Tumgik
#percussionista
anuradhapaltabla · 1 year
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Navdurga on 9 percussion instruments. Delighted with the wonderful response towards my new, unique Musical innovation from the media and fans. 🙏 • • • • • #music #livemusic #percussion #tablaplayer #tablasolo #percussionista #rhythmislife #Indianmusic #innovation #fusionmusic #liveconcert #IndianClassicalMusic #artists #musica #drums #India #AnuradhaPal #musically #Indianmusicians #culture #MusicOfIndia #Durga #Navadurga https://www.instagram.com/p/Ckx6IIvDTxO/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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gangabarretooficial · 2 years
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Modo Cirandeira ativada! Estamos em Évora, na capital da região centro-sul de Portugal, o Alentejo. No centro histórico da cidade. Ontem o show de Lia de Itamaracá e banda no Festival Imaterial. • Fotos by @marcospaulorepe ▪︎ ▪︎ @dandadosax @severoneguinho @severinoalvesrodrigues @liadeitamaracaoficial @tonyboymusica @dulce_barachoo @severina_baracho ▪︎ #portugalévora #percussionista #musicabrasileira #ganggabarreto #liadeitamaracá #festivalimaterial (em Évora Olive Hotel) https://www.instagram.com/p/CjdV9-Ko4Rz/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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interdmc · 2 years
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Percussionista Aishá Lourenço no especial InterD - Mulheres Instrumentistas do Recife #31
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nicolaprocopio · 2 years
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E poi ci sono i grandi artisti e amici che passano dal @roccellajazz come @lucaaquino1 e @massimocusato 🎺🥁🎶 . . . #roccellajazzfestival #roccellajazz #roccellajonica #roccella #lucaaquino #aquino #tromba #trombettista #massimocusato #cusato #drummer #batterista #percussionista #festival #jazz #rumorimediterranei #blackjazzmatters #calabria #eventi #events #music #musica #estate #estate2022 (presso Roccella Jonica, Calabria, Italy) https://www.instagram.com/p/CgPSXu7KTN-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Oggi se ne andava il compagno Demetrio Stratos...LA voce #live #banda #popolare #emilia #rossa #Modena #guitar #chitarra #violin #violino #percussion #percussionista #pianoforte #piano #voice #voce #bass #drums #keyboard #rebel #ribelle #Notav #Antifa #Antifascist #Revolution https://www.instagram.com/p/CevAJtltjRl/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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mickey-hit · 1 year
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⠀ 2023.2.19 “HASEGAWA MASASHI LIVE” @ SPADE BOX!! とても豪華に盛大に終幕👏🏻✨ マーシーワールド全開🔥 音の渦がスペボに響きました! 今回はフルにフルを重ねたパーカッションセット🪘 過去最大量の打楽器を並べました!! コックピット感最高でした✨ ┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈ #長谷川将志 #spadebox #percussion #percussionset #percussionplayer #percussion_picture #percussionplay #percussionist #handsonic #handsonichpd20 #drumsdaily #gewadrums #conga #latinpercussion #percussionistas #musicians #drumeochallenge #latinpercussion #congas #worldpercussionist #gewamusic @worldmusicians_ (スペードボックス) https://www.instagram.com/p/CpE5xAnpz8D/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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diceriadelluntore · 5 months
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Storia Di Musica #303 - Billy Cobham, Spectrum, 1973
