Tumgik
#Muscoli e Ossa
scorcidipoesia · 20 days
Text
Tra l’anca e le costole, nel punto
che è chiamato fianco: è là che è successo.
In quel punto nascosto, molto tenero,
che non copre né ossa né muscoli,
ma organi delicati. Là è spuntato un fiore.
Che mi uccide.
Marguerite Duras
20 notes · View notes
smokingago · 1 month
Text
Tra l’anca e le costole, nel punto che è chiamato fianco: è là che è successo.
In quel punto nascosto, molto tenero,
che non copre né ossa né muscoli,
ma organi delicati.
Là è spuntato un fiore.
Che mi uccide.
Marguerite Duras
Tumblr media
20 notes · View notes
sara-saragej · 1 year
Text
Tumblr media
Il cavallo possedeva al massimo una qualità che faceva dimenticare tutti i suoi difetti; aveva il “sangue”, sangue “che si fa sentire”, come dicono gli inglesi.
I muscoli fortemente rilevati al di sotto della rete delle vene, distesi sotto la pelle sottile, mobile e liscia come raso, sembravano duri come ossa. La testa asciutta, con gli occhi in rilievo, luminosi e vivi, si allargava verso le froge prominenti dalle membrane iniettate di sangue all’interno.
In tutta la linea della cavalla, e in particolare nella testa, c’era qualcosa di volitivo e nello stesso tempo di dolce. Era una di quelle bestie che sembra non parlino solo perché la conformazione della loro bocca non lo permette.
(Lev Tolstoj)
Tumblr media
Buon Pomeriggio ☕
123 notes · View notes
Text
Tra l’anca e le costole, nel punto che è chiamato fianco: è là che è successo. In quel punto nascosto, molto tenero, che non copre né ossa né muscoli, ma organi delicati. Là è spuntato un fiore. Che mi uccide.
Tumblr media
Marguerite Duras
7 notes · View notes
sofysta · 1 year
Text
Il cavallo possedeva al massimo una qualità che faceva dimenticare tutti i suoi difetti; aveva il “sangue che si fa sentire”. I muscoli fortemente rilevati al di sotto della rete delle vene, distesi sotto la pelle sottile, mobile e liscia come raso, sembravano duri come ossa. La testa asciutta, con gli occhi in rilievo, luminosi e vivi, si allargava verso le froge prominenti dalle membrane iniettate di sangue all’interno. In tutta la linea del cavallo e in particolare nella testa, c’era qualcosa di volitivo e nello stesso tempo di dolce. È una di quelle bestie che sembra non parlino solo perché la conformazione della loro bocca non lo permette.
(Lev Tolstoj)
57 notes · View notes
nusta · 9 months
Text
Questa sera mi sono spatasciata per terra mentre correvo. Sono inciampata/scivolata sull'asfalto, ho fatto qualche piccolo passo per cercare di frenare il volo, ho messo le mani avanti e la pellaccia dura dei miei palmi si è appena appena graffiata, mentre ho una bella pennellata rossa di vicino al ginocchio e sull'avambraccio e, mi dicono, anche un taglio sotto l'ascella, che io non riesco a vedere perché non riesco ad alzare il braccio. Ora, siccome non ho fortunatamente molti termini di paragone dato che le uniche cose che ho rotto sinora erano state un dente e un angolino di cornea quasi tre decenni fa, non capisco se si tratta di tendini, muscoli, ossa o che altro. Lo scopriremo solo vivendo soffrendo! Oppure con una lastra domani mattina u_u
Il miracolo, considerati i miei precedenti, è che non ho sbattuto faccia o testa, mi sono voltata e sono atterrata sul braccio sinistro (in posa da superman, praticamente) invece che sul mento, dopo che le mani hanno continuato a scivolare sull'asfalto. Poteva andare peggio, insomma, ma poteva anche non andare e basta, eh T_T
Santa pazienza, quanta pazienza >_< chissà se riuscirò a dormire stanotte ×_×
12 notes · View notes
dinonfissatoaffetto · 2 years
Text
Tra l’anca e le costole, nel punto che è chiamato fianco: è là che è successo. In quel punto nascosto, molto tenero, che non copre né ossa né muscoli, ma organi delicati. Là è spuntato un fiore. Che mi uccide.
