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#siamo tutti antifascisti
black-mosquito · 19 days
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Einfach ein so schöner Mensch
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mannen · 11 months
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blog59-world · 2 years
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smoldays · 10 months
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ANIMA(EX)MUSICA
Exhibit of musical insects made of old instruments pieces.
Rennes, 2023.
The bookmarks were free and dope af.
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mucillo · 6 months
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"Siamo antifascisti perché la nostra patria non si misura a frontiere e cannoni, ma coincide col nostro mondo morale e con la patria di tutti gli uomini liberi."
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Carlo Rosselli
Attivista, giornalista, filosofo, storico ed antifascista italiano.
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ilpianistasultetto · 1 year
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La nuova battaglia identitaria della PDC Meloni e' dire basta alla cultura di sinistra che imperversa in questo Paese dal giorno successivo al 25-aprile-1945. Capisco che analizzare la storia culturale di questo Paese da parte di una diplomata liceale che poi ha trascorso la sua vita tutta interna a un gruppo politico puo' essere impresa titanica ma la storia culturale di questo Paese e' sotto gli occhi di tutti. Probabilmente gli anni '60 e '70 sono stati anni dove la sinistra ha avuto un predominio culturale ma non perche' il potere politico ha agevolato quella diffusione, semplicemente perche' i giovani di allora erano antifascisti, affamati di diritti sociali, di liberta', di futuro e credevano nel valore della cultura. Teatro, Musica, letteratura, cinema..non c'era ambito dove quel tipo di cultura non predominava.. Poi sono arrivati gli anni '80 e l'avvento delle radio e tv private. Da quel momento la cultura ha svezzato un paio di generazioni di qualunquisti, edonisti e reazionari. Piu' che una cultura, una sub-cultura ridanciana, sguaiata e populista. Sparita la riflessione, il sapere, l'approfondimento, l'impegno sociale.. Per 30anni la cultura di massa l'ha divulgata Berlusconi con le sue tv, relegando a nicchia quella parte riferibile alla sx. Si e' visto in politica e in tanti ambiti di questo Paese come sia andata la storia. Credo che gli attuali 40-50enni, conoscano piu' il gabibbo o Boldi, Zalone o Pio e Amedeo che Troisi o Nanni Moretti. Piu' i fratelli Vanzina che i fratelli Taviani. Viviamo in un Paese dove meta' popolazione e' analfabeta funzionale, gente che sgomita per seguire isole dei famosi, talent o festival della canzone nazionale. La scuola non ha piu' alcun valore e si brama solo diventare influencer di facebook o tik-tok. Insomma, da 30anni siamo dentro un pantano di sola sub-cultura povera e stracciona creata dalla dx di questo Paese, altro non c'e'. Ma certi governanti sanno di cosa parlano o pensano che spremendo le teste di milioni di Fratelli' o di Bombolo vien fuori un bicchiere colmo di dotti intellettuali che potranno andare per il mondo a spargere il seme di un nuovo Rinascimento italiano? @ilpianistasultetto
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elinaline · 2 years
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the real European union is french people chanting "siamo tutti antifascisti" and Italian people chanting "tout le monde déteste la police" during protests happy may day
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francescosatanassi · 10 months
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QUANDO C'ERA LUI
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Berlusconi era postfascista sionista sessista sfruttatore approfittatore megalomane e tutto il peggio che già sappiamo. Ha raccontato così tante volte le stesse cazzate che per molte persone queste sono diventate vere. Non lo rispettavo da vivo, ma molti dicono che dovrei farlo ora che è morto. Perché i morti meritano rispetto. Questa è un'altra cazzata partorita dal grande appiattimento culturale operato da lui e dai suoi collaboratori dal 1994 a oggi sfruttando i mezzi d'informazione e plasmando le leggi a suo piacimento. Un meccanismo che dopo un po' non ha avuto più bisogno di energia per macinare del marcio, andava avanti da solo, in automatico, iniettando oscenità e buffonate quotidiane nei cervelli, tanto da arrivare a dedicare a una persona del genere il lutto nazionale. Non che mi importi della nazione, concetto per me senza valore, ma il grande piano di pacificazione, del siamo tutti uguali, del "nel bene e nel male ha fatto la storia dell'Italia" e del santificare chi ha devastato un Paese, continua e continuerà finché esisterà una gestione del potere tale da dividerci in sfruttati e sfruttatori. Un sistema talmente corrotto e insito nella società che gli sfruttati piangeranno lo sfruttatore dopo la sua morte, mettendolo a pieno titolo dentro al grande insieme del "si stava meglio quando c'era lui." Di una cosa però quasi lo ringrazio, aver fatto capire a quelli della mia generazione da che parte stare. Quella degli ultimi, degli sfigati, degli emarginati, degli insoddisfatti, dei sempre arrabbiati. La stessa parte degli antifascisti, dei solidali, degli ironici, dei romanticamente illusi. Dei perennemente sconfitti, ma invidiosi mai.
[foto: 3.000 persone si radunano a Londra nel 2013 per festeggiare la morte di Margaret Thatcher]
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b0ringasfuck · 3 months
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Politica estetica: dai busti di Mussolini all'armocromista. Acca Larentia.
