Tumgik
#vabbè magari un po' sì
omarfor-orchestra · 2 years
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si ma così mi sa davvero di troppo onestamente? non controlla nessunə? sembra seguita da unə dodicenne 😬
È palesemente seguita da unə dodicenne
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luluemarlene · 3 months
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Sta sera incontro l'uomo del deserto, chiamato così perché l'ho conosciuto quando era in missione in Afghanistan, bloccato là un anno, a causa del covid
È un soldato infatti , e sì ho un debole per le divise 😅 e non solo perché sono eccitanti ma perché volevo fare il soldato e per una serie di ragioni..
niente, sono un civile.
Comunque, torniamo a noi
Ci siamo scritti per anni e divenuti amanti per qualche mese, poi finita per mio volere
Nessuna mira godereccia mi ha pervasa per questa serata perché siamo rimasti buoni amici, o almeno così me la racconto
Il soldato ha fatto tutto il normale percorso per l'elaborazione del lutto/rottura/separazione :
negazione, rabbia, elaborazione , depressione e accettazione
Da manuale proprio!
Ricordo ogni singolo passaggio e se non fosse che capisco e conosco a memoria sto merdoso travaglio, credo che avrei organizzato una spedizione punitiva con tutti i peggiori ceffi che conosco, per fracassare ogni suo singolo ossicino.
E io qualcuno lo conosco eh!
Mi ha fatto paura in un paio di occasioni e infinita tenerezza in altre, ma ho avuto ragione ad attendere pazientemente : era solo chiacchiere e distintivo e adesso è nella fase in cui dice "... come ero scemo eh, mi redo conto di aver esagerato, ma sai la mente umana..." E attacca con dei soliloqui che ascolta solo lui, appunto, dove cita nomi di pensatori sepolti da anni.
Da Eraclito a Kant fino ad arrivare a Galimberti, che si starà toccando le palle visto che è vivo 😅
Ha una laurea in filosofia che mi fa venire il mal di testa..
Bla bla bla..
Comunque, nonostante tutto io voglio bene all'uomo del deserto, si era innamorato e mi aveva fatto sentire speciale o ricordato come ci si sente quando lo si è per qualcuno
Vabbè, provo a non divagare eh!!
E quindi, tutta sta manfrina?
Perché sta notte, tanto per cambiare non dormivo, e ho pensato, non al soldatino e a come sarà rivederlo dopo 2 anni,
ma a Lui
Lui, chi?
Lui Lui
l'Oreste, dal nome inventato più brutto del mondo, se pur nome mitologico, figlio di Clitennestra e Agamennone ( ma andrò a controllare, potrebbe essere una gran cazzata )
Ok, ok, adesso le divagazioni sono davvero insopportabili
Cazzo c'entra Lui? Eeeh c'entra! perché ho pensato/sognato che sarebbe stato fico scrivergli e chiedergli di vederci nel parcheggio sotto il suo ufficio, dove una delle tante volte gli ho succhiato il cazzo così poeticamente che quando ho alzato la testa dalle sue gambe ero Beatrice e lui Dante ❤️
Lo so, cazzata pure questa , infatti mai succhiato un cazzo poeticamente, anzi, i versi che gli piaceva farmi fare sembravano piu quelli dell'Idraulico Liquido dentro allo scarico intasato
Presente?
Altro che poesia!
Comunque! L'idea era quella di vederlo un po' prima dell'incontro , ma solo per fagli strofinare il cazzo in mezzo alle mie cosce, frugando tra il pelo, senza nemmeno entrare, solo sfregarlo, sul pube, sul clitoride, con il rischio di incendiare tutto e guardargli mettere la bocca a forma di piccola "o", come fa ogni volta che sta godendo ( magari è uno dei falsi ricordi che ho, ma chiessenefrega, è il mio sogno lucido, ci faccio un po' che cazzo mi pare )
Il membro turgido infilato lì al calduccio, con le mutandine leggermente abbassate e poi guardarlo godere ed esplodere sulla stoffa interna, e lasciare una bella macchia biancastra e appiccicaticcia
Madonna, mi bagno come una puttanella
Poi risistemo le mutande e dall'esterno schiaccio bene il tutto sul pelo nero
Piccoli movimento circolari per fare in modo che la sua essenza arrivi alla mia pelle e gli odori si mischino a creare la fragranza che mi accompagnerá tutta la sera.
Lui sarà con me, sentirò le mutandine bagnate, l'umido ad ogni movimento, e penserò
"perché nn mi sono fatta sborrare in culo che così mi colava tutto giù per le cosce ad ogni passo... " e cristodio, adesso vado a prendere vibrox e me lo pianto anche nelle orecchie perché con sti pensieri, all'uomo del deserto, gli tocca buttarmelo e non si può, che poi mi devo sorbire altri 2 anni di colpe e angoscia con Heidegger e compagnia bella!
Dai, vado.. Sarà una giornata faticosa
Cià.
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kon-igi · 5 months
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E ADESSO È IL MOMENTO DELLA RECENSIONE
Finalmente mi è arrivato e sebbene ne avessi già letto in anteprima la bozza posso finalmente parlarvi di NEL GNOME DEL PADRE, il primo romanzo di Matteo Jamunno aka @yomersapiens
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Senza fare alcun spoiler sulla trama posso dirvi che è
UN PREZIOSO PEZZO UNICO
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ELEVERÀ IL VOSTRO SPIRITO
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VI SCONVOLGERÀ
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E ARRIVANDO AL MOMENTO GIUSTO
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VI PROTEGGERÀ DAI COLPI DELLA VITA
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SEPPUR CON QUALCHE SORPRESA INASPETTATA
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Per il resto posso solo riportare le raccomandazioni dell'autore
Scrivetemi, così ve lo spedisco e vi faccio pure una dedica e ci metto dentro qualche pelo di Ernesto. Se invece vi vergognate di scrivermi e lo volete ottenere a mia insaputa beh fate pure, lo potete trovare un po’ ovunque. Qua il link alla casa editrice, diciamo quello ufficiale. È presente anche nel catalogo Feltrinelli IBS quindi che figata, andate in una libreria e ordinatelo da lì che magari crea attenzione e qualcuno mi caga. Noto ora che è già col 5% di sconto. Cioè manco è uscito e già c'è lo sconto. Ho capito, pure sto mese si mangia solo zuppa di cavolo. Vorrei dire che non mi causa rodimento di culo, ma lo trovate anche su Amazon. Non ha abbastanza soldi Bezos, no. Si prende pure la percentuale sul mio libro. Se avete Kindle o cose così, vi basterà fare una breve ricerca scrivendo il mio cognome, Jamunno, e lo troverete. Non so perché col titolo del romanzo non funziona subito ma vabbè, è la prima volta che il mio cognome inusuale serve a qualcosa. Poi boh, se volete scrivermi per parlarne, lo avete letto e volete chiedermi cose o insultarmi, mi piacerebbe molto dato che mi sento sempre solo.
