"Essere veri quanto può far male quando non è concesso litigare, per non deludere le aspettative dopo sei anni di diapositive. Nel camerino il pianto cola il trucco, restare zitti per non maledirsi come un silenzio che racconta tutto, la cicatrice quando togli il piercing.
Davanti al mio cuore c'è una ringhiera, sul tuo che è sempre stato uno strapiombo. Lo sai che mi è piaciuto anche caderci, sì, però mica puoi toccare il fondo.
Magari è solo questa vita strana, con le valigie sempre mezze fatte. Magari è solo che ci si allontana, se si vuole ciò che si combatte.
E sparirò, ma tu promettimi che potrò sempre ritornare da te se mi dimentico me, com'ero quando l'orgoglio era ancora intero.
E comunque andrà, l'addio non è una possibilità.
E forse arriverà davvero il giorno in cui diventerai solo un ricordo. O ce ne andremo via come uno stormo, che con l'autunno poi farà ritorno.
Quel tempo trascorso non puoi cancellarlo, ti resta sul volto. Sarò come quel fumo che disegna sul muro la cornice che hai tolto. C'era una foto dove ci guardiamo, gli occhi felici dopo i giorni brutti ed ogni tanto lo dimentichiamo, ma il nostro fuoco lo hanno visto tutti.
Forse diventeremo due stranieri in viaggio su respiri più leggeri, chissà se piloti o passeggeri.
E sparirò, ma tu promettimi che potrò sempre ritornare da te se mi dimentico me, com'ero quando l'orgoglio era ancora intero. E sparirai, ma tu promettimi che vorrai sempre ritornare da me se ti dimentichi te, com'eri quando non c'ero tra i tuoi pensieri.
Qual il modo migliore per depilarsi la vulva? Semplicemente 🌼🌸🏵️🌹💮🌸🌻🌺 non farlo 🌹🌺🌷💐🥀🏵️✨🌻🏵️
Non perché appare più bella ed è più appetibile. Ma perché è ciò che è meglio per il nostro corpo, il nostro tempo e le nostre finanze.
La presenza di peli significa che l'area è sensibile e va protetta. Ma l'immagine pornificata e infantilizzata della donna è la normalità, perciò la nostra salute viene messa in secondo piano per favorire il modo in cui gli uomini ci vogliono vedere.
Quanti prodotti e processi differenti, imprescindibili per ridurre la probabilità di ferirsi, ho visto consigliare a ragazze disperate perché la depilazione non era perfetta? Quanto tempo si perde per prendersi cura di se stesse? "Prendersi cura", espressione odiosa e che falsifica la realtà, convincendoci che fare qualcosa da cui la vulva (e anche noi) non trae alcun beneficio, semmai il contrario. Ma d'altronde è la retorica dell'industria del makeup, che modificare il nostro corpo significhi volerci bene.
Il lavaggio del cervello della donna da parte di industrie più disparate (da quella del trucco a quella del porno) e sovraesposte nella nostra vita è vergognoso. Ci persuade a credere che lo stato naturale del nostro corpo sia deplorevole, che vivere a nostro agio con esso voglia dire trascurarci, non avere autostima e non amarci veramente. Perché cosa instilla più sicurezza nelle donne se non coprire e modificare le nostre "imperfezioni"? Brufoli, occhiaie, smagliature, grasso, peli esistono naturalmente sul nostro corpo e questo è inaccettabile.
Come strappare, tagliare e bruciare i peli danneggia la pelle, anche il trucco che viene tanto difeso in nome dell'arte porta varie problematiche. I pori coperti da fondotinta non respirano e l'acne peggiora se non lasciata respirare.
Ma la soluzione non è smettere di truccarsi, no. Come con la depilazione, dove la soluzione è seguire più rituali e spendere più soldi, con il makeup avviene lo stesso. Piuttosto che mostrarsi senza di esso si comprano basi, creme, oli e chissà quanti altri prodotti dispendiosi.
Se servono decine di accortezze, prodotti diversi e abilità per fare una cosa che comunque rischia di farci male, non sarebbe tanto più sicuro evitare direttamente? Con la logica si può giungere a questa conclusione, che eppure è comunque bollata come assurda ed estrema.
Perché ci viene ricordato costantemente che è quella l'immagine che una donna deve avere per essere attraente, se non accettabile. Veniamo educate sin da bambine che la bellezza, caratteristica imprescindibile per avere un valore come donna, è dolore, sacrificio e tempo.
È nostro DOVERE impegnarci mentalmente, fisicamente e finanziariamente per preservare l'unica caratteristica importante che abbiamo. Questo ci viene insegnato in ogni momento della vita, tanto che noi stesse condizioniamo le altre ad aderire agli standard per essere accettate.
Le madri comprano trucchi e scarpette con il tacco alle loro bambine e quando queste sono adolescenti procedono con rasoi e cerette, le amiche parlano costantemente di andare dall'estetista e ci spingono a truccarci per avere più autostima ed essere più bella.
Perché siamo talmente convinte che sia questo il nostro compito imprescindibile che crediamo che pressarci a vicenda a rispettare tali imposizioni sia un aiuto. Agiamo in buona fede, tanto siamo condizionate a pensare che il nostro bene sia questo.
Ma i nostri problemi di autostima, di cui ognuna di noi soffre inevitabilmente in misure diverse, non spariscono appena ci facciamo il contouring o il laser. Essi continuano a esistere, dato che appena ci strucchiamo o abbiamo la ricrescita siamo disgustate.
Se usciamo struccate solo per fare la spesa e buttare l'immondizia, è perché sono momenti di poco conto. Se alle feste o agli appuntamenti importanti non pensiamo neanche lontanamente di presentarci al nostro stato naturale, significa che riteniamo quest'ultimo indegno.
Il nostro problema non è il pelo in sé. È considerarlo adatto ad alcune circostanze e inadatto per altre. È pensare che non fingere di non averli non sia un'opzione.