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#Vita segreta di una salsiccia
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                         ❛ 𝗗𝗲𝗮𝗿 𝗠𝗶𝗺𝗶𝗺𝗲𝗹𝗶𝗮 . . . ❜                          𝖯𝖺𝗋𝗍 𝗌𝗂𝗑: I hate you, I                          love you, I hate that I                          want you.
                             ✎ Cara Mimimelia, È passato un po' di tempo da quando ho scritto tra le tue pagine profumate — non è forse stata un'ottima idea, quella di riempirti di petali? — e, onestamente, mi sento un po' vigliacca a tornare adesso che qualche nuvola oscura il mio cielo splendente. Insomma, se tu fossi una persona, questo sarebbe un chiaro caso di sfruttamento e boh... forse sono stupida a farmi certi problemi, alla fine sei un diario segreto ed il tuo scopo è proprio quello di contenere i miei pensieri. Quindi posso decidere io quali condividere, giusto? Temo che non ne verrò mai a capo, quindi basta, procedo col racconto:
io e Lena siamo in vacanza dal compleanno di lei ed è tutto molto bello, forse fin troppo. Nel senso, stiamo tenendo uno stile di vita che non possiamo assolutamente permetterci e ho un po' il timore che lei mi stia tenendo nascosto qualcosa. Una parte di me crede che si tratti di una segreta vincita alla lotteria indetta dal comitato d'organizzazione della sagra della salsiccia di cavallo del New Jersey (??????), ma l'altra... se si stesse mettendo nei guai? Forse dovrei farle qualche domanda. Anche perché ultimamente è strana. Tipo che mi sta lasciando spesso da sola?????? Ovviamente non è l'unico "indizio", ha anche uno sguardo più triste del solito, ma forse nemmeno proprio triste, più... come se quasi si vergognasse, ecco. Non mi piace, non mi piace per niente. In momenti come questo, vorrei che non fosse Lena il mio punto di riferimento, perché mica posso andare da lei e "ehi, mi nena, la mia ragazza fa questo, questo e questo, che cosa devo fare???". Se solo mia madre non ce l'avesse tanto con me...
Che poi, qualsiasi cosa sia, mi intristisce davvero tanto che non me ne parli. Pensavo che ci dicessimo tutto, che fosse una relazione alla "i miei problemi sono i tuoi problemi, le mie gioie sono le tue gioie". Boh, basta, la smetto di scrivere che altrimenti mi escono altre cazzate come questa...
                            Camz. ♡
P.s: se quella sagra esiste davvero, pretendo una statua: la statua della camelità.
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lavandavera · 7 years
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Ho una lista di film che non ho ancora avuto modo di vedere per mancanza di tempo. Ora che la sessione d’esami è finita, per una settimana ho intenzione di rimanere incollata al computer per guardarne il più possibile.
Sin City, The Elephan Song, Listening, Full Metal Jacket, Be Kind Rewind, A Scanner Darkly, Donnie Darko, Cosmopolis, Ritorno al mondo di Oz, Il grande Gatsby, In viaggio con una rockstar, Magnolia, Arturo, La La Land, Moonlight, We Are What We Are, Will Hunting - Genio ribelle, Captain America - Civil War, Passengers, Alla ricerca di Dory, Oceania, Sausage Party: vita segreta della salsiccia, Alice attraverso lo specchio, Il GGG: il grande gigante gentile, L’estate addosso, Il diario di Bridget Jones, Bridget Jones’ Baby, Il cacciatore e la regina di ghiaccio, La ragazza del treno, Piuma, Cattivi vicini (e il suo seguito), Room, Love, Nocturnal Animals.
P.S. I CONSIGLI SONO BEN ACCETTI.
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Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia
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italianaradio · 5 years
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Seth Rogen: 10 cose che non sai sull’attore
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Seth Rogen: 10 cose che non sai sull’attore
Seth Rogen: 10 cose che non sai sull’attore
Seth Rogen: 10 cose che non sai sull’attore
Tra le personalità più esplosive, trasformiste e anticonformiste di Hollywood vi è sicuramente Seth Rogen. Negli anni l’attore si è distinto per le sue brillanti interpretazioni in film di successo, ma anche per essersi distinto come doppiatore, sceneggiatore, regista e produttore. Grazie al suo carisma Rogen ha sempre saputo conquistare il pubblico e la critica, affermandosi come un intelligente e lucido intrattenitore.
Ecco 10 cose che non sai di Seth Rogen.
Seth Rogen film e carriera
1. Ha recitato in lungometraggi di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 2001, quando ottiene una piccola parte nel film Donnie Darko, accanto a Jake Gyllenhaal. Successivamente arrivano i primi successi con Anchorman – La leggenda di ron Burgundy (2004), 40 anni vergine (2005), Tu, io e Dupree (2006) e Molto incinta (2007). Una volta consolidata la fama, l’attore appare in sempre più film di successo, tra cui si annoverano Suxbad – Tre menti sopra il pelo (2007), Strafumati (2008), Zack & Miri – Amore a… primo sesso (2008), Funny People (2009), 50 e 50 (2011), Facciamola finita (2013), Cattivi vicini (2014), The Interview (2014), Steve Jobs (2015), The Disaster Artist (2017) e Non succede, ma se succede… (2019), in cui recita al fianco di Charlize Theron.
2. È noto come doppiatore. Un’altra grande passione di Rogen è quella per il doppiaggio. Lui è infatti la voce di Po, il protagonista del film Kung Fu Panda, ruolo che ricopre anche nei sequel. Tra gli altri doppiaggi celebri si annoverano Mostri contro alieni (2009) e Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia (2016). Nel 2019 presta la voce al personaggio Pumpaa nel live action Disney Il re leone (2019).