- Marguerite Duras
60 notes · View notes
luposolitario00 · 11 months
Text
TISANE NATURALI, PRODOTTI DI ERBORISTERIA E l LORO BENEFICI:
Avena sativa: aiuta a rilassare. Si può prenderne una tazza mezz’ora prima di andare a dormire.
Alchemilla: amica delle donne, aiuta contro i dolori femminili.
Altea radice: aiuta ad alleviare i dolori alla gola
Artiglio del diavolo: anti infiammatorio per chi ha dolori alle ossa o ha preso una botta.
Assenzio: aiuta a digerire
Radice di Bardana: serve per depurare la pelle 
Biancospino: aiuta ad abbassare la pressione
Betulla: aiuta ad eliminare liquidi
Boldo: aiuta a depurare il fegato
Borsa pastore: contro le emorragie
Calamo: aiuta in caso di disturbi gastro-intestinali e contribuisce a tonificare il processo digestivo.
Calendula: Per i dolori allo stomaco
Cardo mariano: serve soprattutto a trattare disturbi epatici del fegato. È anche depurativo.
Centella e Equiseto: : è drenante e aiuta anche contro la cellulite. Perché essendo che la cellulite è un accumulo di grassi è anche un accumulo di liquidi in eccesso.
Spaccapietra: aiuta a rompere i calcoli renali
Echinacea: aiuta a rinforzare il sistema immunitario
Elicriso: utile per trattare disturbi all'apparato respiratorio e cutaneo. Aiuta anche che in caso di irritazioni della pelle sensibile.
Epilobio: è utilizzato per trattare i disturbi alla prostata. Interviene nel trattamento delle iperplasie benigne della prostata e, in generale, migliora il sistema urinario.
Erisimo: aiuta ad alzare la voce
Eucalipto: aiuta ad aprire i bronchi se hai la tosse.
Eufrasia: è utilizzata per lavaggi oculari. È utilizzata anche come collirio nei casi di disturbi agli occhi: fenomeni di stanchezza, bruciore, fotofobia, orzaioli, blefariti...
Fiori d’arancio: Grazie al suo potere tranquillizzante, l'arancio contrasta l'insonnia e l'ansia.
Genziana radice: per la digestione e per fare ottimi liquori. Aiuta a rinforzare il sistema immunitario, favorire l’eliminazione dell’acido urico, la tosse, il raffreddore.
Iperico/Erba di San Giovanni: aiuta per tranquillizzare, contro il malumore.
Le foglie di lampone: aiutano a prepararsi al parto. Si assume solo dopo la 37esima settimana di gravidanza. Meglio consultare il medico o l'ostetrica prima di bere la tisana foglie di lampone. Allenta le tensioni della cervice e dei muscoli del bacino. È antispasmodica, disintossicante e ha un’azione rilassante sull’utero. In più può scatenare le doglie.
La liquirizia: serve per alzare la pressione. Ottima per chi soffre di pressione bassa.
Luppolo: serve per rilassare ed è contro gli stati d'ansia, l'agitazione, l'irrequietezza e l'insonnia.
Lichene d’Islanda: è ottima quando si ha la voce giù e tanti cantanti la usano.
Malva: è specifica per lo stomaco e va bene anche quando hai infiammazioni in bocca, fai la tisana, la lasci raffreddare e poi fai dei risciacqui.
Mirtillo: contro la diarrea.
Passiflora: serve a rilassare e a scacciare i pensieri negativi.
Piantaggine: contro il catarro
Pino silvestre: aiuta d’inverno quando si è raffreddati per respirare meglio.
Rabarbaro: va bene come lassativo.
Rovo: depurativo, anti infiammatorio e contro la diarrea.
Tarassaco: aiuta a pulire il fegato.
Uva Ursina: contro la cistite.
Valeriana: aiuta a dormire e calma.
Verbasco: anti infiammatorio. Se prendi una botta puoi usarlo mettendolo in un cuscinetto e poi stendendolo sulla pelle.
Veronica: È ottimo quando ti fanno male le ossa ed è anti infiammatorio.
Vischio: serve per abbassare la pressione.
