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realta-aumentata · 4 years
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Video di presentazione per il corso di Rivoluzione Digitale
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realta-aumentata · 4 years
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Video di presentazione
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realta-aumentata · 4 years
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Una finestra sul mondo
Nascere nel nuovo millennio ha i suoi pregi e i suoi difetti e, per certi versi, i primi sono meno dei secondi,ma come si suol dire “meglio pochi ma buoni”. Ironia a parte, io come i miei coetanei possiamo considerarci l’ultima generazione che può vantarsi di aver assistito al decollo dell’era tecnologica.
Ricordo ancora la prima volta che in casa mia, sulla scrivania di mio padre, vidi un aggeggio che destò la mia curiosità. Papà mi disse che era un “computer” ed, entusiasta del suo nuovo acquisto,mi sedette sulle sue gambe per mostrarmi come funzionava (in realtà non lo sapeva nemmeno lui). Si accese. Apparve uno sfondo blu sgargiante come una scritta enorme “windows”, finestre. Li ancora non lo sapevo, ma per la prima volta stavo guardando attraverso quella che sarebbe diventata la finestra che ad oggi muove il mondo: la rete. Probabilmente non facciamo mai abbastanza caso a quanto le cose in pochissimo tempo siano cambiate, eppure nel giro di una decina di anni il mondo è stato globalizzato dal digitale. Quella finestra che a me aveva tanto colpito per i colori sgargianti, oggi ha quasi cancellato i confini del globo e ha annullato letteralmente il concetto della lontananza al punto che,quasi, si potrebbe spiegare a un bambino che, nel muovere la terra, la tettonica delle placche è decisamente meno efficace di internet.
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Flickr.com
Forse può sembrare un esagerazione, ma il nostro mondo sta diventando il pasto preferito della rete al punto che quasi non si capisce più se siamo noi o lei a tenere le redini del gioco, se siamo noi le pedine o le mani che le spostano.
Aldilà di ciò internet si mostra straordinariamente poliedrico ed è in grado di cambiare il mondo, ma io l’ho conosciuto come il luogo dove poter rivedere gli highlights delle partite di calcio o ascoltare i nuovi album dei miei cantanti preferiti. Così per me, come immagino per tanti altri, fino ai dodici anni Internet voleva dire solo YouTube, la sua utilità si “limitava” a quello e a qualche videogioco installato sul computer di casa.
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A pensarci risulta veramente incredibile e strano come fino a meno di dieci anni fa non avevo la più pallida idea dell’esistenza di un mondo che ora so essere così vasto e dalle infinite possibilità, ma sono sicuro che tra dieci anni rileggendo questo blog e in particolare questo post mi accorgerò che anche la mia visione di Internet ad oggi è limitata. Questo perché stiamo parlando di un colosso virtuale che anno dopo anno aumenterà le possibilità e le utilità che può offrire, e nessuno di noi può dire o prevedere se questa crescita avrà mai un limite o una fine.
Daniele Bigotti
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realta-aumentata · 4 years
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Progettare casa dallo smartphone
Quante volte prima di acquistare un mobile, un divano, piuttosto che un quadro o un elemento decorativo ci si sofferma a riflettere se esso sia veramente compatibile con lo stile degli interni della propria casa? Quante volte si teme di pentirsi della scelta di comprare, per esempio, un letto che stona con i colori della propria camera? Grazie alla realtà aumentata è possibile dissipare ogni dubbio ed incertezza a riguardo poiché, data l'esistenza di appositi software che permettono di visualizzare ciò che si vuole acquistare all'interno della propria casa, l'ostacolo delle "brutte sorprese" viene facilmente superato.
Sono state sviluppate varie app a questo scopo, disponibili ed accessibili a tutti (Tylko per citarne una). Queste app proiettano un’immagine virtuale in un ambiente reale permettendo così di visualizzare all’interno della propria casa il divano, tavolo o qualsiasi altro arredamento si voglia acquistare, per verificare quanto questo si adatti al contesto attuale ed effettuare così un acquisto consapevole.
