Tumgik
#musica per dormire
aroaceofthesea · 2 months
Text
0 notes
calmomilla · 3 months
Text
youtube
0 notes
crisvola · 1 year
Video
youtube
Musica rilassante per dormire e sognare, 
CrisVola Playlist Youtube.
BUONA DOMENICA
0 notes
surfer-osa · 1 month
Text
Di' grazia.
Non riesco ancora a scrivere di te come vorrei ma se lo facessi renderei definitivo il fatto che non ti vedrò più (ed io continuo a vederti).
Mi punisco, nel momento in cui dovrei addormentarmi gli occhi si spalancano anche se sono saldamente chiusi. La mente torna al tuo ultimo respiro e al mondo che in quel momento è scomparso attorno a noi. Si ripresenta il vuoto, il desiderio di non essere mai esistita per non dover gestire quel dolore e tutto questo mi provoca ulteriore male perché tu sei stata “pieno” e lo sei ancora.
Quindi, mamma, allungo le mani al buio e cerco il lettore mp3 che lascio sempre carico nella federa del mio cuscino. Infilo le cuffiette e faccio partire un disco di cui ho parlato proprio ieri sera.
Grace di Jeff Buckley esplode nel mio spazio nella stessa maniera in cui lo fece nell’autunno del 1994.
Ero nella mia cameretta e avevo le cuffiette. Non riuscivo a dormire perché mi sentivo aliena e non sapevo come maneggiare quel sentimento di estraneità.
Stanotte avevo il lettore mp3, trent’anni fa avevo il walkman a cassetta e stavo ascoltando Planet Rock su Radio2. Il giorno dopo, in terza media, mi avrebbero avvistata per i corridoi di scuola con un’espressione facciale teneramente ebete.
Conosco a memoria ogni parola e tutte le partiture, sperimento ad ogni ascolto quel senso di estasi e rappresentazione. Sì perché Grace parla di tutto e di tutti noi anche se non lo sappiamo e anche se non l’abbiamo mai ascoltato (provo a non essere giudicante ma amic* car* è una lotta persa: vi sto giudicando abbassando gli occhiali in segno di disapprovazione).
Stanotte sentivo il cuore sincronizzarsi alla musica quando la mia gatta Tatì è piombata sul letto per scappare da suo fratello Heavy. Lui si è letteralmente stampato sulla pediera del letto mentre lei è riuscita a spiccare il volo per poi planarmi addosso con le 4 zampe aperte tipo tuta alare di Patrick de Gayardon (o, meglio, come un petauro dello zucchero).
A quel punto l’incanto è scomparso, come la regolarità del mio battito, ed ho lasciato che la musica sfumasse.
Asleep in the sand with the ocean washing over.
46 notes · View notes
Text
Life… (186)
Un tempo ero così felice, ora non so cosa ci sia di sbagliato in me, ero così puro di cuore, ma ora è tutto diverso, sono cambiato. Sono diventato così silenzioso, infelice, e sempre più stanco. Ho paura di socializzare e quando posso sto a letto più tempo possibile combattendo questa realtà che mi affligge, uso la musica per fuggire, ma ormai non funziona più così bene. Una volta volevo uscire sempre, ma ora ciò che voglio fare, è stare rinchiuso nella mia stanza a dormire e ascoltare musica. Penso troppo ad ogni cosa e ogni sorriso che faccio, è così falso… Dentro di me mi sto piano piano arrendendo, non so più come esprimere me stesso.
