le linee guida dell’OMS sull’educazione sessuale dei bambini in Europa
Diciamolo chiaro e tondo: quelle dell’OMS NON SONO DIRETTIVE “SCIENTIFICHE” LA CUI VALIDITÀ È INDISCUTIBILE e men che meno INCONTROVERTIBILI.
La “scienza” (la vulgata mediatica) oggi dominante è quella che propone una certa visione dell’uomo e questa visione è dettata da un certo tipo di approccio e di convinzioni di fondo che non hanno (né potrebbero avere, trattandosi di scienze umane) il carattere della necessità: vanno bene per alcuni, per altri no. Non erano di moda ieri, lo sono oggi, domani potrebbero non esserlo più.
A questo proposito rimando qui ad un articolo scritto tempo fa che tratta – sia pure in parallelo – la questione della “scientificità” del gender e dell’ideologia che deriva dai gender studies (in base alla quale uomini e donne sono solo prodotti culturali, i bambini non hanno diritto a padre e madre perché crescono benissimo anche in coppie o terne di omosessuali, o in gruppi di fantomatici “diciotto genitori” come suggeriva la non sempre lucidissima Giuseppina La Delfa, etc. etc: Pillole di Epistemologia per contrastare l’ideologia gender
e vediamo un po’ nel dettaglio di cosa trattano queste direttive: Già a pag. 38 si parla esplicitamente di “accettare i diversi modi di diventare figlio all’interno di una famiglia“
Segue poi la questione della masturbazione, che viene sia pure certamente promossa anche nella fascia 0-4 anni:
A pagina 39 viene poi promosso lo sviluppo di “un atteggiamento positivo verso i diversi stili di vita”. Ovvero viene insegnato a non essere consapevoli e – quando è il caso – critici della realtà che ci circonda. Che cosa si intende esattamente per “stile di vita“? E fin troppo chiaro che siamo immersi (già a partire dalla soglia 0-4 anni) nel relativismo etico più manifesto: va tutto bene, bisogna accettare tutto, è tutto lecito, tutto normale.
Ma le ambiguità non finiscono qui. Sempre a pag. 39 c’è un preoccupante riferimento al “rifiuto” (ricordo che stiamo parlando di bambini da 0 ai 4 anni): “se l’esperienza/la sensazione non è bella, non si deve sempre accondiscendere“: accondiscendere significa logicamente che ci riferiamo, da 0-4 anni, al contatto ricevuto da un’altra persona. Quindi si educa al fatto che toccarsi, sia da soli che a vicenda è possibile e può piacere, ma non sempre si deve accondiscendere: il che implica che alle volte si possa accondiscendere. Perché insegnare questo già da 0 a 4 anni?
Proseguiamo con la distinzione “tra segreti “buoni” e segreti “cattivi”: che s’intende dire? Quali sarebbero, esattamente, i segreti buoni? E quelli cattivi?
Ritorna poi il concetto di masturbazione per i bambini da 4 a 6 anni (siamo a pag. 40):
E di seguito “aiutare i bambini a sviluppare un’identità di genere positiva”: che significa? E appena dopo (pag. 40) insegnare a sviluppare “amicizia e amore verso persone dello stesso sesso“. E in che termini si insegnano dei sentimenti?
Per non parlare di ciò che viene indicato a pagina 41: “trasmettere informazioni su tipi diversi di relazioni (familiari) e diverse concezioni di famiglia” e “rispetto dei diversi stili di vita“.
Per non parlare poi del seguito, dove si reclamizza la contraccezione e si arriva a suggerire che vada insegnato “il concetto che si può influire sulla propria fertilità“, lasciando intendere che si può stravolgere il ciclo naturale della fertilità con qualsiasi tecnica, in qualsiasi modo, senza porsi il minimo quesito in merito.
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Non è senza pregio, quindi, cercare di capire quale autorevolezza realmente abbiano gli esperti che hanno redatto tali Standard per l’educazione sessuale.
Se lo è chiesto Il Sussidiario in un articolo apparso il 30 dicembre 2013 (http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2013/12/30/SCUOLA-L-educazione-dei-nostri-figli-Ci-pensa-un-consultorio-abortista-finlandese/455450/) e del quale proponiamo qui un riassunto.
Si tratta di 19 persone di 11 dei 53 Paesi che compongono il bacino di riferimento (l’Eurasia) con a capo Dan Apter, un finlandese che risulta capo-medico di un consultorio abortista finlandese presso il quale lavorano tre medici, dei quali Apter è, appunto, il capo. 17 degli altri 18 sono “personaggi del tutto analoghi per passato, convinzioni e spessore”. L’autorevolezza di un esperto normalmente si giudica sul ruolo che riveste e sulle pubblicazioni scientifiche che portano la sua firma ma, da quanto è dato capire, sembra che nessuno del team che ha redatto gli Standards, possa vantare un curriculum di prestigio. Delle due inglesi, ad esempio, una appartiene all’ufficio contraccettivi dell’equivalente di una USL italiana e l’altra ad un forum di educazione sessuale.