3. Ha scritto e prodotto molti dei suoi film. Non solo attore, Rogen è spesso l’autore dei propri film. Tra le sceneggiature da lui scritte figurano infatti quelle per i film Suxbad – Tre menti sopra il pelo, Strafumati, Facciamola finita, The Interview, e Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia. Più numerose sono le volte in cui figura invece anche da produttore, ricoprendo il ruolo per film come 40 anni vergine, Molto incinta, Suxbad – Tre menti sopra il pelo, Strafumati, 50 e 50, Facciamola finita, The Interview, Sausage Party, The Disaster Artist e Non succede, ma se succede…
Seth Rogen moglie
4. Ha conosciuto sua moglie sul set. Nel 2004 l’attore è tra gli autori della serie TV Da Ali G Show. Qui conosce l’attrice e scrittrice Lauren Miller, con la quale intraprende una relazione. I due si sposano poi nell’ottobre del 2011 in California.
Seth Rogen Instagram
5. Ha un profilo personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio account, seguito da 7,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere piccole curiosità o fotografie scattate in momenti di svago. Non mancano ovviamente foto tratte dai set a cui prende parte o foto promozionali dei suoi progetti.
Seth Rogen e James Franco
6. Sono grandi amici. Tra le coppie cinematografiche più brillanti degli ultimi anni si annoverano senza dubbio Rogen e l’attore James Franco. Grandi amici, i due hanno più volte collaborato insieme, conoscendosi sul set della serie TV Freaks & Geeks. I due recitano poi nuovamente insieme in Molto incinta, Strafumati, Facciamola finita, The Interview e The Disaster Artist.
7. Hanno ricevuto minacce di morte. I due attori sono stati insieme anche autori e protagonisti del film The Interview. In questo i due interpretano due giornalisti incaricati di intervistare e uccidere il dittatore Nord Coreano Kim Jong-Un. Per questa sua trama, il film ha subito numerosi problemi produttivi, e i due autori hanno ricevuto numerose minacce di morte per aver realizzato un film simile. Alla fine il lungometraggio fu distribuito in un numero ristretto di sale, con poca pubblicità da parte della casa di distribuzione.
Seth Rogen e Charlize Theron
8. Recitano insieme per la prima volta. Nella commedia Non succede, ma se succede… Rogen recita per la prima volta insieme all’attrice Charlize Theron. Nel film lei interpreta un segretario di Stato dal carattere forte e indipendente  e pronta a candidarsi alla Casa Bianca. Rogen è invece un giornalista dal cuore buono e bravissimo nel cacciarsi nei guai. Quest’ultimo verrà chiamato a curare la campagna elettorale della donna, con numerosi imprevisti comici.
Seth Rogen Donnie Darko
9. È stato il suo esordio cinematografico. Sul finire degli anni novanta l’attore è stato protagonista della serie Freaks & Geeks. Qui viene notato e scelto per un piccolo ruolo nel film Donnie Darko, dove interpreta Ken Miller, studente del liceo dove si svolgono molte delle vicende del film.
Seth Rogen età e altezza
10. Seth Rogen è nato a Vancouver, in Canada, il 15 aprile 1982. L’altezza complessiva dell’attore è di 180 centimetri.
Fonte: IMDb
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Seth Rogen: 10 cose che non sai sull’attore
Tra le personalità più esplosive, trasformiste e anticonformiste di Hollywood vi è sicuramente Seth Rogen. Negli anni l’attore si è distinto per le sue brillanti interpretazioni in film di successo, ma anche per essersi distinto come doppiatore, sceneggiatore, regista e produttore. Grazie al suo carisma Rogen ha sempre saputo conquistare il pubblico e la critica, […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Gianmaria Cataldo
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abbracciamiancora · 6 years
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Oggi pomeriggio io e Riccardo volevamo guardare un film d'animazione su Netflix e siamo finiti a guardare "Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia". E niente, il riassunto è che abbiamo visto un porno d'animazione con orgia finale.
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den-thoughts · 7 years
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Barcellona 2016 “piccole dosi”
Ore 10:23
Mercoledì 28 Dicembre
Flixbus NiceToBarcellona
Prima di cominciare a scrivere qualsiasi cosa voglio spiegare per quale motivo io sia a Nizza con mio padre. A farla molto breve a Settembre Mimmo mi aveva proposto il capodanno a Barcellona ma avevo clamorosamente rifiutato solo perchè nel gruppo c'erano Pesque, Chatter, Kobe e Mattia Guerrina. Non che io avessi qualcosa contro di loro ma non fanno parte del gruppo e mischiare gente a caso mi sembrava una stronzata. Così dissi di no. Ovviamente ad una settimana dal capodanno ero incazzato nero per non aver ancora programmato nulla. Al che decisi di informarmi sulla vacanza di Mimmo e con grande felicità scoprii che il gruppo si era ridotto a Memme,Fero,Kobe e Marco Sabiu. Decisi di cogliere la palla al balzo e cercai in qualche modo di infilarmi nella loro vacanza. A farla breve l'unico modo per passare il capodanno con i miei amici sarebbe stato quello di andare abusivo in stanza con loro perchè non c'erano più posti (una stanza da 4) e prenotare in concomitanza un ostello solo per me con l'idea di tenerlo come stanza di sicurezza in caso in albergo mi avessero beccato. A questo si aggiunge il fatto che sul pullman in partenza da Genova, pullman che hanno poi preso loro, non c'erano più posti disponibili, così insieme all'ostello avrei dovuto prenotato un pullman da Nizza sul quale sarei dovuto stare da solo per 13 ore. Chiusa la parentesi posso iniziare. Ovviamente ho prenotato sia ostello che pullman.
