[The little things? The little moments? — They aren't little.
-Jon Kabat-Zinn]
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L'italiano lo abbiamo imparato a scuola. Fino ad allora io e mia sorella parlavamo una specie di lingua nostra, un miscuglio fra il tedesco di mia madre ed il siciliano di mio padre. Che in realtà, non era neanche tedesco, ma un idioletto nato in Transilvania nelle regioni che per secoli sono appartenute all'impero austro-ungarico. È la condizione naturale di chi nasce bilingue, il bagaglio di parole è limitato e pronunciato in maniera scorretta.
In questa foto siamo sul fiume che scorre in Maramures, una regione dai boschi compatti e profondi, col cielo talmente basso e gonfio di nuvole che sembra sia fatto di lana. I ritmi sono lenti, i costumi e le tradizioni fermi da qualche parte nel tempo, senza contaminazioni di modernità. Infinite file di steccati chiudono piccoli mondi di legno, con i tetti tanto scricchiolanti da sembrare cose vive.
Mescolavamo le parole, ed i suoni diventano storie. Colapesce si confondeva con gli esseri che scatenavano tempeste di vento contro gli avari, Polifemo si perdeva nei boschi insieme a fate dai capelli rossi con i campanelli alle caviglie.
Nel lungo termine le difficoltà linguistiche sono diventate accoglienza, e le parole si sono aperte a culture e sentimenti lontanissimi, abbracciandoli.
Per portare avanti le cose belle serve pazienza.
#maramures #transilvania #pensodunquesono
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by evakosmasflores http://ift.tt/1RrNPDv
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Ho guadagnato la mia quota di bellezza giornaliera durante il viaggio.
I miei punti di rifermento sono strade, fiori che bucano l'asfalto, palazzi ad angolo. Al 42 di via Diaz mia nonna guardava crescere con cura gerani rossi.
Qual è l'angolo di mondo che sentite vostro?
#mountetna #instaetna #path #diariodiviaggio #visitsicily #landscape #calmfluencer #foggy #seascape #stradesiciliane #nuvole
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