Ah sì, giusto... c'erano pure i peli di Ernesto il Rosso Micio
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e la dedica <3
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Siate i mecenati di questo giovane scrittore esordiente e già che avete le dita sullo schermo rebloggate gentilmente per pubblicizzarlo.
Grazie <3
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suburbandogsclub · 9 months
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Houston, abbiamo un problema
Mancano tre ore all’atterraggio e no, non si tratta di una capsula interstellare che si sta per schiantare contro un meteorite o ha appena riscontrato un’avaria al motore oppure mettete un altro scenario hollywodiano a vostro piacimento. Però a me pare lo stesso così.
Per quanto mi riguarda in effetti il primo pensiero che ho fatto è stato “ma tu guarda quest’essere fu quadrupede oggi bipede che ti combina”. Arrivare a violentare così tanto la psiche con un’esperienza disumana, 10 ore confinati in uno spazio microbico di nostro signore pianeta, però vivere questa prigionia con Lisa goodmorningMrFedericotodayIwilltakecareofyouandyoucanbetyouregonnaloveit, una poltrona che è meglio del letto di casa mia e una libreria multimediale che Hal 9000, per quanto avanzato, non proponeva di certo, almeno non coi sottotitoli poi non so, magari i contenuti anche sì. Perché si lorsignori, questa bottiglia vi arriva direttamente dalla primissima classe di una tratta intercontinentale direzione Houston, il che mi porta a condividere il mio secondo pensiero che ho fatto, e cioè “vabbè ma violentare la psiche umana cosa?? Che ti vengono a portare un drink ogni mezzora e tu pezzente ti sei pure riempito l’acqua in bagno al gate come l’ultimo degli accampati”.
Ma non c’è da scherzare, io il messaggio a Houston lo lancio lo stesso perché questa condizione di parvenu del lusso aka infiltrato no global nel reame del capitalismo un po' mi definisce in maniera univoca, un po' acuisce il disagio. Quindi questo lancio di molotov più che message in a bottle ha la sua genesi proprio qui, nell’epicentro di quella che United Airlines ha concepito come un sogno, dove i messaggi di sicurezza sono un corto da Sundance, dove devi stare attento a non sporcarti con salmone e tenderloin, dove gusterai un sundae che al settimo cielo non ti può portare, visto che già ci sei, ma all’ottavo o al nono si, visto che ormai sky is not the limit anymore, (e io manco sapevo che cazzo era un sundae ma ora so che è una cosa per cui ci si potrebbe effettivamente impegnare a credere a nostrosignore e fare tutta quella manfrina del ringraziamento, espiazione, liturgia ecc. ecc) e dove non si sente la puzza di quelli della seconda classe, cioè la mia 364 giorni all’anno, caratterizzata dalla tipica fragranza con note di lampone e malessere.
Ma questa è solo una parentesi, perché, che uno stia in prima classe, seconda classe, in cabina di pilotaggio o in stiva, il fatto è un altro, e questo, sì, giustifica la richiesta di collegamento col campo base, o se volete manifesta in tutta la sua pienezza il dramma di un volo intercontinentale, dunque al di là del sapore da esperienza divertente che non farò mai più, che ovviamente è già stata ampiamente documentata molto meglio di me e anni fa.
Il fatto Federì, il fatto qual è.
Il fatto è che hai voglia a dopare Netflix di contenuti offline, hai voglia a mettere a soqquadro Spotify e calcolare i tempi da coprire al centesimo con la libreria scaricata, hai voglia a studiare il catalogo dello schermo nel seggiolino (pardon, sofa, dei veri artigiani della qualità l’avranno progettato), e questi capitalisti le hanno studiate proprio tutte, pure per gli snob come me, visto che ci hanno dedicato la categoria film “Indipendenti”, o i live di Ziggy Stardust e Carole King, voi che fata i Masanielli di sta cippa e poi ci vediamo al gate, e vi trattiamo come il nostro bottino più pregiato, vi coccoliamo alla morte perché siete stati i più difficili e noi volevamo proprio voi a bordo. Nulla di tutto ciò impedirà a voi, gentili passeggeri, di trascorrere 10 (anzi, ci hanno tenuto a precisare, 9.59) ore in completa giustapposizione a voi stessi, in balia di un rumore bianco che prende i connotati dei portentosi motori del 777 e del getto voluminoso di pensieri che affollano la vostra testa, o magari la mia, e che hanno giusto il tempo di sputarsi contro uno specchio quando ne incontrano uno e rifiondarsi al doppio della velocità di nuovo dove erano prima, anzi più ingrovigliati, più incastrati, e a ogni giro più profondi, come un chiodo che prende martellate a un ritmo regolare, incessante e nella superficie affonda, affonda, affonda…
Attenzione, idea! La contrapposizione come coping mechanism, dice la mia testa, cioè uno specchio riflesso bambinesco mascherato da psciologia young adult ma da bar, basta poco per crederci, e, dopo aver pagato un altro biglietto, si sale sulla nuova giostra, che sembra più facile. Ho detto “sembra” quindi non la tiriamo per le lunghe, l’idea è un boomerang. Mi dico, “vabbè non è la nave dei pirati che quasi fa il 360 e dura 10 ore, più le macchine a scontro”. Sì, la giostra che il mio coping mechanism ha ideato è quindi un volo più semplice, un’ora scarsa, in una terra nota in cui si parla la lingua di questo rantolo. C’è pure uno scenario più o meno inquadrato: sole sole, tanto sole, ma è un sole maligno e crudele, teatro (ah mai parola fu più centrata!) del dramma che già vedo consumarsi davanti ai miei occhi, e a cui mi preparo, ben consapevole che le macchinine si sono in realtà trasformate in bolidi da Formula 1, senza protezioni dii gomma, e io sto solo prendendo il fiato finchè il respiro si blocca, proprio come durante un tuffo da 3 metri o esattamente prima dello scontro alle giostre. L’impatto non è questione di se, ma quando.