Per la prima volta forse in tutta la mia vita ho avuto una dimostrazione d'affetto da mio padre. Lui è il padre migliore del mondo mi ha sempre dato tutto, insegnato e trasmesso tutto ciò che lo riguarda e soprattutto non si è mai arreso e mi ha sempre guidato in qualsiasi ambito. Abbiamo anche fatto tantissime cose insieme nel corso della vita, ma non mi aveva mai guardato come sta mattina. Mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha abbracciato dandomi un bacio sulla guancia. È stato strano, lui è un tipo molto riservato e non è solito a queste cose. La mamma invece mi avrà baciato una cosa come 100 volte prima della mia partenza. Sono proprio opposti questi due. Ma gesti d'affetto o meno so quanto entrambi mi amino, ogni giorno me lo dimostrano in ogni modo e io spero solo di fare tanti soldi per poterli ripagare durante la loro vecchiaia con qualsiasi cosa. Sarò sempre presente, questa è una promessa che faccio a me stesso. Qualsiasi cosa succeda se mio padre o mia madre dovessero aver bisogno di me io correrei all'istante, proprio come fanno loro ogni giorno. Sono fortunato ad avere un rapporto simile con loro. Ormai mio padre è più un amico che un genitore. Salgo sul pullman dopo quest'anticipazione.
Sorry seems to be the hardest world – Blue
Mi sono seduto su questo scomodo sedile circa due ore fa e non ho fatto altro che guardare un inutile film intitolato “Sausage Party – La vita segreta di una salsiccia” che si è rivelato veramente commovente. Sono seduto nel posto con il tavolino, a parer mio il migliore. È situato in prossimità dell'uscita e del bagno quindi sono anche abbastanza comodo. Non pensavo che mi sarei ritrovato davanti una situazione di questo tipo: pochissimi giovani su questo pullman, parliamo giusto di un paio di ragazze della mia età; è presente una varietà di sfumature pazzesche, si va dal rosa pallido che colora il mio viso, al più scuro dei neri che colora i vari africani seduti dietro di me. Ho appena finito di scattare il caratteristico selfie con tizio che dorme. In questo preciso istante sto pensando a Memme, Fero, Kobe e Marco che si staranno sdraiando dalle risate sul loro flixbus. Cazzi miei dovevo prenotare prima.
Non ho interrogativi riguardo ai pullman, so tutto quello che devo sapere. Stiamo viaggiando a 96km/h e il panorama scorre lento fuori dal finestrino. Provo una sensazione piuttosto strana ma di sicuro non sono felice in questo momento. Preferirei avere Mimmo o Fero al mio fianco a dire stronzate. La ragazza alla mia sinistra è difficile da interpretare. Indossa un paio di superstar accompagnate da un paio di pantaloni neri e una semplicissima felpa antracite. Porta gli occhiali. Non è bella, ne tanto meno formosa. Sembra anche un po' untacchiosa. Non so cosa, non so perchè ma qualcosa di lei mi intriga. Penso sia su questo pullman diretto a Barcellona per motivi didattici. Si è portata dietro un sacco di quaderni e fogli che sfoglia da quando siamo partiti. Non ho molto da dire sul resto dei passeggeri se non che mi ricordano vagamente il mio ex compagno di scuola Geneesh Puthussery (indiani di merda). Non ho un termometro e non posso quindi verificare l'effettiva temperatura interna del pullman ma non fa per niente caldo. Ho i piedi gelati.
Mi sta piacendo questo viaggio, amo guardare fuori dal finestrino con le beats che suonano. Ma come cavolo ha fatto la Rowling ad inventarsi tutta quella storia fantastica solo guardando fuori dal finestrino del treno? Che donna. Mi è appena caduto l'occhio sul martelletto che serve per frangere il vetro in caso di emergenza e mi sono immediatamente ricordato Siciliano che lo sbatte sul banco come se non ci fosse un domani solo per risultare il più rumoroso in classe. Pochi istanti fa dopo aver atteso che il conducente pagasse il pedaggio ho intravisto un cartello con su scritto “Barcellona”. Fortunatamente non ho letto a quanto dista. Preferisco rimanere ignorante a questo proposito.
Questo gigante dell'asfalto prosegue la sua corsa a fianco a quella che penso sia una centrale nucleare per la produzione di energia elettrica. Ho dato una veloce rispolverata a quelle che sono le mie conoscenze in materia. Chissà se era una centrale a fusione o a fissione. La tipa di prima si è appena girata una sigaretta. Forse pensa di scendere. Povera illusa. Se penso che devo stare qui seduto ancora 7 ore provo una forte tentazione di bestemmiare ma mi trattengo. Ma la cosa che più mi affligge è la fame. In questo momento vorrei qui davanti a me una bella tazza di latte caldo con circa 2 o 3kg di nesquik e un pacco di galletti. Che stupido sono stato, non mi sono portato del cibo. Giulia Boero, amica di schifezze, fai apparire qualcosa nel mio zaino ti prego.
È veramente il massimo viaggiare con il Mac. Raging di Kygo rende il viaggio talmente piacevole che sto quasi sorridendo. Un tizio insulso ha appena scattato una foto al panorama con un'ignoranza tale da renderla indescrivibile. Come cazzo pensi di prendere una compatta in modalità automatica, tenerla tutta storta e pretendere una foto decente? È incredibile quanto le persone siano superficiali nei confronti di quella che è la vita di tutti i giorni. Come cazzo fate a collegarvi ad una rete wifi senza chiedervi il funzionamento, come fate a scattare 150 selfie al giorno senza sapere che cosa sia una fotografia digitale, come fate ad accendere la macchina senza sapere per qual motivo essa parta.. ma come fate?? Sarò strano io a questo punto.....
