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A cosa serve la formazione? Poi non cambia nulla(!)(?)...
A cosa serve la formazione? Poi non cambia nulla(!)(?)…
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Questa domanda rappresenta lo scoglio più difficile per me che mi occupo di formazione.
Non è un dubbio, bensì un bagaglio pesantissimo nella mente di chi la pronuncia e rappresenta il non-moto, la volontà di non muoversi, aspettando che sia il mondo a cambiare attorno a loro.
La sfida, in aula, è quella di rimettere in circolo l’energia e la voglia di fare, non per l’azienda, non per i clienti,…
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A cosa serve la formazione? Poi non cambia nulla(!)(?)...
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Questa domanda rappresenta lo scoglio più difficile per me che mi occupo di formazione.
Non è un dubbio, bensì un bagaglio pesantissimo nella mente di chi la pronuncia e rappresenta il non-moto, la volontà di non muoversi, aspettando che sia il mondo a cambiare attorno a loro.
La sfida, in aula, è quella di rimettere in circolo l’energia e la voglia di fare, non per l’azienda, non per i clienti,…
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Esiste una nuova via per il Personal Branding: una riflessione che nasce dagli Psicologi
Esiste una nuova via per il Personal Branding? Non tutti siamo fatti per stare così al centro e per gli psicologi sono i clienti il focus d'attenzione!
L’approccio della lead generation e del Personal brandingspesso si associa ad una visione quantitativa: raccogli tante più persone o meglio contatti e poi fanne il bersaglio della tua comunicazione: in un grande mucchio troverai dei follower. Questo non significa condividere contenuti di scarsa qualità, ma di ampliare il più possibile il proprio cerchio d’azione per raccogliere più persone…
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Il leader alla guida del gruppo e di se stesso.
Il leader alla guida del gruppo e di se stesso.
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I grandi leader a volte non sono quelli che vi aspettereste. Durante i corsi di formazione capita che ci sia qualche persona delusa da un scarso avanzamento di carriera, spesso per la mancanza di un team da gestire. Eppure sono persone preparate, da tutti considerati validi ed esperti della materia, ma allora perchè? Perché il leader è colui che fa avanzare a scapito a volte, anche di se stesso.…
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C'è un #tempo per tutto, basta che decidiamo di prendercelo. Qualcuno penserà di perdere un treno o una scadenza, ma spesso è solo l'abitudine di vivere in un turbinio. Il tempo più bello della giornata è il momento serale in cui #spengoilcellulare, tutto viene rimandato a #domani! Posso concentrarmi sul presente e non è mai "morto nessuno", non ho perso lavori, nè amici, ma ho guadagnato del tempo! #vivipap #tempopermestesso
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Il carnevale è la festa dell'#allegria. Un'emozione che ci fa sentire spensierati senza pensare a cosa ci riservi domani. Una maschera non è solo un modo per non farsi vedere, ma anche il primo passo per sentirsi allegri.⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ #educazioneemotiva #allegria #maschere #carnevale #pap
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Riconosciamoci i punti di forza oltre alle nostre debolezze, altrimenti gli altri non li vedranno mai. Quindi oggi #miprendounmomento e penso ai mie #talenti? #vivipap #autostima #autoefficacia
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La creatività nel problem solving: qual è il legame?
La creatività nel problem solving: qual è il legame?
Il problem solving è una delle soft skills più ambite nell’ambito lavorativo, ma spesso dietro a questa parola (usurata) si nascondono idee poco chiare. Aggiungiamoci la creatività e le interpretazioni si moltiplicano a dismisura.