Tumblr media
LupoSolitario00 🐺
13 notes · View notes
lovesickshanties · 6 months
Text
OFMD Ficlet - XIII
Birds of a feather Edward
Anche se le notti di Edward Teach cominciavano tutte in modo diverso, quando il sonno finalmente lo prendeva finivano tutte per assomigliarsi.
Tutte erano fatte di risvegli improvvisi e di strani sogni dalle lunghe spire, di sudori freddi e angosce piene di schegge che gli blindavano il respiro in scatole sempre più piccole, finché stanco di dibattersi non si rialzava in cerca di qualcosa da fare, di qualcosa da mordere, di un modo qualsiasi per zittire il lamentarsi delle ossa il contrarsi dei muscoli e l'infiammarsi del cervello.
///
Edward non era stato un bambino difficile.
Solo un po' piagnucoloso, quando era davvero molto piccolo; solo un po' pauroso, un po' irrigidito dal freddo della casa dove non c'era mai un fuoco, dove ogni passo doveva essere in punta di piedi e dove era meglio non parlare troppo forte, non occupare troppo spazio.
Una volta sola sua madre l'aveva picchiato; ma doveva essere proprio piccolo, perché lo ricordava appena.
Ricordava il pavimento umido, il muro gelido contro le vertebre, la fronte premuta sulle ginocchia mentre urlava che voleva lo lasciassero solo; e poi, non appena otteneva che la porta si chiudesse sulla stanza vuota, ricordava le urla che gli laceravano la gola per la paura di rimanere solo. Ricordava il buio, gli occhi di sua madre quando alla fine, esasperata, gli aveva dato il ceffone che l'aveva poi zittito.
Ma dopo quella volta, tutto era andato liscio come l'olio; Edward aveva smesso di urlare e scalciare e di volere cose opposte contemporaneamente, suo padre era morto, lui era fuggito sulla prima nave che lasciava il porto. Solo molto tempo dopo aveva saputo che era morta anche sua madre.
Tutto liscio come l'olio.
///
Una! Cosa! Sola!
Una sola rotta! Una e precisa!
Una linea dritta, pulita come una lama di coltello!
Guarda! Come tutto diventa chiaro! Quando vuoi! Una! Cosa! SOLA.
Le tempeste gli sono sempre piaciute, non è vero!? Perché devi fare UNA COSA SOLA ed è non scivolare, non finire in mare, perché è tutto così chiaro e netto, non è vero!?
E adesso che non c'è più NESSUNO - GUARDA - hai UNA! SOLA! COSA! - da fare, adesso, devi solo continuare sempre dritto come un colpo di pistola - sì, la senti ancora, nelle gengive dietro gli occhi l'esplosione breve enorme alle tue spalle ah, sei stato un figlio di puttana fino alla fine, a rendermi le cose più difficili proprio adesso, ma chissà, chissà se poi ci avessi provato, chissà adesso di chi sarebbe il cervello schizzato giù nel fondo della nave mmh? (Volevo che lo facessi oh no non volevo che lo facessi volevo fermarti volevo che mi fermassi volevo volevo volevo volevo -) AH, UN ULTIMO SFORZO, UNA! COSA! SOLA! - ed è smuovere questa fottuta bocca di cannone - perché figurarsi, se uno solo di questi idioti ha un briciolo del fegato di Izzy - ma la luce nera negli occhi di Jim sembra promettente ti sembra promettente ti ricorda qualcosa ti ricorda qualcuno e ti ricorda che quando hai una sola cosa da fare tutto diventa così fottutamente facile, tutto fottutamente liscio come l'olio, come il ponte di una nave nella burrasca, come il sangue del tuo secondo che dilaga a terra come la traiettoria di un proiettile -
*BLAM*
"HAH..! PICCOLO INDISTRUTTIBILE BASTARDO!"
E poi 
- ah, ecco che finalmente scivoli; perché non sei stato capace - non sei mai stato capace di fare una, sola, cosa; non sei capace di volere abbastanza una, sola, cosa, e alla fine tutto ti sfugge; tutto corre via come la pioggia che cade dritta e tu rimani lungo disteso a terra e forse era questa, fin dall'inizio, proprio questa quell'una, sola, cosa, e forse ci hai messo così tanto a capirlo perché non sei stato mai capace di guardarla in faccia; ma adesso eccoti, alla resa dei conti, eccoti scivolare via mentre la notte si disfa in rivoli lunghi d'acqua scura, e guarda un po', se alla fine non è proprio Jim.