Houston.
Houston.
Houston, credetemi: ho bisogno di atterrare. 
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jazzluca · 3 months
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ULTRA MAGNUS ( Commander ) Studio Series 86 21
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Ammetto che, alla notizia dell'uscita di questo Studio Series 86 ULTRA MAGNUS, non è che ho fatto tutti sti salti di gioia, dato che a mio avviso la classe Commander in cui l'hanno proposto è un bel po' sprecata, salvo poi eventualmente non riempire di ciccia ( ovvero gimmick ed accessori ) le eventuali lacune di massa del giocattolo, obiettivo però qui non del tutto raggiunto.
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Infatti il problema principale con il ROBOT è che contemporaneamente troppo grande e troppo piccolo!! ^^' Troppo piccolo per essere un Commander, sfigurando vicino agli altri suoi colleghi Generations non solo per altezza ma anche per massa, ma troppo grande come scala vicino agli altri Voyager e Leader vari sinora usciti.
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Per quanto fedeli al G1 solo nella modalità robotica assemblata, i 2 precedenti Magnus di War for Cybertron sono perfetti in scala con gli altri Generations, dato che sono una testa più alti di un Prime ma più bassi di un Dinobot, che nei cartoni Grimlock e soci sovrastavano abbondantemente un Optimus mentre Magnus era rappresentato non così alto rispetto a Rodimus.
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Ora invece per forza di cose Magnus si ritrova a torreggiare abbondantemente sugli altri Voyager ma sopratutto ad essere mezza testa più alto dei Dinobot, senza contare l'esagerata ampiezza delle spalle, unico effettivo difetto estetico del robot, bisogna ammettere: colpa dei pannelli che sorreggono le braccia nel rimorchio ripiegati più volte, che se li ripiegavano diversamente e solo una volta l'effetto petto largo veniva smussato.
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Ma diciamo che dopo un po' ci si fa l'abitudine, e digerite queste premesse ( magari ripetendosi in testa che un Magnus così grande omaggia il giocattolo originale, o cita eventuali svarioni di animazione del cartone… ^^'… o più praticamente, accorciando un po' le ginocchia come consente la trasformazione in modo che sia almeno alto COME e non più Grimlock e soci ), ci si trova davanti ad un robot davvero bello solido ed imponente, fedelissimo all'iconografia ed ai dettagli del settei del cartone.
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Un altra critica che mossi mesi fa è la sua eventuale ridondanza con chi ha già la versione Masterpiece, quella sì perfetta in scala ( e vabbè, è un MP ^^' ), ma nel suo piccolo questo SS si permette di migliorare alcuni dettagli rispetto al Capolavoro Takara, anche se si possono gustare solo nel retro del modellino, ovvero la solidità delle gambe, la schiena con meno avanzi ed il pannello / gonnellino sul sedere, qui perfettamente compatto rispetto a quello magari troppo grande del Magnus Masterpiece.
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Altamente posabile, lo SS ha pure le 4 dita snodate con tanto di indice separato, cosa che a pensarci dovrebbe essere lo standard dai Commander in su ( ed omessa invece nel collega d'annata Legacy Armada Optimus… ), rotazione del bacino, testa che guarda pure all'insù, e via così.
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Purtroppo, pesato anche con gli accessori, il nostro resta fra i Commander più leggeri e quindi con meno massa, quasi un terzo in meno del primo Jetfire: per rincicciarlo un po' ( invano … ) hanno aggiunto gli effetti delle esplosioni già visti in Skylynx e Rodimus vari, il fucile classico ed un altro che si vede utilizzarlo nei cartoni e… la Matrice!
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Ironicamente ed a pensarci anche giustamente, nella versione MP c'era la possibilità di aprire il petto e mettercene una, ma appunto NON era compresa nel set, mentre qui invece gliel'hanno concessa dato che effettivamente per un breve periodo di tempo ne è detentore. Già che c'erano, quindi, alzando la T blu del petto, automaticamente a molla si aprono poi i due pannelli a finestra, rivelando quindi l'artefatto Cybertroniano estrabile, che si può intravedere anche con petto chiuso grazie alla plastica trasarente di suddetti pannelli, che cita le finestrelle del giocattolo G1 che davano su quelle della cabina di comando del camion motrice che era l'anima del super mode.
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I fucili possono sistemarsi a riposo in un paio di fessure dedicate dietro schiena e sedere, e non dimentichiamoci le altre sue due armi storiche, ovvero il lanciamissili sulle spalle bianchi, con i missili rossi che si possono separare. Altri due accessori inaspettati e personalmente sgraditi sono le antenne del casco, minuscole e non così salde, tendendo a staccarsi muovendo la testa o durante la trasformazione: ma c'era davvero bisogno di fare le antenne a parte col rischio che si stacchino così ogni volta, mi chiedo? ^^++
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Ah, la testa ha pure il lightpiping con la plastica trasparente da nuca agli occhi, carino come effetto, ma la vera gimmick che differenzia questo modello è quella di poter staccare gli arti, per citare la scena del film del 1986 dove il nostro "moriva" esploso sotto i colpi degli Sweep, MA poi resuscitava venendo riassemblato dai Junkion. Diciamo che come aggiunta è carina ma estemporanea, con gli agganci belli solidi quindi senza perdere pezzi, ma suddetti agganci somigliano a quelli dei Combiner Wars ma al rovescio, ed è un peccato quindi che non ci sia una sorta di compatibilità fra modelli, così come quasi quasi a sto punto tanto valeva fare in modo di rendere ancor più scomponibile il robot con testa, bacino, pugni e altro che si potevano staccare, ma capisco che ciò poteva minare la solidità dello stesso.
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La TRASFORMAZIONE è quella classica e fortemente ispirata in alcuni passaggi a quella del Masterpiece, sopratutto per come si allungano le braccia, o anche per come si estrare la cabina dal torso, ma ironicamente risulta più complessa in questo Commander che non nel succitato Capolavoro!
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Il CAMION BISARCA infatti risulta per certi versi migliore e pure più fedele al cartone che non il Masterpiece!!! La parte interna del rimorchio, grazie a dei pannelli aggiuntivi, è decisamente più in disguise che non nel MP dove si intravedevano i coscioni bianchi, così come la motrice ricorda meglio il settei senza le strisce laterali argentate che in realtà ( così come per Optimus ) erano presenti solo nei giocattoli originali.