Siamo a Marsiglia..minchia che città di merda. Sto pensando a Noemi. Questa volta però è diverso, so di amarla, la vedo in mille cose ogni giorno ma non la vorrei qui. Dopo di me è andata dal primo che è capitato, e non sono depresso per questo. Sono solo deluso insomma non credevo che fosse così vuota e incapace. Sono contento invece che entrambi non abbiate coraggio di affrontarmi. Da una parte un falso che prima che ci lasciassimo mi veniva ad abbracciare manco fossi suo fratello e che ora dopo essersi preso la mia baby quando mi vede cambia strada e dall'altra parte una ragazzina che non sa cosa vuole dalla vita e non ha voluto farsi insegnare cosa voglia dire amare una persona. Come se chi ha ricevuto un regalo si accontentasse del pacchetto per paura di rimanere deluso. Svegliatevi la vita è una bisogna prendere delle facciate, fare esperienze e godersela non nascondersi dietro a noi stessi solo per paura di rimanerci male. Se penso a Lallo penso da una parte ad un vincitore perchè alla fine mi ha fottuto la donna, ma dall'altra parte vedo il capo dei falliti, un vigliacco, un perdente, un inetto e un'incapace. Vederlo cambiare strada dinanzi alla mia presenza mi riempie di gioia. Io so che c'è di più e non mi accontento.
Questo pullman è fermo. La tipa si è fumata la sigaretta precedentemente girata e quindi niente aveva ragione lei. Sono scesi tutti. Io rimango qua col cazzo che scendo. Se poi rimango a Marsiglia è un bel casino. Pensavo fosse diretto invece a quanto pare fa delle fermate. Un ispanico/rumeno è appena uscito dalla porta dal wc che ho di fronte e comincio a pensare ai miei bisogni impellenti. Nel frattempo entra Motumbo il negher della selva oscura. Attendo il mio turno come un bravo ragazzo. Vado in bagno circa 17 volte ma sono impossibilitato nel fare i miei bisogni quindi lascio perdere e mi siedo con le gambe incrociate. Nel frattempo guardo un paio di film per nulla piacevoli.
Ci siamo fermati. La gioia che provo in questo momento è immensa. Scappo dal pullman e corro in una pizzeria d'asporto che mi concede il privilegio di urinare all'interno dei loro locali. In questo istante sono felicissimo e decido di tornare sul pullman di corsa per evitare di rimanere chissà dove in Francia. In realtà so dove siamo, siamo a Montpellier ma se dovessi rimanere qua da solo senza pullman sarebbe un problema. Finalmente tranquillo riprendo il mio infinito viaggio ma questa volta sono sereno e me lo godo appieno con tanto di musica, film e panorami. Ovviamente scendendo ho perso il mio posto d'onore con tavolino e sono costretto a mettermi ad effetto ringo in mezzo a 2 ragazze asiatiche piuttosto mal messe e a 2 africani.
Ore 17:04
See you again – Wiz Khalifa
Il tramonto rende magico questo momento. Ho appena finito di guardare Iron man, uno dei miei film preferiti, e mi sto informando tramite il wifi del bus sul come comportarmi una volta sceso. L'idea è quella di recarmi subitissimo al mio ostello. Ma prima necessito di una cena che copra spuntino/pranzo/merenda che ho saltato. Chissà cosa fanno gli altri, non li ho praticamente sentiti. Quando sono in queste situazioni amo la solitudine. Dunque dicevamo, una volta raggiunto l'ostello mi sistemo... magari mi faccio una bella doccia...sempre che il mio ostello ne sia provvisto..... Sorvoliamo. È importantissimo l'affitto di un mezzo di trasporto perchè voglio cominciare a girare per barcellona per cercare l'albergo degli altri e qualche social. Che bellezza, la batteria del mac è bella carica come quella del P9 Lite. Certo che questo pullman è davvero formidabile, l'idea di dotarlo di un inverter per distribuire i 220V ai passeggeri è geniale. Beh su viaggi così lunghi sarebbe un affronto non metterlo effettivamente. Sta di fatto che sul pullman per la Croazia non mi ricordo di aver visto prese di corrente. Ci siamo appena fermati in un'area di servizio ma mi accorgo subito che non è una sosta di piacere. Scorgo fuori dal finestrino un cartello il quale mi fa pensare ad una sosta utile allo svuotamento del serbatoio del WC. Infatti il pullman rimane acceso. Scaricato il cesso avverto la misera accelerazione di questo bestione e do un'occhiata alla plancia dei comandi. Rimango un po' di stucco quando vedo che come navigatore usano un Samsung Galaxy S4, insomma di solito mezzi del genere montano dei navigatori con i controcazzi. Mi guardo intorno per dare un'occhiata ai viaggiatori come me: alla mia sinistra una coppia ben bilanciata direi entrambi sui 27 anni; dietro di loro vi è l'unica bella ragazza del pullman. Nulla di eccezionale ma fa piacere e per di più ha una chiappa niente male. Ci siamo appena scambiati un'occhiata ma sembra incazzata poverina. Finalmente sento un profumo da donna e anche se non riesco a capire da dove arrivi questa fragranza do una bella sniffata. Le donne con gli occhiali, un buon profumo e dei bei capelli lunghi sono già al 50% del lavoro. Questo viaggio è piuttosto interminabile.
Sono le 19. Sono appena sceso dal Flixbus e le mie ginocchia sono rigide come due tavole di legno. Compro subito una brioche al terminal dei bus e poi imposto su HERE la via dell'ostello e rimango sorpreso dalla vicinanza di esso da dove mi trovo. Dice che ci vorranno circa 10 minuti ma io mi avvio un po' incerto. Arrivo nella piazza dell'arco di Trionfo e rimango un po' deluso, lo immaginavo più imponente. La mia mente l'ha involontariamente associato al suo cugino parigino ma non ha proprio nulla a che vedere. Noto però la differenza costruttiva. Purtroppo le mie conoscenze in fatto di storia dell'arte sono inesistenti e non so descrivere lo stile con il quale è stato costruito. Barcellona da questi 30 metri che ho percorso non mi piace. Vedo un mini market indiano ma non mi fermo ancora nonostante la fame e corro alla ricerca del 360 Hostel Barcelona.
