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land2008 · 7 years
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Auguri, da Land
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land2008 · 9 years
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Backstage video Specchio/Subsonica
Dopo un pò di tempo ho ripreso a fare backstage nel mondo della musica. È stata una bella occasione, anche perché partecipare ad un set video/cinematografico è sempre un'esperienza particolare. Sul mio sito il reportage. http://www.mbphoto.it/subsonicaspecchio/
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land2008 · 9 years
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VIAGGIO ITALIA
Un giorno all’amico Bruno (Bruno Brindisi, disegnatore di Dylan Dog) chiediamo se vuole farci un disegno come segno di un incontro e partecipazione al progetto Viaggio Italia. 
Viaggio Italia - www.viaggioitalia.org -  è un progetto che nasce anche in Land. Marco, insieme a Danilo Ragona, uno dei due viaggiatori del progetto, fonda Think Inclusive, brand che da il via a progetti sulla mobilità inclusiva e Viaggio Italia è uno di questi e Land ne cura la comunicazione. Due viaggiatori, entrambi in carrozzina viaggiano per l���Italia, in modi e mezzi vari, incontrando aziende che sviluppano tecnologie innovative, persone e realtà diverse, affrontando sfide sportive outdoor per incontrare i propri limiti. Per vedere cosa è successo nella prima settimana tra Piemonte, Val d’Aosta e Liguria è meglio andare su facebook e scorrere la pagina -  https://www.facebook.com/viaggioxitalia - Land ha accompagnato sin qui Viaggio Italia, e come in molti viaggi poi le strade dei viaggiatori prendono direzioni diversi. L'abbiamo seguito sin dall'inizio facendolo crescere e creando più che un concept di comunicazione. È stata una bella esperienza e gli auguriamo un buon viaggio.
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land2008 · 9 years
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Campagna anti aids
Verso fine 2014 abbiamo partecipato con un paio di prodotti e qualche pensiero “strategico” alla campagna antiaids del DropIn di Biella. Low budget, ma abbiamo aperto comunque una nuova collaborazione con Daniele “Daniboy” Prina. Giovane musicista, rapper ma non solo. Ne è uscito un brano secondo noi che suona bene e coerente con la campagna. Crediamo che al contempo qualche interesse non sempre in linea con la campagna non abbia saputo valorizzare al massimo il brano. Resta una bella collaborazione che speriamo di riattivare presto con Daniele, giovane di qualità, tecnica e umana.
https://www.youtube.com/watch?v=9CGygAQJ6Wg
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land2008 · 9 years
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IAAD TURIN DESIGN WORKSHOP 2015
Venerdì 20 febbraio abbiamo presentato alla GAM l’annuale iniziativa Iaad Turin Design Workshop edizione 2015. Quest’anno ho gestito il workshop “Smart Welfare. Tecnologie per il benessere" un viaggio nelle smart city e nel nuovo welfare per produrre concept e progetti per il welfare della futura Torino Metropolitana a partire da due profili, le neomamme e i disabili. I lavori dei ragazzi provenienti dai diversi dipartimenti di Interior, Transportation, Industrial e Communication hanno prodotto concept assolutamente sostenibili e già operativi. Nel lavoro ci hanno aiutato, Beppe Quaglia (resp. comunicazione della Cooperativa Animazione Valdocco), Pamela Pelatelli, esperta di innovazione sociale e smart city e Danilo Ragona con la sua testimonianza di imprenditore e designer nel campo della disabilità. Esperienza intensa. Qualche foto in più http://on.fb.me/1LrIhZd
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land2008 · 10 years
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World Usability Day 2014
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Il 13 novembre si è svolto a Torino il World Usability Day, un appuntamento internazionale di confronto tra Università, Ricercatori, Aziende e Comunicatori.
Il tema di quest’anno è stato l’engagement: differenti professionisti hanno affrontato l’argomento dal punto di vista economico, sociale e di mercato, con approfondimenti legati allo sviluppo di strumenti e metodi innovativi nell’ambito del design e dell’usabilità.
Land ha partecipato portando una riflessione sul tema dell’engagement nella comunicazione sociale, con una case history di campagna sull’affidamento familiare che, partendo dalla progettazione partecipata si approda allo storytelling, per poi coinvolgere di nuovo gli interlocutori nella produzione di nuove storie.
Una platea attenta, tweet vivaci, una panoramica di esperienze interessante e varia, che ha reso conto della molteplicità dei lavori che oggi si producono e delle frontiere del digitale, che vanno dalle applicazioni in campo comunicativo, fino allo sviluppo di nuovi giochi robotici per bambini con forte disabilità. Gli interventi trovavano poi un livello ulteriore di lettura grazie agli approfondimenti di psicologi ed ergonomi che hanno affrontato in modo interdisciplinare come promuovere e cosa comporta l’uso di nuove modalità di interazione e cambiamento.
Lieti di essere stati parte di questa esperienza, ringraziamo la Società Italiana di Ergonomia che ha organizzato questa giornata di scambio attivo.
