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#Neurochirurgia
scienza-magia · 1 year
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Operato il primo braccio bionico che si controlla con la mente
Dopo incidente un braccio bionico che aggira memoria cervello. A 16 anni l'amputazione, ora vuole diventare prof di ginnastica. Nell'estate del 2020 a 16 anni, a causa di un incidente in moto distante da casa sua a Lugo, nel Ravennate, aveva subito l'amputazione di un braccio. Oggi Davide, nel frattempo diventato maggiorenne, dopo l'applicazione di una protesi alla clinica Maria Cecilia Hospital di Cotignola, sempre nel Ravennate, si è iscritto all'università per diventare professore di educazione fisica. La tecnica neurochirurgica utilizzata su di lui - spiegano dalla struttura romagnola - è la Tmr, una re-innervazione dei muscoli target per innesto di protesi, che consente di aggirare la memoria del cervello per controllare l'arto artificiale. In generale si stima che siano oltre tremila ogni anno i casi di amputazione di un arto superiore in Italia a causa di patologie o per eventi traumatici. L'uso di una protesi richiede però un lungo percorso di preparazione e riabilitazione: la Tmr serve proprio a questo scopo.
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Pioniere nazionale è il neurochirurgo Guido Staffa, del Maria Cecilia Hospital, clinica accreditata con il sistema sanitario nazionale. Negli ultimi quattro anni nel nostro Paese sono stati eseguiti sette interventi di Tmr, tutti dal team guidato da Staffa. Nel mondo gli interventi simili sono finora stati una cinquantina. "La funzione della Tmr è creare i presupposti per l'impianto protesico - osserva Staffa - anni fa ho fatto parte di un gruppo di studio sugli amputati: le protesi elettriche impiantate non venivano utilizzate bene dai pazienti in quanto per eseguire il movimento si devono contrarre muscoli che sono tuttavia deputati a movimenti diversi. Il nostro cervello si rifiuta di usare movimenti diversi da quelli per cui è stato progettato. Da qui l'idea di impiantare i nervi della parte residua all'amputazione, ovvero quelli che rimanevano nel moncone, su questi muscoli per ottenerne l'attivazione. Si aggira così il limite umano". Prima dell'incidente, in moto, ha ricordato Davide, "giocavo a pallavolo, passione che è proseguita giocando a sitting volley, la pallavolo paralimpica. Oggi mi dedico anche agli studi: non potendo fare il poliziotto, il mio grande sogno da bambino, e nemmeno intraprendere una carriera nell'elettrotecnica per i lavori manuali che richiede, indirizzo delle scuole superiori che ho frequentato, mi sono iscritto all'Università per diventare professore di educazione fisica con la speranza in futuro di potere mostrare come la menomazione non costituisca necessariamente un limite e come affrontare un problema ricavandone una nuova opportunità". Read the full article
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umbriasud · 1 year
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Libri/Giulio Maira, lezioni sul cervello raccolte nel "Telaio Magico"
Libri/Giulio Maira, lezioni sul cervello raccolte nel “Telaio Magico”
Uno dei massimi chirurghi italiani del cervello a livello internazionale, Giulio Maira, presenterà il 30 novembre alle ore17.30, presso l’hotel Garden, il suo libro “Il telaio magico” (brevi lezioni sul cervello) di fronte ad una platea di professionisti ecittadini. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Culturale per Terni Città Universitaria ed ha il patrocinio del Comune di…
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lospeakerscorner · 2 years
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Realtà aumentata in Chirurgia
Realtà aumentata in Chirurgia
La realtà aumentata rivoluziona la Chirurgia: luminari a confronto nel convegno Medacta BATTIPAGLIA (SA) – Negli spazi della Casa di Cura Salus si è tenuto l’importante convegno  L’innovazione nella protesica di anca e ginocchio, organizzato da Medacta, azienda internazionale specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di dispositivi ortopedici innovativi. Il dibattito del…
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crosmataditele · 6 months
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GAZA: CERCASI VOLONTARI3 PER
SERVIZIO DI TELEMEDICINA
VOLUNTEERS NEEDED - TELEMEDICINE SERVICE
Il Gaza Medic Voices @gazamedicvoices
(associazione di medica con esperienza di lavoro in Palestina) sta organizzando un servizio di telemedicina per supportare da remoto (pro bono) 13 colleghe medica a Gaza nella gestione di casi clinici complessi. Si tratta di un progetto a medio- lungo termine.