30 notes · View notes
sofysta · 1 month
Text
Cambiate musica. Cambiate libri. Cambiate voci, strade, luoghi. Cambiate i fogli attaccati ai muri, il colore di smalto, il modo di pensare. Dovete cambiare. Dovete cambiare ed imparare a ricominciare. Dovete ricominciare. Non sentitevi persi, non sentitevi soli, tanto nessuno lo è mai davvero. A partire da chi sta condividendo la vostra stanza, la vostra casa, il vostro quartiere. A partire dalla cuccia che avete in casa, una gabbietta, un acquario, una chat a destra dello schermo. Non siete soli. Piangete. Piangete fino a versare vomito e lacrime nello stesso bagno. Piangete fino a farvi venire la febbre, i brividi sul corpo, il mal di testa che non riesce a farvi dormire. Piangete. E anche tanto. MA poi ricominciate. Che non significa non soffrire più, attenzione. Si soffre sempre, a ricordare di cosa si stava facendo in questo momento settimane fa, del pensiero che si aveva fisso mesi fa, dei sogni e delle speranze che non si perdevano mai, anni fa. Tutto perso, già, ma ricominciate. È difficile. È dura. Ma non dura per i giorni, difficile per le ore ed i minuti che non passano mai. Ma poi passano anche quelli, tranquilli. I minuti passeranno con le ore e le ore con i giorni. Ma poi passa.
Ricordate : Ce la fate, stampatevelo in testa, sul frigorifero, sui muri. “Posso farcela”. E ora cambiate canzone. E fate un sorriso.”
26 notes · View notes
romantiscetticismo · 2 months
Text
Tumblr media
Quando la musica finiva, quando persino i suonatori potevano andare a dormire, significava che la festa o la serata erano definitivamente concluse e che non c'era più alcun motivo per restare.
"E BUONANOTTE AI SUONATORI".
29 notes · View notes
angelap3 · 2 months
Text
Tumblr media
La storia della Musica
Ricordando Lucio Dalla ❤️
Lucio Dalla muore improvvisamente, stroncato da un infarto, il 1º marzo 2012, tre giorni prima del suo 69º compleanno, presso l'Hotel Plaza di Montreux, cittadina svizzera sede di uno dei festival musicali più importanti al mondo, il Montreux Jazz Festival, dove si era appena esibito la sera precedente. È il suo compagno Marco Alemanno a scoprire per primo il decesso, pochi minuti dopo. I primi a dare la notizia della morte del cantante sono i frati della basilica di San Francesco d'Assisi, la stessa mattina del 1º marzo, su Twitter, esattamente alle 12:10, 23 minuti prima dei lanci d'agenzia.
A due anni di distanza dalla morte del cantante, il 26 febbraio 2014, viene costituita la "Fondazione Lucio Dalla", con relativa ufficializzazione a partire dal giorno 4 marzo 2014. La fondazione avrà sede nella sua casa di via D'Azeglio a Bologna e avrà come obiettivo principale quello di valorizzare l'esperienza e il patrimonio culturale dell'artista.
Trascorsi 10 anni, la città di Sorrento gli dedica un murale.
Il 30 settembre 2022 viene pubblicato Stella di mare, singolo inedito di Cesare Cremonini e Lucio Dalla.
Ti ho guardata e per il momento
Non esistono due occhi come i tuoi
Così neri, così soli che
Se mi guardi ancora e non li muovi
Diventan belli anche i miei
E si capisce da come ridi che
Fai finta e che non capisci, non vuoi guai
Ma ti giuro che per quella bocca che
Se ti guardo diventa rossa
Morirei
Ma chissà se lo sai?
Ma chissà se lo sai?
Forse tu non lo sai
No, tu non lo sai.
Poi parliamo delle distanze, del cielo,
E di dove va a dormire la luna quando esce il sole
E di come era la terra prima che ci fosse l'amore
E sotto quale stella, tra mille anni
Se ci sarà una stella, ci si potrà abbracciare?
E poi la notte col suo silenzio regolare
Quel silenzio che a volte sembra la morte
Mi dà il coraggio di parlare
E di dirti tranquillamente,
Di dirtelo finalmente
Che ti amo
E che di amarti non smetterò mai
Così adesso lo sai
Così adesso lo sai
Così adesso lo sai
(Brano di Lucio Dalla - Chissà se lo sai)
22 notes · View notes
principessa-6 · 1 year
Text
Tumblr media
L'altro giorno una ragazza giovane mi ha chiesto:
"Cosa provi nell'essere vecchia"?
La domanda mi ha sorpreso molto, dato che non mi sono mai ritenuta vecchia. Quando la ragazza ha visto la mia reazione, immediatamente si è dispiaciuta, ma le ho spiegato che era una domanda interessante. E riflettendo, ho pensato che;
invecchiare è un regalo.