Ciò che lega queste persone è l’Ippf-En, ossia l’International Planned Parenthood Foundation-European Network, le cui attività specifiche sono la pianificazione familiare, l’aborto e la contraccezione, come si può rilevare dal sito www.ippf.org. Questa organizzazione, che viene citata molte volte a piè di pagina tra le fonti degli Standard, “è il trait d’union che, in modo palese o occulto, lega tutti, ma proprio tutti, i 19 predetti «esperti»”.
Ma veniamo agli enti che hanno patrocinato il documento.
Esso è stato redatto a cura del BzgA, ossia il Centro Federale per l’Educazione alla Salute, un organo del ministero della salute tedesco, che diffonde cultura sanitaria ma in sostanza non è un ente medico.
Quanto all’OMS, lascia attoniti apprendere che il documento “non figura – sottolinea l’articolo – tra le pubblicazioni ufficiali dell’Oms-Europa né dell’Oms come ente Onu centrale” e il logo dell’OMS è stato ottenuto “solo grazie all’attività di una singola persona, tale Gunta Lazdane, Regional Advider Sexual and Reproductive Health Noncommunicable diseases and life-course presso l’Ufficio europeo dell’Oms”. Va peraltro detto che nemmeno l’OMS è un ente medico ma si compone, “in sede deliberante, di un rappresentante politico per ogni stato membro: esso, dunque, vota a maggioranza e non secondo scienza”.
______________________________________________________________ Che considerazioni si possono formulare a questo punto?
– L’appartenenza dei collaboratori di questo progetto in massima parte al nord dell’Europa
rende lo staff poco rappresentativo dell’intera area Eurasiatica, nella quale gli stili di vita e i valori di riferimento variano sensibilmente da nord a sud, così come da est a ovest.
– Il fatto che tutti i membri dello staff
siano legati in qualche modo a una stessa organizzazione (l’ippf),
che si occupa fondamentalmente della cosiddetta salute riproduttiva, lascia spazio a un sospetto di mancato contraddittorio con realtà diverse.
–
La scarsa autorevolezza scientifica dei membri di questo staff si commenta da sola
. Lasciare l’educazione di un intero continente in mano a degli sconosciuti è di per sé una cosa preoccupante, dimenticare che in Europa esistono qualificati esperti dell’età evolutiva è inquietante.
________________________________________________________________questo tipo di programma “raccomandato” ma “obbligatorio di fatto se non di diritto, penetra ovunque, ricevendo cospicui finanziamenti ecc ecc. le magnifiche sorti..
https://ontologismi.wordpress.com/2015/06/22/gender-non-esiste/
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Specific Objects parte 2
Pittura e scultura sono diventate forme d’arte istituzionali. Gran parte del loro significato non è credibile. L’utilizzo di tre dimensioni non è l’utilizzo di una forma data. Non c’è stato abbastanza tempo né è stato fatto abbastanza perché se ne possano già vedere i limiti. Finora, se considerate in un senso molto ampio, le tre dimensioni sono perlopiù uno spazio da conquistare. Le caratteristiche del lavoro sulle tre dimensioni sono ancora legate a un numero di opere molto ristretto, troppo poche rispetto a quelle prodotte in pittura e scultura. Alcuni degli aspetti più generali potranno persistere, per esempio l’oggettività o la specificità, ma altre caratteristiche sono destinate a svilupparsi in futuro. Data l’enorme gamma possibile di declinazioni, la tridimensionalità si evolverà probabilmente in un certo numero di forme diverse. A ogni modo, la sua diffusione sarà certamente maggiore rispetto alla pittura e ancor più rispetto alla scultura che, a differenza della pittura, è abbastanza particolare, molto più vicina a quella che chiamiamo una forma, essendo la scultura già dotata di forma. Dato che la natura della tridimensionalità non è stabilita o data in precedenza, si può realizzare quasi sempre qualcosa di credibile. Naturalmente questo può accadere anche all’interno di una forma data, come nel caso della pittura, ma in modo limitato e con meno forza e possibilità di variazioni. Nel caso della scultura, non essendo questa una forma così generica, è probabile che resti uguale a se stessa – il che significa che se dovessero intervenire grandi cambiamenti diventerebbe semplicemente qualcos’altro, ovvero si estinguerebbe.
Tre dimensioni sono uno spazio reale. Bisogna sbarazzarsi del problema dell’illusionismo e dello spazio letterale, spazio dentro e attorno ai segni e ai colori, il che significa liberarsi di una delle reliquie più rilevanti e insieme più criticabili dell’arte europea. I molti limiti della pittura non sono più presenti. Un’opera d’arte può essere potente tanto quanto si può immaginare che lo sia. Lo spazio effettivo è intrinsecamente più potente e specifico del colore su una superficie piatta. Ovviamente, qualsiasi opera in tre dimensioni può avere qualsiasi forma, regolare o irregolare, e qualsiasi relazione con la parete, il pavimento, il soffitto, la stanza o le stanze, l’esterno o con niente del tutto. Qualsiasi materiale può essere usato, così com’è o dipinto.