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land2008 · 10 years
Video
youtube
Primi studi e prova aperta di La Fame - Kg vs Forma Un dialogo intimo che attraversa anoressia e bulimia; sulla scena pensiero, parola e corpo sono scissi, alla ricerca di un'identità. La performance utilizza il linguaggio del teatro, della danza e della fotografia, attraversando territori, attraversando il senso della fame (rifiuto e ostacolo, desiderio e mancanza), in una una tensione alla ricomposizione, alla forma.
Drammaturgia: Cristina Sertorio Regia: Cristina Sertorio Coreografia danza: Enrica Brizzi In scena: Enrica Brizzi e Cristina Sertorio
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land2008 · 10 years
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Utopia/Desiderio
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Utopia: non luogo Non c’è dove; ma c’è tempo. E il tempo è questo
Utopia: non luogo. Oppure non-ancora-luogo? Un dove da costruire con tutto il desiderio, secondo il desiderio
Dicono che questo presente sia un tempo senza utopie. Dicono che quando mancano le utopie aumenti la distanza tra chi è ricco e chi è povero. Io dico che mancano le utopie politiche; mancano, almeno qui, annegate in un centrismo che annienta le energie (per buona pace dei pacifisti e con godimento dei potenti che possono così muoversi come gli pare). Ma io dico, dico che questo è tempo di utopie. Di altre utopie. Di grandi utopie; di utopie nuove. Io dico che qui si apre un tempo nuovo. Nella crisi si crea una spaccatura. In quel solco si semina il nuovo. Oltre quel vuoto, su altra terra c’è da lasciare impronte nuove. C’è tanto vecchio: vecchi pensieri, vecchi modelli, con detentori di potere che vivono comodo, è vero. Ma io sento che la vita è altrove. La vita, niente di meno che questo. Non è neanche questione di vecchio e di nuovo. C’è tanto di alienante e mortificante. Ma c’è, sento che c’è, vita. Ci sono utopie soggettive che in un attimo sanno farsi collettive. Ve ne dico una grossa? Vi dico la più grossa, quella da cui discendono tutte le altre, specifiche e concrete. C’è un’utopia di felicità. C’è desiderio di felicità. C’è tanta voglia di accadere e farsi accadere. Di chiedere alla vita la vita. Di dare nomi alle cose e di chiamarle. Perché siano vive, presenti, continuamente in divenire, nostre; cose di cui farci qualcosa. Sento che c’è una nuova soggettività forte, che non è individualismo. Sento; perché vi vedo, perché c’è un modo altro di stare insieme e di progettare le cose, perché c’è voglia di fare, e di fare insieme e non per soldi, ma per scambio e per urgenza. Perché la vita ci chiama. E direte che è ancora più utopistica di qualsiasi utopia politica. Ma forse no. Perché si sente, si sente che c’è una corrente. Stiamo andando. E siamo in tanti. Che andiamo nella vita, nel flusso della vita. Il piacere ci salverà (non sarà la bellezza; sarà il piacere).
E cosa faremo del nemico? C’è chi dice che il nemico un tempo fosse riconoscibile mentre adesso è confuso. Io dico: il nemico si confondeva anche allora. Il nemico di tutte le dittature da molti non fu riconosciuto - e non parlo di chi ne sposò le ideologie, parlo di chi non lo riconobbe. Il nemico lo si riconosce anche oggi. E non c’è da combatterlo. Sarebbe stare nelle sue logiche, nel suo territorio. E noi abbiamo da fare. Abbiamo da andare. E allora andiamo e facciamo. E quando incontreremo il nemico gli diremo “scansati” e quando incontreremo il nemico, verrà travolto - perché siamo tanti, siamo una corrente.
Non siamo puntini isolati. C’è attrazione. E ci si riconosce. Al volo. Siamo più vicini di quanto non ci si accorga. E mano a mano si è di più. E si va insieme. E ci sarà tempo e modo di far diventare questa corrente sistema. Una corrente desiderante. Che meraviglia. Ha dentro il mare e il cielo. Una corrente, un’onda - il mare; e il cielo. Perché desiderare viene da sidera, che vuol dire stelle. Desiderare significa fissare le stelle, (stando nella forza di qualcosa che attrae), guardare lontano, guardare ciò che ci manca (perché qualcuno interpreta il de come separazione dall’oggetto cercato). Mancanza e tensione verso. Fino alle stelle. Il nostro desiderio è sempre un po’ più in là. sempre un passo avanti a noi. Non è un non luogo è attrazione.
Non è tempo di consumare (non è più tempo di consumare) è tempo di consumarsi. per un desiderio grande; per un’utopia vera. De-sideranti. Guidati dalle stelle. Una costellazione di desideri. Perché si può essere soggetti e si può essere insieme. che è l’unico modo di essere soggetti davvero; ed è l’unico modo di essere insieme con rispetto vero. Disegnando una costellazione di desideri che illumini un nuovo universo.
Non cerchiamo eroi né eroismi. Il punto non è che dobbiamo. Il punto è che possiamo.
