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#raimondo vianello
gatutor · 2 years
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Raimondo Vianello-Virna Lisi "El día más corto" (Il giorno piu corto) 1963, de Sergio Corbucci.
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perfettamentechic · 5 days
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15 aprile … ricordiamo …
15 aprile … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Mario Fratti, drammaturgo italiano. La sua produzione conta oltre 100 opere, tradotte in 20 lingue e rappresentate in 600 teatri di tutto il mondo. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere conseguita all’Università Ca’ Foscari a Venezia, Fratti avviò alla fine degli anni cinquanta una ricca produzione drammatica. È del 1959 il suo primo dramma Il nastro, vincitore del premio RAI.…
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pinknachowitch · 1 month
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#raimondovianello #gastonemoschin #adolfoceli
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bestdata19 · 1 year
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Super ospiti più importanti al Festival di Sanremo
Essendo Sanremo un festival di così grande importanza e di così grande successo, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, spesso abbiamo assistito all’avvento di grandi super ospiti. Star internazionali che hanno presenziato al Festival della musica italiana. Chissà se quest’anno ci saranno super ospiti di fama internazionale. Per ora ecco alcuni dei super ospiti più importanti nella storia del…
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passione-vera · 1 year
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“Raimondo Vianello” 1^ edizione del Premio Virgo a Filottrano. (Intervista esclusiva di Barbara D'Urso
“Raimondo Vianello” 1^ edizione del Premio Virgo a Filottrano. (Intervista esclusiva di Barbara D’Urso
A Filottrano, la 1^ edizione del Premio Virgo “Raimondo Vianello”. Dopo la presentazione dei Palazzi Virgo, a cura del prof. Vittorio Sgarbi, e lo Showdell’Alta moda presentato da Jo Squillo, Filottrano diventerà, per un giorno,capitale dell’economia mondiale con il convegno “Il palcoscenico dei borghi e lospettacolo del Made in Italy” a cui presenzieranno Alessandro Sallusti (direttore diLibero…
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unpoorno · 5 months
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Selen,
pseudonimo di Luce Caponegro (Roma, 17 dicembre 1966) è un ex attrice pornografica italiana.
Romana, figlia di un industriale petrolifero, si trasferisce con la famiglia a Ravenna, dove comincia a esibirsi in locali per adulti fino a quando, all'età di ventisei anni, gira la sua prima pellicola pornografica, in realtà poco più di un video amatoriale diretto da Eugenio De Lorenzi e intitolato Orgia di compleanno. Nei primi anni novanta, partecipa come concorrente a una puntata de Il gioco dei 9, condotto da Raimondo Vianello. Dopo un intervento chirurgico di mastoplastica, nel 1993 Alex Perry le offre di partecipare al film Signore scandalose di provincia. Selen motivò la decisione di intraprendere la carriera di pornoattrice con la passione per l'esibizionismo e con il piacere di considerare il sesso come un atto di ribellione verso la società conformista. I genitori disapprovarono imbarazzati la sua scelta professionale.
Il successo arriva a metà degli anni novanta: dal quel momento Selen diventa sempre più famosa anche al di fuori del mercato del cinema porno. Al massimo della sua popolarità è indicata come la pornostar preferita d'Italia. Partecipa a molte edizioni degli Hot d'or (una sorta di Oscar del cinema porno) durante il festival di Cannes e all'Erotica di Torino, vincendo 17 premi in carriera come attrice pornografica nel periodo 1993-1999. Nel 1994 nasce Selen (editrice 3ntini), rivista mensile di cultura erotica e fumetti, a cui collabora. In questi anni conduce nuda alcuni programmi notturni dell'emittente Rete Mia. Nella metà degli anni novanta incide alcuni singoli dance, tra cui Lady of The Night e It's Raining Again. Si ritira dal mondo della pornografia nel 1999 con il suo ultimo film Millennium, per darsi alla televisione come ospite in programmi di varietà e di intrattenimento, quali Maurizio Costanzo Show, Unomattina, Domenica in, I fatti vostri, Ciro, il figlio di Target, Omnibus. Dichiara che non sarebbe mai più tornata al porno in futuro, poiché non si divertiva più come una volta e la professione non le piaceva abbastanza per continuare.