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Certo, le canne fumarie piccine e bianchine non sono il massimo, ma il rimorchio ora può finalmente fare ciò per cui è nato, ovvero contenere fino a 4 auto Deluxe come ai vecchi tempi G1!! E così come ovviamente faceva pure il MP, il quale aveva i lanciamissili che dalle spalle del robot alla parte anteriore superiore del rimorchio non si staccavano e potevano spostarsi dalla posizione frontale come nel giocattolo originale a quella laterale come nel cartone, mentre qui semplicemente si accasano ai lati, così come in altri fori al centro possono sistemarsi i due fucili, laddove nel MP il fucile unico e principale andava a nascondersi in mezzo alle rampe superiori, cosa che non sarebbe stata affatto sgradita verdere in questo SS.
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Inoltre nel Masterpiece poteva pure staccarsi motrice dal rimorchio, cosa qui non fattibile, ma a tal proposito, per quanto il modellino sposi la filosofia degli SS che ( quando fa comodo a loro …. ) devono citare al meglio quanto visto nel film di riferimento, e nella sua fattura sia il Magnus DEFINITIVO, beh, a mio avviso sarebbe stato DAVVERO definitivo se la cabina del camion si trasformava in un Optimus bianco come nei giocattoli originali.
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Certo, la cabina è bella piena e diviene pure parte del pannello del torso, anche se avrei gradito che inglobasse pure la testa invece che lasciarla solo nascosta sotto, all'altezza dei serbatoi ( come già nel MP, ok ), ma ripeto, avrei compreso più la stazza esagerata del robot e la sua inclusione nella classe Commander se appunto ci fosse stato pure un Optimus bianco che magari semplicemente si raggomitolava sulla schiena… anzi, di più, sarebbe stato poi un bel ponte per fare poi anche un Powermaster Optimus classe Commander, così!
Certo, è vero che i Magnus Generations precedenti di WfC avevano pure loro il robot bianco, ma è anche vero che non ce l'hanno avuto il Generations CW e l'MP, quindi non è manco un discorso di eventuale ridondanza o ripetizione di una gimmick!!
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Ma vabbè, alla fine per i fan del personaggio è un must da avere, ha le sue gimmick e migliorie estetiche e i difetti come le spallone o le antennine sono perdonabili: resta il discorso, al solito, della poca ciccia offerta in rapporto al prezzo di questa classe, ma dal canto mio l'ho trovato in offerta e quindi per fortuna il portafogli ha sofferto meno, e quindi resta un acquisto obbligato per i fan, sopratutto orfani del MP, ma restando sempre in attesa di una versione DEFINITIVA degna di questo nome.
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sudokulife · 9 months
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Giovedì 20 luglio ore 11:53 *
Stamattina fa parecchio caldo.. ventilatore a palla e via..Sono sdraiato da ore sul divano senza far nulla, col gatto, a pensare, a cercare di mettere in ordine il macello di pensieri che ci sono qui dentro
Che sto di m si vede lontano un miglio perché potrebbe pure crollare il palazzo ma io da qui per oranon mi muovo, non riesco a fare nulla se non a scrivere qui.. non riesco a non pensare a certe cose magari giocando alla play o svagandomi con qualche serie, la TV o magari giocare al computer. Quando è così per me bisogna solo aspettare che passi..
È che mi da fastidio far star male una certa persona perché in tutto questo comunque è l’unica che si salva, che mi ha salvato è l’unica e basta perché chissà come ma in qualche modo ha visto in me quella persona che invece io non vedo da tempo e non so come ringraziarla per questo perché solo con la sua presenza ha reso tutto migliore compreso me stesso e io vorrei solo fare lo stesso mentre ora ci ripenso costantemente perché l’errore è stato mio,
Cosi imparo, lei fa solo del bene e mi sta vicino da quando ci conosciamo, mi supporta e soprattutto sopporta sempre mentre io nonostante voglia far lo stesso a volte mi ritrovo a fare il coglione così solo perché non ci penso subito a causa del triglione di difetti che mi ritrovo😪 mi dispiace e voglio cambiare la situazione mia e generale per tornare a stare bene, a stare anche meglio di sempre
Pensiero mio attuale :”Semplicemente bisogna solo che io nonostante l’aiuto che vorrei dare (e ricambiare)pensi prima a ciò che impulsivamente mi viene da dire (e magari evitare di parlare a volte o meglio rassicurare e bo ) perche la mia opinione spesso e volentieri è errata o non richiesta e nonostante io la dica solo per aiutare viene fuori il contrario poi ed è visto come presa di posizione anche se non lo è per nulla, quindi ..basta che io conti almeno tre secondi tra me e me prima di rispondere (ogni volta ) così capisco il da farsi e si evita anzi spesso ci si aiuta e si sta più sereni o almeno ci si prova entrambi sentendosi meglio “
12.15 Stavo pensando magari di disegnare o cucinarmi qualcosa per impiegare il tempo anche se invano perché quando sei incazzato con te stesso certe cose passano in secondo piano e la fame praticamente regredisce al punto zero ma fortunatamente ho una gatta (sì ora ho una gatta cucciola che ho preso un mesetto fa o poco più vicino a casa di mio padre ma la storia magari la racconterò in un altro post) e devo alzarmi per forza a darle da mangiare e magari adesso che ci penso a prendere le pastiglie per le mie gambe subito dopo… Poi chissà mentre faccio cose tornerò a devastarmi con i pensieri e rimproverarmi di cominciare a fare come pensato già da subito e per le volte che verranno magari mentre faccio cose in casa che serve sempre😂 anche se gli unici pensieri che mi vengono in questo momento sono insulti a me stesso per il coglione che sono stato obbligandomi a smettere con limpilsivita di merda. può essere pure che scrivere qui non aiuti (non credo) ma almeno mi sfogo.
14.32 Magari cucino qualcosa da mettere via poi o vado a fare un giro e a leggere qualcosa.. anzi ora che ci penso inizio a farlo qui a casa cercando di tranquillizzarmi magari dopo i lavori che ci sono da fare ecco (poi magari faccio tutte altre cose ma almeno mi svago un po’ mentre imparo a fare meno l’impulsivo del ca).. scusate ma mi snto veramente male ogni minuto che passa di più perché mi sono reso conto da subito, so che è colpa mia e non l’avrei mai voluto.. detto ciò spero si risolva tutto al più presto
15.03 Magari scriverò dopo o sera 🤷🏻‍♂️ o magari chissà quando boo, a presto a buon tutto a tutti
Ore 15:15* Pardon per il tempo perso ma nonostante siano passate ore sto cercando ancora di mettere a posto tutto ciò che ho scritto perché da che mondo è mondo ci sa che io non li so fare i discorsi e vabbè avrò altri pregi forse😂
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serenamente-v · 2 years
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Mi sono sempre chiest: come funziona quando muori?