"Finalmente."
///
6 notes · View notes
susieporta · 1 day
Text
Quando proviamo un'emozione siamo spesso convinti del fatto che basta averne la sensazione interna per "provare" quell'emozione.
In realtà l'emozione è data dal sentimento interiore, e dall'espressione emotiva di tale sentimento all'esterno.
È ciò che sento e ciò che esprimo ad essere "emozione".
Se non riesco ad esprimere fisicamente in modo congruo a ciò che sento un'emozione, significa che sto inibendo quello che provo, insieme al bisogno sottostante.
Infatti, ogni emozione implica un bisogno sottostante il quale si dirige, se vogliamo soddisfarlo, verso l'esterno, attraverso l'espressione di quella emozione che lo riveste.
Se ad esempio io provo rabbia, il bisogno sottostante è quello di cambiare una situazione che non mi sta bene e che provoca in me un senso di ingiustizia, cui reagisco provando rabbia, appunto.
L'espressione fisica della rabbia può prendere la forma dell'aggressività.
Quindi la rabbia è quello che provo.
Ma è anche, come si dice in Gestalt, una funzione di contatto.
Cioè mi serve per manipolare l'ambiente in funzione di ciò di cui ho bisogno.
Se l'ambiente viene percepito come pericoloso rispetto alla espressione della mia rabbia, oppure non adeguato a contenerla o ad accettarla come un elemento naturale del mio sentire, oppure io ho incamerato in me la convinzione di non poter esprimere la rabbia, io inibirò tale sentimento attraverso una tensione muscolare o respiratoria di qualche tipo.
Tale tensione si rivelerà mediante una contrazione corporea di qualche genere, la quale mi impedirà di esprimere ciò che sento in modo congruo.
Questa incongruità tra sentire ed espressione del sentire, genera a sua volta una reazione inadeguata da parte dell'altro.
Ad esempio, se io inibisco l'espressione della rabbia all'esterno essa verrà percepita come semplice frustrazione, oppure addirittura paura, vulnerabilità, sottomissione o remissione.
Ci sono persone che esprimono la rabbia ridendo, cioè mediante una espressione frustrata della rabbia la quale diventa nella sua espressione fisica sarcasmo, ironia o autoironia.
Pur di non ferire l'altro inibiscono ciò che provano, veicolando a questo punto un'altra informazione.
L'altro non potrà che reagire a sua volta in modo blando, o diverso da come ci aspettavamo.
Nel caso della tristezza, ad esempio, per qualcosa che ci ha ferito, se non riusciamo a esprimere pienamente tale emozione a qualcuno da cui vogliamo essere ascoltati, probabilmente egli reagirà con uno scarso sostegno, empatia, calore umano.
Questo perché la nostra espressione della tristezza non comunica pienamente quanto era importante per noi quel fatto che ci ha ferito al punto tale da voler condividere il nostro dolore con qualcuno.
Ma l'azione coerente con il sentire ci connette anche con noi stessi.
Non posso sentirmi debole se agisco nel mondo con forza.
Così come se esprimo debolmente la rabbia, viceversa, mi sentirò debole.
Se esprimo la tristezza inibendola, contraendo il diagramma e la faccia per non piangere, non posso sperimentare realmente le profondità del mio dolore.
E quindi paradossalmente non posso liberarmene.
Conosco persone che non riescono a piangere veramente o esprimere in modo totalmente pieno la rabbia, e quindi sono intrappolati in questi sentimenti frustrati da anni.
Sto parlando di comportamento motorio puro e semplice: di muscoli, nervi e ossa.
Questa inibizione può essere funzionale all'autoregolazione.
Ma se diventa cronica, cioè inconscia, reattiva e difensiva, rappresenta un problema.
L'inibizione delle emozioni spinge tali elementi a circolare in modo tossico nel nostro corpo, sottopelle.
L'espressione piena, totale, di un'emozione, viceversa, implica una scarica altrettanto piena e quindi uno svuotamento di quell'emozione dal nostro corpo.