Un’opera deve soltanto essere interessante. La maggior parte delle opere acquisisce alla fine una qualità unitaria. In opere d’arte precedenti, la complessità veniva mostrata e in questo modo costruiva la qualità. In opere di pittura più recenti la complessità sta nel formato e nelle poche figure principali, realizzate a partire da vari interessi e problemi. Un quadro di Newman non è in fondo meno complesso di uno di Cézanne. Nell’ambito tridimensionale, tutta l’opera viene realizzata secondo scopi complessi, e questi non sono sparpagliati ma riaffermati da una sola forma. Non è necessario siano presenti molti elementi da guardare, da paragonare, da analizzare uno a uno, da contemplare. Ciò che è interessante è la cosa in sé, la sua qualità di oggetto a sé stante. Le cose essenziali sono entità unitarie e molto intense, chiare e potenti. Non sono diluite da un formato ereditato, da variazioni di una forma, da leggeri contrasti o da parti e aree connettive. L’arte europea doveva rappresentare uno spazio e il suo contenuto e allo stesso tempo essere unitaria e interessante esteticamente. Nella pittura astratta antecedente al 1946 e in molta di quella successiva, la rappresentazione del tutto rimaneva subordinata a quella delle sue parti. Nella scultura, è ancora così. Nei nuovi lavori la forma, l’immagine, il colore e la superficie sono un tutt’uno e non parziali e sparpagliate. Non ci sono aree o parti neutrali o moderate, né zone di connessione o di transizione. La differenza fra i nuovi lavori, la pittura di oggi e di ieri e la scultura attuale è la stessa che esiste fra una delle finestre di Brunelleschi nella Badia di Fiesole e la facciata di Palazzo Rucellai, che è soltanto un rettangolo non sviluppato del tutto e fondamentalmente una collezione di parti ben ordinate.
La tridimensionalità rende possibile usare tutti i materiali e i colori. La maggior parte dei lavori include nuovi materiali, invenzioni recenti o cose mai usate prima nell’arte. Finora si è utilizzata pochissimo in arte l’immensa gamma esistente di materiali industriali. Quasi nulla si è realizzato con tecniche industriali e, a causa dei costi, probabilmente ciò non sarà possibile ancora per qualche tempo. L’arte potrebbe essere prodotta in maniera massificata e si potrebbe accedere a tecniche altrimenti non accessibili, come lo stampaggio. Dan Flavin, che usa luci fluorescenti, ha fatto suoi i risultati della produzione industriale. I materiali variano molto e sono, semplicemente, materiali – formica, alluminio, acciaio laminato a freddo, plexiglas, ottone rosso o comune e così via. Sono specifici. Se usati direttamente, sono più specifici ancora. Inoltre, in genere sono aggressivi. C’è una certa oggettività nell’identità caparbia di un materiale. Inoltre, naturalmente, le qualità dei materiali – massa solida, massa morbida, spessore (1/32, 1/16, 1/8 di pollice), flessibilità, lucentezza, traslucidità, opacità – hanno utilizzi non oggettivi. Il vinile degli oggetti soffici di Oldenburg ha lo stesso aspetto di sempre, lucido, flaccido e leggermente sgradevole, ed è oggettivo, ma è anche flessibile e può essere cucito e riempito d’aria e kapok e appeso o appoggiato, cadente o collassato. Molti dei nuovi materiali non sono accessibili come l’olio su tela, ed è difficile metterli in relazione fra loro. Non sono arte, ovviamente. La forma di un’opera e i suoi materiali sono strettamente collegati. Storicamente, la struttura e l’immagine erano realizzati con materiali neutri e omogenei. Dato che non molti oggetti sono dei blocchi unici, è difficile combinare le diverse superfici e i colori e mettere in relazione le parti senza indebolire l’unità dell’opera. I lavori tridimensionali di solito non rappresentano ordinarie immagini antropomorfe. Se ci sono riferimenti, questi sono sempre singoli ed espliciti. In ogni caso l’interesse principale è ovvio. Ciascuno dei rilievi di Bontecou è un’immagine. L’immagine, tutte le parti e l’intera forma sono concomitanti. Nelle sue opere, le parti appartengono o al buco o alla massa che forma il buco. Il buco e le masse circostanti sono gli unici due elementi, che poi sono in fondo la stessa cosa. Le parti e gli elementi divisori sono radiali o concentrici rispetto al buco, conducono dentro o fuori e lo circondano. Le parti radiali e concentriche s’incontrano più o meno ad angolo retto e nel dettaglio rappresentano la struttura in senso classico, sebbene collettivamente siano subordinate alla singola forma. La maggior parte dei nuovi lavori non ha una struttura in senso classico, specialmente i lavori di Oldenburg e Stella. Quello di Chamberlain invece ha elementi compositivi. La natura delle singole immagini di Bontecou non è così diversa da quella delle immagini che a tratti possiamo rintracciare nella pittura semi-astratta. L’immagine è principalmente unitaria ed emotiva che in sé non somiglierebbe tanto a quella classica, ma alla quale sono stati aggiunti riferimenti interni ed esterni, come la violenza e la guerra. Gli elementi aggiuntivi sono in qualche modo pittorici, ma l’immagine è essenzialmente nuova e sorprendente; un’immagine non è mai stata prima equiparabile all’intera opera, o così grande, esplicita e aggressiva. L’orifizio fortificato è un oggetto strano e pericoloso. La qualità è intensa, angusta e ossessiva. La barca e i mobili che Kusama ha coperto con delle protuberanze bianche hanno una relativa intensità e ossessività e sono anch’essi oggetti strani. Kusama è interessato alla ripetizione ossessiva, che è un interesse unitario. Anche i quadri blu di Yves Klein sono circoscritti ed angusti.
