Ti sto dedicando tutto questo che poi non ti amo neanche, forse per te non è così, ma anche se fosse io ci ho provato ad accontentarmi di te, perché oramai è troppo tardi per tirarmi in dietro o forse non ne ho il coraggio. Resta il fatto che io ora sono qua, con la consapevolezza se pur recente del fatto che io oramai provo sentimenti repressi al limite quasi da non esistere più... E solo un mix di rabbia e rimpianto, ma forse c'è anche un po' di speranza, pure se sembra più un'idea fantastica. Ho capito che potrei urlarti in faccia che non fai bene come fai e potresti non cambiare. Mi hai insegnato molto, perché io avrei fatto di tutto pur di accontentarti e di farmi amare, perché si, è vero che oggi io per te non provo più nulla, ma non è detto che in passato non abbia cominciato a provare qualcosa che sarebbe potuto diventare grande, ma che hai deciso di uccidere. Di certo non è colpa tua se sei fatto così e non ti chiedo di cambiare, però non mi addossero' alcuna colpa stavolta.
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“Colui che non ha imparato a dire «Lei e nessun'altra», sa forse che cos'è l'amore?”
Van Gogh, lettere a Theo, 9 luglio 1881 (via arvtisticfra)
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Ho fatto caso che scrivevo meglio quando i sentimenti erano più veri, quando le parole in rima non erano a caso ma erano sentite, quando la notte abbracciavo il cuscino credendo fosse te, quando mi consolavo con le lacrime, quando mi mancavi veramente e mi apprezzavo perché sapevo che tu lo facevi. Non dico che questo mi abbia fatto bene, però era tutto molto vero, mentre ora sono assolutamente convenzionale e perennemente insoddisfatta di una vita conveniente ma che non mi appartiene. Questo mi fa bene, ma non mi fa sentire bene. Ai limiti mi consolo pensando che questo sia l'unico modo per preservare quel minimo di pudore che sto cercando di salvare
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Fumo una sigaretta
Ammiro il fumo con amarenzza
La nicotina ha forse lo stesso effetto di una tua carezza ?
(via apatia69)
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Ma da me cosa ti aspetti ?
Guardo il cielo con gli specchi
Rapito dagli spettri
Ti allontani
o mi aspetti ?
(via apatia69)
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Portami a vedere com'è essere felici
Un sorriso stentato mette le sue radici
(via apatia69)
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Ma io,
Tutti i buoni principi,
Gli ideali,
Li seppellisco.
(via apatia69)
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Quelli che voi definite folli
Non sono altro che normali persone
Che vanno oltre l'immaginario comune,
È questo che le rende speciali
(via apatia69)
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Scrivo frasi disconnesse
Ho l'umore variabile
No, non sono bipolare,
Sono solo stravagante
(via apatia69)
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La voce tremante
I pensieri vaganti
Le canzoni d'amore che ci fanno piangere
(via apatia69)
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Non crederti inferiore,
Sono solo presentimenti.
Sei superiore in tutti
i sensi, alzati e rifletti.
(via apatia69)
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L'arte di essere unici
Come miliardi di persone
Qui distinguersi è diventata un'illusione
(via apatia69)
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È che siamo stanchi
E andiamo di fretta.
E che siamo amati
Ma giudicati in fretta.
Con questa etichetta
Mollarti è un’ impresa
E mai come ora
La mia vita è pura indecenza
(via apatia69)
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Alle volte ti ritrovo tra i sogni d'un futuro.
Immagino quel che è stato ma che non hai voluto.
A rincorrerci per strada
Come sperduti nell'anima.
Io so, poi mi pensi
In preda alle mie assenze
(via apatia69)
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Sorrido stile paralisi facciale
È stato molto più facile farsi del male.
Divisi dal mare
Con il cuore a cui badare,
Con le lacrime infinite
E le anime sfinite
(via apatia69)
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Forse troppo lenti a comprendere la vita.
Illudiamo di sbrigarci… ci accorgiamo che è finita
(via apatia69)
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Evoluzione di un sentimento in continua espanzione
Non sono mai stata in grado di sopportare questa pressione
Tu dici che avremmo bisogno di una separazione
Ma io ripeto che sarebbe solamente un esagerazione
(via apatia69)
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