A volte mi sorprende la persona che riflette nello specchio, ma non mi preoccupo di lei da molto tempo e non cambierei nulla di quello che ho per qualche ruga in meno ed un ventre piatto.
Non mi rimprovero più perché non mi piace riassettare il letto o perché non mangio alcune "cose". Mi sento finalmente nel mio diritto di essere disordinata, stravagante e trascorrere le mie ore contemplando la natura o navigando sui social.
Inoltre a chi interessa se scelgo di leggere o giocare sul computer fino alle 4 del mattino e poi dormire fino a chi sa che ora. A chi interessa se ballo da sola ascoltando la musica anni 50? A chi interessa se voglio piangere per un amore perduto?
A chi interessa se cammino sulla spiaggia portando a spasso il mio corpo paffuto in bikini sotto lo sguardo da chi più di me se lo può permettere e a chi interessa se mi tuffo fra le le onde lasciandomi cullare.
Ho visto alcuni cari amici andarsene da questo mondo prima di aver goduto della libertà che viene con l'invecchiare.
È vero che attraverso gli anni il mio cuore ha sofferto per la perdita di una persona cara, ma È la sofferenza che ci dà forza e ci fa crescere. Un cuore che non si è rotto è sterile e non saprà mai della felicità di essere imperfetto.
Sono orgogliosa di aver vissuto abbastanza per far ingrigire i miei capelli e aver saputo conservare il sorriso della mia giovinezza. Orbene, per rispondere alla domanda con sincerità, posso dire:
"Mi piace essere vecchia, perché la vecchiaia mi rende più saggia, più libera".
So che non vivrò per sempre, ma mentre sono qui voglio vivere secondo le mie leggi. Quelle del mio cuore! Non voglio lamentarmi per ciò che non è stato né preoccuparmi di quello che sarà, e nel tempo che rimane semplicemente amerò la vita come ho fatto fino ad oggi, il resto lo lascio a Dio... 🤍 💜
68 notes · View notes
0ssim0r0 · 8 months
Text
L'altro giorno, una ragazza giovane mi ha chiesto: "cosa provi nell'essere vecchia"?
Mi ha sorpreso molto la domanda, dato che non mi sono mai ritenuta vecchia.
Quando la ragazza ha visto la mia reazione, immediatamente si è dispiaciuta, ma le ho spiegato che era una domanda interessante.
E poi ho riflettuto, ho pensato che invecchiare è un regalo.
A volte mi sorprende la persona che vedo nel mio specchio.
Ma non mi preoccupo di lei da molto tempo. Io non cambierei nulla di quello che ho per qualche ruga in meno ed un ventre piatto.
Non mi rimprovero più perché non mi piace riassettare il letto, o perché non mangio alcune "cose". Mi sento finalmente nel mio diritto di essere disordinata, stravagante e trascorrere le mie ore contemplando i fiori.
Ho visto alcuni cari amici andarsene da questo mondo, prima di aver goduto della libertà che viene con l'invecchiare.
A chi interessa se scelgo di leggere o giocare sul computer fino alle 4 del mattino e poi dormire fino a chi sa che ora?
A chi interessa se ballo da sola ascoltando la musica anni 60?
E se dopo voglio piangere per un amore perduto?
E se cammino sulla spiaggia in costume da bagno, portando a spasso il mio corpo paffuto e mi tuffo fra le onde lasciandomi da esse cullare, nonostante gli sguardi di quelle che indossano ancora il bikini, saranno vecchie anche loro se avranno fortuna.
È vero che attraverso gli anni il mio cuore ha sofferto per la perdita di una persona cara, ma è la sofferenza che ci dà forza e ci fa crescere.
Un cuore che non si è rotto, è sterile e non saprà mai della felicità di essere imperfetto.
Sono orgogliosa di aver vissuto abbastanza per far ingrigire i miei capelli e per conservare il sorriso della mia giovinezza, di quando ancora non c'erano solchi profondi sul mio viso.