Gli alberi, le figure, il cibo o i mobili in un quadro hanno o contengono forme emotive. Oldenburg ha portato questo antropomorfismo all’eccesso e ha creato la forma emotiva, che in lui è basica e bio-psicologica, uguale alla forma di un oggetto, e ha così spudoratamente sovvertito l’idea della naturale presenza di qualità umane in tutte le cose. E per di più, Oldenburg evita di ritrarre alberi e persone. Tutti gli oggetti grossolanamente antropomorfi di Oldenburg sono fatti a mano – immediatamente diventa una faccenda empirica. Qualcuno o più di qualcuno ha realizzato cose simili incorporando le proprie preferenze. Per quanto concreto possa essere un cono gelato, sono molte le persone che hanno fatto una scelta, e altrettante quelle che l’hanno condivisa, perché venisse creato e per far sì che assumesse proprio quell’aspetto. Questo interesse è ancor più evidente nei recenti elettrodomestici e nelle suppellettili per la casa, specialmente nella camera da letto, dove la scelta è palese. Oldenburg esagera la forma comunemente accettata o scelta e se ne appropria. Niente di ciò che viene creato è totalmente oggettivo, puramente pratico o semplicemente presente. Oldenburg fa benissimo a meno di tutto ciò che normalmente sarebbe identificato come struttura. Una palla di gelato e un grande cono sono per lui sufficienti. L’insieme di questi due elementi è una forma profonda in sé, come succede a volte nell’arte primitiva. Tre grossi strati con uno più piccolo in cima sono sufficienti. Così come lo è la flaccida presa rosa che drappeggia se stessa intorno a due perni. L’uso di una forma semplice e uno o due colori soltanto è considerato minimale secondo vecchi standard. Se paragoniamo i cambiamenti nell’arte a ciò che veniva creato in passato, sembra sempre che si sia progressivamente andati a togliere, dato che si considerano soltanto le caratteristiche del passato e queste sono ovviamente sempre meno numerose. Naturalmente le opere nuove coinvolgono molti più elementi, come nel caso delle tecniche e dei materiali impiegati da Oldenburg, il quale ha bisogno di tre dimensioni per simulare e ingrandire un oggetto reale ed equipararlo a una forma emotiva. Se un hamburger venisse dipinto manterrebbe qualcosa del tradizionale antropomorfismo. George Brecht e Robert Morris usano oggetti reali e il loro lavoro dipende dalla conoscenza di tali oggetti da parte di chi guarda.