Cioè se io muoio, i miei parenti lo sapranno.
I miei colleghi pure, perché insomma, non vengo più al lavoro e penso che in qualche modo lo vengano a sapere.
Ma i miei amici? Chi glielo dice ai miei amici?
Mia mamma conosce le mie amiche solo di vista e, a parte una di cui ha il numero perché più “storica” le altre non saprebbe come contattarle.
Quindi come funziona, capita per caso che vedono il necrologio sul giornale o la notizia online? No perché considerando che non mi cagano per settimane non se ne accorgerebbero.
Ah ah ah sai che divertente se tipo muoio, mi fanno il funerale e dopo un mese le mie amiche mi scrivono nel gruppo tipo “ooh usciamo?” E si organizzano senza aspettare una mia risposta, come l’ultima volta. E poi mi scrivono in privato “ma perché non rispondi?? Guarda che basta dirlo che non vuoi venire non serve che ci ignori” e io ovviamente non rispondo. Perché sono mort. E allora mi odiano e mi mandano a fanculo ed escono lo stesso. Poi dopo un po’ magari gli viene il dubbio. Sono proprio sparit. Iniziano a mettere in giro la voce che le ho ghostate (lol considerando che sono mort potrebbe anche essere il giusto termine). Finché chissà, un giorno, dopo molto molto tempo, conoscono qualcuno che magari lavorava con me.
E dicono “ah sì avevo un’amica che lavorava nel tuo stesso posto… poi vabbè mi ha ghostata”.
“Ma chi è? Dimmi il nome che magari la conosco anche io”
“Eh, è Lei”.
“Ah si… l’ho conosciuta… mamma mia era così giovane e sempre sorridente…”
E da lì, tra una confusione è l’altra, dopo mesi, scoprono che sono mort. Ma siccome erano impegnate ad essere egoiste e a non cagarmi (perché di base non mi consideravano così tanto loro amica), non se ne sono mai accorte. E magari chissà, staranno male, si sentiranno in colpa. Oppure penseranno che sono lo stesso stronz perché, insomma, potevo avvisare prima di morire che sarei mort, così potevano dire che mi erano state vicine, che erano mie amiche, fare le scenate al funerale e post strappalacrime su fb.
Chissà come funziona.
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susieporta · 1 year
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Una delle cose più difficili del mestiere è il momento in cui devi passare da uno stato di quasi totale comprensione della storia, in cui devi stare attento a non dire quelle cose molto vere ma anche un po’ banali tipo “vabbè se sei depresso fatte na passeggiata, se te tratta male lascialo, lasciala perché tu vali, tu meriti di più, etc, alla fase della responsabilità.
C’è un fondo del carattere che non è ascrivibile a nessuna categoria diagnostica, che non trova riferimento negli schemi familiari, nelle esperienze traumatiche. Che, insomma, nessuno può cambiare a meno che non sia tu a farlo.
Ora, a me dispiace proprio tanto fare il boia dell’accoglienza e so che per un po’ (a volte per sempre) verrò odiata, ma se vuoi consegnare una responsabilità a qualcuno, devi prima essere sicuro di potertene prendere una anche tu.
Molte delle storie che sentiamo arrivano a quel punto, per esempio le storie “d’amore” ci arrivano quasi tutte. Il punto in cui capisci che non parliamo di amore ma parliamo di orgoglio ferito, lo senti perché non si parla mai dell’altra persona ma solo dei crimini imperdonabili che ha commesso, dei difetti incommensurabili, di quanto dovrebbe essere così diverso da essere un’altra persona.
Lo senti perché se chiedi “Beh, ma almeno il suo colore preferito lo hai mai saputo?”, non c’è risposta, c’è solo il riferimento a se stessi e quel senso di lesa maestà che invade la stanza.
Ieri ce l’ho fatta di nuovo. “Ascolta, ti dirò una cosa che non ti piacerà per niente: c’è molto più egoismo di quanto tu sappia raccontarmi nelle tue parole, c’è che questa persona ti manca perché ti mancano le cose che portava con sé, che sono proprio le stesse che tu senti di non avere.”
Silenzio.
“Beh, sì, dentro l’ho sempre saputo, ma avevo bisogno che qualcuno lo dicesse al posto mio.”
È stato difficilissimo per entrambe, ma ci siamo ringraziate, una per la pazienza, l’altra per la tolleranza.
Chi dice che il tuo psi deve capirti, appoggiarti, proteggerti sempre, magari perché lo paghi, dice insieme una cosa sbagliata e una cosa pericolosa.
Olimpia Parboni Arquati
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#olimpiaparboniarquati #psicologia #psicoterapia #psicoterapiaepolemiche #cheschifoglihashtag #responsabilità
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io-pentesilea · 2 years
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(Oh comunque ci sta eh, che non te ne frega più un cazzo di me.
La routine, il bisogno di novità. Anche perché gli anni avanzano. Io non sarò una ragazzina ma manco tu eh.
Magari un po' di 'paura della vecchiaia che avanza'. Vabbè, diciamo della... maturità che avanza.
Ma passata l'arrabbiatura del momento, e avendo capito che, sì, avevo ragione io, la passione era finita, era solo 'abitudine' ormai...
Avresti potuto ascoltare, avresti potuto concedermi la tua amicizia, per me tanto importante - evidentemente solo per me...
Ma forse è tutta colpa dell'orgoglio...
Barbara).
