[Battiato:] «Dividerei i miei periodi grossolanamente in tre fasi: gli anni '70, quando c'era un individuo sul palco pieno di cose elettroniche tanto da sembrare un laboratorio ed un pubblico dall'altra completamente estraneo. Ho avuto la fortuna di aver avuto dei seguaci che restavano sempre delusi. Era quasi inevitabile. Quindi i miei concerti erano sempre affollati, perché è come se mi stessero dando sempre l'ultima possibilità, anche se alla fine restavano comunque delusi. Io non avevo il minimo rimorso e rispondevo ai famosi dibattiti dell'epoca che poiché mettevo in gioco la mia vita, non era giusto chiedermi di accontentare il pubblico. Perché non era il mio scopo. Nutrivo in pratica un disprezzo per gente che pagava un biglietto e che invece aveva bisogno anche di qualche forma di assistenza, di consolazione. Poi, negli anni '80, ci fu un successo inaspettato e di contro da parte mia un vero disprezzo per questa forma, perché non accettavo questo genere di esagerazione: era qualcosa di squilibrato. Fino ad arrivare a periodi in cui mi sono riconciliato con l'elemento musicale che veniva a costituire un centro e se volevi entrarci dovevi spostare il tuo fisico e la tua sensibilità ed andargli vicino. In quel momento ci fu l'unione tra quello che facevo - anche se non sembravano dischi commerciali, visto che si trattava di concerti acustici con pianoforte ed orchestra d'archi - e l'affetto che il pubblico cominciò a manifestarmi. Se prima ero immune e consideravo tutto strumentale, a quel punto la volontà e la forza di questo pubblico cominciò ad entrarmi dentro; sentivo che c'era brutalmente uno zoccolo duro. E che ancora oggi rimane la base.»
Catania, 30 Dicembre 1998
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Brano tratto dall’intervista di Jonathan Giustini Franco Battiato e Manlio Sgalambro: svolte/entropie pubblicata nel numero monografico dedicato a Franco Battiato di Nuove Effemeridi - rassegna trimestrale di cultura, Edizioni Guida, Palermo, n° 47, 1999/III, Anno XII; p. 10.
Strap yourselves in, music lovers, because Glied's debut EP, "Gone Viral," is a sonic blast of pure brilliance.
Glied, a rising star in the electronic music scene, is the new side-project of the renowned Berlin-based DJane Exildiscount, recognized for her sharp taste in underground electronic music.
From the opening hypnotic warmth of “Svp3rm4nspr34d3r” to the closer’s fade-out of the second track “Careful with That .Exe Eugene“, Glied takes you on a wild ride that blends genres and defies…
Avevo voglia di perdermi tra le montagne e un tramonto a 100km da Roma, ho preso un biglietto per trentemoller (organizzato da paesaggi sonori) ed è stato bellissimo partecipare ad un concerto così intimo. Una volta non andavo ai concerti, tra paure ed ansie sociali, ad oggi invece devo dire che sono la mia salvezza. Ho imparato a stare in mezzo alla calca senza andare in panico e a rivalutare il piccolo spazio che occupo insieme agli altri.
Mettere piede in un club gremito per la prima volta è un’esperienza davvero trasformativa. Le luci lampeggianti, la folla entusiasta, i bassi martellanti che si propagano nello spazio… niente è paragonabile a quell’euforia iniziale, ed è esattamente ciò che Armin van Buuren invoca con il suo nuovo singolo: “Lose This Feeling”.
Presentato in anteprima sul palco principale di Armin van Buuren al…
Born in Eastern Belgium during 1935, Leo Kupper studied musicology at the Liège Conservatory, before becoming Henri Pousseur’s assistant at the newly formed Apelac Studio in Brussels in 1958. It was there that he began composing, eventually leading to the founding of his own studio, the Studio de Recherches et de Structurations Electroniques Auditives, in 1967, as well as the construction of…