Donald Judd
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Champagne Heidsieck & Co Monopole Cuvée Imperatrice BRUT. 🍾Uno champagne che seconde me si esprime con il tempo, lasciato in cantina, dimenticato per qualche anno, oltre ai mesi di sosta sui lieviti che vanno dai 24 ai 36, composto da chardonnay e pinot noir, con percentuali che variano di anno in anno. 🥂Troppo pochi mesi di sosta, è un vino da aspettare, da desiderare come si desidera la tanto sospirata amata/o. 🥂Una bolla da gustare e sorseggiare nella totale accoglienza di stimoli ed intrigo, complice la sua struttura profumata ed aromatica. ❤️Come diceva John Keats: "Give me books, fruit, French wine, good weather and some music outside the door, played by someone I don’t know". 🇫🇷Il vino francese, le bollicine francesi, sono alcune delle mie passioni, la mia cantina ne è colma, ormai sono anni e anni che li bevo, assaggio, acquisto e mi inebrio di tanta qualità e bontà‼️ 👄👀👃Alcuni meno intensi o persistenti, altri più vivaci o profondi, ma sempre delle belle scoperte. 🇫🇷Sono per mia fortuna poche le volte che resto veramente delusa da un vino francese, lo so! sono di parte! 👃Questo champagne si presenta al naso con aromi floreali, con note di fiori bianchi, tra cui mi sembra di percepire mughetto e glicine, acacia, frutta secca, cannella e miele a temperatura bassa; con il crescere di essa emergono note di nocciolo, frutta esotica tra cui mango, sento della pesca gialla, mandorla. 👄In bocca entra fine e sottile, potente e pieno di fragranza e sapore; è un assaggio piacevole, setoso, fruttato, con note tostate di caffè e cacao, aroma di pera. ❤️E' un bere ben sviluppato, di interessante equilibrio tra rotondità, la generosità organolettica, la delicatezza e vivacità; corposo, di lunghezza e di finitura elegante. 🍇La Maison fondata a fine del 1700 è una delle più "vecchie" case dello Champagne; anche questa realtà si fonda sulla filosofia dell'assemblaggio dei vitigni, lavorando i vini di riserva dati da uve che hanno un bel potenziale di evoluzione e che vengono conservate per 2-3 anni. ❤️👄👃Da questo la complessità degli champagne al corpo, massa e struttura sia al naso ed in bocca. 🖥Se guardate il sito è ricco di storia, un bel viaggio nel mondo passato che ha segnato l'evoluzione di questo champagne. Buon assaggio‼️ Di Carol Agostini Champagne Heidsieck & Co Monopole Cuvée Impératrice BRUT. 🍾Un champagne qui, selon moi, s’exprime avec le temps, laissé dans la cave, oublié pendant quelques années, en plus des mois d’arrêt sur les levures allant de 24 à 36, composé de chardonnay et de pinot noir, avec des pourcentages qui varient d’année en année. ❤️Trop peu de mois d’arrêt, c’est un vin à attendre, à désirer comme vous le souhaitez tant désiré aimé / ou. 🍾Une bulle à déguster et à siroter dans l’accueil total de stimuli et d’intrigue, complice de sa structure parfumée et aromatique. 🇫🇷Comme disait John Keats: "Give me books, fruit, French wine, good weather and some music outside the door, played by someone I don’t know". 🇫🇷Le vin français, les bulles françaises, sont quelques-unes de mes passions, ma cave en est pleine, maintenant des années et des années que je les bois, goût, achat et je m’enivre de tant de qualité et de bonté 🍇Certains moins intenses ou persistants, d’autres plus vifs ou profonds, mais toujours de belles découvertes. Je suis pour ma chance peu de fois que je suis vraiment déçu par un vin français, je sais‼️ Je suis partia‼️ 👃Ce champagne se présente au nez avec des arômes floraux, avec des notes de fleurs blanches, parmi lesquelles je sens le muguet et la glycine, acacia, fruits secs, cannelle et miel à basse température; avec la croissance de celui-ci émergent des notes de noisette, fruits exotiques, y compris la mangue, Je sens la pêche jaune, l’amande. 👄Dans la bouche entre fin et fin, puissant et plein de saveur parfumée; c’est un goût agréable, soyeux, fruité, avec des notes torréfiées de café et de cacao, arôme de poire. ❤️C’est une boisson bien développée, d’un équilibre intéressant entre rondeur, la générosité organoleptique, la délicatesse et la vivacité; corsé, de longueur et de finition élégante. ❤️La Maison fondée à la fin des années 1700 est l’une des plus "anciennes" maisons du Champagne; cette réalité aussi se fonde sur la philosophie de l’assemblage des cépages, en travaillant les vins de réserve donnés à partir de raisins qui ont un beau potentiel d’évolution et qui sont conservés pendant 2-3 ans. 👃👄🍇De ceci la complexité du champagne au corps, masse et structure à la fois au nez et dans la bouche. 🖥Si vous regardez le site est riche en histoire, un beau voyage dans le monde passé qui a marqué l’évolution de ce champagne. Bon goût‼️ Par Carol Agostini
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I Virus e possibile trattamento di patologie ...
I Virus e possibile trattamento di patologie dovute a COVID 19
Nel gennaio 2020 inizia in Italia una epidemia dovuta a contagio di un corona virus inizialmente sconosciuto, ma con propagazione veloce e portando patologie polmonari molto spesso letali. Non sono qui a comprenderne la causa o se vi sia stata mutazione, fuga accidentale o contaminazione progettata, argomento di un successivo manoscritto . Molti propongono trattamenti con farmaci antivirali in commercio in Italia o altri Paesi come Russia o Giappone mostrando risultati miracolosi. Mi propongo di suggerire un trattamento alternativo con vitamina C endovena ad alte dosi oppure con due vitamine a alte dosi, vitamina C e B6, due vitamine idrosolubili indispensabili per la vita a basse dosi e possibili cure a elevate dosi endovena come noto in passato per malattie virali (Poliomelite). Tale approfondimento viene proposto con introduzione sui virus e successivamente sul COVID 19 e sviluppando letteratura scientifica dove sono stati riportate proprietà biochimiche e risultati clinici.