Orbene, per rispondere alla domanda con sincerità, posso dire: mi piace essere vecchia, perché la vecchiaia mi rende più saggia, più libera!
So che non vivrò per sempre, ma mentre sono qui, voglio vivere secondo le mie leggi, quelle del mio cuore. Non voglio lamentarmi per ciò che non è stato, né preoccuparmi di quello che sarà. Nel tempo che rimane, semplicemente amerò la vita come ho fatto fino ad oggi, il resto lo lascio a Dio.
Autore sconosciuto
Tumblr media
Ossimoro
43 notes · View notes
fatalquiiete · 1 month
Text
Fammi essere ancora figlio. Solo una volta. Una volta sola. Poi ti lascio andare. Ma per una volta, ancora, fammi sentire sicuro. Proteggimi dal mondo. Fammi dormire nel sedile dietro il tuo. Guida tu. Che io sono triste e stanco. Ho voglia che sia tu a guidarmi, papà. Metti la musica che ti piace. Che sarà quella che una volta cresciuto piacerà a me. Fammi essere piccolo. Pensa tu per me. Decidi tu per me. Mettimi la tua giacca, che a me sembra enorme, perché ho freddo. Prendimi in braccio e portami a letto perché mi sono addormentato sul divano. Raccontami storie. E se sei stanco non farlo. Ma non te ne andare. Ho voglia di rimanere figlio per sempre. Abbracciami forte come dopo un gol. Dormi ancora, come hai fatto, per una settimana su una sedia accanto al mio letto in ospedale. Rassicurami. Carezzami la testa. Lo so che per tutti arriva il momento in cui devi fare da padre a tuo padre. Ma io non voglio. Non ora. Voglio vederti come un gigante. Non come un uccellino. Non andare, papà. Ti prego. Fammi essere ancora figlio. Fammi essere per sempre tuo figlio. ---Gabriele Corsi
8 notes · View notes
ambrenoir · 1 month
Text
Fammi essere ancora figlio.
Solo una volta. Una volta sola.
Poi ti lascio andare.
Ma per una volta, ancora, fammi sentire sicuro.
Proteggimi dal mondo.
Fammi dormire nel sedile dietro il tuo.
Guida tu. Che io sono triste e stanco.
Ho voglia che sia tu a guidarmi, papà.
Metti la musica che ti piace.
Che sarà quella che una volta cresciuto piacerà a me.
Fammi essere piccolo.
Pensa tu per me.
Decidi tu per me.
Mettimi la tua giacca, che a me sembra enorme, perché ho freddo.
Prendimi in braccio e portami a letto perché mi sono addormentato sul divano.
Raccontami storie.
E se sei stanco non farlo. Ma non te ne andare.
Ho voglia di rimanere figlio per sempre.
Abbracciami forte come dopo un gol.
Dormi ancora, come hai fatto, per una settimana su una sedia accanto al mio letto in ospedale.
Rassicurami.
Carezzami la testa.
Lo so che per tutti arriva il momento in cui devi fare da padre a tuo padre.
Ma io non voglio.
Non ora.
Voglio vederti come un gigante. Non come un uccellino.
Non andare, papà.
Ti prego.
Fammi essere ancora figlio.
Fammi essere per sempre tuo figlio…
10 notes · View notes
gcorvetti · 1 month
Text
Aggiornamento e novità.