Sembra uno scherzo. È a fianco dell'nh hotel, un albergo piùttosto lussuoso. Giungo sulla soglia dell'ingresso dell'ostello e fino qua tutto bene. L'insegna non cade a pezzi e la struttura sembra modesta. La porta è chiusa e come un mongoloide cerco di capire come fare quando alla mia destra c'è un bellissimo citofono che si prende gioco di me. Suono e la porta si apre automaticamente. L'atmosfera è strana, le poche persone che vedo sembrano a casa, in tuta e pantofole che girano per la sala comune. Mi siedo alla scrivania della hole e mi accoglie una ragazza sui 23 anni un po' bruttina. Balbetto qualcosa in inglese e sul suo viso si mostra un'espressione interrogativa. Sono un po' a disagio e allora tiro fuori dei fogli a caso. Poi all'improvviso una manna dal cielo. “Sei Italiano?” ed io subito rispondo SI sperando che parli la mia lingua. Aspettative rispettate, parla correttamente Italiano. Cominciamo la procedura per il check in e mi chiede 5€ per la cauzione della chiave che le do subito. Mi viene assegnata la stanza 6/letto 1. Mi chiede come desidero pagare ma la informo che in realtà ho già pagato. In questo preciso istante mi rendo conto della scarsa organizzazione. Con riluttanza mi faccio accompagnare alla stanza. Per raggiungerla saliamo una rampa di scale che ci porta al secondo piano composto da quasi tutte le camere e una zona PC. Leggo stanza 6 e comincio a preoccuparmi. Varcata la soglia va tutto bene. I letti sembrano quelli dell'ospedale, il pavimento ha l'aria di essere congelato ma a me non frega nulla insomma sono di Mioglia, i miei antenati dormivano nelle stalle. In stanza non sono solo a quanto pare. Ci sono 3 letti a castello che formano ovviamente un totale di 6 posti letto. Io sono sul letto di sopra e sotto di me c'è una ragazza che legge un libro con il titolo in Inglese. Niente male, insomma è carina... ci presentiamo e mi metto sul mio letto a controllare le notifiche. Purtroppo non ho capito il nome della ragazza quindi le assegnerò automaticamente il nome Catia. Catia indossa una maglietta bianca da stare in casa e dei pantaloncini blu. All'improvviso entra un tizio sui 30 anni, scheletrico e un po' storto che accenna un saluto in Inglese. Sono molto spiazzato, non so cosa fare è una situazione veramente losca. L'illuminazione della stanza è pari a zero quindi decido di scendere dal letto e di sedermi sull'unico mobile basso che c'è in camera. Mi siedo e controllo ancora il telefono per qualche minuto sperando di programmare qualcosa per le prossime 4 ore in solitaria. Metto lo zaino con il Mac e tutti gli oggetti di valore nell'armadietto con la chiave, lascio la valigia in mezzo alle palle ed esco. Avvio il navigatore e comincio a girarmi per bene la city. La mia meta per il momento è la Rambla. Per raggiungere la Rambla da dove sono io ci vuole un po' a piedi quindi malgrado la stanchezza mi armo di pazienza e comincio a camminare. È totalmente diversa da Parigi e per adesso non mi piace per niente. È tutto scuro, le luci soffuse danno alla notte un aspetto del tutto ghetto yo yo madafaka. Dopo 15-20 minuti arrivo sulla Rambla da una piccola traversa e non rimango per niente colpito. Il ricordo degli Champs-Elysees è troppo fresco. La percorro tutta fino ad arrivare in fondo direzione sud per poi ripercorrerla tutta in direzione nord. Rimango del mio parere e la città proprio non mi piace anche se ho visto ben poco. Ricorda Genova a tratti, molto incasinata, piena di visi bislacchi e situazioni da periferia pur essendo in centro. Cammino ancora e percorro alcune delle piazze principali e vie parallele alla Rambla. Deluso compro un pacchetto di Pringles e corro in Hostel.
Sono molto deluso dalla città, sono molto deluso dalla situazione e vorrei tornare a casa perchè mi sono reso conto di quanto sia distante questo ostello dall'albergo degli altri e in caso dovessero beccarmi a fare il rom in camera con loro vederci, far combaciare gli orari e tutto quanto diventerebbe un vero problema. Mi sono portato il libro di Alessandro D'Avenia ma non penso che avrò tempo per leggerlo. Afflitto dalla mia situazione deprimente, chiuso in questa camera angusta con questa gente sconosciuta decido di affogare i miei dispiaceri nella doccia. Mi preparo e vado nella stanza dei bagni/docce ovviamente condivisi. Le docce si presentano malissimo: ogni doccia è come se fosse un bagno pubblico quindi c'è una porta con la serratura e davanti la doccia vera e propria; è minuscola, con le porte rotte, con le giunzioni di silicone tutte marce e dalla doccetta è andata via tutta la cromatura. Anche il pavimento è logoro.
L'acqua con sorpresa è calda e risulta comunque una doccia piacevole. Uscito dalla doccia indosso l'accappatoio e prendo in mano il telefono. Mando qualche foto a Chiara,Bino e Lisa su un vecchio gruppo che Bino aveva rispolverato pochi minuti prima della doccia. Tutti quanti mi danno del pazzo per aver fatto una cosa simile, a quanto pare nessuno di loro sarebbe mai partito da solo. Io l'ho fatto un po' perchè lo sentivo e un po' perchè sentendo i racconti di mio padre loro erano molto più alla brutto dio di noi e quindi io volevo provare quest'ebrezza. Mi asciugo un po' “come viene” e in mancanza del phone strofino quei pochi capelli che ho in testa nell'accappatoio e mi asciugo abbastanza velocemente.