INTRODUZIONE
Virus è un termine latino che significa VELENO . Esso è un sistema complesso con modalità di azione e attività compatibile con i parassiti. Analizzando la sua fisionomia il virus assomiglia a una cellula mancata infatti da un filamento centrale una singola o doppia elica di RNA o DNA protetto da un sistema proteico detto capside avente compito di protezione dalle nucleasi . In alcuni casi il capside è avvolto in una membrana esterna detta peplo, o envelope o pericapside con composizione variabile di carboidrati, lipidi e proteine osservabili nell'herpesvirus, poxvirus e orthomyxovirus . Essi sono sistemi acellulari e parassiti obbligati nell'ambito del loro ciclo vitale si svolge penetrando all'interno delle cellule. Ogni virus svolge la propria attività rigenerativa in specifici sistemi, per esempio alcuni agiscono nelle cellule vegetali e solo in determinate specie, altre in generale nei mammiferi, uccelli, batteri ecc.
Figura 1 - Virione di virus influenzale -Von Dr. Influensa in der Wikipedia auf Norwegisch, CC BY-SA 2.5,
httpscommons.wikimedia.orgwindex.phpcurid=2850213
Tra i virus agenti sui mammiferi molti sono specifici per le cellule eucariotiche umane. Le infezioni virali possono causare patologie e verificarsi cambiamenti genetici. I virus specifici per i batteri detti batteriofagi si legano a recettori specifici sulla membrana per poi entrare nel batterio. In primis l'enzima polimerasico batterico inizia la traduzione di mRNA batterico producendo proteine che serviranno al virus nel ciclo di attività. Successivamente avverranno una serie di copie del genoma virale iniziale e la biosintesi di enzimi per la protezione e infine la morte del batterio e la fuoriuscita dei batteriofagi .
Figura 2 - struttura di un batteriofago - Di GrahamColm di Wikipedia in inglese, CC BY-SA 3.0,
httpscommons.wikimedia.orgwindex.phpcurid=7306290
Questo semplice esempio serve per la comprensione del ciclo dei virus aventi in comune le seguenti fasi:
1) Attaccamento ( fase in cui la parte terminale di proteine del capside virale si legano con proteine di membrana della cellula infettata);
2) Ingresso (fase successiva all'attaccamento dove il virione attraversa la membrana citoplasmatica della cellula per endocitosi per fusione di membrane o mediata da recettori. In alcuni casi il genoma può essere iniettato dall'esterno.);
3) Uncoating (fase successiva all'ingresso del virione nel citoplasma della cellula infettata e viene rilasciato il genoma e degradato il capside per effetto di enzimi virali o della cellula infettata);
4) Replicazione (fase successiva all'Uncoating dove il genoma si duplica n volte per effetto di enzimi specifici);
5) Assemblaggio ( fase il cui i nuovi genomi riformano capside tramite enzimi virali. Nel caso di HIV questa fase avviene dopo il rilascio);
6) Rilascio ( fase successiva all'assemblaggio e avviene la morte cellulare per lisi, liberando i nuovi virus).
Variabilità genomica del virus
La deriva antigenica è una modalità di mutazione genetica del virus. In particolare, variano singole basi nel genoma e spesso non conduce a variazioni di proteine codificate e tale fenomeno è chiamato "mutazione puntiforme silenziosa”. In altre occasioni la mutazione si oppone al farmaco antivirale creando virioni resistenti. La ricombinazione e riassortimento sono i modi di mutazione naturali . La ricombinazione e riassortimento sono i modi di mutazione naturali e quando accade con i virus influenzali si verificano pandemie. I virus influenzali esistono spesso come sciami di virus della stessa specie ma con genoma leggermente diverso. Quando nel ciclo virale il genoma in costruzione si combina con pezzetti di altro genoma presente avviene la ricombinazione e il risultato è un virus figlio o offspring con genoma diverso, fenomeno detto riassortimento. Lo stesso effetto mutante può essere creato in laboratorio. La replicazione dei virus a DNA avviene generalmente nel nucleo della cellula infettata e utilizza strumenti molecolari della cellula, talvolta anche i propri; i virus a RNA promuovono usualmente la loro azione biologica nel citoplasma utilizzando enzimi propri per replicazione del genoma detti RNA replicasi. I retrovirus effettuano il loro ciclo biologico nel citoplasma come i virus a RNA.
Figura 3 - schema di come i diversi ceppi influenzali possano ricombinarsi creando ceppi completamente nuovi, con forma e caratteristiche d'entrambi. Questo processo è chiamato shift genetico ed è distinto dalla deriva genetica, che è il processo di accumulo di mutazioni puntiformi. Di Umberto NURS - Questo file deriva da: Influenza geneticshift.jpg:Jiver, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=43904121
In genere si lega alla cellula bersaglio tramite una glicoproteina ed entra per fusione con la membrana liberando capside contenente genoma. I retrovirus hanno genoma formato da due catene di RNA identiche. I genomi virali possono essere suddivisi in tre generiche parti :
1) gag codificante le proteine strutturali;
2) pol codificante le trascrittasi inverse e integrasi o replicasi o DNA polimerasi;
3) env codificante le proteine del pericapside.