INTRO LE PAROLE DEL CAMBIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana 
SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza 
CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi 
COLLETTIVITA’http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita
TEMPO http//land2008.tumblr.com/post/66269678395/tempo 
FALLIMENTOhttp://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento 
LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana 
ASSUNZIONEhttp://land2008.tumblr.com/post/66958769078/assunzione 
BENE COMUNEhttp://land2008.tumblr.com/post/67647853011/bene-comune
PAURA http://land2008.tumblr.com/post/68867187138/paura 
RESPONSABILITA’http://land2008.tumblr.com/post/69593966379/responsabilita

FATICARE http://land2008.tumblr.com/post/70288882015/faticare
CONTARE http://land2008.tumblr.com/post/77813320113/contare
FELICITA' http://land2008.tumblr.com/post/80262501795/felicita
CORAGGIO http://land2008.tumblr.com/post/82273462206/coraggio
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land2008 · 10 years
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Coraggio
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“Forse ma ci vuole coraggio troppo coraggio”.
“E tu pensi di non averne?”
“Io so di non averne. Io tremo. Io scappo. Anzi, non scappo nemmeno. Io mi immobilizzo, come fanno a volte i gatti quando sanno di essere braccati.”
“Coraggio, da coraticum: per cuore. Niente più di questo. Per cuore Con cuore. Un cuore ce l’avrai, no?”
“Sì, ma a volte mi si spacca.”
“Il cuore si spacca una volta sola. Le altre volte si gonfia o si svuota d’improvviso; e quello lo può fare mille e mille volte: si chiamano emozioni. Ma è un istante.”
“Quindi?”
“Quindi vivi. Col cuore.”
“E se provassi a usare la testa?”
“Chi dice di no. Ma la testa, se il cuore non funziona, poco fa. Quindi, usa anche il cuore.”
E così sono partito. Con coraggio ho cambiato casa. Ho lasciato quella che avevo costruito con tutto il cuore; l’ho lasciata con tutto il cuore e ne ho messa su un’altra più piccola, con tutto il cuore (e con mia moglie che è parte del mio cuore). Con coraggio ho fatto telefonate, incontri e preventivi. Con coraggio ho accettato di perdermi i giorni in cui non riuscivo a ritelefonare (con coraggio ho rinunciato quando il cuore era stanco, quando era triste - col mio cuore devo fare, mica posso usare quello di un altro e il mio altrove mi chiamava). Con coraggio ho visto gente, ho scritto storie - perché al mio cuore piace cantare. Con coraggio riprovavo a chiamare, a incontrare.
Con coraggio fino a che mi si è spaccato il cuore. Ma sono stato io (mai altro che me) in ogni istante. E fino a lì ho vissuto. Con tutto il cuore.
INTRO LE PAROLE DEL CAMBIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana 
SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza 
CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi 
COLLETTIVITA’http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita
TEMPO http//land2008.tumblr.com/post/66269678395/tempo 
FALLIMENTOhttp://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento 
LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana 
ASSUNZIONEhttp://land2008.tumblr.com/post/66958769078/assunzione 
BENE COMUNEhttp://land2008.tumblr.com/post/67647853011/bene-comune
PAURA http://land2008.tumblr.com/post/68867187138/paura 
RESPONSABILITA’http://land2008.tumblr.com/post/69593966379/responsabilita

FATICARE http://land2008.tumblr.com/post/70288882015/faticare
CONTARE http://land2008.tumblr.com/post/77813320113/contare
FELICITA' http://land2008.tumblr.com/post/80262501795/felicita
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land2008 · 10 years
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Ri
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Ripartire
Riprendere
Ricominciare
Rialzarsi
Daccapo. 
Ma se sei partito e ti sei fermato (o ti sei ritrovato al punto di partenza)
se hai preso e ti sei trovato senza nulla
se hai iniziato e si è interrotto
se ti eri alzato e sei caduto
forse ri, cioè ripetere, potrebbe non essere la soluzione migliore.
Pensare a qualcosa di nuovo. Il rischio retorica o frustrazione da mission impossible è a un passo. Pensare a qualcosa di nuovo. Pensare vuol dire vedere, ma io vedo sempre lo stesso paesaggio con la stessa distanza tra me e le cose. 
Eppure lo so che la visione si impasta con l’oggetto e fa la realtà.
Lo so perché quando gli sorrido lui mi sembra più bello.
Lo so perché quando ho paura intorno vedo solo il deserto o sabbie mobili.
Non mi passerà la paura. Non mi passerà il sorriso.
E allora se ho iniziato ed è andato male, non ri-inizio. Inizio. Di nuovo. Non nel senso di un’altra volta. Ma di nuovo. Per non rischiare di fare gli stessi movimenti che portano spesso negli stessi posti.
E se parto e poi qualcosa interrompe il mio andare, io non riparto ma parto.
Oggi è primavera: i torrenti hanno acqua fresca e nuova, che ha l’eco della neve e il tepore del sole che l’ha sciolta; e porta la luce dei primi fiori che ci si affacciano a specchiarsi.
è impossibile bagnarsi due volte nello stesso fiume diceva Eraclito. Diciamo che l’acqua non scorre due volte nello stesso punto del fiume, ma noi mi sa che chissà come riusciamo a bagnarci più volte nello stesso punto con la stessa acqua…ma forse si può imparare dall’acqua. L’acqua se un sasso, un salto, un…interrompe il suo corso, beh, l’acqua si ricorda di essere acqua e scorre (non riscorre).