A più di un mese dal mio arrivo in Trinacria è ora di tirare una linea e fare i conti con il presente e con il futuro. Sono venuto qua innanzitutto per rilassarmi e cambiare aria, non mi sono rilassato per niente, anzi, direi che è stato stressante ma in maniera diversa dallo stress estone, i motivi li ho già scritti in alcuni post di questo periodo, la condizione di mia madre che vive da sola da anni e che ha tutta una serie di routine che a lei vanno bene, anche se non sono salutari, e che soprattutto non prevedono la presenza di altre persone, come quella di tenere la tv accesa a qualsiasi ora a un volume esorbitante, sia per il fatto che non ci sente tanto più bene sia perché al piano di sotto e al piano di sopra non c'è nessuno quindi non disturba. Questa cosa a me invece disturba tantissimo perché odio la tv e per il volume, visto che io ci sento fin troppo bene. Ero riuscito quasi a convincerla di evitare la notte anche perché non la fa dormire bene, ma è durato poco, molto poco. Altre piccolezze ma poco rilevanti del suo comportamento perché pazienza è molto anziana le posso anche capire, ma quella della tv no. Poi c'è la città, Catania, che come sempre è bella ma trattata male ma quello che mi ha dato più noia è il comportamento delle persone, c'è anche la mia abitudine a vivere in un posto dove le persone sono così calme e ligie alle regole che qua sembra di vivere in un manicomio a cielo aperto, oltre al caos di automobili a qualsiasi ora, ai clacson che strombazzano quasi continuamente (sembra il Cairo) e a quella strafottenza catanese che c'è sempre stata ma che nel 2024 mi sembra eccessivamente da incivili. Poi la musica, quella è centellinata come a Tartu, poche esibizioni, spesso cover, ma la differenza è che la città è molto più grande quindi almeno uno o due a settimana ci sono, esempio, domani vado ad un concerto rock'a'billy, una vita che non ne vedo uno. Poi c'è il periodo che per me non è il massimo, quindi se miscelo tutto assieme ho la stessa sensazione che avevo nel 1998, cioè di andare via il prima possibile.
Allora vista la situazione e anche se occupatissima con questa Turandot, ho quasi obbligato la mia compagna a parlare, lo so che non è il massimo ma avevo bisogno di capire e di sapere, dato che sono andato via proprio per il suo comportamento e se qualcuno ha letto alcuni post precedenti la mia partenza parlavo addirittura di una separazione. In realtà siccome sia io che lei siamo cambiati in questo ultimo anno definitivamente in nuove persone non ci siamo ritrovati più, allora ho preso l'iniziativa di ripartire da zero con una nuova vita di coppia. Non è facile, lo so, ma è stata accettata e adesso siamo pronti, con la calma dovuta, a sperimentare questo nuovo futuro. In parole povere ritorno in Estonia, Spock c'è restato un pò male, non tanto perché vado via, ma perché gli dicevo che volevo fare tante cose e che mi serviva tempo, ma francamente non me la sento di stare qua a queste condizioni da manicomio e poi ho una forte mancanza di lei, si si anche lei di me, non sono egoista. Mi prendo questo fine settimana ancora e poi inizio ad organizzarmi per il rientro. Forse l'unica cosa che mi ha fatto bene è stato il sole e il mare e l'Etna, per il resto rimango dell'idea che è una follia vivere in una città che ha ancora una mentalità retrograde in molte cose.
youtube
7 notes · View notes
ninfaribelle · 11 months
Text
Tumblr media
Ho smesso di credere che nessuno si salva da solo.
Mi sono svegliata tante notti in cui lo schermo del telefono è rimasto nero e non c'era nessuno da chiamare. E allora mi sono fatta forza, mi sono stretta un po’ e ho ricominciato a dormire.
Ho smesso di credere che per essere felici bisogna essere in due. All'alba sulle scale di casa con della buona musica e un bicchiere di vino se non si è felici, si è sereni.
Ho smesso di credere che le persone siano come delle ancore di salvezza, perché sono semplicemente persone e cambiano direzione a seconda del vento: è giusto così, ognuno fa quel che è meglio per sé.
Ho smesso di aggrapparmi alle cose, di sbraitare ed urlare che ho ragione come se potesse cambiare i motivi per cui la gente esce dalla mia vita come si fa dall'ascensore. In fretta le cose cambiano, e chi ha detto che sarebbe restato non ci ripensa prima di andar via.
E mi sono presa cura di me, mettendo cerotti sulle ferite, creandomi la vita che voglio per me, facendo scelte che mi rendano felice e non un ammasso di rimpianti.
Ho smesso di mettermi al centro di cose già perse, di cercare di recuperare rapporti distrutti, di fidarmi delle frasi “ accanto, qualunque cosa accada” perché quando poi accadono pochi ti restano veramente accanto.