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fonte:wikipedia
La realtà aumentata ha sviluppato negli anni progressi rivolti non solo agli acquirenti interessati ad avere migliori scelte possibili per la propria casa, ma è diventata uno strumento molto utilizzato dagli stessi progettisti. Questa tecnologia ha permesso lo sviluppo di programmi che consentono una visualizzazione migliore dei progetti nel luogo in cui essi saranno sviluppati. I dati e le statistiche mostrano come l’AR sia stato un investimento che ha portato grossi benefici, specialmente in Europa, nel campo dell’architettura.
Come riporta il sito regiverse.com: "In Europa e nel resto del mondo tuttavia quasi il 70% degli architetti, o operatori di settori sussidiari a quello dell’architettura, utilizzano la realtà virtuale in almeno una delle sue forme (VR, MR o AR). La associazioni di riferimento proiettano il mercato AR / VR a oltre 162 miliardi di dollari nel 2020."
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Fonte:Pixabay
La Realtà Aumentata è, perciò, il futuro della progettazione e dell’innovazione, che sta trasformando il nostro modo di vivere, e chissà che ci riservi altre nuove scoperte.
Daniele Bigotti
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realta-aumentata · 4 years
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Realtà Aumentata e Industria 4.0
.Non si può più parlare di industria 4.0 senza citare tecnologie come realtà aumentata, i benefici che essa porta con sè rendendo il settore secondario molto più efficiente, e l'immensa base posta per lo sviluppo futuro del lavoro.
Le aziende produttrici di realtà aumentata per l'industria stanno rivoluzionando le modalità di formazione e preparazione dei lavoratori. La realtà aumentata costituisce infatti la soluzione migliore per offrire alla forza lavoro "super poteri" che consentono di raggiungere eccellenti livelli di assistenza ed efficienza operativa e di ridurre sensibilmente i tempi di inattività e i costi di formazione.
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Test di sistemi AR
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Essa costituisce non solo una risorsa per il presente, al fine di rendere più pratici e semplici i macchinari, minori i tempi morti o di ridurre le tempistiche di formazione del personale, ma anche una più che solida base sulla quale fondare uno sviluppo futuro atto ad ottimizzare tutti i vantaggi che l'AR (Augmented Reality) ha introdotto nel settore.
Grazie a questi dispositivi innovativi (come ad esempio gli smart glasses) l’operatore è agevolato nell’interazione con la macchina industriale, ad esempio, per quanto riguarda la manutenzione, è garantito un costante accesso a manuali di utilizzo o flussi di lavoro guidati mediante la proiezione di modelli 3D, inoltre è possibile richiedere il supporto di un esperto da remoto che guidi l’operatore passo dopo passo. Questi dispositivi rappresentano un grande vantaggio anche durante il processo di installazione dei macchinari industriali, in quanto permettono di vedere la loro versione digitale esattamente nella posizione fisica in cui dovrebbero essere collocati, così da valutarne ingombro e margini di sicurezza. In sostanza i più grandi vantaggi portati dall’impiego di tecnologia AR e VR sono la riduzione esponenziale dell’errore umano, che per quanto esperto sia il lavoratore in questione non è mai nullo, e la riduzione dei tempi, ad esempio, attraverso questi dispositivi è possibile visualizzare il punto del complesso dove è conservato ogni singolo pezzo di ricambio accelerando così ogni tipo di lavoro di manutenzione ed eliminando la possibilità che l’operatore sbagli.
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Smart glasses
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Daniele Bigotti
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realta-aumentata · 4 years
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I retroscena della Realtà Aumenta
Ti sei mai chiesto come funzionano i filtri di Instagram per le Stories? Come fa il tuo smartphone a mostrarti dove si trova quel ristorante che vuoi raggiungere? E quale meccanismo usano le app che sfruttano lo spazio circostante come campo da gioco? (Pensa a Pokemon Go).
Sono quasi certa che non te lo sarai mai chiesto, come la maggior parte delle persone. Oggi siamo così abituati ad essere circondati da tanta tecnologia, che sapere ad esempio come funziona quel dispositivo a cui siamo connessi quasi 24/24, paradossalmente, sembra che ne possiamo fare anche a meno.