Ore 23:45
Mi appropinquo ad uscire. Finalmente sono arrivati anche gli altri con il loro pullman e non vedo l'ora di vederli dopo tutta questa solitudine spagnola. Mi reco di corsa alla stazione dei bus e attendo pochi minuti prima del loro arrivo. Ho appena preso una bibita alla frutta da una macchinetta automatica ed è veramente buona, molto meglio dei nostri succhetti. Sono stati quasi gli ultimi ad uscire dal pullman e come mi hanno visto mi hanno abbracciato tutti e finalmente mi sento felice. L'amicizia alla fine è meglio di qualsiasi altro rapporto. Con Memme e Fero ho stretto un legame della madonna ultimamente. Mi trovo benissimo con loro due. Dopo pochi istanti mi sono reso conto che il loro unico desiderio è quello di andare nel coffee all'istante e niente è anche il mio. Quindi loro con ancora tutti i bagagli decidono di correre all'Arabica, un social club che avevano già visitato qualche anno prima in gita scolastica. Arriviamo all'arabica dopo poco e facciamo subito la registrazione dal costo di 20€. Finita la registrazione spalanco la porta ed entro. Non so spiegare che tipo di emozione io stia provando ma è incredibile. Sono felicissimo. Rimango a bocca aperta dalla situazione che c'è in questo posto. La cappa è devastante, solo stando qua dentro si può capire. Saliamo al piano superiore a prendere la prima erba naturale spagnola. Scegliamo dal menù e prendiamo la Lemon haze e altri 4 tipi di erba. È incredibile la quantità di erba che possiedono qua dentro. Alla ragazza del bar sono caduti alcuni cimotti per terra e dopo averla avvisata mi sono sentito dire “non ti preoccupare tanto non manca”. Dopo questa affermazione mi ha proprio fatto capire di essere estraneo a questo mondo verde. Fantastico.
Faccio il primo tiro di Lemon e rimango a bocca aperta. Non ho mai provato niente di simile, si sente che è solo erba, senza sostanze strane. Ovviamente non aggiungiamo nemmeno un po' di tabacco, vogliamo sentire solamente il gusto naturale. Ne facciamo una dopo l'altra fino a non capire più nulla. Ci voleva, adesso mi sento finalmente bene, in compagnia al caldo e con i bubbi. Fero si sta rivelando sempre più personaggio. Facciamo l'ultimo bubbo prima della chiusura del coffee che è prevista all'una circa e poi usciamo. Abbiamo ancora circa 3 grammi per passare la notte. Qua è incredibilmente diverso, fumare prende tutto un altro senso.
Martedi 10 Gennaio 2017 ore 10:30
Aula 318
Purtroppo è stato per me impossibile scrivere durante la vacanza, non abbiamo praticamente avuto attimi di riposo e poi me la sono voluta godere al 100%. Indi per cui oggi, una terribile giornata in cui Noemi occupa gran parte dei miei pensieri come tutti i giorni da 5 mesi a questa parte, proverò a distrarmi scrivendo quello che mi ricordo della splendida vacanza di cui stavamo parlando prima. Flashback non in ordine cronologico.
Biciclette a Parc Guel
Mimmo si è alzato. Cristo io non ce la faccio. Ho ancora gli occhi annebbiati quando decido di alzare la testa dalla giacca. In 2 minuti quel finocchio è pronto e quindi mi tocca darmi una mossa. Mi vesto mettendomi gli abiti della sera prima tanto per andare in bici non devo essere chissà quanto elegante. Con nostra sorpresa anche Marco si alza e si veste. Siamo quindi in tre pronti ad uscire mentre Fero e Kobe sono rimasti a letto. Immediatamente mi ricordo che non abbiamo bubbi e allora ne giro subito uno per la visita al parco, lo inserisco nel portabubbi e lo metto in tasca del cappotto. Usciamo dall'albergo e ci dirigiamo verso il negozio di bici che avevo visto con Mimmo il giorno prima. Scopriamo che oltre agli 11 euro per l'effettivo uso della bici dobbiamo rilasciare una cauzione di 50 euro e quindi alleggeriamo il portafogli. La ragazza del negozio ci da due indicazioni riguardo orari di chiusura e funzionamento delle bici. Come se ne avessi bisogno. Finalmente smette di parlare e io sono già in sella quando improvvisamente la signora mi ordina di scendere per spiegarci come funziona il sistema di antifurto delle bici che comprende un lucchetto a U e un blocco sul freno posteriore. Capisco subito anche se vedo che gli altri due sono un po' titubanti. Finalmente si leva dalle palle e mi fa salire sul biciclo in pace. Faccio un rapido check delle superfici: telaio in acciaio, gomme a sezione stretta, freni V-Brake sia all'anteriore che al posteriore, 7 rapporti secondari, 3 primari e una sella morbida come il burro. Con mia sorpresa tutto funziona bene e il cambio è accettabile, non perfettamente registrato ma cambia. Il freno posteriore funziona quindi posso impennare. Anzi lo faccio subito. Si alza che è una meraviglia e mi faccio qualche via in monoruota. Mi sono distratto e fatto prendere dal divertimento che non sto seguendo le indicazioni di Mimmo e sto andando a caso. Prendo subito in mano il Huawei e apro Here, imposto parc guel e alimento i quadricipiti: ci sono da fare pochi km ma sono in salita. Gli altri due mi stanno dietro e allora incremento l'andatura. Sto andando bene, riesco a tenere il passo anche in salita e la bici risponde bene. Tempo 10-15 minuti ci siamo, vedo il primo cartello con su scritto “Parc Guel” così spengo il navigatore e vado “a naso”. Facciamo l'ultima salita e arriviamo davanti a questa sorta di parco che ha l'aria di essere un vero e proprio parco divertimenti. La Mara aveva ragione, sto Gaudì fumava della roba più forte di quella che stiamo fumando in questi giorni. Ma prima di pensare al parco dobbiamo trovare un parcheggio per ste carriole. Pochi metri dopo ne scorgo uno e la lego subito. Sono il primo a finire di fissare le varie sicurezze, a seguire Mimmo e per ultimo Marco che prova evidentemente una forte difficoltà nel chiudere il lucchetto ad U. Siamo finalmente pronti ad entrare nel parco.