Nel retrovirus il genoma liberato, tramite trascrittasi inversa, codifica segmento DNA a doppia elica tramite tRNA specifico del virione e tramite enzima integrasi il DNA prodotto si integra con la cellula infettata. Si rigenera genoma, capside e pericapside e per gemmazione vengono rilasciati dalla cellula . Spesso l’infezione virale conduce al suicidio della cellula per apoptosi, atto estremo per fermare la replicazione virale non avendo altre possibilità di difesa . I virus benchè siano i sistemi biologici più abbondanti sulla Terra possono variare rispetto alla loro composizione naturale per effetto di mutazioni spontanee aventi però bassissima probabilità oppure con attività biotecnologica di laboratorio , quindi possono essere facilmente sintetizzati e nel 2002 abbiamo notizia del primo virus artificiale . In laboratorio è opportuno sintetizzare il genoma DNA (per virus a DNA) o cDNA (per virus a RNA) e messo all'interno della cellula affinché produca sé stesso in modo completo. Le sequenze genomiche di migliaia di virus sono contenute nel National Institutes of Health . Dalle esperienze di pandemie avvenute nella storia, si prende il pessimo esempio di utilizzare sistemi virali quali possibili armamenti benchè vietati dall'ONU. Oggi il COVID 19 , un virus appartenente all'Ordine dei Nidovirales , famiglia coronoviridae , sottofamiglia dei Coronavirus è acronimo dell'inglese COronaVIrus Disease 19 talvolta detta malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 .
Figura 4 - Coronaviruses are a group of viruses that have a halo, or crown-like (corona) appearance when viewed under
an electron microscope. The coronavirus is now recognized as the etiologic agent of the 2003 SARS outbreak.
Additional specimens are being tested to learn more about this coronavirus, and its etiologic link with Severe
Acute Respiratory Syndrome. It is stated on the CDC website for a coloured version of the image that this
depicts the (Avian) Infectious bronchitis virus - Di Photo Credit:Content Providers(s): CDC/Dr. Fred Murphy -
This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention's Public Health Image Library (PHIL),
with identification number #4814.Note: Not all PHIL images are public domain; be sure to check copyright status and credit authors and content providers., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=822112
Il COVID 19 colpisce principalmente l'apparato respiratorio ma può provocare una serie di sintomi come febbre, tosse, respiro corto, dolore ai muscoli, stanchezza e disturbi gastrointestinali quali la diarrea; nei casi più gravi può verificarsi una polmonite, una sindrome da distress respiratorio acuto, sepsi e shock settico, fino ad arrivare al decesso del paziente . le principali modalità di trasmissione avvengono tra individui a stretto contatto per effetto di particelle di saliva dopo avere tossito o starnutito.
Figura 5 - This illustration, created at the Centers for Disease Control and Prevention (CDC), reveals ultrastructural morphology exhibited by coronaviruses. Note the spikes that adorn the outer surface of the virus, which impart the look of a corona surrounding the virion, when viewed electron microscopically. A novel coronavirus, named Severe Acute Respiratory Syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2), was identified as the cause of an outbreak of respiratory illness first detected in Wuhan, China in 2019. The illness caused by this virus has been named coronavirus disease 2019 - Di CDC/ Alissa Eckert, MS; Dan Higgins, MAM - This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention's Public Health Image Library (PHIL), with identification number #23312.Note: Not all PHIL images are public domain; be sure to check copyright status and credit authors and content providers., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=86444014
individui a stretto contatto per effetto di particelle di saliva dopo avere tossito o starnutito. La trasmissione può avvenire tra due persone una delle quali con patologia oppure asintomatico. È attualmente in corso la sperimentazione per verificare trasmissione per contatto con superfici contaminate dal COVID 19. Sono stati effettuati campioni anche sulle feci risultando positive circa metà delle persone con patologia in fase avanzata . Nella saliva il virus rimane attivo qualche ora mentre sulle superfici per alcuni giorni . Il COVID 19 risulterebbe derivare dalla ricombinazione del coronavirus del pipistrello e un virus sconosciuto e talvolta ipotizzato essere di origine naturale senza poter escludere origine di ingegneria genetica . Osservo personalmente una serie di pubblicazioni dove gli autori affermano con certezza di una origine naturale del virus . Benchè mutazioni e la combinazione tra due virus siano possibili, la probabilità è estremamente bassa, rispetto a una costruzione in laboratorio dove la probabilità è 100%. La sede più probabile è quella dove è stato studiato il virus della SARS e nella ricerca del vaccino con inquinamento dovuto a un virus del raffreddore. La probabilità maggiore è evidente se ottengo un corona virus e tramite gli spike terminali (antenne) potrebbe essere influenzato da campi magnetici statici e variabili l’attaccamento ai recettori cellulari cellula potendo in quel modo determinare la virulenza e quindi alla comunità contaminata. Se il COVID 19 ha espressione genomica responsabile della variabilità continua con efficacia di attacco e di mimetizzazione determinando patologie gravi, è ideale per rendere inefficace nemici in tempi rapidi e con inizio dopo 14 giorni dal contagio non dà sospetti per visite bilaterali e se infine potrà legarsi agli individui desiderati sarà il virus ideale per la guerra .