Nel novembre 2001 è impegnata nello spettacolo No, grazie! Faccio sesso. Nel 2003 partecipa al Festival di Cannes con il film B.B. e il cormorano e nel 2004 al reality show La fattoria. Per qualche tempo conduce il programma televisivo Hot, in onda sul canale satellitare Match Music. Nel 2005 appare sul grande schermo assieme a Fabio Troiano e Violante Placido nel film Il giorno + bello di Massimo Cappelli. Nel 2006 diventa madre per la seconda volta e torna a vivere a Ravenna. Si ritira temporaneamente dalle scene. Nel 2010 torna nelle vesti di DJ nelle discoteche più importanti della riviera adriatica con l'appellativo "DJ Selen", e incide il singolo dance The Star of the Night (contenente 5 versioni remixate), accompagnato da un videoclip, che presenta durante le sue serate. Dal novembre 2010 partecipa come co-conduttrice alla trasmissione Romagna mia, dedicata alla cucina italiana, in onda sul canale satellitare Alice. È stata sposata con Fabio Albonetti,[9] con cui ha avuto un figlio. Con l'ex calciatore Nicola Zanone ha avuto un secondo figlio. Il 7 luglio 2012 si è sposata con Antonino Putortì, con il quale lavora presso il loro centro di benessere olistico chiamato Luce.
I due divorziano nel 2015 subito dopo l'approvazione della legge sul "divorzio breve". In un'intervista, concessa al Corriere della Sera nel 2017, parlando del suo passato nel mondo della pornografia ha dichiarato: «Scanzonato all'inizio, tutti giovani con gli ormoni a mille. Si è rivelato un mondo dark, scuro, quasi gotico. Era brutto vedere le ragazze dell'Est costrette al sesso estremo sei ore di seguito per un capriccio del regista, con una scena guadagnavano la paga di un anno a Budapest. Lo squallore, la droga… Ma circola anche nella tv dove c'è più ipocrisia che nell'hard. Ho fatto tutto alla luce del sole. Avevo un contratto capestro, gli ultimi tempi sono stati una tortura, la trasgressione era diventata un lavoro odioso. Ho dovuto fare film quando volevo smettere, cercando di costruire ciò che ho sempre desiderato, una famiglia. Rocco Siffredi? Era violento. Ho avuto un flirt con un attore porno turco, bellissimo». Nel 2017 per l'Editore Cairo ha pubblicato l'autobiografia Da bambina sognavo di volare
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abatelunare · 1 year
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Raimondo Vianello è L'Amico. Buona visione e buonanotte.
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lamilanomagazine · 6 months
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Asti: venerdì 20 ottobre alla Biblioteca Astense per "La Grande Storia a..." Gianni Oliva presenta il suo ultimo libro "Il purgatorio dei vinti".