È così per tutti, perché il sistema nervoso è uguale per tutti nei suoi aspetti funzionali.
È difficile che ci siano eccezioni in quanto si tratta di canali energetici, e di dinamiche di carica e scarica.
Prima cominciate a esprimere realmente e pienamente ciò che provate, prima vi ricontatterete, prima vi libererete delle vostre scorie tossiche.
Conosco persone che prima di esprimere la rabbia erano paradossalmente scariche, e si sentivano svuotate.
Questo perché inibivano la rabbia dentro di sé.
Una volta espressa pienamente la rabbia si sono sentite piene di energia, vitali, forti.
Il problema, come sempre, non sono le emozioni in sé, ma come le gestiamo.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
4 notes · View notes
ho la pelle dura, l'ho detto tante volte e non è mai stato vero, ad ogni colpo mi si sfracellava l'anima come un'auto a duecento chilometri orari contro un muro d'amianto. Ho detto tante volte anche che avrei smesso di legarmi alle parole, di legarmi a chi le dice e invece, non era vero nemmeno questo. Ho detto tante cose, quante volte ho pronunciato con tono sicuro "questa è l'ultima volta" e invece non lo era mai, mai. Ancora uno, ancora uno, dai questa è l'ultima, la prossima è l'ultima e non finiva mai, colpo dopo colpo, parola dopo parola fino a che non è rimasto più nulla da sfracellare contro quel muro. E quanti pianti, quante lacrime sono cadute sul mio viso, lo stesso viso sul quale ho tirato schiaffi molto più forti di quanto avrebbero mai potuto fare gli altri, ma non ho mai imparato niente. Vorrei riuscire a volermi bene, vorrei poter trovare qualcuno che mi voglia puramente bene anche nelle cose che il resto del mondo cataloga stupide e insignificanti. Forse ho smesso di credere in qualcosa, forse ho smesso di credere nella sincerità del prossimo perché non sarà mai del tutto sincero, forse ho smesso di credere nell'amore reciproco, uno dei due ama sempre di più, forse io ho smesso di sperare. La speranza mi ha aiutata la maggior parte delle volte, la buona fede, la gentilezza, o forse sono state solo il capro espiatorio dei miei assassini. Io questo non lo so o forse lo so, ma non voglio ammetterlo che l'unico problema è sempre stato il mio cuore, la mia buona volontà di metterci l'impegno serio. Avrei dovuto dare meno peso, meno importanza, avrei dovuto legarmi di meno come fanno loro, come fanno tutti e invece no. Mi sono sempre sgretolata, ogni volta che qualcuno me lo chiedesse, ho eseguito ogni richiesta come un bravo soldato, non importava quanto male mi facessero i muscoli e le ossa, ma evidentemente questo non è mai bastato. Non è bastato nemmeno portarmi via dalle mani armate in cui ho riposto il mio cuore, non basta andarci coi piedi di piombo, non basta avere cautela, non basta restare leggeri, non basta non pensarci, la testa viaggia va in posti che nemmeno so. Arrivata a questo punto, l'unica cosa che so è che niente è bastato davvero, che forse semplicemente non sono una persona amabile, che forse io sono la cosa più pesante per un mondo che vuole vivere leggero. E va bene, va bene se finisco in frantumi ogni volta che viene detta una parola o ogni volta che non viene detta, va bene. So cosa voglio ma so che non lo troverò e allora fingo di cercare, qualcuno che non abbia bisogno di spiegazioni su come afferrare la mia mano e stringerla forte, qualcuno che sappia come tenermi all'interno della propria vita, perché sa che le soglie delle porte non mi piacciono perché fa corrente, fa corrente. Vorrei poter essere piuma come voi, ma sono solo una parola sbagliata detta ad alta voce che trascina a fondo il mondo. Non ho la pelle dura, ho mentito, ma so cosa significa addormentarsi ogni sera contando le ferite.
33 notes · View notes
schizografia · 3 months
Text
Tumblr media
Le ho inviato ieri, tramite il mio amico dott. Pagel, un’immagine a grandezza naturale della mia amata,  che la prego di imitare fedelmente e di trasformare in realtà con l’impiego di tutta la sua pazienza e sensualità. Presti molta attenzione alle dimensioni della testa rispetto a quelle del collo, del petto, del tronco e alle misure degli arti.