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certe-volte · 2 years
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Lo scrissi tu : “la combo perfetta è romanticismo misto a provocazione” tralasciando il fatto che di romantico non c’era molto però sono dettagli 😂😂
sì ma con un po’ di tatto, poi magari sono io che c’ho un po’ di traumi per questa cosa e non capisco ma vabbè ahahah
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Capisco che quello del farmacista è comunque un lavoro da medico, ma dio santo quanto mi sento a disagio quando ci vado per ordinare 3/4 medicine diverse tutte per l'ansia e in passato per la depressione, più ora farmaci per le allergie, ma comunque gli psicofarmaci mi mettono più a disagio, mi chiedo cosa pensi la farmacista nel vedere tutte quelle gocce intestate a me, magari niente, vedrà di peggio eh, però boh, mi sento così debole e sbagliata, con qualcosa di rotto che devo mostrare a qualcuno di sconosciuto (e direte voi, vabbè cazzo tene, ti fai delle pare inutili visto che appunto è il suo lavoro, vedrà tanti altri casi simili ai tuoi, non fai nulla di male), lo so, lo so. Dicono che sempre più giovani caschino nella depressione e nell'ansia e mi chiedo perché? Che cosa c'è nell'aria che ci sta facendo ammalare in gran quantità? Io odio essere così debole, non ne posso più, mi sforzo di andare avanti, cerco di non lamentarmi più con nessuno dei miei stati d'animo perché tanto sarei solo un peso e nessuno può fare niente per guarirmi, può solo aiutarmi a distrarmi per un po', quindi sì a volte chiedo aiuto per distrarmi ma del resto so che dipende da me. Odio, odio, odio sentirmi debole, perché sotto sotto credo nella legge del più forte anche se un tempo ero dalla parte dei deboli ma ora non so se ci riesco, non so se tollero più questa debolezza umana, perché io non la tollero più in me e il peggio è che non basta questo a farmi essere più forte, non basta pensarlo purtroppo e mi odio perché non ne esco da questo circolo vizioso del cazzo. La gente intorno a me sembra non avere problemi come i miei e se da un lato mi sento più leggera dall'altro mi sento incompresa, ma in fondo ho bisogno di persone così intorno a me che non mi facciano pensare a tutto il male che c'è al mondo. Peccato poi che non ho stretto amicizia con la gente di qua, infatti ogni volta che sto con gli amici di lui mi sento comunque un'estranea la cui presenza non fa né caldo né freddo. Non so cosa mi prende, io non ero così un tempo.
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jazzluca · 4 months
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MEGATRON ( Leader ) Generations LEGACY EVOLUTION *Armada*
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Anche il MEGATRON di Armada viene giustamente riproposto nella citazionistica linea Generations Legacy, e giusto in tempo per il 20ennale della sua linea originale e contrapporlo al suo rivale Optimus uscito come Commander, ed ovviamente il comandante dei Decepticon è un classe Leader.
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Ma in quanto tale, al solito, già il confronto con il giocattolo originale è un po' deprimente sin dal CARRARMATO, sia per la stazza ridotta rispetto al modello del 2002 ma sopratutto per la totale assenza delle gimmick inerenti i Minicon, così come la mancanza appunto del piccolo Leader-1.
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Va da se' che la scultura e la colorazione è ottima, e ci sono parecchi fori per armi laddove nell'originale c'erano le spine per Minicon, ma oltre alla torretta che gira ( ma non può compiere una rotazione completa di 360°, però ) ed al cannone che si alza, il nostro tank ad H può sollevare un modulo con un paio di bocche di fuoco, imitando neanche perfettamente una delle gimmick attivabili coi piccoli robot di Armada.
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A livello di miglioramenti abbiamo solo un paio di pannelli sotto il veicolo che coprono bacino ed addome del robot… e basta. ^^'
La TRASFORMAZIONE è semplice come nell'originale, con i moduli posteriori che si allungano diventando le gambe ( e con i pannelli di qui sopra che coprono la parte interna vuota di queste ), mentre le braccia si estraggono lateralmente dai cingoloni anteriori, previo però abbassare i modulini neri sotto il petto e slittare quindi le spallone da sopra al fianco, trovata niente male questa, mentre il pannello che copre la faccia si ripiega dentro il vano del petto invece che slittarci all'interno.
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Il ROBOT che ne scaturisce è fedelissimo esteticamente pure lui all'originale, e praticamente solo di poco più piccolo, e varrebbe pure il discorso del tank con le gimmick, tipo la mano sinistra sì semiaperta ma non apribile e tantomeno con il coltello che spunta dal palmo, ma giocoforza lo supera ampiamente nella posabilità delle gambe, limita nel giocattolo del 2002.
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Per fortuna ( e vorrei ben vedere se non l'avessero mantenuta!! ) c'è la gimmick del cannone della torretta che finisce sotto il fianco destro, così come è fattibile la modalità di attacco facendo ruotare la torrette davanti al torso, ora sì con i due cannoncini che sono rivolti frontalmente, almeno.
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Ma ci sono pure delle novità! Con la scusa della trasformazione delle mani, queste rientrando esibiscono una spina standard che può essere utilizzata per staccare il cannone e metterlo su un polso a scelta; certo che però, vista sta cosa, potevano sistemare una lama nascosta da qualche parte da poter mettere magari appunto nella mano sinistra, aggiornando la gimmick succitata originale, ma vabbè! ^^'
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Altri cambiamenti sono le corna non solo senza la molla, ma pure staccabili e non così belle salde, che se si staccano quando è in modalità tank poi un po' ci si danna a riattacarle, in messo ai cingoli anteriori, ed a proposito dei tali, questi sono fissi frontalmente, non seguendo il movimento delle spalle come nell'originale, un po' come nel Laser Optimus Legacy, con i pannelli coi simboli che si alzano per poter muovere le braccia: i cingoli però possono abbassarsi lateralmente con un nonnulla appena si cerca di posizionare le braccia, niente di che, ma era meglio a sto punto fissarli un attimo, tuttalpiù.
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Tornando sull'altezza, il novello Armada Megatron è alto quanto il Leader Galvatron Kingdom, ovvero una testa più di un Prime, ed è abbastanza imponente con le sue spallone, ma non così tanto dato che l'omonimo Transmetal 2 Legacy lo supera abbondantemente, ed anche a peso rispetto agli altri colleghi di classe è scarsino, QUINDI, ancora, e ancora, e ancora, non avrebbe fatto schifo o averlo un po' più alto ( ma così magari sovrastrava troppo gli altri Voyager stile Armada ? ), o potevano sprecarsi a mettergli il Minicon storico, no? ^^++
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Acclarato poi che il nostro ha il torso allungabile e che si potrà unire al Titan United Tidal Wave a venire, possiamo concludere che fondamentalmente è una buona versione aggiornata dell'originale, migliore per forza di cose nella posabilità ma umiliato a livello di gimmick giocabili: ribadiamo che magari era pretestuoso riportare TUTTE le gimmick dell'originale, per carità, ma sarebbe stata cosa gradita qualcosina tipo il succitato coltello da polso e i bramati Minicon, che speriamo al limite vengano recuperati in un pack che vedere dei moderni Armada sprovvisti dei loro partner piccini.