Il fascismo è un metodo. Un metodo più adatto alla conservazione, ma pur sempre un metodo, non una finalità.
Siamo arrivati al punto in cui si mette in discussione ormai apertamente e sfacciatamente l'aspetto terribilmente tragico del nazifascismo ed è 30 anni che anche gente come Violante ci ha accompagnato sulla strada del revisionismo.
Una società fascista offre diversi vantaggi a una classe dirigente avida, ma non è l'unica collina da cui difendere le proprie posizioni.
In una società dove gli scioperi sono vietati per legge e repressi con la violenza, rivendicare retribuzioni più alte è più difficile.
È naturale che una classe dirigente conservatrice non disdegnerà, datagliene la possibilità di arroccarsi sulla collina del fascismo, spesso una collina tatticamente comoda, ma non sempre la migliore.
E quindi episodi come quello di Acca Larentia sono segnali importanti e realmente pericolosi. Servono a "marcare il territorio", siamo arrivati fin qui e questo ci è permesso e dovete abituarvi.
Ma torniamo al fatto che il fascismo è un metodo.
E quando le finalità dell'opposizione sono da decenni allineate a quelle dei ricchi, per quanto sia importante ricordarsi che il metodo è un metodo terribile e fallimentare, accanirsi solo sul metodo è un diversivo.
Ed è un diversivo anche la critica della destra ai "professionisti dell'antifascismo" che è in linea con quell'operazione in corso ormai da anni di destrutturazione della sinistra, che viene separata dalle sue finalità per finire a essere solo rappresentazione estetica. Essere di sinistra è diventato "vado al Gay Pride", non più "sono contro ogni forma di discriminazione che metta un lavoratore contro un altro, che faciliti la repressione e che non dia pari opportunità a tutti".
E così finisci a essere di "sinistra" anche se convinci la gente a pugnalarsi alla schiena per comperarsi un paio di scarpe di marca ma doni 2 spicci su 1 milione di euro a un ospedale e battibecchi con Salvini su Twitter da un attico.
Non per altro in uno spettro di gente che va da chi si insulta pesantemente a chi si riconosce come "avversario leale" se non tutti si mandano gli auguri di Natale, moltissimi frequentano gli stessi ristoranti e quasi tutti hanno finanziatori in comune.
E in primo luogo si è antifascisti perchè si vuole la libertà di sciopero, si ripudia la guerra, si crede nelle pari opportunità, nella democrazia, nel diritto alla salute, all'educazione e a un lavoro dignitoso, in una legge che non discrimini, nelle pene con finalità riabilitativa, nel diritto di tutti ad aspirare a una vita migliore...
E quando la "sinistra" frigna per episodi come quelli di Acca Larentia, dovrebbe anche ricordarci perchè...
Altrimenti poi La Russa va al Memoriale della Shoah con Segre... o alle prossime elezioni ci troviamo un PdC come Renzi... passerà un altro decreto sicurezza o un'altra Fornero, si stanzierà qualche miliardo per la difesa, tolto alla sanità avremo un altro Calenda che imbucato in Ferrari ci ricorda l'importanza della meritocrazia... e amici come prima...
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klimt7 · 1 month
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PREMESSA :
Chiedo scusa a chi passa a leggere il mio blog, se questa volta vi costringerò a leggere un Post lungo e articolato.
Un post che contiene riflessioni e una lettura su due livelli: la Storia che ci proviene dal passato e la stretta attualità - quella del vile assassinio in un carcere russo di Alexej Navalnj.
Perchè non sempre si può ridurre ogni argomento, ad Aforisma, a Slogan breve o a alle righe di una fulminante citazione.
Talvolta bisogna invece usare il cervello, per pensare, fare collegamenti, approfondire i fatti e gli avvenimenti.
Fare cioè quell'operazione che si faceva da piccoli : UNIRE TUTTI I PUNTINI FINO A SCORGERE IL DISEGNO NASCOSTO .
In questo caso specifico, fino ad intravedere IL SENSO dei comportamenti tenuti da determinati uomini che in tutte le epoche, non si sono fatti intimorire dal POTERE del dittatore di turno.
Quel famoso "UOMO SOLO AL COMANDO" a cui vorrebbe riportarci, quell'analfabeta di diritto costituzionale che risponde al nome di Giorgia Meloni.
Una cenerentola arrogante e burina, che sogna di trasformarsi in una novella Ducetta .
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Ecco perchè, oggi, ripensando al sacrificio di Alexej Navalnj, non posso non andare col pensiero a Giacomo Matteotti, al suo ultimo discorso in Parlamento a fine maggio 1924 e al suo assassinio, da parte degli squadristi neri inviati da Mussolini, la bellezza di 100 anni fa, il 10 giugno 1924 !!!!
E l'attenzione va subito alla Storia, una delle materie più utili e preziose in assoluto, alla passione che ho sempre avuto fin dalle elementari per andare a scovare le lezioni che le epoche passate possono offrirci.