Imparare dall’acqua e dal sole. Che sorge. Ogni giorno. Mica risorge (tra l’altro: dopo un eclissi che verbo si usa?). La natura fa tutto per la prima volta. Sempre.
C’è un solo ri che tengo oggi - domani magari qualcun altro lo aggiungerò ancora. Ma oggi, oggi tengo questo: ripigliarsi.
E mi tocca tenere anche ricordare! 
Una settimana lontana da tutti, in una casa isolata su un monte: solo teatro e un regista. E un giorno solo tanta voglia di piangere, tanto non riuscire a muoversi. Mi chiamò per cognome (non so perché, non ci chiamavamo mai per cognome) e mi disse: “Zingaretti, ripigliati!”.
Non mi chiese cosa avessi, non mi domandò se avessi bisogno di qualcosa, non si avventurò a consolarmi. Mi disse: “Ripigliati!”  
Eppur è una delle frasi che tengo più con me degli ultimi 10 anni.
Ripigliati. Riafferrati per la collottola. Riacciuffati. Prendi te stesso, occupa te stesso, occupati di te stesso, fai con te stesso. 
“Ripigliati!” vuol dire che puoi. 
Ricordarti chi sei, sii chi sei, e anche se il contesto è difficile, anche se ti fa male, almeno sarai tu lì, presente. “Ripigliati!” perché la realtà non ti logori, non ti smangi dei pezzi, facendoti abitare solo una piccola parte di te. 
“Ripigliati!”. E' quello che si può fare. Ed è già molto. E' tutto quello che serve perché la vita, come che sia, sia la propria.
INTRO le parole del cambiamento 
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SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza 
CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi 
COLLETTIVITA’http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita 
TEMPO http//land2008.tumblr.com/post/66269678395/tempo 
FALLIMENTOhttp://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento 
LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana 
ASSUNZIONEhttp://land2008.tumblr.com/post/66958769078/assunzione 
BENE COMUNEhttp://land2008.tumblr.com/post/67647853011/bene-comune
PAURA http://land2008.tumblr.com/post/68867187138/paura 
RESPONSABILITA’http://land2008.tumblr.com/post/69593966379/responsabilita

FATICARE http://land2008.tumblr.com/post/70288882015/faticare
CONTARE http://land2008.tumblr.com/post/77813320113/contare
FELICITA' http://land2008.tumblr.com/post/80262501795/felicita
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land2008 · 10 years
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Felicità
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Lo so, in italiano questa parola è imbarazzante, ma dimentichiamoci “il bicchiere di vino col panino” e proviamo ad andare oltre Albano e Romina.
Proviamo a recuperare questa parola e andiamo a prendercela dalle origini.
La parola sembrerebbe venire da Feo: produco. Catone scrive “arbor felix” per indicare una pianta fruttifera. Felice: fruttifero, fecondo, fertile. La felicità ha a che fare con la vita.  Forse non è un caso che come giorno della felicità si sia scelto il primo giorno di primavera.  Detto ciò, la vita non è solo proliferazione e/o filiazione. E fertile e fecondo non vuol dire solo quella cosa lì. La vita è quella cosa che a volte ci scoppia dentro, è quella cosa che a volte qualcuno provoca in noi e che a volte provochiamo noi negli altri. Quando ci tocca lo sappiamo benissimo cos’è. Anche la felicità.
Nella nostra società non so se ci sia tanta o poca felicità. C’è poca parola sulla felicità. Si parla di successo - economico o morale, il ben visto diciamo Si parla di dolore - dipendenze e ribellioni, o ribellioni, ricerca di sé, che finiscono in dipendenze Queste due estetiche si sferrano il loro reciproco attacco - e nella battaglia difenderemo sempre il dolore per principio, per sproporzione di forze. Ma la libertà dove sta? La vita dove sta? La vita tutto attraversa, ma c’è un luogo dove si consegna, malgrado qualsiasi dolore, e quel luogo è la felicità. C’è chi dice che la felicità è un istante. Io non sono d’accordo: la fecondità è un’attitudine, una disponibilità a generare e a farsi generare. La felicità è sempre, e si fa attraversare dal dolore. La felicità sa piangere senza tradire se stessa.
Nel successo c’è il godimento di sentirsi a posto.  Nel dolore c’è un godimento profondo, fatto di emozioni assolute che si pensa di non poter provare altrimenti. 
Ma di fatto a successo e dolore il piacere è negato; conoscono un piacere privato, privato tanto da essere privato del piacere stesso.
C’è poca parola sulla felicità e invece, per quanto sembri contraddittorio, in un periodo difficile, di crisi economica, di fatica di prospettive, questa parola è estremamente contemporanea. E’ la terza via. Avere come obiettivo niente meno della felicità, una posizione soggettiva, che rielabora e ricrea, che non subisce ma reinventa. La felicità non accetta traguardi prestabiliti, non aspetta, brucia; il suo orizzonte è il suo desiderio. 
Essere felici forse è semplice. Ma scegliere la felicità è un cammino che può essere tanto complicato, tanto doloroso a volte. E mai finito. Siamo naviganti e spesso passiamo di mare in mare, o a volte onde di altri mari ci raggiungono alte.