Specialità richieste:
- chirurgia vascolare
- traumatologia e ortopedia
- plastica e ustioni
- pediatria
- ostetricia
- oncologia
- radiologia
- neurochirurgia
Se interessata, potete compilare il modulo a questo link
https://forms.gle/MxCKkZdNKoZ5jGad9
Per qualsiasi informazioni potete rivolgervi a
Si prega di dare massima diffusione fra collegh3.
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mezzopieno-news · 2 months
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TUMORI AL CERVELLO RIMOSSI IN MODO MININVASIVO: LA NUOVA TECNICA
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Per la prima volta in Italia è stata utilizzata una tecnica chirurgica in grado di rimuovere i tumori cerebrali profondi senza danneggiare il cervello e in modo mininvasivo.
La nuova tecnica prende il nome di chirurgia transulcale ed è stata adottata con successo dall’ospedale di Cremona, come spiega il dottor Antonio Fioravanti, direttore del dipartimento di Neuroscienze e della Neurochirurgia dell’Asst di Cremona, “Questa procedura è indicata per lesioni profonde e difficili da raggiungere, in cui la chirurgia tradizionale comporterebbe una maggiore sofferenza per il cervello”. Questa tecnica operatoria sfrutta la presenza dei solchi cerebrali e tramite la neuronavigazione permette la mappatura tridimensionale della lesione e delle aree eloquenti limitrofe in modo da delineare la traiettoria migliore per raggiungere il tumore preservando al massimo l’organo.
La procedura recentemente introdotta oltre ad essere mininvasiva rispetto alla tradizionale “open surgery”, consente di ridurre la durata dell’intervento, le complicanze operatorie e postoperatorie che caratterizzano gli interventi ad alta complessità. I tempi di ricovero e recupero postoperatorio sono più brevi e il paziente può essere dimesso in pochi giorni e riacquistare in breve una buona qualità di vita. “Il tumore era situato nella parte frontale sinistra del cervello – spiega Fioravanti – una sede critica, perché vicina all’area del linguaggio. Con questa nuova tecnica siamo riusciti ad asportare completamente la lesione”. La paziente si è svegliata poche ore dopo l’operazione e quattro giorni più tardi è stata dimessa dall’ospedale.
___________________
Fonte: ASST Cremona; foto di Antonio Fioravanti licenza CC-BY 3.0 IT
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raffaeleitlodeo · 5 months
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Meluzzi ha passato gli ultimi anni a diffondere pericolose bugie in campo sanitario, comportamento gravissimo specie se messo in atto da un medico come lui. Tuttavia in questo momento è un malato e merita solo cure sollecite e sinceri auguri di pronta guarigione. Sia di conforto a lui e ai suoi cari il fatto che è ricoverato in un eccezionale reparto di neurochirurgia, al Bufalini di Cesena, diretto dall'amico Luigino Tosatto e con la "compagna di scuola" Maria Ruggiero a capo della neuroradiologia. Questi bravissimi professionisti, insieme ai loro collaboratori medici e non, gli offriranno le migliori cure messe a punto da quella quella stessa identica scienza che ha dimostrato che i vaccini sono sicuri, non causano malori improvvisi e sono efficaci. Il che porta a due considerazioni: attenti a sputare sulla scienza, prima di tutto perché se si sta male per davvero è grazie a quella che ci salviamo la pelle e a salvarci sono medici seri, non quelli dell'ivermectina. Infine, Meluzzi sta ricevendo cure di livello altissimo in maniera gratuita in un ospedale pubblico, come le riceverebbe ogni altro malato, ricco o povero. Questo grazie al nostro SSN. Non è cosa da poco, vediamo di custodirlo. Roberto Burioni, Medico - Facebook
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freedominthedarkmp3 · 4 months
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Oggi, domani per un intervento di neurochirurgia? Non col sistema sanitario nazionale italiano
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archivio-disattivato · 6 months
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chi è studente di medicina o medico o conosce studenti di medicina/medici potrebbe far girare loro questo messaggio dicendolo di farlo girare ai loro colleghi? sopratutto se siete/conoscete gente che conosce gente specializzata nei campi richiesti?