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Insomma, bello e ben fatto con pochi e dimenticabili difetti ( i polsi vuoti li ho citati? no? vabbè ^^' ) ma qualcosina in più ce la meritavamo per farci scordare le millemila gimmick dell'originale, tutt'ora raccomandato e fondamentale in ogni collezione degna di questo nome. ^^
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-Bio ufficiale codice QR:
https://legacy.transformers.com/code/3cyzE2Kn
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phanofclouds · 20 days
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re: your tags SÌ ADORO I MUSE ammetto che ero molto più fan sfegatato un po' di anni fa cioè ero proprio super fan 😭 ma rimarranno sempre importanti per me 🫶 sono stato a tipo boh 7(? non mi ricordo) concerti loro cjdbjdc
no vabbè adoro troppo, io li ascolto dal 2019 e okay magari non sono in loop come allora però la loro musica la amo allo stesso modo e sono tuttora la mia band preferita
7?!? mado io che sogno di andare anche solo ad uno 😭 felicissima per te però, dev’essere un’esperienza incredibile 🩵🩵
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.        ♡  ᴛʜɪꜱ ɪꜱ ᴄʟᴀʀɪᴄᴇ'ꜱ ᴘᴇɴꜱɪᴇᴠᴇ           ㅤ09.02.2026       ⌵ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀   [ ... ] « Pare che la tua Madame abbia ricevuto un bicchiere d'acqua addosso dietro le quinte – ecco perché era meno lercia del solito! »   « — Ora la sto immaginando in stile miss maglietta bagnata. Ma che è successo? »   « Non farmi vomitare all'immagine, grazie – qualcuno ha detto che tale "A" ha litigato con "M" e gli ha fatto un simpatico bagnetto. Voglio troppo sapere di chi si tratta, perché non siamo lì pure noi??? »   « Eh!! Perché non ti hanno invitata?? Però, scusa - pure Megno - no, Men - Quello! inizia con la M, magari è lui? »   Clarice ride molto per la difficoltà nel pronunciare il cognome, poi guarda lo schermo. « Effettivamente, io gli lancerei addosso tutti i miei liquidi più che a Madame – lo hai visto??? »   Madeleine osserva con tanta attenzione la televisione, sollevando le sopracciglia. « Bah, io li lancerei volentieri a entrambi. Ma quanto è figo vestito così, santo cielo. »   « Non sono mai stata attratta da un uomo più di così – e pensare che cominciavo ad avere dubbi proprio in questi giorni. »   « Dubbi su cosa? » si volta per guardarla: assurdo, persino più bella di Mengoni.   L'altra continua a guardare lo schermo, la boccuccia appena aperta, in totale ammirazione di Marco Mengoni. « Sul fatto che mi piacciano ancora i maschi » risponde, quasi senza rendersene conto.   « — È molto palese che ti piacciano ancora i maschi. Vuoi un fazzoletto? »   « Magari è solo l'effetto Marco Mengoni » ora può finalmente voltarsi a guardarla, ché il bono ha lasciato l'inquadratura. « Che pare pure sia gay – forse diventerei gay pur di avere una possibilità su un miliardo con lui, ma dettagli. Ho davvero la bava?? »   Ridacchia un pochetto, scostando ora lei lo sguardo « Dovresti diventare uomo, non gay, per avere una possibilità con lui - e sì, ce l'hai la bava. »   « Vabbè, "maschio" era sottinteso, altrimenti avrei detto "lesbica" », una linguaccia che le fa pure se Madi non la sta guardando, seguita dall'immancabile pizzicotto sul fianco – e da labbra, mento e qualsiasi zona contaminata dalla possibile bava strusciati sul suo viso per darle fastidio.   « E dai » si scosta, fintamente infastidita da tutto quello strusciarsi di viso. « Non era sottinteso per niente, invece. »   Clarice le si avvicina per continuare la sua opera, perché mica può accettare che si allontani così. « Perché non lo era? »   « La smetti » si volta, bloccandole il volto con la mano, proprio schiacciandole le guance. « Perché gay è generico, vale anche per le donne. »   Arriccia tantissimo il naso. « Non in Italia, capito?? Hanno storicamente preferito "lesbiche" » prova a ribattere, un po' a fatica per la pressione delle dita sulle guance.   Sorride un po' di più: è proprio buffa, in quel momento. Così tanto che si ferma un attimo (di troppo?) a guardarla. « Okay - /lesbica/ » le lascia le guance « Quindi stai facendo coming out con me, ora? »   « Boh » appoggia la testa sulla sua spalla, si fa piccola piccola. « Ma sei stata la prima a sapere di questo dubbio che ho, pensa che culo. »   Appoggia anche lei la testa sulla sua, un secondo prima di concedersi di darle pure un piccolo bacetto proprio lì, dove poi torna a riposare la guancia: « Non è un dubbio a cui devi dare per forza risposta però, no? Ci stressiamo troppo a voler sapere chi ci piace, chi non ci piace: alla fine poi si capisce col tempo. Magari i ragazzi ti piacciono ma non hai mai conosciuto quello che ti ha interessato abbastanza - o magari non ti piacciono proprio e, sinceramente, chissene frega. No? »   Il bacetto porta l'italiana ad accoccolarsi un po' di più e delinea un sorriso che s'allarga a ogni parola che pronuncia. « Quanto sei saggia, Madeleine » suona quasi strano, il fatto che lo abbia pronunciato così com'è all'anagrafe, in un francese che ha addirittura allenato (ma soltanto per il suo nome, eh, per tutte le altre parole continua ad avere un accento molto discutibile). « Di norma, nemmeno io mi ci chiuderei troppo su questa cosa. Però – però boh? Continua a essere un pensiero fisso, il cervello ci va del tutto da solo. Chissà perché. »   « Mh — pensi sia importante per te, capire se effettivamente ti piacciono soltanto le ragazze? » la mano, quasi per istinto, cerca quella dell'amica, così da impegnare le dita a giocherellare con quelle di lei. « Cioè, quand'è che ti viene in mente? »   La mano trova il proprio posto sulla coscia di lei, il palmo rivolto verso l'altro in modo che possano entrambe giocherellare con le dita altrui. « Ma mi viene in mente in modo totalmente random – tipo prima, quando parlavi di Madame. O mentre salivamo a colazione stamattina, oppure » uno sbuffo dal naso, ché sta cercando di ricordare un altro esempio. « Durante il pigiama party a quattro, pure », chissà se una mente più sveglia possa supporre che un possibile collante tra i tre momenti possa essere proprio la presenza di Madeleine.   