sono solo passato da una droga a un’altra legale. Sono sempre uno schiavo di qualcosa, buprenorfina, xanax valium, rivotril, lexotan… che differenza c’è? La legalità? La purezza? Non lo so. So solo che ho una gran voglia di qualche grammo di eroina e un bel po di erba. Sto combattendo una battaglia che probabilmente durerà tutta la vita, io contro me stesso. Solo chi è in questo tunnel può capire, i dottori, psicologi, assistenti sociali e psichiatri faranno del loro meglio ma non capiranno mai veramente pur avendo mille lauree e dottorati. Si va avanti un passo alla volta anche se a volte si indietreggia l’importante è non fermarsi e continuare il cammino e forse prima o poi da questo maledetto tunnel si intravedrà la luce. Marracash in una canzone cita: Ma non c'è una cura per l'anima droghe per sfasciarsi, per superare i complessi e dopo psicofarmaci per rimettere assieme i pezzi, metà del tempo a farsela e metà a farsela scendere.
Pace e amore ✌🏼☮️
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elorenz · 3 months
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Estratto narrativo:
"Tu non capisci... per me sei l'unica luce in questo mondo" mi resi conto della banalità della frase ma la conversazione mi stava mandando in tilt. "Io ti trovo bellissima" continuai ma l'espressione non rappresentava appieno il simbolo che era per me la sua persona; mi feci coraggio e le sparai addosso la verità "Sono innamorato di te da tantissimi anni... quel momento in cui mi hai preso per la camicia portandomi sulle tue labbra ha segnato per sempre la mia vita, mi ha dato uno scopo e quello scopo è amarti e prendermi cura di te" la sua faccia si rabbuió, d'un tratto quel sorriso che avevo amato e quello sguardo di complicità erano spariti. "Luca" disse con distacco "sono passati due anni da quel giorno..." a quel punto noto spegnersi qualcosa nel mio sguardo "che ti succede?" chiese allarmata. Due anni? È passato così tanto? Ma dove sono stato in questo tempo, cosa ho fatto e perché non ne è ho ricordo? Mi resi conto della gravità della cosa ma lo tenni per me. "Sto benissimo" mentii "io ti amo e dovremmo stare assieme" andai dritto superando l'ostacolo del tempo ch'era passato. "Luca..." Questa volta nel tono c'era comprensione, confusione ed empatia "sto con Michele da un anno e mezzo, mi ha chiesto di sposarlo ed io ho accettato" il pavimento sotto ai miei piedi si frantumó in mille pezzi, un oscuro baratro inghiotti ogni mia aspettativa, ogni mio sogno, il mio cuore e l'anima che lo risiedeva. L'occhio perse quella scintilla ed un velo luttuoso caló sulla mia mente. "Mi dispiace" sussuró scusandosi.
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lasciachesiaa · 11 months
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23 aprile 2023🫀
è davvero esilarante sapere la verità
e vedere quante cazzate si inventano le persone.
una cosa che ho imparato è che un rapporto costruito su delle bugie non potrà mai andare avanti, ed è vero.
per me eravamo un incastro perfetto, così mi piaceva definire il nostro legame
ma la verità è che non c'era nulla di perfetto.
abbiano trascorso insieme momenti stupendi,
ci siamo aiutati a vicenda in molte occasioni,
ci siamo guardati dentro,
ci siamo abbracciati nella nostra fragilità.
ma col tempo, quel incastro perfetto che eravamo si è sgretolato,
hai cominciato a tagliarmi progressivamente fuori,
a non parlarmi più di tutto come facevi una volta.
hai scelto di nutrire aspettative che sapevi, in fondo, di non poter soddisfare.
non hai riconosciuto lo sforzo enorme che ho fatto, in tutto questo tempo,
per rispettare e venire incontro ai tuoi bisogni e alle tue esigenze, spesso e volentieri diametralmente opposte alle mie.