Non si poteva terminare il piccolo racconto del jazz fusione davisiano senza imbattersi in lui. In parte è già successo, perchè è il suo battere unico e riconoscibile che scandisce alcuni dei più grandi dischi del genere. Ci vollero infatti pochi anni a Billy Cobham per imporsi subito come uno dei grandi solisti della batteria, e per diventare negli anni uno dei riconosciuti grandi interpreti dello strumento, non solo in ambito jazz. Nasce a Panama, ma dopo pochi anni si trasferisce con la famiglia a New York. da giovanissimo si innamora della batteria, si diploma all' High School of Music and Art, nel 1962 (quando ha 18 anni) ed inizia a suonare nei locali. Viene arruolato, ma per vari motivi non parte mai per nessun fronte di guerra americano; passa però molto tempo nella banda musicale dell'esercito, con cui gira per mesi tutta l'America e non solo. Nel 1968, una volta finito il servizio, inizia a suonare con grandi del jazz: il primo a scoprirlo fu Horace Silver, con cui va in tour per oltre un anno, poi accompagna altri grandi solisti tra cui il sassofonista Stanley Turrentine, l'organista Shirley Scott e il chitarrista George Benson, da cui inizia a scoprire le meraviglie della contaminazione del rock sul jazz, e viceversa. Con la raccomandazione di Benson, è ingaggiato dai mitici fratelli Randy e Michael Brecker per il progetto Dreams, uno dei primi gruppi jazz rock, insieme con il grande chitarrista John Abercrombie, siamo nel 1969. I Dreams pubblicano due dischi, il primo omonimo, Dreams, molto interessante. E le qualità di ritmica e di tecnica pura di Cobham non sfuggono all'orecchio attento di Davis, alla ricerca di un batterista jazz ma che sappia affrontare le sfide della nuova contaminazione. Lo chiama per le registrazioni di Bitches Brew (compare in Feio, un brano prima scartato, poi aggiunto nelle successive ristampe del capolavoro) ma è centrale in A Tribute To Jack Johnson. È con John McLaughlin fulcro della Mahavishnu Orchestra, in cui suona nella prima formazione, quella che in pochi anni si pone ai vertici del movimento jazz fusion. Quando la band si scioglie, insieme a Jan Hammer, il geniale tastierista della Mahanishnu, prosegue un percorso solista, e nel 1973, durante una leggendaria sessione di registrazione di soli due giorni, realizza il suo album di esordio.
Spectrum è uno dei grandi dischi jazz fusion ed è quello che fa conoscere anche fuori dall'ambito jazz il batterista. In copertina, l'artista Jan Snyder, prendendo in prestito il font del primo disco della Mahavishnu, realizza un quadro che sembra una delle prime immagine digitali che in quegli anni attiravano la curiosità. Il disco fu registrato in una doppia sessione, il 14 e il 16 Maggio del 1973, dove seguendo le regole del Maestro Davis, dà ai musicisti delle linee generali sui brani e poi li lascia liberi di creare e improvvisare, e le registrazioni coordinate da Ken Scott, leggendario ingegnere del suono inglese già con i Beatles e i Pink Floyd, furono quasi sempre una sola o massimo due per brano. Il parterre dei musicisti che coinvolge è sontuoso: il grande Ron Carter al contrabbasso, Jimmy Owens alla tromba, Joe Farrell al sax, Raymundo "Ray" Barretto Pagán, grande percussionista, John Tropea alla chitarra e soprattutto un giovane chitarrista dell'Iowa che una volta vide suonare con il suo gruppo, gli Zephyr, giusto prima che la James Gang lo chiamasse in formazione: Tommy Bolin. Cobham vede in quello stile veloce e sensuale di Bolin molte similitudini con il suo, e nascerà una collaborazione entusiasmante che, visto il successo del disco, sarà un trampolino per il chitarrista americano. Dato il metodo di registrazione, sul vinile i brani sono quasi senza soluzione di continuità, come se fossero mini suite intervallati da piccole pause tra di loro, mentre hanno numerazione diversa sui cd o sulle piattaforme digitali odierne (per la cronaca, sul vinile i brani sono 6, sui cd sono 10). Restano i suoni, meravigliosi: la batteria maestosa in Quadrant 4, Stratus diventerà famosa perchè presente nella stazione radio Fusion FM del videogioco Grand Theft Auto IV e fu campionata nel brano Safe From Harm dai Massive Attack (nel loro Blue Lines, 1991); in Taurian Matador la corda del mi cantino della chitarra di Bolin si spezza quasi all'inizio del suo assolo, ma continua imperterrito; in To The Women In My Life Cobham non suona nemmeno, e per 50 secondi l'atmosfera è tutta del piano di Hammer. Red Baron, da oltre 6 minuti, è il brano più famoso, che codifica il jazz muscoloso, veloce e caratteristico di Cobham, dei suoi innesti dal funk e della musica soul, che influenzeranno una intera generazione di musicisti in quasi ogni ambito della musica.