Vitamina C
I trattamenti dell'infezione, al momento vengono fatti curando sintomatologie oppure con antivirali e altri farmaci di norma utilizzati per altre patologie. Gli effetti di antivirali sul mercato italiano e estero sono in via di sperimentazione da parte di strutture ospedaliere. Da biochimico propongo di affrontare i soggetti contagiati con semplici vitamine idrosolubili: Vitamina C e B6. Pauling dimostrò una diminuzione del 15 – 20% di soggetti con raffreddore o influenza stagionale con integrazione di vitamina C da 200 mg/die fino a 1 g/die. Quindi una normale integrazione orale di acido ascorbico è in grado di ridurre l’avvenire della patologia per circa il 15% dei soggetti Inoltre, è possibile effettuare esperimenti integrando vitamina C ad alte dosi contemporaneamente via orale e aumenta l’efficacia rispetto alla diminuzione dell’insorgenza di raffreddori e influenze endovena fino a 90 grammi complessivi come sostenevano Frederick Robert Klenner, Robert Cathcart e Linus Pauling in esperienze e pubblicazioni effettuate tra il 1974 e il 1992 per la cura di tutte le infezioni virali e altri proposti in esperimenti moderni . Inoltre, riduce drasticamente la tossicità dovuta a altri farmaci . È importante sottolineare l’utilizzo della vitamina C ad alte dosi per trattamenti a varie forme tumorali e altro da 600 mg a 90 grammi complessivi al giorno .
La vitamina B6
La vitamina B6 è idrosolubile e essenziale pe la vita e viene reperita dall’organismo dei mammiferi tramite la dieta e all’attività batterica intestinale. Le sue forme in natura sono molteplici, piridossina, piridossale, piridossammina, le forma monofosfate in posizione 5’ e agliconi di zuccheri semplici o complessi . È stata oggetto di interesse di numerosi esperimenti, alcuni dei quali in alte dosi orale e endovena. La piridossina ha la facoltà di inibire enzimi polimerasi e topoisomerasi e conseguentemente potenziale bloccante di attività virale lasciando all'acido ascorbico di comportarsi da proosidante nelle cellule infettate, liberando acqua ossigenata, senza scalfire le cellule sane. La vitamina B6 come avviene per l’acido ascorbico è un antitumorale preventivo e soppressore .
Proposte terapeutiche
1) La presente proposta prevede assunzione orale di acido ascorbico e endovena con flebo di soluzione fisiologica: 5 grammi suddivisi nella giornata e 45 grammi endovena da raggiungere in tre giorni e studiando effetti e tolleranza del paziente. È possibile utilizzare 90 grammi al giorno come affermava Linus Pauling. Verifiche da fare sono pH della soluzione da iniettare endovena e dovrà avere valori compresi tra 7,30 e 7,35 (pH fisiologico).
2) La seconda proposta prevede tutta la prima parte con aggiunta di 600 mg al giornodi piridossina da iniettare endovena arrivando a tali valori in due giorni e con valori ematici elevati di acido ascorbico. Qualora il paziente infettato da COVID 19 non abbia effetti collaterali aumentare di 100 mg di vitamina B6 fino al massimo possibile di tolleranza che grazie alla presenza di acido ascorbico aumenterà notevolmente.
Eventi precedenti di utilizzo protocollo 1
Il Dr Domenico Mastrangelo è un medico ematologo specializzato in oncologia che lavora presso il policlinico Le Scotte di Siena. Esso ha utilizzato alte dosi di acido ascorbico per la cura del retinoblastoma ai fanciulli con risultati eccellenti e senza usare chemioterapici e suggerisco di contattarlo . Mi permetto un’ultima considerazione, Siena conta suicidi che talvolta non sono tali, lascio al buonsenso di ognuno ogni considerazione, poiché se non fosse così nel caso del Professore Francesco Lo Coco, sarebbe fonte di prova del funzionamento di sostanze efficaci a basso costo . L’idea di utilizzare acido ascorbico e piridossina per sconfiggere il COVID 19 nasce sia dalla ottima bibliografia che evidenzia le proprietà eccezionali di queste due molecole ma anche da esperienze personali di utilizzo dello stesso a alte dosi e la morte del professore Lo Coco mi ha convinto definitivamente del quale spero si possa effettuare approfondimenti d’indagine.
Dr. Riccardo Zanaboni (Comitato Scientifico del C.I.R. Centro Italiano Ricerche)
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Dr.Riccardo Zanaboni PhD
(Comitato Scientifico) C.I.R Centro Italiano Ricerche – Roma
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