è questo squilibrio che mi ha fatta scoppiare,
il fatto di dover sempre aspettare, capire, accettare, mettere da parte,
un errore che avevo già fatto in passato..
ma tutto era diverso con te: le circostanze, i problemi e chiaramente tu ed io.
la sostanziale differenza tra di noi, è che tu preferisci discutere con te stesso, trarre le tue conclusioni arbitrariamente senza confrontarti con l'altro.
io invece ho bisogno del confronto, ho bisogno di capire, di analizzare, di riflettere, ripercorrere, di chiarire, di risolvere, di rimettere insieme i pezzi.
sono stata importante e necessaria per il tempo che serviva,
però sai, fa un po' schifo questa parte,
essere sempre quella che ci mette il cuore e l'anima
e che puntualmente si ritrova sola, svuotata e inascoltata.
chissà se anche tu tra qualche mese mi cercherai di nuovo per ringraziarmi e per scusarti,
anche se conoscendoti direi proprio di no, ma chi può dirlo?
sento questo intenso bisogno di scrivere, perché vorrei tanto parlare con te e tornare ai momenti più belli.
da quanto è scomparsa la leggerezza che ti ha fatto innamorare di me?
vorrei tanto che me lo dicessi,
ma purtroppo so che non puoi rispondere, perché probabilmente non sapresti individuare quel momento neanche tu adesso.
vuoi davvero provare a tornare ai tempi migliori?
credi davvero che questo sia possibile?
io credevo di sì,
credevo che avrei continuato a smuovere mari e monti pur di starti accanto,
ma la verità è che se tu non mi vuoi allora cambia ogni cosa.
forse anche io dovrei interrogarmi adesso su cosa voglio e cosa riesco ancora a sopportare.
niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione,
perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
e a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato.
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utente-null · 1 year
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esattamente io che ho bisogno di nuova musica che mi spacchi l'anima a pezzi ma non so da dove iniziare a cercare perché ho gusti anormali e quello che fa piangere me fa piangere solo me
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bicheco · 2 years
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Ho appena comprato questo. 1000 pezzi, più difficile non c'era. Prevedo pomeriggi lenti e rilassanti: comporre un puzzle è un rito zen che pacifica l'anima, il cuore e soprattutto la mente.
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cecinestpaselisa · 1 year
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e qua vogliono tutti prosciugarmi l'anima
assaporare quei pezzi così tanto malinconici
che son diventati prodotti tipici
come se vai in Toscana, te li mangi i pici
ma non sono un piatto di pasta
ho bisogno anche io di un luogo
dove poter dire basta
dove stare in silenzio
ad ascoltare l'aria
il mare che non s'arrende
il cuore che batte senza fare rumore
o troppo almeno
sono stanca di tutto quel baccano
vorrei soltanto, ascoltassi con me il silenzio
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E tu mi dici che ognuno ha il proprio mondo,
Dove si nasconde lontano dagli sguardi giudicanti dei passanti
Ma il mio mondo amore mio è in rovina
Pezzi di vetro frantumati come ossa
In un cimitero
E non conoscendo la via d'uscita
Mi stendo su di essi sfregiandomi l'anima e facendola a pezzi,
Un 'anima
Che non riesce più ad aggrapparsi a niente
Dove sono?
Mi chiedo, questo non è il mio mondo, il mondo che ho immaginato pieno di rose rosse che sbocciavano lungo campi verdi
Ma le rose sono appassite e i campi disseminati
E la mia anima intrappolata
Resta lì immobile, a sperare che prima o poi
Ricompaiano da sole
Non ho più voce, sono solo un suono stridulo, di quel vecchio usignolo che per paura del cacciatore si è nascosto e non vuole più uscire, non vuol far vedere la propria bellezza e il canto delicato,
Ma il cacciatore non esiste in quel mondo, è solo un'invenzione dell'usignolo che per la paura del proprio canto si rifugia in sé stesso, e non ha più forze per volare.
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io-pentesilea · 2 years
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Quando ci siamo conosciuti venivo da un periodo particolarmente difficile della mia vita.