Anche perchè il disco fu un successo inatteso: al primo posto nella classifica Billboard dei dischi jazz, addirittura al Numero 26 di quella generale, la leggendaria Billboard 200. Bolin, che dopo questa parentesi continuerà a suonare nella James Gang, verrà notato da Jon Lord dei Deep Purple, in cerca di un sostituto dopo l'uscita di Richie Blackmore: Lord rimase impressionato dalla sua chitarra in questo disco, regalatogli dal cantante dei Purple dell'epoca, Dave Coverdale (che in tutte le interviste definirà uno dei suoi preferiti in assoluto). Bolin, reclutato secondo la leggenda da un roadie in una villa di Los Angeles, non conosceva nemmeno Smoke On the Water, ma bastarono pochi minuti di esibizione, invitato dalla band ad un concerto di prova presso il Pirate Studios di Los Angeles, per essere reclutato. Come Taste The Band, nel 1975, è il primo disco di Bolin nella Mark IV dei Deep Purple, ed ebbe notevole successo. Ma rimase l'unico, perchè solo un anno più tardi, per i suoi problemi di eroina, fu prima allontanato dal gruppo e poi, dopo il suo primo e unico concerto, di spalla a Jeff Beck, morto per overdose, nel giugno del 1976. E Jeff Beck, in ricordo suo e del disco di Cobham, userà spesso Stratus nei suoi concerti, una versione mozzafiato è quella live al Crossroads Guitar Festival del 2007 con Tal Wilkenfeld al basso e con Vinnie Colaiuta alla batteria (da cercare su Youtube).
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Sheila E. La E sta per Escovado. Nasce a Oakland, California, da un matrimonio misto tra una nera e un messicano. Dirla così potrebbe suggerire un quadro da suburbio squallido e vittima dello sprezzo razziale WASP. Non correte subito a rifugiarvi nelle solite immagini sociali. Suo padre non è un fattorino qualsiasi che cerca di mantenere la conigliata. Pete Escovado è un percussionista di fama internazionale. Già da ragazzo entra nel giro che conta, affastellando esperienze lavorative invidiabili, come quella assieme a Marvin Gaye.
Ma il vero fenomeno in famiglia è la piccola Sheila E. Ma ditemi se un talento in boccio non rigogli in un contesto simile. Suo zio Alejandro è un rispettato cantautore. Un altro zio, Javier, è il fondatore di una cult band punk rock californiana nota come The Zeros. I suo padrino è un certo Tito Puente… basta a dare un’idea?
DALLA CULLA AL PALCO
In una culla di stimoli come questa il talento eccezionale di Sheila E. non può che venir fuori come un portento sismico, no? E così non si stenta a credere che a 15 anni faccia già quello che fa ora ma pagata milioni. E visto il carnet di appuntamenti con la storia del pop-rock che ha già depennato. Roba da far impallidire i maschietti se proprio non possiamo evitare di metterla sul piano sessuale.
La sua prima esperienza ufficiale in uno studio di registrazione è nel 1976, quando ha appena diciannove anni, assieme al bassista jazz Alphonso Johnson (Santana). Ma in poco tempo il percorso già battuto da papà Pete, Sheila E. lo ripercorre pari pari e così veloce da lasciare una scia di fuoco alle calcagna.
UN PICCOLO PRINCIPE PER SHEILA E.
A vent’anni ha già suonato con George Duke, Marvin Gaye, Diana Ross e Herbie Hancock… Questo prima di esibirsi davanti a un certo ragazzetto bruttino ma affascinante che si fa chiamare Prince.
Lei ha una tale padronanza ritmica da intimidire turnisti che vantano oltre 30 anni d’esperienza. Per quello scugnizzo del funk è amore al primo beat.
La prima volta che si incontrano, nel 1978 Prince assiste a uno spettacolo di Sheila E. assieme al padre. Lui dopo lo show si fa avanti nervoso e imbarazzato. Le rivela che per tutta la sua esibizione ha litigato a oltranza con il suo bassista su chi dei due la porterà all’altare.