Spesso sentiamo parlare di “Realtà Aumentata”, ma in effetti, come funziona?
Partiamo da un po' di storia.
Il termine “Augmeted Reality” è stato coniato solo negli anni ’90 da Tom Caudell e David Mizell, per indicare la sovrapposizione di elementi virtuali a scene reali, quando la tecnologia era sfruttata sugli aerei da combattimento per mostrare ai piloti dati di volo come la quota del velivolo e dai lavoratori della Boeing per assemblare i cavi a bordo degli aeromobili.
In verità l’avventura della realtà aumentata inizia già negli anni ‘60, in particolare nel 1966 quando Ivan Sutherland, dell’Università di Harvard, costruisce un head-mounted display (HMD), ovvero letteralmente uno schermo montato sulla testa, composto da tubi a raggi catodici all’altezza degli occhi che trasmettevano immagini generate al computer. Il risultato? Questo strano casco era in grado di mostrare tali immagini in 3D sovrapposte a scene reali.
Da allora questa tecnologia si è evoluta notevolmente diventando un vero e proprio “sesto senso” amplificando l’esperienza sensoriale unendola a quella digitale.
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Esempio di visore realtà aumentata - Fonte:Flicker
Arriviamo dunque alla domanda principale. Su cosa si basa il suo funzionamento?
La realtà aumentata viene resa possibile grazie ad un software dotato di particolari dispositivi di rendering e tracciamento. In pratica questi dispositivi individuano dei punti nello spazio, tracciano degli oggetti e vi agganciano gli oggetti virtuali (scritte, personaggi 3D, ecc.) permettendo di seguire tutti i movimenti in tempo reale. Uno dei principi di base è quello dell’overlay che consiste nel riconoscimento, da parte del sistema che stiamo utilizzando, dell’oggetto che stiamo inquadrando con la fotocamera e nell’aggiunta successiva di informazioni che si vanno a sovrapporre ad esso.
Inoltre vi sono diversi tipi di realtà aumentata:
marker-based basata su ‘marcatori’ ( immagini costituite da qr code o forme geometriche) che se inquadrati permettono di visualizzare l’immagine virtuale;
marker-less-based in cui sono assenti i marcatori e il funzionamento è basato su GPS, giroscopio e accellerometro
projection-based basato sulla proiezione
superiposition-based che consiste nell’aggiunta di un dato digitale alla realtà
Insomma, dagli anni ’60 ad oggi, con lo sviluppo di tutti gli strumenti attuali in AR, il passo è stato breve. E ancora oggi si continuano a cercare come ha detto Aston Teller, “soluzioni che sanno di fantascienza”. Un giorno magari,grazie a questo imponente avanzamento dell’era digitale, potremmo davvero andare in giro con qualche visore AR. Sarà breve anche questo passo?
Alessandra Ricci
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realta-aumentata · 4 years
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Augmented Environment
 Come sappiamo tutti il problema dell’inquinamento e della tutela dell’ambiente è uno dei grossi pericoli che dobbiamo affrontare e che minaccia il nostro pianeta
Questo problema può sembrare distante a molte persone ma oggi grazie alla realtà aumentata siamo in grado di percepire e vedere con i nostri occhi gli effetti dell’inquinamento: nasce infatti AiR, un’applicazione innovativa che ci offre questa particolare opportunità 
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                                          Fumi di scarico di una fabbrica
                                                Fonte: Flickr
Come spiega il creatore di AiR, l’idea nasce dal caso della Cina, che da molti anni soffre di problemi legati all’inquinamento nelle città. Nel 2013 si raggiunse un livello mai visto prima tale da limitare gli spostamenti e le attività all’aperto al minimo. AiR nasce quindi per sensibilizzare a questo problema, usando il motore grafico Unity 3D per ricostruire delle mappe delle città mostrando l’inquinamento dell’aria (La prima demo presentava solo le città di New York, Pechino e Londra) 
Tuttavia AiR non è l’unica applicazione che mira a farci realizzare la portata di questo fenomeno: anche il New Yorks Time ha sviluppato un metodo per mostrarci il particolato. 