INTRO le parole del cambiamento 
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SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza 
CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi 
COLLETTIVITA’http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita 
TEMPO http//land2008.tumblr.com/post/66269678395/tempo 
FALLIMENTOhttp://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento 
LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana 
ASSUNZIONEhttp://land2008.tumblr.com/post/66958769078/assunzione 
BENE COMUNEhttp://land2008.tumblr.com/post/67647853011/bene-comune
PAURA http://land2008.tumblr.com/post/68867187138/paura 
RESPONSABILITA’http://land2008.tumblr.com/post/69593966379/responsabilita

FATICARE http://land2008.tumblr.com/post/70288882015/faticare
CONTARE http://land2008.tumblr.com/post/77813320113/contare
RIPETERE http://land2008.tumblr.com/post/80878808578/ri
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land2008 · 10 years
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Contare
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Cosa conta davvero nella vita?
Ecco; e se per esempio la smettessimo di contare?
Forse la questione è quella. Non pensare che tutto sia misurabile; e che sia la misura il criterio del giudizio.
Non hai soldi, devi chiedere aiuto. Ho capito. Non è facile, non è divertente. Però: rifiutati, rifiutati di sentirti anche scemo, in difetto, in vergogna. Se anche non fossi capace a far danè, se anche questa fosse una tua caratteristica, non è né peggio né meglio di altre. Ma tu davvero giudichi gli altri da queste cose? se “ce l’ha fatta” o “non ce l’ha fatta”? Almeno giudichiamo se ha fatto o non ha fatto; magari cose che non portano soldi, ma… Ha fatto o no? 
Invece di badare al successo.
Che poi, se è già successo, chi se ne frega.
Io voglio stare nel succede non nel successo.
E se cede, va bene: imparerò l’arte dell’equilibrio.
E se cede, va bene: cederò un poco anche io: bisogna essere morbidi, relazionali - nella contrattazione è così, si cede qualcosa in cambio di altro.
Cosa conta… che questioni! a parte che al massimo è chi conta, visto che quelli che contano decidono cosa va bene e cosa va male. 
Via il pallottoliere! Oppure lasciamoglielo; vogliono giocare con quello? Affari loro. 
Ma non stiamo a credere a quello che dicono.
E tu, invece, non darti al contare ma al raccontare. E certo che lo faccio anch’io: racconto (a me in primo luogo) la mia storia; racconto la storia di chi incontro, racconto gli intrecci, costruisco sensi, invento strade e direzioni. E dentro ci trovo desideri: cadono come stelle nel mio racconto e fanno scintille e mi accendono ancora. 
INTRO le parole del cambiamento 
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SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza 
CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi 
COLLETTIVITA’ http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita 
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FALLIMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento 
LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana 
ASSUNZIONE http://land2008.tumblr.com/post/66958769078/assunzione 
BENE COMUNE http://land2008.tumblr.com/post/67647853011/bene-comune
PAURA http://land2008.tumblr.com/post/68867187138/paura 
RESPONSABILITA’ http://land2008.tumblr.com/post/69593966379/responsabilita
FATICARE http://land2008.tumblr.com/post/70288882015/faticare
RIPETERE http://land2008.tumblr.com/post/80878808578/ri
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land2008 · 10 years
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Cornice
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“Italiani santi, poeti, navigatori”. “Ok, questo è uno dei frames possibili.” “Che?” “Dico, fai attenzione: se ti lasci incastrare da questa cornice, escludi tante altre possibilità che forse sono quelle che adesso ci servono”. “Ma se siamo questo, con questo dobbiamo fare” “Va beh, anche dandoti corda …santo non è solo chi subisce, anzi fior fior di ribelli si annoverano, da San Francesco in poi. Poeti, ok ma se la sensibilità resta un’astrazione è una bufala. Navigatori: ecco, si potrebbe passare dalla fuga dei cervelli …all’arte di galleggiare nella merda o addirittura a traghettarsi oltre queste difficoltà”. “Quindi restiamo santi, poeti e navigatori, ma reinterpretiamo il significato.” “Se vuoi. Ma dico anche non limitiamoci. Per esempio Italiani superficiali, ingegnosi, esteti: è un altro punto di vista. Sapere i difetti per evitare scivoloni e riconoscere le proprie virtù per arrivare a soluzioni.” “Ma non abbiamo stabilito che eravamo santi, etc?” “Hai una macchina foto? Allora: vedi quella panchina in centro alla piazza? fotografa i due anziani che stanno leggendo seduti. Vedi, ogni cosa è in relazione, ma lo sguardo seleziona, crea delle relazioni e ne esclude altre. Guardando questa foto sembra che la piazza sia tranquilla, mentre ci sono i bambini che giocano a pallone e le auto passano veloci sul lato nord. Se mi concentrassi su questi dettagli direi altro di questo posto e immaginerei di poterci fare altre cose.”
“Sai che con questa questione dei frame mi hai quasi convinto? Pensavo…in fondo anche la cultura è un frame, una cornice di riferimento” Digita un po’ di parole sul suo smartphone e poi mette il display in mezzo, in modo che possa leggere mentre lui declama a voce alta: "Cornice. Da koronis: qualsiasi cosa piegata e curvata”. “Vedi, lo dice anche l’etimologia: si tratta di una manipolazione”.