Lei ride, arrossisce ma non è tempo di matrimonio. Ha molti progetti, collaborazioni da paura, una carriera solista, tanto per dire, non può mica convolare a nozze. Il Principe Roger Nelson, giura che se non riuscirà a sposarla, di sicuro farà qualsiasi cosa per averla nella sua band. – Seguo la tua carriera da anni. So chi sei e ti vorrei con me.
Sheila E. stenta a crederlo ma prende nota e trascorre quasi più di un lustro di intensa attività concertistica e da turnista. Intreccia sempre più il proprio cammino a quello del principino. Batti oggi, batti domani, inizia un vero e proprio intruglio sentimental-artistico molto fertile e stimolante.
BATTERIA O MICROFONO?
Lui è premuroso, incoraggiante, convincente. Sembra avere una visione precisa e molto ambiziosa riguardo lei (insieme a letto?). Per via del suo talento, no? E si offre di spingerla (ehm…) un po’ nell’incipit della sua carriera come singer.
È quello che vuole, Sheila E.? Diventare come Diana Ross? Il problema di Sheila E. infatti è di non sapersi decidere tra la batteria e il microfono. Dopo tanta dedizione al primo strumento, negli iridescenti anni 80 decide di tentare con il secondo.
Prince approva e le regala una hit, The Glamourous Life, che inizialmente doveva essere incisa da Vanity. Chi è Vanity? Ma l’ex-compagna di lui e futura dalia nera delle scorribande di Nikki Sixx. Il bassista dei Crue le racconta nel libro The Heroin Diaries.
Il brano che da anche il titolo al primo album solista di Sheila E. si piazza in cima alle charts di dance music. Il connubio con Prince si perpetra nel tour di Purple Rain, dove lei apre i concerti. I due consumano una relazione infuocata ma inizialmente clandestina. Lui ufficialmente esce ancora con la corista ed ennesima figlioccia artistica Susanna Melvoin.
SHEILA E. DOPO IL SUCCESSO UN ALTRO SUCCESSO
Dopo il successo di The Glamorous Life, Sheila E. sempre assistita da Prince, incide Romance 1600. Il nuovo singolo vincente vanta sempre lo zampino del reuccio: A Love Bizarre.
Il brano porta l’album a nuovi traguardi di vendite rivelandosi il picco commerciale di Sheila E. da solista. Da qui però inizia ufficialmente il suo periodo discografico come batterista. Nello specifico e in esclusiva assoluta di Prince.
In realtà Sheila E. è già presente in Parade, ottavo disco del singer. Solo nei brani Life Can Be So Nice e Venus de Milo, però.
A partire da Sign O The Time (1985) sarà lei a occuparsi del cuore ritmico della musica del suo mentore e amante. A chi le addebita un’influenza creativa “princiana” lei ribatte che è stato lui a lasciarsi contaminare da lei.
Andatela un po’ a contraddire! In realtà si può affermare che quei due siano un buon esempio della correlazione tra equazione di Dirac e Amore. Due sistemi che si influenzano vicendevolmente danno una svolta alle rispettive carriere, l’uno grazie all’altro.
DOPO SIGN O THE TIME
Dopo Sign O The Time, Sheila resta al suo posto anche in Lovesexy. Il disco consacra Prince come una delle star di successo più controverse della storia del pop. Nel mentre lei non dimentica il suo terzo disco da solista. E sebbene il singolo Koo Koo dell’omonimo album Sheila E. ottiene discreti risultati, si sente che le cose non vanno proprio al massimo.
Presto Sheila E. deve fare una scelta: riconoscere di non essere lei la nuova Whitney Houston e lasciar perdere la voce. O provarci sul serio.
Mossa letale: una volta lontana dall’aletta protettrice del suo “Petit Prince” i successivi lavori solisti di Sheila E. ottengono attenzioni più moderate dalla stampa e dal pubblico. Fino a ridursi, come singer, a un lumicino in balia del borioso vento dell’indifferenza.
Nonostante la collaborazione con Prince sia ufficialmente finita, Sheila E. seguita a scrivere musica con lui e a non raccogliere i meriti che le spetterebbero.