E si prenda davvero a cuore il profilo del corpo.
Ad esempio la linea del collo verso la schiena, la curva del ventre. ...
La prego di rendere possibilmente godibili al tatto quelle zone in cui gli strati di grasso e i fasci muscolari lasciano improvvisamente il posto ad uno strato di pelle e tendini da cui poi viene in superficie un qualche osso, ad esempio la tibia, le ossa del bacino e del ginocchio, le estremità della scapola, della clavicola e dell’omero. ...
Vorrei che il ventre e i muscoli più grossi della gamba, della schiena ecc. avessero una certa consistenza e corposità. ...
La pelle sarà fatta della stoffa più sottile che ci sia, seta morbida o lino sottilissimo e dovrà essere modellata a piccole superfici.
Sto cercando di sapere da un chimico (forse il dott. Pagel scriverà al Consigliere Segreto prof. dott. Wilhelm Oswald di Grossbothen vicino a Lipsia) se la seta potrà essere trattata chimicamente in modo che aderisca all’ovatta senza che struttura e aspetto vengano alterati.
Si tratta per me di qualcosa che devo abbracciare!
Lettera di Kokoschka a Hermine Moos
6 notes · View notes
Text
Tra l'anca e le costole, nel punto
che è chiamato fianco: è là che è successo.
In quel punto nascosto, molto tenero,
che non copre né ossa né muscoli,
ma organi delicati. Là è spuntato un fiore.
Che mi uccide.
Tumblr media
Marguerite Duras
2 notes · View notes
kon-igi · 11 months
Text
AQUILA DI SANG...NO!
Vengo interrogato in merito a una pratica rituale cruenta citata nelle saghe norrene cioè L’AQUILA DI SANGUE con cui si torturava e si giustiziava lentamente un prigioniero, rituale poi ripreso nel libro Hannibal di Thomas Harris, in quella pretestuosa merda psichedelica inutile che è Midsommar e infine pure nella serie Vikings.
Più sotto la descrizione della pratica e la mia decostruzione sul perché no.
Praticamente si incidono cute e muscoli lungo la colonna vertebrale, poi si separano le coste dalla spina dorsale e si aprono come se fossero ali e infine si scollano i polmoni e li si fa penzolare sopra le spalle (cosparsi di sale casomai la persona fosse distratta e pensasse ad altro).
Si dice che la persona sospesa con corde in posizione prona impieghi giorni a morire.
Tumblr media
E invece manco per il cazzo.
Se guardiamo la sequenza estratta da Vikings
youtube
io controbatto che per separare l'origine delle 24 coste dai rispettivi processi trasversi vertebrali c’è bisogno di una tronchesi o di una sega per ossa... 
Tumblr media
perché un coltello sarebbe inutile e un'accetta lederebbe l’arco posteriore e il canale vertebrale adiacente con conseguente tetraplegia, paralisi respiratoria e morte. 
Anche se poi ci si dovesse riuscire (con molta pazienza bestemmiatoria), c’è da prendere in considerazione il fatto che le coste sono rivestite da legamenti e muscoli intercostali (avete presente le costine intere per il barbecue? Ricordate la difficoltà a separarle?) che concorrono all'espansione funzionale respiratoria dei polmoni. 
Se separi le coste dalle pleure (il foglietto di rivestimento), il polmone collassa in pochi secondi e la persona muore per anossia pressoché istantanea... figuriamoci a privare i polmoni della cupola diaframmatica. Il tessuto polmonare mica si espande da solo! 
Se sei un bravo chirurgo o un esperto macellaio magari l’Aquila di Sangue la crei pure... però su quello che è diventato un cadavere dopo pochi minuti che hai cominciato.
Grazie dell’attenzione e alla prossima cazzata anatomicamente scorretta su cui puntare il dito.
27 notes · View notes
lunamagicablu · 1 year
Text
Tumblr media
Noi siamo ciò che mangiamo. E’ proprio così: l’energia dei cibi ci trasforma. Le nostre emozioni sono influenzate dal nostro cibo anche per quanto riguarda i colori e i sapori.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il sapore e il colore degli alimenti sono una forma di energia, con funzione di nutrimento. Il sapore nutre la forma corporea.