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Le parole in inglese purtroppo per qualcuno sono una moda o un tentativo di abbellire la propria immagine, ma non c’è nulla di più imbarazzante del non sapere…
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Un solo oggetto, tante #passioni! La giornata rivela sorprese a chi le sa apprezzare. #sushi #manga #Giappone #kappalab
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piccola riflessioni sui bisogni volti al digitale!! #marketingdigitale #bisogni #maslow #commercianti
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Pasteur la sapeva lunga sulla #creatività, non a caso è stato l'autore di scoperte che hanno avuto una rilevanza mondiale. In questa frase ha sintetizzato ciò che le neuroscienze hanno delineato oggi attraverso numerosi esperimenti. Una mente deve essere preparata, ma deve essere lasciata libera di ispirarsi anche da ciò che apparentemente non è in linea con il problema da risolvere. #lasciatiispirare e fidati del tuo cervello in azione. Oggi #miprendounmomento e vago alla ricerca di stimoli nuovi. #vivpap
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Quando ti senti giù, guarda in faccia la #felicità
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Quella che vedete è una molecola di miosina che sta portando endorfina su un filamento neurale nella parte interna della corteccia parietale cerebrale che suscita sentimenti di felicità.
State cioè guardando, letteralmente, la felicità!
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Diciamo spesso ai bambini che devono imparare dai grandi osservando, ma questo forse lo dobbiamo recuperare dall’infanzia: la caparbia tenacia di andare avanti nonostante l’errore. Aggiungiamo un pizzico della strada fatta da adulti: l’analisi di ciò che è andato storto e di cosa invece ha funzionato e la pacca metaforica sulla spalla che suona come un: “se non mi ha ucciso, mi ha reso più forte!”, ma come?
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#felicità è un' esplosione di primavera. #emozioni #vivipap
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Best Way to Recognize Emotions in Others: Listen
If you want to know how someone is feeling, it might be better to close your eyes and use your ears: People tend to read others’ emotions more accurately when they listen and don’t look, according to research published by the American Psychological Association.
“Social and biological sciences over the years have demonstrated the profound desire of individuals to connect with others and the array of skills people possess to discern emotions or intentions. But, in the presence of both will and skill, people often inaccurately perceive others’ emotions,” said author Michael Kraus, PhD, of Yale University. “Our research suggests that relying on a combination of vocal and facial cues, or solely facial cues, may not be the best strategy for accurately recognizing emotions or intentions of others.”
In the study, which was published in APA’s flagship journal, American Psychologist®, Kraus describes a series of five experiments involving more than 1,800 participants from the United States. In each experiment, individuals were asked either to interact with another person or were presented with an interaction between two others. In some cases, participants were only able to listen and not look; in others, they were able to look but not listen; and some participants were allowed to both look and listen. In one case, participants listened to a computerized voice reading a transcript of an interaction — a condition without the usual emotional inflection of human communication.
Across all five experiments, individuals who only listened without observing were able, on average, to identify more accurately the emotions being experienced by others. The one exception was when subjects listened to the computerized voices, which resulted in the worst accuracy of all. (An audio sample of the computerized voices, which features two college-age women teasing each other can be listened to online.)
Since much of the research on emotional recognition has focused on the role of facial cues, these findings open a new area for research, according to Kraus.
“I think when examining these findings relative to how psychologists have studied emotion, these results might be surprising. Many tests of emotional intelligence rely on accurate perceptions of faces,” he said. “What we find here is that perhaps people are paying too much attention to the face — the voice might have much of the content necessary to perceive others’ internal states accurately. The findings suggest that we should be focusing more on studying vocalizations of emotion.”
Kraus believes that there are two possible reasons why voice-only is superior to combined communication. One is that we have more practice using facial expressions to mask emotions. The other is that more information isn’t always better for accuracy. In the world of cognitive psychology, engaging in two complex tasks simultaneously (i.e., watching and listening) hurts a person’s performance on both tasks.
One implication of this research is simple, according to Kraus.
“Listening matters,” he said. “Actually considering what people are saying and the ways in which they say it can, I believe, lead to improved understanding of others at work or in your personal relationships.”
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Un oggetto, un simbolo, un ricordo, solo un monile espressione di vanità. Un anello così come una parola può comunicare tante cose, allora perchè non ammettiamo qualche volta di non aver compreso e facciamo un passo indietro per entrare davvero in comunicazione con un'altra persona? #vivipap #anelli #comunicazione #discomunicazione
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