ANNI 90
Negli anni 90, messa un po’ da parte la carriera di cantante, Sheila E. riprende a darsi da fare come batterista. Dal 1995 collabora con un sacco di bella gente: Phil Collins, Ringo Starr, Beyoncé e l’artista nipponica Namie Amuro.
Poi Jazz a tutto spiano; rock pop con Billy Cobham e Ringo Starr, ballabili con Gloria Estefan, Lionel Richie. E ancora Jennifer Lopez, Hans Zimmer e quel pezzo di sgombro di Kanye West.
Meglio nota come la batterista di Prince che per tutto il bagaglione curriculare o gli album solitari, Sheila E. ha mostrato di valere soprattutto con i piatti più che le stoviglie. La sua è una tecnica di classe finissima supportata da un potere straordinario nel dar feeling alle costruzioni ritmiche di tutti i generi.
Purtroppo ha pagato il suo esser donna, e non lo si dice per retorica femminista. Lei si è vista mettere in secondo piano accanto a Prince. E anche dopo ha sofferto il confronto con un ambiente professionale esclusivamente maschio, guadagnando attenzione per la sua presenza scenica e soprattutto la sua sensualità.
Una batterista donna è un concetto che spiazza il pubblico. Questo Prince l’ha sempre saputo. Può aver solo pensato: se è lei la tipa giusta, al diavolo cosa pensa il mondo, la prendo anche se è donna.
Ma il bricconcello sulfureo, autore di decine di brani altamente sexy. Pezzi scabrosi che hanno spinto la figlia di Al Gore alla masturbatio compulsiva nella sua stanzetta. Lui ha sempre pensato doppio sulle mosse da fare in carriera.
Francesco Ceccamea
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rsshq · 1 year
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FINIS MALI é uma celebração religiosa de culto à vitória dos humanos sobre as forças malignas de Bellator. Tornou-se feriado universal e celebração oficial há 100 anos, e é esperado que em homenagem ao seu centenário as celebrações sejam superiores - algo que ocorreu em sua 75ª edição, a mais comentada até os dias atuais! A celebração atual contará com a presença do Cardeal do Equilíbrio Saedrann Crestmane, um veneficu bem quisto pelos mais tradicionais, por conta de suas opiniões bem formadas e fervorosas críticas ao Desequilíbrio. Os habitantes do mundo inteiro param hoje para celebrar esse momento, e não poderia ser diferente com os estudantes no Chipre. 
Os portões cujo metal dourado contém rosas entalhadas, e delimitam a entrada para o Instituto de Rosis, encontram-se totalmente abertos para a passagem do Cardeal no momento em que a procissão rumo ao Vilarejo Ethos se inicia. Os venéficos são instruídos pelo corpo docente a seguirem logo atrás dele, seguidos pelos humanos e só então os professores do Instituto. A caminhada não é longa, mas existem reclamações no percurso em linha reta de quinze minutos. Durante todo o caminho também são entoados cânticos contando parte da história de Bellator e da vitória dos humanos, isso por conta do compêndio que acompanha o cardeal, mas alguns dos alunos mais dedicados também cantam essas histórias.
Assim que chegam no vilarejo da ilha, todos são recebidos por um corredor onde, em ambos os lados, percussionistas tocam tambores para recepcionar humanos e venéficos. O primeiro ato, realizado junto ao pôr do sol, é próprio da ritualística venéfica e trata-se de uma benção realizada por Saedrann. Ao fim dela, os seres mágicos recebem uma vela, e são instruídos a entregá-la a um nobre que deseje servir. O acender da vela pelo nobre, durante a noite, representa sua disposição em conhecer as habilidades do veneficu, mesmo que não seja nenhum tipo de promessa de que atuarão juntos no futuro. Essa é a vitrine, mostre o que tem de melhor!
Tendas se estabelecem em locais estratégicos, e venéficos são incentivados a realizar pequenas demonstrações de suas habilidades — como leitura de mãos, levitação de objetos, venda de poções ou mesmo truques de ilusão. É o momento de vender seu peixe para os humanos de seu convívio, tentando já garantir um parceiro no futuro, não sendo incomum que veneficus que estão prestes a se formar e que ainda não encontraram herdeiros que os favoreçam se desesperem por atenção. Também há um espaço similar a uma arena no centro do vilarejo, para que veneficus entrem em disputas para expor seus poderes - uma réplica bem menor e menos sangrenta do que acontece na Nigéria — mas danos graves não são permitidos nessa noite.