Scaricando un’applicazione è infatti possibile, attraverso la fotocamera del nostro telefono, visualizzare l’inquinamento “invisibile” dell’aria che ci circonda. L’OMS raccomanda un limite annuo di 10 microgrammi per metro cubo ( di polveri sottili) ma a New Delhi si stima che questa concentrazione arrivi oltre 90 volte tanto: è quindi urgente un cambiamento.
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                                             Smog in una città
                                                  Fonte: Flickr
L’inquinamento delle città non è l’unico ambito in cui la realtà aumentata viene applicata: a Singapore è stata infatti sviluppata una tecnologia chiamata Clean Seas che ci fa immergere nel problema dei riufiuti marini.
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                                        Reti da pesca abbandonate in spiaggia
                                                       Fonte: Flickr
L’interattività dell’applicazione infatti funziona meglio delle solite campagne di sensibilizzazione, e si traduce anche in un minore consumo di plastica e in scelte più considerate al di fuori del mondo virtuale. 
Che la realtà aumentata possa rappresentare una soluzione a questi problemi? Sicuramente può essere un punto di inizio. E secondo Tim Cook dobbiamo aspettarci di vedere sempre più utilizzi di questa nuova tecnologia
 “I do think that a significant portion of the population of developed countries, and eventually all countries, will have AR experiences every day, almost like eating three meals a day. It will become that much a part of you.” —Tim Cook
Quindi forse non nell’immediato, ma nel futuro forse sarà proprio questa la risposta all’inquinamento
Federico Zangani
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realta-aumentata · 4 years
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Ciao! Io sono Federico e con questo video presento me e questo blog
Link al video : Youtube
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realta-aumentata · 4 years
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Una nuova dimensione
Immaginate un gioco nel quale voi siete i protagonisti e il nostro mondo è lo scenario: una tecnologia che fa comparire davanti a voi i personaggi e gli elementi della storia: questo potrebbe essere il futuro dell'industria videoludica e ci stiamo già avvicinando a questo traguardo da qualche anno.
 Il concetto di un gioco che va oltre i confini della piattaforma tradizionale non è nuovo: è infatti l'idea alla base del famoso film Jumanji (1995), che vede i protagonisti alle prese con ostacoli generati dal gioco stesso finchè non riusciranno a batterlo. 
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                                               Locandina del film Jumanji                                                                                             Fonte: Flickr
Spesso si sente parlare di Realtà Virtuale riferita al mondo videoludico, ma è importante distinguerla dalla Realtà Aumentata: la prima si pone come obiettivo di portare il videogiocatore nel mondo virtuale e replicare completamente i suoi movimenti e le sue percezioni, la seconda invece mira a portare nel mondo reale il videogioco. Risulta tuttavia facile confondere le due, visto che spesso la tecnologia utilizzata è simile: infatti in entrambi i casi possono essere richiesti dispositivi per individuare i movimenti del corpo, oppure visori con uno schermo.
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                                            Esempio di visore per realtà aumentata
                                                    Fonte: Flickr
Uno dei lati positivi della Realtà Aumentata però è proprio il fatto che quasi tutti, forse a loro insaputa hanno già un dispositivo: molti giochi infatti sono stati sviluppati apposta per il telefono, in modo che fossero accessibili a un grande numero di persone. L'esempio più famoso è sicuramente Pokémon Go, il gioco che spopolava nell'estate 2016.
Unico titolo della serie a essere disponibile sul telefono, al giocatore veniva assegnato un Pokémon e una fazione ed era poi possibile girare per le strade delle città e "incontrare" altri Pokémon selvatici e combattere per il controllodi punti strategici, piazzati spesso in corridpondenza di edifici importanti nelle città (compreso il PoliTO). Come effetto secondario della popolarità del gioco ci fu anche un aumento della mobilità delle persone, in quanto per ottenere nuove risorse e aumentare di livello era incentivato il movimento fisico, con ricompense ottenute camminando in giro per le città 
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                                         Interfaccia del gioco Pokemon Go
                                               Fonte:Flickr
Pokémon Go era tuttavia il successore di un altro gioco sviluppato dalla stessa società, Ingress. Con un concetto simile di due fazioni in lotta e punti di interesse il cui controllo è ottenuto sconfiggendo i nemici, non fu mai popolare quanto il seguito ma servì come lezione per imparare le basi di come gestire un sistema di Realtà Aumentata, mentre più recentemente sono stati sviluppati giochi come Harry Potter: Wizards Unite e Star Wars: Jedi Challenges che portano i personaggi di saghe famose in vita davanti ai nostri occhi
Tra i punti chiave di queste applicazioni ci sono spesso il riconoscimento dei movimenti, spesso fatto con l'ausilio di accessori aggiuntivi e l'uso della posizione del giocatore, trasmessa attraverso il GPS, per associare a luoghi realmente esistenti nuovi attributi.