“Già: la cultura inquadra la realtà che viviamo; cultura-cornice che “taglia”, ognuna a suo modo… e a volte ciò che è educato per un popolo è maleducato per un altro”.
“Stai pensando agli Indiani per cui ruttare a fine pasto è segno di gradimento?” “Adesso ti metti a buttarla in vacca? Sono serio!” “E allora ti ascolterò seriamente”
“Beh pensavo che in fondo sono fortunato, ho un lavoro. Educatore in una comunità di disabili. Mi piace tanto. Non vado in vacanza, non compro carne, i libri li prendo in biblioteca, faccio attenzione a ogni spesa; non mi lamento, il mio lavoro mi piace. Ma divido l’appartamento con altre 3 persone, come ai tempi dell’università e invece ho 40 anni. La verità è che se ce la faccio è perché i miei genitori mi aiutano. È difficile. È una fortuna, ma è difficile da accettare. Perché nella cornice della mia cultura, che parla di indipendenza economica come sinonimo di maturità, io semplicemente non ci sono; sono fuori, escluso.
Ma se cambiassi cornice… per sopravvivenza, ma anche per orgoglio”.
“Hai stra-ragione: se la società cambia, deve cambiare anche la cornice. Il tempo è come lo spazio vale anche quando ci si sposta nel tempo: se vado in India dopo il pasto è educato ruttare.” “Ce l’hai con sto rutto libero…” “Ma sì, alleggerivo: quello che dico è che si potrebbe passare dall’ambizione dell’uomo che si fa da sé, a quella di uomo che fa quello che sa! fare e che se anche non lucra in sé, gli viene riconosciuto un valore…pensa al mecenatismo!” “Che tipo! mi sa! che ti stai allargando. ” Ma sì, quello che dico è che il ruolo, nella società, come nella famiglia, è dato dal contributo che portiamo, e il contributo sarà mica solo economico! è anche di pensiero, di arte, di affetti, di competenze” “Sì, di competenze… a volte poco retribuite. Però guarda, voglio provare a usare questa cornice e distribuirla in giro: forse così quando vengo aiutato potrò ringraziare invece di sentirmi a disagio; e forse smetterò di sentirmi in debito. E concentrarmi sul fare”. “Ma sai cosa? Forse soprattutto riusciremo ad allargare un po’ la prospettiva, perché una cornice troppo stretta, che esclude le persone, di certo non è quella di una società.”
INTRO le parole del cambiamento http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi COLLETTIVITA’ http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita TEMPO http//land2008.tumblr.com/post/66269678395/tempo FALLIMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana ASSUNZIONE http://land2008.tumblr.com/post/66958769078/assunzione BENE COMUNE http://land2008.tumblr.com/post/67647853011/bene-comune PAURA http://land2008.tumblr.com/post/68867187138/paura RESPONSABILITA’ http://land2008.tumblr.com/post/69593966379/responsabilita FATICARE http://land2008.tumblr.com/post/70288882015/faticare
CONTARE http://land2008.tumblr.com/post/77813320113/contare
RIPETERE http://land2008.tumblr.com/post/80878808578/ri
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land2008 · 10 years
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Faticare
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Che fatica: provare, tentare, sopportare il peso dei no, e portarselo dietro quel peso, mentre si cammina ancora, malgrado tutto. La conosco: quando si fanno le gite in montagna via via lo zaino si fa più pesante: alla borraccia, la giacca a vento, il sacco del pranzo, si aggiunge proprio quell'altro peso lì.
Fatica verrà da fato? No, per quanto non credo si possa pensare di vivere senza fare fatica, non credo sia iscritta nel destino. Cerchiamo: faticare, da fat, radice che indica venir meno, mancare (deriva da qui anche fame?); + igare forse derivato di àgere. 
Quindi la fatica implica un'azione (se no di cosa ci si stancherebbe?); e comporta un fermarsi - no, questo non è detto.
Fatica: la pena che si soffre e lo sforzo che si fa nell'operare. La fatica è bifronte.
Dicevamo: venire meno.
Se vengo meno io, vieni tu?
Ma qui ognuno pensa per sé.
Per gruppi.
Per interessi.
Tutti in difesa.
Giochiamo in difesa.
Ma così non si vince.
La fatica del rischio
Il rischio è uno scoglio (così dice l'etimo)
Il pericolo è una prova. Così è scritto sul vocabolario.
Ci spaventiamo di uno scoglio? Ci tiriamo indietro di fronte a un cimento?
Un po' sì, è che quello che mi affatica oggi è l'incertezza. Eppure lo so: la sicurezza è immobile, non è vita.
Leonardo notò che per camminare dobbiamo sbilanciarci. Lo usò per la sua teoria del volo.
Per andare avanti dobbiamo sopportare questo sbilanciamento, questo venir meno dell'equilibrio.
La fatica implica un'azione; e un venire meno.
Cammino; provo a farlo mettendo attenzione a ogni passo, per sentire il venir meno dell'equilibrio, e come il corpo lo recuperi, come quello sporgermi mi permetta di andare avanti. Andare oltre.