🚨GAZA: CERCASI VOLONTARIE PER SERVIZIO DI TELEMEDICINA
VOLUNTEERS NEEDED - TELEMEDICINE SERVICE
مطلوب متطوعين من الاطباء
للتواصل عن بعد
🇮🇹 Gaza Medic Voices @gazamedicvoices (associazione di medici con esperienza di lavoro in Palestina) sta organizzando un servizio di telemedicina per supportare da remoto (pro bono) i colleghi medici a Gaza nella gestione di casi clinici complessi. Si tratta di un progetto a medio-lungo termine.
Specialità richieste:
- chirurgia vascolare
- traumatologia e ortopedia
- plastica e ustioni
- pediatria
- ostetricia
- oncologia
- radiologia
- neurochirurgia
Se interessate, potete compilare il modulo a questo link:
https://forms.gle/MxCKkZdNKoZ5jGad9
Per qualsiasi informazioni potete rivolgervi a [email protected]
Si prega di dare massima diffusione fra colleghe.
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abr · 2 years
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Scrive la Dott.ssa Patrizia Montenegro PHD in Neurochirurgia presso la John Hopinks University: Tra tutti i vaccini che ho studiato in vita mia (difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia, parotite, varicella, epatite, meningite e tubercolosi), non avevo mai visto prima un vaccino che costringa a indossare una mascherina, mantenere la distanza sociale anche a chi sia totalmente vaccinato. Non avevo mai sentito parlare di un vaccino che diffonda il virus anche dopo la vaccinazione. Non avevo mai sentito parlare di ricompense, sconti, incentivi per vaccinarsi.  Non avevo mai visto discriminazioni per coloro che non l'hanno fatto. Nessuno a mia memoria ha mai cercato prima di far sentire i non vaccinati delle persone cattive. Non ho mai visto un vaccino che minacci le relazioni tra familiari, colleghi e amici. Non ho mai visto un vaccino brandito come   minaccia ai mezzi di sussistenza, il lavoro o la scuola. Non ho mai visto un vaccino che permettesse ad un dodicenne di ignorare il consenso dei genitori. Mai visto un vaccino che faccia tutte queste cose tranne immunizzare. Cosa dobbiamo ancora vedere per ammettere l'inganno?
https://twitter.com/Roberto41788248/status/1527565838592647170
Ad alcuni sta bene così. Vivono nel terrore, han bisogno di cani pastore. 
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tulipanico · 2 years
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Un po' pensierosa, un po' triste. Tono dell'umore deflesso, come abbiamo scritto di quel paziente in neurochirurgia. Ora lascio solamente che le lenzuola e la coda del gatto mi carezzino la pelle nuda.
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bicchiere · 2 years
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La prima reazione a "Francesca fa la tesi sul sistema di raffreddamento di reattori nucleari a fusione" è stata "ma lei che minchia ne sa di sta roba?" per poi ricordarmi che io la faccio sul machine learning applicato alla chiusura del problema di turbolenza di cui ne quanto un macellaio di neurochirurgia quindi beh bene così.
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Tumori al cervello, grandi passi avanti nella neurochirurgia
ROMA (ITALPRESS) – I tumori al cervello sono tra i più temuti e difficili da trattare. L’incidenza è in lieve ma costante crescita, anche a causa dell’aumento dell’età media. In base agli ultimi dati dell’AIRTUM, le nuove diagnosi di tumori cerebrali sono circa 6.000 all’anno. La diffusione è maggiore tra le donne, anche se è negli uomini che si riscontrano le forme più aggressive della malattia.…
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umbriajournal · 2 months
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Neurochirurgia va a Terni from Umbria Journal TV on Vimeo.