La Medicina Tradizionale Cinese è realmente psicosomatica: considera l’essere umano nella sua globalità, come unità di corpo, mente e spirito.
Ed ecco che ai vari organi, corrisponde una valenza fisica, energetica, psichica.
Al Fegato (movimento energetico Legno) è associata la grinta, che può diventare rabbia Al Cuore (movimento energetico Fuoco) è associata la gioia (non a caso, spesso ridiamo di cuore). Alla Milza-Pancreas (movimento energetico Terra) il pensiero logico, che può sfociare, se in squilibrio, in eccessiva preoccupazione, ossessione, ansia Ai Polmoni (movimento energetico Metallo) è legata l’introspezione, che, se in squilibrio, può diventare eccessiva tristezza, depressione Ai Reni (movimento energetico Acqua) è associata l’energia vitale, la spinta esistenziale. Se questa energia è debole, perdiamo forza e subentra la paura A questi 5 organi sono associati i 5 sapori e i 5 colori:
FEGATO = acido (astringente, indurente), verde CUORE = amaro (disseccante, evacuante), rosso MILZA = dolce (equilibrante, armonizzante), giallo POLMONI = piccante (attivante), bianco (non a caso, in Cina, il bianco è il colore del lutto) RENI = salato (ammorbidente), nero. Ogni sapore nutre la forma e disperde l’energia dell’organo correlato
Se assunto in quantità moderata, ciascuno di questi sapori nutre la forma dell’organo relativo al Movimento Energetico cui è correlato. Se assunto in quantità eccessiva o ad un grado troppo intenso (chiamato dai cinesi SAPORE TOSSICO), rovina la forma dell’organo corrispondente e dell’organo dominato.
Ad esempio, l’acido del limone nutre la forma del Fegato, il troppo acido (dell’aceto, ad es.) distrugge la forma del Fegato e della Milza. SAPORE ACIDO (Legno): nutre fegato, cistifellea, vista, occhi, unghie, muscoli ecc. Un eccesso (Es. aceto) nuoce al fegato.
SAPORE AMARO (Fuoco) nutre cuore, intestino tenue, incarnato del viso, sangue ecc. Un eccesso nuoce al cuore.
SAPORE DOLCE (Terra) stimola milza, stomaco, bocca, gusto ecc. Un eccesso nuoce al milza (che gestisce l’energia del Sistema Linfatico). Un dolce equilibrato come quello dei cereali (masticati!!!) nutre la Terra. Un eccesso di dolce come ad es. zucchero, stevia, miele… nuoce alla Terra. Un desiderio eccessivo di dolce e, in particolare, il DOLCE TOSSICO DELLO ZUCCHERO E DEI DOLCI corrispondono ad una situazione di alterato funzionamento della Milza.
SAPORE PICCANTE (Metallo) stimola polmoni, intestino crasso, pelle, peli, odorato ecc. Un eccesso (Es. curry, peperoncino) nuoce ai Polmoni.
SAPORE SALATO (Acqua) stimola reni, vescica, ossa, denti, udito ecc. Un eccesso nuoce ai Reni. Es. eccesso di sale
“Quando si mangia troppo salato, la rete dell’animazione si paralizza e si formano coaguli e il colorito si altera; quando si mangia troppo amaro, la pelle si avvizzisce e i peli si spezzano; quando si mangia troppo acre, si hanno contratture muscolari e disseccamento delle unghie; quando si mangia troppo acido, le carni diventano collose e le labbra si arricciano; quando si mangia troppo dolce, si hanno dolori alle ossa e caduta di capelli”. I desideri alimentari sono spesso il modo in cui l’organismo cerca di far fronte a squilibri di cui soffre. E’ stato osservato che la preferenza di certi sapori è legata al fatto che la persona soffre di deficit specifici dell’organo a cui il sapore è correlato, secondo la legge dei Cinque Movimenti.
E’ un modo con cui la natura aiuta l’uomo a curarsi da solo.