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Asti: venerdì 20 ottobre alla Biblioteca Astense per "La Grande Storia a..." Gianni Oliva presenta il suo ultimo libro "Il purgatorio dei vinti". Venerdì 20 ottobre alle 18 Gianni Oliva, storico e giornalista, presenta il libro "Il purgatorio dei vinti" (Mondadori 2023) con Vanni Cornero, giornalista, e Gianfranco Imerito, appassionato di storia che questa volta porta la sua iniziativa "La Grande Storia a...", cominciata a teatro, alla Biblioteca Astense. Da Raimondo Vianello a Enrico Maria Salerno, da Walter Chiari a Enrico Ameri, dal giornalista Mauro De Mauro all'anziano scrittore americano Ezra Pound, dal futuro ministro Mirko Tremaglia all'olimpionico della marcia Pino Dordoni: ci sono tanti nomi diventati illustri tra gli oltre trentamila militi e sostenitori della Repubblica sociale italiana ammucchiati, a fine guerra, nel campo di prigionia allestito dagli Alleati a Coltano, alle porte di Pisa. Sono i vinti della guerra civile, per la maggior parte «ragazzi di Salò», che dopo l'8 settembre hanno scelto la continuità con i valori del Ventennio e in nome di un malinteso senso della patria e dell'onore sono andati a cercare la dannunziana «bella morte», schierandosi dalla parte sbagliata della storia. Alcuni dei loro camerati hanno avuto un destino drammatico, travolti nella convulsione della resa dei conti; altri, come Dario Fo, sono riusciti a eclissarsi prima del tracollo; altri ancora sono rinchiusi in campi minori, a Padula, Scandicci, Rimini. Alcuni di loro ricorderanno l'esperienza senza reticenze e senza orgoglio, riferendosi a una stagione della vita rispetto alla quale serve più comprensione che anatema («non rinnego né Salò né Sanremo» confesserà Raimondo Vianello); molti cercheranno di rimuovere e cancellare; altri ancora ammetteranno con imbarazzo rinviando alla confusione del periodo. Con un attento lavoro sulle testimonianze autobiografiche e la documentazione scientifica, l'autore ripercorre la vicenda dei prigionieri di Coltano, le difficoltà delle condizioni di vita, l'indeterminatezza del loro status giuridico, le ambiguità di una stagione sospesa tra volontà punitiva e bisogno di normalizzazione, i successivi percorsi della memoria. Ne risulta un quadro suggestivo, nel quale Coltano non si presenta come il campo di prigionia di ex combattenti nostalgici, ma come lo specchio dello smarrimento ideologico e morale lasciato nelle coscienze dal 1943-45. Ingresso libero.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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circusfans-italia · 7 months
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DAVIO CASARTELLI OSPITE DI SANDRA MONDAINI E RAIMONDO VIANELLO: Il Video
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DAVIO CASARTELLI OSPITE DI SANDRA MONDAINI E RAIMONDO VIANELLO La permanenza del Circo Medrano a Roma nell'inverno 1985/86 portò il complesso della famiglia Casartelli in tantissimi studi televisivi in programmi di grande ascolto, sia delle reti Rai che Fininvest (l'attuale gruppo Mediaset). Tra questi Zig Zag condotto su Canale 5 da Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, uno dei primi programmi del gruppo Fininvest ad essere realizzato a Roma. GUARDA IL VIDEO Zig Zag era un quiz e ai concorrenti alcune domande venivano introdotte dalla presenza di ospiti esterni. Tra questi nelle prime settimane di gennaio vi fu anche Davio Casartelli per una volta senza i suoi inseparabili pachidermi, chiamato non solo a promuovere il circo, ma a raccontare qualche curiosità sugli elefanti.
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Cogliamo l'occasione per ricordare due miti del piccolo schermo e dello spettacolo italiano a 360 gradi che hanno in varie occasioni della loro carriera valorizzato il circo. Un bel documento che pubblichiamo con molto piacere, messo a disposizione dalla famiglia Casartelli, in occasione del tredicesimo anniversario della scomparsa di Sandra Mondaini. DAVIO CASARTELLI OSPITE DI SANDRA MONDAINI E RAIMONDO VIANELLO: Il Video Visita le nostre sezioni PAGINE DI CIRCO ARCHIVIO ALMANACCO DEL FESTIVAL DI MONTE-CARLO  TOURNEE' Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto   Read the full article
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giancarlonicoli · 9 months
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8 ago 2023 16:26
“UNA VOLTA WALTER CHIARI SI PRESENTÒ DA PADRE PIO CHE LO ACCOLSE CON UN 'VADE RETRO SATANA' PERCHÉ SAPEVA CHE ERA UN COCAINOMANE” - MASSIMO FINI RICORDA IL GRANDE COMICO E ATTORE: “ERA GENEROSO E EBBE DONNE BELLISSIME. PER LUCIA BOSÈ PRENDEVA OGNI MATTINA L’AEREO PER LA SPAGNA E RIENTRAVA PER LO SPETTACOLO DELLA SERA - IMPROVVISAVA ANCHE NELLA VITA. STAVA GIRANDO UN FILM AUSTRALIANO E TELEFONÒ AD ALIDA CHELLI E LE DISSE: ‘SONO VESTITO DA FRATE DAVANTI A UNA FONTANA, SE ACCETTI DI SPOSARMI MI CI BUTTO DENTRO’. DUE GIORNI DOPO ERANO MARITO E MOGLIE. QUANDO COMINCIAVA A PARLARE NON LA FINIVA PIÙ: ABITUDINE DOVUTA ALLA SUA ADDICTION ALLA COCAINA”
Estratto dell’articolo di Massimo Fini per il “Fatto quotidiano”
La carriera di Walter Chiari inizia con un’imitazione di Adolf Hitler. Uscito ventenne dalla guerra senz’arte né parte, anzi con una ignominiosa detenzione nel campo prigionieri americano di Coltano per la sua partecipazione al settimanale l’Orizzonte della X Mas, trovandosi per altro in buona compagnia, Dario Fo, Raimondo Vianello, Enrico Maria Salerno, Paolo Dordoni, Enrico Ameri.