Prendo la vita così com'è, con quello che dà, tutto ciò che chiede.
Salvo il salvabile, salvo me.
(web)
33 notes · View notes
la-scigghiu · 5 months
Text
Consigli.. Sii gentile Esagera pure in gentilezza La gentilezza è gratis Bacia il più possibile Se non trovi da baciare abbraccia Se non trovi da abbracciare sorridi Prima o poi un abbraccio arriva Se non arriva chiamami Carezza Chiedi aiuto Mangia molta verdura Sii pure timido Continua ad essere gentile Non porgere l’altra guancia se non per una carezza o un bacio Esigi affetto Esigi gentilezza Urla il meno possibile Mangia molta frutta possibilmente lontano dai pasti Cammina Parla pure da solo Se puoi ridi Se riesci fai ridere Leggi tanto Scrivi Spegni il cellulare a tavola Spegni il cellulare a teatro, al cinema, a letto Impara ad ascoltare Esagera con l’ascolto Ascoltare è gratis Sappi chiedere scusa Fatti sempre un mazzo di chiavi di riserva Osserva i bambini giocare Usa la bicicletta Regala fiori Impara a cucinare Perdona una volta Perdona due volte Alla terza fai un inchino, fai la riverenza e togli il disturbo Ascolta un sacco di musica Fai l’amore Fai l’amore il più possibile Se non hai nessuno con cui far l’amore masturbati Masturbarsi è gratis Allacciati le cinture Usa preservativi di qualità Dormi abbracciato a qualcuno Se non hai nessuno con cui dormire abbracciato, usa il cuscino Se non hai un cuscino chiamami Abbi cura degli amici Alcuni di questi consigli li hai già sentiti Ma ripetere aiuta Idratati Non ti prendere troppo sul serio Impara uno strumento musicale Anche se non è il violino, va bene Procurati un gatto Innamòrati Disinnamòrati Rinnamòrati Se non riesci ad innamorarti, siediti, accenditi una sigaretta e aspetta Se non fumi, spegnila subito Autocìtati È gratis Perdi tempo Ritrovalo Non esagerare col sale Impara ad usare le mani Tollera Fai colazione Comprati un trullo (scherzo) Ho finito.
.🦋.
🔸G. Catalano
11 notes · View notes
elorenz · 4 months
Text
La depressione, che è cosa ben lontana dalla comune tristezza, è una malattia che ogni giorno ti mangia un pezzo d'anima. Ti corrode da dentro privando il cervello di un senso, di un significato che possa spingerti a compiere una qualsiasi attività fisica o verbale. Tutto ciò che è il contesto alla persona, nella dimensione di realtà, sbiadisce fino ad arrivare ad una trasparenza che priva la persona dei sensi. Un mostro invisibile che ritocca i tratti stirando la pelle in un espressione di cerata impassibilità, cava dagli occhi la vita e rende lo sguardo privo di quella scintilla che è la percezione. Ogni cosa diviene indifferente poiché priva di emozione.
Ho visto questo attraverso una persona che è quasi un familiare. Questo zio (acquisito) era un grande appassionato di musica, un bravissimo pianista che aveva adibito una stanza del suo appartamento allo strumento. "Questa è la stanza del piano" disse a suo tempo. A dicembre sono passato a trovarlo con mio cugino (altro bravo pianista) ed ha provato a coinvolgere questo zio chiedendo di suonare il piano ma le dita sui tasti erano rigide, pigre, svogliate e senza direzione musicale. Allora mio cugino si è messo a suonare certi brani dei Beatles (che sapeva essere il gruppo di riferimento di questo nostro parente) gli chiedeva se ricordasse i titoli, iniziò con le prime note di Strawberry fields forever, Let it be, Golden slumbers per passare da ultimo a Penny Lane ma il mutismo gli cuciva la bocca ed emetteva solo versi. Mmmh...uhmmm... annuendo spento. Poi ad un certo punto si è alzato senza dire nulla ed è andato a dormire, erano le 13 e di lì a breve avremmo pranzato.
7 notes · View notes