Quindi, al posto di andare noi nel virtuale, possiamo far vivere i nostri protagonisti preferiti nel nostro mondo sul telefono, in una loro piccola "nuova dimensione".
Federico Zangani
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realta-aumentata · 4 years
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Cos’è Internet ?
"Che cos'è internet?"
Se mi aveste posto questa domanda quando avevo 10 anni, la mia risposta sarebbe probablimente stata "Internet è dove ci sono i giochi online". A 14 anni "Internet è la cosa che mi fa comunicare con Whatsapp, mi fa scaricare applicazioni sul telefono e mi fa cercare online informazioni". Se me lo chiedeste ora invece, non saprei da dove partire a descriverlo.
Questa domanda riassume bene il mio rapporto con Internet, che comincia con un desktop che usavano i miei genitori. Il mio interesse verso il computer è legato solo alla parte ludica e l’esistenza di siti come Wikipedia,Youtube o Tumblr mi è ancora ignota;  lo uso ogni tanto per giocare a giochi disponibili online oppure a quelli predefiniti di Windows. 
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                                            Copertina di un gioco online
                                                 Fonte: Flickr
Dopo poco tempo scopro anche Windows Live Messenger e comincio a fami un'idea di Internet come uno strumento per collegarmi a una moltitudine di cose: persone lontane, video filmati da sconosciuti e comunità online che condividono una passione.
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                                       Loghi di diversi forum famosi
                                              Fonte:Flickr
Comincio quindi a prendere dimestichezza con Internet: l'idea di un computer che è sempre con me però sembra ancora lontana nonostante il mio telefono di allora avesse una connessione 3g, ma con una quantità molto limitata di traffico dati mensile disponibile.
La vera svolta arriva con l'acquisto di un laptop tutto per me: un po' come la patente ti permette di guidare e acquisire una nuova libertà, per me l'accesso a un PC rappresentò un grande cambiamento in termini di autonomia, e segnò l'inizio del mio interesse non solo riguardo al mondo dei computer ma anche per tutto il web
Federico Zangani
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realta-aumentata · 4 years
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AR+Cultura
Chi l’ha detto che studiare è noioso? La realtà aumentata, è una tecnologia in continua evoluzione, che può essere applicata in molteplici campi, incluso quello della didattica, aggiungendo informazioni e esperienze sensoriali diverse, in primis la vista, stimolando in tal mondo il ricordo e quindi l’apprendimento. Grazie ad essa, può diventare davvero più facile e motivante acquisire concetti astratti e complessi, oltre che una maniera di imparare estremamente divertente!
Immaginiamo ad esempio di star facendo lezione sul sistema solare e avere la possibilità di vedere nell’aula in cui ci troviamo grazie all’AR i pianeti, le stelle ed altri corpi celesti oppure durante una lezione di chimica poter osservare da vicino la struttura dell’atomo o della molecola del DNA. E non sarebbe straordinario poter apprendere la teoria della relatività spiegata da Einstein in persona (o quasi)?
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Immagine statua del memoriale di Albert Einstein, scultura all'Accademia Nazionale delle Scienze, Washington, DC-Fonte :Flicker
Inoltre l’uso di tecnologie a realtà aumentata può favorire il ‘Learning by doing’ (ovvero l’imparare facendo) permettendo di avere un approccio pratico in maniera attiva e immediata oltre al grande vantaggio di poter essere sfruttata in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo tramite il semplice utilizzo di uno smartphone.