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Da autotrapianto occhi a mano bionica, gli interventi chirurgici eccezionali del 2023
(Adnkronos) - Un intervento salva-mano con l’ausilio di un microscopio robotico ha ridato speranza a un giovane motociclista; l’asportazione di un tumore ovarico di dimensioni record di 19 kg ha evitato il peggio a una donna di 54 anni; un autotrapianto di cornea, allargato a sclera e congiuntiva, ha permesso di ricostruire un occhio vedente da due occhi non vedenti. Sono solo alcuni degli interventi chirurgici eccezionali eseguiti in Italia – da Nord a Sud - nel corso del 2023, su un totale di 4.200.000 operazioni a fronte delle 4.500.000 del 2019. "Tutti resi possibili grazie alle équipe formate da chirurghi di ogni specialità, anestesisti, rianimatori, tecnici, radiologi, infermieri - spiega all’Adnkronos Salute Marco Scatizzi, presidente Associazione italiana chirurghi ospedalieri – a conferma che ogni giorno in sala operatoria va in scena il modello di sanità pubblica che vince". Gli interventi chirurgici eccezionali del 2023 Lo scorso marzo a Torino grazie a un eccezionale intervento un motociclista di 22 anni ha potuto recuperare la funzione della mano, dopo una lesione del plesso brachiale che gli aveva bloccato il braccio sinistro. Sei mesi prima – settembre 2022 - il giovane ha un incidente: il trauma gli provoca una lesione del plesso brachiale (rete nervosa preposta all’innervazione sensitiva e motoria dell’arto superiore, che controlla i muscoli di spalla, braccio, gomito, polso, mano e dita) con deficit completo del braccio sinistro e l’impossibilità di mobilizzare mano, gomito e spalla. L’operazione di 8 ore viene eseguita dai microchirurghi della mano e dai neurochirurghi della Città della Salute di Torino che collegano alla radice sana del braccio controlaterale i nervi strappati per reinnervare la muscolatura della mano. In pratica, tagliando il nervo sano alla radice di C7 della colonna vertebrale, il nervo viene fatto passare dietro l’esofago e collegato ai nervi strappati, come se fossero fili della luce. Così la componente sana potrà ricrescere 1 mm al giorno all’interno dei nervi strappati. Con questo modo i nervi sani arriveranno a dare un impulso elettrico alla parte lesionata dandole nuova vita. Nessuna complicazione post-intervento, durante il quale c'è l'utilizzo un microscopio robotico a visualizzazione stereoscopica 3D con controllo remoto 'hand free' nella sala operatoria della Neurochirurgia universitaria dell’ospedale Cto. Per il recupero della funzione motoria, invece, sono stati necessari molti mesi. Da autotrapianto occhi a mano bionica Sempre a marzo e sempre nella città della Mole un anziano di 83 anni è tornato a vedere dopo sei anni di buio, grazie al primo autotrapianto di occhi al mondo eseguito alle Molinette. “Quando mi sono risvegliato e ho iniziato a vedere i contorni delle mie dita e della mano è stato come nascere di nuovo", sono state le prime parole dell’uomo affetto da due gravi patologie della vista che nel 2017 lo avevano condotto alla cecità. Il paziente da 30 anni non vedeva più dall’occhio sinistro per una cecità retinica irreversibile e, dal 2013, aveva progressivamente perso la funzione visiva anche dell’occhio destro per una patologia cronica rara. Trapianti di cornea L’occhio destro aveva subito due trapianti di cornea tradizionali a tutto spessore (con sostituzione della cornea con una cornea sana proveniente da donatore deceduto) entrambi falliti. Lo scorso marzo, invece, è realizzato un autotrapianto dell’intera superficie oculare prelevata dall’occhio sinistro, comprendente la cornea, una parte di sclera e tutta la congiuntiva e le cellule staminali del limbus. In pratica, un terzo dell’occhio sinistro è autotrapiantato nell’occhio destro ed è tornato a vedere. Nella cardiochirurgia dell'azienda ospedaliera di Padova, l’11 maggio 2023, viene eseguito un trapiantato di cuore fermo ormai da 20 minuti. Si tratta del primo caso al mondo. In passato era accaduto che fossero eseguiti trapianti con cuore "fermo" da pochi minuti. Ma la legge italiana, in questi casi, prescrive che il prelievo da cadavere possa avvenire solo quando il cuore ha cessato l'attività elettrica da almeno 20 minuti. In questo caso, il donatore era un uomo colpito da "morte cardiaca", con contestuali e irreversibili danni cerebrali tali da rendere vano ogni accanimento terapeutico. L'uomo era potenzialmente compatibile con un quarantaseienne cardiopatico congenito con due interventi alle spalle, dal 2020 in lista