La fatica non mi spaventa. Sono fatto (e forse anche fato) per la fatica, per venir meno e riprendermi. E per andare.
E persino per volare.
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SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza
CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi
COLLETTIVITA’ http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita
TEMPO http//land2008.tumblr.com/post/66269678395/tempo
FALLIMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento
LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana
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land2008 · 10 years
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Le interviste di Phom
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Continuano le interviste di Phom (il progetto che Land ha lanciato quest'anno) ai fotografi internazionali e non.
Franco Pagetti/agenzia VII e inviato NYT - http://www.phom.it/franco-pagetti-2/
Giovanni Marozzini/freelance - http://www.phom.it/giovanni-marrozzini/
Paolo Verzone/agenzia VU - http://www.phom.it/paolo-verzone-2/
MiCamera/negozio specializzato in fotografia, Milano - http://www.phom.it/mi-camera/
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land2008 · 10 years
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Responsabilità
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È la parola più richiesta. E allora sia.
Ma non torna solo fra le mail dei suggerimenti; l’abbiamo utilizzata più volte in questo “dizionario”.
E forse questo ricorrere è indicativo: c’è bisogno di responsabilità e forse è una delle chiavi per uscire dall’empasse. 
Forse responsabilità può farci da abracadabra e risvegliarci da un incanto sonnifero.
Dice l’etimo: composto da respòndere, rispondere, più il suffisso bilem, che accenna alla facoltà di operare.
Rispondere. Beh, che in questo momento storico siamo di fronte a una domanda è evidente. 
Che noi ci troviamo continuamente di fronte a una domanda (sul nostro desiderio, sulle nostre aspettative, sulle possibilità etc) è sperimentato.
La vita stessa si affaccia a una domanda e si apre continuamente alla domanda.
Facciamo un passo indietro. Rispondere cosa significa?
Etimo: re-spondeo, e spondeo ha la stessa radice da cui viene sposo/a. 
C’è una relazione, un dire in seguito a quanto ha detto o fatto un altro (lo dichiara il “re” che implica un’azione precedente).
E c’è l’idea di impegno (spondere significa “impegnare la fede”). Impegno non coincide con promessa, ma ci dice dell’attenzione, della consapevolezza che dobbiamo metterci quando parliamo; della forza che hanno le parole e della serietà dell’atto di dare una risposta.
E allora con consapevolezza e serietà, rispondiamo.
Intanto a noi stessi. Su che cosa vogliamo essere; su quali valori vogliamo fondare il nostro comportamento e su quali costruire la società. 
E poi altre domande e altre risposte:
chi vogliamo difendere?
cosa riteniamo necessario e cosa no?
su cosa non possiamo transigere?
quanto siamo disposti a rischiare?
cosa distruggere e per costruire cosa?
che cosa siamo disposti a concedere per dare più spazio e più risorse ad altri?
Domande e risposte mobili, che sappiano rinnovarsi guardando la vita.
Respons-abile. 
Abile a rispondere.
O che risponde, e poi si fa abile a farsene qualcosa di questa risposta, a metterla in atto.
Ma in fondo, quando si risponde, se lo si fa davvero, con presenza, in modo capace, allora certamente l’azione verrà.
Il punto è che siamo abili.
Dobbiamo solo convincerne.
Dobbiamo solo prenderne coscienza.
Che quando diciamo il contrario, quando facciamo il contrario, stiamo solo venendo meno alla nostra respons-abilità.
  La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati
la nostra paura più profonda è di essere potenti oltre misura.
È la nostra luce, non il nostro buio che ci fa paura.
Noi ci chiediamo: "Chi sono io per essere così brillante, così grandioso?
Pieno di talenti, favoloso?"
In realtà chi sei tu per non esserlo?
Tu sei un figlio di Dio.
Se tu voli basso, non puoi servire bene il mondo.
Non si illumina nulla in questo mondo se tu ti ritiri, appassisci.
Mandela
  P.S. Un grazie a Rossana e a Marco che hanno suggerito la parola
  INTRO le parole del cambiamento http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana
SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza
CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi
COLLETTIVITA’ http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita
TEMPO http//land2008.tumblr.com/post/66269678395/tempo
FALLIMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento
LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana
ASSUNZIONE http://land2008.tumblr.com/post/66958769078/assunzione
BENE COMUNE http://land2008.tumblr.com/post/67647853011/bene-comune
PAURA http://land2008.tumblr.com/post/68867187138/paura
FATICARE http://land2008.tumblr.com/post/70288882015/faticare
CORNICE http://land2008.tumblr.com/post/76526697691/cornice
CONTARE http://land2008.tumblr.com/post/77813320113/contare
RIPETERE http://land2008.tumblr.com/post/80878808578/ri
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land2008 · 11 years
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Paura
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La paura fa novanta.
Ma pensa te: un numero così alto; e invece a me la paura toglie; toglie sempre, e toglie quasi tutto. 
Toglie anche quello che resta, perché non riesco a più a usarlo - tanto mi lascia immobile, paralizzata.
Ma paura di che? 
Perché la paura prevede un oggetto da cui scappare. 