Le aveva tentate tutte per trovare un lavoro (magazziniere all’Isotta Fraschini, radiotecnico, impiegato di banca) ma per una ragione o per l’altra gli era sempre andata buca. Anche in banca fu un fallimento, ma insperatamente fruttuoso. Qui fu chiamato dal capoufficio perché scoperto a fare l’imitazione di Hitler in piedi su una scrivania. L’uomo si sbellicò dalle risa ma gli consigliò di dedicarsi a qualche altro mestiere, preferibilmente artistico.
Walter Chiari era un uomo generosissimo […] così […] si fece coinvolgere da mio padre, che dirigeva il Corriere Lombardo, a dedicare ogni santa mattina di ogni santo Natale ad aiutarlo in certe operazioni benefiche in giro per la città. Forse Walter avrebbe preferito passare quelle mattine con qualcuna delle sue donne (ne ebbe tantissime e bellissime da Ava Gardner a Lucia Bosè, per la Bosè prendeva ogni mattina l’aereo per la Spagna e rientrava appena in tempo per lo spettacolo della sera) ma non sapeva dire di no. […]
[…] non potendo onorarli tutti […] arrivava sempre con un paio d’ore di ritardo. Un pomeriggio sempre di Natale era stato ingaggiato con altri artisti in un hangar vicino all’aeroporto di Bresso dove erano stati convogliati molti vecchietti […] Fra gli altri c’era anche Ezio Greggio. Greggio si limitò alla modica quantità, disse due parole soprattutto su suoi programmi futuri. Walter arrivò con il suo consueto ritardo di due ore ma fece una performance come fosse stato al Lirico.
Mentre lo aspettavamo chiacchieravo con Carlo Campanini, la sua storica spalla. E Campanini si tirò giù letteralmente le braghe e mi fece vedere il sedere pieno di pizzicotti perché Chiari improvvisava e lui doveva tenere la parte. Improvvisava anche nella vita.
Stava girando un film australiano, Sono strana gente, telefonò ad Alida Chelli e le disse: “Sono vestito da frate davanti a una fontana, se accetti di sposarmi mi ci butto dentro”. Due giorni dopo erano marito e moglie.
Fossero tre mesi o tre anni Chiari si innamorava di tutte con la stessa intensità. È questa la caratteristica […] del vero seduttore. Un giorno ero a chiacchiera con Antonio Ricci, l’inventore di Striscia la Notizia, e gli chiesi: “secondo te Greggio è un attore?”. “Non lo so, è funzionale al mio programma”. “Beh io preferisco Walter Chiari”. “Ah, tu sei rimasto fermo alla battuta”. E di battute […] Walter Chiari è pieno fino all’inverosimile. […] Riusciva a tenere l’attenzione del pubblico per una decina di minuti buoni giocando sulla parola “missipipì” (Mississippi). […]
Credo che Walter fosse religioso anche se di questo non abbiamo mai parlato. Una volta si presentò da padre Pio che lo accolse con un “vade retro satana” perché sapeva che Chiari era un cocainomane. Che non è esattamente l’atteggiamento misericordioso che ci si aspetterebbe da un frate diventato famoso per stimmate molto dubbie. Lui ci rimase malissimo.