Subito il pensiero corre alla simmetria fra le carceri russe di questi ultimi anni e quelle italiane degli Anni Venti del secolo scorso.
Carceri che dal 1925 in poi, cominciarono a riempirsi di Antifascisti: Pietro Nenni, Sandro Pertini, Antonio Gramsci, Altieri Spinelli e tanti, tantissimi altri, che osarono sfidare il potere sempre più autoritario e oppressivo del Governo Fascista appena insediato.
È proprio ciò che l'attuale Governo Meloni, (governo composto da personaggi del tutto inadeguati, incolti ed arroganti), vorrebbe da noi cittadini italiani: che rimuovessimo quei fatti e quegli avvenimenti, dalla nostra memoria collettiva. Come non fossero mai accaduti !
E invece, come non ritornare a quell'atto di rivolta, (rispetto al conformismo imperante di quegli anni), da parte di migliaia di giovani che rifiutavano di allinearsi alle scelte scellerate del Potere Mussoliniano?
Giovani antifascisti che iniziarono a pensare al bene collettivo del proprio paese, in modo differente e a intravedere come Benito e i suoi gerarchi, stessero progressivamente cancellando ogni tipo di diritto individuale.
E pur venendo incarcerati, ebbero il coraggio di riaffermare una scelta chiara e precisa:
Io no. Io non ci sto. Io non sono d'accordo. Io lotto per cambiare le cose, per cambiare i rapporti sociali e per conquistare il diritto alla libera espressione delle opinioni. Per la democrazia, e l'uguaglianza dei diritti delle persone.
PERCHÈ SOGNO UN ALTRO TIPO DI PAESE E DI SOCIETÀ, PIÙ APERTA E MODERNA !!!
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Sono davvero tanti gli uomini coraggiosi dal comportamento esemplare dal cui esempio possiamo prendere forza e ispirazione.
Viviamo tempi bui e difficili, ma ognuno di noi, può superare il proprio disorientamento ritrovando una luce, un senso e una direzione studiando le biografie e le vite concrete di questi intrepidi protagonisti che la Storia ci offre.
Anche per noi oggi ha senso quel bivio e quella scelta: chi vogliamo essere, per cosa vogliamo lottare, per quale tipo di società siamo pronti a combattere, e quali diritti vogliamo difendere.
Perchè ognuno di noi sia una scintilla per far tornare la luce della Ragione e dell'Umanità.
Per impedire che nel buio medievale a cui ci vogliono riportare, le persone non si sentano smarrite o confuse e nemmeno impotenti o passive.
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Contro ogni tipo di sopraffazione da parte del Potere presente o futuro e a difesa d'ogni essere umano che aspira ad un futuro di diritti e di libertà.
Il ricordo grato e commosso per un grande combattente che si è speso fino all'ultimo istante della propria vita, per dare un futuro di libertà ai cittadini russi del futuro:
Aleksej Anatolevic Navalnyj
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( Il tentativo in corso di )
Analfabetizzazione
CLAUDIO LOLLI dall'Album
"DISOCCUPATE LE STRADE DAI SOGNI"
youtube
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black-mosquito · 5 months
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Siamo Tutti Antifascisti! ✊ Wir sind alle Antifaschist*innen!
Unsere neue Übersichts-Seite zur beliebten Parole, auf der ihr neben Hintergründen auch alle Sachen aus unserem Sortiment dazu findet.
https://black-mosquito.org/de/kleidung/slogans/siamo-tutti-antifascisti.html
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ramblingoak · 2 months
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lmfao I'd be so screwed, like the only Italian I know is 'siamo tutti antifascisti' and 'scusami, non parlo italiano' (did I still put it on my resume as a beginner level third language? maybe, but unfortunately I haven't found a rat loving smug bastard to tease me about it yet)
-steampunk anon
I haven’t found a rat loving smug bastard either 😭
Copia hires Reader anyway because he thinks they’d be good at the job but really he just wants to tease the hell out of them any chance he can get.
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mannen · 1 year
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canesenzafissadimora · 7 months
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Io ne ho memoria.
in quei giorni mi avrebbero messo un nero, quello per gli Asociali, che erano i “disabili” o prostitute, i malati o semplici oppositori: i diversi ci chiamavano.
Ho memoria del rosso per i comunisti, gli anarchici e gli oppositori politici fossero anche sacerdoti.
Del giallo per gli ebrei.
Del viola per testimoni di Geova.
Ho memoria del marrone degli zingari
e del blu per i tedeschi antifascisti.
Ho memoria del rosa degli omosessuali.
Erano triangoli.
Erano i miei fratelli e le mie sorelle.
A volte facevano la musica come me.
E io sono tutti loro. Sono tutti quei colori.
Per questo ho memoria di quei triangoli e continuerò ad averla.
Perché sono tutti quei triangoli.
Lo siamo tutti.
E quindi avrò memoria.
Oggi come ieri, come domani.
Ezio Bosso
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jupiterianvampire · 11 months
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singing siamo tutti antifascisti alone in my room like a chant to appease the gods after spending my workers' day in my flat instead of marches and riots
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