Mimmo estrae il clipper dorato dalla tasca e la appizziamo in tempo zero. C'è una vista spettacolare su Barcellona da quassù, e questa panchina è sicuramente in un'ottima posizione. Ci sono a dozzine di Indiani tipo Gibba e Marco e Mimmo sono preoccupati che siano della sicurezza del parco così questo bubbo diventa una lotta contro il tempo ma io me lo godo lo stesso. Mi fa piacere vedere finalmente un po' di natura dopo tutte quelle costruzioni dell'uomo. Percorriamo la strada principale del parco e saliamo fino in cima. Durante il tragitto vengo colpito dal cinguettio degli indiani. Hanno dei fischietti a forma di uccello che fanno un suono veramente fastidioso. Decido impetuosamente di acquistarne due. Io e Mimmo cominciamo a cinguettare come se non ci fosse un domani. Tutti gli indiani ci guardano con aria di sfida ma noi non molliamo. Siamo in due e siamo più forti. Fra un cinguettio e l'altro ci godiamo anche lo splendido panorama sulla città che dall'altro ha un fascino totalmente diverso. Dall'alto sembra quasi una favelas brasiliana e il tizio con il violino davanti a noi suona una melodia perfetta per il momento.
Smetto di fare il coglione davanti alla scena che mi si presenta davanti: un signore seduto su una panchina suona uno strumento strano, una chitarra con una sorta di tappo sulla cassa armonica e il suono è veramente piacevole. Un indiano sulla destra cinguetta. Ma la cosa che merita più di tutte è il punto panoramico colmo di gente dinanzi a noi. Decidiamo di dare uno sguardo e quindi saliamo una scalinata infernale che ci porta su questa terrazza rialzata a forma di cilindro. Toglie il fiato. Facciamo ancora a gara con qualche bangladesh a suon di cinguettii e poi ce ne andiamo con aria di sfida, dopo aver rubato il posto di lavoro ad uno di questi. La sfida si è diffusa ormai in tutto il parco e tutti gli indiani puntano me e Mimmo come nemici.
Slego con rapidità la bici e attendo gli altri due. Sono contento di aver passato queste due orette in santa pace, mi sono rilassato e mi sono goduto sia le incredibili costruzioni del parco, in stile gaudì tutte storte, sia la vista mozzafiato. Finalmente anche Marco riesce a slegare la bici e andiamo in discesa come dei forsennati alla ricerca di un posticino per mangiare. Avremmo fatto già almeno 5 o 6km ma non mi pesa per niente, anzi non vorrei più fermarmi. Ad un tratto giungiamo in una piazza per niente conosciuta e anche un po' fuori mano dove possiamo rilassarci un attimo. In questa piazza ci sono un paio di bar con il deor, un tabacchino e qualche altro esercizio commerciale standard. Uno dei due bar ci intriga e decidiamo di mangiare li. C'è una sorta di menù fisso a 15€ e anche se l'idea non mi attira per niente, riescono a convincermi. Mangiamo una sorta di antipasto schifosissimo con un po' di carne scaduta e una salsa che non oso descrivere. Loro poi prendono la paella che a me non piace, quindi ordino una pizza che si rivelerà poi essere buona.
Incontro con Kashi (per Fero Kashisha)
E' una giornata qualsiasi e siamo tutti insieme sulla rambla; come ogni volta veniamo assaliti da migliaia di “pr” se così posso definirli che ti rincorrono chiedendoti se vuoi della zanza(droga a me sconosciuta), della cocaina, dei coffee shop o delle discoteche. Io e Kobe dopo Parigi abbiamo imparato ad evitare certi soggetti, ma il meno istruito Mattia Feroldi si lascia attirare quasi da tutti. Uno in particolare riesce però a catturarlo in maniera incredibile. Mentre tutti cerchiamo di scappare da questo soggetto poco raccomandabile Mattia rimane indietro a chiacchierare con lui, che a quanto pare sa essere molto convincente. Per non rischiare di perdere il nostro amico ci fermiamo e questo soggetto cerca di fottere tutto il gruppo. È alto circa un metro e 75, ha una barba bruttissima con dei baffi altrettanto brutti, è di colore(probabilmente viene dal bangladesh) e però è stranamente ben vestito. Ci propone diverse alternative che comprendono discoteche, coffee shop e quella che più che ci ha colpito, il night club: “Allora, se tu vuoi puoi toccare gratis, stript gratis, show gratis e se tu vuoi scopare contratti con ragazza”. Questa sarà la citazione più importante della vacanza che ancora tutt'oggi Domenica 29 Gennaio è il primo ricordo che riaffiora se sento la parola “Barcellona”. Fatto sta che questo soggetto, in quell'istante aveva appena preso le redini della nostra vacanza e durante tutto il periodo ci fotterà almeno 3 / 4 volte.
In realtà non ho più molta voglia di scrivere. Questa vacanza è stata ignorantissima e tanto divertente e proprio per questo andrebbe raccontata tutta. In questo preciso istante ho deciso di volermi tenere per me tutto il resto del racconto. Il fatto è che amo scrivere, ma siccome sono avvenimenti realmente accaduti a distanza di mesi non è più lo stesso. Grazie ragazzi.