Dopo la guerra non fece mai politica ma qualcosa doveva essergli rimasto sul groppo. Nello spettacolo teatrale Chiari di luna tenuto a Genova nel 1975, disse a proposito del duce appeso per i piedi a piazzale Loreto: “Dalle tasche di Mussolini non cadde nemmeno una monetina. Se i nuovi reggitori d’Italia avessero subito la stessa sorte, chissà cosa uscirebbe dalle tasche di lorsignori”. Lo scandalo fu enorme e Walter Chiari fu estromesso di fatto dalla Rai.
Da qui inizia la sua discesa, costretto a lavorare per tv minori: Tele Alto Milanese, Antenna 3 Lombardia, Tele Monte Penice. Come una Wanna Marchi qualsiasi. Famosi sono il suo soliloquio sul balbuziente che vuole ordinare una granita e il personaggio di Sarchiapone. Era irrefrenabile, quando cominciava a parlare non la finiva più […] Anche di persona aveva questa abitudine che credo fosse dovuta alla sua addiction alla cocaina. Poi si fermava di colpo e questo l’ho visto in tanti cocainomani e alcolisti. In Strehler, per esempio, che sulla piazzetta di Portofino tenne banco per ore e poi si sciolse in un mutismo assoluto.
[…] Walter Chiari era proprio simpatico e la simpatia e il suo fisico atletico, un vero fusto (vinse nel 1939 i campionati di pugilato lombardi della categoria pesi piuma, fu un buon nuotatore, vinse i campionati organizzati dalla Gil nei 100 metri stile libero, e un buon tennista e giocatore di bocce) furono anch’esse alla base della sua fortuna. […] Ai suoi funerali non c’erano vip ma tremila milanesi che non l’avevano dimenticato. […]
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personal-reporter · 10 months
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I grandi marchi: Mediaset
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Un mondo di telefilm, cartoni animati, show, quiz, eventi, legato alla figura di Silvio Berlusconi e oggi parte dell’immaginario collettivo degli italiani… La storia di Mediaset comincia nel 1976, quando Berlusconi era un imprenditore del settore edilizio e compro, da Giacomo Properzy, Telemilano, emittente via cavo, che aveva dei debiti anche nei confronti della Edilnord, una società immobiliare del Cavaliere.  Telemilano trasmetteva i suoi programmi da un condominio di Milano 2, il primo grande progetto di Berlusconi, che si trova alle porte di Milano, per la precisione a Segrate, ed era stata fondata due anni prima, quando la Corte Costituzionale aveva permesso la creazione di televisioni private, purché trasmettessero a livello locale, decretando così la fine del monopolio televisivo della tv di Stato. Nel 1977 la proprietà della rete passò a Fininvest, che nel frattempo era diventata una società per azioni, e vennero trasmessi i programmi in Lombardia, e nel 1978 Telemilano divenne Canale 5. Anche se in Italia allora non era consentito trasmettere in diretta sul territorio nazionale, Berlusconi aggirò l’ostacolo con la creazione di un programma pre-registrato su una cassetta vhs che veniva spedita a decine e decine di emittenti sul territorio nazionale in modo da mandarlo in onda in contemporanea con gli stessi spot, senza che potessero così definirsi in diretta, che debuttò con il programma I sogni nel cassetto, gioco a premi televisivo condotto da Mike Bongiorno. Il Cavaliere capì però che per ampliare il mercato degli inserzionisti doveva raggiungere il grande pubblico e prima ottenne i diritti per la Copa de Ora,  organizzata in Uruguay,  alla Rai e poco dopo, sempre dalla tv di Stato, convinse a seguirlo nella nuova avventura nomi come Gigi Sabani, Corrado, ideatore di La corrida e Il pranzo è servito, Loretta Goggi, e la famosa coppia formata da Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, con la sitcom di culto Casa Vianello, che sarebbe durata per ben sedici stagioni, dal 1988 al 2007. La scalata dell'imprenditore milanese prosegui