Faccio l'elenco? La crisi, la mancanza di lavoro, la difficoltà a trovarne di nuovi, l'impoverimento dei servizi sociali, la sanità con pochi fondi, le pensioni sempre più basse...continuo? No, solo per chiarire che di oggetti mi sembra me ne diano in continuazione.
Se studi prendi voti alti; se fai le mosse giuste e lavori sodo avrai successo; tutto in logica conseguenze, nessun rischio.
Dicevano così. E per un po' ha funzionato: circa 20 anni di illusione, non necessariamente di felicità.
L'inseguimento della sicurezza spesso, anche se non sempre, ha prevalso sulla domanda circa il desiderio: cosa voglio fare? chi voglio essere? dove mi sento spinta da dentro?
Questo è un territorio che ha a che fare col rischio per natura, con l'instabilità della mancanza, con la precarietà dell'azzardo di scommettere su di sé, che è poi l'unica scommessa possibile.
La paura blocca; eppure l'incertezza è anche la nostra libertà: è il vuoto che sta davanti a noi e che permette di mettere lì il nostro passo. Nostro e non che vada a colmare un'impronta già esistente, cercando di far combaciare un nostro pezzo con uno spazio già formato, manco fossimo a quei test logici con triangoli, cerchi e quadrati.
Non ci sono forme socialmente approvate e retribuite a cui allinearsi; da oggi ci sono obiettivi condivisi in cui ci metto il mio. E per capire quale mio, recupero la fiducia in me; e guardo chi sono e cosa so fare, mi guardo bene per ripartire da questi miei piedi. 
"Ma non senti il TG?" 
"E cosa devo fare: votarmi all'obbedienza verso i telegiornali?" Ob-audire: ascoltare dinnanzi. Sto lì davanti e ascolto; ascolto attenta, di fronte. Per poi eventualmente dis-obbedire: mi sposto da quell'ascolto e da quella posizione, se le parole che arrivano sono false, pericolose, mortifere.
E allora alle parole dei media io disobbedisco.
A questa descrizione di un paesaggio di sole macerie, che incute paura anche in chi potrebbe e dovrebbe invece impegnarsi a dare nuova linfa a questo tempo.
C'è chi ha tutti i diritti di avere paura, perché la situazione in cui si trova è sgretolata e senza appigli, perché la capacità di ascolto e accoglienza che trova intorno a sé è frammentaria. La società ha il dovere di occuparsi di queste persone. 
E di dosare le parole, per dare modo agli altri di costruire opportunità per sé e per gli altri. In un mondo di paura non c'è spazio neanche per la realtà. Si pensa di descrivere oggettivamente e invece si smuovono sentimenti che moltiplicano le percezioni, e deformano uno scenario che si popola di fantasmi e si passa il tempo ad aspettare la catastrofe, si passa il tempo ad avere paura invece di affrontare singole oggettive realtà che a mano a mano si incontrano.
Già: la realtà va recuperata e guardata. Per capire cosa è grave e cosa no, cosa funziona e cosa no, che risorse ci sono e quali no.
La lamentazione fine a se stessa mi depaupera le energie ed è un'ulteriore povertà, complicata e che non voglio. paura, povertà...hanno delle assonanze queste due parole.
"Ma sai quanto tempo che non faccio una vacanza?"
"Non ricordo viaggi alle Maldive nei racconti che mi faceva mia nonna; ma ricordo una donna felice". 
"Sì, però, è un tornare indietro". 
Questo? Siamo sicuri? 
Io temo che avanti e indietro siano concetti in sé fuorvianti. Preferisco pensare a questioni tipo "essere", "libertà di essere e di benessere"; a un'istruzione  accessibile a tutti e a una sanità che non sia business. E queste cose dipendono dai soldi, ma anche da una visione di società e da come ogni singolo decide di fare il suo lavoro, e da un po' di etica che non è morale né moralismo, ma consapevolezza del proprio ruolo e delle conseguenze di quello che si fa. E per queste cose sono disposta ad arrabbiarmi, a combattere, invece di farmi paralizzare dalla paura con cui i media cercano di anestetizzarci, perché la paura è più facile da gestire, la resa dolorosa crea meno problematiche di una determinata coscienza di ciò che si vuole per sé e per la società di cui si fa parte.
Penso, parlo e scopro che più divento soggetto attivo, e meno ho paura.
E' faticoso; ma questa è già un'altra parola.
INTRO le parole del cambiamento http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana
SENZA http://land2008.tumblr.com/post/64104295721/senza
CRISI http://land2008.tumblr.com/post/64781588017/crisi
COLLETTIVITA’ http://land2008.tumblr.com/post/65418384142/collettivita
TEMPO http//land2008.tumblr.com/post/66269678395/tempo
FALLIMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63729862123/fallimento
LICENZIAMENTO http://land2008.tumblr.com/post/63544658738/le-parole-del-cambiamento-un-appuntamento-a-settimana
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BENE COMUNE http://land2008.tumblr.com/post/67647853011/bene-comune
RESPONSABILITA'  http://land2008.tumblr.com/post/69593966379/responsabilita
FATICARE http://land2008.tumblr.com/post/70288882015/faticare
CORNICE http://land2008.tumblr.com/post/76526697691/cornice
CONTARE http://land2008.tumblr.com/post/77813320113/contare
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