Pensiamo ad esempio alla possibilità di visualizzare con precisione tutte le componenti del corpo umano, osservare un cuore o un polmone a 360°, scoprire quante e quali ossa sono presenti nella nostra mano. Tutto questo applicabile a partire dall’apprendimento in età pre-scolare e elementare fino in ambito universitario per lo studio della medicina.
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Immagine realtà aumenta applicata alla medicina-Fonte:Flicker
Ugualmente interessante è l’applicazione della realtà aumenta ai libri da leggere, testi scolastici e perfino alle riviste per potenziare l’esperienza di lettura, mostrando in 3D il personaggio di una storia o analizzando nel dettaglio gli aspetti di un argomento specifico. La rivista Focus utilizza ad esempio la realtà aumentata per permettere al lettore di navigare all’interno delle immagini, cliccare pulsanti e rispondere a quiz.
Questa tecnologia si presta bene ad essere utilizzata anche nei musei, nei quali si possono ampliare le attrazioni già presenti con ulteriori dati e spiegazioni o incorporare suoni e movimento, aumentando il coinvolgimento e l’interattività.
Ne è esempio l’Art Gallery of Ontario,Toronto, che da un’idea dell’artista Alex Mayhew, ha creato ReBlink, un’esperienza in realtà aumentata che consente di vedere le opere d’arte animate utilizzando semplicemente la fotocamera del proprio telefono. Così il museo si trasforma in una sorta di “Notte al museo” in cui i quadri prendono vita, i t-rex si muovono e i pterodattili volano.
Alessandra Ricci
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realta-aumentata · 4 years
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“Una scoperta inconsapevole”
Questo post riguarda "la mia prima esperienza con Internet", realizzato per il corso di RivoluzDigitale 2020.
Non ricordo esattamente la prima volta in cui mi sono affacciata a quella sproporzionata finestra che tutti chiamano Internet. Ricordo però perfettamente il mio primo approccio al computer in cui ho scoperto programmi come Word e Paint, affiancati da Encarta, un'enciclopedia multimediali (in cui era compresa anche la versione Encarta Kid) che era per me, una sorta di bibbia del sapere in formato digitale quando l’esistenza di Wikipedia mi era forse totalmente o quasi ignota.
Successivamente divenni pratica di Windows Messenger, che mi consentiva, prima dell’avvento di applicazioni come Whatsapp e Skype, di essere in contatto in qualsiasi momento con i miei amici. E infine, l’inscrizione a Facebook, accompagnata dalla creazione del mio primo account di posta elettronica Hotmail, l’uso di Youtube e di altri programmi come aTube Catcher per scaricare musica.
Scoprii anche l’esistenza di negozi online come Amazon che mi appariva e mi appare tutt’ora una sorta di magazzino sconfinato del tutto e ricordo bene che il mio primo acquisto, mi sembrò essere qualcosa di surreale e sensazionale.
Anche se oggi un acquisto su Internet ci sembra un’azione banale, in realtà non lo è affatto. Pensa: scegli cosa vuoi comprare, un paio di click e in meno di una settimana il corriere è sotto casa tua con il prodotto che avevi proprio scelto con tanta cura sullo schermo del tuo computer. Non con una chiamata, non al negozio, ma semplicemente con un click. In realtà oggi per qualsiasi cosa che ci passi per la testa basta una veloce ricerca in rete.
Sicuramente ero una bambina munita di tanta curiosità, ma in realtà, l’uso che facevo di quell’insolito strumento, era del tutto, inconsapevole. Non mi rendevo conto della vera potenzialità che si celava dietro. Ma alla fine più passano gli anni e più si rafforza in me la consapevolezza che questa scoperta a dir poco epocale, ha cambiato completamente la nostra vita diventando per noi tutti, sede di GRANDI opportunità (basti pensare alla facilità di inventare un lavoro che ti permetta di essere libero dai vincoli di un lavoro tradizionale) e diventando soprattutto una fonte inesauribile di conoscenza, grazie alla quale ogni curiosità trova risposta e ogni dubbio chiarezza.
Alessandra Ricci
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Immagine della rete come connessione nel mondo -Fonte:Flicker
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