Mesas rodeiam uma fogueira, e o banquete serve os cortes mais nobres de carnes, assim como frutas vistosas — mesmo aquelas que não são da estação — guloseimas, sementes, flores comestíveis e diversas bebidas importadas do México. Deve-se tomar cuidado, contudo, com uma surpresinha deixada por veneficus mais arteiros em meio a boa comida: o licor solutus — bebida que deve ser ingerida com cautela, em vista que, se tomado em excesso, provoca picos de euforia e até algumas alucinações. 
Assim que escurece, é como se Ethos inteiro se acendesse com pequenas lâmpadas penduradas nos posts e árvores, mas sua iluminação é tão fraca que as estrelas ganham nitidez. Entre conversas altas, música barulhenta, risadas e a energia alegre regada a vinho que toma a noite livre dos alunos madrugada adentro, o clima de festa contagia e o motivo real da confraternização parece se perder um pouco. Mas eles serão lembrados disso antes do amanhecer, quando parte de Saedrann a ordem para que queimem um boneco posto abaixo da fogueira, representando o Desequilíbrio que deve ser derrotado.
INFORMAÇÕES ADICIONAIS:
Aqui está o evento/abertura de jogo, uhuuuul!! Com essa ambientação vocês podem interagir em três momentos: no Instituto, quando receberam o lembrete da comemoração; durante o caminho para o Vilarejo Ethos, e na própria confraternização. 
O evento começa hoje (23.11) às 20h e durará até sexta-feira (02.12), podendo ser estendido caso vocês tenham interesse.
No tempo IC o evento inicia à tarde e pode se estender até antes do sol nascer no dia seguinte, como mencionado no último parágrafo.
O licor solutus possui propriedades que causam efeitos semelhantes ao LSD mundano, assim sendo, explorem bastante essa questão caso seu personagem decida beber um pouco.
Looks não são realmente necessários, mas aqueles que desejarem podem postar com a tag   #rss:traje. (com ponto final) e reblogar no nosso blog de likes.
A tag de starters é #rss:trama. (com ponto final) Por favor, lembre-se de responder os da tag antes de postar o seu!
Quaisquer dúvidas, podem me chamar no chat!
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susieporta · 11 months
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Sentire col cuore, la pelle, il fegato.
Si chiama Evelyn Glennie.
Immaginatevela così. Quando è una #giovanedonna scozzese di diciassette anni e vuole entrare alla Royal Academy Of Music di Londra. Si presenta all’audizione.
Respinta.
“Scusate, perché?”
Perché è sorda.
Evelyn ha perso l’udito che era una #bambina. Aveva solo 8 anni.
Lei allora dichiara a voce e testa alta ai commissari d’esame che la sua intenzione è diventare una percussionista solista.
Se il suo livello di preparazione è sufficiente per essere ammessa, le sue condizioni fisiche non devono rappresentare un ostacolo.
Entra così alla Royal Academy.
Ora è diventata la percussionista solista più famosa del mondo. Tiene concerti ovunque, ha vinto tre Grammy, è stata nominata dalla Regina Elisabetta, Dama dell’Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico, suona con Björk, Bobby Mc Ferrin.
Lei sente le note nel fegato, nel cuore, nella pelle.
“Il mio vero obiettivo è insegnare al mondo ad ascoltare. Quando ci ascoltiamo a vicenda è importante usare il nostro corpo come una cassa di risonanza. Suono scalza così che possa sentire dalla terra le vibrazioni".