Il problema nasce dalla nostra attuale diseducazione del gusto, dovuta al fatto che sempre di più i cibi, prodotti e confezionati dalla grande industria, condizionano e pervertono la valutazione di un sapore. SILVIA PETRUZZELLI ************************ We are what we eat. That's right: the energy of food transforms us. Our emotions are also influenced by our food in terms of colors and flavors.
According to Traditional Chinese Medicine, the flavor and color of food are a form of energy, with a nourishing function. Flavor nourishes the bodily form.
Traditional Chinese Medicine is truly psychosomatic: it considers the human being as a whole, as a unity of body, mind and spirit.
And here the various organs correspond to a physical, energetic and psychic value.
The Liver (Wood energy movement) is associated with grit, which can become anger Joy is associated with the Heart (Fire energy movement) (not surprisingly, we often laugh heartily). At the Spleen-Pancreas (Earth energy movement) logical thinking, which can lead, if in imbalance, to excessive concern, obsession, anxiety Introspection is linked to the Lungs (Metal energy movement), which, if in imbalance, can become excessive sadness, depression The kidneys (water energy movement) are associated with vital energy, the existential drive. If this energy is weak, we lose strength and fear takes over The 5 flavors and 5 colors are associated with these 5 organs:
LIVER = acid (astringent, hardener), green HEART = bitter (desiccant, evacuative), red SPLEEN = sweet (balancing, harmonizing), yellow LUNGS = spicy (activating), white (not surprisingly, in China, white is the color of mourning) KIDNEYS = salty (softener), black. Each flavor nourishes the form and disperses the energy of the related organ
When taken in moderate quantities, each of these flavors nourishes the shape of the organ related to the Energy Movement to which it is related. When taken in excessive quantities or to a too intense degree (called by the Chinese TOXIC TASTE), it spoils the shape of the corresponding organ and the dominated organ.
For example, lemon acid nourishes the Liver form, too much acid (from vinegar, for example) destroys the Liver and Spleen form. ACID FLAVOR (Wood): Nourishes liver, gallbladder, eyesight, eyes, nails, muscles etc. An excess (e.g. vinegar) harms the liver.
BITTER FLAVOR (Fire) nourishes the heart, small intestine, facial complexion, blood, etc. An excess harms the heart.
SWEET TASTE (Earth) stimulates spleen, stomach, mouth, taste etc. An excess harms the spleen (which manages the energy of the lymphatic system). A balanced dessert like that of cereals (chewed!!!) feeds the Earth. An excess of sweet, e.g. sugar, stevia, honey… harms the Earth. An excessive desire for sweets and, in particular, the TOXIC SWEET OF SUGAR AND SWEETS correspond to a situation of altered functioning of the Spleen.
SPICY FLAVOR (Metal) Stimulates lungs, large intestine, skin, hair, smell, etc. An excess (e.g. curry, hot pepper) harms the lungs.
SALTY FLAVOR (Water) Stimulates kidneys, bladder, bones, teeth, hearing, etc. An excess harms the kidneys. Ex. excess of salt
“When you eat too much salt, the animation network is paralyzed and clots form and the color changes; when bitter is eaten too much, the skin shrivels and the hair breaks; when you eat too much acrid, you have muscle contractures and dry nails; when you eat too much acid, the flesh becomes sticky and the lips curl up; when you eat too much sweet, you get pain in the bones and hair loss.” Food cravings are often the body's way of trying to cope with imbalances it suffers from. It has been observed that the preference for certain flavors is linked to the fact that the person suffers from specific deficits in the organ to which the flavor is related, according to the law of the Five Movements.
It is a way in which nature helps man to heal himself.
The problem arises from our current miseducation of taste, due to the fact that more and more foods, produced and packaged by big industry, condition and pervert the evaluation of a flavour. SILVIA PETRUZZELLI 
14 notes · View notes
ninfettin · 10 months
Text
oggi la dismorfofobia è alle stelle. devo smettere di mangiare. devo diventare magrissima. ho spiegato all'educatrice perché ho bisogno di accarezzare le mie ossa e di vedere le mie vene. perché mi fa schifo la mia carne. del controllo totale che devo avere del mio corpo. solo ossa nervi e muscoli sono un porto sicuro e fermo
11 notes · View notes