L'espressione si fa concentrata, prima di rilassarsi in un sorrisetto un po' più divertito — ma solo poco, che l'idea che ad entrambe piacciano le ragazze, ma che a Clarice non piaccia /lei/, un po' la incupisce. Pizzica dito per dito, prima di rispondere: « In quel pigiama party avevamo Morgan e Hortensia di fronte - direi che è normale che ti facciano mettere in discussione la tua eterosessualità, no? » Si sistema un po' meglio con la testa, « Ma in ogni caso, forse ci pensi troppo... io ho capito che mi piacevano anche le ragazze completamente a caso, e mi sono fatta pochissime domande da lì in poi. È semplicemente così: mi piacciono e basta. Un etero non si chiede più di tanto perché e per come - quindi non vedo perché dovrei farlo io. »   « Come lo hai capito? » solleva lo sguardo in sua direzione, sebbene sia estremamente difficile riuscire a guardarla, considerate la posizione delle loro teste e la totale assenza di voglia di muovere la propria, ché così ci sta proprio comoda e calda. Passa a sfiorarle il polso, però, intrufolandosi di poco sotto la manica della felpa.   Come lo ha capito? Sarebbe davvero imbarazzante, spiegarle che l’ha capito quando la loro corrispondenza è diventata sempre più fitta e quotidiana nonostante i chilometri a separarle, quando ha iniziato a chiedersi se fosse normale passare interi pomeriggi a guardare le sue foto, a sperare che le rispondesse in fretta, ad imparare l’italiano per attirare un po’ di più la sua attenzione. No, è chiaro che Clarice non sia l’unica ragazza che le è piaciuta, ma è ancora più chiaro che sia stata la prima a farle capire che non sono solo i ragazzi ad avere il potere di attrarla così tanto. Arriccia il naso, gli occhi che rimangono fissi sul movimento delle dita di Cece sotto la felpa. « Boh, sai – se ti prendi una cotta per una ragazza non è che ci sono tante domande che puoi farti, no? »   Emette un « Uuuuh » che avrebbe tutta l'intenzione di essere carico di sorpresa e di curiosità, eppure risulta appena appena infastidito. Giusto una punta, però, che suona strana persino a se stessa. Aggrotta la fronte per qualche istante, allora, risalendo ancora più su lungo il braccio dell'altra. « Chi è? Ti piace ancora? »   Pure l'espressione di Madi si fa un po' confusa, in risposta al tono stranito dell'altra - ma, come al solito, cerca di scacciare la sensazione. Probabilmente se lo sta solo inventando. « È un segreto di stato, il nome della donzella - comunque ci ho un po' rinunciato, tanto io non le interesso. Ora concentrerò tutte le mie forze su Madame. »   « Come fai a sapere che non le interessi? Glielo hai chiesto? » il pizzicotto al nome della cantante è obbligatorio, mica può evitarglielo.   « No, ma — si vede » un sussulto per il pizzicotto, « Tu invece come l'hai capito? »   « Ma allora sei proprio scema » comincia a disegnare cerchietti immaginari sul polso, la testa scossa appena un po' a manifestare dissenso. « Un sacco di gente non mostra quello che prova, altra addirittura fa strategie – non dovresti arrenderti così, se davvero ti piace. A meno che non sia una stronza, in tal caso ti costringo proprio io a rinunciarci – è una stronza? » la storia della propria riscoperta bisessuale - o lesbica, come potrebbe essere dagli ultimi risvolti - può aspettare.   « Non è stronza » accenna un sorriso, prendendo a passare i polpastrelli sul dorso della mano di lei, « È solo non interessata a me - e va bene così eh, davvero. Poi le cotte passano, non è importante. » Sposta finalmente la testa, la solleva per poterla guardare, nella speranza che pure Clarice sollevi lo sguardo verso di lei, « Ora è il tuo turno. »   E la alza, la testa. La guarda pure, lo sguardo assottigliato e le dita ben distanziate tra loro a suggerirle di unire le mani, non giocarci soltanto. « Quindi è etero », incalza. Si stringe nelle spalle, poi. « Mi giuri che non ridi, se te lo dico? »   Le dita accettano l'invito, scivolano tra quelle di Clarice, ma lo sguardo non s'azzarda a lasciare il suo: l'unica speranza è che non stia arrossendo troppo, ora. « — No, non è etero, che c'entra? » si ridesta, sorridendo, « Giurin giurello »   « Che sei scema te l'ho già detto, vero? Perché vorrei ripeterlo, in caso. Comunque – io l'ho capito quando ero molto più piccola, grazie a... » un pelino di suspense. Necessaria, se chiedete a lei. « Sailor Mars. Mi batteva sempre molto il cuore, quando sbucava sullo schermo – da lì, è stata una via costellata da miliardi di crush famose e non. »   « Sailor Mars... » ripete. Si umetta le labbra. Ha promesso di non ridere, no? E non riderà. « A ognuno i suoi motivi, insomma... »   Gira la mano, in modo da tenere il palmo contro il suo e potergliela stringere. « Guarda che ti vedo che stai per ridere, mascherina!! »   « È tutta una tua impressioneee » e ci tiene, ad allungare quella “e”, mentre sì - sorride - chissà se per la mano stretta o per la rivelazione su Sailor Mars.   « Ah sì? E allora che cos'è questo?! » con l'indice libero ben premuto sull'angolo destro delle sue labbra.   Si gira di scatto, l'intento è quello di afferrarle il dito tra i denti - delicata, che ovviamente non vuole farle male. « Nulla che ti riguarda »   « Guarda un po' che brutale che sei » poco credibile il tentativo di riprenderla, ché le fossette nate per il sorriso ampio la tradiscono. « Se te l'ho causato io, mi riguarda eccome. »   « Invece no, magari non me l'hai causato tu e stavo pensando a qualcos'altro, no? » bugiarda, bugiarda, che al comparire delle fossette il sorriso si fa pure più grande.   « Se mi dici che stavi pensando a Madame, ti giuro che trovo il modo di bloccarti irl » minaccia serissima, eh.   Scoppia a ridere, fortissimo: « Temo dovrai imparare la sottile arte da legilimens, Guendalina. » [ ... ]
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