Magnifica
(dedicata alle allieve della #ClasseS, che hanno oggi la quarta sessione del corso Sensi Accesi)
#labodifsegnala #labodifstories #founders #sensiaccesi
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prosaversoearte · 6 months
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vogliodirlocosi · 9 months
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ieri ho conosciuto il percussionista francese di questo gruppo che mi ha detto che ero la ragazza più bella di tutte ieri sera. non racconterò com'è andata a finire
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selektakoletiva · 10 months
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O PÉ-DE-SERRA RABECADO
DO QUARTETO OLINDA
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Estamos em clima junino de fato, e queremos escavar na memória da boa música, um grupo que marcou época a sua forma. Surgido em 2005 da união de músicos que conviveram nos forrós, boizinhos, cirandas e cavalos-marinhos da Zona da Mata e ladeiras de Olinda no final dos anos 90. O talentoso Quarteto Olinda, é formado pelos talentosos percussionistas Guga Amorim e Bruno Vinezof, o baixista Yuri Rabid e Cláudio Rabeca. Uniram o popular e o moderno sem perder o charme e a realeza, afinal, beberam diretamente da fonte dos grandes nomes da cultura nordestina, do Rei do baião Luiz Gonzaga a contracultura do manguebeat como Mestre Ambrósio.
Trocar sanfona pela rabeca pode parecer estranho e/ou até perigoso para os mais puristas dos forrozeiros. No entretanto, precisou de pouco mais de um mês pra ver que o negócio era a identidade de Pernambuco, alta classe do forró pé-de-serra. Que a linhagem de rabequeiros como Mestre Luiz Paixão, Salustiano, Siba e Antônio Teles, ainda seguia bem representada em Pernambuco, seguindo a tradição de anos, de forma excelentíssima, assim como as canções e os shows efusivos do Quarteto.
Assim que o Quarteto - que originalmente era composto por três percussionistas e um baixista - fez, e muito bem. Investiram na formação que também recebeu uma adição especial em 2006: o pandeiro de Guga Santos, também conhecido como 'Rasta'. Assim o grupo se tornou um quinteto, mas com nome quarteto, mantendo a essência poética e bem-humorada do nome e do grupo.
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Falando do menu principal... Vamos tentar passar uma pequenina visão sobre o primeiro e único álbum do Quarteto Olinda. Disco homônimo, gravado no Estúdio Carranca (Recife). É uma grandiosa lapidação da temporada de dois anos e meio (2006 - 2009), a qual se apresentavam semanalmente na Xinxim da Baiana, famosa casa de shows de Olinda, onde cativou público o suficiente para lançar seu disco no mesmo ano em que encerrou a temporada, e fazer turnê Brasil afora, chegando até a receber elogios do então presidente - e agora novamente, vejam só vocês - Luís Inácio Lula da Silva.
O disco traz consigo doze músicas incríveis, num repertório coeso, bem arranjado, autoral e com participações especiais de outros importantes compositores e músicos da cena pernambucana e mundial, como; Mestre Luiz Paixão (rabeca), Tiné (voz), Hélder Vasconcelos (oito baixos), Nilton Jr. (letra) e os gringos Clay Ross (guitarra) e Rob Curt (sanfona), diretamente dos EUA.
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Das doze, sete das músicas foram compostas pelos próprios músicos do grupo. O repertório é uma verdadeira celebração ao autêntico forró de rabeca, com influências do samba de matuto e do côco.
E é com a música e simpatia desses nordestinos que a gente tenta botar em dia um pouco desse clima gostoso de São João aqui pelo SK. Verdadeiros representantes da cultura popular e de rua do Nordeste. Prepare-se para dançar ao som dessa mistura de xote, xaxado, baião e muito pé-de-serra com o legítimo For All, que chamo chamegosamente de pé-de-rabeca - genuinamente olindense e verdadeiramente brasileiro.
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É XINXIM NO XENHENHÉM!