Tre anni prima mia madre si ruppe il femore, cosa che oltre a costringerla su una sedia a rotelle, causò la 'perdita delle sue facoltà mentali'. Per coloro che non si sono mai trovati in una situazione del genere, semplificherò dicendo che i 'sintomi' sono quelli dell'alzheimer. Ad esempio, era convinta di poter camminare ed era inutile ripeterle che era appena stata operata. Se chiedeva di andare in bagno - il che comportava ovviamente portarla e poi alzarla dalla sedia - non si faceva in tempo a rivestirla che voleva andare di nuovo. E hai voglia a dirle 'Ci sei appena stata'... alla fine dovevi cedere. E tutto questo in un... loop infinito... le mie domeniche, i giorni di festa, i permessi della badante... non avevo più una vita. E anche quando trovavo una sostituta... dovevo stare con l'orologio alla mano. Probabilmente mi giudicherete... sono la prima a farlo e a vivere di rimorsi, e venderei l'anima al diavolo per riaverla. Ma ero a pezzi, fisicamente e psicologicamente. A volte avendo scambiato il giorno per la notte, passavo giornate intere senza un'ora di sonno - non so come ho fatto a non ammazzarmi o ammazzare qualcuno guidando...
E fu proprio in quel 2016 che arrivò anche la decisione della casa di riposo, quando la badante rassegnò le sue dimissioni. Il marito la voleva in Romania a prendersi cura della suocera... a nulla valse il mio tentativo di convincerla che stava facendo una cazzata.
Non trovando una degna sostituta fui costretta a ricorrere alla struttura.
Ed è stato allora che sei arrivato tu...
Fine prima parte.
Barbara
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nessunotrannenoi · 2 years
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30/07/2022 - 23:57
Sono qui vicino al mare, con i piedi bagnati dall'acqua tiepida e il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli. In lontananza si vedono i fuochi d'artificio e le luci delle case. Ti mando una foto e mi rispondi "sei bellissima". Guardo il mare e penso che manchi soltanto tu seduto al mio fianco, un tuo bacio o un abbraccio di quelli che aggiustano l'anima. In questi giorni ci stiamo sentendo, io non forzo nulla e cerco di non opprimerti. Ho capito che nulla va forzato, lascio semplicemente al tempo il modo per restituirmi ciò che mi merito. Sei a Roma e sono contenta che hai deciso di passare una giornata così. Quando me l'hai detto mi sono emozionanta e ho sorriso tanto mentre gli occhi sono diventati lucidi. Voglio che stai bene, che I pensieri non ti assalgono la mente. Voglio che tu senti leggero e libero da ogni peso che ti ha sempre tormentato. Domani lavoro solo la mattina, finisco presto. Mi metterei volentieri in macchina per venire da te, per farti una sorpresa, ma non credo sia il momento adatto. Non mi sento pronta a rincontrarti per poi lasciarci di nuovo andare. Il momento in cui ci vedremo, sarà quello in cui non dovremo più salutarci e andare via. Oggi mi hai mandato il video di quel bambino piccino, avrei voluto risponderti che il nostro sarà più bello e tu sarai un papà meraviglioso, ma mi sono limitata nel risponderti. Così come mi limito e non ti dico che ti amo e mi manchi da morire. Un cuore, uno sticker per farti capire che ti riempirei di baci e ti coccolerei per farti addormentare. Mi limito nel dirti che i miei sentimenti sono ancora forti e non è cambiato niente. Ti do tempo e i tuoi spazi per fare nuove esperienze, per conoscere nuovi poste e nuova gente. Non sono mai stata oppressiva, non ti ho mai messo paletti. Quella gelosia sana e piacevole te la faccio percepire e spero ti faccia capire che per me, resti sempre il mio amore meraviglioso. Sono un bel casino, sai? Parlo poco e nascono un mondo tutto mio, dove tante volte ti ho fatto entrare con la paura che tu saresti spaventato. Tanti mostri del passato che purtroppo non possono cambiare ma ci devo convivere e sto cercando di farlo nel migliore dei modi. Sto cercando, come ho sempre fatto, di preservarti solo la parte più bella di me. Quella donna che ha sofferto tanto ma continua a sorridere. Quegli occhi belli che ti piacciono tanto ma nascondo ricordi come fossero incubi e dolori immensi. Vorrei tu mi amassi per ciò che sono, per la dolcezza che metto anche nelle piccole cose. Vorrei mi amassi anche se sono fragile ma nonostante tutto raccolgo sempre i pezzi per andare avanti e custodire gelosamente quella bambina diventata donna troppo in fretta.
Oggi guardavo il mare e ti pensavo, con me c'eri anche tu. ❤️
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