nel 1982 con l'acquisto di Italia 1, che promosse la cultura degli anime giapponesi nella penisola,  e nel 1984 con Rete 4, oltre all’arrivo di serie tv leggendarie come Dallas e Dynasty, che raccontavano il mondo dorato, tra scandali ed intrighi, dell’America degli anni Ottanta. Anche se alcuni nomi passati a Mediaset, come Pippo Baudo o Raffaella Carrà, sarebbero poi tornati alla Rai, Berlusconi era pronto anche per lanciare la sua visione del mondo dell’informazione, con a dirigere il primo Tg5 nel gennaio 1992 una personalità stimata come Enrico Mentana e un anno prima erano nati quello di Studio Aperto su Italia 1 e quello su Rete 4, diretto da Emilio Fede. Negli anni Novanta successi come Non è La Rai e Pressing, il contenitore sportivo di Italia 1 condotto da Raimondo Vianello, confermarono il successo crescente della rete, che divenne la grande avversaria della Rai. Il terzo millennio, oltre a trasformare Rete 4  in un contenitore di talk show serali molto seguiti e Italia Uno nella rete dei giovani, ha visto l’affermarsi di Canale 5 come la regina della fiction, oltre ad una serie di grandi eventi calcistici e di quiz amatissimi dal pubblico, come Chi vuol essere Milionario? Read the full article
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pinknachowitch · 11 months
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#ugotognazzi #raimondovianello #johnnydorelli #bicevalori
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ruivieira1950 · 1 year
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Sandra Mondaini & Raimondo Vianello
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Festival di Sanremo: tradizione e cambiamento
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Che il Festival di Sanremo abbia inizio! La 73esima edizione del festival della canzone italiana debutterà stasera sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Ogni anno ci sono sempre tante novità dai cantanti, alla canzoni passando per i conduttori ed i direttori artistici. Chi può, quindi, raccontare davvero cosa sia il Festival di Sanremo? La risposta è semplice: coloro i quali da anni seguono tutta la manifestazione. La puntata di oggi di Sommessamente, il podcast di Cinque Colonne Magazine, ha il piacere di avere come ospite il giornalista Giuseppe Facchini che da ben 23 anni racconta il Festival. 73esimo Festival di Sanremo 28 concorrenti, 5 serate per l'edizione numero 73 del Festival della canzone italiana. Amadeus arriverà a cinque Festival condotti – e diretti – di fila, che lo mette al pari di Mike Bongiorno e Pippo Baudo. Gianni Morandi sarà co-coduttore per tutte le 5 serate mentre Chiara Ferragni sarà presente alla prima e all'ultima serata. Per la terza serata la co-conduttrice sarà la pallavolista Paola Enogu mentre nella quarta sarà l'attrice Chiara Francini ad affiancare Amadeus alla conduzione. https://www.youtube.com/watch?v=LcEtBVZiZi8 Ascolta il podcast L'ospite di oggi Giuseppe Facchini Giuseppe Facchini, giornalista trentino e speaker radiofonico, profondo conoscitore della storia del Festival di Sanremo, a cui partecipa come giornalista al Festival di Sanremo nel 1998 per ben 23 edizioni. Raccoglie circa 5000 vinili originali tra 45 e 33 giri e edizioni per i Juke box, 1000 cassette musicali fatte in casa con le musiche degli anni ’70 e ’80, oltre 2000 cd originali a partire dagli anni 90, autografi e dediche di artisti italiani noti, 2000 foto di artisti e con artisti italiani, intere collezioni di settimanali e giornali dell’epoca e delle figurine dei cantanti edizioni Panini. Inoltre partecipa in televisione a due quiz musicali Sarabanda (Italia 1, condotto da Enrico Papi, anno 1997) e Quel motivetto (Canale 5, anno 1990), presentato da Raimondo Vianello. Read the full article
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