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Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia
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italianaradio · 5 years
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Jonah Hill: 10 cose che non sai sull’attore
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Jonah Hill: 10 cose che non sai sull’attore
Jonah Hill: 10 cose che non sai sull’attore
Jonah Hill: 10 cose che non sai sull’attore
Jonah Hill è uno di quegli attori che ha sempre fatto parte di quei classici film da commedia americana, in grado di interpretare ruoli sia da protagonista che non.
Ma non solo, perchè l’attore ha dimostrato di avere grandi qualità recitative anche in film drammatici e di altro genere, dando prova di potersi aspettare ancora molto da lui.
Ecco, allora, dieci cose da sapere su Jonah Hill.
Jonah Hill film
1. Jonah Hill: i film e la carriera. La carriera dell’attore californiano è iniziata nel 2004 con I Heart Huckabees – Le strane coincidenze della vita, per poi continuare con 40 anni vergine (2005), Cambia la tua vita con un click (2006), Molto incinta (2007) e Un’impresa da Dio (2007). La sua carriera continua sul grande schermo grazie a film come Non mi scaricare (2008), Funny People (2009), In viaggio con una rock star (2010), L’arte di vincere (2011), 21 Jump Street (2012), Vicini del terzo tipo (2012) e Django Unchained (2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono The Wolf of Wall Street (2013), 22 Jump Street (2014), Ave, Cesare! (2016), Trafficanti (2016), Don’t Worry (2018) e The Beach Bum (2019). Inoltre, l’attore è apparso anche nella recente serie Maniac (2018).
2. È anche doppiatore, sceneggiatore, regista e produttore. Nel corso della sua carriera, Hill ha avuto modo di sperimentare diversi ambiti del cinema, vestendo i panni del doppiatore per i film Ortone e il mondo dei Chi (2007), Dragon Trainer (2010), Megamind (2010), The LEGO Movie (2014), Dragon Trainer 2 (2014), Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia (2016), LEGO Batman – Il film (2017), The LEGO Movie – Una nuova avventura (2019) e Dragon Trainer – Il mondo nascosto (2019). Come sceneggiatore ha lavorato alla stesura degli script della serie Allen Gregory (2011) e dei film 21 Jump Street, 22 Jump Street, Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia, Proprio lui? (2016) e Mid90s (2018), mentre come regista ha lavorato ai corti Sara Bareilles: Gonna Get Over You (2011) e Danny Brown: Ain’t It Funny (2017) e al suo primo lungometraggio Mid90s. In quanto produttore, invece, ha lavorato alla produzione di Brüno (2009), Lo spaventapassere (2011), Allen Gregory , 21 Jump Street, 22 Jump Street, Scherzi della natura (2015), Sausage Party, Proprio lui?, Mid90s e Maniac.
Jonah Hill fidanzato
3. Attualmente è impegnato. Ad oggi, l’attore californiano è fidanzato con Gianna Santos e i due sembrano non risparmiare baci manifestazioni d’amore in pubblico. La ragazza, che ha cinque anni in meno di lui, è una stilista e produttrice per la compagnia d’abbigliamento KITH.
4. Ha avuto diverse fidanzate famose. L’attore, in passato ha avuto diverse relazioni più o meno famose e la più importante pare sia stata con Ali Hoffman, figlia di Dustin Hoffman, con cui è stato dal novembre del 2011 al settembre del 2012. Tra le altre relazioni, più o meno ufficiali, si citano Jordan Klein, Rita Ora, Isabelle McNally e Erin Galpern.
Jonah Hill magro
5. È dimagrito a vista d’occhio. Hill è stato per tanti anni fuori forma e, da un paio d’anni a questa parte ha deciso di rimettersi in forma. L’attore, infatti, ha messo mano a bibite proteiche e si è iscritto in palestra, allenandosi duramente.
6. È dimagrito grazie a Channing Tatum. L’attore è tornato in forma grazie anche all’aiuto dell’amico e collega Channing Tatum. Pare che si confronti molto spesso con l’attore e con gli esperti che il suo amico gli ha consigliato, riuscendo a tornare in forma in tempi brevi e con risultati evidenti.
Jonah Hill Instagram
7. Ha un account Instagram ufficiale. Come tanti altri suoi colleghi, anche Jonah Hill ha deciso di aprire un proprio profilo ufficiale su Instagram, seguito da circa 1,5 milioni di persone. L’attore è abbastanza attivo sul social e le sue foto lo ritraggono spesso protagonista di momenti trascorsi tra la famiglia e il lavoro, tra amici e colleghi.
Jonah Hill: The Wolf of Wall Street
8. Ha chiesto di fare un’audizione. Durante la ricerca per trovare il giusto attore che interpretasse Donnie Azoff, Martin Scorsese ha richiesto un incontro con Jonah Hill. Tuttavia, l’attore ha richiesto di poter fare un provino per ottenere la parte. È stato il primo provino di Hill a distanza di sei anni.
9. Ha dovuto convivere con dei denti finti. Per interpretare Donnie, l’attore ha dovuto applicare dei denti finti che, però, davano una specie di vibrazione alla sua voce quando parlava. Al fine di sbarazzarsi di questo disturbo, l’attore ha passato qualcosa come più di due ore al telefono, chiamando aziende a caso e parlando con gli operatori, per migliorare la parlata e abituarcisi.
Jonah Hill: età e altezza
10. Jonah Hill è nato il 20 dicembre del 1983 a Los Angeles, in California, e la sua altezza complessiva corrisponde a 170 centimetri circa.
Fonti: IMDb, Ranker, Daily Mail
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
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Mara Siviero
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