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frankloko · 2 years
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Antônio Carlos Bernardes Gomes, mais conhecido pelo nome artístico Mussum (Rio de Janeiro, 7 de abril de 1941 — São Paulo, 29 de julho de 1994), foi um humorista, ator, músico, cantor e compositor brasileiro. Na indústria musical, integrou o grupo de samba Os Originais do Samba em meados da década de 1960, como cantor e percussionista com os nomes artísticos de Carlinhos da Mangueira ou Carlinhos Reco-Reco. Como humorista, fez parte do célebre quarteto Os Trapalhões, tendo sido o 3° mais antigo integrante da trupe, e o segundo a falecer (quatro anos depois do Zacarias). Foto: internet Info: Wikipedia Colorização: @coresdopassado1 • • • • • #mussum #mussumsinceris #mussumforevis #mussumalive #mussumforévis #mussumeterno #grandehumorista #eterno #cores #coresdopassado1 #manipulaçãodeimagem #colorization #colorização #colorizationphotos #colorizaçãofotografica #colorizaçãodigital #colorizedhistory #colorizemood #ostrapalhões #brasil #brasil🇧🇷 #argentina🇦🇷 #bolivia🇧🇴 #peru🇵🇪 #unitedkingdom🇬🇧 #unitedstates🇺🇸 #deutschland🇩🇪 #switzerland🇨🇭 (at Manaus - Amazons - Brazil) https://www.instagram.com/p/CigSc_JL7sE/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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palavradigital-blog · 1 month
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 Igor Buguelo em Ritmos Diaspóricos é atraão na Casa da Cultura Junot Matos em Itajuípe
Sob a Direção de @jcngao , na companhia do percussionista @lucas_moreno19 e do professor/pesquisador @magnofreitas21 , Igor Buguelo vai apresentar um show musical autoral com letras que abordam sentimentos, emoções e contemplações embaladas por ritmos oriundos da diáspora africana. A intenção, segundo Buguelo é de dar visibilidade às raízes, elementos e expressões culturais da diáspora africana…
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robachetira · 2 months
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Radio-Activity
presenta il singolo e video
tratto dall'album TIMELESS; "Crossroads"..
guarda il video
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Descrizione brano - Crossroads
Una canzone (ed un video) che parlano di motori e velocità. Sorpassi estremi, drifting prolungato. Se così si può dire "accompagnati" da note rock potenti, insieme ad un ritornello melodico. O viceversa, rombi di motori che accompagnano l'uscita dell'ultimo album targato Radio-Activity - Timeless!
La parte riguardante la MilleMiglia ha toccato in me profondi ricordi e così non ho potuto non metterla. Una vera festa per ogni fan dei motori.
Alzate il volume.                                    Nicolò Anguissola d'Altoè ( Radio-Activity )
Radio-Activity
Nasce nel 2002. Prima come semplice band (Nicolò Anguissola d'Altoè come ideatore, cantante, compositore e chitarrista, un bassista ed un percussionista) e per la durata di qualche mese, a volte come duo con un amico batterista prima e poi un altro, poi come un progetto per la musica digitale realizzato su PC (sempre da NAA) nel 2022-2024.
Il primo album rock "Soft Bread" è uscito alla fine dello scorso anno e dal 1 gennaio 2023 è uscito l'album "Energy".
Da sottolineare l'uscita l'estate 2023 di 'Noble thoughts', EP reggae.
Un terzo album è uscito il primo gennaio 2024: 'Timeless' (che contiene 'Crossroads').
Un quinto album è in questo momento in fase di preparazione.
BIOGRAFIA
Mi chiamo Nicolò Anguissola d'Altoè ed a 14 anni (ora ne ho 38) ebbi un'idea: formare una band chiamata Radio-Activity.
Angelo, batterista e fedele amico da sempre, partecipò al mio progetto per anni.
Riccardo ed Alessio, chitarrista ed ai bonghi il primo, bassista il secondo, fecero lo stesso proprio durante il periodo di creazione di "The Lost Tapes" (sulla mia pagina YouTube e forse presto anche su Spotify). Canzoni nuove. A volte in stile oasis.
Qualche pomeriggio con Guido alla batteria chiudono il conto delle collaborazioni (tra amici).
Un progetto. Un desiderio. Un sogno.
Così potrei descrivere la mia band. E quando scarseggiano altri membri non ci metto molto a sfoderare una semiacustica e lanciarmi anche in qualcosa per conto mio.
Musica e canto.
Gli ultimi miei progetti invece riguardano collaborazioni esterna, quindi raccolta di tracce, campioni tramite programma apposito ed assemblaggio, montaggio al fine di sfoderare ritmo forte ed anche come canto spesso e volentieri qualcosa di nuovo.
Che dire... buon ascolto
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