So di non essere perfetta ma resto sempre me stessa, delicata, insicura, fragile ma allo stesso tempo forte perché la vita mi ha insegnato a essere una guerriera e a rialzarmi sempre. Troppe volte ho lasciato che mi mettessero in disparte, in un angolo. Troppe volte mi sono fatta rubare il sorriso, troppe volte ho permesso che mi strappassero le ali e mi impedissero di volare. Troppe volte ho giustificato chi mi ha fatto del male. Adesso voglio tornare a brillare, voglio accendere tutte le stelle del mio cielo, voglio risplendere e sorridere. Ho imparato ad amarmi, ad abbracciarmi, a consolarmi. Ho imparato ad attraversare la tempesta con l’anima piena di sole. Non permettere a nessuno di dirti che non sei abbastanza, non farti rubare i tuoi sogni.
Chiara Trabalza
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Io ve lo dico, da ubriachi noi tutti saremmo stati molto meglio di questo.
Questo è quando non sai fare il tuo lavoro
Questo è quando te la credi troppo e fai una stagione di merda
Questo è quando fai un "bury your gays", non letterale, ma dai le tragedie solo a loro e a dei criminali perdoni tutto
È un insulto all'intelligenza degli spettatori
Più tardi o domani, quando mi sarò calmata, vedrò di fare un'analisi più pensata, ma adesso sono proprio incazzata
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Feste di compleanno e labbra rotte
Ieri mi è toccato andare a una festa di compleanno di uno dei compagni di classe di Tigrotto. Festa organizzata in uno stabilimento balneare. Succede che una delle mamme deve lavorare proprio allo stabilimento a fianco e quindi chieda di tenere d’occhio il figlio a noi altri genitori.
Indovinate chi è scivolato e cadendo si è spaccato il labbro?
Sì esatto proprio lui.
Il bimbo si è più spaventato che fatto male e si è tranquillizzato una volta che ha visto la mamma da cui l’ho portato una volta passato il primo momento di comprensibile spavento.
Mi sono sentito un po’ in colpa anche se poi la madre è stata la prima a tranquillizzare il figlio che già di suo si spaventa facile ogni volta che cade o si fa male e questo mi ha fatto sentire un po’ più sereno.
Il bimbo ha rimediato un gelato con la scusa che il freddo aiutasse la ferita a guarire prima e poco dopo era di nuovo a giocare.
A fine serata, dopo aver finito il suo turno, la madre è venuta a riprendere il figlio, mi ha definito “santo” ed è tornata a casa come abbiamo fatto tutti.
Un’oretta dopo mi ha mandato un messaggio ringraziandomi di nuovo. Lei a me.
Piccoli gesti ma che fanno piacere.
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sono arrivato a un punto di non ritorno con questa laurea, stamattina ho ufficialmente aggiunto il prompt dei comandi alla barra delle applicazioni perché per sto esame lo uso talmente spesso che a sto punto tanto vale. adesso vado a sbattere la testa contro un muro ci vediamo dopo
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Non voglio un amore perfetto, senza nessun difetto. Voglio un amore che sorprende, che mi faccia passeggiare tra le stelle, gesti sinceri e inattesi, labbra sfiorate, promesse sussurrate. Voglio un amore che non mi faccia piangere, un amore che mi regali sorrisi e arcobaleni. Un amore che mi faccia ridere il cuore, un amore pieno di sole. Voglio vivere di istanti che tolgono il fiato, di attimi sospesi in cui non servono le parole perché parlano gli occhi. Un amore che profumi di cielo, che non abbia bisogno di regali e di gesti eclatanti ma di piccole attenzioni che sono le più importanti. Voglio un amore dove specchiarmi e ritrovarmi più bella nonostante il casino che sono.
Chiara Trabalza
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la mia qualità di vita è appena calata del 156% da stamattina che mi sono svegliato con la sinusite frontale (e mascellare!) strappatemi via la pelle di dosso
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Se quella dovesse ritrovarsi con una maggioranza zoppa al Senato già prevedo i casini per la vittoria mutilata.
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