per un trapianto. Sostituzione della valvola aortica e della valvola mitrale con protesi biologiche In piena estate, per la precisione ad agosto, l'Unità operativa complessa di cardiochirurgia del Grande ospedale metropolitano Bianchi – Melacrino – Morelli di Reggio Calabria, ha un bel da fare. I chirurghi sottopongono una donna di 58 anni, affetta da una grave cardipatia congenita, la tetralogia di Fallot, al quarto intervento su tutte le valvole del cuore: sostituzione della valvola aortica e della valvola mitrale con protesi biologiche nonché la riparazione della valvola tricuspide, tutte severamente insufficienti. Arrivata in condizioni critiche, in edema polmonare acuto, al pronto soccorso del Gom - spiegano dall'ospedale - era già sottoposta negli anni, in diversi centri del Nord Italia, a tre interventi chirurgici in sternotomia (palliazione e correzione della cardiopatia) e a vari tentativi inefficaci di ablazione di fibrillazione atriale permanente con successivo impianto di pace-maker biventricolare e defibrillatore (Crt-D). A settembre è la volta di un altro eccezionale intervento, questa volta di chirurgia maxillo-facciale all’ospedale San Marco di Catania. 'Regalata' la possibilità di aprire la bocca, dopo sedici anni, a una ragazzina affetta sin dalla nascita dalla rarissima sindrome di Nager, che già nel feto aveva sviluppato un ammasso osseo che aveva praticamente fuso la mandibola al cranio, non consentendo il movimento necessario ad aprire la bocca. Il complesso intervento – dopo mesi di studio e preparazione - dura 10 ore e vi partecipano i chirurghi maxillo-facciali, chirurghi anestesisti dell’Uos Rianimazione sale chirurgiche e dell’Uoc Chirurgia toracica. Alla ragazza sono impiantate delle protesi in titanio. La chirurgia è quella che salva le vite, gli interventi chirurgici eccezionali "Sono storie incredibili che fanno notizia - sottolinea Scatizzi - ma è bene ricordale che la chirurgia è quella che salva le vite tutti i giorni grazie alla tecnologica e soprattutto alle professionalità del nostro Ssn, spesso maltrattato ma che invece andrebbe valorizzato. Per noi questi casi sono ‘pane quotidiano’, abbiamo a disposizione esperienza e hi-tech ma per l’intelligenza artificiale siamo in una fase ancora inziale, con un suo impiego ridotto in questo momento”. A colpire il presidente dei chirurghi ospedalieri "è stato l’intervento per asportare ad una donna un tumore ovarico di 19 kg”. Questi fatti: nelle prime settimane di aprile una signora di 54 anni si presenta all’osservazione dei ginecologi dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino per senso di peso e algie addominali. Sapeva di avere una cisti ovarica di 7 cm, apparentemente priva di caratteristiche di malignità, dal 2019. Abituata al dolore, per anni non si era sottoposta ai controlli di routine. L’équipe di Ginecologia e Ostetricia ricovera la donna con urgenza: indagini imaging e sierologiche confermano la voluminosa massa pelvica di circa 40 cm che occupa l’intero addome, mentre le dimensioni normali di un ovaio di una donna sono di 2-4 cm e di un peso tra i 5 e i 10 grammi. Da qui, la decisione di operare con urgenza, asportando con successo il mega-tumore e salvando la vita della paziente. Foto di Sasin Tipchai da Pixabay Read the full article
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comeminavagante2 · 6 months
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Il cuore a pezzi
La seconda volta che mi si é frantumato il cuore dal dolore, dopo il 2008 é stato nel 2015.Un dolore diverso,devastante ugualmenteRicordo di aver preso il treno per Roma che era mattina prestoArrivata a Termini rividi i miei genitori dopo 15 giorniOcchi lucidi e tristezza Mi portarono al Gemelli“Neurochirurgia pediatrica”che posto strazianteE il tuo visino,i tubiTuo padre e tua madre stravoltiE…
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notiziariofinanziario · 8 months
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Banca Progetto ha chiuso il primo semestre dell’anno con una raccolta totale da clientela pari a circa 5 miliardi di euro 
