Tumgik
robtheodor-blog · 6 years
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José González - Heartbeats
In questi giorni a volte mi faccio prendere dallo sconforto perchè penso che se sono arrivato a 35 anni in questo stato, come posso pensare di colmare il gap che ancora mi separa da quella che è la normalità a questa età? Ma nei momenti in cui riesco ad essere razionale, penso che solo 8 anni fa ero uno che pesava 90 kg e non usciva di casa se non per buttare la spazzatura e per altre attività che non dovevano però superare il perimetro del mio quartiere nel 99% dei casi.
Però ecco, una cosa che la donna il cui nome è stato scelto guardando nel libro dei nomi mi ha lasciato in eredità è questo: smetterla di pensare ai passi avanti fatti, al passato come fonte di soddisfazione per come ero e come sono. Basta Rob: basta pensare a tutto il lavoro fatto, perchè a forza di farlo hai perso di vista il fatto che ve ne è ancora una marea da fare.
Sono finito a pensare che la merda che ancora devo eliminare non esistesse e il risultato è stato che appena ho incontrato una persona di soli 3 anni più grande di me, ma con un passato logico e lineare, pur con le sofferenze patite, mi sono ritrovato sotto un treno.
Se la sofferenza che patiamo ci incattivisce, allora l’abbiamo sprecata. Ecco, questo non succederà. Io diventerò l’uomo meraviglioso che lei diceva sarei diventato con il tempo. E quando capirò di avercela fatta, sottovoce, dovunque io mi trovi, glielo dirò.
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robtheodor-blog · 6 years
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Stereophonics - Graffiti On The Train
Tra qualche settimana farò 35 anni. Quando avevo 18 anni mi immaginavo a questa età già sposato, con almeno due bambini. Padre e marito felice. Ho realizzato tutto questo? Nemmeno lontanamente. E se mi fermo a pensare, cosa che in realtà faccio per buona parte della giornata, credo proprio che se tutto andrà bene diventerò padre solo se deciderò di diventare donatore di sperma. E non perchè la mia ultima relazione, se così posso chiamarla, è finita da qualche giorno, ma perchè ho 35 anni, vivo ancora con i miei e non so fare nulla.
No, in realtà qualcosa la so fare e posso anche elencarla in realtà:
Ho un’ottima capacità di linguaggio
Sono un gran lavoratore
So essere divertente se preso a piccole dosi
So gestire le mie risorse economiche
Sono fedele come un cane
Un attimo, a pensarci bene, questa quinta qualità è anche un difetto, perchè proprio come i cani, a volte mi faccio fregare. Certo, non mi è mai capitato di essere abbandonato legato ad un palo su una superstrada, ma in potenza, anni fa, qualcosa di simile mi è accaduto.
Comunque, ecco: queste sono le cose che so fare e quello che sono in estrema sintesi. Forse non devo stupirmi troppo se a 35 anni, nel momento in cui incontro una persona più o meno della mia età, con un percorso di vita normale alle spalle e con uno spirito di osservazione decisamente sviluppato, nel giro di due mesi passa dal pensare di aver trovato l’amore della vita alla totale indifferenza. E non devo nemmeno sorprendermi se tutte le altre relazioni sono finite sempre per gli stessi motivi, anche se chi avevo accanto era una ragazza con dei problemi o non troppo lineare.
Negli ultimi 10 anni ho avuto 9 relazioni, il che se la si vuole vedere da un lato prettamente da maschio, potrebbe anche risultare una cosa positiva. Ma se la si vede da un lato razionale e con un minimo di cervello è una cosa pessima: è il segno tangibile che qualcosa non va. E siccome i motivi per cui questi rapporti sono finiti sono stati quasi sempre gli stessi, ecco che ehi! Il problema probabilmente sono io.
L’ultima relazione è durata nemmeno due mesi e non poteva essere altrimenti, considerando chi avevo di fronte. Donna, poco meno di 40 anni, lavorativamente attiva da 15 anni, una vita ricca di viaggi, esperienze, due figli piccoli, cervello fino e occhio clinico. Se essere mollato dalla donna il cui nome fu scelto dai genitori guardando il libro dei nomi mi ha spezzato il cuore? Certo che si. Ma se questa fosse la cosa più grave sarebbe ancora sopportabile e gestibile. No, la cosa più grave è che la donna in questione ha scoperchiato il vaso di Pandora che tenevo dentro di me e ora è un gran casino: così grande che mi sembra di essere tornato indietro di almeno 10 anni, quando pensavo che a 40 anni sarei finito sul giornale per aver massacrato i genitori e averli buttati nell’umido: e questo ultimo aspetto solo perchè sono uno molto attento al rispetto del pianeta.
Tuttavia, nei rari momenti di lucidità di questi giorni, mi rendo conto di come questo ennesimo fallimento è invece il trampolino di lancio, l’occasione per fare un ulteriore passo avanti in questa mia vita così complessa interiormente. Le verità più sono amare e più fanno bene, eccezion fatta ovviamente per il medico che ti dice che hai una malattia incurabile, ma per fortuna non è questo il caso.
Sono un trentacinquenne con l’esperienza di un sedicenne, devo riflettere su come fare per portare un trolley in giro per la città, in cui mi perdo anche se è quella in cui vivo. Non so usare Google Maps. Trasmetto un senso di insicurezza totale, ho bisogno di andare da uno psicologo per capire e superare tutta una serie di cose, che se siete curiosi di scoprire, racconterò. Queste e altre cose mi ha scritto l’ultima volta che ci siamo sentiti. 
Cosa ho scritto prima? Che le verità più sono amare e più fanno bene? Eccone un esempio lampante. Abbiamo tre possibilità di fronte a qualcuno che se ne va e che prima di farlo ci rovescia addosso quelle che sembrano cattiverie e che in realtà sono solo verità: fare la vittima, fare la vittima ed usarle come detonatore per cambiare in meglio, usarle come detonatore per cambiare in meglio. Al momento io sono nel pieno della seconda opzione, il che è già una buona cosa, anche se uno degli obiettivi è arrivare alla terza possibilità.
Questa scarica di verità ha portato alcune conseguenze positive: tra un mese ho un appuntamento da una psicologa, ho deciso quale sarà la meta del mio primo viaggio da solo della mia vita, mi sono iscritto ad Instagram.
Non ti rivedrò mai più donna il cui nome è stato scelto guardando sul libro dei nomi, ma l’averti incontrato ha avuto un senso, non è accaduto per caso. Da qualche parte, in una dimensione parallela, siamo insieme da tanti anni e sul comodino ti faccio trovare sempre il tuo thè verde e una copia di Internazionale. Facciamo l’amore ogni giorno ed ogni giorno litighiamo per qualcosa: ma ci amiamo sempre. In questa dimensione purtroppo le cose sono andate male: ma so che non ti dimenticherò mai.
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