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Sono due le operazioni di cartolarizzazione finalizzate da Banca Progetto nel primo semestre dell'anno. con una raccolta di 750 milioni di euro che le ha permesso di raggiungere uno stock complessivo da investitori istituzionali pari a 1,8 miliardi di euro. Più nel dettaglio, a fine giugno Banca Progetto aveva annunciato la conclusione di una cartolarizzazione da 670 milioni su un portafoglio di finanziamenti erogati alle pmi italiane e garantiti dal Fondo di Garanzia pmi. Intesa Sanpaolo, Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha agito nel ruolo di arranger attraverso la società veicolo Progetto PMI 4 srl. La cartolarizzazione precedente, quella annunciata a fine maggio, attraverso il veicolo Progetto PMI 3 srl è stata quindi da 80 milioni. Allora non era stato rivelato l’importo dell’operazione, ma ora appunto lo si può ricavare per differenza. Piu recentemente poi, ad agosto, l’istituto ha invece perfezionato una nuova cartolarizzazione di crediti a pmi, con un volume di crediti sottostanti che ammonta complessivamente a 725 milioni di euro circa, stavolta ceduti al veicolo Progetto PMI 5. Sul fronte dell’erogato alle imprese, invece, la banca ha raggiunto quota 1,5 miliardi di euro. Tra le ultime operazioni annunciate, ricordiamo lo scorso maggio un prestito di 4,5 milioni di euro, garantito da Mediocredito Centrale, a favore di Nefrocenter, primo gruppo privato in Italia specializzato nel settore della nefrologia, dialisi, diabetologia e malattie metaboliche. Con i fondi l’azienda ha finanziato l’acquisizione del Rome American Hospital, una struttura ospedaliera privata di 150 posti letto con focus particolare nella cardiochirurgia, neurochirurgia, oncologia, urologia e ortopedia. Il totale attivo di Banca Progetto a fine giugno era di 7,5 miliardi di euro (da 6,7 miliardi di fine 2022), l’utile netto di 38,3 milioni di euro (+20,4% su base annua) e il CET 1 Ratio al 18,1% (dal 17,2% di dicembre 2022). Per quanto riguarda invece il solo primo trimestre di quest’anno, l’attivo totale era stato di 7,1 miliardi di euro, l’utile netto pari a 21 milioni di euro e il CET 1 Ratio al 18%. I finanziamenti alle imprese si erano invece attestati a 700 milioni. Sempre nei primi sei mesi del 2023, Banca Progetto ha inoltre registrato anche uno sviluppo importante del prodotto di acquisto pro-soluto di crediti Iva di piccole e medie imprese con volumi pari a 111 milioni di euro, più che raddoppiati rispetto ai 52 milioni di euro al 30 giugno 2022. Nello stesso periodo la banca ha quindi lanciato una linea di servizi di factoring che ha registrato un turnover pari a 22 milioni di euro. Con riferimento ai finanziamenti dedicati alla clientela retail, nel corso del primo semestre la cessione del quinto ha totalizzato nuove erogazioni per 25 milioni di euro. Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto, ha commentato: “Gli ottimi risultati del primo semestre 2023 consolidano il trend di crescita in termini di volumi e ricavi, sostenuti da una raccolta sempre più diversificata, una elevata efficienza operativa e una forte solidità patrimoniale. L’ingresso della banca nel segmento factoring integra il portafoglio prodotti offerto alle imprese, confermando il nostro ruolo come piattaforma bancaria digitale integrata di riferimento per le pmi, a supporto del loro sviluppo sostenibile”. La crescita esponenziale dell’attività ha portato la banca a divenire un target interessante sia per i fondi di private equity sia per altri investitori. Nei mesi scorsi si è parlato di possibile quotazione a Piazza Affari e anche di vendita. “L’azionista di lungo termine (dal 2015) ha manifestato la volontà di una exit per valorizzare l’investimento dopo un percorso di crescita esponenziale e un turnaround di successo. Grazie ai numeri importanti ci sono diversi soggetti interessati”, sostiene Giuseppe Pignatelli, responsabile Divisione Imprese di Banca Progetto. Nell’estate dello scorso anno, infatti, BFF Banking Group, quotata a Piazza Affari, aveva ottenuto l’esclusiva a trattare per il controllo della banca guidata da Fiorentino, ma poi sono scaduti i termini senza che se ne facesse più nulla. La suggestione relativa al possibile deal, aveva comunque messo fuori gioco gli altri due pretendenti del momento di Banca Progetto, e cioè da un lato il fondo Davidson Kempner, che il mese scorso ha ceduto a ION Investments il gruppo Prelios, quotato a Piazza Affari, specializzato in investimenti e gestione di crediti distressed e in investimenti in real estate e, dall’altro, il fondo Centerbridge, specializzato in investimenti nel settore finanziario, che ha portato in Borsa nel 2017 lo stesso BFF Banking Group da cui è poi uscito definitivamente nel febbraio 2021. Più di recente sono circolati nomi di partner industriali potenzialmente interessati ad acquisire la banca, come Fineco, CheBanca! e Banca Mediolanum. Read the full article
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